![]() |
Mollare tutto e andare via
Non mi ricordo nemmeno se ho già aperto una discussione simile...pensate a come sono messo...
Qualcuno ha mai seriamente pensato di mollare tutto e di andare via? Non intendo sparire letteralmente dalla sera alla mattina, ma di provvedere a chiudere tutti i vostri "affari" che avete qui per andarvene lontano e cambiare totalmente vita. In che modo lo fareste? Non quotare. |
Re: Mollare tutto e andare via
Io l'ho fatto parzialmente quando, una volta trovato lavoro dopo la laurea e dopo un periodo di disoccupazione durato un anno e mezzo, ho mollato la mia famiglia, dove non ce la facevo più a vivere, trasferendomi in un'altra regione e andando così finalmente a vivere da solo e tagliando i ponti con la famiglia di cui sopra.
Dico "parzialmente" perché conoscevo già bene la città in cui mi sono trasferito, in cui avevo anche degli appoggi grazie a dei miei conoscenti. Quindi non è stato proprio un andare all'avventure nell'ignoto e con le mie sole forze, cosa che credo non riuscirei mai a fare. Comunque, nonostante sia stata un'impresa difficile credo di aver fatto la scelta giusta. |
L'ho fatto 5 anni fa quando ho lasciato la mia ridicola cittadina del sud. Oramai con i miei amici storici non mi trovavo più bene e quando uscivo la sera con loro me ne stavo per conto mio. Avevo programmato che, dopo la laurea, avrei cominciato a cercare lavoro al nord. E così è stato. Avevo dei soldi da parte e, appena ottenuto un primo impiego dopo due colloqui via Skype, ho preso tutto e me ne sono salito al nord. E sono rinato.
|
Io l'ho fatto e devo dirti sinceramente che mi ha aiutato a breve termine. Il problema è che quando viene un'intuizione del genere bisogna pianificare subito e bruciare le navi altrimenti subentra la mente razionale e ti conduce all'ennesimo sabotaggio. Ti senti veramente di fare un passo del genere?
|
Re: Mollare tutto e andare via
io l'ho fatto ma in maniera sconclusionata, dopo pochi mesi ero già a casa. prima della partenza mi si affollavano in testa idee deliranti, manie di grandezza, ero sicuro che sarei diventato qualcuno e che avrei svoltato.
le prime settimane ero determinato e stava filando tutto liscio, poi piano piano ho preso le prime batoste e mi sono lasciato andare, naufragando in una città troppo grande e spietata. |
Re: Mollare tutto e andare via
Volevo farlo da giovane ma non l'ho fatto,quando avevo meno di 30 anni intendo,ma sono sicuro che se lo avessi fatto sarebbe stato un completo fallimento.Non ho avuto il coraggio di mollare tutto e cambiare vita andando all'avventura in un altra città ma c'è da dire che non avevo conoscenti e punti di appoggio in nessun luogo.
Se sei già un disadattato nel luogo in cui abiti anche se cambi città ai nuovi conoscenti cosa racconterai su di te per proporti? |
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
Se avessi degli appoggi, proverei ad andare all'estero; non sono uno di quelli che pensa che "estero=bello", anzi penso che le difficoltà si moltiplichino. Ad ogni modo, a prescindere dal luogo, sento la necessità di staccare la spina a questa vita e ricominciare da qualche altra parte, lasciando questo lavoro, lasciando questa casa, lasciando questa città. Tuttavia, mi manca la programmazione, non so quali siano concretamente i passaggi da fare. |
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
|
Lunedì me ne vado a Ragusa e ad un ora da qui,ma è già un primo tentativo,e già qualcosa,osa più ci pensi più non lo farai..chiaramente devi avere un po' di soldi di lato chiaramente
|
Senza soldi e senza appoggi soprattutto non fai un cazzo.
|
Re: Mollare tutto e andare via
Mollare tutto e andare via e una frase poetica ma nella realtà non significa molto secondo me perché ovunque vai difficilmente mollerai mai il sistema finanziario del denaro, il dover lavorare, il dover interagire con le persone, la burocrazia ecc...
Mollare tutto è inteso come cambiare stile di vita, spesso si intende addirittura solo il lavoro, mollare tutto è difficile quando poi ricostruisci da capo uguale la tua casetta storta uguale a prima |
Quote:
Sembra l'esatta esperienza che ho vissuto io. Dove ti sei spostato a Milano o Roma? |
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
|
Re: Mollare tutto e andare via
Se fossi un giovane senza grandi competenze o esperienze, escluderei le grandi città italiane, che hanno un costo della vita folle e spropositato e si trovano lavori di merda malpagati . Non restano molte alternative se non imparare una lingua e fare un'esperienza all'estero.
L'alternativa per rimanere in Italia è avere tanti risparmi o genitori che danno una mano economicamente, e prendere qualsiasi lavoro per oro colato, oppure farsi delle solide basi in settori ricercati e puntare a 'zone calde' dove c'è tanta richiesta (Veneto, Emilia, ecc). |
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
Purtroppo non sono ricco di famiglia e non mi posso permettere il lusso di non lavorare per lunghi periodi. |
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
|
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
https://youtu.be/BLmQ7s0p_C4 |
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
Io me ne sono andata e avevo già firmato il contratto di lavoro prima di partie. Tante persone che ho conosciuto qui se ne sono andate senza il ontratto in mano. Una volta arrivate hanno fatto lavoretti tipo cameriere e simili per perfezionare la lingua mentre cercavano lavoto nell'ambito in cui avevano studiato. A volte bastano settimane, a volte ci vogliono diversi ma alla fine, in genere, se si ha costanza si riesce a trovare quel che si vuole. |
Re: Mollare tutto e andare via
Non ci ho mai pensato seriamente perché non sono uno che esce facilmente dalla comfort zone. Comunque se dovessi lasciare tutto (non che ci sia molto da lasciare) me ne andrei in qualche paesino sulle Alpi o volendo osare ancora di più in qualche posto tra le foreste del nord Europa. A me piace la calma, non mi importa niente di trasferirmi in una grande città e condurre una vita stressante.
|
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
Quote:
|
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
|
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
|
Re: Mollare tutto e andare via
Scusa se insisto sull'argomento, ma quando dici che non hai retto allo stress è perché il lavoro in sé era stressante o perché le condizioni di lavoro in quel Paese sono molto diverse da quelle in Italia?
|
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
con una camera mia privata e una scorta di benzo probabilmente avrei retto l'urto dei primi giorni e mantenuto il lavoro. |
Se la tendinopatia mi desse tregua,spero di non dovermi operare ma sono al limite già sarei altrove da un anno almeno..ma pross settimana max me ne vado pure in carrozzina deambulando..
|
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
Perché tanti si vantano che vanno all'estero a sgobbare e poi campano di attività criminali, e se dici che non vuoi partire la gente ti guarda pure storto. Un ragazzo che conosco si è trasferito da qualche anno in Germania e quando tornava qui mi diceva sempre "perché non parti anche tu, si guadagna bene, bla bla bla" poi recentemente ho scoperto che faceva il corriere della droga e rischia almeno 15 anni di carcere. Poi si vantano di essere grandi lavoratori che si sacrificano e lasciano la patria per lavorare. Ma fammi il favore! |
Questi che guadagnano illecitamente per fare i ricconi fanno ridere,butterei la chiave,all' estero ci sono città come Madrid e Stoccolma e città con costi di vita alti Parigi Londra,Zurigo,Copenaghen monaco,Vienna,l'est Europa con la questione guerra neanche lo considero..forse Olanda e Belgio sono il giusto compromesso ma clima di merda..tutti sto gran posti che ti offrono qualità dove con stipendi normali medi puoi vivere bene,dove sarebbero..qualche città tedesca e francese di seconda fascia meno rinomata..anche andare all' estero ti devi studiare dove puoi reggere e non fare buchi nell' acqua..io mi sarei trasferito a Denver,Seattle,Minneapolis o Atlanta,o Boston..perché amo l'America,ma li servono tanti soldi..e poi c'è il problema criminalità,vivere in un paese dove comprano le armi al supermarket,a me ha sempre spaventato..non so come facciano a vivere in certi i quartieri in America,altra mentalità..
|
Re: Mollare tutto e andare via
ah, il mio diario si chiama Mollare tutto, appunto perchè l'ho cominciato quando stavo progettando di lasciare la mia città e andare a vivere altrove.
Mai decisione fu più azzeccata, per fortuna ho resistito alle ansie iniziali e mi sono imbarcata nell'ignoto. |
Quote:
|
Re: Mollare tutto e andare via
Io l'ho fatto da giovane. Non è servito a niente.
Ho vissuto lontano per alcuni anni, da solo. Lavoravo. Inutile dire che non ho socializzato con nessuno. Lo stipendio se ne andava tra affitto e spese, non rimaneva niente. Certo in un certo senso è stata un'esperienza di vita che mi ha fatto crescere perchè ho dovuto arrangiarmi da solo in tutto. Ma non ha risolto i problemi come speravo. In verita' speravo in una riscossa. Non ha funzionato. Ho scoperto solo dopo molti anni che quello che avevo fatto era una fuga da me stesso. Volevo andarmene via, lontano da quella famiglia tossica e da quegli ambienti in cui ero cresciuto tra emarginazione e bullismo. "sono un emarginato qua, cosa mi cambia andare a fare l'emarginato da un'altra parte..." ragionavo cosi'. In realta' l'esperienza mi ha fatto perdere un sacco di occasioni di socializzazione in un'eta' cruciale (quella dei 20-30 anni) con vecchie conoscenze dell'infanzia da cui io inconsciamente volevo fuggire. La verita' è che speravo che cambiando ambiente avrei potuto risolvere i miei problemi ma mi sbagliavo: il carattere te lo porti dietro, i tuoi problemi ti rincorerranno dappertutto nel mondo! All'inizio stavo bene a causa di quel senso di anonimato che mi dava un posto dove non conoscevo nessuno. Ero solo ma mi piaceva. Ed è stato questo il problema: stavo bene perchè fuggivo da me stesso... ma purtroppo di tutto cio' me ne sono reso conto troppo tardi... Ricordo mia madre piangente al telefono che disperatamente mi implorava di tornare a casa! Alla fine, la solitudine, il senso di colpa per aver abbandonato i genitori hanno avuto la meglio e me ne sono tornato a casa. Ripeto è stata un'esperienza di vita fine a se stessa, ma finanziarmente e dal punto di vista sociale non è servita a niente. Ricordate: bisogna affrontare i problemi e non fuggire. |
Re: Mollare tutto e andare via
Guardando i costi delle sistemazioni provvisorie mi sono spaventato parecchio. Considerando anche che non posso stare in una stanza con altre 6 persone. Ho già dato per quello.
Da quello che mi pare di capire, chi ha fatto quella scelta, più o meno non è pentito, al di là delle difficoltà incontrate. Sto perdendo pure troppo tempo a pianificare (male) le cose, perché non conosco nessuno che possa darmi una direzione. |
Per me e diverso faccio l'eremita da 3 anni qui,a parte familiari non ho niente..in un altra città si non ho appoggi ma solo sono qui e solo lì,e non e che detto che qualcosa non cambi..se non lo faccio avrò rimpianti per sempre.
|
Quote:
|
Quelli che vanno all'estero molto spesso, perlopiù inghilterra e Germania tirano solo a campare e fanno una vita da cani sfruttati come qua , gli altri tornano.
Infatti massimo 6-7 mesi sono durati e sono tornati tutti a casa. |
Quote:
|
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
|
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
molti che ho conosciuto facevano così, stagionali in estate all'estero in inverno. prima del covid intendo. ovviamente è tutto illegale |
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
|
Re: Mollare tutto e andare via
Quote:
Per riprendere il tuo racconto, l'età cruciale di cui parli l'ho già passata e non ho raccolto nessun frutto. Legami familiari non c'è ne sono. Nonostante una laurea mi trovo a fare lo spaventapasseri nel cortile dell'azienda. Altro lavoro non c'è e non vado cercando legami sentimentali perché consapevole della mia persona. Ho passato una vita intera a cercare un equilibrio che non ho mai trovato, nello studio, nel lavoro, nelle amicizie, nelle relazioni. Non ti sto a raccontare i drammi della mia vita perché tutti qui dentro li hanno avuti e li hanno tutt'ora e non mi reputo più speciale di altri, ma non riesco a non chiedermi: se questa vita di merda non mi porterà da nessuna parte, perché non provare altre strade? Una buona probabilità di fallire esiste, ma se non provo ora, quando lo farò? Non si tratta di fuggire dai problemi ma di cercare il proprio posto nel mondo. P. S. Qui in Italia mi sono già trasferito 4 volte, prima per studio e poi per lavoro. Non quotare. |
Il mio malessere dipende dal fatto che io associo questa città a medici che non hanno saputo capire come fossi fatto,dulcis in fondo 4 ortopedici che non sanno capire una neuropatia,una fascite,una tendinopatia..me ne devo andare al Rizzoli o all umanitas per capire perché ho dolore alle caviglie da 2 anni,e una cosa normale,per me no..qualsiasi posto meglio di questo gulag..
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 12:52. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.