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Meglio salvare il salvabile, in generale?
Quando le cose vi vanno male o non nel modo che avevate desiderato, come tendete a comportarvi?
Cercate di salvare il salvabile continuando a impiegare energie in qualcosa che non vi soddisfa, almeno completamente o lasciate perdere tutto, anche rimettendoci quello che avevate costruito o ottenuto in parte? Questo nelle varie situazioni, da un progetto personale, al mondo del lavoro o a un rapporto di amicizia... |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Mando tutto a quel paese, non sarà bello ma non mi va di (e non riesco a) impegnarmi per qualcosa di cui so già che non andrà a finire come vorrei io.
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Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Non so se ho ben compreso, ma credo che l'atteggiamento giusto sia salvare il salvabile, no? Anche se temo di essere più che altro uno di quelli che fanno la faccia storta e buttano via tutto. Atteggiamento infantile e che alla lunga ti porta a non scommettere mai su niente di modo da non dover buttare via niente.
Sto pensando a quante volte le cose vanno esattamente come avevamo preventivato... E quante volte invece bisogna saper aggiustare il tiro, salvare il salvabile, adeguarsi per poterci restare dentro. Ho inteso male? Come mai, se posso? |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
bevo qualche bicchiere a cena, prendo le mie benzo e il giorno dopo si riparte con più energia.
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Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Sostanzialmente tendo a mollare tutto. E' sempre stato un grosso limite la incapacità di insistere, riprovare, recuperare. Ovviamente di delusione in delusione si è acuita e adesso prendo e lascio stare. Stavo scrivendo un programma che peraltro mi servirebbe per controllare alcune cose di casa che devono assolutamente essere automatizzate, dopo un paio d'ore di tentativi di capire cosa non andasse l'ho accantonato. Lo stesso per situazioni, rapporti di semplice conoscenza (agli amici no, ci tengo), qualsiasi cosa. Se vedo che mi fanno aspettare troppo in un negozio o peggio servono qualcuno che ha saltato la fila prendo e me ne vado.
Tanto so come va sempre sistematicamente a finire tutto. Perché le cose dovrebbero improvvisamente cambiare ora? Ovvio, non intendo che tutto debba andare bene. Intendo, una sequenza di almeno 4-5 "recuperi" di situazioni che mi induca a pensare che posso farcela, e che ho una sfera d'azione, e che posso dare un'impronta diversa al mio agire e pensare. |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
@Broken Minor
Giusta distinzione, e a mio parere molto equilibrata e matura @Chamomille Mi piacerebbe molto farlo, di carattere sarei anch'io così @Nino Certo che puoi! Anche se qualcosa credo di aver costruito è che sono proprio stanco di comportarmi sempre nel modo più ragionevole, sempre sistemare, ragionare su cosa sia meglio fare, trattenersi e recuperare il recuperabile il tutto per compensare la mia debolezza con l'intelligenza (quella di cui dispongo). Senza fare veramente ciò che mi piacerebbe davvero, senza essere felice @Varano Hai colto il problema, ma quanto si può andare avanti? |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
@pokorny
Alla fine come si fa a dire qual è il comportamento giusto da tenere? Incaponirsi su una cosa magari può costare molto e portare a poco in proporzione, è complicato |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Prendo spunto dall'arte giapponese e più precisamente dal "Kintsugi" (https://it.wikipedia.org/wiki/Kintsugi), recupero i cocci e cerco di saldarli nel modo migliore possibile.
Faccio un tentativo, due, tre, dieci. Sono molto testarda. A volte il risultato non è poi così male, in altri casi mi rendo conto di aver solo perso tempo :nonso: . Però non posso fare altrimenti, la mia natura è questa. Devo provarci fino in fondo. |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
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Ma perdonami se sporco il tuo intervento dicendo che sono in uno stato d'animo che la tazza rotta la butterei via, basta, non tutto si ripara dandogli nuova vita |
In genere ho la tendenza a lasciar andare le situazioni che non vanno, se posso, cercando qualcos'altro
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Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
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Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
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Se possibile, prendi un po' di tempo (anche solo qualche giorno) e allontanati dalla tazza. Ora probabilmente sei troppo coinvolto emotivamente e l'inquietudine non è mai una buona consigliera. Lascia riposare la situazione quanto basta per scegliere serenamente. |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
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A volte ho dei brevi periodi di massimo una settimana in cui trovo le forze di darmi da fare. Ma poi non vedendo risultati concreti lascio stare. Mi piacciono le strade lisce in cui le cose scorrono esattamente secondo i miei desideri. Se compaiono asperità, fatiche, ostacoli, allora comincia a prendermi male. Certo, poi dipende anche dal peso degli sforzi che dovrei sostenere. Se gli sforzi sono piccoli, allora posso anche impiegare energie nel tentativo di rimediare la situazione... |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Io sono un tipo che se vedo che una cosa non va mollo subito la presa, diciamo che mi hanno accusato spesso di avere un atteggiamento estremamente arrendevole.
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In generale, se ho iniziato a fare qualcosa ma le cose non vanno come speravo, continuo per quella strada e cerco di salvare il salvabile provando a recuperare la situazione. Preferisco fare così piuttosto che rimetterci quello che avevo ottenuto in parte, è raro che inizi un progetto ma una volta incominciato non sono una persona che si arrende facilmente
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Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
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Sempre meglio salvare il salvabile. |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Non bastano i ringrazia per tutti
@Xchénnpossoreg? Sì è possibile, lo farò Grazie del consiglio |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
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Cosa ti farebbe felice? Se torniamo alla tazza... siamo sicuri sia proprio da aggiustare o da lanciare via? Forse Felicità è berne accettando che perda un po' da tutte le crepe... :sole: -...e via, dritti dritti nel più becero Zen :cuore:- |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
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Mi farebbe felice poter non vivere come sto facendo ora Scusa per la pesantezza... |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Pesante, ma figurati.... reputo ben altri i topic pesanti.
Per il resto... nelle prime due righe hai già detto tutto, Levin. :) |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Per me dipende dai contesti.. non puoi (a mio parere) mettere sullo stesso piano i progetti di lavoro e i rapporti con le persone.. se ti poni la domanda poi vuol dire che qualcosa da salvare c’è e ci sarebbe.. nel caso delle relazioni umane sarebbe meglio essere chiari con gli altri e con se stessi no? O meglio: rimanere in compagnia di qualcuno che non ci soddisfa solo perché un salto nel vuoto sarebbe rischioso e controproducente è un comportamento più che lecito e onesto? Nel caso per es. di questioni di lavoro, dall’altra parte, allora dipende da te, puoi dire “no, non lascio il lavoro che faccio anche se mi fa cagare perché l’alternativa sarebbe finire sotto un ponte”. Non è che il lavoro che fai poi ci rimane male :pensando: Riassumendo persone e oggetti non sono proprio la stessa cosa.
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Con la psicologa si sta lavorando sul problema solving scelte razionali,ma io il meglio lo do quando sono istintivo,impulsivo genio sregolato,questo personaggio del cyborg a me non piace,non faccio più errori,niente impulsività,ma bo ne vale la candela.
Otterrò quello che voglio facendo il diplomatico...che sono Salvini.. |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
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Con questo thread volevo avere un confronto in generale, perchè mi interessava conoscere l'atteggiamento mentale prevalente di persone con problematiche come le nostre di fronte a certe situazioni, poi la discussione è un po' deviata su di me. A questo proposito stavolta non cercherò di salvare il salvabile, non ne ho la forza adesso, ma vada come vada. |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Qual è l'unità di misura della perseveranza? Il mollare subito e il tentarle tutte sono soggettivi.
È un po' come la faccenda del comfort e del disconfort, quando uno dice che fuori dal comfort resiste bene. Quando ho mollato il mio lavoro erano anni che soffrivo già. Per tutti sono uno che ha mollato , che non ha saputo resistere, ma il punto vero è fino a che punto ne vale la pena. |
Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
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Re: Meglio salvare il salvabile, in generale?
Ma se godi della fatica Allora non è una gran fatica. È un po' come se uno gli piace la merda; finché gli piace non fa tutto questo sacrificio per mangiarla, come farebbe uno che ne è profondamente schifato
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