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Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Se avessi un figlio lo butterei nella mischia, non gli farei commettere i miei stessi errori cioè di rimanere nel limbo di casa, nella comfort zone, fin da piccoli bisogna inserirsi nei gruppi, socializzare tanto, essere anche stronzi perché serve e tanto nella vita, sfacciati, scafati, se non lo si fa il risultato una volta cresciuti è disastroso. Per me è così.
Poi crescendo le cose peggiorano, non possono migliorare. |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Come ho scritto diverse volte nel forum, i miei genitori da piccolo mi "buttavano nella mischia": attività parrocchiali, campi estivi, attività extrascolastiche, ecc.
Quando mi rinchiudevo in camera mi ci tiravano fuori a forza, quando venivano ospiti a casa ero obbligato a interagire con loro, ecc. Risultati: sono stato male gran parte dell'infanzia, ho odiato sempre di più la socialità e i miei coetanei, mi sono via via alienato dai miei genitori che vedevo come responsabili del mio malessere. Forse (e dico forse) ci sarebbero stati dei risultati positivi se fossi stato condotto nella socialità per gradi, in ambienti sociali controllati e con coetanei adatti a me, senza forzature. Attualmente, nonostante da piccolo mi abbiano più volte "buttato nella mischia" passo le giornate chiuso in casa e non ho quasi più amici. |
Per un Asperger poi e poi difficile,ha un lessico forbito,spesso hanno l'aria da professori,sono intellettuali,lo fai uscire con un borgataro..
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Per buttarsi nella mischia bisogna essere pronti. Quanti bambini hanno realizzato da adulti quello che i genitori inducevano a fare con forza, ad esempio pianoforte o altre attività intensive? Ormai nello sport l'approccio precoce intensivo non lo consiglia più nessuno.
Con il carattere è uguale: obbligare ad un'attività intensiva renderà l'individuo meno incline a farlo in futuro. È lo stesso principio usato da chi accusa qualcun altro, a volte con senno, a volte ad minchiam, di pedofilia. |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Io sono sempre stato gettato nella mischia, e mi ci sono anche gettato da solo, ma non serve. I sistemi tendono sempre a tornare al loro equilibrio. Se mischi acqua e olio per un po' possono rimanere mescolati, ma la tendenza e di separarsi.
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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Essere un bravo genitore significa far crescere il proprio figlio in un ambiente sano, stimolante, fornirgli affetto, ascolto, comprensione, essere una guida, sapere insegnare tutto ciò che un figlio deve imparare. Se sei un pazzo, un ignorante, un egocentrico concentrato su te stesso e hai fatto crescere tuo figlio in un ambiente familiare disfunzionale, rendendolo hn bambino problematico non ottieni nulla a buttarlo nella mischia. Sarebbe come buttare un agnello in una gabbia di leoni. Cosa otterresti? Ulteriori traumi che si vanno ad aggiungere a quelli preesistenti e che peggiorano la situazione. Poi dipende anche dal carattere innato del figlio, non tutti reagiscono allo stesso modo perché il carattere ha anche delle basi genetiche e non è determinato solo dall'ambiente. |
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Tutte le volte che sono stato nella mischia (scuola, sport, una comitiva di deficienti da cui sono scappato) ne sono uscito danneggiato. Il risultato attuale: ho una decina di amici sparsi per l'Italia. Pochi ma buoni, ma vivo una vita molto, molto ritirata. |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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I miei genitori mi hanno sempre fatto sentire "sbagliato" per il mio modo particolare di vivere la socialità, lontano dalle attività di gruppo e con al massimo legami 1-1 con coetanei che però erano particolari come me. Non ho mai sopportato il tentativo dei miei genitori di "ingegnerizzarmi" (non saprei trovare il termine giusto) per rendermi adatto a quella che secondo loro era la vita sociale corretta. Ho sempre vissuto la cosa come un meccanismo di manipolazione, privo di rispetto per le mie esigenze e il mio punto di vista. |
Io sono cresciuto da gente che non usa neanche i social,dal livello di riservatezza.coss dovrei dire a certe donne di oggi,abituate a uomini di un altro mondo.una donna di qualsiasi carattere,estrazione,ambiente con un minimo di intelligenza ci mette 2 minuti a capire come e dove sei cresciuto.ma il problema non e lintroversione,e tutto ciò che concerne lintroversione,tutte le problematiche,il contorno a certi personaggi in società.si salvano solo quelli di bella presenza e con redditi decenti,allora una donna che si interessa ad un uomo cresciuto da solitario,la si può trovare..viceversa nada,si migliora ma certe cose si somatizzano..
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Un bambino in salute e con una famiglia sana, non ha bisogno di essere buttato da nessuna parte perché alle attività sociali vuole andarci da sé, può avere un suo temperamento un po' più schivo di un altro e allora va incoraggiato, ma se è già fortemente evitante da piccolo , e non ha disturbi psichiatrici, i genitori dovrebbero prendere e andare dallo psicologo a realizzare costa stanno sbagliando.Andarci loro, non il figlio.
Ma la gente problematica non si mette in discussione, già il fatto che abbiano fatto figli dimostra quanto poco siano consapevoli. E quindi niente, quando arriva il momento il figlio grande smette di recriminare contro mamma e papà, che il più delle volte non sono cattivi, solo sprovveduti e in buona fede(e figli a propria volta) e si fa le sue cose come può con quello che ha. |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Non é una legge universale. Come ti ho scritto nell'altro topic se uno non ha un briciolo di autostima nella mischia ci finisce schiacciato.
Se mi faccio problemi su un difetto estetico e la mischia continua a farmelo notare, finisce con peggiorare le paranoie. Se invece stai bene con te stesso, ti piaci, ti vuoi bene a tal punto che qualsiasi critica proveniente dall'esterno non ti tange minimamente, allora il tuo discorso inizia ad aver senso. L'autostima non te la costuriisci stando nella mischia, a meno che per una serie di coincidenze fortuite non diventi l'esemplare alpha di un gruppo. Ma se sei imparanoiato su dei difetti estetici quelli ti rimangono ed inevitabilmente influiscono sull'umore e il modo in cui interagisci con gli altri. A prescindere se sei cresciuto in una campana di vetro o nelle favelas brasiliane |
Assolutamente d'accordo, se mai avrò dei figli li spingeró ad uscire ad essere indipendenti.
Aleno si tratterà di rischi calcolati, e potranno sempre contare sull'aiuto dei loro genitori per risolvere qualche problema. |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
La terapia d'urto è un qualcosa che ti aiuta o ti affossa ancora di più, nel mio caso sono durante gli anni più brutti mi ha impantanato ancora di più.
Io volevo solo essere lasciato in pace, invece cosi sono stato peggio. A distanza di anni ho avuto un'altra terapia d'urto, ma avevo altra testa e consapevolezza, quella volta mi è servita veramente... |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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Alla fine morale della favola: possiamo raccontarcela quanto vogliamo, non importa come e quanto interagisci con gli altri, molte volte i traumi vengono originati da fattori che non possiamo controllare. Ne mio caso l', origine di tutto é stata la presenza del difetto estetico. Se io non avessi avuto quel difetto, il grassone non mi avrebbe preso in giro ed io avrei continuato a divertirmi con loro normalmente... Semplice |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
I figli non si educano con il consiglio ma con l'esempio.
Concordo con quanto è stato detto, sul fatto che se i genitori si pongono in maniera non disfunzionale verso il mondo esterno, un figlio non avrà bisogno di essere buttato nella mischia, perché maturerà spontaneamente un ordinario desiderio di socialità. |
Io non ho mai capito perché mia madre quando qualcuno al telefono gli chiedeva di me glissava..2 parole e via..la riservatezza c'è ma è stata gestita male da familiari più schivi di me..e dall' esterno sembrò il più schivo,l'unico dei 4 che ha facebook....
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Se avessi un figlio sarebbe Norman Bates.
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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Io ho iniziato a frequentare contesti sociali sin da piccolissima (asilo nido a soli 10 mesi, centri estivi, ecc. ecc.) ebbene, sono rimasta la solita ingenua incapace di fingere, buona, idealista e poco furba. |
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Non dico a te ma qua sotto troppi si coprono il culo con scuse patetiche. |
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A me sembra di aver fatto di tutto ed essere migliorato fisicamente e caratterialmente per la mia genetica..infatti non ho più grossi rimpianti..la salute mentale e la prima cosa,e quando hai patologie,non è facile dire ridi,non ridi..
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Essere buttati di forza in mezzo a gente abituata in modo naturale a socializzare e stare nei gruppi, nelle compagnie eccetera, ti mangiano vivo senza pietà.
In quei contesti non serve buttarsi o essere buttati con la forza se si hanno determinati problemi che inibiscono il saperci stare. Secondo me parte del problema, ho detto parte, non tutto, sta anche dalla parte di là della barricata, dove una persona introversa, timida, con difficoltà gravi come le nostre, viene o schiacciata o evitata come la peste. Non accettano assolutamente chi ha questo genere di problemi, assolutamente non viene tollerato, purtroppo è così. Io personalmente so di non aver chances a causa dei problemi che ho, ma devo altrettanto dire che non sopporto assolutamente tutte le pretese numerose e assurde che ci sono dalla parte di là. Se forse imparassero ad accettare di più una persona e ad accettarne i problemi e i limiti invece di scartare, escludere, deridere chi non è come loro? Non andrebbe meglio il mondo? |
Boh, non credo funzionerebbe un granché.
I miei avevano provato ad inserirmi in un contesto di sport di squadra, ed ovviamente c’ era la scuola dove un minimo si deve socializzare. Non è che la cosa mi creasse ansia o altro, semplicemente non ne avevo voglia (di socializzare) anche quando erano altri ad invitarmi. |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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I sociofobici si fanno troppe domande e le risposte li affossano. I ragazzi fanno gruppo semplicemente per crearsi opportunità sessuali. E' il sesso che muove il mondo ne sono convinto. Ma sappiamo benissimo che per attrarre devi avere LMS. Tutti lo sanno incosciamente. Allora chi non ha nè L nè M nè S che esce a fare? Ecco, da qui io ci vedo l'ipocrisia dei nomies, una voglia di affossare una verità che è sotto gli occhi di tutti facendo finta di non vederla. E per questo non riesco a sintonizzarmi sulle loro frequenze. Io non riesco a fingere e a far finta di nulla |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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Io comunque mi sono spesso buttata nelle situazioni sociali (anche perché sono stata obbligata dalle circostanze) e non credo sia la soluzione (lo è solo in parte). |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Io da piccolo quando avevo 10 anni circa che già iniziavo a rinchiudermi in camera e saltare scuola, stavo sempre a giocare alla ps2, ricevevo urla "vai a scuola", schiaffi mentre io mi dimenavo per non uscire dalla porta di casa, pianti e urla, oggetti rotti pur di non uscire da quella porta e affrontare il mondo, sempre stato una forzatura immane, ricordo quei momenti di voglia di rintanarsi nel virtuale unico posto sicuro.
Tu pensi che forzando le cose si risolvono? A me hanno buttato in mezzo ai lupi e ne sono uscito rincoglionito e traumatizzato altro che capobranco. Carattere completamente inadatto al mondo, cresciuto come un coglione, fobico del mondo, divenuto adulto disfunzionale, senza prospettive. Questi problemi si vedono già dall'infanzia, per questo io credo che bisogna sempre intervenire già da li, poi diventa tutto un inferno, e il tempo non guarisce un cazzo. |
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
L'importante è che non lo buttiate nell'umido.
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Non ci credo che uno che non esce e vivo solo senza contatti può stare bene. |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
I miei genitori sono persone chiuse, solitarie, diffidenti, che considerano la socialità e le persone più una fonte di problemi che un piacere. Ovviamente non mi hanno mai "buttata nella mischia", e non ho mai visto nemmeno loro felici di conoscere nuove persone, non hanno amici e non amano incontrare i parenti. A volte mi chiedo come sarebbe stato con genitori "diversi", ma credo peggio di ora, essere costretta ad incontrare altre persone e socializzare probabilmente mi avrebbe fatta chiudere ancora di più, ci avrei sofferto e basta.
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Non ha senso gettare un figlio nella mischia se poi non si partecipa emotivamente in maniera positiva al suo affrontare le cose ed ai suoi, eventuali, successi.
Un carattere e una disposizione mentale non si sviluppano in base a ciò che viene detto di fare, ma in base all'investimento emotivo che avviene nella relazione tra figli e caregiver. Così come non si impara una lingua stando a scuola ma esponendosi ad essa, anche le emozioni sono un linguaggio che si apprende mediante l'esposizione. |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Gettare un figlio nella mischia vuol dire tutto e nn vuol dire niente, cmq io sn d'accordo epz e importante che un bambino gli venga fatto fare uno sport, e che esca con i suoi amici almeno 1 volta a settimana, io cmq gli farei fare il doposcuola (nn voglio figli e x dire) e poi uno sport di squadra, questo e essenziale, x il resto nn lo metterei in situazioni troppo di sconforto, funziona con pochi questa tecnica, puoi provare certo ma devi vedere come reagisce
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Sempre detto che i genitori migliori sono quelli che impartiscono un trauma dopo l'altro alla proprio prole
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Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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1. si continua nella ricerca (certo serve una discreta dose di ottimismo); 2. Si vive malamente l'assenza con tutto ciò che ne consegue (tristezza costante, pensieri negativi, lamentele); 3. Si convive con la situazione e lo si fa cercando di riempiere il vuoto nel modo migliore possibile. Personalmente ho scelto la numero 3 :nonso: |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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I genitori peggiori sono quelli che non riconoscono i traumi che hanno subito a loro volta dai propri genitori e li fanno rivivere ai figli. Magari pensano che se son venuti su così bene loro con quel tipo di "educazione" verranno bene anche i figli e sono pure convinti di essere degli ottimi genitori. |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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Ti comprendo bene perché anch'io ho penuria di spazi e risorse. Faccio ciò che posso con quello che ho e fidati, spesso non è un granché. E' solo che non voglio lasciarmi andare, ho un'indole profondamente malinconica e devo in qualche modo controllarla. Non posso permetterle di avere il sopravvento, è una lotta di potere :D |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
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L'importante è non fare come quelli che dicono: "Dai cazzo, esci dalla zona comfort, io lo faccio sempre, non si sta così male". |
Re: Se avessi un figlio lo butterei nella mischia
Oggi sono andato al parco della mia città perché il caldo è assurdo. Ho preso una panchina all'ombra, ovviamente da solo come sempre. Nella panchina di fronte c'erano seduti tre amici, giovani, sui 17 anni, anno più anno meno. Ho visto una scena già vista tante volte in passato, sia quando avevo più o meno la loro età, sia più avanti in un'età più adulta, ovviamente in contesti non da ragazzini ma il succo del discorso è sempre quello. Sono arrivate un gruppo di ragazzine, che facevano il filo a uno o due di quei ragazzi. A un certo punto uno di loro ha detto "ci vediamo stasera in paese".
A quel punto una delle ragazze gli ha detto ma a te chi cazzo ti vuole che fai cagare, chi ti ha chiesto qualcosa " Lo hanno umiliato e sminuito davanti ai suoi due amici. Questo dimostra come funziona fra le persone. Per favore, non rispondete" ma erano ragazzini ", perché queste umiliazioni sono frequenti anche fra i grandi, al lavoro, a scuola, eccetera eccetera... |
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