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Voglia, interesse, motivazioni assenti
Dopo l'ennesimo giorno festivo della mia vita passato a letto a cazzeggiare sul cellulare, mi sono chiesto: ma la voglia di fare, la motiazione, gli interessi, sono innati o no? Da dove vengono e come si sviluppano? Perché alcuni ce li hanno e altri come il sottoscritto no?
Ho tutti i sintomi della depressione eppure non mi è stata diagnosticata..e allora che ho? Ad esempio in questi giorni primaverili ed estivi fra eventi, concerti, mostre, sagre o semplici uscite la gente ha ricominciato ad uscire..io continuo a starmene tappato in casa e solo l'estrema necessità mi fa uscire :( |
Io penso siano innati, totalmente o almeno in parte sicuro, cosa che purtroppo però tantissimi non riescono a capire, pensano che motivazione e volontà arrivano pensando e schioccando le dita...
Ognuno ha la sua volontà e il suo destino. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Secondo sono caratteristiche innate, non c'entra la depressione.
C'è gente che è innamorata di tutto, sagre, concerti, mercatini, agriturismi musei.. a me di queste cose semplicemente non interessa. E poi ogni cosa che fai ha un costo, e i soldi sono spesso un fattore limitante. Chi non è benestante può uscire ogni tanto, mica sempre. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Sono le stesse cose che sto pensando oggi, guarda sfondi proprio una porta aperta: giusto oggi parlavo con un amico di questo e lui mi consigliava di appassionarmi di qualcosa, che so leggere, disegnare ecc...
Il bello è che tecnicamente io avrei già una passione che è quella di suonare la chitarra elettrica/acustica, però negli ultimi mesi sembra che abbia perso l'interesse anche per quello: strimpello una volta ogni tanto la chitarra acustica ma dopo 5 10 minuti mi stanco e la metto giù. Ho un periodo così, è come se spendessi tutte le mie energie sul lavoro e nel tempo libero voglio solo rilassarmi, uscire al bar a bere e a fare due parole,guardo un pò di tv, fumo, basta. Non mi interessa nient'altro. Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Rispondo per me. Di alcune cose, molte per la verità non mi è mai interessato nulla. E questo sia in età da ragazzino, sia a 30 anni, sia ora.
Sagre, eventi, concerti, locali in spiaggia da andare di sera in mezzo agli altri, discoteche, andare in bici, in piscina, in palestra, parchi acquatici e divertimento, mostre, balli, feste, compleanni.. e potrei andare avanti ore e ore a elencare. Non mi hanno mai detto niente, non ho mai capito per quale cazzo di motivo una persona deve essere esclusa se non fa ste cose, se non fa parte di questi meccanismi. Non ho mai capito perché da ragazzo, per essere considerato, avrei dovuto essere parte di gruppi e andare a fare il coglione, a bere, a provocare la gente nei locali e in strada. Non ho mai capito perché per uscire con una donna devo avere amici, conoscenze, avere la posizione, avere il carattere da sbruffone eccetera eccetera... C'è un però in tutto questo, e cioè, che piaccia o no, le cose, la società, i meccanismi per conoscere le persone ed essere considerati sono bene o male quelli. Io ho sempre evitato tutte ste cose e guarda caso sono solo come un cane, guarda caso è... A volte mi faccio una domanda :ma tutte quelle cose, quelle situazioni, non mi sono mai interessate semplicemente perché non ci trovavo nulla o perché già da ragazzino avevo capito che io non ero assolutamente all'altezza di stare in quei contesti? Per quanto riguarda la depressione, io la ho, e posso dire che ti toglie la forza e la voglia di fare tutto. Quindi secondo me c'entra la depressione, ma ovviamente io già di mio, molte cose, sinceramente, non mi sono mai interessate.bisogna considerare che chi ha problemi come i nostri, è comunque destinato a essere fatto fuori dai giochi |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Io avrei degli interessi, ma sono pochi e soprattutto la mia motivazione è molto intermittente.
Per quanto riguarda gli interessi maggiormente passivi, come leggere o guardare anime, non ho problemi, alla fine basta mettersi il libro davanti agli occhi e acquisire le parole, oppure basta piazzarsi davanti allo schermo mentre l'anime scorre. Il vero problema, per me, sono gli interessi attivi. Una volta disegnavo (avevo anche caricato dei disegni sul forum), ma sono ormai anni e anni che non prendo più in mano la matita, anche perché disegnavo solo quando mi veniva in mente qualche immagine a cui dare forma su carta, e questo negli anni più recenti non mi è più accaduto. Per un periodo ho imparato da autodidatta a colorare i disegni al computer, ho fatto un po' di esperimenti sia coi miei che con disegni in bianco e nero di altri, e i risultati mi sembravano abbastanza buoni. A un certo punto ho quasi pensato di cercare un corso per imparare a farlo sul serio, e in una città vicino alla mia credo ci fosse, ma poi ho lasciato perdere, sempre per pigrizia e scarsa motivazione. Rimane la scrittura, a cui mi sono dedicato a fasi alterne praticamente dalle scuole superiori in poi. Il problema qui è che la motivazione va e viene, e sono più i periodi (lunghi) in cui non c'è che quelli (brevi) in cui c'è. Purtroppo per scrivere bene bisogna fare un sacco di pratica, ed è quello che mi manca. Attualmente sto provando a scrivere una cosa per un concorso letterario, ma trovare ogni giorno la motivazione per lavorarci è durissima e probabilmente se non ci fosse la scadenza entro cui consegnarla avrei già mollato tutto come ho fatto mille altre volte con mille altre cose. La motivazione e l'interesse per attività sociali invece non li ho mai avuti, se si intendono attività sociali generiche tipo andare per locali, per sagre, ecc. Invece ho avuto un periodo in cui giravo per fiere del fumetto, ma col tempo ho perso tutte le conoscenze che avevo e di girarle da solo non me la sento, so che mi intristirebbe e basta. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Io tralaltro molte volte scrivo che mi piace uscire solo per andare al bar o al pub a bere però non mi si deve fraintendere e interpretare come un socialone: certo esco spesso e vado in quei posti ma con pochissime persone che conosco, o da solo, non è che siccome vado spesso al bar socializzo con tutti, anzi...
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Gli interessi e le motivazioni possono sicuramente essere innati e dipendere dal carattere di una persona...oppure possono essere favoriti da un certo ambiente. Ad esempio qualcuno che vive in una famiglia di gente dedita ad attività sportive ha sicuramente grosse probabilità di sviluppare interesse in tali attività
Va detto però che ci sono anche altri modi di sviluppare interessi e motivazioni. Uno può essere rendersi conto e avere la consapevolezza che la propria vita è insoddisfacente e avere il desiderio di fare qualcosa per sé...anche se non si sa da dove iniziare. Per quanto mi riguarda, una pessima compagnia mi ha aiutato in tal senso....e proprio perché era pessima mi ha dato la spinta e la motivazione a fare qualcosa per me stesso...perché mi sentivo di meritare di meglio che fare il seguace di persone false e che non mi piacevano....non avendo al momento altre alternative. Quindi ho avuto la consapevolezza che dovevo darmi da fare di persona e fare qualcosa per non rimanere invischiato in quella compagnia tossica. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Mi spiace sapere che sono in tanti in una condizione disagiata...
Certo che mancando la voglia di fare praticamente tutto a lungo il corpo ne risente. Nel mio caso problemi fisici vari (il primo che mi viene è debolezza muscolare e spossatezza, mancanza di forze data dalla sedentarietà) e ottundimento mentale, senso di instupidimento, difficoltà a capire le cose, anche a parlare per mettere assieme i discorsi..e più che va avanti peggio è. Il problema è forse dato anche dal fatto che il futuro non retroagisce per motivarmi nel presente, o il rapporto fra effetto positivo e negativo in quel che si vuol fare è a favore del negativo, e non si fa nulla. :pensando: |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Non resta più ricordo degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria.
E poi? Vanità delle vanità.. Ecco, tutto è vanità, è un inseguire il vento |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Capita più spesso di sentire di dondolare nell'anedonia, ho paura di invecchiare malissimo :sisi:
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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se ha un problema ci credo, ma non capisco da dove nasca questo problema visto che non è che siamo obbligati a fare cose fuori casa. Non si può creare una voglia artificialmente, bisogna capire perché non ha voglia, ma cosa possiamo saperne noi? |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Secondo me ci sono una serie di cose che disturbano.
Queste cose io diverse volte ho provato a farle, ma il calore, il sudore, la folla, gestire tante cose insieme, ecco mi accorgevo che non ce la facevo proprio. Invece di tornare a casa ristorato e soddisfatto tornavo a casa più stressato di prima, oltretutto son cose che avrei dovuto fare da solo non avendo quasi mai compagnia. In fin dei conti è vero, non c'è alcun obbligo a fare cose del genere, io però mi faccio sempre il problema nei confronti di altri, nella remota ipotesi che riuscissi ad instaurare delle relazioni, se sto sempre in casa cosa racconto? :nonso: Una persona che vive così verrà generalmente percepita male. E' alla fine di tutto questo giro di idee qua che viene intaccato seriamente il mio umore. E' un tema che proprio mi disturba, ma ormai sono arrivato alla conclusione che è la mia vita a disturbarmi, non so dove potermi andare a piazzare tra gli spazi rimasti ancora liberi per poter stare bene. Gli stili di vita abbordabili e che permettono di avere determinate cose non riesco a reggerli e non ci sto bene, a tenermene fuori non ci sto bene per altri motivi (appunto perché non mi permettono di accedere a certe risorse) e tutto questo inizia ad innescare anche certe mie reazioni depressive. Se uno mi chiedesse "ma tu le vuoi fare quelle cose?" La mia risposta sarebbe un "NI", perché le reputo mezzi necessari per ottenere altro e non cose che faccio volentieri con una motivazione positiva a monte, come a me sembra sia presente in altri. Ne parlo anche di queste cose ma non vedo soluzioni. Per questo in una certa misura sono d'accordo con chi dice che non è detto sia un problema solo depressivo, possono esserci in campo diverse forze che spingono in varie direzioni e la depressione potrebbe essere più una reazione in relazione all'assenza di motivazione nel far cose che poi in linea di principio si possono condividere (e permettono di instaurare legami e di condurre uno stile di vita capace di farci accedere alle risorse che davvero desideriamo) che la causa dell'assenza di questa motivazione. Uno che non ce la fa ad inserirsi magari poi diventa anche depresso perché non ha entrate economiche che producono poi a cascata una marea di altri disagi. E' la depressione che causa l'incapacità di inserirsi? O è l'incapacità di inserirsi a far diventare poi anche depressi? Se c'è una mancanza a monte, anche se si cura l'umore il problema resta in piedi, non è che con l'umore normale vengono fuori delle motivazioni che non c'erano. Secondo me vanno valutate bene queste cose caso per caso. In ogni situazione possono annidarsi disagi molto diversi. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Io non ho mai voglia di fare niente perché sono cresciuto in un contesto famigliare che ha sempre scoraggiato ogni spirito di iniziativa con l'intento di mantenermi al sicuro e lontano dai pericoli.
Le dinamiche genitoriali relative all'agire educativo si possono individuare fin dai primi mesi di vita dei figli: una volta mi trovavo coi parenti della fidanzata, gente sanguigna della bassa Italia, abituati a lasciare molto spazio e libertà di movimento ai figli...ebbene, a un certo punto il figlio piccolo di circa un anno viene colto da quelle folate di entusiasmo tipiche dei bambini piccoli e scappa dalla cucina dove stavamo pranzando per dirigersi verso il balcone, probabilmente incuriosito da qualcosa. La mia attenzione si rivolge al padre che, invece di bloccare immediatamente il figlio, si limita a lasciarlo correre e, con molta calma, a raggiungerlo nel balcone per vedere che fosse al sicuro, ma senza ostacolare il suo entusiasmo in nessun modo. Ecco, posso verosimilmente immaginare che nella mia famiglia non sia mai stato così e che ogni slancio di curiosità ed entusiasmo sia stato generalmente bloccato sul nascere. Ricordo che da ragazzino, appena alzato la mattina nei periodi estivi in cui non c'era scuola, mica mi mettevo a fare cose, a correre per il giardino, a organizzare uscite con i coetanei...no, la prima cosa che facevo era piazzarmi davanti al televisore e atrofizzarmi per le due-tre ore successive. Non avevo curiosità di esplorare il mondo nei suoi aspetti materiali, mi nutrivo (allora come oggi) di suggestioni interiori e alimentavo il mio desiderio di pensare invece del mio desiderio di fare. Però allora, diversamente da oggi, trovavo sempre stimolo alla mia curiosità e raramente mi annoiavo. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Queste robe qua le facevo quando avevo una compagnia, solo i concerti mi davano un senso di piacere e soddisfazione, per il resto a prevalere erano il disagio e la fatica. Ora non faccio più nulla e sinceramente non ne ho neanche voglia, anche il pensiero di uscire con una donna mi disturba e prevale il senso di disagio e la prospettiva di ansia e fatica rispetto a ipotetici benefici, ma qui il problema non si pone perché questa cosa non accadrà. Più in generale la distimia e l'anedonia mi accompagnano da sempre, non ho mai avuto vere passioni per niente e nessuno. Gli hobby sono solo palliativi, quella temporanea scarica di dopamina che nasce e muore sul momento, non vive in prospettiva di nulla.
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Io non ho nessun interesse e nessun hobby di alcun genere. Non ne ho mai avuti e tuttora non ne ho perchè non ho tempo. Ma sono anche consapevole che non sarei capace di fare quello che in teoria mi sarebbe piaciuto fare. Quindi nemmeno ci penso più di tanto.
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Io ho 48 anni. Uno della mia età potrebbe destare interesse, innanzitutto se non avessi i problemi che ho. Se avessi una vita normale, con esperienze alle spalle, magari vieni visto ad esempio come l'uomo di mezza età, ad esempio separato, ma che ha maturato esperienze, integrato con i vari meccanismi della vita, può capitare che una possa interessarsi.
Ma un perfetto asociale come me, senza nessuna esperienza alle spalle, tagliato fuori da tutto e da sempre, a 48 anni chi vuoi che mi caga? Secondo me, in situazioni del genere non ci sono prospettive per quanto riguarda un ipotetico rapporto o una che si interessa a me |
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Io non ho esperienze di alcun tipo, ho "viaggiato" 2/3 volte in vita mia e non sono mai uscito dall'Italia, non sono mai stato in discoteca, non sono mai stato ad un appuntamento con una ragazza, le volte che son stato per locali si contano sulle dita di una mano e non sono nemmeno uno che legge libri (ne avrò letti 5 in vita mia) o che ha visto innumerevoli serie TV/film, per cui neanche posso interfacciarmi al mondo "nerd", videogiochi anche qui ne ho giocati pochi, non ho una grandissima cultura in generale, mi sento vuoto e inutile, ho paura persino a farmi conoscere a fondo da un'eventuale ragazza. Conosco tante cose, ma tutte in modo superficiale, nessuna mi interessa particolarmente. Per dire ho giocato a calcio diversi anni da piccolo, ma non mi interessa seguirlo, ho giocato anche a scacchi e vinto diversi tornei, sempre anni fa, ora non gioco una partita da 10 anni. E non è che le facessi per forza, mi divertivo, però evidentemente non abbastanza da continuarle. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Guarda, a me non mi è mai fregato niente di palestre, piscine, giri in bici, ballare, feste in spiaggia discoteche, andare a correre, non ho mai saputo i nomi di gruppi metal o roba simile, non mi interessa andare ai concerti dove la gente spinge e ti viene addosso, non mi interessano i fattoni, i tamarri, non ho mai avuto nessuna compagnia, non ho mai avuto né baciato una ragazza, non so stare in mezzo agli altri, non sopporto la caciara, la gente che urla e fa casino... e potrei andare avanti ore... E sai cosa direbbero le ragazze prima, e le donne adesso se potessero leggere che a me non piacciono tutte quelle cose? Direbbero oh ma quanto sei sfigato? Fatti prete zio caro!! E sai quale è la vera cosa che mi da fastidio? Che ci sono quelli che dicono che tutto questo non è vero |
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Ah, aggiungo, mai andato ad un concerto. Poi per le feste in piscina/spiaggia io più che disinteresse provo disagio in queste situazioni, tutti che fanno caciara e ballano e io fermo come un sasso in un angolino a non saper che cazzo fare, tipo ballare mi mette a disagio, sono rigido, non riesco a sciogliermi. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Ho accennato il discorso ieri alla psic, mi ha detto che voglia e motivazioni vengono a fare le cose..intanto mi sta tormentando e mettendo pressione a fare svariate cose, per me fa quasi l'effetto opposto, mi sa che molti pensano che la gente è un pc multitasking e che funziona a comando e a bestemmie, io se faccio una cosa a settimana è già festa..non mi piace :nono:
Addirittura vuole che per agosto fissi una vacanza con degli estroversoni :miodio: |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
In effetti è una specie di terapia d'urto, avessi detto di essere un aracnofobico mi avrebbe gettato in un buco pieno di ragni
Avessi saputo sarebbe andata così sarei andato altrove :( Non posso manco svignarmela... |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Non ho avuto alcun aspetto positivo da quelle esposizioni, anzi stavo più male |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Ma dato che qualcuno, nello specifico tu, ha scritto la stessa cosa che ho pensato io non sono riuscito a non sottoscrivere. Presumo che l'OP abbia detto alla "terapeuta" che il viaggio più lungo che ha fatto è qualche decina di km e adesso per esercizio dovrebbe fare vacanze con gli estroversoni, che sono un problema anche per me che ho una capacità di relazione normale (i miei problemi che mi fanno sentire a pieno titolo sul forum sono di altro genere). A me la disabitudine a viaggiare sta già impattando un po'. Riesco a cercare alberghi e organizzare spostamenti ma con un certo disagio; mi chiedo se ci riuscirei se in passato non mi fossi mosso abbastanza e anche all'estero. Boh... Che dire, auguri che ci riesca e "complimenti" a chi ha dato questo compitino sempreché ce l'abbia raccontata giusta :D Ovviamente penso a bias cognitivi o cose simili, assolutamente non alla malafede o al trollaggio. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Son veramente curioso di sapere come sarà andata, suppongo lo sapremo dopo l'estate :D |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Non è mica detto che ci vado...anche se la farei incazzare...
Ma qualcosa forse dovrei inventarmi...:pensando: |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Io ho qualche passione e hobby: le lingue straniere, leggere, tutto ciò che riguarda la psicologia criminale, cucinare, serie tv,...
Sono sempre stata una persona molto curiosa. Il mio problema è che mi manca la costanza e la concentrazione. La mia svogliatezza e la depressione mi hanno sempre allontanato dalle cose che mi piacciono... non sento quella spinta nel fare le cose e nel continuarle. Ad esempio, da qualche settimana ho iniziato a studiare il polacco e, nonostante mi piaccia, il fatto di dovermi mettere a studiare ogni giorno anche se per 30 minuti sta diventando una sorta di obbligo. A me piacerebbe fare tante cose ma spesso rimangono solo fantasie e quelle poche che sono riuscita a realizzare non le ho vissute a pieno. Come, ad esempio, i miei viaggi e i miei periodi di vita all'estero... anche lì uscivo poco e non ho colto le occasioni di vivermela di più, di conoscere, di girare la città. Inoltre, mi piace molto andare a sentire musica da vivo. Non i grandi concerti dove rimani spiaccicato e non respiri dato il mare di gente che ti circonda (Terrore!) ma in quelli piccolini nei locali dove generalmente suonano i gruppetti del posto e cover/tribute band. Poi mi piace anche andare al pub o andare a mangiare nei ristoranti etnici alla scoperta di nuovi cibi. Tutte esperienze a cui ho rinunciato per la mia scarsa voglia di uscire di casa e per il fatto di non avere compagnia. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Per me sagre, concerti, eventi, viaggi e altre "uscite" simili non esistono a prescindere a causa della fobia sociale e del disturbo evitante di personalità.
Mentre per quanto riguarda interessi, hobby, motivazione, avevo degli interessi che confluivano tutti in una grande passione, quella per il disegno, che sia tradizionale, digitale, 2D, 3D ecc. Ma soffro da tanti anni di un forte stato depressivo, perennemente presente anche in sottofondo, anedonia e disturbo ossessivo compulsivo con manie di perfezionismo e di controllo. Tutto ciò, protratto nel tempo, mi ha causato problemi di attenzione e concentrazione, disfunzionalità cognitive, problemi di costanza e vera e propria incapacità di portare a termine le cose insieme ad un'estrema lentezza nel farle (per via del perfezionismo e delle aspettative irraggiungibili). Questo ha trasformato i pochi interessi rimasti (che col passare degli anni si sono piano piano sempre più ristretti e limitati) e quella che era la mia passione in ossessioni e attività ansiogene e stressanti. Un vero e proprio incubo, ho addirittura paura di avvicinarmi a qualcosa che possa rimandarmi al pensiero del disegno o cominciare qualche "progetto", anche semplice, perché cado in un loop di pensieri invalidanti che mi portano alla procrastinazione, ad ulteriore evitamento, a non concludere niente e anche ad atti di autolesionismo. Anche io avrei voluto fare tante cose che girano attorno a questo ambito ma alla fine rimangono solo fantasie. A tutto questo ci si aggiunge anche il problema della disponibilità economica che non è cosa da poco. Quindi in conclusione le mie giornate si traducono in uno sguazzare nella totale apatia e anedonia, non fare nulla e vegetare sul divano o sul letto fissando il vuoto, e anche io mi chiedo questo: Quote:
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Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Anche se, nonostante io sia parecchio perfezionista, non credo di sfociare nel disturbo ossessivo compulsivo. Inoltre, i problemi di concentrazione e attenzione, il non riuscire a concludere nulla, la poca costanza etc mi hanno portato ad un calo di autostima ancora maggiore, hanno aumentato il mio senso di fallimento e il mio sentirmi poco intelligente. Insomma i problemi aggiungono altri problemi... |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Mi sento sempre inferiore ed in soggezione rispetto agli altri e avendo autostima ormai inesistente non riesco a fare neanche le attività più semplici. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
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Però va detto anche che, una volta diventati adulti, tirare in ballo l'educazione familiare per spiegare la scarsa propensione ad attivarsi e la scarsa motivazione...è anche un po' una giustificazione per non volerlo fare. Se ad esempio a 50 anni si da ancora la colpa all'educazione...ci si mette anche del proprio per non volersi attivare. Raggiunta l'età adulta spetta a ciascuno si noi darsi delle motivazioni...e, certamente si avrà maggiore difficoltà se non si è stati abituati da bambini...però l'unica è impegnarsi di persona, anche perchè nessun altro lo può fare al posto nostro. |
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti
Ho ripensato a questo topic pensando che purtroppo sono il risultato di una famiglia castrante, dei genitori disfunzionali che infatti poi hanno divorziato (mia madre passiva senza relazioni sociali e mio padre burbero e padronale) e io ne sono il risultato.
Come sempre ho preso il peggio dai genitori e da mia madre ho preso la passività da cui è venuto il totale annullamento della personalità, delle motivazioni e dell'interesse verso qualunque cosa. Anche mia sorella è così ma perlomeno lei ha un carattere diverso e sembra pesarle meno... Aggiungiamoci il classico discorso che "non mi hanno fatto mancare niente" ed ecco fatta la frittata...peccato che "dandomi tutto" hanno tolto alla radice la mia motivazione per ottenere le cose... Anche l'ambiente in generale è castrante e demotivante, l'ambiente di lavoro, i colleghi...la mentalità dell'accontentarsi...le paure e le angosce che vengono trasmesse, il futuro... Non so come se ne esce, se c'è qualcuno che possa aiutarmi..di certo trascinarsi così per altri decenni non so quanto sia sostenibile... |
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