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Fatica a fittare
Io non sono timida, anzi, sono solo fredda che è diverso.
Ma fatico a fittare con il 99,9% delle persone, ho seriamente difficoltà in questo. Riesco ad avvicinarmi pochissimo alle persone e solo a quelle problematiche, con le altre è come se ci fosse letteralmente un muro che ci separa. Non ho mai avuto una relazione, infatti, proprio perché ci vorrebbe una comunione di intenti che fatico già a trovare in amicizia, figuriamoci con un eventuale partner di vita. Il punto è che per le persone sono davvero, davvero strana, come se avessi qualche cosa che non va completamente. Mi sembra davvero che tutti si straniscano troppo facilmente. So che esistono altre persone così, ma riescono a fingere mentre io — anche se provo a fingere — suono fuori posto e mi chiudo completamente. Qualcuno è nella stessa situazione? |
Re: Fatica a fittare
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Re: Fatica a fittare
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Adattarsi, entrare a far parte di un gruppo/in contatto con altre persone. |
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Re: Fatica a fittare
Io ho sempre avuto difficolta' ad inserirmi e sentirmi a proprio agio, con me ma soprattutto con gli altri, cosa che invece veniva apparentemente naturale ai miei coetanei. Mi riferisco ai vari contesti, fatto magari salvo quello 'sportivo'.
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Re: Fatica a fittare
Direi di si, considerato che mi veniva pure evidenziato. Non mi riferisco esclusivamente ai meccanismi adolescenziali, ma anche piu' recenti e maturi, per dire non molti anni fa (over 20), siccome non partecipavo emotivamente ad una pseudo gara di battute demenziali, mi venne dato del depresso.
Mi sento di dire che fino alla maturita' (scolastica) mi abbia dato parecchio fastidio faticare ad inserirmi, dopo mi sono sforzato di accettarlo e far pace con me stesso, tanto non riusciro' mai ad adeguarmi ai piu'. Considerafo poi che non ho carisma naturale, non sono affabile, non ho buon aspetto, ritengo sia persino controproducente farsene un cruccio. |
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Re: Fatica a fittare
Io ho abbastanza sofferto di questo problema a partire dalle medie, quando ho iniziato a rimanere indietro per quanto riguarda la sfera sessuale e a differenza dei miei compagni non sapevo cosa volesse dire "fare una pompa/un pompino" o "fare una sega" o addirittura "limonare".
Quando un mio compagno "fighetto" mi chiedeva "come si dice in inglese "il turbo di Mimma"" e io come un ebete rispondevo "Mimma's turbo" le risate erano assicurate... Persino a 15 anni, in seconda liceo, un mio compagno mi fece la stessa domanda e io diedi la stessa risposta. Il giorno stesso andai a cercare cosa volesse dire e sprofondai dalla vergogna. Una cosa simile mi successe quando a 16 anni (quasi 17!!) non sapevo cosa fosse il "profilattico" (l'avevo sempre chiamato "preservativo") ed ero convinto fosse una pomata o qualcosa di simile... roba che se ci ripenso mi prendo a sberle da solo... La storia di quando ho fumato la sigaretta dalla parte sbagliata l'ho già raccontata... Poi metteteci il mio essere "assente", nel senso che mi perdevo spesso nei miei pensieri (i miei prof di matematica mi bacchettavano spesso per questo) e quindi in diverse situazioni non capivo ciò che mi veniva detto, e anche il fatto che in quegli anni avevo una voce piuttosto sgradevole e "goffa" (ora un po' meno) et voilà |
Re: Fatica a fittare
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L'ho riscontrato nel periodo universitario, un periodo in cui ero abbastanza estroverso, e mi facevo anche notare per i miei risultati nello studio: per questo sono riuscito a conoscere quasi tutte le persone della mia facoltà, del mio anno e di anni diversi, e poi anche di altre facoltà, ma in tutto questo di persone con cui sono riuscito a entrare in sintonia, che mi stimolassero la voglia di conoscerle in profondità, non ne ho trovate quasi... mi sembrava di essere un antropologo capitato in una cultura lontana mille miglia e privo degli strumenti per interfacciarmi con gli "indigeni". |
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Re: Fatica a fittare
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Per onesta' intellettuale ed evitare fraintendimenti sul tenore del thread, preciso che qualche amicizia la ho (e l'ho avuta), sebbene attualmente si contino davvero sulle dita di una mano. Sono quella persona che puoi chiudere per giorni in una stanza di 4x4 con qualcuno che non conosce ne' ha mai visto prima e comunque evitera' di rivolgergli la parola o approcciarsi per primo. Faccio una enorme fatica a relazionarmi con gli altri a meno che non si siano mossi per primi loro, in quanto ho sempre il timore di essere umiliato o trattato male, visto che io per primo mi ritengo feccia inutile fine a se' stessa. Le cose diventano infinitamente piu' facili se l'altro per primo mostra apertura e mi tratta con dignita'. Penso questo sia il problema maggiore, almeno per quanto mi riguarda. |
Re: Fatica a fittare
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Era il mio ultimo giorno da sedicenne e una mia compagna di classe (una delle più fighe della scuola) mi chiese se volevo farmi un tiro di sigaretta. Avevo già provato a fumarne una, quindi pensavo di essere pronto. Così la presi e la misi in bocca, solo che la misi in bocca dalla parte sbagliata, quella da dove ESCE il fumo! Questa mia compagna morì letteralmente dal ridere e anche gli altri presenti (anche loro miei compagni di classe) risero un po', io dissi loro di non dire niente a nessuno e loro "si, si, tranquillo!". Ovviamente il giorno dopo lo sapevano già 3 o 4 classi ahah |
Re: Fatica a fittare
:D
spero non ti sia ustionato |
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Re: Fatica a fittare
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Re: Fatica a fittare
Pensavo fosse un topic sugli affitti :D
Io sono molto timida ma ho un problema simile al tuo. Se nella mia vita ho avuto pochissime amicizie e tutte perse nel tempo non è tanto colpa della timidezza ma del fatto che schifo la maggior parte delle persone. La mia mancanza di amici è sempre stata dovuta al fatto che ho sempre fatto fatica a trovare qualcuno che fosse compatibile con me. Con la stragrande maggioranza delle persone non mi interessa proprio diventare amici. P.S. Il fumo fa male. Non fumate. Così evitate anche le figuracce. |
Re: Fatica a fittare
Io al posto delle tt ho visto le cc
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Re: Fatica a fittare
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Un'alternativa era "il turbato di Thomas" che tradotto diventava "Thomas's turbato" (t'ho masturbato). Delle cagatine che si dicevano quando ero alle medie.. e io me le bevevo tutte |
Re: Fatica a fittare
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Io sono del 1996, ho fatto le medie nel periodo degli emo, i Tokio Hotel, i truzzi e la Tectonik, per dirti... |
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Re: Fatica a fittare
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Non riesco ad essere sociale in poche parole :mrgreen: |
Re: Fatica a fittare
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Re: Fatica a fittare
Io sono sia timida che fredda e se mi trovo abbastanza bene con qualcuno mantengo comunque le distanze.
Un po' è carattere, ma incide parecchio anche la non accettazione di me stessa. Pure io non ho mai avuto una relazione e più passa il tempo più mi rendo conto che sono un caso disperato. Alla fine sono stata più io a creare muri che gli altri, sono sempre bloccata e non riesco mai a fare il passo in più, quindi mi ritrovo ad avere soprattutto conoscenze superficiali. |
Sembra di leggere me stesso proprio in quasi tutto quello che hai scritto.
Sono sempre stato timidissimo fin da bambino non sono quasi mai riuscito a legare e socializzare se non in poche occasioni e contesti e con molto sforzo da parte mia soltanto, e soltanto con pochissime persone. Purtroppo prima mi faceva stare molto male questo soprattutto da più giovane o ragazzo, ora benché non mi fa piacere. Me ne sono fatto una ragione che forse sono proprio di natura così, certo posso sforzarmi un po' per migliorare la situazione, ma poi ho capito che anche alla lunga se alla maggior parte delle persone non piaccio non ci posso fare nulla, rischio soltanto di diventare insistente è odioso, e sarebbe peggio secondo me, ottenendo un risultato ancora più penoso. |
Re: Fatica a fittare
Ma un asperger e normale yrovi interessanti poche persone.non potrei mica dire ad uno sconosciuto sono asperger diventiamo amici.da quando ho la diagnosi sono proprio più sereno se ho voglia di parlare parlo come oggi al bar se no niente.lobiettivo e migliorare l'aspetto esteriore per invogliare l'interlocutore a conoscere o comunque ad ammorbidirsi nell atteggiamento.non dico sia studiata a tavolino forse perché sono asperger e ho captato potesse essere una mossa.pero un esperimento andava fatto e nonostante la mia introversione ereditario ho notato più gentilezza negli ultimi mesi.di più non so fare.csmbiero citta però sono strategie che mi aiuteranno in nuovi ambienti.la personalità si tempra uscendo dalla confort zone
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Re: Fatica a fittare
L'importante è non fare come djokovic l'ossessione di prendere l'applauso del pubblico non deve diventare un complesso per nessuno qui dentro.arrivare a piangere tipo nole in finale in america.no perché farebbe ridere.si accetta il fatto che piacciano tipi più estroversi
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Re: Fatica a fittare
solo io ho pensato: "Fatica a ficcare:ridacchiare:"
alla fine è un problema molto importante per noi maschietti:ridacchiare: |
Fatica a ficcare?
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Se alla gente non gliene frega nulla di te c'è poco da fare.
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Re: Fatica a fittare
Io fuori dalla mia zona sicura sono come te; come emozione base sei fredda perché hai paura e usi il distacco con gli altri come autodifesa per evitare di soffrire, ma non ti conosco quindi dovresti dirmelo tu di cosa hai il terrore..
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Io ho cercato per un periodo di fingere ciò che non ero ma con scarsissimi risultati... se sei strano/introverso ma ti fingi alpha la gente se ne accorge subito se non lo sei veramente...
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Re: Fatica a fittare
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Re: Fatica a fittare
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Leggendo la tua ubicazione mi viene da chiederti: hai sconfitto Wolnir il Signore Supremo? |
Re: Fatica a fittare
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