![]() |
Il giudizio degli altri
Come reagite emotivamente al giudizio degli altri? Riuscite a non pensarci o costituisce per voi un problema?
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Più chiaramente, il giudizio degli estranei non mi pesa per nulla, diversamente da quello delle persone con cui ho un legame; inoltre, ci sono molte cose (la maggior parte) su cui il giudizio altrui non mi tange minimamente, e poche cose, ma molto importanti, su cui il giudizio altrui ha per me un peso notevole. |
Re: Il giudizio degli altri
Mi distrugge dentro, un mio difetto è che non riesco a capire bene quando le persone sono mal intenzionate nel giudizio, o dicono certe cose per convenzione, diciamo che sono troppo sensibile ma lo sono sempre stato, da bambino ricordo bene che bastava poco per farmi chiudere in me stesso, poi il bullismo mi ha reso ancora più sensibile.
E' brutto eh, penso al futuro se continuo ad essere così sarà veramente dura, in un ipotetica relazione non saprei gestire queste emozioni, tendo a chiudere rapporti in maniera rapida, basta davvero poco... |
Re: Il giudizio degli altri
Dipende da chi è l'altro, e dal tipo di giudizio.
Un giudizio negativo può lasciarmi indifferente, infastidirmi, abbattermi. O molte altre cose. Un giudizio positivo può lusingarmi, irritarmi, divertirmi, annoiarmi. O molte altre cose. In linea generale, se negativo, cerco di comprendere il motivo del giudizio. Se lo reputo meritato mi faccio un giro di sensi di colpa e cerco di trarne una lezione, se lo reputo immeritato (che non significa poi che lo sia nell'assoluto) cerco di lasciar passare senza ammaccarmi troppo. |
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Posso dire solo che ogni volta che posto uno dei miei video e nessuno su FB mi dice che gli è piaciuto finisce in lista restrizioni e smetto di seguirlo/a. Anche un silenzio è un giudizio negativo per chi difetta di autostima. Il bello è che lo so benissimo di essere un mediocre anche nella musica ma sentirmelo dire anche con un silenzio mi fa male. Se poi passiamo alla sfera personale e caratteriale peggio mi sento. Del resto sono sempre stato viziato, un po' saccente e un po' presuntuoso senza averne i numeri, quindi l'epilogo è scontato :D Ovvio che ho parlato di giudizi negativi, quelli positivi mi danno un boost notevole ma giustamente sono rarissimi :D |
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Sono sempre stata spaventata dal giudizio degli altri. Ho sempre avuto il terrore di conoscere i risultati di compiti, interrogazioni o esami. Ho sempre avuto paura di chiedere agli altri un parere su di me o su qualcosa che mi riguarda. Ho sempre avuto paura di sapere cosa gli altri pensano di me. Preferisco sempre non sapere cosa gli altri pensino di me o di quello che faccio perché ho paura di un giudizio negativo. Tutte queste paure sul giudizio degli altri mi hanno sempre bloccato tantissimo.
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Ovviamente costituisce un problema perché ho una vita ridicola ed è inevitabile che se racconto certe cose sia giudicato male. Con questa alta probabilità di essere giudicato male, mi è difficile instaurare rapporti. |
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
La cosa bella è che da fuori sembro indifferente a tutto, sembro uno a cui non frega niente se viene giudicato male, in realtà è esattamente il contrario. Nel mio caso credo si tratti di voler seguire la perfezione per poter piacere a tutti quanti. Credo proprio che non ci sia cosa più sbagliata di questo. Ammiro tantissimo chi riesce, nel bene e nel male, ad essere completamente (o in gran parte) sé stesso, fregandosene completamente del giudizio altrui. |
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
C'è chi dice di dare peso al giudizio altrui e chi mente... :mrgreen:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Credo che chiunque un minimo lo senta, il giudizio altrui....
Io lo sento molto meno ora che magari in adolescenza o nei primi anni di lavoro, ma credo sia tutto un discorso di conoscersi meglio e del capire che spesso alcune persone rompono i coglioni solo per il gusto di farlo e senza che ci sia una reale utilità in ciò. Poi benvengano giudizi negativi ma detti in maniera costruttiva per aiutare a crescere. |
Re: Il giudizio degli altri
Costituisce spesso un problema, dovuto in gran parte ad una scarsissima autostima e vergogna per la propria situazione di vita.. vergogna indotta a sua volta dalla consapevolezza che questa "propria situazione" è malvista dalla stragrande maggioranza della gente. Insomma, vorrei solo nascondermi.
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
io ci sto provando da un po', è un percorso di maturazione, se ci riesci quando sarai in mezzo agli altri ti sentirai più libero, non e' facile, e le "ricadute" non mancano, ma se la sofferenza è troppa diventa una questione o di vita o di morte. |
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
edit. le verità che stanno nel mezzo non mi convincono più, scegli dove stare, sii deciso, sii te stesso e battiti nel tuo piccolo per quello, senza offesa ma, questa, per me è una frase da "robot". |
Quote:
Neppure nel mondo delle fiabe tutti si vanno a genio a vicenda, mi pare chiaro che ci sarà sempre da scontrarsi con persone più o meno amabili nella vita, il punto è piuttosto: imparare ad incassare le cattiverie gratuite (sapendo che in quanto tali sono con tutta probabilità state pronunciate da persone un po' misere), imparare a localizzare il limite fra l'errore del prossimo e l'errore nostro, e soprattutto imparare a non affrettare giudizi a nostra volta. |
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
|
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Male, mi divora. Mi fa male il detto e pure il non detto. Sia che il giudizio venga palesato chiaramente che non, ci rimango sotto.
Talvolta magari mi faccio dei complessi sul nulla, complice anche la mi tendenza al paranoico, ma nella stragrande maggioranza dei casi invece, quando fosse anche un leggero sentore, ci indovino. |
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Ti rispondo comunque, secondo me, essere "equilibrato" non va d'accordo con "vivere" perchè è solo una sovrastruttura che ti crei perchè non sei abbastanza maturo per sostenere delle tue idee, dei tuoi pensieri, per essere te stesso ecc e temi il confronto con gli altri, e allora piuttosto che stare nell'ombra trovi la soluzione nell' equilibrio, nè bianco nè nero, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? destra, sinistra o..meglio centro, un ruolo che può durare per un po', poi se hai un te stesso che ti preme dentro prima o poi ti verrà a bussare e se non lo ascolti incominicierà a battere i pugni e poi sempre peggio, fin quando non ti decidi ad ascoltarlo, perchè non hai scelta, e torno all'ultima frase del mio primo messaggio, perchè diventa una questione di vita o di morte, vuoi vivere o morire? alla fine una scelta la devi fare, alla faccia "della verità che sta nel mezzo", mi vien da dire. |
Re: Il giudizio degli altri
Se non ci si concentra nel farsi una propria idea degli altri e credere al proprio intuito si finirà per essere in balìa del giudizio di chiunque. Gli altri ci valutano, tu valuta a tua volta. Questo non significa giudicare, ma scremare, e avere delle persone di riferimento a cui tieni, che ti ispirano e i cui pensieri su di te hanno significato. Direi che ci sono poche persone il cui giudizio su di me è indifferente, persone il cui giudizio su qualcosa di me merita di essere ascoltato, e pochissime persone che spero di non deludere. (una di queste sono io stessa)
È fondamentale non denigrarsi e non parlarsi male da soli. |
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Esempio: uno è brutto e lo dimostrano tutti nei fatti che lo giudicano così, arriva il coglione positivo di turno, anzi magari proprio la bella ragazza consolatrice che gli dice che è normale e magari anche un tipo, e questa cosa può infastidire perché poi magari anche la bella ragazza consolatrice si tiene a debita distanza casomai il tipo ci provasse. Un giudizio positivo dove ti danno 30 quando fai un esame non penso infastidisca nessuno. Quote:
Che libertà hai se poi hai il vuoto sociale intorno? Se uno fosse ebreo e sapesse di trovarsi in posti dove li prendono e li deportano e si mette a gridare per strada "sono ebreo, sono io, sono questo e basta!", uno può farlo però poi che libertà avrà se finisce in un campo di concentramento? Sarà davvero più libero? A me sembra una cazzata. A me sembrano le solite cose consolatorie che si ripetono sempre. |
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
|
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Soffro particolarmente il giudizio delle persone a cui tengo, ancora di più quando magari scopro a mie spese che l'importanza reciproca non è sulla stessa lunghezza d'onda.
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Se una persona desidera molto alcune cose ma non riesce a ottenerle, è molto difficile che accetti di non averle ottenute e si metta il cuore in pace. Si potrebbe banalizzare dicendo di riconoscere e accettare i propri limiti: ma se questi limiti ci impediscono di condurre una vita soddisfacente, allora è dura accettarli. Alla fine si disprezza se stessi o si è incazzati col mondo o entrambe le cose. Se vado a un ristorante con una gran voglia di spaghetti allo scoglio e mi portano solo riso in bianco, ovvio che mi senta frustrato. Mi posso chiedere: ho sbagliato qualcosa io o il ristorante mi prende in giro? E così con le cose importanti della vita. Se al ristorante della vita si ordinano con desiderio soldi, ragazze, amici, belle case e invece arriva solo polvere... come accettare tutto ciò? E come spiegare agli altri che non sono io incapace ma la sorte attraverso circostanze sfavorevoli mi mette bastoni tra le ruote? |
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Quote:
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Interessante comunque che si dia per scontato che parlando di "giudizio" si parli per forza di cose di giudizio negativo.
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
E così nella vita reale. Ci sono persone a cui la vita dà ciò che chiedono e altre che invece subiscono rifiuti, malattie, circostanze sfavorevoli, ostacoli. Quote:
Un datore di lavoro - a parità di CV - a me dice no e a un altro sì. Una ragazza a me dice no e a un altro sì. Non è equo. Se invece due persone pagano per avere una bottiglia d'acqua entrambe ottengono la bottiglia: questo è equo. Se il commesso del supermercato si rifiutasse di dare la bottiglia a uno dei due ci sarebbero proteste. Quote:
Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Ma ad ognuno il suo. Quote:
Il bicchiere riempito a metà lo abbiamo di fronte tutti, compreso chi reputi più fortunato di te. Tutto è solo una questione di punti di vista. Come ci sarà sempre chi è più fortunato di noi, ci sarà sempre chi è più sfortunato e ci invidierà addirittura. Sempre per l'azzardato paragone, c'è chi ucciderebbe per potersi sedere ad un ristorante e mangiare riso in bianco, nonostante non sia ciò che è stato ordinato. Rassicurati: sei uomo, sei bianco, non patisci la fame né la sete, non sei nato con malformazioni o patologie gravi, se sei malato puoi curarti, puoi accedere a qualsiasi tipo di istruzione, hai accesso all'acqua potabile e ai servizi sanitari, hai un tetto sotto il quale dormire, puoi permetterti di dedicare del tempo ad attività diverse da quelle della sopravvivenza (ad esempio scrivere in un forum). Gli spaghetti allo scoglio li hai già sotto al naso. |
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Tutto dipende dai propri desideri e dal grado in cui essi sono realizzati. Dipende da quanto la vita desiderata si avvicina a quella vissuta. Dall'esterno la vita di una persona può apparire perfetta, ma finché alcuni suoi forti desideri vengono frustrati e non realizzati, questa persona continua a sentirsi infelice e a non accettare se stesso oppure il mondo attorno a sé. Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Il punto è: nessuno ha il bicchiere pieno. Quindi diventa tutta una questione di postura: posso decidere di approfittare del riso in bianco, nonostante tutto, o posso decidere di farmi venire l'ulcera e passare la vita a lamentarmi perché l'erba del vicino è sempre più verde. Quote:
|
Re: Il giudizio degli altri
Quote:
Potrei scientemente dire "ok, mi va bene il riso in bianco, sono soddisfatto così", ma sentirei di andare contro me stesso. Se si potessero manipolare i propri pensieri a piacimento sarebbe una gran cosa. Mi direi "da adesso scelgo di pensare che la mia vita è meravigliosa e adorabile: oh che bello respirare, gli alberi, gli uccellini, il senso del gusto, quello dell'udito!" Ci posso provare, ok, ma c'è qualcosa non sotto il mio controllo razionale che mi spinge a volere altro, mi arrivano pensieri che contrastano con quelli che mi forzo ad avere. Non penso che chi si lamenta ed è frustrato decida di esserlo. Evidentemente ci sono pensieri che gli arrivano che lo portano a essere tale, e non riesce a scacciarli. Fosse per lui, probabilmente preferirebbe accontentarsi ed essere sereno. Del resto pure Schopenhauer diceva che la condizione ideale è l'ascesi, in cui ogni desiderio è soppresso. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 06:26. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.