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Luna2588 08-11-2021 18:53

I vostri cari sanno?
 
Avete mai parlato apertamente dei vostri problemi psicologici con i vostri familiari o comunque con qualcuno che magari sentite come particolarmente intimo? Se si, come è andata? Vi siete sentiti realmente compresi dall'altro?

Keith 08-11-2021 19:06

Re: I vostri cari sanno?
 
Si, ne ho parlato, ed è andata molto male :)

Hor 08-11-2021 19:09

Re: I vostri cari sanno?
 
Quote:

Originariamente inviata da Luna2588 (Messaggio 2655985)
Avete mai parlato apertamente dei vostri problemi psicologici con i vostri familiari o comunque con qualcuno che magari sentite come particolarmente intimo? Se si, come è andata? Vi siete sentiti realmente compresi dall'altro?

Ricordo bene che già alla fine delle elementari avevo provato a parlare con mia madre (evidentemente con mio padre già intuivo che era inutile farlo) dei problemi che vivevo (soprattutto a scuola), ne avevo parlato in maniera accorata, se non disperata, ma il risultato è stato nullo. Mi sono sentito sottovalutato, ignorato, respinto, non compreso. Dev'essere stato da lì in poi che mi sono via via chiuso rispetto ai miei familiari. Di seguito i miei problemi si sono fatti sempre più grandi, pesanti, aggrovigliati, ma non ho mai confidato nulla in famiglia, e le poche volte in cui i miei genitori intuivano ci fosse qualcosa che "non andava" ho ricevuto soltanto una svalutazione della situazione, come se ci volesse poco, come se bastasse la forza di volontà per risolvere quelli che invece per me erano problemi enormi. Il motto di mia madre rispetto a noi figli è sempre stato: "Avete tutto quello che potete desiderare, quindi che problemi vi fate?".

Sino all'università non ho mai trovato nessuno con cui mi sentissi sufficientemente a mio agio per aprirmi, mettermi a nudo, cercare un confronto, un conforto. All'università ho finalmente trovato delle persone (poche, ma ci sono state) con cui aprirmi, ma è stata un'impresa titanica riuscire a farlo, a superare i miei blocchi, le mie paure, quella corazza che durante l'infanzia e l'adolescenza mi ero costruito per difendermi.
Com'è andata? In alcuni casi bene, in altri molto male. C'è stato chi mi ha compreso, ma c'è stato anche chi, in maniera netta o più graduale, ha rotto i rapporti con me, evidentemente "spaventato" dai problemi che mi porto dietro, incapace di comprenderli o di accettarmi per quello che sono.
Questi ultimi casi mi hanno segnato profondamente e ancora oggi mi ritrovo a chiedermi se, nel complesso, ho fatto bene o male ad aprirmi con le persone in genere. Diciamo che ho fatto dei passi indietro e ora, quando trovo una persona con cui percepisco di potermi aprire, ci vado coi piedi di piombo, lentissimamente, faccio un passo alla volta con enorme cautela, sperando che l'altra persona non perda la pazienza e mi mandi al diavolo.

pokorny 08-11-2021 20:34

Re: I vostri cari sanno?
 
A suo tempo sì ma i miei sono di tutt'altra generazione e la cosa non gli ha fatto piacere; quella fascia di età in cui la parola "psicologia" era una via di mezzo tra qualcosa di brutto, uno stigma sociale e il sinonimo di "smidollato".

E non c'era nemmeno bisogno che dicessi qualcosa dato che un genitore capisce tutto e sa tutto, a parte chiaramente le eccezioni di genitori snaturati che non mancano. Soprattutto mio padre non ha mai accettato un figlio così bloccato su fin troppe cose e non è mai stato felice per questo; mi è sempre stato evidente che provava un misto tra il dispiacere per me e l'insoddisfazione che è toccata a lui. Negli ultimi 15 anni i rapporti con lui si sono quasi del tutto rovinati perché poi è diventata una specie di gara di testardaggine tra lui che ha usato tutti i mezzi per cambiare il mio carattere e io che non lo accettavo perché non lo faceva per me ma per lui (come credo di aver scritto qualche volta mi ha sempre ricattato sul piano economico per farmi fare il lavoro che piaceva a lui e non a me).

Ma questi anni di cui dicevo sono stati solo quelli in cui il problema è diventato esplicito a entrambi; da anni ancora addietro era evidente che non ci capivamo e non ci saremmo mai potuti capire. Mia madre, come sempre, taceva e poi certe confidenze non si possono fare al genitore del sesso opposto.

Insomma, stallo e nulla di fatto.

edward00767 08-11-2021 20:53

Re: I vostri cari sanno?
 
Mia zia sapeva tutto, era lei che mi accompagnava dal neuropsichiatra da bambino/adolescente. Nonostante tutto in famiglia c'è sempre stato uno stigma molto forte, mi sono sempre sentito in colpa per le mie difficoltà, nel periodo peggiore ovvero tra il 2011 e il 2013, venivo trattato come stupido e quello fece si che io cominciai a litigare aspramente con i miei familiari, tutt'ora mi vedono come parassita.

Texas 08-11-2021 22:35

Re: I vostri cari sanno?
 
No, assolutamente no. Non riesco a parlarne ed essendo una persona che mediamente si vergogna anche di respirare, proprio non riuscirei a parlare di problemi personali profondi.

Capisco bene che questo è un limite e che riuscire a confidarsi a riguardo con un genitore o un familiare stretto, potrebbe essere liberatorio e terapeutico, ma purtroppo io non ci riesco. Ammettere apertamente di avere problemi di determinato tipo, oltre che difficile per imbarazzo e vergogna, sarebbe quasi come certificarli ufficialmente anche a me stesso e mi darebbe la sensazione di non poter più tornare indietro.
Inoltre mi farebbe sentire estremamente vulnerabile.

Ezp97 08-11-2021 23:33

Quote:

Originariamente inviata da Luna2588 (Messaggio 2655985)
Avete mai parlato apertamente dei vostri problemi psicologici con i vostri familiari o comunque con qualcuno che magari sentite come particolarmente intimo? Se si, come è andata? Vi siete sentiti realmente compresi dall'altro?

Con mia madre, che mi sento solo, isolato, emarginato e vorrei riiniziare una vita altrove da capo, ma no, non mi sono sentito compreso e mi risponde "ma dove vai che non sai prendere nemmeno il treno". Non ho mai viaggiato solo ma non è mica una cosa da imparare.

Trinacria 08-11-2021 23:58

Re: I vostri cari sanno?
 
Ai miei non ho mai detto come mi sento perché si preoccuperebbero troppo. Mia mamma andrebbe in crisi e inizierebbe a darsi tutte le colpe e a stressarmi. Quindi con loro preferisco far finta di niente. Anche se un minimo penso che lo sappiano. Mi hanno vista stare chiusa in casa per anni, hanno visto come è stata la mia vita sociale. Io però ho sempre fatto finta che andasse tutto bene.
Per quanto riguarda gli altri, non c'è nessuno di cui mi fidi così tanto da confidare tutte le mie insicurezze e la verità su come sia veramente la ma vita.
Fingo praticamente sempre con gli altri.

Equilibrium 09-11-2021 00:01

Re: I vostri cari sanno?
 
Si, ma ne ho parlato quando ormai i problemi piu grossi li avevo già superati, sono svergognato abbastanza negli ultimi anni.

Shinbatsu 09-11-2021 10:23

Re: I vostri cari sanno?
 
I miei sanno, da sempre. Hanno preferito pero' adottare la tecnica dello struzzo, mettendo la testa sotto 'evitando' i problemi. Hanno sempre avuto il feticcio del figlio sano ed adatto socialmente. Son sempre andato bene a scuola e negli sport, questo evidentemente era sufficiente, per loro. Quando anni fa manifestai una seria depressione mia madre si mostro' sinceramente preoccupata per le mie condizioni, mentre mio padre era probabilmente piu' preoccupato per l'interruzione degli studi e l'allontanamento di una ipotetica carriera lavorativa come la intende lui.

Delta80 09-11-2021 19:12

Lo hanno saputo quando era inevitabile

sconfitto 09-11-2021 19:28

Re: I vostri cari sanno?
 
.

JasonB 09-11-2021 20:03

Certo! Ma inutilmente visto che non è cambiato niente

alien33 10-11-2021 01:44

Re: I vostri cari sanno?
 
io non ho mai detto niente a nessuno.

Kitsune 10-11-2021 07:18

Re: I vostri cari sanno?
 
Sì lo sanno, hanno anche avuto colloqui con psicologi e psichiatri ma venne deciso di non includerli nel percorso terapeutico perché parte del problema o comunque inadatti. Non ne ho mai parlato in modo approfondito nemmeno con mia sorella che dovrebbe esserne la più competente in psicologia. In generale continuano a ritenermi normale anche se particolare(eremita), ma sempre come qualcosa di caratteriale e non di un disturbo. C'è una sorta di limite che non devo oltrepassare che quando accade automaticamente sto facendo "il pazzo" come se fosse una cosa impensabile.

untipostrano 08-01-2022 02:02

Re: I vostri cari sanno?
 
Quote:

Originariamente inviata da Luna2588 (Messaggio 2655985)
Avete mai parlato apertamente dei vostri problemi psicologici con i vostri familiari o comunque con qualcuno che magari sentite come particolarmente intimo? Se si, come è andata? Vi siete sentiti realmente compresi dall'altro?

non servirebbe a nulla, anzi spesso il risultato è solo quello di creare loro fastidio condizionandoli negativamente...certe cose è meglio confidarle soltanto a chi del mestiere.

gaucho 08-01-2022 02:27

Re: I vostri cari sanno?
 
I miei cari sanno da quando ho tentato di dare fuoco a letto e armadio, il giorno dopo ero dallo psichiatra

varykino 08-01-2022 02:29

Re: I vostri cari sanno?
 
si siamo una famiglia di disadattati , si sguazza col sorriso nel disagio sociale , siamo tutti uguali con disagi diversi , finisce male ma tanto finisce male per tutti quindi apposto , nn mi lamento ... almeno ci esprimiamo tutti al 100 per 100 , la cosa bella è che si parla tanto , cosa che ho notato che nn succede praticamente da nessun altra parte

Milo 08-01-2022 09:29

Re: I vostri cari sanno?
 
A casa mia vige il negazionismo, se nè parlo fanno finta di non aver sentito o minimizzano come fosse una mia paturnia andando avanti uguale a prima, la cosa folle che queste problematiche le abbiamo praticamente tutti in forme più o meno gravi ma finchè qualcuno non arriva a chiudersi in casa con qualche forma grave si tende a far finta di niente.

Wrong 08-01-2022 11:48

Re: I vostri cari sanno?
 
Impossibile nasconderle, anzi mi hanno portato i miei familiari dallo psichiatra quando avevo toccato il fondo. Non hanno mai avuto vergogna per i miei problemi mentali.

Asocial87 08-01-2022 15:59

Re: I vostri cari sanno?
 
Io ho cercato più volte di parlarne al mio "migliore amico" dell'epoca. Quando gli dicevo che prima di un'uscita dovevo "prepararmi" in anticipo i discorsi da dire (neanche fosse un esame :D, ma era così) e la sua risposta è stata che i discorsi devono venire al momento, non bisogna pensarcl prima (risposta inutile, dimostrando che non mi capiva).
Una seconda volta, alla stessa persona, ho detto che percepivo le persone con le quali uscivamo come degli estranei, in quanto non sapevo di cosa avrei dovuto parlargli, esattamente come succede con gli estranei. La sua reazione è stata prendere questa mia confidenza e andare a dirgliela alle persone interessate (ovviamente gliela ha raccontata a modo suo..).

Con mia madre è andata meglio, gli ho portato d'esempio l' uscita fatta con un mio amico dove siamo andati ad una fiera. Gli ho spiegato che i motivi che hanno contribuito a mantenere una conversazione pressoché continua per circa due/tre ore sono stati:
- Era un bel po' che non ci vedevamo e quindi avevamo più novità da poterci raccontare
- Ad un certo punto ci siamo messi a parlare di politica, che rappresenta una grossa fonte di chiacchericcio
- L'attività stessa che stavamo facendo (la fiera) forniva argomenti di conversazione
Se fosse mancato uno di questi elementi ci sarebbero stati inevitabilmente silenzi.
Lei ha capito ..

Mr.Ripley 08-01-2022 17:03

Re: I vostri cari sanno?
 
Ho provato soltanto alcune volte a fare capire ma penso che un po' lo intuivano anche di avere delle difficoltà nel rapportarmi alle persone soprattutto e di riuscire a fare e mantenere relazioni durature nel tempo.
Ho cercato di parlare in famiglia partendo soprattutto da queste cose come inizio cercando di spiegare loro che per me rispetto alla maggior parte delle persone molte cose riescono con difficoltà oppure spesso non riescono proprio ma non perché non voglio farle o impegnarmi.
Purtroppo ho capito dal loro atteggiamento sia di mio padre, che mamma e infine mio fratello perché con altri non ho proprio provato minimamente, non c'è stato verso di capire come mi sento, o hanno sminuito facendo finta di nulla oppure mi sono sentito dire che trovo scuse per non affrontare la vita e le persone,oppure mi interrompevano in continuazione cercando di cambiare discorso o non mi ascoltavano accampando scuse tipo ho da fare adesso, ho mal di testa basta poi ne parliamo un'altra volta ecc.
Non so se davvero non vedono le difficoltà che avverto da anni oppure non gli importa nulla e ho dovuto soltanto provare ad arrangiarmi oppure trovare alcune volte confidarmi soltanto con qualche psicoterapeuta.

Itachi 08-01-2022 19:27

Re: I vostri cari sanno?
 
Non ne ho voluto mai parlare perché mi sembrava piuttosto imbarazzante, i miei genitori hanno visto che è da anni che sto chiuso in casa, tuttavia ho deciso di discuterne per sapere cosa ne pensavano. Mia madre, come mi aspettavo, ha minimizzato il problema dicendo che mi faccio troppe seghe mentali e che sono io a chiudermi e a non volere rapportarmi con gli altri. Mio padre invece ha detto che non mi devo preoccupare e che è meglio passare questo periodo dell'adolescenza da solo evitando di fare cazzate, che quando sarò adulto ringrazierò di non aver perso tempo in simili sciocchezze ritrovandomi con inutili vizi e che nel mondo del lavoro sarà molto più facile fare amicizia. Il discorso di mia madre me lo aspettavo, ma quello di mio padre proprio non lo capisco. COme farò da adulto a creare nuove amicizie con tutte le esperienze mancate e ritrovandomi a 20 anni con le capacità relazionali di un 15enne??

Svalvolato 08-01-2022 22:02

Re: I vostri cari sanno?
 
No, non servirebbe a nessuno. Meglio pensare sia tutto normale, anche se in 37 anni non li ho mai portato una ragazza a casa. Normalissimo, come no.

Maxime 09-01-2022 02:49

Re: I vostri cari sanno?
 
Della mia condizione sanno solamente mia madre, mio padre e una mia amica con cui in passato mi confidavo, che ha spesso notato i miei tremori e attacchi d'ansia.
A mio padre non è mai importato più di tanto, da un anno non vive più nemmeno con me e mia madre e devo ammettere che non sento minimante la sua mancanza.
Mia madre invece per anni mi ha detto che fossero tutte paranoie, che l'ansia non esistesse e cavolate del genere.
Successivamente sommando molte mie sfuriate, il fatto che mi sia chiuso sempre più in me stesso non frequentando più nessuno da mesi (a parte un conoscente fobico con cui mi alleno in un garage tre volte a settimana), il non avere mai avuto una ragazza pur non essendo brutto e tutto il resto, ha iniziato a capire e non mi ha più stressato con domande imbarazzanti o dandomi del nullafacente.
Lei però ha davvero problemi seri di salute e non le rimane molto da vivere, quindi in un certo senso giustifico che negli ultimi 14 anni della mia vita, non gli sia importato molto di me.
Per il resto non ho nessuno

Fluxetina 09-01-2022 03:12

Re: I vostri cari sanno?
 
Qua tutti i parenti sanno, ma nessuno fa niente e non capisco il perché...
Per la mia storia personale mi domando perché mi hanno permesso di stare chiuso in casa per 10 anni, rovinandomi la vita!
Avevo solo 16 anni, mi sarebbe bastato un piccolo aiuto per uscire da un momento difficile, e invece solo indifferenza..

Certe schifezze non dovrebbero avere figli..


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