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gattasilvestra 19-11-2008 20:03

fare attenzione nel virtuale...
 
perché quando si ha troppa paura anche solo per uscire l'innamoramento virtuale non basta a superare tutto... e la persona che ti piace non ti aspetterà a lungo, non capirà che cosa ti frena dal vivere.
si sta male da morire quando te ne rendi conto.

animaSola 19-11-2008 20:38

Ecco questi sono i topic che nn dovete aprire se no esce fuori tt il mio ribollire....Il mio pensiero me lo tengo per me essendo che è stato gia piu volte messo sotto 7kg di merda.

stewie 19-11-2008 21:25

ho poche esperienze del virtuale... una sola positiva, le altre negativissime... quoto di fare attenzione... nel virtuale è piu facile credere di essere quello che nn si è...

LincredibileFobic 19-11-2008 21:39

qui gatta ci cova

cancellato2822 19-11-2008 21:42

Re: fare attenzione nel virtuale...
 
Quote:

Originariamente inviata da Assorto
Introdurre una nuova persona nella propria vita è difficile, soprattutto se si intuisce che, per un motivo o per l'altro, non si è quello giusto/a per l'altro/a...

Fa male accettare che la propria "diversità" (mi si passi il termine...) possa essere parte in causa, se ci allontiamo da chi teniamo, tuttavia ultimamente sto ritornando ad un principio che avevo costruito verso i 16-17 anni...e cioè "meglio stare male ma da soli che trascinare qualcun altro nel proprio baratro...finendo per soffrire, così, in due".

Qualcuno ci vede arrendevolezza (forse è un neologismo...), imparare ad amare, però, significa anche saper rinunciare, a maggior ragione se l'altra parte non sa avvicinarsi.

vero

gattasilvestra 20-11-2008 02:02

grazie Assorto... hai completamente ragione.

Quote:

Originariamente inviata da stewie
ho poche esperienze del virtuale... una sola positiva, le altre negativissime...

le mie erano state praticamente tutte positive ma questa si è trascinata così a lungo e così male da farmi decidere che diventerò prudente! Almeno finché sto messa così.

Scusate il momento nero! :D

Who_by_fire 20-11-2008 02:08

Re: fare attenzione nel virtuale...
 
--

gattasilvestra 20-11-2008 02:28

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calisaggio 20-11-2008 02:30

centra il flauto magico, vero?

Incubus 20-11-2008 10:43

Nel "virtuale" è facile idealizzare le persone... io ho una certa esperienza in questo, il mio consiglio è quello di non lasciare trascorrere troppo tempo prima di vedersi, ma anzi di farlo il prima possibile. Più si rimanda, più la cosa diventa rischiosa...

PS: la mia (ex) migliore amica viveva a 400 km da me e per due anni ci siamo sentiti solamente via messenger...

stewie 20-11-2008 11:47

gattasilvestra proprio perchè, fidati, credo di capire come ti senti in questo momento davvero non credo ci siano parole...

posso solo dirti di non sentirti "cogliona", perchè a volte certe cose non capitano per ingenuità o peggio stupidità, capitano perchè certe pulsioni che proviamo dentro sono 100 volte piu forti della razionalità, e magari in una bella momentanea illusione troviamo ciò che sognamo da una vita

cerca di non roderti l'anima, considera questa esperienza come un bel sogno...

ti mando un abbraccio, spero il dolore passi presto...

gattasilvestra 20-11-2008 13:18


animaSola 20-11-2008 14:21

Purtroppo le persone si stancano di aspettare...di comprendere e di perdere un minimo di tempo per scavare in fondo alle cose...Molte volte per non curanza..altre x pigrizia e altre xkè il sentimento non è particolarmente profondo...e accettare ciò non è per nulla facile soprattutto quando si sono investiti dei sentimenti.Se hai la possibilità di parlare con questa persona fallo ..cercando di esprimergli tutte le tue emozioni...magari capirà...magari cambierà....o semplicemente sparirà...Posso solo augurarti che il suo sentimento non sia stato fino ad ora un fuochetto di paglia... :*

Amylee17 20-11-2008 21:19

Ho vissuto una situazione analoga, che mi ha procurato tanto dolore supplementare. Mi permetto di suggerirti una sola cosa: quando hai già realizzato la risposta dentro di te (e quando ne sei fermamente convinta, perché a volte capita che distorciamo la realtà, che captiamo nel momento la realtà più dolorosa a noi, quando potrebbero esserci delle ragioni, delle alternative –delle risposte- che non abbiamo considerato), allora non commettere il mio errore: rigirare il coltello nella piaga (continuare a covare una speranza nei confronti di questa persona –solamente quando si ha focalizzato davvero la risposta - non per ragione, ma per sentimento)

Un caro abbraccio

calimerlo 20-11-2008 22:00

il flaut

animaSola 21-11-2008 02:24

Quote:

Originariamente inviata da Amylee17
continuare a covare una speranza nei confronti di questa persona –solamente quando si ha focalizzato davvero la risposta - non per ragione, ma per sentimento


Questa frase oggi mi ha mandata in crisi....ma mi ha anche dato modo di riflettere...sul mio modo di amare qualcuno...Mi chiedo quanto sia "stupido" sentirsi legati fortemente a qualcuno che "non è tuo" e provare un senso di tradimento ogni qualvolta ci si ritrova accanto ad un altro che nn è lui....In fin dei conti razionalmente sei coscente che sei libero di vivere tutto ciò che vuoi...proprio xkè nn devi dar conto a nessuno se nn che a te stesso...ma emotivamente parlando...tutto cambia..(penso di aver capito solo io ciò che ho scritto...)

gattasilvestra 21-11-2008 10:51


bardamu 21-11-2008 15:22

Se in un legame non c'è pienezza, esso tende inevitabilmente a staccarsi dalla realtà, a distorcersi e ad adattarsi alle nostre aspettative. Se ciò che viene vissuto è parziale, incompleto, in divenire, allora le parti mancanti le disegneremo noi di nostra iniziativa e secondo il nostro volere, senza la partecipazione dell'altro. Questo divenire poi, si blocca a metà e non giunge mai a compimento. Tutto rimane sospeso in un limbo. Infiammarsi d'altra parte è più facile, se le cose non le si mette alla prova nel reale.
Se quello che si cerca è un cullarsi in emozioni ideali, può benissimo essere che la distanza e il filtro siano in realtà ciò che desideriamo e che sentiamo giusto per noi al momento, salvo poi lamentarcene, perchè il farlo fa parte del gioco...l'insoddisfazione alimenta ancora di più l'emozione e la rende più intensa.

Inutile appellarsi alla forza delle emozioni, che dovrebbero sopperire ad ogni mancanza e colmare tutto. Qui s'idealizza il sentire e lo si rende inutile. Ci si dimentica che la pienezza è una volontà del sentimento, non della ragione, e che il limitarsi alla parzialità è un segnale che per qualche motivo comunque ci si mantiene più vicini a sé stessi che all'altro. Per questo fra i due, riconosco la persona meno convinta dei propri sentimenti in quella che asseconda le proprie paure, piuttosto che nell'altra che non comprende questa fuga. Dovrebbe essere una forza che ti spinge a cambiare. Se questa forza non c'è, forse è perchè in fondo il limbo in cui ci si trova è la distanza giusta: a metà strada fra l'inaffrontabile realtà e lo sconfortante nulla.

gattasilvestra 21-11-2008 15:47


SiVieneESiVa 21-11-2008 16:02

:|

bardamu 21-11-2008 16:39

Quote:

Originariamente inviata da gattasilvestra
ma c'è. Solo che non si può esplicare subito nell'incontro, non ce la faccio, devo prima fare altri passi. Li sto facendo e sono passi abbastanza importanti, non me la sento però di parlarne qui.

Perciò avevo chiuso questa non-storia... ammetti che vederlo tornare (sapendo che non posso incontrarlo, ora!) poteva farmi sperare che lui fosse disposto ad aspettare?
Anche perché mi ha detto chiaramente "voglio aspettarti".

Tra l'altro aspetterà *felice e contento* circa quattro mesi per un viaggio - e non voglio paragonarmi ad una settimana ad amsterdam (LOL) ma se si tiene a qualcosa per cui si deve aspettare... si aspetta.

Se è stato così esplicito allora si. E se senti di voler tendere alla completezza anche. In una situazione non a distanza, in cui la conoscenza è più bilanciata fra il piano mentale e tutto il resto (il mondo fisico del contatto, delle sensazioni, del linguaggio non verbale, della condivisione di esperienze ecc.), comprendere il proprio sentimento è più semplice, decidere di aspettare anche. In situazioni filtrate come questa invece, si tende a confondere una parte (l'intesa mentale) per il tutto (l'intesa tout-court). Se poi ci si mettono di mezzo anche le paure legate all'universo delle fobie, la tentazione di credere che quello sia davvero il tutto, di illudersi da soli e tramite quest'illusione provare emozioni vere e intense, è molto forte.

@animaSola: parlando come mangio (e ieri sera sono stato ad una "cena con delitto" :D ), volevo dire semplicemente che a volte inconsciamente siamo noi a porre la distanza che ci separa dagli altri, perchè al momento non siamo pronti ad avvicinarci davvero, giustificandola però come un ostacolo esterno, che non siamo stati noi a scegliere ma che ci si è parato davanti. Bisognerebbe scartare quest'ipotesi, prima di preoccuparsi e ripetersi "non voglio caderci più", perchè se è così capiterà ancora e non avrà senso appellarsi di nuovo ai sentimenti in stile "al cuor non si comanda, però che sfortuna", perchè la distanza in qualche modo è ciò che al momento ci fa comodo, qualcosa che riusciamo a controllare, il grado massimo di sopportazione, camuffato però da "tragico destino" per farci sentire non troppo limitati.

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
Comunque non è un appellarsi...è semplicemente credere nella forza di un sentimento...e ora nn me veni a dire che al mondo esiste qualcosa di Palpabile che sia piu forte di un emozione che può essere d'amore o di odio...perchè non ce credo manco se me sdrotoli er tappeto rosso ad ogni mio passaggio...

Certo, ma l'amore, anche se è fortissimo, deve basarsi su una conoscenza e vicinanza che dev'essere piena, chiara, totale...o comunque deve tendere sempre a quello. Amare uno sconosciuto non si può, però ci si può invaghire di un'illusione, e allora il torto lo facciamo a noi stessi.

uahlim 21-11-2008 18:01

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
a volte inconsciamente siamo noi a porre la distanza che ci separa dagli altri,

Ma basta con sto inconscio per giustificare tutte le cazzate che facciamo....

Facciamo la cazzata di porre la distanza che ci separa dagli altri, e lo facciamo ben consci di farlo, siamo fobici sociali e sappiamo di esserlo, che inconsciamente inconsciamente...

Basta con la frescaccia dell'inconscio e le paranoie di voler capire cosa vuole il nostro inconscio.... che non c'è!!!

Anche perchè l'epoca dei tabù e delle ipocrisie ottocentesche e di inizio novecento è finita, tutti scopano con tutti e tutte, o si fanno le seghe senza nessuna vergogna, ed allora ormai c'è solo l'io che regna, e freghiamocene dell'inconscio che finalmente è ben conscio e non c'è più.

Almeno, io la vedo così.

bardamu 21-11-2008 18:10

Quote:

Originariamente inviata da animaSola2
Il problema però rimane...non si può controllare un sentimento...per quanto si è coscenti che nn si è pronti per viverlo..Possiamo nasconderci..proteggerci e rimanere chiusi nel nostro piccolo mondo ..ma se qualcosa scatta è perchè doveva scattare...Col tempo magari impariamo a pilotare gli eventi interni,essendo che su quegli esterni nn possiamo metter mano...,ma nn saremo mai in grado di prevenire un emozione..bella o brutta che sia...Quindi chi trova un senso di giustificazione e fugge da tutto ciò sarà sempre una persona che si autoinfligge una punizione...Mi viene in mente la classica frase...:se nn si ama abbastanza se stessi ..non si è nemmeno in grado di amare il prossimo...Ma se tutto ciò è vero..è anche vero che esiste un intervallo di tempo...fra il seme e il fiore..e in quello spazio di tempo tutto può accadere...Quindi se si è consapevoli di essere fragili e non maturi x un sentimento perchè una persona un tantino piu razionale non taglia immediatamente un emozione prima che essa cresca?...A me fa molto incazzare questa cosa..perchè se nn si è convinti fin dall inizio di non essere in grado di concimare un terreno..è inutile gettarne sopra dei semi...perchè essi potrebbero infliggere pene a chi cerca di raccoglierli..
(rileggendo mi rendo conto che i 2pensieri sn in contrapposizione..ma se nel primo caso mi rivolgo a persone dotate di maggiore emotività nel secondo ..parlo di chi fa della razionalità il suo pane quotidiano)

Cercare di capire quanto la propria condizione di fragilità influisca nell'attaccamento che nasce verso qualcuno, è una cosa che si fa per amor proprio, perchè si vuole stare meglio e uscire da tale condizione, non assecondarla. Nel caso si comprenda che ciò che si vive è più una fuga dalla propria situazione di sofferenza che un interesse vero verso l'altro, troncare non significa punire i propri sentimenti, bensì quella parte delle proprie paure che li inquinano e li condizionano e ci impediscono di capire se le azioni che compiamo sono davvero nostre o sono dettate dall'istinto di sopravvivenza.

Perchè la persona meno coinvolta non fermi subito quella più coinvolta, evitandole sofferenze inutili, non te lo so dire. Possono esserci tante motivazioni diverse, alcune comprensibili, altre meno.

animaSola 21-11-2008 18:37

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Cercare di capire quanto la propria condizione di fragilità influisca nell'attaccamento che nasce verso qualcuno, è una cosa che si fa per amor proprio, perchè si vuole stare meglio e uscire da tale condizione, non assecondarla. Nel caso si comprenda che ciò che si vive è più una fuga dalla propria situazione di sofferenza che un interesse vero verso l'altro, troncare non significa punire i propri sentimenti, bensì quella parte delle proprie paure che li inquinano e li condizionano e ci impediscono di capire se le azioni che compiamo sono davvero nostre o sono dettate dall'istinto di sopravvivenza.

Perchè la persona meno coinvolta non fermi subito quella più coinvolta, evitandole sofferenze inutili, non te lo so dire. Possono esserci tante motivazioni diverse, alcune comprensibili, altre meno.

Su questo non sono d'accordo...se si tronca un emozione che sta x nascere ...non si punisce la propria paura..anzi questa viene a sua volta autentificata e accertata...Ma bensi si punisce il proprio sentimento....vivendolo quasi come se fosse una vergogna....

Poi di certo le paure condizionano i nostri atteggiamenti...ma penso che un essere umano sia comunque in possesso di un intelligenza tale da riuscire a comprendere la veridicità delle proprie azioni,soprattutto quando esse sono gia state piu volte messe alla prova ...(a parte casi estremi in cui non si hanno dei metri di paragone)

vikingo 22-11-2008 17:07

ma qesto topic parla di innamoramenti via chat o sbaglio,qualcuno mi faccia capire...
sinceramente non so se sia possibile innamorarsi via chat,per cui non so che dire,ci si puo conoscere,parlare ma poi ci si deve vedere perche' la vita reale e un altra cosa.....

Redman 23-11-2008 00:58

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Originariamente inviata da vikingo
ma qesto topic parla di innamoramenti via chat o sbaglio,qualcuno mi faccia capire...
sinceramente non so se sia possibile innamorarsi via chat,per cui non so che dire,ci si puo conoscere,parlare ma poi ci si deve vedere perche' la vita reale e un altra cosa.....

Io una volta mi innamorai di un Hard Disk...ma poi fini tutto perchè era un tipo troppo rigido. 8)

MoonwatcherIII 23-11-2008 00:59

Quote:

Originariamente inviata da Redman
Quote:

Originariamente inviata da vikingo
ma qesto topic parla di innamoramenti via chat o sbaglio,qualcuno mi faccia capire...
sinceramente non so se sia possibile innamorarsi via chat,per cui non so che dire,ci si puo conoscere,parlare ma poi ci si deve vedere perche' la vita reale e un altra cosa.....

Io una volta mi innamorai di un Hard Disk...ma poi fini tutto perchè era un tipo troppo rigido. 8)

:lol:

luca24 23-11-2008 12:14

perché la vita reale è un'altra cosa.

O forse dovevo scrivere la e senz'accento? Magari è quello che ti fa incacchiare...

cancellato2369 23-11-2008 12:37

Quote:

Originariamente inviata da luca24
perché la vita reale è un'altra cosa.

O forse dovevo scrivere la e senz'accento? Magari è quello che ti fa incacchiare...

x sicurezza così la solfa non ha più scuse...

perché la vita reale è un'altra cosa.

perché la vita reale e un'altra cosa.

xkè la vita reale e 1 altra cs.

perché la vita reale potrebbe essere un'altra cosa.

perché la vita reale sarebbe un'altra cosa.

perché la vita reale sarà un'altra cosa.

perché la vita reale è stata un'altra cosa.

perché la vita reale fu un'altra cosa.

perché la vita reale ebbe un'altra cosa (sopra nera e sotto di colore rosa--> grande checco zalone :lol: )

gattasilvestra 23-11-2008 16:29


UltraFobic 23-11-2008 19:38

Quote:

Originariamente inviata da gattasilvestra

tra l'altro seguendo il copione rovina-relazioni che ho sempre seguito nelle mie storie... "reali"

qualcuno mi ha messo la pulce nell'orecchio

spiegati meglio :twisted:

gattasilvestra 23-11-2008 22:22


calipelo 23-11-2008 22:59

ah, avevo capito che rovinavi le situazioni sentimentali degli altri mettendoti in situazioni cornesche
meglio così

cmq più autostima gatta
quello che dimostri par essere un modello interiorizzato di attaccamento insicuro ansioso/ambivalente... o forse è evitante, si mi sa che è evitante... azz non sono ancora pronto :D

cmq cerca di credere più in te
hai detto che molti non scappano dopo aver visto la tua foto, un perchè ci sarà
abbi il coraggio di mostrare il tuo carattere ed abbandona questa modalità da il sole 24 ore, o se scappi ti sposso, perchè a furia di comportanti in un certo modo poi magari la gente si fa una cattiva idea di te, anche se i motivi del tuo comportamento non sono il divertimento ma le paure, la gente non lo capisce e pensa male... perchè cmq il risultato è male, almeno x te, perchè non è quello che vuoi

luca24 23-11-2008 23:25

webcam, ore e ore di telefonate, incontri
:cry:

calipelo 23-11-2008 23:28

Quote:

Originariamente inviata da luca24
webcam, ore e ore di telefonate, incontri
:cry:

le serve un bollino da assegnare? :wink:

gattasilvestra 23-11-2008 23:44


VeryFobic 23-11-2008 23:52

Quote:

Originariamente inviata da gattasilvestra
il che non da garanzie che il mio carattere piaccia, è lo stesso motivo per cui essere abbordata da degli sconosciuti mi lascia molto scettica

abbordata da degli sconosciuti...
ricordati che se fossi uomo dovresti pure farti lo sbattimento di conoscere sconosciuti di tua iniziativa, senza sapere nulla di loro, magari vedendo solo l'avatar con le bocce di fuori (per citare il video di facebook di quella che si lamenta dei troppi contatti :lol: )

e poi scusa... tutti all'inizio sono sconosciuti, l'importante è focalizzarsi su una sola persona alla volta, una sola
e poi mi pare che tu abbia paura di non piacere di carattere, allora evita di spingerti sul fisico troppo velocemente per poi farti pensieri del tipo "vengono con me solo per far certe cose"

se trovi qualcuno di interessante escici, escici ed escici ancora, se non gli piaci di carattere ahmen, capita
può capitare anche il contrario dopotutto
l'importante è sapere cosa si vuole

e non avere paura di mostrarsi per quello che si è (non fisicamente!!!)

luca24 23-11-2008 23:53

La via dell'alcool purtroppo l'ho provata anch'io, peggiora solo le cose.

bardamu 24-11-2008 00:44

Quote:

Originariamente inviata da AnimaSola5
Ecco la parolina magica che mi manda in crisi e mi fa diventare instabile....Ultimamente ho cercato di mettere da parte questa mia paura donando maggior fiducia alle persone...ma nn è servito a molto..perchè appena noto da parte loro un segno di disorientamento...Vado nel pallone....Purtroppo ho proprio il terrore di perdere chi amo...Questione di autostima? sentiamo l esperto che ci dice....BARDA!!!! :D

Paura del rifiuto. Anch'io ho bisogno di conferme, specialmente a parole, e per lo stesso motivo fatico ad espormi, per la paura che il mio farmi avanti non venga immediatamente corrisposto.
Ogni parola d'affetto che pronuncio di mia iniziativa, quindi non come risposta, mi fa sentire come se mi stessi lanciando nel vuoto, esposto al potenziale rifiuto.

animaSola 24-11-2008 00:52

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Paura del rifiuto. Anch'io ho bisogno di conferme, specialmente a parole, e per lo stesso motivo fatico ad espormi, per la paura che il mio farmi avanti non venga immediatamente corrisposto.
Ogni parola d'affetto che pronuncio di mia iniziativa, quindi non come risposta, mi fa sentire come se mi stessi lanciando nel vuoto, esposto al potenziale rifiuto.

Uhm..Ma senti a livello conscio questo bisogno di conferme? NN so se questo sia il mio caso...perchè quando mi espongo e dono tutte le mie attenzioni a qualcuno lo faccio davvero in modo del tutto naturale...senza pensare se l altro ricambierà...e se anche nn lo fà...magari li per li posso anche rimanerci male..ma è una cosa talmente passeggera che nn smorza la mia voglia di elargire quello che sento.Quindi nn so...essere rifiutati di certo..fa soffrire...ma io vado in crisi x altro..quando sento che cè qualcosa che mi allontana da questa persona e nn riesco a trovare un modo x nn perderla.Forse è piu un problema a livelllo di abbandono che di rifiuto in se x se.In ambi i casi..che due maroni. :evil:


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