![]() |
La Coop sei tu
Oggi sono andato a fare spesa alla Coop.
Stesso copione di sempre: la cassiera (volto rigorosamente accigliato) afferra la tessera sociocoop, passa bruscamente i prodotti dallo scanner, pronuncia meccanicamente il costo complessivo, prende la carta di credito o i soldi e ripete lo stesso procedimento con il cliente successivo. Né un buongiorno né un arrivederci. Insomma, un compito che anche un robot d'acciaio potrebbe fare con molta più umanità. Ora, io capisco che sia un lavoro routinario, noioso e frustrante, ma non credo sia un grande sforzo salutare un cliente (con tanto di socio-tessera) e concedergli un minimo sorriso. E' un piccolo gesto, che non costa nulla, ma che in compenso può dare molti benefici nella fidelizzazione della clientela. Possibile che non arrivino a capire un concetto così semplice? Ho provato anche ad abbozzare un sorriso o a salutare io stesso per primo (anche se sarebbe regola convenzionale di ogni punto vendita che il dipendente accolga il cliente e lo saluti per primo), ma non c'è verso. Al massimo (ripeto, con le dovute rare eccezioni) puoi ottenere in risposta un saluto decisamente poco convinto, quando non ti ignorano del tutto. Naturalmente oggi si è ripetuta la stessa cosa. Ero già vicino agli ascensori quando ho notato il "punto d'ascolto Coop". Bè, un tempo mi sarei nascosto dietro un poco convinto "vabè dai, chissenefrega" (falso: una persona suscettibile come me se ne frega eccome) o "massì, lasciamo perdere". Invece oggi mi sono detto: e perché? Io sono il cliente ed è giusto farsi valere. Ancora una volta ho agito di impulso, prima che i sintomi della timidezza cominciassero ad emergere e mi bloccassero, impedendomi di andare avanti. Sono andato in questo punto d'ascolto ed ho semplicemente fatto notare che molte commesse non brillano certo per gentilezza. Che un "buongiorno" o un "arrivederci" non sarebbe affatto male e non costa nulla. La tizia mi ha risposto serrando le labbra, annuendo e dicendo "ha ragione" e "sarà fatto", con una faccia che poteva significare solamente due cose: 1) sì vabè, assecondiamo questo pirla 2) questo è l'ennesimo cliente che si lamenta di questo problema Nel dubbio, propendo più per la seconda. Ho notato infatti che anche ai clienti che mi precedevano non era stato rivolto alcun saluto. Insomma, un tempo avrei incassato e me ne sarei tornato a casa illudendomi che non mi importasse di essere trattato così "sgarbatamente", trincerandomi dietro una comoda rassegnazione. Oggi invece ho voluto far valere il mio diritto di cliente e penso di aver fatto bene. Ho dato un altro colpo alla mia timidezza e alla mia fantozziana passività rispetto al mondo esterno. Certo, sono stato piuttosto sbrigativo perché dopo due parole cominciavano già a emergere i primi sintomi della timidezza (voce stentata, volto che comincia ad avvampare, gola secca, lievi tremori...) e sarebbe stato forse meglio se mi fossi lamentato direttamente con la cassiera in questione. Per cui ho chiuso quasi subito la cosa con un "la ringrazio per l'attenzione, arrivederci" (sono ancora ben lontano dal riuscire a discutere faccia-a-faccia con una persona...) Però penso sia stato nel suo piccolo un altro passo in avanti. Spero che non ce ne sia bisogno, ma sono convinto che la prossima andrebbe ancora meglio. Prossimamente scriverò anche una lettera più eloquente e formale all'ufficio rapporti con la clientela. E così via, un passo alla volta... l'importante, insomma, è far valere i propri diritti, rispettare e farsi a propria volta rispettare, imparare a non accettare con rassegnazione che gli altri ci "calpestino i piedi" o ci manchino di rispetto... |
Re: La Coop sei tu
a quanto pare è già tanto se i commessi, di qualsivoglia attività, non vanno al lavoro con una motosega per fare strage di clienti.
Vedere qui: http://fatturinasconticino.blogspot.com (in particolare i post del libraioinalberato e della *panaderaloca* mi lasciano sempre tra la risata e il terrore puro :D) comunque preferisco i commessi-automa a quelli che, sbirciando la spesa, si autoinvitano al tuo festino privatissimo a base di coca cola lime e bacardi... (aiut :cry:) Credo che le proteste funzionino di più se le fai direttamente (via email) alla sede centrale del tuo supermercato; questo almeno per i disguidi pratici, non so se possano "intervenire" anche nella selezione del personale. Ma la coop ha una sede centrale? :? |
io dico che ci sbaglia maggiormente non è la cassiera (o almeno non è quella che sbaglia maggiormente).
Quando vado in un supermercato/negozio ci faccio caso al rapporto che si instaura tra commessi/cassieri e le altre persone. E' scontato che se tu ti presenti lì incerto, senza voglia di aprire bocca l'altra persona fa altrettanto. Starò per dire una banalità, ma se tante volte siete lasciati da aprte dal resto dell'umanità (e nessuno vi dice nulla) è proprio x questo motivo (e mi ci metto in mezzo anch'io le tante volte che preferisco passare ore e giornat ein completa solitudine e silenzio). Se mostri un sorriso, fai un complimento, parti semplicemente con un buon giorno e aggiungi un "come va?"...beh le altre persone si fanno spesse volte disponibili e solari. E' ovvio che se ti presenti con un atteggiamento molto solitario/insicuro (che visto da fuori appare quasi sempre di una persona che non ha voglia di parlare e che non vuole essere disturbata) la reazione dell'altra persona non sarà molto aperta. Fermati un attimo a qualche cassa (a pochi metri) e presta attenzioni ai dialoghi che avvengono: non sai quante volte ho visto cassiere tranquille, che a malapena dicevano "buona serata", ma che quando arriva il vecchiettino marpione e spiritoso, il ragazzo spigliato, la casalinga incasinata che dava loro da parlare si aprivano con tanto di sorriso. Il più delle cassiere non ti credere...si sentono loro per prime in imbarazzo ad avere davanti una persona che non dice nemmeno "buongiorno" e sono le prime a non sapere cosa fare (sperando che arrivi subito il cliente successivo). Prova ad andare da una cassiera e vai lì dicendo co ntanto di sorriso "ciao...mannaggia sai che fortuna lavorare qui al coperto e al fresco con questo sole..."....fidati che praticamente tutte ti risponderanno con tanto di sorriso e di risposta solare. Il problema è che si pretende sempre troppo dagli altri perchè si teme di fare il primo passo (e poi si dà la colpa agli altri solo perchè non trovano il coraggio/la voglia di fare ciò che noi non facciamo x primi) |
Io credo che spesso e volentieri,in casi come questi,la gente non si ponga proprio il problema...nel senso che sia da una parte che dall'altra c'è un non-atteggiamento (ovvero la mancanza di educazione,premura,cordialità) la cui negatività ormai non viene neppure più notata:il non cagarsi reciprocamente è diventato un'abitudine come un'altra.
Infatti siamo così abituati che notiamo questa brutta mancanza solo quando si palesa il suo contrario:qualche giorno fa ho preso il tram e quando sono salita l'autista mi dato il buongiorno e mi ha fatto un bel sorriso (mi è successo solo un'altra volta in vita mia,da 15 anni che prendo regolarmente il tram);le persone sul tram hanno commentato di quanto fosse piacevole ricevere un gesto di cordialità così inaspettato e raro. |
mah, sarà che studio proprio marketing all'università, quindi forse vedo il "problema" sotto una lente di ingrandimento... certo che, in un'era in cui la concorrenza è più forte che mai, il fatto di concedersi queste "lacune" (riservando così poca attenzione nella selezione del personale addetto alle casse, che è "in prima linea") mi sembra una sciocchezza allucinante e incomprensibile... perché appunto basta pochissimo, un semplice atto di cortesia e gentilezza che fa uscire il cliente soddisfatto del servizio... i benefici superano di gran lunga i "costi"... poi mi è capitato di vedere i punti vendita di altri paesi ed è tutta un'altra cosa... all'estero è considerato normale/banale/scontato salutare il cliente, impacchettargli la spesa e non fargli pagare nemmeno i sacchetti (qui invece si cerca di lucrare perfino sui 3 centesimi di un sacchetto di plastica, il che dice tutto...)
... in ogni caso, tutto questo è un'altra storia, riguarda il marketing e l'economia, e capisco che per chi non si occupa di questi temi possano apparire "dettagli" o "schiocchezze" quel che invece tenevo a sottolineare (il che è anche più attinente all'interesse di questo forum) è il fatto di aver trovato lo spirito per protestare contro quello che a me è sembrato un comportamento scorretto, vincere la timidezza per far valere quel che ritenevo essere un mio diritto, contrariamente alla mia abituale indole remissiva e rinunciataria @giova88: come ho detto, ho già provato a sorridere e salutare per primo (anche se in un punto vendita non spetterebbe al cliente, che può benissimo scegliersene un altro cui dare i propri soldi) ma la sostanza non cambia... e in passato (forse quel che sto x dire può sembrare ridicolo ma è proprio così) questo atteggiamento aveva contribuito a consolidare in me l'idea che ci fosse x così dire qualcosa di "sbagliato" in me, facendomi sentire "inaccettato" dal mondo esterno, riducendo sempre più la mia fiducia nel prossimo e nuocendo alla mia stessa autostima... pensavo ce l'avessero con me, prima di accorgermi che si trattava di un comportamento diffuso quasi con tutti i clienti PS: e infine un piccolo sfogo rivolto ai managers del gruppo Coop: se proprio dovete avere una così scarsa attenzione nel selezionare il vostro personale più importante, almeno risparmiateci le pubblicità ipocrite con la musichetta, la gente felice che canta e i volti sorridenti... perché la realtà è ben diversa! :evil: |
cavolo
per fare un lavoro del genere, devi avere un minimo di savuarfer io ho fatto periodi nei supermercati vari li capisco :| in effetti, "é solo routine". |
Guarda il lato positivo..se questa commessa ti donava un minimo di cortesia e gentilezza a quest ora qualcuno l'avrebbe gia etichettata come una trxx. ...ed è proprio a quest'ultimi a cui bisognerebbe insegnare un minimo di educazione.
|
tutto questo sproloquio perchè la cassiera non ti saluta? ma stiamo dando i numeri?
spero che prima di farlo presente di persona (ammesso che ci riesci) e farti mandare a quel paese (ovviamente non esplicitamente, ci mancherebbe che rischi anche il posto), provi a metterti nei panni di chi sta dietro alla cassa tutto il giorno |
ho fatto la commessa x un anno e la direttrice del negozio mi aveva imposto di salutare tutti sempre e comunque...ok...
peccato che la maggior parte delle volte 1) la gente faccia finta di non sentirti 2) non ti ricambi 3) ti guardi e tiri dritto xkè ha paura che ti accolli 4) saluti l'altra commessa!!! dopo 8h di lavoro il sorriso viene meno...pensa alle cassiere che vedono centinaia di persone passare davanti....e poi è pure un lavoro + frustrante il loro, stare sempre là dietro senza parlare con nessuno, a passare pezzo x pezzo sulla makkinetta... |
Quote:
la gente pretende soltanto |
Bad Dream spero di non avere a che fare con persone come te sul luogo di lavoro.
cioè, proprio noi, che ci facciamo tanti problemi per uno sguardo e per mezza parola...andiamo addirittura a protestare per un saluto mancato? mi pare esagerato. e scortese nei confronti di chi lavora e si fa il mazzo tutti giorni. quello che deve fare una cassiera è darmi il resto senza fregarmi soldi. stop. poi se prendiamo storie come quella del mobbing all'esselunga (si era aperto anche un topic da queste parti...) e delle condizioni di lavoro sempre più precarie, soprattutto in quel settore...beh c'è poco da sorridere. non trovi? |
solita storia: persone frustrate che invece di guardare se stessi guardano gli altri...
invece di fare un atto così vile e andare a protestare con direttori e centri d'informazione (nemmeno fosse il bimbo alle elementari che fa la spia sul compagno che mangia la merendina durante la lezione) era sicuramente più semplice e sensato fare il primo passo e tentare un saluto in prima persona. |
Bè, sono sinceramente allibito per queste ultime risposte. 8O
accusate me di esagerare ma... non vi sembra di essere voi, adesso, a esagerare? Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Io ho semplicemente fatto presente che alcune cassiere potrebbero essere un po' più gentili con i clienti, tutto qui. Non mi sembra di avere offeso nessuno (l'ho detto con tutta l'educazione del caso) o di pretendere chissà che cosa, dal momento che nella vita ci sono lavori ben più frustranti e umilianti che non fare la cassiera di un supermercato.* Salutare e sorridere non mi sembra uno sforzo così insostenibile, io cerco di farlo sempre con il prossimo (quindi giova88, dal momento che non mi conosci, ti pregherei di tenere per te certi giudizi). Certo che se un cliente non può più aprire bocca o esprimere un'opinione, bè, non vedo cosa ci stia a fare "l'ufficio rapporti con la clientela" o il "punto d'ascolto". Io sono per un ambiente meritocratico e non vedo perché chi non se lo merita debba "occupare" un posto di lavoro quando c'è in giro gente molto più brava che potrebbe svolgerlo molto meglio. Io non mi vergogno di quel che ho fatto e perché dovrei? Ho fatto semplicemente valere il mio diritto di cliente, nulla di più, certamente nulla di così scandaloso da meritarmi le vostre "critiche". * questa casca a fagiolo: proprio oggi, mentre stavo tornando a casa dalla Coop, mi fermo con la macchina a un semaforo. Ecco che arriva un cinese che stava distribuendo volantini. Io abbasso il finestrino e lui, con un "buongiorno" foneticamente non perfetto ma sicuramente molto cordiale, me ne allunga uno con tanto di sorriso. Io lo prendo, lui mi ringrazia e ci salutiamo. Stop. Ci voleva molto? Eppure lui dovrebbe avere sicuramente più motivi per essere depresso e frustrato di una cassiera, dal momento che distribuisce volantini ad un semaforo. Ripeto, è questione di educazione, non è affatto incomprensibile o pretestuoso. Poi c'è chi ha la sensibilità di capirlo e chi no. |
Quote:
La coop è il bene perché rappresenta il modello vincente dell'imprenditoria sinistroide 8) |
stiamo discutendo su due piani completamente diversi... come ho già detto, capisco anche le ragioni di queste "povere" cassiere, ma resto convinto della mia idea e nn potrei aggiungere più di quanto ho già spiegato... chi vuol capire capisca!
pace fratelli 8) @muttley: non sono politicamente schierato |
Mi è capitato in passato di entrare in negozi di altri gruppi, compresi upim, standa, mondadori: nessuno era salutato, si arrivava alla cassa e pagavi. Non mi ha mai creato problemi, odio le formalità e meno si parla meglio è.
Concordo con animasola, ci deve essere educazione e rispetto, nonchè collaborazione se per esempio devi trovare un libro in libreria, ma sorrisi o saluti non sono dovuti, e capisco se dopo settimane della stessa ripetitiva e pesante routine i cassieri ne fanno a meno per distrazione o scelta. Avere il coraggio di opporsi ed esprimere il proprio dissenso è fondamentale, ma quando davvero siamo di fronte a comportamenti scorretti o abusi; mobbing sul posto di lavoro, negozi che non ti fanno valere la garanzia, che espongono merce scaduta, librerie dove non ti aiutano a trovare un libro e via dicendo. |
8O Piccolo off-topic: ma nei supermercati e ipermercati Coop non va diffondendosi il servizio "Spesa e via", quello che consente di fare la spesa senza dover passare dalle casse?E' una novità che riduce drasticamente il numero delle cassiere necessarie e, di conseguenza, i loro comportamenti garbati o scorbutici...
P.S.: L'ipercoop vicino casa che aveva attivato il servizio nelle ultime settimane ha intensificato i controlli all'uscita perchè i miei immensi concittadini avevano capito da subito come portar via la merce senza prezzarla, escludendola così dal conto finale, ad esempio frutta e verdura... :lol: :evil: |
Quote:
sto dicendo che se tu ci vedi tutta questa "maleducazione", io dalla mia dico che se vedi come "sgarbato" il comportamento delle commesse dico che lo è altrettanto il tuo...e dal momento che si dice "non guardare la pagliuzza nell'occhio dell'altro, ma la trave nel proprio..." Invece di lamentarti con direttori e simili era un dato di fatto che sarebbe stato meglio dire un "salve" e far eun sorriso...il più delle volte si riceve una risposta adeguata e garbata (io ogni volta che vado al supermercato dico "salve/ciao/buona sera", "ti servono delle monete?" con tanto di sorriso e di commesse che mi portano il broncio non ne vedo...nonostate lo stress del lavoro). Se poi il broncio rimane prima di incolparle bisognerebbe farsene una ragione x tanti motivi come è stato detto in questo stesso thread da ragazze che hanno vissuto su pelle lo stesso lavoro.... Non mi apre ancora di vedere cassiere che quando arrivi ti dicono "muoviti idiota....levati dalle balls...." La tendenza di questa società è di non dare molta confidenza all'estraneo e comunque di mantenere le distanze... e lo si nota anche in ascensore con i lproprio vicino: sono pronto a scommettere che ogni persona di sto mondo qualche volta avrà fatto l'ascensore con il vicino e a parte un "buongiorno" formale non ha spiaccicato altro (non sempre si passa così facilmente a ciarlare del + e del -). |
Quote:
Ecco un esempio di Persona dotata dell'educazione di leggere prima di commentare nonché dell'intelligenza e della sensibilità per capire esattamente quel che intendevo dire, il vero senso di questo topic. D'altronde era quel che cercavo di far capire a gente come giova88, che tuttavia vedo insistere ancora sullo stesso chiodo (a senso unico). Questione di sensibilità e la classe non è acqua. Quote:
|
Quote:
ma è un conto è farlo con le persone che davvero se lo meritano...un conto è dopo aver subito 1000 disagi e avere 1000 frustazioni nella vita prendersela per la prima mezza cosa che non va: come se io x il fatto che parlo poco da tempo, domani mi alzo e quando scendo di casa faccio una scenata davanti al negozio dei cinesi perchè al mattino a volte camminano con la testa bassa senza salutare... non sono quelle le mancanze di rispetto della vita...non è nemmeno cattiva educazione...dietro ci possono essere tanti motivi... |
in pratica, mi stai dicendo che sfogherei le mie "frustrazioni" sulla prima povera cassiera che incontro... vabè, continuiamo a non capirci...
|
Quote:
a me sembra una cosa che fanno i vecchietti che non hanno nulla a cui pensare. se vuoi vedere un atto coraggioso in quello che hai fatto, fai pure. ma, in tutta sincerità, non è questo il modo di "farsi sentire". se almeno ti fossi rivolto alla cassiera stessa...invece no, hai protestato addirittura con un suo superiore. e a casa mia questo lo si fa quando qualcuno fa qualcosa di molto grave. sennò vivi&lascia vivere. ps. la prossima volta se non vuoi contraddizioni in quello che scrivi, non scriverlo o dillo solo a chi la pensa come te. sai bene che qui ci sono persone che non amano i giudizi (eufemismo) e fanno fatica a mettersi nei tuoi panni in una situazione così. |
Quote:
evidentemente se molte fanno così non è x il semplice fatto che stai sulle balls ad una persona ed è quindi una situazione in cui devi farti valere... è una situazione standard che accade con tutti... ti saresti dovuto far valere se ti avesse detto "muoviti a tirar su la spesa" o quello dietro di te ti diceva "che cosa fai? quanto ti ci vuole per tirar fuori le monete?"... La mia opinione è quella di fuxia: sembra più una pignoleria da vecchietto 80enne che un atto di coraggio su una questione di giustizia personale.. se proprio ti stava su il broncio ti prendevi la briga di dire alla cassiera "scusa signorina....capisco che lavorare qui può essere alla lunga stressante, ma non sa quanto mi farebbe felice un suo sorriso e saluto"...e attendevi una risposta... poi ti avesse mandato a quel paese allora forse, solo allora, mi sarei rivolto al punto informazione x far notare l'educazione verso un cliente mandato in quel posto...(ma se avessi detto certe frasi ad una cassiera, e con fare convinto non come dovesse essere una formalità da fare...ma con vit adentro... probabilmente avrebbe risposto ocn un sorriso). Poi non so che dirti...ti posso dire che hai fatto bene...se vuoi sentirti dire questo e non commenti sinceri e non ipocriti.... |
Quote:
Ma perché continuate a insistere su questo chiodo della cassiera? Mi sembrate voi i frustrati che devono sfogarsi a tutti i costi con qualcuno. E mi sembra anche abbastanza evidente che gente come te o giova88 non abbia la benché minima idea di cosa sia il marketing, la service-profit-chain o la customer satisfaction, per cui non voglio discutere con voi della Coop o del lavoro di una cassiera in sè. Ci sono teorie, volumi e corsi universitari sull'argomento, per cui non si tratta affatto di pignoleria da 80enne (siete voi a non essere informati e quindi vi riducete a parlare per luoghi comuni). L'attenzione al cliente è una questione di importanza strategica fondamentale nella vita di una moderna azienda, specialmente in un'era come la nostra in cui la concorrenza nel mercato si fa sempre più intensa. Ma questa è un'altra storia... ...vi ripeto (per l'ultima volta) che il senso del topic era piuttosto quello che ha sottolineato Lyra, l'importanza di far valere le proprie opinioni anziché incassare passivamente. Quote:
Il tono delle vostre critiche, invece, mi è parso eccessivamente colorito, ipocrita e soprattutto fuori luogo e immotivato (manco avessi insultato la cassiera o fatto una scenata pubblica!) |
so benissimo a cosa serve la "customer satisfaction" (perchè ogni volta che uno ha opinioni diverse ci deve essere sotto l'ignoranza?) e -personalmente- non andrei MAI a rimproverare le cassiere di un supermercato perchè significherebbe che qualcuno poi potrebbe imporre loro il sorriso forzato...in maniera ancora più forzata.
non riesco assolutamente a mettermi nei tuoi panni. sarà che non vedo il mestiere di cassiera qualcosa di semplice e banale...anzi secondo me dopo 8 ore a sentire i biip delle casse non ci stai più con la testa. e poi il lavoro da cassiera 99 su 100 è precario e ci sono persone che probabilmente il mese prossimo non sanno come pagare l'affitto. che cosa vuoi che ti sorridano? a me sono proprio i sorrisi falsi e l'estrema gentilezza che mi danno fastidio. è tutta finta. mi riesce più semplice mettermi dalla parte del più debole perchè lo sento più vicino a me. non so di che ipocrisia tu stia parlando... ma ribadisco questo è il mio pensiero e il mio stile di vita. per me puoi anche andare in tutti i "customer service" del mondo a rimproverare i dipendenti che non salutano...a me non cambia nulla. finchè non sono sarò una di loro... :wink: e se tu avessi scritto che una cassiera ti avesse detto "stronzo, ma vaffanculo!", ti avrei dato pienamente ragione. ma per un sorriso, suvvia. pensiamo noi a sorridere più spesso... ho scritto una cosa lunga "alla giova". nessuno leggerà. :lol: |
Quote:
ma con chi crediamo di stare a parla' ??? sembra davvero la scena di Don Abbondio con Renzo e Lucia... che non sapeva come inventarsi 'na scua x non far eil matrimonio e si mette a ciarlare in latino :roll: Qui si sta parlando di vita di tutti i giorni e di rapporti umani...in tutto questo le "sofisticazioni con i costumi" che tu potrai aver acquisito dove vuoi tu servono a poco o nulla... tra l'altro: ma nun parliamo di stro....e....madai regole di mercato? ma ci crediamo davvero? cioè certe cose le dite con serietà? ahò stiamo parlando di comprare 4 patate al supermercato...mica stiamo ordinando 20mila giacche da armani :roll: parliamo di patate e parlando di 4 patate alla vecchiettina je frega solo che ci sia il supermercato sotto casa che le dà i punti e le fa lo sconto :roll: Citare certi numeri e termini fa davvero venire il latte alle ginocchia (e ribadisco nuovamente....nemmeno l'80enne pignolo lo farebbe :roll: ). Da parte mia frustrazioni ne vedo poco: oggi sono andato al supermercato e con tatto di sorriso ho fatto alla ragazza alla cassa "ciao...vuoi degli spiccioli? oppss...scusa....che sbadato sono a secco...ho solo 2 euro ecc...ecc..."...e ho ricevuto tanto altro di sorriso, slauto e battuta... Tono ipocrita? il vocabolario italiano non è un opinione.... |
Quote:
con tutti i mali di sto mondo e la gente marcia che c'è guardiamo a questo :roll: |
4 pagine sulla cassiera della coop..... 8O 8O 8O
Cose che possono accadere solo su questo forum... :wink: |
PREMETTO che non volevo scrivere un papiro o tirare su una discussione del genere, ma dal momento che continuo ad essere chiamato in causa, non posso esimermi dal difendere la mia opinione... (succo del topic)
Quote:
Quote:
Quote:
E comunque come mai quando vado nei McDonald's si verifica l'effetto opposto, cioè la maggior parte dei cassieri (extracomunitari, sicuramente più legati e impegnati nel proprio lavoro... oltretutto meno pagato e ben più frustrante della cassiera della Coop) sono sempre gentili e sorridenti? Come mai quel cinese che dava i volantini mi ha salutato e sorriso? Gira e rigira, in fin dei conti resta sempre una questione di gentilezza, buona volontà e sensibilità. Per questo trovo ipocriti i vostri tentativi di giustificare a tutti i costi un atteggiamento del genere, che non è affatto giustificabile (non perché lo dica io, ma per la stessa logica economica di un moderno supermercato). Siete degli ipocriti perché difendete l'indifendibile, dipingendo un sorriso e un saluto come chissà quale pretesa o sforzo titanico, quando è una normalissima forma di educazione e civiltà (!!!) come se ci volesse chissà che per dire un "salve!" o un "arrivederci", giuda ballerino... Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Come mai (nella stessa Coop) altri cassieri invece sono gentili e sorridenti, e spesso approfittano anche della "pausa" in cui prendi la carta o i soldi per fare un po' di conversazione? Evidentemente non è poi così difficile essere cortesi con il cliente... di conseguenza non è questione di lavoro frustrante, ma (come diceva AnimaSola) del carattere individuale di chi sta dietro la cassa. Quote:
Quote:
Quote:
Comunque in questo caso non si tratta di un sorriso, ma di un atteggiamento che va avanti a oltranza in quanto tutelato da gente come te... posso capire che una persona abbia la luna storta una volta, due, tre... ma che ci siano alcuni (ripeto, non tutti per fortuna) cassieri che debbano sempre accoglierti skazzati, strappandoti la tessera di mano, passandoti bruscamente i prodotti dallo scanner (talvolta ho visto letteralmente lanciarli!), e liquidandoti senza nemmeno uno sguardo o un "arrivederci"... come se loro ti facessero un piacere (anziché il contrario, visto che tu clienti porti soldi nelle loro casse e contribuisci a pagare i LORO stipendi)... bè, tutto questo francamente mi sembra troppo, e siccome in tutte le altre occasioni avevo alzato le spalle e fatto finta di nulla, stavolta mi è girato di far sentire la mia voce e di dire la mia... non credo che qualcuno verrà licenziato per questo, tranquilla... :wink: |
giova88 leggo solo ora i tuoi ultimi due post ... che dire ... devo stare anche a risponderti? :|
io (SECONDO TE) sarò un frustrato, un presuntuoso, o quello che vuoi... ma tu (SECONDO ME) sembri come minimo uscito dall'età della pietra... |
Quote:
hai perfettamente ragione, fosse per me la chiuderei volentieri qui, ma questi insistono e io francamente mi sono stufato di prenderla persa... |
Quoto integralmente bad dream,la penso così anche io.
|
l'avevo già detto blandamente, lo ripeto, sono con BadDream (che ho capito solo di recente essere l'alter ego di Incubus ;P). Se un commesso fa male il suo lavoro non è delitto segnalarlo a chi di dovere. Purtroppo ci si "rassegna" a fare questi lavori quasi fossero una condanna divina... eppure esistono commessi/e che riescono a sorridere ed essere cortesi o addirittura gentili con tutti, quasi sempre. Eppure esistono lavori ben peggiori.
Accettare uno stipendio dovrebbe implicare l'accettare anche ciò che lo stipendio richiede. E come dice BadDream un commesso ha una sua precisa funzione che include anche la soddisfazione del cliente. E poi, perdonatemi ma non prenderei l'esperienza di un commesso/a sociofobico/a come esempio, è logico che per loro un lavoro simile sarà più pesante... Se dovessi muovere un appunto a BadDream gli suggerirei (Giova docet) di salutare cordialmente per primo. Ma so bene che non tutti i cassieri gli risponderebbero, quindi... |
Dai ragazzi nn scannattevi con offese pure su questi argomenti...Comprendere il punto di vista altrui sarà sempre difficile...ma almeno cercate di ascoltarvi reciprocamente....se no a che serve dibattere senza trarne un minimo di riflessioni?
ps:Barda famojelo vedè noi come se discute :D :D |
Quello di Badream è uno sfoggio di astrattezza: mi rendo conto che così scrivendo mi metto sullo stesso piano del perfido calimero, ma non si può sbattere in faccia ad un semplice lavoratore la ponderosa verbosità delle teorie di marketing. Insomma, per una volta mi metto dalla parte della praticità a scapito dell'astrattezza 8) Tra l'altro sono io ad aver aperto un topic sulla gentilezza, http://www.fobiasociale.com/postt7776.html affermando con convinzione la necessità di adoperare questa caratteristica come opzione di base. In tal caso mi riferivo però alla gentilezza intesa come assenza di scontrosità (una sconosciuta che non ti sorride e non ti saluta calorosamente non è scontrosa a mio avviso), nel non voler utilizzare gli altri come capri espiatori e bersagli dei nostri malesseri (dei quali gli altri sono spesso incolpevoli). Gentilezza significa inoltre empatia, comprensione, capacità di immedesimazione nelle altrui difficoltà e per quanto mi riguarda un lavoro come quello del cassiere di supermercato è tutt'altro che facile: la cosa non cambia anche se andiamo a tirare in ballo i minorenni supersfruttati del Laos, sempre di lavoro poco gratificante si tratta (e nella quasi totalità dei casi si tratta di mestieri non scelti per passione ma per necessità).
In ogni caso sono altre le occasione per far valere le proprie opinioni e i propri diritti, magari evitando di mettere nei guai un lavoratore nell'esercizio della propria professione (prova a immaginare se il capo di questa sventurata commessa, dopo la tua lamentela, fosse andato a farle un cazziatone: a quest'ultima saranno venuti davvero i Badreams :D ) |
Io direi:
prova tu a stare in cassa 8 ore al giorno 5 giorni la settimana (spesso il sabato e la domenica, comunque anche nel week end) e vedere passare migliaia e migliaia di persone, alcune delle quali delle vere e proprie "cagacazzo assurde"... poi ne riparliamo... parli di customer satisfaction, leggi economiche e studi universitari.. quindi da ciò deduco che tu sia acculturato e probabilmente non hai mai svolto un lavoro del genere.... prima mettiti nei panni degli altri... dici che dovrebbero lasciare il posto a gente più dotata per fare quel lavoro???? io credo che nessuno sulla faccia della terra dopo la prima settimana si comporterebbe in maniera diversa da quella cassiera... al massimo ti saluterebbero comunque in maniera meccanica e atona senza la benchè minima voglia.. se è questo che vuoi... |
Quote:
|
Quote:
Una buona parte di persone lavora per necessità e non per passione, ma... possono in virtù di questo peggiorare il servizio che offrono? M'immagino camerieri che ti sbattono violentemente davanti il piatto con la pizza, infermieri che ti svegliano accendendo la luce e senza un accenno di sorriso, commesse che ti porgono un maglioncino con la faccia schifata, impiegati della posta che ti fanno rifare la coda se devi compilare un modulo... dovrebbero fare tutti così visto che più o meno il 70% (per difetto) di questi lavoratori è frustrato & stressato & sottopagato. Quote:
|
PORCA....lo dico chiaro e tondo...voi di che azz vi lamentate su sto dannato forum dalla mattina alla sera? che siete timidi....depressi....fobici....che non avete le balls nemmeno di alzare gli occhi e guardare x una frazione di secondo qualcuno in faccia.
Lo volete capire o no che anche un estroversone qualsiasi ha dei blocchi? dei limiti? non sa come comportarsi? sapete quante amiche e conoscenti ho che hanno fatto la cassiera e dicono "ma sai a volte non sai nemmeno tu come comportarto...ogni volta dire buongiorno...non sai se metterci calore o meno...non sai se ricevi una risposta..." Voi guardate sempre le cose dalla vostra maledettissima parte.... quante dannate volte non avete nulla da dire? quante volte vi è mancato a voi in prima persona il "buongiorno"? Ottimo...vuoi lo stress del lavoro, vuoi che qualcuno non sa nemmeno come comportarsi e si sente anche a disagio a ripetere a macchinetta "salve,salve,salve" ecco che le vostre lamentele possono pure andarsi a far friggere.... Io vivrò nella pietra, ma è troppo facile parlare di "sensibilità" parlando SEMPRE E SOLO riferendosi a se stessi....troppo facile dire "quello deve avere sensibilità con me...quello pure". La sensibilità dove la mettete x fare le cose sottobanco? dove la mettete, allora, quando siete voi i primi a non aprire bocca? lo fate x mancanza di sensibilità? NON CREDO PROPRIO...e allora... E detto questo: fa ridere parlare di un saluto ed un commesso e rispondere prima che lo scopo del messaggio era un altro (come era anche possibile) e il post dopo parlare concetti tecnici e altro giusto x arrampicarsi su una questione sociale normalissima. |
Quote:
Wow, la cassiera della coop come paradigma del fobico che giudica ma teme il giudizio altrui...non l'avrei mai immaginato :D Qui secondo me si stanno confondendo piani diversi: Dal punto di vista pragmatico, quello del marketing e della coop, l'azienda ha il diritto di richiedere cortesia ai suoi dipendenti. BadDream, da persona che studia queste cose, s'è stupito di questa cosa. In questo senso, comprendo la sua sorpresa. In un forum come questo però, dove è pieno di gente che racconta di tattiche per evitare la gente, di non riuscire a salutare per strada ecc, dovrebbe essere chiara la differenza fra un sorriso esteriore (inteso come movimento dei muscoli facciali) e ciò che vi sta dietro. Non mi piacciono i sorrisi forzati e imposti, preferisco la spontaneità di un viso stanco e anonimo. Un sorriso finto mi trasmette tristezza e la sensazione di una piccola violenza. Per questo, dal punto di vista di una persona che si immedesima nell'altro, trovo il gesto di BadDream poco empatico e piuttosto freddo. Ma davvero riuscite a trarre gioia da sorrisi e saluti fintissimi, del tutto insinceri? |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 05:13. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.