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Inner_Beauty89 15-09-2021 16:45

Il ruolo dell'estetica
 
Salve a tutti.
Ho deciso di aprire questa discussione perché sento dentro di me, una forte divergenza relativa ad uno dei temi più discussi qua sul Forum, soprattutto dalla parte maschile di cui faccio parte.
Il punto è che, basandomi sull'esperienza personale, posso affermare con certezza di non condividere quelle prese di posizione estreme sul concetto dell'importanza sociale della bellezza, e sull'eccesso di peso dato da molti utenti.
In sostanza, pur rispettando le sofferenze personali di ognuno, che in parte condivido, faccio fatica ad immedesimarmi con una visione delle relazioni e soprattutto dell'emotività, totalmente estremizzata, mitizzata o addirittura assente, e che lascia il posto a teorie varie, spesso lontane dalla realtà.
Dico questo perché, mi sono accorto, che personalmente tendo a legare (o quantomeno provarci!) con persone dell'altro sesso certamente carine, ma non necessariamente migliori dal punto di visto estetico rispetto all'ambiente di riferimento; ciò che mi spinge a tentare la sorte è qualcos'altro.
Probabilmente un insieme di caratteristiche fisiche e sociali, le quali, mi consentono di provare interesse per una persona piuttosto che per un'altra.
In fondo la bellezza è la semplice rappresentazione estetica, almeno quella intesa qua sul Forum.
La vera attrazione, il vero interesse, viene da qualcosa che è più vicino al fascino rispetto alla bellezza vera e propria.
Per esempio, so per certo di essermi innamorato di una ragazza più giovane di me, pur riconoscendo oggettivamente che in quell'ambiente vi sono ragazze sulla carta più carine, fisicamente messe meglio.
Eppure ogni volta che incrocio lo sguardo di questa persona, sono tutto un fremito, come se la sentissi sotto pelle.
Allo stesso modo, mi è capitato di incontrare donne decisamente più belle, senza però che la cosa abbia sortito alcun effetto su di me.
Comincio a pensare che in realtà l'istinto sessuale, il desiderio, l'attrazione, l'affetto per una persona, non siano necessariamente concetti legati all'estetica pura, all'essere belli e belle a tutti i costi.
Ecco perché ogni volta che leggo discussioni sull'estetica, in maniera poco velata e rigida, tendo ultimamente a storcere il naso.
Quando ci piace una persona, una ragazza nel mio caso, piace nell'insieme, come se le caratteristiche che la compongono fossero un tutt'uno.
Anzi, è davvero un tutt'uno, perché una persona andrebbe valutata nella sua interezza.
Per questo non condivido minimamente discorsi relativi alla predisposizione genetica, per quanto riguarda le relazioni con l'altro sesso.
Credo che su certe tematiche bisognerebbe allontanarsi da quelle Casse di Risonanza che mettono in testa idee sbagliate, false e lontane dalla realtà dei fatti, trattando le persone come numeri su un catalogo, soprattutto le donne.

In sostanza, tendo ad evitare quelle discussioni sull'estetica che sono troppo rigide; mi piacerebbe vedere maggiore diversità su certi temi , con un miglior grado di flessibilità e soggettività.

Darby Crash 15-09-2021 16:55

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Cosa ti piace della ragazza di cui sei innamorato?

Varano 15-09-2021 17:24

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Secondo me non esistono regole precise, può piacere il moro, il biondo, il secco, il muscoloso, il nero, il giallo, il bianco…
Quando sento una dire a me piacciono i mori, no a me i biondi, già sottintendono che piace un figo preferibilmente Moro.
Ma tra un figo biondo e un tipo normale Moro preferiscono il primo.
C’è una differenza qualitativa enorme tra figo e normie, poi c’è il caso umano che è ancora più in fondo.
Ma fondamentalmente quando si parla di gusti si dà per scontato che si parli di perlomeno ragazzi/e carini/e.
La risposta che darei io è che mi piace l’armonia, la bellezza e la femminilità.
Che sia bionda, rossa, mora, teen, Milf, ecc. frega il giusto. La preferenza la dò alla qualità.
Ovviamente sono discorsi teorici, nella pratica va bene quello che passa il convento sempre seguendo quel criterio

Arrow 15-09-2021 17:38

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Dipende dal contesto. Su un'app di incontri la bellezza risulta un requisito fondamentale. Se non lo fosse dubito che ci sarebbero persone che lamentano di avere pochissimi o nessun match. In un contesto diverso, dove sei portato per vari motivi, ad avere un'interazione con l'altra persona allora la situazione cambia. Ci si conosce e quindi si può apprezzare veramente l'altra persona.

Hor 15-09-2021 17:48

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Io penso che, se si guardano i grandi numeri, possano emergere delle tendenze di massima relative all'apprezzamento di determinati canoni di bellezza in un dato periodo storico e luogo geografico.
Sottolineo: se si guardano i grandi numeri; tendenze di massima. Questo significa che tali tendenze non sono rigide, non riguardano tutta la popolazione interessata, ma al massimo una maggioranza, più o meno cospicua. Poi ci saranno delle minoranze che sfuggiranno ai canoni dominanti.

Inoltre, a differenza delle teorie dei cosiddetti "redpillati", penso che tali canoni siano informati dalla cultura e dalla società locali più che dalla biologia, ovvero sono canoni che variano nel tempo e nella geografia, e possono variare anche tanto.

Infine, una cosa è l'apprezzamento dei canoni di bellezza, una cosa è il venire al dunque, cioè formare coppie per fare sesso, costruire una relazione più o meno lunga, formare una famiglia, ecc. In questo caso sospetto che le variabili in gioco diventino ancora più numerose e maggiore la difficoltà di far previsioni o estrapolare tendenze.

Inner_Beauty89 15-09-2021 20:54

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2638210)
Cosa ti piace della ragazza di cui sei innamorato?

Non c'è un aspetto univoco: ti risponderei un po' di tutto.
Posso dire la solarità, l'estroversione, il sorriso; ai miei occhi, lei ha una specie di aura in grado di attirare le persone.
L'unica cosa certa è la forte sensazione di trovarla molto bella dal vivo, rispetto alle foto; non che di fronte ad uno scatto non la trovi carina, ma credo che la vera differenza la faccia il linguaggio del corpo, dei gesti.
La sua dinamicità.
In foto rende meno; è quando comunica che mi colpisce.

Charles D. Ward 15-09-2021 20:59

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Anche se ci sono parametri dati dalla società, fortunatamente l'estetica è soggettiva.
Io non riuscirei mai a stare con una ragazza che non ha un qualcosa che mi attragga, ma è una cosa personale perchè mi è capitato di infatuarmi di ragazze che a detta di amici non erano un granchè, ma io quello non lo notavo e non lo noto tutt'ora, e per me sono ancora stupende.

Anche a me piacerebbe le cose fossero diverse, ma soprattutto nella società di oggi la vedo molto, molto dura, anche se per fortuna qualche eccezione capita.

Jack Dundee 987 15-09-2021 21:42

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Io continuerò a dire che non é importante essere belli, l'importante è non essere brutti. Alla fine si sa che con più si è belli con più possibilità si hanno ma ciò non toglie che grandissima parte delle persone che rientrano nella fascia dei cosiddetti normali possono vivere tranquillamente le loro storie. Il vero problema sono quelli davvero brutti, i casi umani come sono stati definiti. Chi ha la sfortuna di appartenere a questa categoria si che se la passa male, lo dico per esperienza, ma altrimenti si può stare più o meno tranquilli.

Abe's Oddysee 15-09-2021 21:44

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2638205)
Salve a tutti.

Ho deciso di aprire questa discussione perché sento dentro di me, una forte divergenza relativa ad uno dei temi più discussi qua sul Forum, soprattutto dalla parte maschile di cui faccio parte.

Il punto è che, basandomi sull'esperienza personale, posso affermare con certezza di non condividere quelle prese di posizione estreme sul concetto dell'importanza sociale della bellezza, e sull'eccesso di peso dato da molti utenti.

In sostanza, pur rispettando le sofferenze personali di ognuno, che in parte condivido, faccio fatica ad immedesimarmi con una visione delle relazioni e soprattutto dell'emotività, totalmente estremizzata, mitizzata o addirittura assente, e che lascia il posto a teorie varie, spesso lontane dalla realtà.

Dico questo perché, mi sono accorto, che personalmente tendo a legare (o quantomeno provarci!) con persone dell'altro sesso certamente carine, ma non necessariamente migliori dal punto di visto estetico rispetto all'ambiente di riferimento; ciò che mi spinge a tentare la sorte è qualcos'altro.

Probabilmente un insieme di caratteristiche fisiche e sociali, le quali, mi consentono di provare interesse per una persona piuttosto che per un'altra.

In fondo la bellezza è la semplice rappresentazione estetica, almeno quella intesa qua sul Forum.

La vera attrazione, il vero interesse, viene da qualcosa che è più vicino al fascino rispetto alla bellezza vera e propria.

Per esempio, so per certo di essermi innamorato di una ragazza più giovane di me, pur riconoscendo oggettivamente che in quell'ambiente vi sono ragazze sulla carta più carine, fisicamente messe meglio.

Eppure ogni volta che incrocio lo sguardo di questa persona, sono tutto un fremito, come se la sentissi sotto pelle.

Allo stesso modo, mi è capitato di incontrare donne decisamente più belle, senza però che la cosa abbia sortito alcun effetto su di me.

Comincio a pensare che in realtà l'istinto sessuale, il desiderio, l'attrazione, l'affetto per una persona, non siano necessariamente concetti legati all'estetica pura, all'essere belli e belle a tutti i costi.

Ecco perché ogni volta che leggo discussioni sull'estetica, in maniera poco velata e rigida, tendo ultimamente a storcere il naso.

Quando ci piace una persona, una ragazza nel mio caso, piace nell'insieme, come se le caratteristiche che la compongono fossero un tutt'uno.

Anzi, è davvero un tutt'uno, perché una persona andrebbe valutata nella sua interezza.

Per questo non condivido minimamente discorsi relativi alla predisposizione genetica, per quanto riguarda le relazioni con l'altro sesso.

Credo che su certe tematiche bisognerebbe allontanarsi da quelle Casse di Risonanza che mettono in testa idee sbagliate, false e lontane dalla realtà dei fatti, trattando le persone come numeri su un catalogo, soprattutto le donne.



In sostanza, tendo ad evitare quelle discussioni sull'estetica che sono troppo rigide; mi piacerebbe vedere maggiore diversità su certi temi , con un miglior grado di flessibilità e soggettività.

Scusa ma tu da uomo non ragioni alla stessa maniera delle donne.
Tu inconsciamente ti innamori di quelle alla tua portata perché sai che con quelle più belle non avresti speranza, ne per una relazione lunga ne occasionale.

Molte volte inoltre é la.stessa scarsità di occasioni unita ad una libido insoddisfatta che ti fa "attaccare" a qualsiasi ragazza un minimo decente. Ci sono passato anche io...

Come cantavano i GemBoy

"
Io a 15 anni amavo le modelle

Perché erano tutte alte magre e snelle,

Poi a 16 anni, se non erano perfette,

Scartavo tutte quelle con poche tette.

A 17, forse anche di più,

Mi piacevan solo con gli occhi blu,

Ma poi a 18 anni non c′eran più brutte
"

Abe's Oddysee 15-09-2021 21:48

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2638220)
Secondo me non esistono regole precise, può piacere il moro, il biondo, il secco, il muscoloso, il nero, il giallo, il bianco…
Quando sento una dire a me piacciono i mori, no a me i biondi, già sottintendono che piace un figo preferibilmente Moro.
Ma tra un figo biondo e un tipo normale Moro preferiscono il primo.
C’è una differenza qualitativa enorme tra figo e normie, poi c’è il caso umano che è ancora più in fondo.
Ma fondamentalmente quando si parla di gusti si dà per scontato che si parli di perlomeno ragazzi/e carini/e.
La risposta che darei io è che mi piace l’armonia, la bellezza e la femminilità.
Che sia bionda, rossa, mora, teen, Milf, ecc. frega il giusto. La preferenza la dò alla qualità.
Ovviamente sono discorsi teorici, nella pratica va bene quello che passa il convento sempre seguendo quel criterio

Esatto hai centrato il punto! Il colore dei capelli o degli occhi sono orpelli, ma in ogni caso la bellezza oggettiva vince su tutto.
Vorrei vedere quelle a cui piace il moro con gli occhi azzurri, se mai scatterebbero Brad Pitt (da giovane)..
Certo se più devono scegliere tra Brad Pitt e Roul Bova allora la loro preferenza potrebbe influire nella scelta. Ma nemmeno più di tanto, secondo me se li fanno entrambi

Darby Crash 15-09-2021 21:58

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2638324)
L'unica cosa certa è la forte sensazione di trovarla molto bella dal vivo

se la trovi molto bella vuol dire che l'estetica è importante anche per te. Un'estetica soggettiva, ma pur sempre estetica.

L'estetica non è solo una fotografia o il taglio degli occhi o il colore dei capelli, è anche quella dinamicità di cui parli.

Niente di nuovo, insomma.

Inner_Beauty89 15-09-2021 22:23

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Devo essermi spiegato male.
Per la stragrande maggioranza delle persone, lei potrebbe apparire come normale.
Ciò che rappresenta per me, anche a livello personale, la rende bellissima ai miei occhi, in senso lato, pur sapendo che le bellezze vere sono altre, in teoria.
Il senso del mio scritto era questo.
Quando la vedo rimango senza fiato, nonostante tutto.

Abe, non si tratta di essere alla portata o meno; mi è capitato di rinunciare a possibili soluzioni positive per me, per via della mancanza di attrazione che provavo nei confronti di quelle persone, nonostante esteticamente valide.

sconfitto 15-09-2021 22:39

Re: Il ruolo dell'estetica
 
.

Darby Crash 15-09-2021 22:45

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2638376)
Devo essermi spiegato male.
Per la stragrande maggioranza delle persone, lei potrebbe apparire come normale.
Ciò che rappresenta per me, anche a livello personale, la rende bellissima ai miei occhi, in senso lato, pur sapendo che le bellezze vere sono altre, in teoria.
Il senso del mio scritto era questo.
Quando la vedo rimango senza fiato, nonostante tutto.

Ma capisco perfettamente. Anche io sono più attratto da ragazze che non corrispondono alla tipica bellezza oggettiva, le preferisco alle modelle o alle celebri showgirl. La maggior parte delle persone può non rimanere colpita dalla ragazze di cui io mi sono innamorato o che comunque piacciono a me.

Bisogna considerare che ogni persona in virtù della propria estetica ha una certa probabilità di attrarre. Una modella ha una probabilità molto alta, ma questo non vuol dire che tutti se ne innamoreranno. Ci si può innamorare anche di una ragazza normalmente carina o di una un po' bruttina, è solo una questione di probabilità. Alcune hanno più probabilità di attrarre e altre meno.

Creeper 15-09-2021 22:55

Un'estetica buona, o comunque sopra la media, ti espone a feedback da parte degli altri mediamente migliori. Ciò favorisce lo sviluppo di tutta una serie di abilità utili in campo sentimentale e sessuale (oltre che sociale), e mi riferisco quindi a qualità caratteriali.
Questa è il ragionamento di base, ovvio che proclami tipo "sotto il 7 non è vita" siano provocazioni, chi li prende alla lettera ha dei problemi.

L'esperienza del singolo rispetto a ciò che lo attrae credo abbia valore nullo o quasi se si parla di temi macro sociali come questo.
Anche a me è capitato di trovare più attraenti ragazze anche se ce n'erano di oggettivamente più belle.
Sicuramente anch'io potrei piacere e sono piaciuto a qualcuna, ma sul grande numero il discorso cambia.

Chiocciola 16-09-2021 15:15

Per me conta molto la gentilezza, l'attenzione, il rispetto e banalmente il fatto che io gli piaccia. Certo, ci sono dei fattori "di esclusione", come avere una moglie e tre figli, un brutto problema di alcool o di droga, precedenti penali o anche solo un odore o dei lineamenti che non mi piacciono, ma non c'entrano niente col peso, l'altezza o il titolo di studio.
Sintetizzando, un uomo può essere bellissimo, coltissimo e brillante, ma se mi tratta male per me non esiste, ripeto, non esiste, neppure per una notte, neppure per 5 minuti.

Hank Moody 16-09-2021 23:11

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Sono sostanzialmente d'accordo con quello che dice Inner. L'estetica non è tutto in una persona, in questo forum invece per alcuni sembra una religione.
Credo che la donna sia straordinariamente complessa, maschera e nasconde, lancia segnali inconfutabili che non sai come interpretare, o meglio lo sai nel semplice modo che un uomo interpreta, quasi banale e questo ti risveglia i sensi.
Puoi uscire con una bonazza ma se è una statua che ci fai? La puoi usare solo per farti bello con gli altri, ma può funzionare una sera, alla seconda mi sono già stufato.
Devono essere un po' pazze e la cosa importante è avere un certo feeling, io mi sto vedendo con una ragazza conosciuta per caso e in un periodo in cui non volevo pensare a niente. Non è come la modella di Sephora che c'è sulle vetrine del negozio che la prima volta che ci sono passato davanti mi è preso un coccolone perché assomiglia terribilmente a una con cui ho avuto una storia, quindi all'inizio con lei scherzavo e parlavo un po' di tutto liberamente senza in realtà broccolare, poi ha diversi anni in meno di me anche se poi mi sono tolto qualche anno :D tipo andavo a prendermi da mangiare al giapponese, uscivo e dopo qualche volta che l'ho incontrata mentre era in pausa fuori a fumarsi una sigaretta, mi chiede com'è andata con la salsa spicy... le ho detto che mi servirebbe ben più di una bottiglietta d'acqua perché avevo le labbra piccanti. Mi sembrava d'averlo detto senza malizia ma quello che è successo dopo prima che tornasse dentro mi ha un po' spiazzato :arrossire:

Charles D. Ward 17-09-2021 05:25

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Ero Bello (Messaggio 2638648)
Sono sostanzialmente d'accordo con quello che dice Inner. L'estetica non è tutto in una persona, in questo forum invece per alcuni sembra una religione. (...)
tipo andavo a prendermi da mangiare al giapponese, uscivo e dopo qualche volta che l'ho incontrata mentre era in pausa fuori a fumarsi una sigaretta, mi chiede com'è andata con la salsa spicy... le ho detto che mi servirebbe ben più di una bottiglietta d'acqua perché avevo le labbra piccanti. Mi sembrava d'averlo detto senza malizia ma quello che è successo dopo prima che tornasse dentro mi ha un po' spiazzato :arrossire:

Non sarà una religione ma non ammettere che nella società odierna ha la sua importanza è da ipocriti.

Sulla seconda parte: a me le donne difficilmente rivolgono la parola, e anche se provo io ad attaccare bottone rispondono a monosillabi, quindi di cosa stiamo parlando? Come crei feeling con persone che neanche ti parlano?

Warlordmaniac 17-09-2021 07:16

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Ero Bello (Messaggio 2638648)
Sono sostanzialmente d'accordo con quello che dice Inner. L'estetica non è tutto in una persona, in questo forum invece per alcuni sembra una religione.
Credo che la donna sia straordinariamente complessa, maschera e nasconde, lancia segnali inconfutabili che non sai come interpretare, o meglio lo sai nel semplice modo che un uomo interpreta, quasi banale e questo ti risveglia i sensi.
Puoi uscire con una bonazza ma se è una statua che ci fai? La puoi usare solo per farti bello con gli altri, ma può funzionare una sera, alla seconda mi sono già stufato.
Devono essere un po' pazze e la cosa importante è avere un certo feeling, io mi sto vedendo con una ragazza conosciuta per caso e in un periodo in cui non volevo pensare a niente. Non è come la modella di Sephora che c'è sulle vetrine del negozio che la prima volta che ci sono passato davanti mi è preso un coccolone perché assomiglia terribilmente a una con cui ho avuto una storia, quindi all'inizio con lei scherzavo e parlavo un po' di tutto liberamente senza in realtà broccolare, poi ha diversi anni in meno di me anche se poi mi sono tolto qualche anno :D tipo andavo a prendermi da mangiare al giapponese, uscivo e dopo qualche volta che l'ho incontrata mentre era in pausa fuori a fumarsi una sigaretta, mi chiede com'è andata con la salsa spicy... le ho detto che mi servirebbe ben più di una bottiglietta d'acqua perché avevo le labbra piccanti. Mi sembrava d'averlo detto senza malizia ma quello che è successo dopo prima che tornasse dentro mi ha un po' spiazzato :arrossire:

E quindi questa sua iniziativa come te la spieghi? Con la tua simpatia?

XL 17-09-2021 09:10

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Secondo me in linea di principio si potrebbero classificare le persone in base alle preferenze di tutte le altre se queste sono capaci di dire mi piace di più questa o quell'altra a prima vista (qua ci metterei un po' tutto, anche il portamento, il modo di sorridere, tutto quello che può colpire inizialmente).

Ma non è detto che esista una persona che arriva prima in classifica per tutte.

Il massimo voto possibile potrebbe essere assente.

Facciamo un esempio abbiamo 3 persone a, b, c che vengono valutate da tre persone dell'altro sesso che le mettono in ordine di preferenza

a, b, c
b, a, c
a, c, b

calcoliamo una media delle preferenze (solo in base all'ordine, non le ho fatte "pesate", non ho valutato quanto dovrebbe piacere di più una persona rispetto all'altra per il valutatore ma solo se piace più o meno di un'altra, in linea di principio può essere migliorata questa cosa, la riporto solo a scopo esemplificativo).

a = (0 + 1 + 0) / 3 = 0,3
b = (1 + 0 + 2) / 3 = 1
c = (2 + 2 + 1) / 3 = 1,6

nessuno ha raggiunto 2, il massimo possibile, nessuno è preferito da tutti in assoluto (persone del genere infatti non è detto che esistano ed è poco probabile ci siano secondo me), ma esiste una persona che è preferita rispetto alle altre mediamente in questo gruppo.

Come si può osservare per il terzo esaminatore l'ideale lo incarnerebbe b, ed effettivamente b non è il più attraente dei 3 (in termini medi), quindi non c'è niente di nuovo da nessuna parte in relazione a quello che è stato affermato all'inizio di questa discussione. Può piacere e attrarre in termini estetici più di altre (fa venir voglia di combinarci qualcosa) una persona che mediamente sulla carta risulta meno attraente delle più attraenti in termini medi.

Qua si fa confusione tra la valutazione soggettiva dell'attrazione e quella media generale, non coincidono affatto, o meglio non affatto sicuro che debbano coincidere.

Non saprei dire se le persone sono davvero capaci di decentrarsi dalla propria specifica valutazione e determinare a prima vista quanto sia preferibile mediamente qualcuno rispetto a tutta la popolazione, però questo grado di preferibilità dovrà pur esserci e varierà comunque in funzione del tempo, perché le persone possono anche mutare, invecchiare e così via.

E' ovvio che chi sta nei piani bassi di questa classifica generale ha meno probabilità mediamente di risultare gradevole, chi nei piani alti più possibilità, tutto qui. Una persona occhio e croce riesce a capire come viene percepita a prima vista dal numero di approcci che riceve, manifestazioni di interesse senza conoscenze approfondite, successo nei social in base alla foto, complimenti e così via, quello che secondo me risulta più difficile è valutare la situazione altrui di primo acchito se non si hanno tutte queste informazioni qua.

Non si può dire che sia assolutamente determinante perché si valuta anche altro, però è un indice che può essere più o meno negativo e se unito ad altre cose che non vanno non migliora di certo le cose.

Inner_Beauty89 17-09-2021 09:58

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Tra i messaggi di risposta che leggo, e che in fondo apprezzo per l'interessamento sull'argomento, continuo a non comprendere questo bisogno impellente di finalizzare il ragionamento su larga scala, basandosi su statistiche e classifiche.
Non trovo un motivo valido per cui, se ad un individuo piace una ragazza per i più svariati pregi, dovrebbe necessariamente tener conto dei gusti della maggioranza e rapportarsi con quegli stessi.

In sostanza: se a Tizio piace la ragazza "A" e a Sempronio e tutti gli altri la ragazza "B", perché Tizio dovrebbe farsi carico di un problema che non esiste?
Trovo insensato ragionare per numeri e macrosistemi quando si affronta un argomento del genere, perché inevitabilmente si ricade nel soggettivo, con buona pace di quello che ci suggerisce la società civile.
C'è in quel modo di ragionare, una visione legata al predeterminismo della vita che non condivido, soprattutto perché spesso le situazioni vengono giudicate in base al primo impatto e non ad una reale conoscenza dell'altro, alla relazione intesa come comunicazione.

XL 17-09-2021 10:38

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2638690)
Tra i messaggi di risposta che leggo, e che in fondo apprezzo per l'interessamento sull'argomento, continuo a non comprendere questo bisogno impellente di finalizzare il ragionamento su larga scala, basandosi su statistiche e classifiche.
Non trovo un motivo valido per cui, se ad un individuo piace una ragazza per i più svariati pregi, dovrebbe necessariamente tener conto dei gusti della maggioranza e rapportarsi con quegli stessi.

In sostanza: se a Tizio piace la ragazza "A" e a Sempronio e tutti gli altri la ragazza "B", perché Tizio dovrebbe farsi carico di un problema che non esiste

Ma questa cosa non è rilevante quando scegli, ma quando vieni scelto.
Se quasi per tutti risulti il meno preferibile, ad esempio, stai messo male, nel senso che hai meno possibilità. Scelta una persona a caso in tutta la popolazione hai meno possibilità di piacere in questo senso se confrontato con altri (perderai piú spesso i confronti).
È ovvio che tu sceglierai poi il meglio che puoi scegliere tra le persone che conosci secondo il tuo giudizio e non terrai conto della valutazione generale, ma le tue preferenze sommate a quelle degli altri produrranno una gerarchia dall'altra parte nel caso in cui queste classifiche non sono abbastanza imbrogliate da presentarsi tutte e con la stessa frequenza (non so bene quando si possono creare incastri perfetti dove tutti possono scegliere il meglio o al minimo non il peggio).

Per questo dico che fate e si fa confusione.
È chiaro che se una persona può scegliere il meglio secondo la sua classifica e l'altra lo stesso si è trovato l'accordo perfetto (che può essere anche sballato rispetto alle preferenze generali), ma con quali probabilità può esserci?
Può esistere sempre per tutti?

Con certe classifiche soggettive delle persone potrebbero esser forzate a poter scegliere solo il peggio in relazione alle proprie classifiche perché nessuno di quelli che piacciono mediamente o di più li sceglierebbe.

Tu non solo esprimi preferenze, sei anche allo stesso tempo oggetto rispetto alle preferenze dell'altro sesso.

Qua ho valutato solo l'estetica ma è un discorso che si può fare in generale se esistono preferenze. Poi bisogna tenere conto che uno non può magari conoscere tutti i membri della popolazione, ma credo che anche in condizioni ideali alcuni dovrebbero stare col peggio rispetto alle loro preferenze se le classifiche soggettive sono fatte in certi modi.

A seconda di come sono fatte queste classifiche personali si può prevedere poi come si dovrebbero o potrebbero accoppiare le persone in condizioni ideali dove tutti conoscono tutti o limitate con esperimenti ripetuti con gruppi limitati.

Può capitare comunque che una persona valutata in termini scarsi in generale in condizioni ideali dove tutti conoscono tutti possa fare un buon affare, non posso negarlo, in condizioni più limitate si potrà valutare la probabilità che trovi il buon affare e diventerebbero scarse secondo me. Devo vedere meglio che succede.

È un modello abbastanza elementare ma può rappresentare un abbozzo che dia un'idea di quel che può succedere.

Intuitivamente immagino (ma non sono sicuro) che se occhio e croce tutti finiscono con le stesse frequenze agli ultimi posti e ai primi e negli altri, staranno tutti grosso modo bene in termini di accoppiamento, forse nessuno verrebbe forzato a scegliere il peggio (rispetto alle proprie preferenze).

Voglio capire meglio che succede, non mi è proprio chiarissimo adesso che l'ho messo su carta.

Varano 17-09-2021 11:42

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Posto un articolo sulla situazione in Corea del Sud, molto istruttivo secondo me. Per chi pensa che siamo fanatici della bellezza, allora siamo in buona compagnia. C'è chi troverà delle analogie e chi vedrà delle differenze con la nostra società, ma se degli esseri umani della nostra stessa specie arrivano a simili estremi vuol dire che qualcosa c'è, una pressione oggettiva che spinge gli individui a conformarsi a standard irrelistici c'è.
Io non spenderei nemmeno un euro in chirurgia plastica, e vengo giudicato come un fissato dell'estetica, ma quelli che si rifanno per voi sono tutti pazzi?

"In Corea del Sud, le aspettative sono molto elevate e quasi tutto (per non dire letteralmente tutto) si incentra sull’apparenza che le persone danno di sè. Questo influenza anche il k-pop. Quindi ecco spiegato perché il korean star system è un settore di intrattenimento molto più rigido degli altri. Sicuramente, uno dei fattori più importanti risiede nell’influenza culturale, e dunque nella prospettiva che la società coreana ha del mondo dello spettacolo e della vita pubblica.

Tutti i personaggi famosi vengono presi da qualsiasi paese un po’ come dei punti di riferimento e ci si aspetta che incarnino tutti i valori e le aspettative della società da cui provengono.

Che cos’è il lookismo?
Nella società moderna della Corea del Sud, gli standard molto alti e il significato che si dà all’aspetto esteriore vengono chiamati lookismo e causano un grave problema.

Occhi grandi, viso piccolo, pelle pulita, gambe lunghe e corpo magro sono considerati il modello perfetto per la maggior parte delle donne coreane. Di conseguenza, molte di loro hanno fatto o stanno provando interventi di chirurgia plastica e diete rigidissime.

Con lo sviluppo delle tecnologie, si è sviluppata anche la chirurgia plastica, e questo è uno dei settori più sviluppati e famosi della Corea del Sud. Seoul è diventata la capitale mondiale della chirurgia plastica. Secondo le informazioni di questo articolo sulla chirurgia plastica, è stato registrato che la Corea del Sud ha il più alto tasso di cliniche di chirurgia plastica al mondo. Allo stesso tempo, Seoul è considerata la capitale della chirurgia plastica globale. Inoltre, D. Baer scrive che “solo il quartiere di lusso di Gangnam ha 500 centri estetici”.

E’ risaputo inoltre che la chirurgia estetica in Corea è cosi diffusa, che è molto comune ricevere dai propri genitori come regalo un intervento per rifarsi la doppia palpebra degli occhi. Personalmente, alla Sapienza, di sei ragazze coreane venute a Roma per studiare, due di loro mi hanno confessato di essersi sottoposte a questo tipo di intervento. Che ormai è diventato il più comune, quasi da essere considerato come una normale pratica di bellezza.

Il motivo per cui la popolazione coreana ricorre alla chirurgia plastica è probabilmente perché la società ha costretto le persone a farlo. Per essere precisi, in Corea del Sud, a volte l’aspetto estetico è considerato al di sopra di qualsiasi cosa.


L’ossessione per l’aspetto fisico viene incentivata da modelli eccessivi nel k-pop
Recentemente, il K-pop, i k-drama e altri spettacoli televisivi di intrattenimento hanno influenzato maggiormente molte persone ad avere l’ossessione del look. Programmi sulla bellezza e sull’apparenza stanno continuando inconsciamente a suggestionare i giovani e la cultura coreana.

Il lookismo significa pensare che l’aspetto sia la cosa più importante per affrontare la vita di società. Questa prospettiva ha influenzato negativamente la società coreana. Tuttavia, non tutti gli interventi di chirurgia plastica e la dieta sono sbagliati. Basta ricordare che lo standard di bellezza e l’importanza dell’apparenza non dovrebbero avere la stessa rilevanza che hanno in Corea del Sud.

L’estrema fissazione sull’apparenza porta le donne a voler conformarsi alla società e spendere migliaia di dollari per ricevere interventi di chirurgia plastica. L’ossessione su alcune caratteristiche fisiche può portare l’autostima di qualcuno fino allo sfinimento e quando ogni istituzione in Corea del Sud rinforza l’idea di bellezza, pensarla in questo modo diventa davvero un’epidemia.

Molte donne diventano autocritiche e, di conseguenza, provano un senso di indegnità e ricorrono alla chirurgia plastica. Il motivo per cui la chirurgia plastica può essere più dannoso di quanto sia utile è che anche dopo aver speso tonnellate di denaro per cambiare le proprie caratteristiche per assomigliare a tutti gli altri, non ripara i sentimenti interni di insicurezza e inferiorità. È solo una maschera che fornisce un senso di fiducia superficiale e si aggiunge al ciclo di autocritica a lungo termine.

Distinzione fra ricchi e poveri in base all’apparenza
Sfortunatamente, in Corea del Sud, non c’è assolutamente spazio per apparire diversi o avere un tratto unico quando la cultura della Corea del Sud è accecata da una visione unidimensionale della bellezza. Le tendenze sono importanti da seguire e l’individualità non è in genere glorificata nello stesso modo in cui lo è negli Stati Uniti. E la Corea è un paese molto classista; sembrare “ricco” è lo standard di bellezza. Ad esempio, la pelle chiara è vista come bella perché le persone benestanti non hanno dovuto lavorare nei campi o nelle fattorie. Ovvero la pelle abbronzata è associata alla “bassa classe”.

I coreani sono molto attenti all’aspetto, fa parte della cultura. Si tratta di essere presentabili. Essere presentabili è considerato un segno di rispetto e non essere pigri. Quando le persone si candidano a scuole o posti di lavoro, devono presentare un’immagine perfetta di se stessi. Se si prendono in considerazione le compagnie aeree coreane, si noterà che tutti gli assistenti di volo sono attraenti, e questo non è una coincidenza. I coreani sono molto orgogliosi di essere sempre presentabili ed è evidente in ogni aspetto della cultura coreana.

La fissazione per il colore della pelle
Anche nel settore della cosmetica coreana, di solito esiste solo la base per una pelle più chiara. E’ raro che le aziende fabbrichino e producano prodotti per la pelle abbronzata. Esiste persino un prodotto per sbiancare la pelle con un rapido spruzzo su viso e corpo, che cambia la pelle delle ragazze da un viso pallido neutro ad uno estremamente bianco porcellana impeccabile.

In America e in Italia, l’immagine da ragazza innocente e giovane non è comune negli adolescenti. In effetti, la maggior parte delle ragazze adolescenti italiane/americane vuole apparire più grande e matura. Tuttavia, i coreani sono contrari a questo. Ecco perché c’è un’enfasi enorme sull’aspetto giovanile e innocente. La cura della pelle in Corea è un processo che prende il nome di Skin Care e consiste in dieci fasi con prodotti che costano un’assurda quantità di denaro. Dalla cura della pelle alla pelle chiara, ogni piccola cosa è meticolosamente fissata alla perfezione.

L’ossessione per la bellezza ti accompagna dall’adolescenza
Man mano che i bambini diventano adolescenti, l’enfasi sull’aspetto fisico comincia a diventare sempre più presente. Il fandom del kpop, è composto da molti giovani che prendono come modello le star del k-pop. A loro volta, gli idol spesso si sono sottoposti a più procedure sui loro volti per apparire in un certo modo. Quando i giovani vedono nelle riviste e nella tv certi modelli, si lasciano ovviamente influenzare. E qual è il modello che va per la maggiore? Essere bello equivale ad avere più successo.

Questo fenomeno non si ferma qui: quando qualcuno vuole un lavoro o vuole frequentare l’università, le foto devono essere incluse obbligatoriamente nel documento per la richiesta di iscrizione. Questo potrebbe non sembrare un grosso problema, ma c’è chiaramente una pressione nel fornire un’immagine di se stessi, sapendo che sarà criticata e giudicata. Il fatto che l’aspetto sia persino qualcosa che viene visto in termini di università o lavoro mostra quanto sia veicolata la società in Corea del Sud.


Spostare l’attenzione dall’apparenza al carattere
Piccole cose come questa in realtà hanno un impatto enorme sulla vita di qualcuno. Quindi, è molto importante far uscire le cose invece che imbottigliare le emozioni. L’interiorizzazione può rovinare davvero le relazioni con le persone, la famiglia e persino te stesso. Questo è un altro problema molto comune in Corea.


Se la Corea del Sud non avesse una pressione così intensa sull’aspetto esteriore, allora i coreani non si farebbero tutti questi problemi ad uscire di casa senza trucco, senza sentimenti di insicurezza e senza pressioni per sottoporsi alla chirurgia plastica. Concentrare l’attenzione sul carattere di una persona spingerebbe le persone a voler migliorare se stesse come persone e migliorare la propria vita piuttosto che voler cambiare volto.

Con quale prospettiva giudicare questo fenomeno
Un errore che fanno molte persone è di giudicare questo fenomeno come una scelta personale e pensare che parlare di società coreana in generale escluda qualsiasi tipo di eccezione. Il mito dell’eterna giovinezza è il tentativo che c’è nella società di oggi di preservare la bellezza in eterno attraverso chirurgie plastiche. Quest’ultime hanno dietro non una semplice scelta soggettiva del singolo. E’ una una manipolazione da parte della società che, attraverso pubblicità, spot e programmi tv che promuovono solo certi standard di bellezza e apparenza come accettabili, induce ad una determinata mentalità conforme a quella più diffusa.

Gli standard di bellezza cambiano nel corso degli anni, ma anche solo da paese a paese. Riflettendoci, è uno spreco eliminare la propria originalità fisica per qualcosa di così mutevole."

https://www.gingergeneration.it/n/k-...d-379563-n.htm

Warlordmaniac 17-09-2021 12:33

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Infatti le coreane sono quelle che sulle foto coprono la zona bocca coi pugni per fare apparire il viso più piccolo.

Abe's Oddysee 17-09-2021 14:14

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2638708)

Si parla sempre e solo di donne però. Solita propaganda femminista.
Le kpop star maschili devono sottostare ai medesimi rigidi canoni estetici, ma nell articolo non se ne fa menzione.
Tra l'altro la bellezza maschile in oriente tende alla completa svirilizzazione dell uomo, prediligendo modelli efebici, con mandibola stretta e magri, quindi potremmo dire che oltre all'apparenza viene anche alterata la loro stessa natura.

Inner_Beauty89 17-09-2021 14:28

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2638697)
Ma questa cosa non è rilevante quando scegli, ma quando vieni scelto.
Se quasi per tutti risulti il meno preferibile, ad esempio, stai messo male, nel senso che hai meno possibilità. Scelta una persona a caso in tutta la popolazione hai meno possibilità di piacere in questo senso se confrontato con altri (perderai piú spesso i confronti).
È ovvio che tu sceglierai poi il meglio che puoi scegliere tra le persone che conosci secondo il tuo giudizio e non terrai conto della valutazione generale, ma le tue preferenze sommate a quelle degli altri produrranno una gerarchia dall'altra parte nel caso in cui queste classifiche non sono abbastanza imbrogliate da presentarsi tutte e con la stessa frequenza (non so bene quando si possono creare incastri perfetti dove tutti possono scegliere il meglio o al minimo non il peggio).

Per questo dico che fate e si fa confusione.
È chiaro che se una persona può scegliere il meglio secondo la sua classifica e l'altra lo stesso si è trovato l'accordo perfetto (che può essere anche sballato rispetto alle preferenze generali), ma con quali probabilità può esserci?
Può esistere sempre per tutti?

Con certe classifiche soggettive delle persone potrebbero esser forzate a poter scegliere solo il peggio in relazione alle proprie classifiche perché nessuno di quelli che piacciono mediamente o di più li sceglierebbe.

Tu non solo esprimi preferenze, sei anche allo stesso tempo oggetto rispetto alle preferenze dell'altro sesso.

Qua ho valutato solo l'estetica ma è un discorso che si può fare in generale se esistono preferenze. Poi bisogna tenere conto che uno non può magari conoscere tutti i membri della popolazione, ma credo che anche in condizioni ideali alcuni dovrebbero stare col peggio rispetto alle loro preferenze se le classifiche soggettive sono fatte in certi modi.

A seconda di come sono fatte queste classifiche personali si può prevedere poi come si dovrebbero o potrebbero accoppiare le persone in condizioni ideali dove tutti conoscono tutti o limitate con esperimenti ripetuti con gruppi limitati.

Può capitare comunque che una persona valutata in termini scarsi in generale in condizioni ideali dove tutti conoscono tutti possa fare un buon affare, non posso negarlo, in condizioni più limitate si potrà valutare la probabilità che trovi il buon affare e diventerebbero scarse secondo me. Devo vedere meglio che succede.

È un modello abbastanza elementare ma può rappresentare un abbozzo che dia un'idea di quel che può succedere.

Intuitivamente immagino (ma non sono sicuro) che se occhio e croce tutti finiscono con le stesse frequenze agli ultimi posti e ai primi e negli altri, staranno tutti grosso modo bene in termini di accoppiamento, forse nessuno verrebbe forzato a scegliere il peggio (rispetto alle proprie preferenze).

Voglio capire meglio che succede, non mi è proprio chiarissimo adesso che l'ho messo su carta.

Ma è proprio il concetto di "Classifica" che per me andrebbe smantellato del tutto.
Stiamo parlando di persone, non di numeri su un tabellone.
Risultare meno attraente di un altro individuo in un contesto sociale, non dirà mai nulla sul nostro valore come persone e su quello che sappiamo fare; bisognerebbe saper distinguere la sfera pubblica da quella privata.
Non si può frequentare ragazze che non si conoscono?
E quale sarebbe il problema?
Al massimo la cosa mi darebbe fastidio qualora una ragazza piacesse al sottoscritto, ma per arrivare a quel punto si dovrebbe comunque già aver frequentato un po' quella stessa persona.
Qualsiasi altra condizione diversa da questa per me non ha alcun significato.
Qual è il senso di esprimere a priori un giudizio su una situazione ipotetica od ignota?
Il concetto espresso da Bukowski sull'impossibilità di conoscere tutti, è in fondo applicabile a chiunque, belli, standard o brutti che siano.

Il vero obiettivo dovrebbe essere quello di conoscere una persona che ci appaghi e con cui ci sentiamo coinvolti, affettivamente e sessualmente.
Non importa se per raggiungere quella meta si è dovuto sperimentare la relazione sociale con 1, 5 o 10 persone.
Conta solo l'esperienza e come ci si sente accanto a qualcuno.
Cioè, se un uomo al secondo approccio o primo, trova una persona piacevole con cui si trova bene, dovrebbe rinunciare perché alcune persone ne hanno avute in più?
Per me è un discorso che non ha senso di esistere.
In questo senso nulla risulta forzato; semplicemente alcuni fattori della vita di tutti noi sono dovuti al caso, senza eccezioni di sorta.
Come quello di incontrare determinate persone piuttosto che altre.
E la base di questo processo è la conoscenza, la relazione sociale, da cui può nascere un interesse, non la bellezza della persona in sé.
Con una ragazza o ragazzo, ci si dovrebbe uscire perché scaturisce un interesse, non perché è bello o bella.
Le preferenza sono figlie dei contesti sociali, delle relazioni all'interno dei sistemi e delle caratteristiche dei singoli che le compongono, non quindi frutto di schemi preconfezionati.

Già solo il fatto che per descrivere le qualità delle persone si debba ricorrere ai numeri, la dice lunga sull'assenza di coinvolgimento e contatto che si ha con gli altri, in certi casi purtroppo.
Una ragazza che piace davvero non ha bisogno di tabelle: è fuori scala.

tex89 17-09-2021 14:39

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2638755)
E la base di questo processo è la conoscenza, la relazione sociale, da cui può nascere un interesse, non la bellezza della persona in sé.
Con una ragazza o ragazzo, ci si dovrebbe uscire perché scaturisce un interesse, non perché è bello o bella.

Se non nasce prima l'attrazione non c'è possibilità di arrivare alla conoscenza e quindi all'interesse.

Il problema è che le persone vivono in una società, quindi tengono conto anche del'opinione della società.
Magari una ragazza trova interessante un ragazzo che ha qualche problema o esteticamente non è accettato dalla società, questa nella maggior parte dei casi prima o poi passa oltre perchè semplicemente tutto ciò che esce dalla "normalità umana" suscita un pensiero strano, come sbagliato, e quindi inevitabilmente viene influenzata dal gruppo stesso in cui vive.

vikingo 17-09-2021 15:12

Io sono stato sia brutto che bello e c'è differenza come si viene percepiti nella società soprattutto se si eintroversi.lintroverso coi muscoli e affascinante quello con la panza no.senza giri di parole ma e così.parlo per la mia esperienza di vita.ma anche il simpaticone estroverso bruttino.per piacere a certe donne belle serve un estetica di base poi viene il resto.perche una donna bella sa che si può permettere uno bello quanto lei.e anche quando cammini per strada lo capisci il grado di bellezza delle donne che ti guardano.e come la ragazza obesa che perde 20 Kili e diventa una modella. E riceve le attenzioni dei belli.io di donne belle con uomini sotto media esteticamente senza reddito alto non è ho mai visti.

XL 17-09-2021 15:25

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2638755)
Ma è proprio il concetto di "Classifica" che per me andrebbe smantellato del tutto.
Stiamo parlando di persone, non di numeri su un tabellone.
Risultare meno attraente di un altro individuo in un contesto sociale, non dirà mai nulla sul nostro valore come persone e su quello che sappiamo fare; bisognerebbe saper distinguere la sfera pubblica da quella privata.
Non si può frequentare ragazze che non si conoscono?
E quale sarebbe il problema?
Al massimo la cosa mi darebbe fastidio qualora una ragazza piacesse al sottoscritto, ma per arrivare a quel punto si dovrebbe comunque già aver frequentato un po' quella stessa persona.
Qualsiasi altra condizione diversa da questa per me non ha alcun significato.
Qual è il senso di esprimere a priori un giudizio su una situazione ipotetica od ignota?
Il concetto espresso da Bukowski sull'impossibilità di conoscere tutti, è in fondo applicabile a chiunque, belli, standard o brutti che siano.

Il vero obiettivo dovrebbe essere quello di conoscere una persona che ci appaghi e con cui ci sentiamo coinvolti, affettivamente e sessualmente.
Non importa se per raggiungere quella meta si è dovuto sperimentare la relazione sociale con 1, 5 o 10 persone.
Conta solo l'esperienza e come ci si sente accanto a qualcuno.
Cioè, se un uomo al secondo approccio o primo, trova una persona piacevole con cui si trova bene, dovrebbe rinunciare perché alcune persone ne hanno avute in più?
Per me è un discorso che non ha senso di esistere.
In questo senso nulla risulta forzato; semplicemente alcuni fattori della vita di tutti noi sono dovuti al caso, senza eccezioni di sorta.
Come quello di incontrare determinate persone piuttosto che altre.
E la base di questo processo è la conoscenza, la relazione sociale, da cui può nascere un interesse, non la bellezza della persona in sé.
Con una ragazza o ragazzo, ci si dovrebbe uscire perché scaturisce un interesse, non perché è bello o bella.
Le preferenza sono figlie dei contesti sociali, delle relazioni all'interno dei sistemi e delle caratteristiche dei singoli che le compongono, non quindi frutto di schemi preconfezionati.

Già solo il fatto che per descrivere le qualità delle persone si debba ricorrere ai numeri, la dice lunga sull'assenza di coinvolgimento e contatto che si ha con gli altri, in certi casi purtroppo.
Una ragazza che piace davvero non ha bisogno di tabelle: è fuori scala.

Ma io vorrei sapere come diavolo dovrebbero funzionare le persone, sempre una classifica soggettiva fai se operi una scelta. Mi sembrano discorsi inutili questi che criticano questi approcci.
Non esistono le preferenze?
Ma se anche quando hai scritto il primo messaggio ha detto di preferire quella ragazza rispetto ad altre vuol dire che queste cose comunque ci sono, che senso ha dire poi che non esistono queste cose? :nonso:
Qua pare che il problema sia che uno cerchi di parlarne in qualche modo.

Ora o vuoi dire che conoscere quella persona era equivalente a conoscerne qualsiasi altra per te, o non ti seguo, in qualsiasi altro caso esprimi una preferenza per quella persona e lo vuoi negare ipocritamente.

Metto in conto anche il caso, è ovvio che non si potranno conoscere tutte le persone, ma tra quelle che conosci sempre una scelta dovrai operare e ne preferirai di più alcune rispetto ad altre.

In termini ipotetici uno si può chiedere "se avessi conosciuto altre persone quale mi sarebbe piaciuta di più? Con quale avrei preferito stare?".

A me non sembra proprio che non abbiano senso queste cose.

E' ovvio che praticamente non si possono conoscere tutte, ma questo cosa c'entra nel momento in cui si facendo un discorso ipotetico per capirci qualcosa?

Non volevo descrivere alcuna qualità ma l'ordine che generano le preferenze soggettive di una persona che confronta altre persone in un certo momento quando in linea di principio potrebbe operare una scelta tra queste in qualche senso, di attrattività fisica, per viverci insieme, per fare sesso, per una relazione potendo avere un quadro di informazioni completo rispetto a quel che vorrebbe fare.
Perché questa cosa per te risulta incomprensibile?

Lo ammetto che è un modello molto semplificato, ma se non si parte da questo per poi magari complicarlo, non si riesce a capirci mai nulla.

Inner_Beauty89 17-09-2021 19:11

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2638769)
Ma io vorrei sapere come diavolo dovrebbero funzionare le persone, sempre una classifica soggettiva fai se operi una scelta. Mi sembrano discorsi inutili questi che criticano questi approcci.
Non esistono le preferenze?
Ma se anche quando hai scritto il primo messaggio ha detto di preferire quella ragazza rispetto ad altre vuol dire che queste cose comunque ci sono, che senso ha dire poi che non esistono queste cose? :nonso:
Qua pare che il problema sia che uno cerchi di parlarne in qualche modo.

Ora o vuoi dire che conoscere quella persona era equivalente a conoscerne qualsiasi altra per te, o non ti seguo, in qualsiasi altro caso esprimi una preferenza per quella persona e lo vuoi negare ipocritamente.

Metto in conto anche il caso, è ovvio che non si potranno conoscere tutte le persone, ma tra quelle che conosci sempre una scelta dovrai operare e ne preferirai di più alcune rispetto ad altre.

In termini ipotetici uno si può chiedere "se avessi conosciuto altre persone quale mi sarebbe piaciuta di più? Con quale avrei preferito stare?".

A me non sembra proprio che non abbiano senso queste cose.

E' ovvio che praticamente non si possono conoscere tutte, ma questo cosa c'entra nel momento in cui si facendo un discorso ipotetico per capirci qualcosa?

Non volevo descrivere alcuna qualità ma l'ordine che generano le preferenze soggettive di una persona che confronta altre persone in un certo momento quando in linea di principio potrebbe operare una scelta tra queste in qualche senso, di attrattività fisica, per viverci insieme, per fare sesso, per una relazione potendo avere un quadro di informazioni completo rispetto a quel che vorrebbe fare.
Perché questa cosa per te risulta incomprensibile?

Lo ammetto che è un modello molto semplificato, ma se non si parte da questo per poi magari complicarlo, non si riesce a capirci mai nulla.

XL, non ho mai detto di non avere preferenze.
Il tema della discussione che ho voluto aprire riguardava l'eccesso di preoccupazione per l'estetica, da parte di alcuni, troppi utenti presenti qua nel Forum.
Navigando nel sito, da qualche mese, mi sono reso conto che gli argomenti più gettonati sono quasi sempre gli stessi.
Ogni volta che mi imbattevo in certe discussioni relative, mi chiedevo del perché molto raramente gli utenti portavano a favore della loro causa, esperienze di vita personale, con esempi concreti su cui poi ragionare; troppe volte, invece, mi è capitato di seguire filoni di discussione che parevano pilotati da fonti esterne e che si basavano più che altro su luoghi comuni.

Detto questo, il mio intento era solo quello di proporre una visione delle relazioni sociali che non fosse figlia di una visione unilaterale, soprattutto per quanto riguarda l'approccio con l'altro sesso.
Non tutti guardiamo alle persone con gli stessi occhi e a maggior ragione, non comunichiamo con il prossimo con le stesse modalità, o semplicemente quando lo facciamo, stiamo attenti a particolari diversi.
E l'estetica stessa presenta diverse sfaccettature, a partire dai lineamenti del viso, del corpo o in generale il portamento, se risulta fine o, passami il termine, "ignorante".
Per non parlare dell'aspetto psicologico nella conversazione tra due persone.
In ogni individuo si possono cogliere tantissime sfumature diverse.
Ed è perfettamente possibile, con queste premesse, che la preferenza di ognuno di noi passi per origini diverse.
Ecco perché ritengo errato dare eccessiva importanza all'estetica pura: ha il suo valore, il suo peso specifico, ma è solo uno dei tanti aspetti su cui concentrarsi.
Gli esempi basati sulla pura estetica calzano a pennello, perché dagli scritti, esce l'idea che quelle persone getterebbero tutte le loro "fiches" sul tavolo sull'altare dell'aspetto.
In pratica fanno credere che uscirebbero con una ragazza solo per via della sua estetica.
Rispettabile, ma non condivisibile, almeno dal sottoscritto.
Suscitare davvero interesse nell'interlocutore è ben più complesso che mostrare la propria bellezza; ha più a che fare con la sensualità, che all'interno racchiude molte più particolarità.

Tutto deve essere ricondotto all'esperienza, alla relazione; ecco perché ritengo non congruo ragionare per ipotesi, rischiando di fare voli pindarici che nulla portano alla discussione, non potendo operare su basi concrete.

Abe's Oddysee 17-09-2021 19:36

Re: Il ruolo dell'estetica
 
C'è da dire una cosa, se vogliamo.parlaee in termini redpillati l'estetica ha una sua rilevanza in quanto indicativa di buoni geni da tramandare alla prole.
Tuttavia questo discorso ha una falla di fondo, ovvero, riduce tutta l'ereditarietà ai soli tratti fisici visibili dall'esterno mentre in realtà tutto viene ereditato, compreso le sinapsi che formano il cervello dalle quali poi dipende il temperamento di base di un individuo, sul quale poi si forma il carattere.
Basandomi su studi scientifici, il carattere si forma in base agli stimoli dell ambiente circostante, ma il temperamento che invece é innato ed ereditario, é ciò che modula la reazione agli stimoli ambientali (a parità di trauma io reagisco diversamente rispetto ad un altro individuo perché abbiamo temperamenti diversi)

Quindi un bel carattere può essere elemento di attrazione anche in ottica riproduttiva..

Poi ovviamente é sempre una lotteria, non é detto che da due genitori estroversi nascano figli altrettanto estroversi, cosi come due genitori brutti possono generare figli belli.

vikingo 17-09-2021 22:47

Lodo benissimo che l'estetica non è tutto.ma a me migliorare ilfiico mi sta servendo a essere più sicuro a credere in me stesso.se uno riesce ad attrarre una donna solo migliorando col carattere buon per lui io non ci sono riuscito.e l'ho capito durante la pandemia anche perché ho più di trent anni non c'è più molto tempo.secondo me e più facile migliorare di fisico che di carattere sopra una certa età soprattutto ma io parlo in base al mio percorso di vita.

Jack Dundee 987 17-09-2021 23:10

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 2638919)
Lodo benissimo che l'estetica non è tutto.ma a me migliorare ilfiico mi sta servendo a essere più sicuro a credere in me stesso.se uno riesce ad attrarre una donna solo migliorando col carattere buon per lui io non ci sono riuscito.e l'ho capito durante la pandemia anche perché ho più di trent anni non c'è più molto tempo.secondo me e più facile migliorare di fisico che di carattere sopra una certa età soprattutto ma io parlo in base al mio percorso di vita.

Non sono d'accordo, anzi con più si va avanti con l'età con più é difficile migliorare i difetti estetici e se la base non è buona non si va da nessuna parte.

Hank Moody 18-09-2021 00:05

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2638672)
E quindi questa sua iniziativa come te la spieghi? Con la tua simpatia?

È difficile spiegarlo, quante volte mi è successo di parlare delle stesse cose ed essere in una situazione come dicono i francesi "en passant".
Nessuno ha una risposta esatta per quello che succede, è tutta una serie di combinazioni. Penso che se fossi andato da un'altra parte, se ci fosse stata un'altra ragazza magari non sarebbe successo niente. Non nego che ci sia anche l'attrazione fisica, ma non esiste alcuna formula che regoli l'attrazione, è tutto casuale perché anche se esci di casa con l'intento di trovarti una ragazza, puoi metterci tutta la determinazione che vuoi ma troverai tanti rifiuti.
Visto che viene citato Bukowski, lui diceva che l’amore non è che il risultato di un incontro casuale. La gente gli dà troppa importanza...

Creeper 18-09-2021 00:13

Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2638690)
Tra i messaggi di risposta che leggo, e che in fondo apprezzo per l'interessamento sull'argomento, continuo a non comprendere questo bisogno impellente di finalizzare il ragionamento su larga scala
[...]

Ma allora non stiamo parlando della stessa cosa :nonso:
Tutti i discorsi riguardo dinamiche di attrazione hanno senso in ottica di grandi numeri, perché se il discorso sono i gusti soggettivi, allora c'è ben poco da discutere. Ognuno ha i suoi, che possono più o meno discostarsi dalla massa.
Tu dici che ti è capitato di interessarti a ragazze nonostante ce ne fossero di oggettivamente più belle nel gruppo: non è nulla di particolarmente strano, ovvio che non conta solo l'aspetto estetico. L'attrazione è fatta di tante cose, anche se, in linea di massima, pure le caratteristiche caratteriali che attraggono maggiormente sono più o meno le solite.
Nessuno dice che tu (generico) ti debba preoccupare di quanto i tuoi gusti siano in linea con quelli di chi ti sta attorno, ci mancherebbe. Ma 'sti grandissimi cazzi :D
Come però ha giustamente detto XL, diverso è il discorso inverso.

Se poi l'intento del thread era semplicemente quello di ribadire quanto non conti solo l'estetica, beh, mi trovi d'accordo. Conosco diversi ragazzi più brutti di me fidanzati. Il punto è che, comunque, quei ragazzi hanno caratteristiche caratteriali e comportamentali mediamente più apprezzabili delle mie, e nel complesso sono più attraenti di me.

Warlordmaniac 18-09-2021 01:37

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Hank Moody (Messaggio 2638954)
Non nego che ci sia anche l'attrazione fisica, ma non esiste alcuna formula che regoli l'attrazione, è tutto casuale perché anche se esci di casa con l'intento di trovarti una ragazza, puoi metterci tutta la determinazione che vuoi ma troverai tanti rifiuti.
Visto che viene citato Bukowski, lui diceva che l’amore non è che il risultato di un incontro casuale. La gente gli dà troppa importanza...

Se io sto fuori tutto il giorno entrando a casa solo per lavarmi, non farò mai quel tipo di incontri casuali. Piacere non è per tutti.

XL 18-09-2021 05:24

Re: Il ruolo dell'estetica
 
Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2638849)
XL, non ho mai detto di non avere preferenze.
Il tema della discussione che ho voluto aprire riguardava l'eccesso di preoccupazione per l'estetica, da parte di alcuni, troppi utenti presenti qua nel Forum.
Navigando nel sito, da qualche mese, mi sono reso conto che gli argomenti più gettonati sono quasi sempre gli stessi.
Ogni volta che mi imbattevo in certe discussioni relative, mi chiedevo del perché molto raramente gli utenti portavano a favore della loro causa, esperienze di vita personale, con esempi concreti su cui poi ragionare; troppe volte, invece, mi è capitato di seguire filoni di discussione che parevano pilotati da fonti esterne e che si basavano più che altro su luoghi comuni.

Detto questo, il mio intento era solo quello di proporre una visione delle relazioni sociali che non fosse figlia di una visione unilaterale, soprattutto per quanto riguarda l'approccio con l'altro sesso.
Non tutti guardiamo alle persone con gli stessi occhi e a maggior ragione, non comunichiamo con il prossimo con le stesse modalità, o semplicemente quando lo facciamo, stiamo attenti a particolari diversi.
E l'estetica stessa presenta diverse sfaccettature, a partire dai lineamenti del viso, del corpo o in generale il portamento, se risulta fine o, passami il termine, "ignorante".
Per non parlare dell'aspetto psicologico nella conversazione tra due persone.
In ogni individuo si possono cogliere tantissime sfumature diverse.
Ed è perfettamente possibile, con queste premesse, che la preferenza di ognuno di noi passi per origini diverse.
Ecco perché ritengo errato dare eccessiva importanza all'estetica pura: ha il suo valore, il suo peso specifico, ma è solo uno dei tanti aspetti su cui concentrarsi.
Gli esempi basati sulla pura estetica calzano a pennello, perché dagli scritti, esce l'idea che quelle persone getterebbero tutte le loro "fiches" sul tavolo sull'altare dell'aspetto.
In pratica fanno credere che uscirebbero con una ragazza solo per via della sua estetica.
Rispettabile, ma non condivisibile, almeno dal sottoscritto.
Suscitare davvero interesse nell'interlocutore è ben più complesso che mostrare la propria bellezza; ha più a che fare con la sensualità, che all'interno racchiude molte più particolarità.

Tutto deve essere ricondotto all'esperienza, alla relazione; ecco perché ritengo non congruo ragionare per ipotesi, rischiando di fare voli pindarici che nulla portano alla discussione, non potendo operare su basi concrete.

L'estetica non è costituita solo dai lineamenti del viso anche dal grado di giovinezza e cosí via, per questo io non volevo definirla e stavo ragionando in astratto.
Io penso che anche soggettivamente i giudizi estetici (per chiarirci, di attrazione fisica) si discostano da quelli comuni, in realtà quelli comuni esistono perché quelli soggettivi risultano abbastanza simili anche se non identici.
Può capitare che tra una donna bellissima in termini di lineamenti ma anziana e una meno bella ma molto giovane, si preferisca la giovane, sempre di esteriorità ed estetica si tratta anche in casi del genere.
Se uno non fa l'amore con un ippopotamo, o con persone dello stesso sesso è perché non si sente attratto già a monte dalla fisicità, ora questo è un parametro, d'accordo ma non è cosí irrilevante visto che ti fa comunque scartare un mucchio di oggetti d'amore.

Io mi stavo chiedendo in generale in che casi si potrebbero fare collimare perfettamente le cose quando i singoli esprimono una preferenza rispetto ad altri.

Supponendo che maschi e femmine sono uguali in numero e che ad ogni persona piace di più di tutte le altre una persona sola e per ognuno è diversa (e viceversa la persona preferita da quella ideale di x sia x stesso), si avrebbe poi un risultato di uno a uno ottimale, se si potessero conoscere tutte, ognuno potrebbe stare, in linea di principio, con la persona che preferisce piú di tutte le altre. La teoria dell'anima gemella.

A naso non penso che le preferenze di tutti siano così variegate e quindi penso che questa teoria sia falsa, al più si potrebbe arrivare a questo in linea teorica (ma non è detto che lo si raggiunga in pratica): ognuno sceglie il meglio che può ottenere non il meglio che preferisce, ci saranno comunque varie situazioni di equilibrio di questo tipo. Immagino che in pratica le preferenze di tutti si accavallano un po' e piú di un po' ed è questo che crea poi sperequazione, non tutti riescono a stare con le persone che piú preferiscono, e delle persone magari potranno stare solo con persone che non preferiscono in modo marcato perché molti preferiranno cose analoghe.
Se molti vogliono le donne giovani, ad esempio, esaurite queste che magari avranno scelto il meglio disponibile (secondo le loro preferenze), gli altri dovranno mettersi per forza di cose con le restanti anche se preferiscono anche loro le giovani, magari ci sarà anche una quota che preferisce le altre ma non riuscirà a riequilibrare il tutto se non coincide con i restanti. A sessi invertiti si può fare un ragionamento analogo con altre caratteristiche estetiche o di altro tipo.

Insomma potrebbero esserci anche persone che devono mettersi per forza insieme a persone che non preferiscono in massimo grado o in grado elevato anche se le loro preferenze soggettive non puntano al massimo oggettivo (la media di cui ho parlato all'inizio).

Se alcune di queste persone non sono disposte a stare col peggio relativo alle proprie preferenze, nel modello semplificato che ho immaginato, vengono a crearsi i single involontari. Per me una situazione equa la si raggiungerebbe se tutti possono scegliere quel che preferiscono mediamente (né il massimo, né il minimo), ma a me pare che dipende poi dalle preferenze soggettive di ognuno come sono fatte per determinare questa situazione. Inoltre mi sa che risulta irrealizzabile se si lascia questo mercato libero, se ognuno sceglie il meglio che può potrebbero esaurirsi certe possibilità.

In una situazione dove tutti hanno proprio le stesse ed identiche preferenze capiterebbe che chi ha il valore oggettivo peggiore potrà scegliere solo il peggio, chi il medio il medio che preferisce e chi il massimo il massimo che preferisce. Sempre assumendo in modo semplificato che maschi e femmine hanno lo stesso numero però.

Ad esempio se i maschi sono a0, b0 ,c0 e le femmine a1, b1, c1 e supponisamo per ognuno (sia i maschi che le femmine) che le persone dell'altra popolazione hanno lo stesso ordine rispetto alle preferenze soggettive...

c1, b1, a1, ordine in base alle preferenze di a0 (il migliore è a1, l'ordine va da sinistra a destra dal peggiore al migliore)
c1, b1, a1, ordine in base alle preferenze di b0
c1, b1, a1, ordine in base alle preferenze di c0

a0, c0, b0, ordine in base alle preferenze di a1
a0, c0, b0, ordine in base alle preferenze di b1
a0, c0, b0, ordine in base alle preferenze di c1

avremmo certi accoppiamenti ragionando così...
il meglio che può scegliere a0 è a1 (rispetto elle preferenze soggettive, nella scelta si è guidati solo da queste e non dalle oggettive che servono ad altro, a fare certe valutazioni generali) ma il meglio che può scegliere a1 è b0, ma a0 è l'ultima scelta, è al minimo delle sue preferenze, l'affare non si chiude perché ad a1 proprio non conviene.
il meglio che può scegliere b0 è a1, il meglio che può scegliere a1 è b0, l'affare si chiude, primo accoppiamento
b0 - a1...

Per farla breve se calcoliamo il valore medio di ognuno, ognuno dovrà per forza di cose chiudere l'affare con la persona che ha lo stesso valore medio.

quindi avremo b0 - a1, c0 - b1, a0 - c1.

Per alcuni questa situazione è buona, dal mio punto di vista no, esistono comunque persone forzate a scegliere il peggio che preferiscono.

Quante ce ne sono di persone forzate a scegliere il peggio in base alle loro preferenze soggettive? Non lo so, bisogna capire un po' da che assetti di preferenze soggettive dipende questa cosa (sono questi che messi insieme creano tutto il sistema, le cose si possono anche complicare casomai anche i valori oggettivi, le medie, possono andare a modificare le preferenze soggettive in termini temporali, io per ora non l'ho considerato proprio il tempo e cose del genere dove il tutto poi influenza la parte, e la parte il tutto).

Il fatto che esistano persone forzate a dover scegliere il peggio è simile ad effetti come la disoccupazione. C'è una quota di persone che cerca di inserirsi ma non riesce a trovare lavori diversi da quelli sottopagati o dove i livelli di sfruttamento superano certe soglie.

Molti sostengono che non si può parlare di mercato, ma chiamiamolo anche in altri modi, sempre dovrà esserci una cosa del genere all'opera se le persone hanno delle preferenze in questi ambiti. Basta soltanto questo, che abbiano delle preferenze.

Il fatto che tu abbia avuto la possibilità di stare con una donna che ti piace abbastanza o la preferita in assoluto per te nell'insieme, non implica affatto che questa rappresenta una possibilità abbordabile per tutti.

L'estetica non è tutto va bene, ma un certo margine di scelta tu l'hai avuto, altri potrebbero non averlo, questo riesci a comprenderlo?


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