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viaggiare da solo
Ciao a tutti,
anzitutto spero di non aver sbagliato sezione. Come da titolo, come la vedete un viaggio in solitaria nella speranza di riuscire a migliorare le interazioni sociali e magari, tramite l'esposizione continua e forzata, riuscire ad acquisire maggiore autostima e migliorare tutto il complesso? sono un introverso a livelli cronici, mi vergogno a far tutto da solo, ho paura di essere giudicato e di sbagliare nel fare le cose. Non ho praticamente mai viaggiato da solo, quindi qualche paura ce l'avrei. Ma pensavo comunque che potrebbe essermi di grande aiuto. Per esemplificare e darvi un'idea, mi preoccupa pure dover fare tutta la parte del check in all'aeroporto, non avendola mai fatta da solo. Mi preoccupa dover prendere un taxi da solo, mangiare da solo, per paura di non essere capace nel 'comportarmi', per paura di essere sotto la lente di ingrandimento e del giudizio altrui. Mi spaventa non essere in grado di sopravvivere da solo. Nel caso riuscissi a convincermi pensavo di andarmene all'estero, in qualche capitale europea, fare il turista impegnandomi la giornata, esser quindi sempre in movimento nell'ottica di ridurre al minimo i momenti di buco ed evitare pause riflessive in cui incomberei inevitabilmente in bruttissimi pensieri, ansia, via dicendo. Che ne pensate? |
Ciao,
Personalmente sono favorevole ai viaggi in solitaria ma non per risolvere i propri problemi. Al di fuori Partire senza sapere cosa andare a fare e solo per turismo da come ho capito (probabilmente mi sbaglio) girando i pasi è invidiabile ma se il tuo scopo è risolvere i problemi io non penso sia la soluzione. Sui tecnicismi dei viaggi, se mai inizi mai impari. Per l'aspetto economico,non so come faresti. |
Ciao, ti ringrazio della risposta.
Magari non mi risolve alcunche', pero' se non altro potrei (almeno su quel versante) superare certe specifiche insicurezze che mi tormentano da sempre e limitano fortemente anche proprio nella vita di tutti i giorni. Io la vedo come una cosa utile, magari ecco mi sbaglio, ma se non altro potrei acquisire esperienza, arricchirmi, ottenere maggior praticita' e risolutezza (che tanto mi mancano..). Dopotutto non sono piu' un giovincello, certe cose avrei gia' dovuto averle fatte, quindi occorre quanto prima rimediare, o almeno provarci. Circa le mete avevo pensato a ragione di escludere quelle vacanziere/modaiole piu' in voga, a beneficio di classiche citta' d'arte, capitali europee che vale la pena visitare. Al riguardo mi affiderei pero' a voi, visto che non sono un gran viaggiatore fuori paese. |
Ok, chiaro allora parti e amen. Non saresti ne il primo ne l'ultimo.
In questo periodo del covid forse dovrai fare più attenzione su eventuali documenti necessari prima di entrare in altri Stati. Ti consiglio di utilizzare i gruppi social dove ci sono di solito sempre molte informazioni aggiornate e probabilmente altri come te che hanno già fatto domande di cui hai dubbi.( ho creato un secondo profilo fittiZio su facebook dove non ho amici per poter fare domande nei gruppi bsenza comparire nelle bacheche degli altri) Prenotazione hotel ti consiglio booking. Per i posti da visitare, su capitali europee non sbagli. Personalmente ti consiglio Andalusia. |
Re: viaggiare da solo
Qualche viaggio l'ho fatto in passato ma sempre in compagnia e in realtà ci hanno sempre pensato gli altri ad organizzare, perché più pratici.
Ormai sono 3 anni che non faccio neanche una minivacanza e quest'anno avrei proprio voglia di fare qualcosa, ma non lo faccio per interagire etc. bensì solo per cambiare area, vedere i posti e fuggire dall'afa della città. L'estero per quest'anno è escluso, oltre che per i noti problemi di prenotazioni, check in, etc. non ci vado per il covid, le quarantene i permessi i tutti i cazzi della pandemia. |
Re: viaggiare da solo
penso che un viaggio in solitaria possa solo che far bene e che non avrai tempo per farti tutti questi pensieri ansiogeni e senza manco rendertene conto affronterai in scioltezza situazioni che prima vedevi difficili
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Re: viaggiare da solo
Ho viaggiato da solo diverse volte, anche all'estero, ma non sono riuscito a conoscere gente e sbloccarmi.
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Io sono andato a Londra con l'intenzione di fuggire dai miei problemi. Scontato dire che i miei problemi non mi hanno lasciato.
Però, l'eccitazione di essere in un paese diverso, la consapevolezza di un possibile nuovo inizio mi ha aiutato a tamponare alcune paure, e alcune ansie, tutto sommato dandomi alcune botte di autostima. Io dico che vale la pena farlo, sto viaggio. |
Re: viaggiare da solo
Vorrei partire domani stesso, ma mi blocca il giudizio dei miei genitori e dei miei fratelli, so già cosa direbbero, questa volta non riesco a non pensarci
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Re: viaggiare da solo
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Re: viaggiare da solo
Non so se ti conviene in questo periodo andare all'estero, considera bene le limitazioni e la possibilità di restare bloccato.. anche in Italia ci sono posti da visitare che magari come primo viaggio ti risulterebbe un po' più semplice giusto per non fare il passo più lungo della gamba.. Io ho fatto un lungo viaggio anni fa alle isole canarie e mi ha cambiato indubbiamente, mi ha reso un po' piu forte nell'autonomia e mi ha permesso di staccarmi dai problemi legati al contesto ma non ha risolto le mie difficoltà e il mio senso di inadeguatezza rispetto al mondo. Valuta anche la montagna in caso avessi bisogno di relax e contatto con la natura.. facci sapere cosa scegli e buon viaggio :):applauso::perfetto:
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Re: viaggiare da solo
C'è chi riesce a viaggiare da solo e godersela e chi no, io personalmente mi stuferei e poi nei luoghi turistici è pieno di coppie, famiglie gruppi di amici mi deprimerei ancora di più.
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Re: viaggiare da solo
Io capisco bene alcuni dei timori che hai citato. Ad esempio l'andare in aeroporto e districarsi nelle varie e ansiogene formalità e tempistiche per la partenza, il cenare da solo e quindi magari l'evitare una buona fetta di potenziali posticini. E forse la paura dello sconforto che inevitabilmente sopraggiungerà in alcuni momenti, per essere da solo.
Detto questo però, sono dell'idea che una eventuale esperienza in questo senso ti possa dare qualcosa e a fine viaggio avrai quantomeno temporaneamente la sensazione di essere riuscito a superare una paura ed essertela cavata da solo, fortificando un minimo la tua autostima. Se ne hai la possibilità io lo farei. Guarda, forse la discriminante sarebbe se hai un posto che ti interesserebbe visitare e ti renderebbe felice a farlo. La curiosità e la motivazione di conoscere e visitare ti renderebbero più leggero e ti darebbero distrazione da problemi e paure. |
Re: viaggiare da solo
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Re: viaggiare da solo
Questo fine settimana la nuova educatrice assegnatami dal CSM mi porterà a fare una gita fuori porta e sono in panico e sotto benzodiazepine da giorni; mi ha convinto alla fine col fatto che ci sarà un'ora e mezza da guidare.
I trip mentali sono già partiti... Anche a me anni fa mi era capitato di pensare a qualche viaggio in solitaria, ma non per risolvere i problemi e le fobie anche perché quelli sono i primi ad impormi i limiti per spostarmi anche solo dal mio comune. Con i miei mai fatta una vacanza né qui né fuori, non ci sono mai stati i soldi e i momenti adatti (per questioni di salute famigliari). Anche io come te ho la fobia per tutto oltre che quella sociale, ho compulsioni ossessive e mi vergogno per qualsiasi cosa, mangiare da solo, camminare da solo in mezzo alla gente, fare manovra in macchina in mezzo alla gente, stare in fila per...non so...ordinare o qualche servizio tipo le poste dove devi districarti anche tra le varie pratiche burocratiche e formalità...non so neanche come comportarmi, non so cosa dire e ho paura di fare figure di merda; chiamare qualche servizio, il taxi come dici tu, il carro attrezzi, il 118 o le forze dell'ordine se succede qualcosa (figuriamoci che non riesco a chiamare nemmeno il mio medico curante...proprio nessuna chiamata formale, devo delegare i miei come i bambini di 7 anni che si vergognano). Check in, biglietti del treno e robe varie boh...mai fatte, non ho la più pallida idea. La mia idea di viaggio era di partire da casa in macchina, andare ad esplorare qualche posto nuovo, all'inizio non troppo lontano, magari partire anche semplicemente con qualche posto vicino casa o proprio nella mia città (evitando però le zone dove ho paura di incontrare gente che potrebbe riconoscermi); poi si passa ad una giornata e quando si è presa più confidenza si sarebbe potuto provare anche con un paio di giorni. E poi così, in giro a piedi per la zona con tutto l'equipaggiamento di macchine fotografiche e action cam per immortalare ogni cosa passi vicino a me, persone, veicoli, edifici, qualsiasi cosa, tutto per poter avere stimoli "artistici", alla ricerca di riferimenti per disegnare (vi fermo subito prima che iniziate a scriverlo; no, non è una cosa illegale). Il problema è proprio questo, il girare da solo, da sociofobico, in mezzo alla gente con tutti questi device che magari ti prendono pure per scemo o matto perché non hanno idea di cosa siano... Ma tanto la questione si risolve da sola sul nascere perché non vi sono i soldi né per girare né per l'attrezzatura che vorrei comprare per fare queste cose né la forza e la motivazione per riuscire a partire. |
Re: viaggiare da solo
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Certo, se sai attaccare bottone e parlare con chiunque è facile, ma un sociofobico in viaggio... non so... |
Re: viaggiare da solo
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Ma se riuscissi a ritrovare la strada della mia passione perduta da anni ormai, concentrarmi di nuovo sull'obiettivo del disegno che però deve poi concretizzarsi, forse potrei trovare un senso a tutta quella sofferenza nello stare fuori in un mondo che non mi appartiene, e quando torno a casa ricreo il mio a matita. Magari il cane che hanno preso i miei potrebbe diventare il mio compagno di esplorazioni; anche se preferirei mio fratello perché due mani in più sono più utili. |
Ormai è da qualche anno che viaggio da solo, In quanto mi piace tantissimo visitare nuovi posti e non mi va di rinunciarvi solo perché non ho nessuno con cui andare.
Devo ammettere che fino ad ora, i miei viaggi in solitaria non sono mai andati oltre i 5 giorni e oltre i confini europei... Per quanto riguarda l'interazione con gli altri, è quasi sempre stata limitata al minimo indispensabile, anche perché io sono schivo di natura. Mentre in termini pratici, come ti hanno già detto in molti, più si viaggia e più si impara. Inoltre abbiamo la fortuna di avere accesso praticamente a tutte le informazioni possibili tramite internet, per cui non è difficile partire già con una certa pianificazione... Personalmente una buona pianificazione (anche scritta), oltre al fatto di avere internet sempre disponibile per ogni evenienza, mi tranquillizza molto. Poi be, è verissimo che dovunque tu vada, il 99% delle persone che incontrerai sono in coppia/famiglia/comitiva e questo può fare male... ma se l'alternativa è non viaggiare, bè, personalmente ho imparato a mandar giù il boccone amaro, qualora si presentasse. In tutta sincerità, però, non sono nemmeno così convinto che preferirei sempre viaggiare con qualcuno. Mi piace molto gestire i tempi come preferisco, improvvisando cambi di itinerario se ne frattempo scovo un posto che mi piace, ritardando o anticipando una cena per godermi un bel tramonto da un punto panoramico, rimanendo a girovagare per molto tempo in un sito o museo che scopro piacermi parecchio etc, etc. |
Re: viaggiare da solo
Io ho fatto due viaggi da solo ed è stata un'esperieza positiva, soprattutto perche ho visitato luoghi che mi interessava vedere nel modo che ho preferito.
Dal punto di vista sociale non mi è cambiato niente, però non ero in una fase fobica. Io ti consiglio di farlo tanto non ti succederà niente di male, c'è una meta che ti interessa? |
Re: viaggiare da solo
Ho viaggiato sempre da sola ma per altre necessità, mai per svago (quei viaggi non li ho mai fatti nemmeno in compagnia). Prima che subentrassero queste "necessità" non ero mai uscita dalla mia provincia e non avevo mai preso un treno. Le prime volte in aeroporto mi perdevo e non avevo il coraggio di chiedere aiuto.
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Re: viaggiare da solo
Io non riuscirei a viaggiare da solo in mezzo a sconosciuti, mi sentirei in soggezione (come tutti credo).
L'unico posto dove davvero vorrei andare è l'Islanda o la Norvegia a nord, dove c'è la notte polare e le aurore boreali. Ovviamente totalmente solo...Tanto laggiù non penso ci sia tanta gente, poi starei col giubbotto da neve il cappello di lana, chi vuoi che veda il mio fisico o la mia faccia. |
Re: viaggiare da solo
Concordo con quanti ti hanno già consigliato di farlo se pensi che sia quello di cui hai bisogno, perché in ogni caso è un'esperienza che ti servirà per acquisire nuove consapevolezze.
Io ho fatto un paio di viaggi da solo e, sebbene non possa dire che siano andati male, il fatto di dover fare tutto da solo e non poter condividere la bellezza che vedevo (o avere qualcuno che mi faceva notare particolari che mi sarebbero magari sfuggiti) mi è davvero pesato e gettava su tutto una strisciante sensazione di malinconia. |
Re: viaggiare da solo
Qualche anno fa ho fatto un fine settimana da sola a Verona. Ero molto nervosa in quel periodo. Avevo bisogno di andarmene. Così ho fatto i biglietti e sono partita.
Il fatto di essere sola mi ha pesato durante le pause. Quindi pranzo e cena, la sera o in fila da qualche parte. Ho preso un aperitivo da sola e l'ho trovato tristissimo. Secondo me ti può aiutare tanto a superare le tue paure ma tieni conto della solitudine. Credo sia la parte più difficile. |
Mi stuferei subito...anzi,non partirei proprio.
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Re: viaggiare da solo
no io personalmente proprio non lo farei (come turista)... passerei l'intero tempo fra la noia e l'imbarazzo non godendomi per niente neanche il bello che ci sarebbe da vedere!!
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Re: viaggiare da solo
Voglio incoraggiare invece a farlo.. certo l'imbarazzo, la noia, il senso di differenza dagli altri ma uno deve partire cosciente di quello che è, andare oltre quello che per gli altri è normale anche perchè poi alla fine quelli che ti vedono fuori dal tuo paese non ti conoscono e ci sono mille motivi per cui uno può viaggiare da solo dipende con che spirito lo fai, se ti senti un poveretto gli altri ti vedranno come tale se invece provi anche un po' di orgoglio per essere capace di stare da solo e tollerare la noia l'impossibilità di condivisione l'assenza allora non ti interesserà neppure che cosa gli altri (sconosciuti totali nella tua vita) penseranno di te. Io ho provato a fare così e ti dirò che sono contento di aver visto posti che altrimenti non avrei visto, con dei libri e della musica e qualche bicchiere di vino in più.. Io capisco bene..però bisogna anche mettersi in gioco e rischiare, mal che vada sarà un'esperienza brutta che comunque qualcosa ti insegnerà. basta farlo con cognizione scegliere il posto giusto e iniziare con pochi giorni, poi si può tornare alla solita vita
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Re: viaggiare da solo
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Assieme a un breve periodo dedicato allo sport, fare giri per conto mio mi ha dato qualche aiuto almeno per frenare la caduta libera. Io spero che chiunque si cimenti con il viaggio in solitaria ne tragga qualcosa di buono. Su FB c'è il gruppo "viaggiare in solitaria", consiglio l'iscrizione perché anzitutto vedere altri che ce la fanno è uno sprone, secondo poi se la destinazione è di quelle non facilissime ci sono tanti trucchi e cose da sapere, pena rovinarsi il viaggio per cose banali. Sempre meglio sfruttare l'esperienza collettiva. EDIT, giusta l'osservazione di Trinacria: ammetto che vedere altri in gruppo mi deprime, in gran parte risolvo alla radice perché mi piacciono mete poco battute, posti solitari e fuori stagione eccetera. Penso che se mi trovassi da solo in agosto a Ibiza mi sparerei per quanto mi sentirei escluso dal vivere. |
Re: viaggiare da solo
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Re: viaggiare da solo
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Nessun problema a viaggiare da solo finché si tratta di rimanere nel nostro paese..mi piace davvero...e a dire il vero la vedo un'attività da fare per conto mio piuttosto che con altre persone (intendo un viaggio di più giorni) per il fatto che posso gestirmi il tutto senza dover stare a compromessi. Invece un'uscita con amici parte da presupposti completamente diversi. In quest'ultima sono dall'inizio disposto a compromessi perché l'obiettivo è di stare con gli altri. Invece nel viaggio per conto mio è l'esatto opposto.
All'estero però finora non sono stato in grado di andarci da solo....sopratutto per la lingua..e, anche se un minimo d'inglese lo saprei...non mi sento però invogliato a rimettermi a studiare o a far pratica di conversazione...insomma non trovo interesse e/o motivazione a farlo. |
Re: viaggiare da solo
Il viaggio più "pazzo" intrapreso da solo è stato fatto interamente in Flixbus, da una città italiana a una capitale europea, con un paio di cambi. Sono partito alle quattro del pomeriggio e arrivato alle sette della mattina il giorno successivo.
La prima cosa che ho fatto è stata fare colazione con delle cose portate dietro nello zaino, poi sono andato a cambiare gli Euro con la moneta locale (momento ansiogeno), e poi di corsa sono andato a cercare un bar (per il bagno). Un bar carino in centro, sembrava di essere tornati a inizio '900 una volta entrati. Dopo due giorni sono tornato indietro, altre 16 ore in viaggio. Il bilancio del viaggio è difficile da fare, infatti non sono riuscito a fare e vedere tutto quello che volevo, perché in alcuni momenti l'umore negativo ha prevalso, ma sicuramente è un'esperienza che rifarei. In quei giorni stava cadendo il governo M5S-Lega, ricordo bene questo dettaglio :mrgreen: |
Re: viaggiare da solo
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Re: viaggiare da solo
Mi piacerebbe andare in California.
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Re: viaggiare da solo
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Per quanto riguarda il posto dove alloggiare ovviamente ho prenotato prima di partire senza problemi. |
Anzitutto grazie a tutti/e delle risposte.
Ho modo soltanto adesso di replicare in quanto nell’ultima settimana mi trovavo a soggiornare nelle Baleari con uno dei miei tanti gruppi di amici (per lo più ‘amiche’ a dire il vero) e son stato di conseguenza alquanto impegnato, confido comprendiate. Ovviamente mento spudoratamente, ho avuto ahimè serie grane, ma preferisco sdrammatizzare (e soprassedere) per quanto possibile. In ogni caso.. il mio intento iniziale, come manifesto nel primo post, sarebbe stato quello di andarmene all’estero per qualche giorno, il più lontano possibile dall’Italia (o meglio, dagli italiani), ma concordo senz’altro con chi mi consiglia di informarmi e premunirmi prima di partire circa le limitazioni e problematiche che potrei esser costretto ad affrontare in loco. Ecco, questo mi creerebbe forte disagio, temo troppo forte. Intendo che se ad esempio fossi costretto a rimanere in quarantena all’estero sarebbe un dramma, mi logorerebbe di certo. Ora, son giunto alla conclusione che probabilmente la cosa migliore per questo anno (chissà i prossimi..) sarebbe quella di restare entro i confini, evitando così i possibili disagi summenzionati. Volevo evitare di farmi un viaggio in Italia a dire il vero, perché tendenzialmente odio gli italiani, talvolta sanno essere veramente crudeli, sadici. Probabile la verità sia un’altra, ovvero che essendo introverso, remissivo, beta, potrei trovarmi male ovunque, ma certo beccarsi qualche brutto commento qua avrebbe tutt’altro effetto, sulla mia psiche ormai già compromessa. Per darvi un’idea, sono un tipo che non ha mai fatto cose in solitaria per timore di essere additato come disagiato, come sfigato (cosa che tra l’altro sarebbe pur vera), che cerca di comportarsi ed apparire all’esterno quanto più convenzionalmente e ‘tipicamente’ possibile, così da passare inosservato e distante dalle attenzioni (ripeto, spesso crudeli) altrui. Sono perciò un tipo che non ha mai realmente vissuto la SUA di vita, se non anche una qualche forma di vita. Vabbè. Per tutte queste ragioni voglio farlo, voglio provarci, a viaggiare in solitaria, ma preferirei non esagerare (d’altra parte sarei un novizio), mi piacerebbe perciò trovare un qualche luogo, una località, dove potermi mettere alla prova in questa mia personale terapia di esposizione, ma senza esagerare, procedendo lentamente ed a piccoli passi. Le terapie d’urto non mi piacciono, temo finirei per regredire ancor più’. Consigli? |
Re: viaggiare da solo
Prova a partecipare ad un raduno degli utenti di Fobiasociale non proprio vicinissimo a casa tua : anche quello è un viaggio da solo.
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Re: viaggiare da solo
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Per superare questi disagi consiglierei, come vorrei fare anche io, una vacanza di pochi giorni in Italia. Meglio pochi giorni, 2-3-max 4, almeno se ti prende il disagio e la malinconia -ma mica è detto eh, magari va bene- sai che andrai via presto. Cerca di non essere troppo presente in albergo, in spiaggia dell'albergo, ristorante dell'albergo.. meglio partire zaino in spalla ed essere mobili. fare cose che impegnano, camminate, bicicletta, escursioni, visite, etc. |
Re: viaggiare da solo
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Re: viaggiare da solo
Stasera partirò per un viaggio da solo...non proprio da solo solo, vado a Cracovia assieme all'amico di Martucci (ma è come essere da soli, se vi ricordate com'é l'amico di Martucci).
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