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Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Oggi gironzolavo su internet e mi sono imbattuta in una frase: "non puoi aspettarti un altro risultato facendo sempre la stessa cosa".
È molto banale, ma mi ha ricordato che quando ero più giovane ho fatto dei tentativi per uscire dal mio isolamento (ad esempio, mi sono buttata ad andare a un concerto con degli sconosciuti, cosa che non vi consiglio per niente da sociofobici, perché è stato solo un trauma in più), mentre ultimamente mi sono molto rassegnata e non faccio praticamente nulla per cercare di entrare in contatto con il genere umano, esclusi i miei familiari. Voi tentate ancora? E se si, come ci provate? |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Sul piano del mondo esterno:
(come propedeutica al lavoro e non solo), ne sono uscito costruendomi un impegno stabile come volontario. Ho scritto un post di recente, lascio il link https://fobiasociale.com/praticare-g...tariato-75432/ Sul piano del mondo interno: Psicoterapia cognitiva Parlo in termini di progredire verso il benessere psico-fisico, non precisamente di vita sociale. Quest'ultima, nel mio caso, potrebbe venire soltanto dopo la realizzazione della prima. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Il mio problema è che non mi piacciono le persone, a meno che non c'è un legame e confidenza, e chiaramente bisogna crearlo, con il tempo e la frequentazione, che sia una relazione amorosa o amicale.
È molto difficile non basta esporsi, appunto c'è bisogno della partecipazione attiva di ambedue le parti, ma più si va in là con gli anni e più diventa difficile x via degli impegni e della calcificazione del cervello e dei comportamenti. Io ho provato in ordine cronologico: volontariato, cannabis e sigarette, sport, lavoro, amici di amici, sconosciuti, x ora è andato tutto male se si considera che punto a creare una frequentazione stabile e appunto con confidenza. Quello che mi ha dato più successo a conoscere le persone paradossalmente è il fumo e lo sport. Ma purtroppo faccio fatica a consolidare i rapporti. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
È una frase in cui credo molto perché purtroppo è molto vera. Il problema è che io non la applico alla routine ma anche ai veri tentativi che ho fatto per cambiare la mia situazione. E allora mi chiedo, spesso, come posso aspettarmi risultati diversi da stesse strategie? Le stesse strategie che mettono in pratica gli altri con successo, che io ho provato ma che poi non hanno funzionato. E perché ora dovrebbe andare diversamente?
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Ormai sono isolato da diversi anni, dalla fine delle superiori...ma anche in quegli anni non sono riuscito a combinare nulla. In questi anni il nulla cosmico, passati tra ansia e depressione, con l' aggravante di vivere in un cesso di paese. Quindi sono proprio bloccato e questa cosa mi fà girare parecchio le scatole.
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Io ancora sto cercando di capire cosa posso fare ma non so proprio :(
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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fatto sta che provo diverse tattiche o approcci ma finora non ho cavato un ragno dal buco... |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Purtroppo ogni volta c'è il rischio che le cose vadano male. È successo parecchie volte. Mi provo a convincere che non mi interessa passare per strana, mi interessa di più superare questi blocchi mentali che mi stanno rovinando la vita
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Invecchiando sono anche diventata più disinteressata, neanche capisco più se il desiderio è mio o se vorrei delle relazioni perché è socialmente previsto averle. |
Ci provo sul lavoro, dato che è l'unico luogo sociale che frequento.
Dopo quasi due anni a contatto con i colleghi sono finalmente riuscita ad essere più aperta e amichevole, direi che ho migliorato il mio modo di pormi nei confronti negli altri e questo è positivo, ma praticamente c'è voluta un'eternità rispetto a quanto ci metterebbe un normalone. Mi sono sbloccata però solo relativamente a quel contesto, perché poi quando mi viene chiesto di uscire e vedersi fuori dal lavoro scatta l'evitamento e rifiuto. Questo è dovuto però, oltre alla fobia sociale, anche allo scarso interesse per le attività proposte. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Quella frase sarà pure vera, ma quando io ho provato a fare qualcosa di "diverso", fuori dalla "comfort zone", ho preso tante di quelle bastonate che sono tornato al punto di partenza, rafforzato nelle mie paure, nel mio dolore, nella mia lontananza dal mondo.
Non voglio specificare i tentativi che ho fatto per privacy, ma sono stati abbastanza importanti sotto l'aspetto emotivo, routinario e personale in generale. Volevo provare a cambiare la mia situazione..ma a quanto pare, per me, il gioco non vale quasi mai la candela. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Secondo me questa storia di "uscire dalla comfort zone" è troppo semplificata Per farlo serve essere nel giusto stato d'animo, altrimenti si vivrà tutto male e si creerà l'ennesima cicatrice, che sarà l'ennesimo freno a provarci di nuovo. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Ho provato tutti i tentativi possibili:
esposizioni graduali e programmate con i miei genitori; con mio fratello; da solo (anche se pochissime); con l'infermiere assegnatomi dal CSM; uscite giornaliere per ricovero psichiatrico diurno; uscite quotidiana per tirocinio col CSM; esposizioni brevi ed uscite con educatori di cooperative sociali che collaborano col CSM. Esposizioni ed uscite brusche e d'impatto. In tutti i casi non ho ottenuto alcun miglioramento ma essendo forzato ad uscire dalla mia comfort zone e fiondato in situazioni fuori dal mio controllo e che nella maggior parte dei casi non mi interessavano o stimolavano minimamente. L'unica riscontro sono stati i continui stimoli negativi, si è ottenuto l'effetto contrario; aumento dell'evitamento e di conseguenza dell'isolamento, aggravarsi dei sintomi che diventano sempre più invalidanti e la sensazione di essere sempre più distante, alienato da quello che è il mondo esterno. Ora sono negli ultimi giorni di un progetto organizzato dal CSM con educatori esterni, come scrivevo prima, e non vedo l'ora che finisca. Ogni uscita è un continuo contare i secondi che mancano alla fine. E' che purtroppo sono proposte che devo accettare in maniera passiva perché altrimenti io non saprei cos'altro proporre, cosa fare per il mio futuro... |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Di tutto e di più..farmaci,terapie,di tutto
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Anni fa mi ero data ai viaggi, ai corsi per imparare qualcosa, al volontariato. Non avevo capito che i problemi uno se li porta appresso, ovunque e con chiunque... E poi mi chiedo quanto possano funzionare le cose fatte o pensate a tavolino, mi sembrano cose artificiali e prive di naturalezza. Ovviamente parlo da introversa (attempata); non lo so uno che deve fare per uscirne... di certo non si possono pretendere cambiamenti radicali e immediati (tipo diventare persone nuove), magari dei piccoli passi o mini conquiste... Anche trovare un buon terapeuta non sarebbe male, potersi sfogare, togliersi dei pesi di dosso ecc.
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Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
L’unica sono stati i farmaci, almeno adesso esco di casa anche se amicizie non pervenute.
Il problema è se e come dovrò smettere di prenderli, lì andrà giù tutto. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Lesposizione e luscire dalla confort zone deve essere graduale ma quando uno ha voglia e si sente sicuro di se.perchese gli succede una figuracciao fa un errore grave rischia di non riprendersi piu.non si va mai allo sbaraglio.gli introversi prendono consapevolezza dopo i 28 anni.molti iniziano a vincere qualcosa dopo i 30 e a prendersi soddisfazioni.sono tempi lunghissimi per i ritmi della societa occidentale ma sono introversi alcuni pure mezzi autistici.lerrore e anche nelle scuole da ragazzi se si insegnasse agli introversi a sviluppare leproprie qualita non sentendosi di serie b.levoluzione di tanti ragazzi sarebbe stara diverss.
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Sono uscito di casa. Prima di pochi chilometri, ora a circa un'ora.
Essendo però la famiglia insostituibile, ora credo sia necessario affrontare i problemi tra noi, non fuggirli Per i problemi sociali, invece, come un po' tutti prima di me: vacanze da solo, bar da solo, pranzo al ristorante solo. Attaccando bottone con sconosciuti. Amando, odiando, riuscendo e fallendo |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Piccoli tentativi che mi hanno fatto chiudere ancora di più in me stesso e hanno aumentato la diffidenza che ho verso il mondo.
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Ho fatto dei tentativi tipo uscire con persone che conoscevo dall'infanzia ma mi sono sentito bloccato tutta la serata rispondevo a monosillabi e cercavo di evitare i discorsi sul lavoro e la vita sentimentale, sono uscito un pò di volte con loro, quando si parlava di videogiochi o musica ne parlavo quasi tranquillamente...invece quando si cominciava a parlare di lavoro e relazioni mi veniva il nodo alla gola e le palpitazioni. mi aggiunsero anche al gruppo whatsapp con i loro amici universitari, inutile dire che non ho spiccicato parola e dopo un po di tempo sono uscito.
Provo sempre vergogna quando sto con gli altri e alla fine tendo ad isolarmi o non approfondire conoscenze...In questo periodo non riuscirei proprio a fare niente perchè sto malissimo, è un continuo rimandare tutto e inventare scuse. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
La cosa più imbarazzante fu quella di ricontattare i vecchi amici di scuola (superiori e università), all'epoca mi sembrò di cercare le sfere del drago :mrgreen:
Anche perchè nessuno aveva il minimo interesse nel cercarsi o rivedersi. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Comunque sei stato sicuramente coraggioso 😂 |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
La frase è giusta.
Il fatto è che sperare in un cambiamento sforzandosi di partecipare a un singolo evento come il concerto, non porta ad alcun cambiamento. I cambiamenti avvengono in periodi lunghi e le condizioni diverse devono perdurare anche per un periodo lungo. Scardinare o trasformare certi schemi mentali è mica robetta! Chi ci riesce può considerarsi che gli è capitato qualcosa di straordinario! Per questo è utile avere un obiettivo e una strategia, magari pianificarla con l'aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta è molto utile, poichè certe consapevolezze le si acquisiscono col tempo, bisogna lasciarsi guidare da qualcuno piu esperto. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
A parte fermare ragazze a caso per strada come esercizio di socializzazione e altri piccoli esercizi di esposizione per strada (non fermando ragazze, ma persone normali per chiedere informazioni) svariati anni fa e un iniziale tentativo di socializzazione all'università subito all'inizio del primo anno, non mi vengono in mente grandi cose.
No quote |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Cambio terapia quasi ogni anno e mezzo per inefficacia Fanno giusto quel minimo che mi impedisce di dare completamente di matto e arrivare al TSO, per il resto è come mangiare caramelle. Non credo che smetterò mai di prenderli, ma non è un problema per ora, tanto nessuno deve venire a saperlo. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Le persone in generale non mi attirano più, sono indifferente senza odio e senza amore. Guardo le persone e non trovo nulla di interessante in loro, nulla che mi spinga ad interagire. I Suddetti tentativi li ho fatti eccome in gioventù quando ero ancora un minimo curioso e fiducioso verso il prossimo, non essendo un sociofobico nel senso stretto del termine quando volevo sapevo interagire ma comunque per via della mia pochezza intellettuale e caratteriale non ero in grado di comunicare contenuti degni di interesse se non ad un primo superficiale contatto. Poi la distimia e l'anedonia hanno preso il sopravvento, il disinteresse verso le dinamiche sociali e la nulla voglia di impegnarmi in cose che mi fanno schifo hanno fatto il resto.
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Il processo era lentamente in atto già da prima, ma la pandemia e la presa di coscienza brutale, dovuta ai lockdown, della mia condizione di quasi-emarginato, hanno fatto si che ora non sono più interessato alle persone. Probabile che sia un meccanismo di auto-tutela, perché di passi verso gli altri ne ho fatti anche negli ultimi anni, ma quando ricevi solo freddezza, trattamenti di sufficienza, o peggio ancora di cortesia mista a pena, allora poi ti devi tutelare. Vedo poi nella gente troppi schemi rigidi. Persone che sia taccano ai loro modi di fare e alle loro convinzioni fino alla morte.. e invece a me piace chi è elastico e in grado di mettersi in discussione. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
A me è subentrata in tarda età, a 30 anni. Per questo si ipotizza che a monte ci sia uno stato depressivo, in parte endogeno-ereditario, ma in buona parte acquisito, che ha portato poi alla fobia sociale.
I motivi dello stato depressivo sono molteplici, in primis l'aspetto fisico, ma non voglio elencarli qui. Come tentativi ho fatto TCC, uso di farmaci ansiolitici ed antidepressivi, lettura di saggi, partecipazioni a svariati forum. Se qualche risultato c'è stato, ma non decisivi, è dovuto credo più che altro al passare del tempo che ti porta un po' più a fregartene dei giudizi. Rimangono delle limitazioni da parte mia: difficoltà seria ad uscire con persone sconosciute, e poco entusiasmo nel fare quasi qualsiasi cosa. Poi ci sono le limitazioni dettate dagli altri: molta gente non è disponibile, ha famiglia, impegni, gusti diversi, etc. Col tempo un po' sono migliorato, ma diminuiscono anche le possibilità di rimettersi in gioco. C'è pure il fatto che dopo un evento sociale, anche se piacevole, mi ritrovo in casa mia con un senso di vuoto, di incompiutezza, come una sensazione che quell'evento sociale no nsi ripeterà, e spesso succede, o si ripeterà dopo molto molto tempo. |
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