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Psicofemminismo
Se una donna non decide di aderire al canone imposto dal psicofemminismo allora viene sottolineato che ‘sceglie per sè.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...c00db9eca7.jpg Se una donna dice che vuole farsi chiamare ministra o direttora invece automaticamente diventa la paladina della giustizia sociale. A me fa girare parecchio le scatole sta cosa ma vorrei capire dalle donne del forum cosa ne pensano. |
Re: Psicofemminismo
Ognuno si autodetermina. Decido io come farmi chiamare dagli altri, non va bene se sono gli altri a impormelo. Detto questo, IO non mi farei MAI chiamare direttore, così come se fossi una professoressa non mi farei mai chiamare professore. "Direttora" è semplicemente sgrammaticato.
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Re: Psicofemminismo
Colpa della Boldrina che vorrebbe tutti genuflessi al verbo femminista però poi vuole che diventiamo tutti integralisti islamici.
Se l'uomo è bianco e occidentale allora non va bene che comandi, se è nero o marrone ed islamico, allora va bene. Le contraddizioni della xenoleft :D |
Re: Psicofemminismo
I grandi temi della nuova sinistra..poi si chiedono perché perdono..
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Re: Psicofemminismo
Secondo me sono polemiche sterili, alla pari del "non esistono più le mezze stagioni".
Direttore/direttrice d'orchestra, sindaco/sindaca, professore/professoressa cosa cambia? Bisognerebbe impuntarsi su altre questioni, queste le vedo come sottigliezze. Vostra Balabam - Megadirettore Galattico :figo: |
Re: Psicofemminismo
A me sembrano tutte cazzate. Non è certo un nome che cambia le cose.
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Re: Psicofemminismo
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https://accademiadellacrusca.it/it/c...ofessione/1237 Quote:
https://www.globalist.it/news/2020/0...0chiamarsi%22. https://accademiadellacrusca.it/it/c...egnera-no/7368 Da leggere non tanto per la risposta alla domanda. Quote:
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Re: Psicofemminismo
E' una questione legata all'uso alla fine, in certi ambiti si è diffuso comunque l'uso del termine "direttrice" al femminile in altri un po' meno, difficile trovare "direttrice della fotografia" casomai fosse una donna nei titoli di coda di un film.
A scuola quando il dirigente era una donna e si usava il termine "direttore" per gli uomini veniva usato "direttrice" ma non ricordo ci fosse associato alcun maggior prestigio al primo e minore all'altro, era solo un modo per riferirsi a quel ruolo che ti dava anche informazioni sul sesso della persona che lo ricopriva. Si può provare ad usarlo "direttrice" anche per direttori d'orchestra della fotografia e così via, poi magari a furia di usare l'espressione in questo modo, l'espressione entra nell'uso comune e poi sembrerà normale a tutti usarla così. Per me va bene anche cambiare sinceramente, non è che se adesso quel ruolo lo si chiama più spesso in un modo senza declinarlo al femminile è necessario assolutamente che la lingua resti fissa e immutabile nei secoli dei secoli. Insomma a me non è che importa proprio tantissimo, non ho tante preferenze su queste cose qua, seguo un po' da osservatore queste evoluzioni e mi adeguo. |
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Psicofemminismo
Ma come si fa a parlare di grammaticalmente corretto?
Per farle contente si sono dovuti inventare ministra, sindaca e altri obbrobri che secondo me rimarcano ancora di più il tema del sessismo. Ormai non esistono neanche più i generi, il maschio, la femmina, figuriamoci se non ci si può permettere di scrivere direttora o petalosa |
Re: Psicofemminismo
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Re: Psicofemminismo
La lingua comunque è un fenomeno sociale e vive nel tempo. Non è una scienza esatta, non è matematica, i confini tra corretto e scorretto non sono così rigidi e non lo sono in tutte le cose.
Se si sente la pesantezza o poca naturalezza di alcune parole, vuol dire che sono ancora poco metabolizzate dalle persone. "Sindaca" ad esempio ad oggi risulta faticoso da usare, e magari tra vent'anni sarà totalmente sdoganato. Direttrice obiettivamente mi sembra una parola normale, suona più strano dire il contrario, come ha fatto l'ospite di Sanremo. |
Re: Psicofemminismo
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Re: Psicofemminismo
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Boldrini & Co. devono per forza dimostrare la propria ingoranza? |
Re: Psicofemminismo
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Se si impone una parola che non viene metabolizzata facilmente, è per motivi "ideologici" (ideologici in senso buono, anche legittimi se vogliamo). Come dire: se quella tal parola ha le gambe, farà la sua strada da sola. |
Re: Psicofemminismo
Non ho capito perché "direttrice" = femminismo e "direttore" = patriarcato (o viceversa), mi sembra uno di quei codici molto in vigore sui social e sul web di cui non si sa bene l'origine.
Personalmente ritengo che direttrice d'orchestra andrebbe benissimo, e che col tempo e con l'uso potrebbe svincolarsi dall'affinità con il primo campo di utilizzo della parola (direttrice scolastica, forse la Venezi ci teneva a non passare per tale). Detto questo chiunque può farsi chiamare come vuole, specie in campo artistico ormai è almeno dai tempi di Prince-Tafkap che non ci sono più regole. |
Re: Psicofemminismo
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Re: Psicofemminismo
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Alla fine ti possono chiamare sindacO o sindacA, direttorE o direttrICE ma il lavoro quello è. La sostanza non cambia, per fortuna. Detto ciò secondo me meglio indignarsi e irritarsi per il mobbing, gli stereotipi del tipo "sei donna e quindi non ci puoi capire nulla", le violenze, la domandina "ma lei vuole avere figli?" e così via. |
Re: Psicofemminismo
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Nell'articolo che hai inserito si discuteva se era preferibile l'uso del termine "direttora" o "direttrice" al femminile, se a qualcuno piace di più "direttrice" chiamerà una donna dirigente così non è che le mancherà di rispetto se questa preferisce "direttora" e qualcuno insiste nell'usare l'altro termine se questo gli suona strano. Se un giornalista deve scrivere un articolo sarà libero di usare "direttrice" o "direttora" per riferirsi a qualcuno o dovrà chiederglielo in prima persona? :nonso: Può essere che alla fine litigano per questo, ma non capisco cosa c'entri il rispetto. A me non frega nulla, chiamerei tutti come vogliono esser chiamati, però vedo che altri ci tengono, hanno preferenze che possono confliggere e non penso si possa descrivere questa cosa a senso unico come mancanza di rispetto. Se io faccio qualcosa che a un'altra persona non le va a genio, mica è traducibile questa cosa in automatico in una mancanza di rispetto? |
Re: Psicofemminismo
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Re: Psicofemminismo
A me è sempre sembrato più naturale farmi chiamare dottore invece di dottoressa.
Cmq mi pare ben più grave l'appellativo signorina, che quello sì che è sessista, ma nessuno lo fa mai presente. |
Re: Psicofemminismo
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Non ci vedo un retaggio del patriarcato e nemmeno una mancanza di rispetto. :nonso: Comunque hai visto il mio nick? Non l'ho scelto e ormai mi accompagna da anni. Non l'ho mai cambiato perché alla fine è solo un orpello. Conta di più quello che scrivo.. forse (anche) per questo vedo la questione dal mio punto di vista. Direttore o direttrice, per me l'importante è "essere".. e ora possiamo essere ciò che vogliamo. È una bella conquista :) |
Re: Psicofemminismo
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E allora io mi metto il velo ed esigo che mi si chiamo suoro perché suora è sessista. |
L'uso del termine declinato al maschile, per alcune figure, in realtà personalmente l'ho sempre collegato al dare uguale dignità alla persona che ricopre quel ruolo, proprio perché è un'espressione invariata per entrambi i generi. La "ministra" in passato, e quindi possibilmente anche adesso, poteva essere usato con un tono ironico o sminuente. Alla fine più che le donne, ad offendersi per l'uso del termine maschile dovrebbe essere più il corrispondente termine femminile. Qundi mi sembrano questioni relative. Anche se una chiedesse di essere chiamata in un modo, quando le due alternative sono entrambe valide, non mi convicerebbe come motivazione (a meno che non sia una mia eventuale "capa" con licenza di licenziare) perché almeno nella mia intenzione la scelta non verrebbe fatta per motivi sessisti. E insomma la sua richiesta mi sembrerebbe più un capriccio. In effetti non riesco molto ad "affezionarmi" al femminismo proprio perché mi pare che spesso si lascia da parte un po' la ragionevolezza e l'analisi più globale delle dinamiche in favore di un sentimento di rivalsa che mira solo ad avere quanti più riconoscimenti possibili e non volendo saperne di nessun "se e ma" o "dipende", negando a priori qualsiasi differenza, quando conviene, anche se presentata come semplice ipotesi da verificare.
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Re: Psicofemminismo
Prendere un dizionario -----> consultarlo ----------> problema risolto
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Re: Psicofemminismo
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A me verrebbe da fare una riflessione in chiave linguistica comparata: ad esempio, in tedesco si declina un po' tutto, esistono anche sostantivi di genere neutro, e i plurali in ogni caso diventano sempre femminili. Questo ha reso la Germania un paese meno maschilista e meno "patriarcale" dell' Italia? Non è una domanda retorica, me lo chiedo davvero e non sono sicuro della risposta da dare. Quello su cui mi sbilancerei è che non mi pare proprio ci sia una differenza talmente abissale da giustificare certa isteria presente in alcune alfier* ( x2 :sisi: ) di questa neogrammatica, per cui ricondurrei anche questo alle solite manifestazioni dell' intrinseca noiosità dell' epoca in cui viviamo, a cui si cerca uno scampo attraverso le esagerazioni. |
Re: Psicofemminismo
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Re: Psicofemminismo
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http://emoticonforum.altervista.org/...ine/zizi/8.gif Comunque è noia è noia, è che voialtr* neanche ve ne accorgete. |
Re: Psicofemminismo
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Qualcun* poi potrebbe anche rimproverarmi aspramente che si può essere dotati di testicoli e però sentirsi femmine o qualcos' altro, e che i miei schemi "binary" sono datati e reazionari. Specifico che per quanto mi riguarda ognuno può definirsi come gli pare e rivendicare ciò che vuole, finché ciò non lede direttamente me non mi disturba affatto, mica sono Pillon. :sisi: |
Re: Psicofemminismo
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Stavo pensando che una ragione più pratica per favorire la forma al femminile è quella di far abituare la gente alla possibilità e normalità di avere donne nei ruoli importanti. Se un giornale scrive la "sindaca di Urbento ha deciso di..." chi legge può immediatamente collegare il ruolo al genere femminile. Ripetuto più volte un uso dei termini del genere aiuterebbe a vedere sempre di più come situazioni comuni quelle di donne al comando. Comunque dovrebbe esserci l'adattamento al femminile anche di espressioni meno ambite. Un serial killer è un mostro, una persona malvagia è un orco. Gli analoghi al femminile di queste parole sono già usati per indicare altro e non possono essere utili a quel fine :D |
Re: Psicofemminismo
Direttrice foneticamente suona davvero inferiore rispetto a Direttore, che invece ha un bel suono rotondo e più pesante, intuitivamente risulta più rispettabile rispetto al primo termine. Il femminile ha pure il deficit dei sinonimi vari che rimandano a immaginari di connessioni stradali etc. che male si addicono a un ruolo dirigenziale, almeno esteticamente. E poi indossava un vestito troppo ricercato per prestarsi a quell'attivismo da discount.
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Re: Psicofemminismo
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E l' abitudine a sua volta porta con sè dei preconcetti, è superficiale liquidare la questione come se non esistesse per nulla e non valesse il benché minimo approfondimento. Perché il cameriere/la cameriera suona liscio, mentre il carabiniere/la carabiniera suona bizzarro? Ok l' abitudine, ma è veramente solo quello? Ripeto, lungi da me farne questione di importanza capitale o addirittura rivoluzionaria, però secondo me una riflessione la vale. |
Re: Psicofemminismo
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Re: Psicofemminismo
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Che poi io che non sono affetto dal fanatismo dell' asterisc* penso che i ruoli siano cosa buona e giusta, mica il Male, e lo sostengo da un pezzo. Solo penso debbano essere un riferimento, non un' imposizione dogmatica. |
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Re: Psicofemminismo
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Qui sul forum siamo abituati a pensare al privilegggio femminile che in ambito sentimental-sessuale oggigiorno probabilmente esiste anche davvero; ma scordiamo volentieri che i rapporti umani e la vita non sono solo quello. |
Re: Psicofemminismo
Dall'alto della mia ignoranza mai capito perchè chiamare insegnante di scuola superiore maschio professore e insegnante di scuola superiore femmina professoressa.
Perche non succede come con le elementari con maestro e maestra? Perchè non si dice allora maestressa? Forse perchè maestressa ricorda vagamente altro termine riferito a un altra categoria professionale femminile e si potrebbe confondere:interrogativo: |
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