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Tia99 02-01-2021 17:30

Genitori che non credono all'ansia
 
I miei genitori, papà di 66 anni e mamma di 60 anni, non credono nell'esistenza dell'ansia.
Quando dico ai miei genitori che sto male psicologicamente mi dicono che l'ansia non esiste e che sono troppo pensieroso.
Ho provato a spiegare ai miei genitori che l'ansia è riconosciuta come malattia allo stesso modo del diabete (per fare un esempio), loro affermano che il diabete è una cosa che esiste e l'ansia no; secondo loro gli psichiatri sono i medici che curano i matti e gli psicologi sono dei mangiasoldi perché non risolvono nessun problema.
Ogni discussione sull'ansia finisce con "devi smetterla di essere troppo pensieroso, finché non lo decidi tu starai male".

E' brutto non essere capiti dai propri genitori quando si sta male.

Angus 02-01-2021 17:37

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
In un certo senso hanno ragione, perché l'ansia non è una condizione "materiale" come, appunto, il diabete; è qualcosa che provi, non che "hai".

claire 02-01-2021 17:43

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Anche il dolore fisico lo provi senza che risulti da nessuna analisi, ma se qualcuno si azzardasse a dirmi che il mio mal di testa non esiste potrei prendere una sedia e rompergliela in testa.
E io non ho mai istinti violenti, ma in questo caso un'eccezione la farei.

Piena solidarietà all'op., speriamo che le nuove generazioni superino questi pregiudizi e tabù, con quelle più in là è spesso battaglia persa.
Se penso a quanta gente ha vissuto sentendosi in colpa perché "è tutto nella tua testa", mi sento male.

DownwardSpiral2 02-01-2021 17:47

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Ma come non esiste!Si conoscono anche le parti del cervello e i neurotrasmettitori ecc. interessati e coinvolti nella gestione degli stati ansiosi (su cui vanno a lavorare i farmaci)...

claire 02-01-2021 17:50

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 2553894)
Ma come non esiste!Si conoscono anche le parti del cervello e i neurotrasmettitori ecc. interessati e coinvolti nella gestione degli stati ansiosi (su cui vanno a lavorare i farmaci)...

Eh, certa gente preferisce credere a un Dio che non si è mai manifestato, che alle "cose della testa", è un tabù sociale.
E per giustificare il fatto che sia meglio arrangiarsi da sé tirano fuori la labelling theory...nessuno è il proprio disturbo, non si deve etichettare né un diabetico né un ansioso né uno psicotico, ma la soluzione ai rischi di etichettamento non è certo negare che il problema esista e colpevolizzare chi ne soffre.

Crepuscolo 02-01-2021 17:56

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Ti capisco, neanche i miei genitori capiscono il disagio che provo, per loro sono sempre stato timido, questa è l'unica spiegazione. La soluzione? Non devi essere timido:D
Il bello è che mia madre ha lavorato in ospedale, ma non ha idea di come mi sento (secondo me pure lei ha dei problemi) ma non lo ammetterebbe mai.

Astrid 02-01-2021 18:01

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Mi dispiace molto ,ti capisco perché anche i miei non hanno mai creduto ai miei malesseri mentali né fisici . Sono sempre stata etichettata come quella che non ha voglia di fare nulla e che ha sempre delle scuse . Neppure di fronte alla diagnosi hanno cambiato atteggiamento. "Esci che ti passa " questa frase me l avranno ripetuta non so quante volte ,non ti dico che rabbia mi sale solo a pensarci .

Angus 02-01-2021 18:03

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
L'ansia è un modo di reagire a certi eventi, e qualcosa che si "prova". Come può essere equiparabile in modo 1:1 al diabete?

I terapeuti che valorizzano il ruolo attivo della persona nella costruzione e anche nel superamento di certi malesseri sono tutti dei ciarlatani?

claire 02-01-2021 18:05

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Astrid (Messaggio 2553899)
Mi dispiace molto ,ti capisco perché anche i miei non hanno mai creduto ai miei malesseri mentali né fisici . Sono sempre stata etichettata come quella che non ha voglia di fare nulla e che ha sempre delle scuse . Neppure di fronte alla diagnosi hanno cambiato atteggiamento. "Esci che ti passa " questa frase me l avranno ripetuta non so quante volte ,non ti dico che rabbia mi sale solo a pensarci .

A me" esci che ti passa" lo dicono anche coetanei o più giovani di me, continuando pure ad inviarmi a cose per me improponibili perché loro hanno bisogno di un antidoto alla loro noia, e non vogliono capire che tu non puoi anche se glielo hai spiegato, e che ti stanno danneggiando con la loro incomprensione. Poi chissà come mai uno non vuole più saperne degli altri...

Delta80 02-01-2021 18:08

Si per molte persone purtroppo le problematiche psichiche non esistono , o comunque sono classificabili come piccoli fastidi risolvibili in mezza giornata

Tia99 02-01-2021 18:10

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2553897)
Il bello è che mia madre ha lavorato in ospedale, ma non ha idea di come mi sento (secondo me pure lei ha dei problemi) ma non lo ammetterebbe mai.

Anche mia mamma prima di andare in pensione ha lavorato in ospedale, era infermiera di sala operatoria.
L'unico tipo di ansia che vedeva era il classico (e giustificato) spauracchio prima dell'intervento chirurgico e gli unici psicofarmaci con cui aveva a che fare erano i farmaci che utilizzavano gli anestesisti.

claire 02-01-2021 18:17

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553901)
L'ansia è un modo di reagire a certi eventi, e qualcosa che si "prova". Come può essere equiparabile in modo 1:1 al diabete?

I terapeuti che valorizzano il ruolo attivo della persona nella costruzione e anche nel superamento di certi malesseri sono tutti dei ciarlatani?

Qualcuno ha negato l'importanza del ruolo attivo?
Qualcuno ha scritto che non vuole fare la propria parte?

Se non ti sta bene il diabete perché è riscontrabile da analisi, ho fatto l'esempio dell'emicrania: non bisogna credere a ciò che non risulta nelle tac?
Sai quanti dolori fisici sono atroci e non risultano con nessuna analisi?

Se tu ti senti bene a non essere creduto nei tuoi malesseri, e lo preferisci, e preferisci non curarlo e arrangiarti va benissimo e ne hai piena facoltà.
Non vedo perché continuare a minimizzare il sacrosanto diritto di essere creduti e di poter scegliere di curarsi, che hanno altri, forse tu non sai come ci si sente e che danni si possono subire nel non essere stati curati e nell'aver dovuto nascondere agli altri e a sé i propri problemi, a fare il possibile e l'impossibile per risolverli da soli e sentirsi sempre in colpa e delle merde ambulanti perché non riesci a fare "le cazzate" che fanno tutti nonostante la fatica, finché poi hai chiesto finalmente aiuto ma era troppo tardi.
Non tutti i problemi poi sono uguali, c'è chi ritiene di essersi curato per niente e che era meglio se andava in discoteca e se si fosse arrangiato perché poteva risolvere da solo, va benissimo , ma non vedo perché generalizzare a tutti e buttarla sul "ruolo attivo" dando per scontato che riconoscere di avere un disturbo equivalga a lavarsene le mani e affidarsi alle pillole.
Ogni problema che riguarda sé stessi per essere affrontato abbisogna della collaborazione del soggetto, dal diabete alla tossicodipendenza all'ansia al tumore.
Di certo nessun problema ha bisogno di essere negato, a parte quelli che problemi non sono.

CryingOnMyMind 02-01-2021 18:22

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Purtroppo i problemi psicologici sono spesso sottovalutati e sminuiti, ne so qualcosa

Angus 02-01-2021 18:24

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Il punto è che c'è modo e modo di riconoscere un problema. Proprio a partire da un riconoscimento più "ampio", tra l'altro, ci si può sottrarre al dovere di "risolvere" senza aver bisogno di una scusa, cosa che non tutti si sentono di fare (più che legittimamente).

Crepuscolo 02-01-2021 18:26

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Tia99 (Messaggio 2553907)
Anche mia mamma prima di andare in pensione ha lavorato in ospedale, era infermiera di sala operatoria.
L'unico tipo di ansia che vedeva era il classico (e giustificato) spauracchio prima dell'intervento chirurgico e gli unici psicofarmaci con cui aveva a che fare erano i farmaci che utilizzavano gli anestesisti.

Anche mia madre infermiera. Aveva a che fare pure con i tossicodipendenti, quindi persone con debolezze psicologiche.

claire 02-01-2021 18:29

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553922)
Il punto è che c'è modo e modo di riconoscere un problema. Proprio a partire da un riconoscimento più "ampio", tra l'altro, ci si può sottrarre al dovere di "risolvere" senza aver bisogno di una scusa, cosa che non tutti si sentono di fare (più che legittimamente).

Il punto è che minimizzare la frustrazione dell'op che vede i genitori negare la sua sofferenza, dicendo che vabbè hanno ragione, mica esiste perché non esce nelle analisi, non è il modo giusto di affrontare la cosa.
E nemmeno insinuare che chi ha questa sofferenza sia mancante della parte attiva, senza sapere.
A meno che tu non sappia che l'op si lamenta e vuole cure miracolose senza voler fare la sua parte.
Questo è negazionismo dei problemi psicologici (e del dolore fisico, visto che anche lì manca il riscontro oggettivo ma per diverse patologie c'è un'anamnesi clinica non strumentale,altrimenti illustrarmi le differenze).
E il fatto che venga posto in toni pacati, non lo rende meno offensivo, ritrovarsi i negazionisti dell'ansia in un forum di problemi psicologici, che già ne abbiamo le tasche piene fuori da qui, è inaccettabile.

Tia99 02-01-2021 18:30

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Ci sono due tipi di ansia, ansia fisiologica e ansia patologica.

L'ansia fisiologica è il classico spauracchio prima di una verifica a scuola, una volta fatta la verifica automaticamente sparisce l'ansia.
L'ansia patologica è l'ansia che persiste tutto il giorno e che in alcuni casi insorge senza una causa nota. L'ansia patologica è una malattia.

Angus 02-01-2021 18:37

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2553926)
Il punto è che minimizzare la frustrazione dell'op che vede i genitori negare la sua sofferenza, dicendo che vabbè hanno ragione, mica esiste perché non esce nelle analisi, non è il modo giusto di affrontare la cosa.
E nemmeno insinuare che chi ha questa sofferenza sia mancante della parte attiva, senza sapere.
A meno che tu non sappia che l'op si lamenta e vuole cure miracolose senza voler fare la sua parte.

Non sono lo psicoterapeuta dell'op, non ho minimizzato né convalidato niente (che secondo te invece è il modo giusto di affrontare la cosa), ho detto la mia nel merito del contenuto, non del suo rapporto con i suoi, che è una cosa distinta.

claire 02-01-2021 18:38

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Tia99 (Messaggio 2553928)
Ci sono due tipi di ansia, ansia fisiologica e ansia patologica.

L'ansia fisiologica è il classico spauracchio prima di una verifica a scuola, una volta fatta la verifica automaticamente sparisce l'ansia.
L'ansia patologica è l'ansia che persiste tutto il giorno e che in alcuni casi insorge senza una causa nota. L'ansia patologica è una malattia.

Sì, poi ci sono altre distinzioni, il disturbo d'ansia generalizzato, le fobie, l'ansia sociale...

Angus 02-01-2021 18:43

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2553926)
Questo è negazionismo dei problemi psicologici (e del dolore fisico, visto che anche lì manca il riscontro oggettivo ma per diverse patologie c'è un'anamnesi clinica non strumentale, altrimenti illustrarmi le differenze).
E il fatto che venga posto in toni pacati, non lo rende meno offensivo, ritrovarsi i negazionisti dell'ansia in un forum di problemi psicologici, che già ne abbiamo le tasche piene fuori da qui, è inaccettabile.

Sei libera di offenderti quanto ti pare, non di attribuirmi le parole che vuoi tu. Io non sono negazionista dell'ansia.

cancellato14678 02-01-2021 18:44

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
La prossima volta che troverai uno dei tuoi genitori di cattivo umore, magari arrabbiato, digli: coglione, perché fai così? La rabbia non esiste...

claire 02-01-2021 18:47

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553930)
Non sono lo psicoterapeuta dell'op, non ho minimizzato né convalidato niente (che secondo te invece è il modo giusto di affrontare la cosa), ho detto la mia nel merito del contenuto, non del suo rapporto con i suoi, che è una cosa distinta.

Ah beh allora chi non è il terapeuta della persona può dire qualsiasi cosa senza che gli si possa argomentare contro, perché "mica sono il suo terapeuta".
E nemmeno io sono il tuo terapeuta, quindi ti dico che per me sbagli e il tuo discorrere è moderatamente offensivo , abbondantente negazionista e ingiustificatamente insinuante.
Non hai spiegato che vantaggi porterebbe il negare di poter avere un disturbo, io ti ho detto quali sono i danni del negarlo ad altri e negarlo a sé stessi.

Delta80 02-01-2021 18:49

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
I miei poi non mi chiedono più come sto o altre cose , forse danno per scontato che i gravissimi problemi avuti anni fa siano del tutto superati , purtroppo non è così , è ovvio che non sto ai livelli di quando ero ricoverato , ma pur stando abbastanza bene sento sempre che un piccolo imprevisto può abbattermi , come reagirò appena succede una cosa negativa ? Sento potrei crollare totalmente come quella volta , mi sento comunque abbastanza bene ma in sospeso sul filo del rasoio

claire 02-01-2021 18:51

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553935)
Sei libera di offenderti quanto ti pare, non di attribuirmi le parole che vuoi tu. Io non sono negazionista dell'ansia.

Sono libera di trarre conclusioni logiche, mi mancano tante cose ma la logica ancora no.

E arrivederci.

Angus 02-01-2021 18:51

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2553939)
Non hai spiegato che vantaggi porterebbe il negare di poter avere un disturbo,

Quando ti arrabbi, il vantaggio di non pensare "sto subendo la rabbia perché il mio cervello funziona così", o simili, mi sembra intuibile. Il vantaggio di quello che dici tu invece non lo conosco.

claire 02-01-2021 18:54

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2553942)
Dire che un problema è solo nella testa di qualcuno non significa negare che la persona stia soffrendo.

Spesso si usa quella frase per sottintendere che ci si deve arrangiare a risolverlo con le proprie forze mentali, si dice così per distinguere ciò che è mentale da ciò che è problema reale e fattuale, fisico, economico, eccetera.
Io in questo senso ho usato l'espressione.
Anche un cancro nel cervello è "nella testa", ma nessuno si sognerebbe mai di dire "è tutto nella tua testa" a chi ne soffre.
É una frase di per sé neutra ma è usata con quella valenza, solitamente.

Angus 02-01-2021 18:57

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2553942)
Dire che un problema è solo nella testa di qualcuno non significa negare che la persona stia soffrendo.

Ho seguito per qualche tempo una terapia cognitiva. Focalizzata sui pensieri automatici, normalmente inconsci, che faccio prima di alcune emozioni spiacevoli. Non mi sembra negazionismo.

Tia99 02-01-2021 18:57

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2553940)
Scommetto che i tuoi genitori ti maltrattano con la scusa di volerti spronare.

Confermo, specialmente mio papà mi dice spesso che sono un buono a nulla e che non mi do mai da fare nella vita.

cancellato14678 02-01-2021 19:05

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2553942)
Dire che un problema è solo nella testa di qualcuno non significa negare che la persona stia soffrendo.

Se io ti dico "soffri di qualcosa che non esiste" sto negando la tua sofferenza o quantomeno sminuendola.

Un vero genitore dovrebbe dire, ed è il minimo sindacale, "riesci a individuare i motivi dietro la tua ansia?" e cercare di comprenderla. Altrimenti il figlio si sentirà ancora più anormale e isolato. Cioè i genitori sono l'unica vera certezza, l'unica ancora di salvezza per la maggior parte delle persone, e molto spesso non sono neanche in grado di fare sentire capito loro figlio. Sanno soltanto giudicarlo e magari chiedergli egoisticamente "di star bene" (grazie tante, anche io vorrei star bene...) facendolo sentire addirittura in dovere di fare qualcosa per loro.

Troppe volte ho sentito di genitori con figli eroinomani che gli dicevano "smetti o ti disconosco", rovinando ancor di più lo stato del figlio, soltanto perché accecati dal proprio bisogno egoistico di avere un figlio sano, senza fregarsene dei veri motivi per cui si droga. O i genitori che dicono "basta tagliarti, è un'idiozia", come se servissero loro per capire una cosa del genere. Risultato, il figlio si taglia ancor di più.

Abbiamo bisogno di "corsi base di genitorialità" prima che a qualcuno venga concesso di tirare su dei figli.

Angus 02-01-2021 19:14

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Gummo (Messaggio 2553955)
Abbiamo bisogno di "corsi base di genitorialità" prima che a qualcuno venga concesso di tirare su dei figli.

Anche di smetterla di negare i problemi psicologici dei genitori, direi, a questo punto. Bisognerebbe resuscitare i loro genitori e fargli un corso base di genitorialità, così che diventino decenti e chiedano ai figli sessantenni "riesci a individuare i motivi dietro il tuo negazionismo?". E così via, andando a ritroso. Tocca aspettare il giorno del giudizio.

claire 02-01-2021 19:14

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Il "perché", certi genitori non lo chiedono perché proprio non lo vogliono sapere, in quanto significherebbe aprire un dialogo dove viene messa in discussione la loro genitorialità, e non ne vogliono sapere.
É anche il motivo percui i genitori non portano i bambini dallo psicologo o interrompono dopo poco. Non si può terapizzare un bambino senza tirare in ballo i genitori, ed è troppo doloroso ammettere di aver sbagliato qualcosa e di aver fatto danni, e allora si coprono gli occhi di prosciutto e vanno avanti, facendo il male dei figli per non fare il proprio.

Angus 02-01-2021 19:21

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2553963)
Non si può terapizzare un bambino senza tirare in ballo i genitori, ed è troppo doloroso ammettere di aver sbagliato qualcosa e di aver fatto danni, e allora si coprono gli occhi di prosciutto e vanno avanti, facendo il male dei figli per non fare il proprio.

Scusa claire, per favore non minimizzare il dolore dei genitori che non se la sentono di ammettere di aver sbagliato e fatto danni. In un forum di persone che il dolore lo conoscono eccome, mi sembra francamente offensivo. Il dolore non si misura, ma questo non significa che non c'è. Il negazionismo (ovvero una forma di evitamento) è una malattia.

Tia99 02-01-2021 19:25

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Mio papà qualche anno fa è stato "costretto" dal mio medico di base ad andare dallo psichiatra per un possibile disturbo ossessivo compulsivo, disturbo che è stato confermato dallo psichiatra.
Lo psichiatra ha prescritto a mio papà Xanax+Zoloft da assumere per parecchi mesi e psicoterapia.
La terapia farmacologica l'ha assunta per una settimana e poi l'ha abbandonata senza nemmeno presentarsi alla visita di controllo dello psichiatra, per quanto riguarda la psicoterapia ha fatto solo una seduta.
Il motivo per cui ha interrotto la cura del disturbo ossessivo compulsivo: "non serviva a niente, se non cambio io queste cose non servono a niente".

Winston_Smith 02-01-2021 19:34

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553890)
In un certo senso hanno ragione, perché l'ansia non è una condizione "materiale" come, appunto, il diabete; è qualcosa che provi, non che "hai".

Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553901)
L'ansia è un modo di reagire a certi eventi, e qualcosa che si "prova". Come può essere equiparabile in modo 1:1 al diabete?

Anche il diabete è un modo (disfunzionale) di reagire del corpo, è una cosa che viene dal corpo, dall'interno, mica da Giove.
E anche l'ansia è materiale, mica siamo fatti di etere e non stiamo parlando di trascendente o di anima intellettiva in senso aristotelico.
Quindi no, i genitori dell'OP per me non hanno ragione, neanche "in un certo senso".

Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553901)
I terapeuti che valorizzano il ruolo attivo della persona nella costruzione e anche nel superamento di certi malesseri sono tutti dei ciarlatani?

No, ma scommetto che un ruolo attivo del paziente è importante anche nel superamento di molte malattie "fisiche". Quindi, ancora, non vedo la necessità di certe classificazioni di stampo ottocentesco o precedente.

claire 02-01-2021 19:41

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553965)
Scusa claire, per favore non minimizzare il dolore dei genitori che non se la sentono di ammettere di aver sbagliato e fatto danni. In un forum di persone che il dolore lo conoscono eccome, mi sembra francamente offensivo. Il dolore non si misura, ma questo non significa che non c'è. Il negazionismo (ovvero una forma di evitamento) è una malattia.

Accetto serenamente che non comprendi il mio discorso, non riuscendo ad andare oltre alla dicotomia riconoscere un problema/affrontarlo da soli, come pure non distingui emozioni da disturbi.
A proposito di mettere cose in bocca ad altri...che non vada fatta la propria parte io non l'ho mai detto e non lo dirò mai, né nessuno qui finora.
Solo tu hai messo in relazione il post dell'op con il considerare ciarlatani gli specialisti che danno importanza al ruolo attivo.
E arrivederci di nuovo, non rispondo ad altri tuoi quote.

Equilibrium 02-01-2021 19:43

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Gummo (Messaggio 2553955)
Abbiamo bisogno di "corsi base di genitorialità" prima che a qualcuno venga concesso di tirare su dei figli.

Piu che altro credo che abbiamo bisogno di guide spirituali



Angus 02-01-2021 19:48

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2553974)
Anche il diabete è un modo (disfunzionale) di reagire del corpo, è una cosa che viene dal corpo, dall'interno, mica da Giove.
E anche l'ansia è materiale, mica siamo fatti di etere e non stiamo parlando di trascendente o di anima intellettiva in senso aristotelico.
Quindi no, i genitori dell'OP per me non hanno ragione, neanche "in un certo senso".

Sul diabete non so molto, ma per patologia comunemente si intendono (o sbaglio?) perlopiù affezioni (ad opera di agenti esterni) e malfunzionamenti "dati": un organo lesionato, un difetto all'origine...

I sintomi psi mi sembrano più facilmente paragonabili a una febbre che al daltonismo o a un'infezione. Ovviamente non è una generalizzazione.

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2553974)
No, ma scommetto che un ruolo attivo del paziente è importante anche nel superamento di molte malattie "fisiche". Quindi, ancora, non vedo la necessità di certe classificazioni di stampo ottocentesco o precedente.

Se per ruolo attivo intendi fare moto o prendere pasticche, il paragone non regge.

Winston_Smith 02-01-2021 19:58

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553983)
Sul diabete non so molto, ma per patologia comunemente si intendono (o sbaglio?) perlopiù affezioni (ad opera di agenti esterni) e malfunzionamenti "dati": un organo lesionato, un difetto all'origine...
I sintomi psi mi sembrano più facilmente paragonabili a una febbre che al daltonismo o a un'infezione. Ovviamente non è una generalizzazione.

E chi dice che organi lesionati o difetti originari non possano determinare certi disturbi psicologici o psichiatrici?
Una febbre che sarebbe indice di cosa, se non di un malfunzionamento o di uno squilibrio chimico/fisico?
Il cervello fa parte del corpo, non vedo perché considerarlo un organo metafisico. Il corpo umano, tutto, è una macchina.

Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553983)
Se per ruolo attivo intendi fare moto o prendere pasticche, il paragone non regge.

Fare moto non implica la partecipazione attiva del paziente?
E nel caso del cancro la predisposizione mentale del paziente non può giocare anch'essa un ruolo?
In tutte le malattie "fisiche" per guarire basta seguire passivamente le terapie prescritte?

Angus 02-01-2021 20:09

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2553995)
E chi dice che organi lesionati o difetti originari non possano determinare certi disturbi psicologici o psichiatrici?
Il cervello fa parte del corpo, non vedo perché considerarlo un organo metafisico.

Non io, che infatti ho specificato di non star generalizzando. Resta che quando si parla di ansia o doc un terapeuta non pensa, come prima cosa (e per fortuna), "organo lesionato", anche se forse per alcuni potrebbe essere così.

Il rapporto tra soggetto e oggetto è complesso, e ovviamente negare un riduzionismo organicista non significa abbracciarne uno spiritualista.

cancellato14678 02-01-2021 20:47

Re: Genitori che non credono all'ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2553961)
Anche di smetterla di negare i problemi psicologici dei genitori, direi, a questo punto. Bisognerebbe resuscitare i loro genitori e fargli un corso base di genitorialità, così che diventino decenti e chiedano ai figli sessantenni "riesci a individuare i motivi dietro il tuo negazionismo?". E così via, andando a ritroso. Tocca aspettare il giorno del giudizio.

Dal genitore ci si aspetta la maturità dell'uomo adulto e che si è formato. Se è rimasto a un livello d'infantilita basterebbe il famoso corso di genitorialità e i problemi sarebbero risolti.


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