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Bisogna per forza essere eccezionali?
Sembra che tutti facciano sogni in grande stile.
Sembra che tutti abbiano bisogno di circondarsi di vincenti e allontanarsi il più possibile dagli sfigati. A me sembra di vivere in una società in cui se non sei eccezionale, il top del top, sei solo un altra pecora del gregge, da macello. Non so ho la sensazione che non si possano vivere le relazioni di amicizia con tranquillità perché se non sei eccezionale nessuno ti vuole davvero. Magari la gente è disposta a passare del tempo con te ma non ti vuole davvero. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Credo però che i rapporti anche fra tutti quelli che fanno cose eccezionali come dici tu, non siano rapporti basati sulla sincerità, ma rapporti di convenienza reciproca per vari motivi. E la stessa cosa la penso di tutta quella gente che dice di avere mille amici con cui uscire. Cioè non credo che tutta sta gente che va in giro in 50 a fare feste sia legata da rapporti profondi fondati su sensibilità, rispetto, profondità eccetera eccetera. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Credo che in una amicizia avrei bisogno di conforto e comprensione, attività e interessi da condividere, ovvero compagnia per fare cose che non riuscire a fare da sola.
Se io fossi davvero impeccabile come vorrei essere, forse metterei in soggezione. Ad esempio, io cerco molto persone più interessanti di me, ma poi mi mortifico tutto il tempo e credo mi farebbe meglio chi abbia interesse ad accompagnarmi in un sentiero (di interessi ed emozioni) condiviso piuttosto che un maestro spirituale. Non eliminerei completamente dalla mia vita persone che possano insegnarmi e spronarmi a migliorarmi, ma non posso circondarmi solo di persone così. Aggiungo che anche i miei "maestri spirituali" sono persone e che l'ideale sarebbe scoprire che hanno anche loro sofferenza e bisogni dove poterci incontrare su un piano più umano. Nessuno, mi pare, ha bisogno di essere venerato (forse può desiderarlo, ma non credo sia un bisogno umano, più da gatto forse). |
Dal mio punto di vista...più che parlare di "vincenti" o "sfigati"...ritengo che in genere le persone tendano a stare con chi può dare loro qualcosa in termini di divertimento, emotività..oppure anche che possano fare loro dei favori...Non si ha molto tempo per fermarsi e riflettere ma ci si basa molto sulla prima impressione che qualcuno ti da. Se vieni percepito come qualcuno che può dare poco in termini sopraccitati, allora difficilmente avrai una seconda possibilità.
Ma non ci si deve fasciare la testa....e dare un valore a se stessi troppo legato a quello che gli altri pensano di noi....alla fine quello che ci definisce meglio sono le azioni che facciamo...e perseguire dei propri obiettivi anche piccoli che siano può aiutarci a tal proposito. |
Sì
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
No.
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
yes.
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
No, io non penso sia così.
Magari si possono apprezzare, ammirare o invidiare quelle persone “eccezionali”, e si può avere voglia di passarci del tempo per questo. Ma per quanto riguarda la relazioni entrano in gioco altre cose. Per quanto mi riguarda in un amico cerco qualcuno che mi faccia sentire ascoltata e compresa, con cui mi diverto e per cui c’è rispetto reciproco... penso sia un po’ così per tutti. Anzi, io con quelle stesse persone che ritengo eccezionali non riesco a legarci e non ho voglia di frequentarle, le metto su un piedistallo e mi comparo costantemente a loro sentendomi ancora più un bidone 😅 |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Non bisogna esserlo per forza, ma mentirei se dicessi che non mi spiacerebbe esserlo.
Ovviamente "eccezionale" dal mio punto di vista, negli àmbiti che mi sono cari e che reputo importanti. Non mi interesserebbe, per dire, essere un super estroverso, ma ad esempio raggiungere risultati ancora più alti nel campo in cui lavoro, sì, questo mi piacerebbe. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Quelli che dici tu sono rapporti superficiali di convenienza, circondato da persone talmente eccezionali che quando non avranno più bisogno di te ti volteranno le spalle. Nei rapporti un po' più profondi non si guarda allo status della persona, si passa del tempo con quella persona perché ci si sta bene insieme. Ecco perché non mi è mai importato di avere tanti amici, perché so che sono pochi quelli veri.
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La gente poi oggi è strana e cambia persone come se fossero scarpe. |
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Ma secondo me va anche bene circondarsi di persone che si stima. Però non che per stimare una persona questa deve essere per forza Elon Musk. La superficialità sta nel fatto di considerare una persona "figa" solo se gli altri la considerano "figa" e soprattutto se il suo conto in banca è sufficientemente grosso. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Se vuoi ottenere certe cose, sí, bisogna star messi bene secondo me. In generale non è necessario nulla, nemmeno mangiare se non ti interessa sopravvivere.
Certe cose si pagano sempre o in natura o in altri modi, anche se poi in concreto nessuno fa caso a questi scamb accettatii tacitamente. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Anche io ho questa sensazione. Un esempio banale sono i ricchi. Anche se sono brutti (vecchi) e antipatici intorno a loro c'è semprre una grande orbita di persone disposta a :tongue_smilie: (scusa la volgarità ma mi sembra il modo migliore per esprimere il concetto).
Per esperienza,le persone di cui mi sono circondata non erano per niente fighe ma sono state le persone migliori con cui ho avuto a che fare. Erano solo due eh. Credo che chi si circondi delle cosidette persone eccezionali deve avere tanta autostima ma allo stesso tempo rischia di mettere se stesso in secondo piano, per sentire sempre i discorsi eccezionali di un altro. Ovviamente, chi va con lo zoppo, impara a zoppicare, nel senso che stando con un certo tipo di persone indiretttamente si ricevono vantaggi, ecco perchè si cercano i piu fighi. Personalmente, non so se mi troverai bene con una persona eccezionale, continuerei a sentirmi infelice probabilmente . Al massimo, prenderei spunto dalla sua routine per migliorare la mia, inoltre non fa per me la vita da ''il migliore''. le persone che apprezzo di più sono quelle che hanno vissuto una situazione brutta e trasmettono positività e incoraggiamento a quelle più deboli, perchè è un vissuto comune, un fatto reale che aiuta, non dire cose stupide tipo devi credere in te stesso, devi uscir edi piu ecc ecc. |
Non mi sono mai forzato di essere eccezionale o altro , vorrei solo affrontare meglio certe situazioni di socialità dove c’è la presenza di più persone , però tutto sommato mi vado bene come sono , compresi i miei limiti , in fondo penso che qualcuno a cui vado bene come sono può esserci
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
A me sinceramente sembra che la gente ami scegliere e circondarsi di miserabili mediocri limitati.
Come loro. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Per spiccare si..per piacere alla "upper class" si..preferisco mischiarmi nei bassifondi di chi "ha fallito" io
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Sì, per piacere agli altri bisogna essere eccezionali.
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Poi dannarsi per piacere agli altri cercando di essere eccezionali cosa significa? Per me eccezionale per esempio è una persona profonda, sensibile, empatica.
Per altri eccezionale è una persona che sa stare in mezzo a tu tutti, sempre al centro dell'attenzione e che gira il mondo coi viaggi ed avere il fisico perfetto e tanti soldi. La percezione di eccezionale verso un'altra persona cambia a seconda.... |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Ci sono persone di umiltà e modestia eccezionali, ma non mi pare vadano per la maggiore... E per contro persone di una mediocrità assoluta e disarmante (per me) che brillano come stelle in qualche campo. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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In una delle piccole isole del Pacifico in cui abitano 50 persone la compagnia uno se la deve far andare bene per forza. Ma anche in un paesino (su scala mondiale) come Torino nello stesso ambito di potenziale equivalenza di doti intese come condizione economica comparabile, lavoro comparabile, skills sociali comparabili, se la giocano migliaia di persone per una manciata di posti top. Ovvio che tutto diventi una carneficina sotto ogni profilo. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
e ne sei andata via con la tua amica
Quella alta, grande fica Tutte e due a far qualcosa di importante Di unico e di grande Io sto sempre in casa, esco poco Penso solo e sto in mutande Penso a delusioni, a grandi imprese A una thailandese Ma l'impresa eccezionale, dammi retta È essere normale |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Assodato che l'eccezionalità è un valore soggettivo, sicuramente nei rapporti umani entra in gioco il dare e l'avere (o il trasmettere e l'essere). Intrattenimento? persona divertente? persona che sa ascoltare? persona che porta informazioni utili nell'ambito lavorativo? (si fanno anche cene per questo...) il famoso amico "informatico" o che "sa fare quella cosa" e tutti lo chiamano al momento del bisogno? XD Insomma, nei rapporti umani c'è selezione, e ci sono uno o più interessi ricercati. Non si fa carità nelle relazioni.
Essere eccezionali no, la società tende a trasmettere questa aspettativa in tutti noi: conoscere più lingue; avere un lavoro (possibilmente di cui andare orgogliosi o che porti tanti soldi); non avere problemi, soprattutto psicologici (se no, per tantissimi sei di fatto da scartare, anche se non lo ammetterebbero mai); sapersi sacrificare (lavoro, famiglia, crescita professionale...). Ovviamente una persona che soddisfi tanti di questi requisiti è rara, però la percezione rimane. Per molte persone, specie se sono ansiose, può pesare come un macigno confrontarsi con un tale modello e poi constatare quanto la propria vita sia distante da quel modello. Essendoci molte persone "carenti", tra loro è facile che si instauri una certa empatia... Però, in realtà, anche chi non se la passa bene, magari preferisce chiudersi e non sempre si cerca un altro con difficoltà analoghe... per fare che? Leccarsi le ferite? Quindi la cosa migliore è capire cosa possiamo offrire in una relazione di amicizia, dimenticare le folli aspettative del modello sociale, e cercare qualcuno (ammesso che lo desideriamo) al quale offrire quel che possiamo e al tempo stesso avere un'idea di cosa desideriamo da questo nuovo rapporto. Infatti non è che gli altri sono tutti st***zi e noi facciamo eccezione. Realisticamente ciascuno di noi cerca qualcosa in una relazione oppure non le cerchiamo proprio e facciamo altro. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Ho sempre sofferto per qualcosa di simile. L'eccellenza di oggi è rappresentanza della mediocrità (nel migliore dei casi). Un sistema occlusivo che premia gli artefici di una società sempre più incentrata sull'uomo qualunque. Dove, dai tempi editoriali, l'uomo qualunque è colui che rappresenta la massa. E la massa in termini di percentuali è sicuramente rappresentanza della maggioranza ma mai dal giudizio.
Perciò, benché avessi sofferto molto (e continuo a soffrire) per un mondo che sostanzialmente mi ha tagliato fuori, mi cerco tra gli ultimi. Tra i dimenticati riesco a trovare la parte di me essenziale. Tra gli ultimi, i miei simili, la rappresentanza della vita di cui altrimenti conserverei solo un ricordo. Sono quasi sicuro di aver travisato il tuo intento. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Il termine "eccezionale" non lo userei su una persona. Le persone possono essere molto capaci, di successo, affascinanti, ma l'essere eccezionale lo attribuisco a delle cose.
È vero che chi si distingue per uno o più fattori catalizza le attenzioni e la sua amicizia è più ricercata. Non è vero che si cerchino solo persone di questo tipo. Quello che importa è la possibilità di condivisione di qualcosa, fosse anche del silenzio mentre si fa una passeggiata in un posto che piace sia a noi che a chi si frequenta. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Lo sfigato nel migliore delle ipotesi fa tenerezza, e la tenerezza si accectta a piccole dosi.
Nella stragrande maggioranza dei casi le persone vogliono accanto a loro persone positive e dinamiche, è così, è nella natura umana. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Io non posso sbagliare.
Io devo essere perfetto. Altrimenti gli altri criticheranno e derideranno. Altrimenti non otterrò l'approvazione altrui che tanto bramo. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Una persona noiosa mica è detto che ami stare con altre persone noiose, capita lo stesso, non può avere di piú e si adatta. Le classi sociali non esistono in base ad una qualche libera scelta degli individui, descrivere le cose in questi termini per me risulta falso. A me piacerebbe tanto frequentare persone belle e molto intelligenti, ma non mi cagano minimamente, quindi se voglio un po' di compagnia devo adattarmi anche a chi mi accetta, non bastano mica solo le mie preferenze. |
Ma voi scartereste a prescindere, per amicizia intendo, persone del vostro stesso "livello" se poteste frequentare quelle che ritenete più importanti. E poi livello rispetto a quale parametro? Principalmente economico o cosa altro?
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Questo meccanismo è già attivo adesso, noi già scartiamo certe persone eccessivamente sgradevoli eppure poi si può osservare che tra di loro le persone sgradevoli si associano e fanno anche amicizia come ha fatto notare Claire. Questa cosa si nota quando delle persone riescono a passare da una classe sociale all altra, se si viveva come barboni prima, i barboni non li si frequenta piú. Sorgono problemi relazionali quando le persone ben disposte verso di te non ti piacciono e non ti va frequentarle perché desideri di meglio. O si tenta una scalata sociale oppure l'unica altra alternativa è stare da soli. Se una persona fosse fortemente disturbata mentalmente le possibilità di instaurare scambi con persone normali sono prossime allo 0, a meno che non si era già instaurata una relazione prima. Certi anziani vorrebbero frequentare persone piú giovani, ho osservato anche questo, ma spesso la lentezza mentale di alcuni di questi infastidisce i giovani e questi non hanno tanta voglia di stare insieme a "un vecchio rincoglionito" nel tempo libero. A meno che il vecchio non sia davvero una persona eccezionale è difficile vedere cose del genere. A volte a me è capitato che certe persone un po' disturbate mi rivolgessero parola, mi snervava un po' la cosa, ma mosso da spirito di compassione ho dato un po' di corda all'altro, ma non si instaura una forma di amicizia, è un rapporto assistenziale, è volontariato. Il mio discorso magari risulta cinico, ma mi sembra abbastanza realistico. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Secondo me una forma di potere in piú cosí la esercitano, a me non fa ridere affatto la cosa visto che comunque riescono a comprare immobili e ad avere poi mantenimenti che altre persone non vedono in tutta la loro esistenza lavorativa sfruttando queste doti. Se sono furbe e si sanno amministrarsi bene, l'avvenenza può essere usata in questo modo, e non penso proprio sia una cosa da nulla su cui ridere visto che hanno decapitato Giovanni il battista per un balletto in abiti succinti. Questa cosa è stata usata anche nello spionaggio. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
Nella società che possiamo definire "dello spettacolo" di oggi, quantomeno devi credere di essere eccezionale. E con i social quantomeno puoi sembrarlo nel digitale. E' così che fanno molte persone.
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Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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I mediocri per me sono ben altro dal brutto che si accontenta della brutta. E ti assicuro che i mediocri che intendo io sono molto ricercati da chi "non si accontenta", e può scegliere, ma fa scelte a mio modesto avviso discutibili. |
Re: Bisogna per forza essere eccezionali?
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Poi basta guardare quanti soldi riescono a fare le 18enni su onlyfans o siti di cumshow. |
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