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Elucubrazioni - (sfogo)
Comincio a scrivere questo topic di domenica pomeriggio... è il 26 ottobre 2008 e sono quasi le sei ma mi sembra che sia passata un’infinità di tempo da quando mi sono svegliato stamattina, mentre invece è appena tardo pomeriggio. Le ore scorrono lente e pigre, e io me ne sto qui davanti al pc, forse l’unica cosa che mi fa sentire meno solo. Credo sia per questo che molte persone (in particole noi sociofobici) stiamo così tanto su internet, perché ci fa stare, anche se solo virtualmente, a contatto con altre persone e questo ci fa sentire apparentemente meglio.
Nonostante cerchi sempre di negarlo l’uomo ha bisogno degli altri suoi simili e cerca di istaurare un rapporto con loro, anche se è tutt’altro che facile, soprattutto nell’epoca in cui viviamo. I miei giorni stanno trascorrendo tutti uguali l’un l’altro e senza episodi di rilievo, insomma nella monotonia più totale. Mi sveglio quando capita, faccio colazione, mi metto al pc, pranzo, mi rimetto al pc, poi ascolto un po’ di musica, poi di nuovo pc, cena e per concludere… ancora pc. Certo, non è sempre così la mia routine, tre volte a settimana vado in palestra nella speranza di fare qualche conoscenza, ma non ho combinato nulla: faccio i miei esercizi e così come arrivo me ne vado, senza mai scambiare una parola con nessuno. Tre giorni a settimana ho l’università (lunedì, martedì e mercoledì, dalle 9 alle 13), però faccio troppe poche ore per conoscere qualcuno (ora che la facoltà è occupata non ho neanche lezioni) e poi secondo me l’ambiente universitario non è così favorevole alle conoscenze e alle relazioni sociali, anzi, il liceo era migliore sotto questo punto di vista (so che molti non la pensano così, ma è l’impressione che ho avuto). Stop. Non faccio altro. Di amici non ne ho, quindi non esco praticamente mai, se non per andare a trovare sporadicamente qualche parente. I miei genitori spesso escono con dei loro amici oppure non ci sono per motivi di lavoro, così io mi ritrovo a casa da solo, a trascorrere la mia piatta esistenza. Con i miei non ci esco più perché mi vergogno, cercate di capirmi =( . In queste ultime settimane i miei si sono assentati anche per diversi giorni e ho passato anche molte notti da solo… notti in cui non sono riuscito a chiudere occhio, bensì sono stato tormentato dai pensieri sulla mia non-vita: alle volte ho pure pianto. Quando sono riuscito a dormire ho avuto solo incubi, molti dei quali fortunatamente non ricordo: uno però mi ha particolarmente scosso. Ho sognato che avevo cinquant’anni, ero rimasto solo, single, senza mai aver avuto una ragazza, mai un amico, i miei erano morti e io ero su un letto d’ospedale, ormai consumato dalla mia ansia e dalla depressione al punto di essermi ammalato gravemente. Ero in una stanza completamente da solo, e ogni tanto passavano delle infermiere a cambiarmi la flebo, i giorni trascorrevano lenti e io passavo il mio tempo a fissare un punto vuoto di quella stanza fredda dilaniato dai rimpianti, ripensando a tutto quello che avevo perso e che non avrei più riavuto. Si vive una volta sola, e io avevo buttato tutto via, non avrei più riavuto la possibilità di rimediare. Ad un certo punto ho fissato la sedia accanto al letto (quella solitamente riservata ai parenti del malato che vengono a visitarlo) e l’ho vista vuota, così come lo era sempre stata da quando ero lì; poi ho iniziato a piangere in silenzio e ho esalato l’ultimo respiro. In quel momento mi sono svegliato e mi sono accorto che stavo realmente piangendo. Ma la tristezza e la depressione la fanno da padrone anche durante l’ora dei pasti quando mi ritrovo a mangiare da solo ad un tavolo vuoto… Quando sono al pc in qualche modo mi sento meglio, ma anche internet ormai ha perso la sua funzione catartica: passo le ore a girare da un sito all’altro senza meta o conclusione. Come avevo già scritto in un altro post ho scoperto di recente i vari social network, ovvero Facebook, Netlog e Badoo (solo per citarne alcuni) e così mi sono visto vari profili per far passare qualche ora… era meglio se non lo avessi mai fatto! La vista di tutte quelle persone alle feste, in discoteca, con gli amici, la ragazza (o il ragazzo) mi hanno messo addosso ancor più ansia e voglia di farla finita. Perché quelle persone possono vivere una vita normale, mentre io no? Poi ci si mete anche il fattore aspetto fisico: sono veramente un cesso, quindi questo non mi aiuta certamente, poi se ci si mette che sono anche timidissimo… è già tanto se me la sogno una ragazza. Alle volte cerco conforto su msn, però non chatto quasi mai con nessuno: se inizio io una conversazione gli altri non rispondono neanche ( e non perché sono occupati, ma perché io li annoio)oppure se rispondono parlano con me cinque minuti e poi mi liquidano subito. Gli altri invece non mi contattano praticamente mai. Solo con una ragazza più grande di me (è dell’88 ma fa ancora la quarta liceo -.-‘) ogni tanto ci parlo, e alle volte sembra addirittura interessata a me, però lo è solo per opportunismo: quando non ha più bisogno che io le faccia qualcosa mi manda a quel paese. Credo di aver bisogno di aiuto, perché da solo non ce la faccio più. Ho già tentato il suicidio in passato, non vorrei rifarlo. Evitate di dire che esagero e che sono pessimista, perché avrei le mie buone ragioni per esserlo. Scusate la prolissità ma avevo bisogno di sfogarmi… un'altra domenica da solo, sto per scoppiare. Ma ne passeranno tanti altri giorni (e sere) come questo purtroppo e non so per quanto resisterò. Forse questo topic non ha neanche senso… lo posto in Timidezza, però se il moderatore ritiene che non sia la sezione giusta, lo sposti pure. |
Ciao Alfonso :)
Volevo chiederti che cosa studi. Perchè non vai in facoltà, anche se ora è occupata? Non ci sono persone che frequentano il forum che vivono vicino a te? |
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Sono pentito di non essere andato all'ultimo raduno fiorentino. |
Hai già sondato? Se ci fossero ci usciresti?
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da solo da solo da solo da solo
siamo tutti cmq soli io osno fortunato perche piu solo sto meglio sto senno nn oso immaginare quanto starei male invece nella mia tranquillita senza emozioni sto da dio purtroppo senno mi sarei dato una mossa |
Re: Elucubrazioni - (sfogo)
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anche da solo che ti frega???? :-) |
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Sì, credo di sì jeanne. Quote:
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Mi ritrovo in tutta la tua descrizione, con la differenza che io non sono capace nemmeno di andare all'università. E poi sei giovane, la laurea potrebbe salvarti. Ogni tanto (ma proprio ogni tanto) potresti anche uscire con i tuoi genitori (se con loro stai bene però), non c'è nulla di cui vergognarsi. E' dura andare avanti lo so, non so nemmeno che dire perchè io penso sempre al suicidio quindi non sono la persona adatta per dare consigli. Non passare tutto sto tempo con msn, chat, forum. Fai qualcosa di più concreto.
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Se fossi qui davanti a me ti abbraccerei e non ti lascerei più... :cry: :cry:
Ti capisco perfettamente, so cosa stai passando...è come se tutto il mondo ti cadesse addosso e sentissi il peso di tutto il dolore dell'universo che ti schiaccia e non ti fa respirare... Il mondo ti è indifferente, tutto scorre e nessuno si accorge di te che ti senti maledettamente solo e sperduto.... :( |
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Grazie, è proprio quello che sento in questi brutti momenti che ultimamente stentono sempre di più a passare. @NightVision: Milano è troppo distante da me, però se si facesse qualche incontro parteciperei volentieri! Sono strapentito di non essermi fatto avanti per quello di Firenze da poco passato. |
Alfonsino, scrivi proprio bene... io non vedo in modo così tragico la vita da reclusa (perché in fondo, al momento, è l'opzione che mi fa vivere più serenamente...) però mi sono immedesimata ugualmente nelle tue parole.
Hai descritto in modo scorrevole una situazione per te così pesante... quelli che non ti rispondono su msn sono degli stolti. Anche secondo me dovresti fare qualcosa di concreto, recuperare un po' di coraggio - nonché passione - e iscriverti a qualche associazione, corso, ecc. (dove credo si interagisca con gli altri molto di più rispetto alla palestra!) Fotografia (questo piacerebbe a me ^_^), ballo, recitazione (come hanno fatto diversi qui), disegno pittura, cucina, scrittura creativa (no, ti rovinerebbero!), cinese, club del libro, intaglio su legno, chitarra, un corso di dizione, di taglio e cucito, arti marziali, tiro con l'arco, snowboard (se da te d'inverno nevica), primo soccorso... qualsiasi cosa possa piacerti abbastanza... a proposito delle lingue, se ti interessa ci sono anche dei corsi introduttivi online... -> islandese -> swahili se vuoi ci applichiamo insieme :D Anche l'idea di andare ai raduni di Milano è molto buona (e più semplice! ;-)) |
Re: Elucubrazioni - (sfogo)
LKL
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Re: Elucubrazioni - (sfogo)
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la biblioteca... quando sono in un momento giù o nei momenti in cui non sentivo davvero quasi più nessuno intorno a me non sapete come mi ha tirato su... ci vuole davvero spirito d'iniziativa (o sperare in un miracolo e nello spirito altrui), ma se riesci ad oltrepassare il muro ti fa sentire nettamente meglio. Negli ultimi 2 anni fuori dalla scuola ho quasi conosciuto più ragazze in biblioteca che tra pub, disco, festini ecc...ecc... esempio? mentre si aspettava l'ascensore ho iniziato (per interrompere il silenzio troppo imbarazzante) con un "che ci fai qui?", poi sono passato a chiederle la classe (e qui figura di M...perchè faceva già l'uni), la facoltà scelta, il motivo per cui ha scelto psicologia e le altre sue passioni...da lì poi ne ho approfittato io per dire le mie passioni ecc...ecc... oppure qualche altra volta osservando i libri che avevano in mano alcune ragazze che magari erano argomenti inerenti ai libr iche di solito prendo io (poesia, psicologia, filosofia, sulla società in generale, sentimenti, paure ecc...ecc...) con più disinvoltura possibile è bastato un "anche tu un libro sull'arte del parlare? opsss....scusa se ti disturbo..." - "no....figurati..." "guarda anch'io ho appena preso un libro sull'importanza della discussione...ma è per interesse personale o per studio? io molto per interesse ecc....eccc...." Ah...daccordissimo con Who_by_fire: è la sacrosanta verità. Alfonso te lo dico in tutta sincerità: io fisicamente non sono nulla di che...il 99% dei ragazzi oggettivamente per me è nettamente migliore di me per fisico e viso...l'altro 1% semplicemente si è svegliata tardi e non ha potuto partecipare alla statistica :P ma le parole di Who sono sacrosante. C'è una sottilissima linea dall'essere considerati "sfigati" e "anticonformisti/leader". In tutta onestà vediamo il giova88 degli ultimi tempi (distante anni luce dall'estroversone di un tempo)? loquace quasi per nulla (ho passato realmente 2 anni che avevo perso il significato di cosa volesse dire comunicare...non ne vedevo più l'importanza e giorno dopo giorno senza rendermente conto mi son oautocreato un muro verso gli altri); a tratti timido (senza tante storie....è vero....se c'è una bella ragazza a fianco se inizio a soffermarmi troppo sul fatto che è al mio fianco mi inizia a sussultare il cuore, magari iniziano anche a tremarmi le mani e lo si nota se le sollevo...); idee? sono il ragazzo che vede la disco di cattivissimo occhio (ogni tanto la frequento eprchè mi ci tirano dentro e perchè tutto sommato ballare con le persone che ami ti rilassa e ti risolleva un bel po', ma chiunque mi conosce sa che odio l'atteggiamento degli adolescenti di oggi); che non sopporto chi segue le mode, chi ha bisogno dei vesti griffati, chi urla come uno scemo per corona, sono quello che se prendi per il culo qualcuno senza motivazione mi metto dalla sua parte per principio... sono uno che da 3 anni a sta parte (da quanto mi sono sensibilizzato e introversato) scrive e legge poesie...guardo al mondo con occhi da romanticone, con la testa tra le nuvole...che se mi metti davanti ad un film come "I passi dell'amore" mi vengono gli occhi lucidi... come lo valuteresti un 19enne del genere? non è il classico ragazzo che uno dei tanti fighetti etichetterebbe come sfigato? Poco loquace, sensibilissimo ad ogni critica e parola, introversone, timido, legge poesie, non bello fisicamente... La differenza sta nel modo in cui l'esperienza m'ha consigliato di porre le cose: sono diventato poco loquace (e nelle ultime settimane ci sto lavorando molto su e ora sono molto più spigliato--->mi sono forzato a parlare anche con gente con cui solitamente non aprivo quasi bocca come con mio fratello ad esempio)? ottimo...se qualcuno mi fa capire con gesti o parole "perchè parli così poco?" io rispondo chiaramente "perchè ero estroverso, ma con la vita si cambia e sono questo...se sento la voglia di parlare come in questo momento lo faccio, altrimenti non mi arrovelllo sopra cercando assolutamente qualcosa da dire"; timido? chiedi al 99% della gente cosa ne pensa di me--> difficilmente qualcuno ti dirà "giova88 è timido" --> sono quello che dice le cose chiaramente in faccia se non mi vanno bene, quello che fa la battuta anche un po' spinta... sei visto come una pecora fuori dal coro, ma non sei valutato negativamente, anzi....ti dirò...ricevo tante attenzioni dalla gente "normale", quanto dai "timidoni", quanto dai "fighetti/20enni ancora tamarri"....perchè? semplice...sai cosa dico poco dopo che inizio a ciarlare con uno di questi? "pensa che appena ti ho incontrato ho pensato che eri troppo tamarro per i miei gusti e che mi dovevi stare alla larga"...e lo dico a metà tra l'ironico e il serio... Ah è daccordo nel fatto di sforzarti a parlare....io nelle ultime settimane ho iniziato così: prima mi sono sforzato con le persone che mi interessano di più e con domande banali che non facevo più da una vita "cosa hai fatto sabato? io sono andato...", "ma quel prof è sclerotico....", poi con i coetanei sconosciuti e infine con le persone con cui a parte un "ciao" e poco altro non scambiavo mai una parola... dal primo giorno ad oggi ho fatto passi da gigante....sono ancora lontano dall'essere l'estroversone di qualche anno fa, ma sono a buon punto e molto più spontaneo. Il trucco? converti l'imbarazzo, la paura in rabbia/sicurezza...non so il modo...ma fallo....ripetiti nel cervello "sto gran pezzo di ragazza che mi sta davanti non ha nulla di meglio di me...anzi sono io che mentalmente ho molto in più da dare...è lei la preda ed io il cacciatore...è lei a dovermi temere" --> le battute (anche spinte), le provocazioni escono molto più facilmente in questo modo. E come t'ha detto "who" fai in modo che le tue diversità vengano a galla perchè tu ne vai fiero: nel senso io dico che amo la poesia? amo i film drammatici/romantici e mi metto a "frignare"? non lo dico mai con timore...e mai con il timore di essere considerato debole...lo dico nel modo in cui voglio far intendere "amo la poesia e sono sensibile, ma se mi fai girare le balls vengo faccia a faccia a discutere con te senza timori" Oppure: "sono poco loquace, ma perchè sono io che non amo fare sempre i soliti discorsi dopo 19anni di vita, ma se voglio intrattenere qualcuno li faccio senza problemi"...e infatti poi le poche volte che mi metto a discutere per lungo tempo lo faccio svuotando la mente, trasformando i timori in sicurezze e non avendo blocchi nello scherzare, ridere, criticare ecc...ecc... EDIT: in poche parole, anche se capisco che per un timidone/sociofobic è dura, il trucco sta nel non mettersi ad un livello inferiore all'altro....almeno (e dico almeno) alla pari...ma inizialmente se si vuole evitare ogni imbarazzo è ancora meglio rischiare di mostrarsi come spavaldi...senza timori... non sei tu a temere il fighetto, ma è lui che deve temer euna tua critica...è lui quello debole che ha bisogno del vestito per essere qualcuno e di estroversare....tu ti senti rispettato anche con il silenzio... non devi essere tu a temere le donne, ma sono loro che devono temere il tuo carisma, la tua sicurezza... |
Quello che è stato detto sul dover apparire normale e conoscitore di convenzioni sociali per riuscire a stabilire rapporti sociali ed essere accettato in un ambiente che frequenti è triste ma vero. Noi veri fobici e veri introversi come mi sembra Alfonso non sappiamo nè abbiamo mai saputo proiettare un'immagine normale, a proprio agio e sociale all'esterno, ma anzi trasmettiamo insicurezza, disadattamento, imbarazzo ed estrema timidezza (se sei fs anche ansia, ma non divaghiamo) che non sono accettati dalla grande maggioranza delle persone.
Forse mi darete del pessimista, ma il mio è il realismo di chi sa cosa comporta non avere quelle abilità sociali, più o meno complicate, che altri -inclusi dei fobici- invece hanno imparato sin da piccoli e esercitato negli anni dell'adolescenza. Ma mettiamo che Alfonso voglia comunque provare, allora individuerei un contesto più accessibile, che per me deve avere pochi partecipanti, essere strutturato in modo da 'obbligare' e favorire in qualche modo l'interazione con questi, e soprattutto tendere ad attrarre persone con carattere simile. Università, biblioteca, palestra sono contesti sociali imo difficili, affollati, non strutturati visto che non sei obbligato a parlare e devi farlo di tua iniziativa con persone sconosciute, non semplice nemmeno per i normali, e la compatibilità per me è generalmente bassa. Invece un corso di teatro, strutturato perchè magari ti fanno provare monologhi a rotazione con gli altri, quindi per forza interagisci senza dover prendere iniziativa o cercarti un pretesto, con compatibilità media o magari medio-alta perchè sembrano attirare persone timide o insicure, è già meglio. Ma attenzione, nonostante queste facilitazioni se non si hanno o si sanno fingere abilità sociali è probabile non allacciare rapporti nemmeno lì, però un minimo di interazione anche forzata è garantita, e se si deve cadere meglio farlo da una bici che da una moto. Anche il raduno può essere un'idea, ma anche se non sono esperto, direi per sentirsi meno soli e trovare qualche possibile amicizia, ma ahimè non per costruirsi abilità sociali che ripeto andavano imparate anni fa a suo tempo e che poi devi applicare in contesti lavorativi o scolastici dove è richiesta una persona socializzata, non certo un raduno dove (si spera) si aspettano che tu sia un timido, silenzioso etc e non devi fingere di essere sociale e a tuo agio per essere accettato/rispettato. Così come gattasilvestra, nemmeno io vedo in modo tragico la 'vita da reclusi' (tragico è affrontare contesti sociali 'obbligati' senza le apposite abilità :(), i contatti sociali con persone simili, e a volte se ne ha bisogno, si possono avere comunque. |
Alfonsonitti, è arrivato il momento di reagire non credi? Rimpiangere il tempo oramai trascorso è uno sterile esercizio che non puoi permetterti, alla tua età.
Se vuoi un mio personalissimo consiglio: non limitarti a seguire le lezioni all'università, ma restaci anche dopo! Mangia qualcosa lì nei dintorni, studia in biblioteca, vatti a prendere una boccata d'aria nel cortile, o un caffè alla macchinetta... e magari se ti capita scambia quattro parole con qualuno.. basta poco: chiedere l'ora, una sigaretta, un'informazione... ti accorgerai che sarà ben difficile non conoscere nessuno! Io ho fatto così da quest'anno e i risultati si stanno cominciando a vedere! Coraggio! :D Per la questione timidezza: che ne diresti di un bel corso di teatro? Io l'ho fatto l'anno scorso e mi ha aiutato tantissimo a sbloccarmi nelle situazioni sociali, adesso riesco praticamente ad attaccare bottone con chi voglio, in maniera del tutto naturale. Fidati :wink: . Quello che NON devi fare è credere che la tua situazione non possa cambiare. Magari non diventerai mai superman.. ma se vuoi puoi fare molto per te stesso. Ricordalo. |
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All’università non mi va di rimanerci, soprattutto in questo momento in cui è occupata e ci sono le rivlte studentesche (che approvo, visto che sono contrario al decreto legge della Gelmini) perché la situazione è troppo movimentata per i miei gusti. |
Dimenticavo... grazie del supporto. Mi fate sentire meno solo =)
Non sapete quanto mi faccia felice il fatto che qualcuno si interessi di me e mi dia dei consigli. |
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Alfonso fai come ti pare, ma sappi che la TUA situazione solo TU puoi risolverla!! E puoi, Dio santo.. hai nemmeno 20 anni... il delitto lo stai commettendo adesso, che ti sei reso conto di quanto la tua vita non ti piaccia, non prima.. buttati alle spalle sto cacchio di passato e INIZIA ora a fare quello che vuoi! Ma inizia!!
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Ma non ce la faccio! Sento che ho come un blocco emotivo che impedisce di farmi compiere anche un piccolissimo passo, e ciò è quasi ridicolo, visto che sono io che vorrei uscire da questa situazione ormai insopportabile! :evil: |
Perche' probabilmente dai per scontato che non otterrai grossi risultati.Non subito di sicuro.Si chiama sfiducia.Invece se inizi dalle piccole cose,a poco poco vedrai i risultati.Ma devi iniziare.
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Spesso l'ansia che provo prima di dire qualcosa, di rivolgere la parola a qualcuno o di tentare un approccio si sgonfia dopo averlo fatto. Perchè non succede niente di brutto. Anzi, si possono avere piacevoli riscontri, piuttosto che fare scena muta e poi rimuginare.
Le figure di merda, poi, sono umane.... Con l'esperienza si possono limitare, certo noi le ingigantiamo e ci colpevolizziamo se facciamo qualcosa di storto. |
Posso consigliarti una lettura?
"L'autoterpia razionale-emotiva" Di Albert Ellis E' un volumetto smilzo e scorrevole di psicologia "pratica", scritto dal padre della RET (Rational-emotiv terapy), studi che hanno posto le basi della moderna terpia cognitivo-comportamentale. Non costa molto, è piccolo e si legge molto bene. E ha anche un suo senso.. a me mi sta aiutando. Comunque questo "blocco emotivo" di cui parli riesco a comprenderlo veramente bene. Una volta affliggeva anche me e ogni tanto rispunta fuori anche adesso, ma la cosa è molto migliorata (grazie al passare del tempo e all'applicazione costante). Se vuoi un consiglio ancora migliore di quello che ti ho dato prima, inizia un corso di teatro. A me mi ha cambiato sotto parecchi punti di vista. E in positivo. Se la cosa ti interessa ti posso dare informazioni aggiuntive in merito. Non mollare! :D |
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così 'na buona volta perdo questa abitudine... allora rispondo a valmor cercando di metterci stavola meno delle canoniche 20 pagine (facciamo 19 :P). So' che può sembrare un'assurdità il mio invito ad andare in biblioteca e simili. Sarà davvero che ho avuto un passato da estroversone e quello che mi manca ad oggi è davvero solo l'abitudine ad interagire con gli altri come una volta e soprattutto gli argomenti (i miei silenzi si costruiscono soprattutto su questo). Però x come valuto io la cosa non è affatto malvagio. Mi spiego...come detto io ho i "miei blocchi/difficoltà" perchè sento mancare le argomentazioni e non perchè mi manca la sfacciataggine (anzi...magari pure arrossendo, ma mi piace provocare giocosamente) e soprattutto questo problema aumenta all'interno a contesti che sento troppo formali. Mi spiego: si è la sabato sera a bersi una birra con gli amici (ma anche ragazzi che si conoscono da poco)...tutti parlano di cavolate e a me viene in mente quella volta che a 14 anni ho fatto cavolata xx con un boccale di birra....non ho problemi a raccontarmi dal momento che ho trovato la cosa da dire... altra situazione...da scuola ero davvero un genio a scherzare da ragazzino durante le lezioni...durante le noiose ore di lezione...fare battute, lo scemo, fare una carezza o una coccola. Oggi? oggi vedo la cosa in maniera differente. Vedo come un "obbligo" lo stare seduto davanti ad un'altra persona durante la lezione e doverci interagire...perchè ci si aspetta che ogni 3-4 minuti, proprio perchè la lezione scadrà su qualcosa di noioso, si faccia una battuta con l'amico/a al tuo fianco. Questo purtroppo mi sono reso conto che con molte persone non sono più in grado di farlo (in certi contesti). Altro esempio? situazione dell'ascensore con il vicino o dal barbiere...anche quello è un contesto in cui ci si aspetta che ci si scambi una battuta sul tempo, sull'italia, sul lavoro... Oppure quando durant el'ora di ufficio o a scuola nel cambio dell'ora si va alla macchinetta a prendersi un caffè. Quando ritorni indietro sulla soglia della porta magari 2 compagni/colleghi stanno ciarlando... ecco una volta non avrei esitato ad interagire intervenendo con una battuta o chiedendo una curiosità, o almeno con un sorriso, una pacca, una carezza, oggi se non attuasi nessuna forzatura sarei tentato di guardare dritto e tornare al mio posto. Invece la biblioteca? lì per certi versi come hai detto tu non hai l'obbligo... il "bello" sta proprio lì... lì la gente si aspetta che tu vada x studiare, quindi una mancanza di interazione con le altre persone non può essere valutata negativamente (con pensieri del tipo "che strano quel ragazzo...perchè non parla o parla poco"). Ergo, se tu non ti senti sicuro puoi benissime restar ein silenzio sul tuo libro e nessuno può dirti nulla o giudicare....al max penseranno "sto ragazzo che ho di fronte è 2 ore che è immerso nei libri...probabile che abbia un esame...chissà se fa una pausa e magari mi rivolge la parola". Ma la mancanza di tale situazione non può essere valutata negativamente perchè appunto lì in pochi si aspettano che tu interagisca con loro (e anzi sono addirittura i più ESTROVERSI i primi ad essere restii a "disturbare" gli altri). Invece, se provi dopo 2 ore di studio a fare una pausa, magari alzi gli occhi e ti accorgi che la ragazza che hai davanti ha dei libri di Garcia Lorca, Neruda e psicologia si tratta solo di prendere il coraggio a 2 mani per 3 secondi per rivolgerle la parola (poi sarai costretto a parlarle un minimo e risponderle) e allora si tratta solo di dire "scusa se ti disturbo....non vorrei essere invadente, ma mi sono accorto dei libri che hai sul tavolo....ti piace la poesia in generale o lo fai x studio? e psicologia? sai anche a me piacciono molto....io blablabla...e vieni spesso in biblioteca blablabla". Se sei fortunato e la persona che hai davanti è abbastanza aperta può saltarci fuori una conversazione anche di una 20ina di minuti che spazia su diversi argomenti e nel caso non trovassi più nulla da dire puoi sempre giustificarti "beh dai ora è meglio che torno sui libri che ho l'esame". |
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io sono il primo che ultimamente ci metto piede quasi tutti i giorni (perchè mi trovo meglio a studiare che a casa), ma che eccetto qualche volta che incontro qualche mia conoscenza e ci si ferma x 2 chiacchiere sto con la testa china sui libri.... però...dico che se si è così "disperati" non è un luogo che scarterei a priori come invece farebbero altri...almeno per me...e nel pos ho specificato che la mia introversione è molto particolare e diversa dalla situazione di tanti altri timidi/introversi/fobici probabilmente anche x il mio passato da completo estroverso. Io come è ovvio faccio considerazioni in base alla mia persona, i miei timori e le mie insicurezze...io posso dire cosa dà più o meno sicurezza alla mia persona e posso consigliare all'altra persona di provare a fare altrettanto...ma appunto si tratta di "provare"...non dico assolutamente sia legge...dico "x me pseudotimidone/introversone funzia questo...provateci e se finisce con un buco nell'acqua sarà solo un buco i più". Io dalla mia ti assicuro che se mi impunto non riesco a spiaccicare parola...proprio mi vengono a mancare le argomentazioni...e di conseguenza divento rigido e freddo...e i rapporti formali me ne creano ancora di più di problemi... la "nonchalance" ergo la può anche acquisire un pezzo di legno...vero è che sono stato estroverso....altrettanto vero è che se non mi fossi mai impegnato a lottare contro me stesso sarei probabilmente più fobico di molti altri (e forse sono davvero più fobico di molti altri e solamente so nasconderlo molto meglio agli altri e pure a me stesso con tanta forza di volontà e tanti trucchetti x giocare con la mia stessa testa) |
Quindi? Progetti per il futuro? Ancora rotolarsi nel rimpianto? :D
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avevo capito eiaculazioni :lol:
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