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Senza stimoli, dentro un pozzo...
È un periodo di cacca, non ho nemmeno più quel minimo stimolo...sono totalmente demotivato, mi sembra di essere caduto in un pozzo di 30 metri. Le giornate passano veloci tra tanta squallida solitudine e qualche lavoretto del cazzo in campagna, in questo periodo stiamo facendo la raccolta delle olive ed è una rottura di palle impressionante, bisogna anche andare sull’albero e tagliare i rami, sono stanco e demotivato.
I miei coetanei se la spassano, durante la giornata lavorano e poi escono, stanno poco a casa col piffero che pensano a fare la raccolta delle olive e minchiate simili. Si metterebbero a ridere sentendo una cosa del genere, siamo seri. Pure quelli messi peggio hanno una ragazza -si magari normale- e delle compagnie. Il divario è sempre più ampio. Mi addormento alle 22 e mi sveglio sempre verso quest’ora...che schifo |
Mi dispiace, sono situazioni difficili da affrontare perché si capisce che così si stanno perdendo tutte le occasioni di vivere momenti di vita sociale come fanno in molti , di avere magari qualche amicizia o addirittura trovare l’amore , anch’io da giovane provavo queste sensazioni però mi rendevo anche conto di non essere in grado di avere di più , e questo mi faceva soffrire
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
Secondo me ti ha fregato lasciare la scuola, non solo per il lavoro ma anche per socializzare e integrarti con i tuoi coetanei, si sa che l'abbandono scolastico è una delle prime cause di emarginazione fra i giovani. Ti consiglio di provare a prendere un cesso di diploma anche con le scuole serali, lo so che è dura rimettersi a studiare ma se continui così non ne esci più.
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
È dura..poi riprendersi è durissima..anche secondo me lasciare la scuola e non continuare gli studi ti ha penalizzato..probabilmente hai mollato perché avevi già problemi come me..poi te ne penti ma è tardi
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
dovrebbero creare dei centri per socializzare appositamente tra persone che hanno questi problemi. Solo che poi non ci andrebbe nessuno perché sarebbe imbarazzante.
Non so come aiutarti, solita cazzata, iscriviti a qualche corso per lavorare, troveresti la spinta per non buttare via il tempo e male che vada hai un attestato. Mi spiace, vorrei far di più ma anche io se non avessi l'università sarei messo come te, senza nemmeno le olive però. |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
Purtroppo è un circolo vizioso dal quale è difficile uscire... cerca di cambiare qualcosa, anche se non è facile, cerca di fare una cosa nuova senza pensarci troppo. Ultimamente per vincere l'apatia quando penso a un' azione da fare, poi dentro di me "no, non ho voglia" a quel punto mi costringo a farla lo stesso.
La vita è uno stupido gioco da cui non puoi tirarti indietro, e allora che fai? Puoi solo metterti in gioco anche tu.. tanto prima o poi saremo tutti polvere. |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
Ti capisco, anch'io mi sento un po' alienato perché non sto lavorando, esco poco e sto facendo una vita molto diversa dai miei coetanei che lavorano.
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
Minchia già le olive, qua ancora si taglia l'uva per fare il vino, oggi ho spremuto 21 quintali di uva bianca per fare il vino bianco e puzzo di mosto:arrossire:
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Certamente mi ha penalizzato non tanto per il lavoro quanto per il fatto che magari arrivando in quarto o quinto superiore avrei potuto trovare qualcuno con cui uscire. Ormai è tardi, non tocco libri da 6 lunghi anni. È andata così. Poi questo è un periodo morto in tutti i sensi e mi sto solo rompendo le balle dietro questa raccolta delle olive, anche oggi 9 ore. |
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Ti sentiresti meglio se la maggioranza si svegliasse ogni tanto presto ad andare a raccogliere le olive, stesse spesso chiusa in casa, non facesse attività oltre quella della lamentazioni? |
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Io sono contento per chi ha vita sociale, beato lui, mica disprezzo chi se la gode e svolge varie attività. Se avessi un figlio non gli direi mica di starsene in casa, lo spronerei a uscire. |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Poi ci sono anche quelli con una situazione come la mia, ma non sono molti. Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Piede). |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
Ti capisco, anche le mie giornate sono vuote, prive di stimoli e senza senso.
Sono completamente alienato e vivo in una condizione depressiva e anedonica cronica. Neppure io ho finito la scuola però non riesco nemmeno a lavorare ofare qualcosa di costruttivo. La mia vita è persa in mezzo all'oceano. Fino ad un mese fa uscivo di casa solo un'ora a settimana per andare al CSM. Ora faccio soltanto casa-struttura di ricovero/struttura di ricovero-casa e devo pure ritrovarmi faccia a faccia con studenti, infermieri/e ed educatrici coetanei, che hanno un lavoro fisso lì; sono laureati o comunque stanno completando il loro percorso; convivono; sono accoppiati; fanno vacanze con amici e fidanzati; hanno una vita normale. Dall'altra parte ci sono io, con la stessa età, però come paziente che a malapena riesce a dire loro "ciao" (specialmente ad infermiere ed educatrici che oltre al resto sono anche tutte belle ragazze) da quanto mi sento fallito, inetto, sfigato, a disagio ed in soggezione. Poi torno a casa e ritorno di nuovo immerso nei miei pensieri ossessivi, sminuenti e suicidari. Vago per casa in balia dei pensieri sperando che i farmaci facciano effetto e mi permettano di calmarmi e dormire almeno qualche ora; ma succede raramente. L'unico pensiero con cui mi addormento è quello di non svegliarmi il giorno dopo. Ogni nuovo risveglio in questo limbo è un trauma. La mattina è sempre difficile trovare la forza ed il coraggio di iniziare; a volte non riesco ad uscire e salto il ricovero per rimanere a vegetare sul letto. Purtroppo attualmente non possono cambiarmi la terapia perché prima bisogna aspettare gli esiti degli esami e della visita neurologica per la crisi epilettica che ho avuto qualche settimana fa. Lo scorso fine settimana ho compiuto un piccolo passo in avanti verso una certa direzione: ho mandato giù i miei soliti farmaci però con una bottiglia di alcolici. Purtroppo ho rimediato solo un po' di vertigini ma forse è il segno che mi sto avvicinando alla soluzione. |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Io pure avevo abbandonato la scuola sia per motivi psicologici, ovvero perché in quel periodo ho iniziato a soffrire in modo pesante di ansia sociale, e era un indirizzo che nemmeno mi piaceva e mi ero reso conto di aver sbagliato a sceglierlo. Intanto gli anni passavano mi trovavo nella situazione che sta descrivendo Ezp97, pure peggio visto che non facevo nemmeno dei lavoretti saltuari, passavo il tempo la maggior parte in casa al pc o alla tv , uscendo sempre di meno anche con quei pochi amici che allora avevo, fino a chiudere anche con loro. Così piano piano durante il passare dei giorni, dei mesi, degli anni mi decisi ad iscrivermi ai corsi serali per prendere almeno il diploma, e dopo tre anni che avevo incominciato questo percorso sono riuscito nell' obiettivo, e anche con un buon punteggio. Il primo anno ho avuto delle difficoltà perché anche io erano anni che non aprivo un libro, ma a furia di farlo con costanza un po' di impegno, riuscivo a capirci di più, e poi anche i professori di solito sono più comprensivi e ti danno una mano, soprattutto se sei studente e lavoratore. È anche come ambiente è molto meglio di quello del diurno, perché la fascia di età e più alta, e anche chi è più giovane se si trova li, vuole dire che gli serve il pezzo di carta, e lavora anche durante la giornata e non ha ne voglia ne tempo di scherzare come capita nella scuola normale. Io infatti la reputo come una bella esperienza che consiglio a tutti quelli che hanno lasciato la scuola e hanno il rammarico di questo. |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Eh magari é più plausibile che pensa questo :sisi: |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Poi dopo i 30 anni iniziano a trattarti come il "caso umano" |
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Io in passato ho pensato diverse volte di riprovare col serale, ma qua nella mia zona come scuola serale c'è soltanto l'alberghiero (ambiente nel quale non riuscirei assolutamente a lavorare a causa della fobia sociale, sarebbe come far fare il facchino e portare pesi a mano ad uno che ha due ernie alla schiena, non prendiamoci in giro) e un istituto professionale che ha come indirizzo il semplice meccanico di veicoli. Quest'ultimo non mi dispiacerebbe neanche, essendo io appassionato di veicoli e motori, ma poi dove andrei a finire? Tutte le officine della zona sono "a conduzione familiare" o piccoli buchi gestiti da signori anziani che sono lì da una vita, e comunque nessuno ha voglia di prendersi la bega di assumere un apprendista. Anche il liceo artistico che avevo frequentato fa corsi serali, ma è a 50km di macchina da casa ed è un indirizzo differente da quello che facevo io, cioè grafica pubblicitaria (poco male per l'aspetto creativo e del disegno) che può sembrare più concreto ma è comunque un ambiente dove è difficile inserirsi, ci saranno si e no 3 agenzie pubblicitarie nell'arco di 40km e tutti dei buchi come le officine sopra citate... Ma i problemi principali sono la motivazione; le capacità cognitive che col tempo sono andate a puttane (sono anche seguito da uno psicologo specializzato in riabilitazione neurocognitiva che mi aiuta a recuperare quello che si riesce) e sono quasi 10 anni che non tocco un libro o memorizzo qualcosa; l'attenzione e la concentrazione; l'ansia da prestazione (come faccio a reggere le verifiche e le interrogazioni davanti a tutti se a malapena riesco ad uscire di casa o salutare le infermiere al ricovero...). E poi i soldi per l'iscrizione e la benzina? A 25 anni dipendo ancora al 100% dai mie genitori. E se per caso mi ribloccassi e non riuscissi a finire (anche la paura e la preoccupazione per questo è molta)? Avrei fatto sprecare altri soldi ai miei genitori e vivrei ulteriori sensi di colpa. Sarebbe un'altra sconfitta e mi sentirei ancora più una merda, un fallito, più inetto di quello che già sono. |
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Lo stesso se mi offrirebbero di tornare a fare il cameriere o il muratore ad esempio che è troppo pesante e non reggerei, rifiuterei a prescindere anche per evitare il probabile fallimento davanti ai miei e di lavori ne ho provati e lasciati già 3 negli anni. Da me in città a 10 km da casa c’è serale alberghiero, poi in un’altra città a 20 km c’è l’industriale con indirizzo informatico, elettronica e ragioneria afm. Boh. Tutti indirizzi che non mi interessano. Pure io sono appassionato di motori e se ci fosse una scuola da me vicina forse tenterei, peccato che la scuola di meccanica serale si trova a 40 km. Poi la sera dalle mie parti passa una volta si e 5 no l’autobus. Non so più che dire... |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
Io ho lasciato la scuola dopo la qualifica di terzo superiore, avevo proprio sbagliato ramo scolastico. Ho sempre lavorato a nero, e ora mi ritrovo a 31 anni disoccupato e lavoro 2-3 volte a settimana per una miseria. Sono tornato a vivere con mio padre, lasciato dopo 10 anni di fidanzamento e senza amici. Sono quasi sempre a casa, triste e solo.
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Io la prossima settimana devo andare da una signora a potargli 10 piante di olivo...quando capita faccio lavoretti così. |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
Io ho il diploma ma non so fare niente, non capisco niente neanche delle cose che ho "studiato". Le persone con il mio stesso diploma che però avevano voti alti hanno trovato lavoro invece, giustamente.
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Con la qualifica da elettronico molti miei ex compagni di scuole medie hanno trovato lavoro... |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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È una situazione molto complicata mi rendo conto,però più si sta in casa a non fare nulla peggio è, magari scegliere uno di questi indirizzi di studio, potrebbe aiutarti a tenere la mente impegnata avendo un obiettivo, cioè quello di prendere un diploma, no? |
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Ok potrebbe essere anche questa una buona idea. |
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L’unica che mi ha filato un po’ e ci provava con me con continue battute -credo ci provasse- era la figlia del tizio del ferramenta vicino casa, una 20enne stile rock punk nel vestire e nella musica che aveva lasciato la scuola come me e lavora col padre, con una mini cooper elaborata quindi un po’ truzza, bruttina a dir la verità e fumava come due ciminiere. Quindi vedete un po’...o ti accontenti -e parecchio- in situazioni del genere o sei fottuto. È così. Che nessuno lo neghi. |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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