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Arrivare a uccidere per invidia
Tutti noi ormai sappiamo del delitto dei due giovani fidanzati di Lecce,non mi dilungherò troppo sull'argomento perchè ormai sapete che scrivo sempre dei post brevi e concisi.
Ebbene l'assassino che non era altro che un ragazzo di 21 anni aveva premeditato da giorni nei dettagli il delitto arrivando infine a massacrarli con un coltello da caccia. Poi infine quando i carabinieri lo hanno arrestato ha confessato:erano troppo felici. Ammesso che avesse ragione,che cosa ha risolto facendo una cosa del genere? Che speranza e futuro può esserci per lui che si è sporcato le mani del sangue di due giovani che della sua infelicità non avevano nessuna colpa? E poi a 21 anni aveva una vita davanti mica era un sessantenne. Cosa ne pensate voi al riguardo? |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Io penso che negli occhi esattamente di un giovane di 21 anni che non è ancora maturo come si ci diventa magari a 30 anni, possa scattare qualcosa. Non sto dicendo che debba arrivare a fare una cosa del genere, minimamente, ma vedere la felicità negli occhi altrui può far scattare più che l'invidia un sentimento molto ma molto più pericoloso, ossia la gelosia. Quando si diventa gelosi di qualcosa o qualcuno, non si riesce a pensare più a nulla, non si ragiona più, e si premedita una cosa del genere, fuori luogo, da condannare assolutamente. Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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In particolar modo mi repelle quando da un caso singolo ci si mette a far sociologia spicciola ("ecco, gli uomini sono così", "vedete, le donne sono colà", "i giovani d'oggi", "gli immigrati", ecc ecc), cosa che i media e gli esperti (di solito psicologi e sociologi da salotto) non si trattengono dal fare. |
Infatti si', non ha risolto nulla, anzi così si è privato di poter essere felice lui un giorno e non ha risolto neanche per il semplice fatto che prima o poi si sarebbero lasciati questi, perché tanto le relazioni finiscono, si sa..
Ovviamente credo che ci sia qualcosa di più profondo, cioè non è la semplice invidia,in questa storia altrimenti non penso che sia stata la prima coppia con cui ha avuto a che fare |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
Ha detto che ha fatto na cazzata: rubare un autoradio è aver fatto na cazzata, aver rigato con le chiavi un auto è aver fatto na cazzata.
Sicuro la premeditazione di un omicidio per settimane non è una cazzata, ma Poi te vengono ad arrestà...ma checcazzo te ridi ? |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Come ho già scritto nei post precedenti, chi arriva a fare del male a qualcun'altro ha dei pesanti disturbi mentali, cosa assolutamente non equiparabile ai disagi che sono tema ricorrente anche qui nel forum. Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
non riesco a pensare a nulla, se non che è spaventoso sia l'essere felici che non.
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Il movente dell' omicidio lo può sapere solo chi lo ha fatto, a me sembra una dichiarazione studiata x puntare furbescamente all' incapacità di intendere e volere, di certo non mi fido di quello che dice un omicida e tanto meno di quello che dicono ai tg
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Sarei curioso di conoscere i suoi disturbi e se le motivazioni reali siano queste.
Spesso quando mi sono trovato di fronte a storie di killer e le ho approfondite, a parte condannare il gesto ho cercato sempre di capire le motivazioni dietro al tutto. Trovo interessante conoscere le dinamiche che hanno spinto delle persone anche all'apparenza normali a scattare così di colpo e compiere azioni di questo genere stravolgendo totalmente la loro vita e terminando quella degli altri. Inutile dire che secondo me nessuno ha il diritto di decidere di far terminare la vita di un altra persona, e non riesco a concepire come si possa arrivare a farlo, anche animati dal peggior tipo di rancore, gelosia, odio o sofferenza. Quindi secondo me non ha risolto nulla, forse avrà avuto un sollievo temporaneo ma in cambio si è rovinato la vita. Però non possiamo neanche sapere se gli importasse di rovinarsi la vita, nè se possa avere sensi di colpa, dipende anche dalle condizioni del suo cervello. Ci sono persone che non si pentono minimamente, e che trovano comunque una giustificazione al loro comportamento. Nonostante l'assurdità del gesto loro può sembrare normale e logico compiere quell'azione. A volte la sofferenza può avere dei risvolti davvero spaventosi. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Che speranza e futuro può esserci per lui? Nessuna speranza e nessun futuro, ma probabilmente già prima di commettere il gesto credeva di non poter averne. Non voglio far passare il concetto che lui abbia fatto bene e rischiare il ban ahah, ma dire che può essere utile provare a mettersi nei suoi panni, o comunque nei panni di chi commette gesti simili |
Da 2 felici e un infelice a due morti e uno ancora più infelice
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Insomma in conclusione un infelice sarebbe meno infelice se fossero tutti infelici come lui...
:pensando: chissà forse non sarebbe nemmeno infelice se le persone che stanno meglio socialmente fossero nelle stesse condizioni. Comunque questa storia mi ha fatto pensare a quel personaggio immaginario del film "Bed Time". Il portiere infelice che inizia a fare dispetti e quasi torturare gli inquilini del palazzo che sembrano più felici di lui. Alcune persone felici proprio non lo capiscono che ostentare questa cosa possa ferire e fare arrabbiare altri così come ostentare la propria ricchezza potrebbe fare arrabbiare chi non possiede nulla. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
Analisi di Marco Crepaldi, laureato in psicologia (giusto per evitare accuse dirette nei miei confronti quando provo a sostenere una tesi):
«Li ho uccisi perché erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia», così Giovanni Antonio De Marco, 21enne, ha giustificato la tortura e l'uccisione di Daniele ed Eleonora, suoi coinquilini a Lecce. Perché ne parlo? Perché secondo alcuni si trattarebbe di un "delitto incel" (guardate i miei video su YouTube se non sapete di cosa si tratta). Giovanni infatti è stato descritto come un ragazzo "solitario e introverso", e il movente dell'omicidio indurrebbe a pensare che la frustrazione e la gelosia provocata dal vedere una coppia di ragazzi felici, sia stata causata anche da una sua eventuale incapacità di vivere in modo soddisfacente le relazioni sentimentali e sessuali. Cosa ne penso io? Che non possiamo saperlo, le informazioni sono troppo poche, ma l'ipotesi sopra descritta non mi stupirebbe affatto. Come ho detto più volte, anche relativamente al fenomeno degli #hikikomori (che ormai studio da 8 anni), una condizione di sofferenza psicologica trascurata può potenzialmente degenerare in psicopatologia e dare adito a comportamenti anti-sociali, distruttivi e violenti, diretti verso se stessi o verso gli altri. In Giappone sono diversi i casi di hikikomori che si sono macchiati di crimini orrendi e, anche relativamente agli #incel (condizione diversa, ma in parte sovrapponibile per quanto riguarda la frustrazione e la sensazione di impotenza) dobbiamo stare molto attenti. Negli USA ci sono già stati alcuni casi di cronaca, come quello di Elliot Rodger, studente universitario, che nel 2014 uccise sei persone, ne ferì altre quattordici, e poi si tolse la vita. Sul suo canale YouTube si descriveva come un "incel" e frequentava i loro spazi online. Ovviamente si parla di casi estremi, ma non possiamo sottovalutarli. Il problema già esiste ed è molto grave. Sia quello degli incel che quello degli hikikomori sono fenomeni sociali in grande crescita, che necessitano di un importante intervento da parte delle istituzioni per offrire cure e supporto psicologico, cercando anche di intercettare i casi più gravi e impedire loro di macchiarsi di crimini orrendi come quello avvenuto a Lecce. |
"Offrire cure e supporto psicologico" non donne :sisi:
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
boh, mi pare tutto così strano..
- Non si uccide per un motivo così. - Perché una coppia ha affittato una stanza ad un single? Non ha senso.. non credo sia per soldi. - C'è altro sotto. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Comunque bellissimo film Bed time, mi aveva colpito molto. |
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
a parte la storia che vabbè manco c è da commentarla per l assurdità , cattiveria e psicopatia ..... a me fa specie la gente intorno che si meravigliano che il tizio sembrava normale , un bravo ragazzo etc.... ma zio can ma se era fuso di testa e lo mostrava al mondo era già in qualche carcere o istituto .... è ovvio che sembrano sempre bravi ragazzi .... non è che i cattivi girano con un insegna con scritto " sono cattivo e pericoloso"
a parte i fratelli bianchi e simili che andrebbero abbattuti dalla nascita |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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non a caso a chi si vuole uccidere con un gesto estremo e veloce gli si consiglia di parlare con qualcuno e far passare tempo perchè va via quella situazione distorta nella loro capoccia e magari passato un giorno il tizio si dice " ma che cazzo stavo facendo" etc.... poi nn so sto caso , parlo in generale |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Dist...rsonalit%C3%A0
Le persone che arrivano a questi gesti spesso rientrano in questo disturbo, voglio dire...Non è gente che fa fatica ad uscire di casa :sisi: Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Forse l'isolamento e l'evitamento iniziati molto presto, già in età adolescenziale, mi hanno fatto evitare situazioni come quella in cui si è trovato il ragazzo in questione; come si suol dire, occhio non vede cuore non duole. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
Anche secondo me c'era qualcos'altro sotto, ma non mi metto a fare congetture per rispetto de parenti delle vittime.
Volendo fare un discorso più ampio credo che alla base ci sia tutto un sistema di ostentazione che parte dai social e viene a creare nelle menti più deboli sentimenti di rancore che purtroppo finiscono per sfociare in eventi come questi. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Ammesso che il mostro di Firenze magari non era lui, ma come si fa a definire una brava persona uno che violentava moglie e figlie, le bastonava, dava loro da mangiare cibo per cani, e che comunque si è macchiato di un omicidio accertato nel 1951 dove massacrò a coltellate un uomo che era in compagnia della sua fidanzata? Anche se non era lui il mostro, era comunque un assassino e un orco per quello che faceva in famiglia, eppure gli idioti (tanti) che dicono che era un brav'uomo padre di famiglia ci sono. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Ma potrebbe essere ad esempio che gli piaceva la donna e vedendola con un altro era geloso?
Specifico:NON è un motivo per fare una cosa del genere, ma PURTROPPO ogni giorno al telegiornale si sentono cose del genere per gelosia verso un'altra persona che non si può avere, o un coniuge che tradisce eccetera. Comunque sono cose da CONDANNARE ASSOLUTAMENTE!!!! |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Ho letto questo articolo https://www.corriere.it/cronache/20_...7abe3a15.shtml
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Mah leggendo quest'ultimo articolo sembra che era più geloso di lui che di lei
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Anche io ho letto che all'inizio conviveva solo lui e l'arbitro. La ragazza andava a trovarlo saltuariamente....poi si è trasferita da lui e convivevano in 3, cosa che creava disagio alla tipa.
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Quindi non tanto una "vendetta" per presunte vessazioni/umiliazioni/ostentazioni, come alcuni sembrano pensare (implicitamente tirando fuori delle "attenuanti" per il parto di una mente malata :miodio: ) ma la fine di un attaccamento forse morboso a uno dei pochi legami con coetanei che era riuscito a instaurare. Lui avrebbe voluto continuare a rimanere lì, e il rifiuto potrebbe averlo destabilizzato definitivamente. Ovviamente sono tutte ipotesi che al momento non si possono verificare. Quote:
Ma poi chi ti ha detto che ostentavano? Cosa significa ostentare e quand'è che diventa una colpa? Mah. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Capisco benissimo che si possa farlo; il mio vicino di casa trombava in continuazione e si sentiva tutto, spesso lui portava due e una volta o due, anche tre ragazze. A vederlo aveva un aspetto sfigato ma con quella faccetta da prepotente bastardo che evidentemente attira un certo tipo di donne. Non sto a descrivere cosa io provassi e abbia provato due volte a settimana per oltre dieci anni.
Non ho mai fatto niente sia perché sono uno sfigato e mi prenderebbero anche per un furto di pere (S. Agostino ringrazia) sia perché come tutte le persone normali ho sempre saputo che il rapporto costi/benefici è zero ovvero mi sarei rovinato senza nessunissimo vantaggio. E difatti la persona a-normale come quel tizio semplicemente ha mal valutato il rapporto costi/benefici: probabilmente ha pensato che rimuovendo la causa sarebbe stato meglio. Tornando al mio vicino, se avessi avuto notizia del decesso suo e di tutte quelle che si è portato a casa ammetto molto sinceramente che avrei stappato qualche bottiglia di champagne. E' forse la situazione che mi ha portato più vicino all'odio "alzo zero" quindi non ho nessuna difficoltà a capire che la sola differenza sono freni inibitori funzionanti o meno. E mi dispiace che ogni tanto vedo il trombatore (è rimasto ad abitare vicino) e purtroppo è vivo e vegeto, con la sua faccetta da c...o :D |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Tu avresti volontariamente scelto di stare in affitto in una camera in casa del tuo vicino cucador? Mi sa di no, quindi mi pare che il paragone non regga bene e che il problema non fosse tanto la vita di coppia dei due quanto il fatto che non lo volessero più in casa una volta che avessero iniziato la convivenza stabile (ovviamente, ripeto, ipotesi per quello che si sa al momento, però che lui volesse rimanere pare appurato). |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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