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Divario enorme...
Come hanno detto sempre altri utenti qui sopra e a qualcuno da' fastidio sentirlo dire ma è la verità, è impensabile che si possano recuperare e vivere certe cose che andavano fatte prima, una cosa è andare -esempio stupido- in discoteca a 18 anni, altra cosa andarci a 30, o festeggiare con amici a 20 anni e altra cosa a 30 anni, molto probabilmente a 30 anni manco riesci a festeggiare perché chi è sposato, chi lavora come un pazzo, chi fa altro, ed è quasi impossibile perché ognuno sparisce. Se certe cose non le si è vissute a 18 anni per esempio è impensabile viverle a 25/28/32 anni perché non sarà più la stessa cosa anche se le fai, il divario con gli altri rimane sempre troppo grande. A 18 anni sei un ragazzino e non ti preoccupi di niente, dopo 25 il discorso cambia ed è naturale non vivere certe cose allo stesso modo.
Penso che uno anche se esce da situazioni del genere ne esce con tutte le ossa rotte. |
Re: Divario enorme...
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Penso che non ci crede davvero nessuno, neanche quelli che si ostinano a dirlo |
Re: Divario enorme...
E quindi cosa bisogna fare?
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Re: Divario enorme...
Il fatto di non poter vivere certe esperienze sociali in un certo modo e in un certo contesto non implica che allora tanto valga non provare più a ricercarle dopo una certa età. Non c'è un solo modo valido per tutti.
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Re: Divario enorme...
Volendo non essere realisti, si dovrebbe dire che sicuramente basta uscire, fare come gli altri che prima o poi si esce da questa situazione, andando da psichiatri, farmaci eccetera.
Volendo essere realisti (parlo per me però, prima che viene fuori un putiferio), se si è arrivati in un'età adulta con lo zero assoluto in tutto, ma in tutto vuol dire in tutto, tralasciando il suicidio di cui neanche voglio parlarne, credo che un processo di accettazione, per quanto durissimo, doloroso e insopportabile sia, può essere non dico l'unica soluzione, perché non è una soluzione, ma può essere l'unica cosa sincera da dire in questi casi. E lo ripeto, prima che si innesca qualche discussione con i soliti che dicono ah ma tu fai il profeta della vita degli altri, parlo per quanto riguarda me, rispondo secondo la mia situazione personale, come vedo la situazione in base a una analisi obiettiva dei fatti, su ciò che è la mia vita. Agli altri auguro di venirne fuori |
Re: Divario enorme...
Per restare sull'esempio stupido, a me di "andare in discoteca" non è mai interessato né a 18 anni né in seguito, e non rimpiango di non averlo fatto, anzi. E in genere non ho mai provato invidia/rimpianto/rancore/ecc. per tutte le "esperienze tipiche che si devono [deciso da chi?] fare da giovani" e che non ho fatto.
Quel che mi è sempre interessato, invece, è trovare persone affini con cui vivere scambî di idee e, magari, costruire qualche attività insieme... (ad es. quando facevo l'università, insieme con dei compagni di corso, ho gestito una rivista amatoriale). E le persone che mi interessa(va)no non sono la persona media della mia età, ma persone particolari, con interessi e modi di vita particolari, simili ai miei. All'università tutto questo, bene o male, ero riuscito a trovarlo. Quindi, per certi versi, si può dire fossi "realizzato" o comunque ero sulla via della realizzazione, sia dal punto di vista degli studî che del lavoro che della vita sociale. Poi, e solo poi, sono emersi i problemi: problemi relazionali, problemi nel gestire e soprattutto mantenere le relazioni, problemi di salute, problemi nella gestione del quotidiano che mi hanno impedito la carriera universitaria e così via. Tutto questo per dire che mi lasciano molto perplesso i discorsi del tipo "a questa età va fatto questo e quest'altro", "questo è il percorso che si doveva seguire", "dopo quest'età è troppo tardi", ecc ecc. Io ho fatto un mio percorso, molto strano e singolare, contorto quanto vuoi. A un certo punto ho ottenuto molto, poi ho perso quasi tutto. Ma è stato il mio percorso che non ha alcuna pretesa di generalizzazione. |
Re: Divario enorme...
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Anche a me non è mai fregato niente di discoteca, concerti, avere la compagnia, avere lo scooter, fare le 3 di notte nei locali un giorno si e un giorno si. Quello che personalmente sulla mia pelle ho sperimentato è che a 16 anni già non mi piaceva nulla di quello che facevano gli altri, e a 16,20,22 bene o male ci si conosce uscendo con amici, i contesti, più o meno sono quelli, il locale, la birreria, la discoteca, andare al mare con gli amici... poi poteva esserci il conoscersi perché si andava a scuola o nella stessa squadra di calcio per dire, ma poi quando saltava fuori di uscire alla sera o alla domenica, bene o male i contesti erano quelli. Io ne sono rimasto fuori, non ho mai neanche baciato una ragazza, mai avuto nulla, zero. Con premesse di questo tipo secondo me è impossibile o quasi capovolgere un quadro già di per sé grave a causa di fobia eccetera eccetera. Anche perché poi, gli altri nel frattempo non sono rimasti a zero come me, hanno tutti una vita, si sono fatti strada in ogni ambito, lavorativo, famiglia, figli, amanti addirittura alcuni. Io neanche ho mai baciato sulla guancia una ragazza, cosa vuoi che capovolgo senza aver mai avuto niente? Trovare gente che mi accetta per come sono o ha i miei stessi interessi? Fino ad ora mai successo, e guarda caso sono arrivato a 46 anni senza aver fatto mai nulla, lo zero totale |
Re: Divario enorme...
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Re: Divario enorme...
Abbastanza scontato, ormai ho preso coscienza di ciò da tempo, ed è anche uno dei motivi per cui non apro quasi più nessun social troppo "mainstream". L'unica cosa a cui uno può aggrapparsi e di risolvere qualche problema attuale (come nel mio caso, sto cercando di focalizzarmi su due problemi abbastanza pesanti), in modo di non finire nel futuro completamente senza aver vissuto.
Il contentino? Sì. Ma altrimenti che rimane? Il suicidio. Già aver fatto quei 3-4 viaggetti in questi anni e aver visto qualcuno online per me è stato un miracolo. Se parlo con un mio coetaneo a caso qui in città probabile che il giorno dopo sto col cappio. |
Io sono d’accordo con il concetto che ogni età dovrebbe portare a certe scoperte e certe emozioni/situazioni da vivere , poi chiaro che un minimo di soggettività ci sarà anche ma comunque io credo alle “tappe” nella vita
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Re: Divario enorme...
È così, certe esperienze hanno tutto un altro gusto alla giusta età
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Re: Divario enorme...
Ci si fa una ragione ...La questione è vivere il presente senza tanti pesi
Seguono nuovi giorni |
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Re: Divario enorme...
no allora secondo me il problema non sarebbe la mancanza dello spirito giusto per godersi bene certe esperienze se parliamo di un'età come i trenta, poi certo a 45-50 già è diverso....il punto è la mancanza di occasioni, di opportunità,di gente con cui andarsi a divertire perchè è chiaro: i coetanei fra moglie e bambini inizi a non vederli più, con i ventenni è difficile che uno c'abbia rapporti e anche qualora dovesse avere l'occasione di uscirci si sentirebbe ridicolo, quindi rimane la solitudine....!!
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Re: Divario enorme...
Non aver vissuto la gioventù in modo normale e isolandosi è un buco nero che trascina giù l autostima.. è come voler riparare un vaso rotto con lo scotch..le crepe resteranno comunque e condizioneranno la vita
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Re: Divario enorme...
Non si recupera punto.
Se poi si vuol fare coping allora è un'altra storia, ma coping resta. |
Re: Divario enorme...
vabbè ma uno che a 30 anni vuole ancora fare cose che fanno i 18 enni , mica sta tanto bene eh , nel senso dovrebbe concentrarsi sul perchè vuole ste cose , non rammaricarsi di non farle :sisi:
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Re: Divario enorme...
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E poi a 30 anni inizia il periodo delle balere, c'è sempre speranza :mrgreen: https://i.imgur.com/A88rYFk.jpg |
Re: Divario enorme...
E non dimentichiamoci della versione "Tardona" dei tronisti di Maria de Filippi, sono sicuro che qualcuno del forum starebbe bene li sul trono.
Ovviamente dev'essere sopra i 7 se no nada. In allegato vi metto questa stupenda versione del format che allieterà la vostra giornata: |
Re: Divario enorme...
Il concetto non è fare le cose da 18 enni a 40 anni.
Il concetto è, a causa di vari problemi di fobia, evitamento eccetera, NON aver mai vissuto e fatto le cose nei momenti che andavano fatte, vissute, sperimentate. Chi inizia già a 18 anni a restare fuori da tutto, dalle occasioni di conoscere le persone, chi già da lì è incapace a inserirsi con gli altri, chi già da lì è a zero in tutto e per tutto senza aver mai baciato neanche una ragazza, senza aver mai fatto niente di niente, è altamente improbabile che con un vuoto totale e assoluto alle spalle possa capovolgere una situazione grave di isolamento e di essere rimasto fuori da tutto, perché nel frattempo gli altri hanno fatto, hanno costruito qualcosa nella loro vita, mentre chi è nelle condizioni nostre rimane spettatore. Quindi, se non lo si è ancora capito, il problema non è che un 50 enne si mette a fare le cose da 18 enne, ci mancherebbe altro, il discorso era fatto per dire che se arrivi a 40 anni con il nulla cosmico assoluto alle spalle, a causa dei problemi pesanti di fobia, è alquanto difficile pensare di sovvertire tutto completamente come se nulla fosse e trovare una persona disposta a stare con chi ha zero in tutto, zero totale |
Re: Divario enorme...
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https://i.imgur.com/2SZ3n1H.jpg |
Re: Divario enorme...
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Re: Divario enorme...
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Re: Divario enorme...
La domanda di Silente Bob è giusta.....e quindi che si fa?
1)si continua a piangere sul latte versato e lamentarsi 2l o proviamo a sbloccare la cosa con qualche nuova esperienza? Esempio stupido della discoteca.... Io ho iniziato ad andarci a 30 anni (serate per trentenni) Beh sì.....mi trovavo in imbarazzo,non a mio agio, gli altri erano più sciolti di me. Sono passate serate dove mi sono divertito altre cose ce volevo sprofondare. Le rifarei? Si.... Sono esperienze ,seppur fatte in età tarda, mi hanno pursempre fatto vedere cose diverse Se parlo con una ragazza....ho un argomento dove posso dire qualcosa,se parliamo di locali (sempre rimanendo sull esempio stupido) Anche a me gira le.scatole non aver vissuto la più bella età (tra l' altro penso che mi sarebbe piaciuto e mi sarei divertito) non mi reputo uno strambo che avrebbe odiato "le cazzate" che facevano tutti, io non ho proprio avuto la possibilità di farlo per varie colpe mie |
Re: Divario enorme...
Io sono andata in discoteca ogni domenica dai 14 ai 18, e poi qualche volta di sera fino ai 20. Uscivo regolarmente ogni weekend e d'estate quasi ogni sera.
Ma stavo di merda allora e sto di merda adesso :D |
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I ragazzi in compagnia mi guardavano ancora più strano. Secondo me l’unica per sbloccarsi e conoscere qualcuno è andare a fare qualche sport di contatto ma ci vuole di base un fisico già accettabile. Li’ sei appunto a contatto con gli altri e cominci a relazionarti bene con chi hai davanti, anche ragazze. Li due sono le cose: o vai un giorno e scappi se sei fobico perché devi parlare per forza. E comunque concludo dicendo che l’emarginazione parte quasi sempre dagli altri. Per dirvene una, l’anno scorso ho fatto una settimana di prova lavoro in magazzino e conobbi un ragazzo 27enne che vive sempre qua’ , parlammo tutta la settimana del piu e del meno...poi lo provai a contattare su instagram e mi rifiuto la richiesta, la gente è strana. Non so se ancora qua’ ci vive o è andato a lavorare altrove, sia io che lui ce ne andammo dopo una settimana da quel magazzino. |
Re: Divario enorme...
Però tu hai detto che non sei interessato ai raduni con gente del forum.
Fai bene se non ti va, però non sei aperto a tutti e tutto nemmeno tu. |
Re: Divario enorme...
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Re: Divario enorme...
Ma poi, la domanda da 6 milioni di dollari, come il costo dell'uomo bionico è :ma cosa c'entrano i biscotti in questo argomento?
Altra domanda :se si sta male tanto per la propria condizione, si può aver voglia e trovare il tempo di sfottere gli altri con faccine e battutine, ironizzando su quello che dicono gli altri? (vedasi alcuni messaggi della pagina 2 di questa discussione) |
Re: Divario enorme...
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Seconda, nessuno qui ha sfottuto gli altri. Personalmente ho vista una battuta sulle discoteche (che per altro condivido) e ho replicato. E' possibile trattare un tema usando vari registri e uno di questi è l'ironia (senza cattiveria perché per vedere la cattiveria in certi interventi bisogna proprio mettersi d'impegno). E sì, non sono mai andata in discoteca. |
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Re: Divario enorme...
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La peggior cosa che ho fatto una sera fu aggregarmi ad un gruppo dove conoscevo a malapena uno di loro..... A 20 anni rifiutavo inviti da gente con cui crebbi insieme.....e li fù l'inizio della fine |
Re: Divario enorme...
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Comunque ci sta, sono scelte. Poi tu dici "l'ideale"...ti consiglio di concentrarti sul possibile anziché sull'ideale. Se l'ideale non si può avere, meglio avere il possibile che niente. Sempre secondo me, eh. |
Re: Divario enorme...
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Re: Divario enorme...
A 25-30 anni non è che sei un morto vivente, o un vecchio.. puoi fare tutto quello che si fa a 20. che poi non c'è niente di obbligatorio da fare. ognuno si farà la sua vita e quindi avrà qualcosa da raccontare e condividere. diverso il discorso se passi gli anni, a fissare il soffitto e frequentare forum di ansia.. queste sono cose che non si possono raccontare..
Personalmente ho poco da rimpiangere. Alla fine certe cose non le ho fatte perché non ci pensavo proprio.. a 20 anni alle ragazze non ci pensavo proprio.. in discoteca ci sono andato qualche volta ma non mi hanno mai fatto impazzire, preferivo i locali tranquilli, disco-pub.. ho avuto la fortuna di avere degli amici fino ai 30 anni.. ma le fortuna poi le paghi e infatti adesso la sto scontando.. con gli interessi. Rimane almeno qualche bel ricordo.. |
Re: Divario enorme...
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Re: Divario enorme...
C'è chi ritiene che emarginare sia sbagliato, e chi semplicemente gli rosica di non stare dalla parte di chi può emarginare, ma con chi può è il primo a farlo.
Io dico che è liberissimo di non uscire con quelli del forum, ma allora si accetta che anche gli altri possano avere preferenze che lo escludono senza sentirsi maltrattato. |
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