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Altra perla di mia madre
I miei genitori sono separati e, stabilito dal giudice, a me toccano 250 euro mensili da parte di mio padre. Mio padre, nonostante lavori, spesso preferisce spenderli per lui i soldi e quindi o mi da di meno tipo 150 euro oppure mi dice "poi te li porto". Ogni volta che succede questa cosa, sono passati già 7 anni che si son separati e questa cosa succede saltuariamente, mia mamma comincia a innervosirsi, a mandargli messaggi, a dirmi che gli devo scrivere che mi deve portare i soldi e robe varie.
Onestamente io mi son detto una cosa, le mie problematiche attuali hanno una causa nota: visione spaventosa del mondo offerta da mia madre, che vengo trattato come un bambino e di conseguenza mi sento inadeguato. Quindi ho detto a mia madre "Senti, io mi sono rotto di questa storia. Preferisco cercarmi un lavoro anche di sole 2 volte a settimana, tanto anche se studio riesco a gestire entrambe le cose" Risposta "Non lo puoi fare perché studi, prendi tutti 30 ed è un peccato se poi devi diminuire la tua media per lavorare, a te i soldi da tuo padre toccano perchè vai all'università. E poi che lavoro ti trovi? Che ti sfruttano, oppure robe tipo cameriere che non sono lavori per te? Ti rovineresti, sei tranquillo ora, non fare cose senza ragionare." Tutto ok. 😂 quindi io a 23 anni dovrei continuare a vedere il lavoro come una cosa lontanissima dalle mie capacità attuali, come qualcosa troppo "da grandi" (tipo che ho 12 anni), devo continuare ad elemosinare soldi a mio padre con la scusa che studio, se possibilmente lo trovo poi devo sentire lei che dice che mi rovino etc etc. Però a detta sua il problema se mi sento inadeguato rispetto agli altri sono io. |
Sul fatto che tuo padre ti deve dare i soldi ha ragione, è la legge, ma non deve ostacolare le tue scelte. Lasciala perdere..
Anche mia madre è un po' così, solo che io ormai sono morta e quindi non c'è modo di litigare.. |
Re: Altra perla di mia madre
Mah..magari avere genitori così..che ti lasciano la calma per coltivare le tue cose..e poi ventitré anni non è niente..laureati e trovi lavoro
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Re: Altra perla di mia madre
Tua madre sbaglierà forse, ma anche tuo padre non si comporta bene non dandoti lo spettante, però tu pensi che i tuoi problemi derivino dall'atteggiamento della mamma.
Perché quello del padre invece no? |
Re: Altra perla di mia madre
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Re: Altra perla di mia madre
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Mia interpretazione eh, scusa se salto a conclusioni Luca. |
Re: Altra perla di mia madre
Come ti ha detto qualcun altro sicuramente il modo in cui tua madre ti ha presentato il lavoro non è incoraggiante per la tua crescita e autonomia, ma questo appunto è legato a tua madre, non significa che tu sia come lei ti rappresenta
ma quei soldi tuo padre te li deve, è stato definito in tribunale e anche quelli ti servono per crescere permettendoti di studiare serenamente infatti tua madre non ha così torto nel dire che adesso il tuo impegno è lo studio, coniugare studio e lavoro non è semplice e a quel punto qualcosa va sacrificato (tempo dedicato allo studio, preparazione, lucidità...). Detto questo, cerca di capire se la voglia di lavorare al momento viene da te, perchè vuoi dimostrare a te stesso, emanciparti, sentirti più adulto... o se semplicemente deriva dal fatto che tuo padre non ti passa questi soldi? Quanto questa decisione deriverebbe dalla tua volontà e quanto da situazioni esterne? Penso che da questo dipenda il fatto che possa rivelarsi o meno una scelta che tu migliora la vita |
Re: Altra perla di mia madre
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Risposta meno breve: tu hai ragione e il movente tuo e di tua madre sono ugualmente ottimi. Tieni però presente che a meno di non avere capacità fuori dal comune, in tanti contesti, i curricula con media meno che massima nemmeno li guardano, quindi tutto dipende da una valutazione ben ragionata dei pro e dei contro; tua madre ha detto una cosa verissima, e per quanto ne so del tutto rispondente alla media del mercato del lavoro. Per questo, dato che mi sembra una persona che fa le valutazioni giuste e ha la testa sulle spalle, penso che le sue parole vadano attentamente valutate e considerate. Poi ovviamente la decisione finale è tua. |
Re: Altra perla di mia madre
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Ma se parliamo di social skills sono riuscito a fare lavori a contatto con il pubblico, ho dovuto arrangiarmi, a fare cose che prima non avrei mai fatto...insomma in qualche modo mi hanno fatto sciogliere di più con le persone, a capire come muovermi nonostante comunque rimangano certi sintomi tipo se mi guardano in più di 2/3 persone o magari sono clienti incazzati inizio a tremare o farfugliare. Poi se un lavoro come cameriere ti fa proprio schifo lascia perdere... Hai mai considerato, per recuperare qualche soldo, di fare ripetizioni? |
Che brutta situazione.
Ormai con mia madre ci ho rinunciato, non è una guida o qualcuno da ascoltare purtroppo. Qualsiasi cosa voglio fare mi smonta trovando un sacco di scuse e di critiche. Se sono paralizzato dall’ansia e dalla mancanza di volontà, mi attacca perché non voglio buttarmi a fare qualsiasi lavoro (fra cui quelli secondo lei sbagliati per me per mille ragioni). È instabile. Tuo padre ha un atteggiamento vergognoso, tua madre mah... Se hai la fortuna di avere il cervello e la costanza necessari per l’università, ti consiglierei di trovare davvero qualcosa di poco impegnativo, come hai detto di pochi giorni a settimana. |
Parlando di mio padre, è sicuramente difficile dare una opinione su di lui, visto che se ne andò di casa quando avevo 15 anni e per 1 anno non mi diede 1 euro nonostante io gli scrivessi che non avevamo soldi. Mia madre invece mi ha sempre voluto bene e non mi ha fatto mancare mai nulla, infatti si trovó un lavoro subito dopo che mio padre se ne andò di casa per mantenermi.
So che lei ha ragione al 100%, ma a me un pochino da fastidio, a 23 anni, dover continuare a elemosinare i soldi di un padre che con i fatti si è mostrato assente e dover dipendere da lui che, da un momento all'altro potrebbe non darmi più nemmeno 1 euro e mi piacerebbe quantomeno provare a cercare un lavoretto di 1/2 volte a settimana per poter da un lato aprirmi a una nuova situazione e da un lato non dover più elemosinare nulla a mio padre. Quando mi lamento di mia madre è perchè ogni volta che devo fare qualcosa mi scoraggia, facendomi credere di non essere capace e trasmettendomi da sempre una visione paurosa del mondo. Ad es, come scritto in un altro post, fa la pasta con le cozze e a tutti la da col guscio, a me lo leva perchè ha paura che per sbaglio lo mastico e mi spacchi i denti, cosa troppo esagerata visto che sono una persona normalissima. È molto iperprotettiva, anche se non lo fa per male perchè mi vuole molto bene. Ovviamente se penso a dov'ero 8 anni, scuola lasciata, rinchiuso a casa h24, senza amici e senza capacità di socializzare, devo ritenermi molto fortunato di dove sono oggi, visto che si tratta solo di rafforzare un pochino la mia autostima e la mia sicurezza. Solo che appunto anche se oggi io trovassi un buon lavoro, mia madre mi direbbe che non fa per me perchè non sono capace e che mi rovino perché non prenderò più bei voti (cosa falsa ovviamente, visto che riesco a gestirmi bene con lo studio). Per quanto riguarda fare ripetizioni, ci stavo pensando, mi attira la cosa perchè da un lato devo interagire e penso che potrebbe farmi sentire più felice riuscire ad aiutare qualcuno nello studio. C'era una figlia di una collega di mia madre che ai tempi avrebbe voluto ripetizioni, ma mia madre non me lo permise perchè a suo dire se la ragazza in questione si fosse innamorata di me avrei potuto rovinarmi la vita 😂 |
Re: Altra perla di mia madre
Ecco,questo dicevo.
Se ha influito il comportamento di tua madre nelle tue problematiche, sicuramente anche quello di tuo padre. Anche con la sua assenza. Non è un giudizio su nessuno, eh, io però considererei anche quello. |
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Re: Altra perla di mia madre
Mi spiace per la tua esperienza famigliare.
In tempi di pandemia credo che l'aiuto domiciliare (in presenza o online) ai ragazzi sia molto richiesto.É una buona idea. |
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Secondo me non dovresti chiedere soldi a tuo padre ed ha cmq ragione tua madre, non ne vale la pena di rimetterci in salute fisica e mentale andando a fare qualche sub lavoro da schiavo tipo cameriere, aiuto cuoco, barista, operaio ecc..
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Re: Altra perla di mia madre
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Senza giudicare nessuno, penso che non si debba tenere tutta la propria esistenza sotto controllo ossessivo e protettivo. Nessuno sa quello che può succedere. Vuoi lavorare? Provi, vedi come va, se ti va bene continui altrimenti se soffri troppo e trascuri lo studio te ne vai. Francamente trovo sbagliato negarti anche solo delle possibilità di fare nuove esperienze (di qualsiasi genere) per paure che non hanno ragione di esistere! |
Re: Altra perla di mia madre
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Anche io due anni fa prendevo la borsa di studio universitaria, da fuori sede a Bologna. Sono stato lontano da casa per un anno. Mi piaceva così tanto quell'indipendenza che non sentivo la mancanza dei miei. E l'idea che non pesavo economicamente mi liberava la mente dai sensi di colpa. Poi vabè, per il resto è stato un anno di merda per altri motivi e ho fallito l'università perché sono un debole e il mio cervello si arrese completamente, e tornai a casa più triste che mai e con la sensazione costante di essere un parassita opportunista. Anche mia madre credo sia eccessivamente morbida con me molte volte e certi atteggiamenti, anche se sono a fin di bene, mi danno fastidio, e vorrei mi avesse insegnato di più a camminare con le mie gambe già da piccolo. Non mi merito le cose che ricevo. Mio padre è buono, ma non ho un legame così stretto con lui, lo trovo emotivamente assente e siamo molto differenti, e a volte ci deludiamo o addirittura disprezziamo a vicenda per certe caratteristiche di ciascuno. Ho fatto tanti litigi bruttissimi con i miei in questi ultimi 10 anni, molte volte anche fisici (nonostante non siano violenti), e voglio solo andarmene da questa casa, che mi ricorda solo solitudine e sofferenza ormai e dove nonostante le cure e la presenza costante dei miei, mi sento imprigionato e, appunto, ancora solo come un cane randagio. Vabè in pratica voglio dire che, almeno in linea generale (visto che la situazione non è esattamente la stessa), capisco cosa provi, quindi mi fa piacere che sei riuscito a tagliarti la tua fetta di torta diciamo, anche dal punto di vista sociale. Magari fra due anni ci riesco anch'io, boh. Andiamo avanti. |
Grazie per le vostre risposte. Spero di riuscire a superare queste residue, ma invalidanti, problematiche. Riflettendo su mio padre, mi tornano in mente momenti dell'infanzia quando un mio compagno di classe alle elementari mi prestò il suo quaderno e mio padre mi disse "Guarda, lui ha il quaderno super ordinato, il tuo è tutto in disordine", penso che facendo cosi anche lui abbia innescato questi sentimenti di confronto e inadeguatezza, ci sarà un motivo se ancora ricordo quel momento (avevo 6/7 anni). Ricordo anche che le maestre dicevano a mia madre "lei a suo figlio lo sta rovinando" perchè mi levava lei il giubbotto invece di farlo levare a me. Insomma, tutto all'insieme ha contribuito. Anche il fatto che tutta la mia famiglia sia super giudicante, giudicano e commentano ogni singola cosa. Tra 14 giorni finisco le materie da dare e poi vorrei dedicarmi a me, visto che ad oggi nonostante tutto buona parte delle cose che mi mettono ansia posso affrontarle, per far sì che non mi senta più inadeguato in ambito sentimentale, sto cercando di puntare molto anche sulle amicizie che ritengo positive, speriamo bene. 🙂
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Tua madre ha ragione ! Se hai le capacità studia!! Poi quando sarai laureato ti cercherei un lavoro magari saranno sacrifici però studiare e lavorare non è una cosa facile. Va a finire che poi non rendi in nessuno dei due invece di concentrarti sullo studio. Piuttosto privati di molte cose ma da laureato ti consiglio di finire gli studi e poi si vedrà.
(Ovviamente poi devi ascoltare te stesso e quello che ti va di fare senza farti condizionare da nessuno). |
La tua università non organizza delle collaborazioni retribuite tipo aiutare i disabili a studiare o fare l'assistente in laboratorio/biblioteca?
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Re: Altra perla di mia madre
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Re: Altra perla di mia madre
fai bene a cercarti un lavoretto part time per la tua dignità e sviluppo, però il mantenimento a 23 anni non si può proprio sentire, 250 euro al mese poi sono anche tanti, fossi padre col cavolo che li darei...50 al mese e te ne devono anche avanzare
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Per quanto riguarda il lavoro, non critico molto l'opinione di mia madre, io però parlavo di un lavoretto 1/2 volte a settimana giusto per distaccarmi dai soldi di mio padre, dirmi come risposta "ti rovinerai" è un po' eccessivo. Comunque sto cercando di vedere se la mia università appunto offre qualcosa da questo punto di vista |
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Nella mia università fanno fare il part time a chi non prende la borsa, magari informati e provaci.. Io ci avevo pensato ma ho troppa ansia.. |
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Re: Altra perla di mia madre
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In bocca al lupo per tutto. |
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