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Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Qualcuno di voi si è mai cimentato in un'analisi di questo tipo?
Se sì, che cosa ha scoperto? |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
quando provo a fare un po' di introspezione tendenzialmente vedo le cose più negative di quello che sono nella realtà il mio pensiero autocritico è molto pesante e negativo, quindi tendo a valutare le situazioni dal punto di vista più razionale possibile valutando fatti acclarati anche nei miei stessi riguardi, perchè sennò finisco solo in un vortice di sconforto.
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Quel che ho scoperto è proprio che forse dovrei avere un atteggiamento meno ossessivo nei confronti dei miei pensieri e delle mie emozioni. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Si l'ho fatto spesso ...beh ci ho trovato il mondo [emoji23]
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Si lo faccio da sempre ed ho scoperto che difficilmente troverò pace finché campo
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Pablo, ultimamente ho il tuo stesso livello di sconforto. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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ossia che il complesso di insicurezze che fa parte di me è troppo grande per riuscire a combatterle e per valutare con oggettività le mie idee, pensieri ed emozioni...questo mi porta ad avere momenti in cui mi sento un dio, per poi cadere inesorabilmente sempre più in basso svalutandomi più del necessario.. o forse ancora più semplicemente non ho le qualità e l'intelligenza emotiva nel riuscire a capire e valutare me stesso onestamente. paradossalmente quando si tratta di valutare le altre persone riesco ad essere oggettivo,razionale ed accurato,quasi empatico. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
È un discorso molto ampio, ho capito perché provo certe emozioni e quali mi appartengono ad esempio l'invidia io non l'ho mai provata, la gelosia si, poi come gestisco la rabbia come si manifesta e come se ne va ,ho capito che c'è sempre un perché a certe mie reazioni anche se a livello consapevole non sono immediate (quello è anche per l'asperger) i pensieri...ne ho tantissimi alcuni sono inutili e non ci do peso ...può andare come risposta?:)
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Provo a spiegarmi ma non è che abbia le idee tanto chiare su di me. Sono sempre stato un introspettivo, costantemente sovrappensiero, abituato a analizzare sviscerare pensieri e comportamenti, a immaginarne conseguenze e sviluppi futuri. Non è un aspetto di me che mi dispiace, a volte te la racconti avendo la sensazione di essere una persona sensibile e comprensiva per questo, pensi di avere particolari capacità di osservazione, ma io non credo che mi abbia fatto bene, quando il pensiero prende il sopravvento sull'azione, la anticipa costantemente, sempre volto a controllarla a mitigarne gli effetti negativi immaginati si perde spontaneità, naturalezza nell'azione, è tutto così pesante e ansiogeno, non c'è leggerezza né tranquillità.
Non so ma credo che un contributo alle mie ansie e paure l'abbia dato questo modo di ragionare. O forse non è la causa ma è esso stesso la conseguenza delle mie ansie. Come dicevo non ho le idee chiare, non ho ancora capito tante cose di me, per dire quando leggo quello che scrivo sul forum trovo tante contraddizioni. Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Si l ho fatto per anni e poi mi sono stufato anche perché ormai credo di conoscermi abbastanza e credo di essermi anche giudicato abbastanza, basta. Ora mi osservo ma sono più interessato a osservare gli altri, soprattutto il comportamento, tipo quando vedi i documentari :D, quindi é più un osservazione senza giudizi.
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Ridete, ridete, che però poi siete costretti ad emigrare per trovare lavoro e poi date la colpa ai politici corrotti.
Intanto voi continuate a parcheggiare in doppia fila, a non pagare le tasse e a non fare la differenziata che tanto i veri problemi sono altri e poi ruba il governo che non posso rubare pure io? |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Ho tratto beneficio, negli ultimi anni, da un percorso che ho fatto con una psicologa, e credo che il motivo principale del beneficio non sia stato tanto in idee particolarmente brillanti trovate dalla psicologa (sì qualcosa, niente di trascendentale), ma proprio dall'abitudine a ritagliare del tempo all'analisi delle mie emozioni e pensieri.
Credo che la capacità introspettiva sia uno strumento utile per affrontare le cose della vita. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
E molto bello essere in contatto con le proprie emozioni, e' bello osservarle e imparare a gestirle. Non bisogna opporsi a certe sensazioni e non bisogna reprimerle. Ogni emozione ha la sua funzione. Le emozioni positive derivano da pensieri postivi e ci fanno stare bene, le emozioni negative derivano da pensieri negativi. La rabbia serve a spronarti a trovare soluzioni ai problemi e a fare cambiamenti, la tristezza ti aiuta a elaborare certe cose che non ti piacciono.
Non bisogna lasciarsi condizionare troppo dalle emozioni negative, non devi lottare con loro ma neanche lasciarle decidere per te. Osservale e prenditi cura di quella parte di te che ha bisogno di piu' attenzioni e amore. Nei momenti in cui l'intensita' delle emozioni prende il soppravvento basta distrarsi con altre cose piacevoli e semplici, quello che ci piace: film, serie, cibo, qualsiasi cosa che ci faccia stare bene ;) |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
io sono uno che rimugina spesso su fatti e cose osservate o subite di persona, ma l'introspezione che riguarda i sentimenti è una cosa faticosa e spesso confusionaria.
Credo che ci sia un malfunzionamento nella centralina che processa le emozioni :D ( la paura è quella che conosco meglio, insieme alla frustrazione ed alla vergogna) Per questo sono sempre stato attratto dagli oggetti e dalle cose concrete, dalle creazioni umane o naturali, sono creativo e mi piace creare. Diciamo che le emozioni sono caotiche e simili ad una lingua antica non decifrata. Faccio fatica a controllarle e per questo tendo a reprimerle, ciò che non controllo mi spaventa. Le emozioni positive sono soprattutto basiche e fanciullesche, poco stratificate. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
I miei pensieri si affiliano a onde di altri pensieri senza che io ne sia cosciente.
Assorbo come una spugna le influenze dall'esterno. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Sì, con molta terapia ed introspezione...anche se ora non sono più in terapia.
Ho scoperto di essere molto diversa da come immaginavo di essere, e tante altre cose. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Se ti va, spiegami meglio, mi incuriosisce molto. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
col tempo ho scoperto che l istinto e l agire in fretta è la roba meglio per me , solo che deve venire naturale :sisi: perchè sennò passi la vita a cercare di non pensare .
molte volte poi mi pento anche di quello che faccio per istinto ma solo perchè nn vorrei aver calpestato la libertà altrui senza accorgermene , e quella è piu importante del mio istinto , anche perchè se calpestano la mia mi gira il culo :sisi: quindi ci sta |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Angus ma ti ha contagiato la muttleyte? Questo chiedere agli altri senza dire nulla di sè è un sintomo.
E la malattia è grave eh. :mrgreen: |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Mi capita in alcuni momenti, quando sento il bisogno di fare il punto della situazione oppure quando mi costringo a riflettere razionalmente sul perché di certi miei pensieri per cercare di essere più obbiettiva e meno preda delle mie paure .
Ho scoperto di essermi costruita una barriera protettiva talmente resistente che io stessa faccio fatica a trovare un varco per poterne uscire , sentendomi quasi mostruosa per questo. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
Io non afferro a me vivere a cosa serve, analizzo ma è un analisi inutile, la vita cosí com è mi disturba, cosa c è da analizzare? Niente. Il perchè qualcosa a monte ci infastidisce non atterra in niente di niente e anche quando è atterrato in qualcosa lo stesso lo trovo inutile se il disturbo non passa.
Alla maggior parte delle persone piace qualcosa che a me disturba, crea noie, mi infastidisce, cosa c è da analizzare nel fatto che l'odore della merda o di carogna mi disturba? Capito anche il meccanismo di tutto l' universo che mi porta a preferire di evitare merda e carogne, il disturbo rimane e tutta questa analisi lascia tutto cosí com'è. È un altro falso rimedio accanto ad altri falsi rimedi. E' come credere che capire il perché qualcuno è morto dovrebbe farmi accettare volentieri il fatto che sia morto. Quel che davvero serve è una medicina che funzioni senza costi e effetti collaterali del cavolo e tutti questi psico-analisti (e con questo termine mi riferisco agli strizza cervelli in generale, cognitivi comportamentali e così via) roba del genere non la sono mai riuscita a tirare fuori, sono venute fuori solo cazzate e rimedi spesso piú costosi dei mali da cui guarire. Ma se io è proprio di questo che mi lamento, il rimedio non è piú un rimedio. Anche supponendo sia vero che il mondo e la vita mi disturbano perché mamma mi ha buttato da piccolo (anche metaforicamente) con la testa nel cesso, il disturbo resta ed anche il lavoro che dovrei fare per contenerlo. Tutto resta cosí com è se i rimedi dell analisi risultano costosi. L' economia globale rimane la stessa. La mia analisi è divenuta analisi dell analisi. E' paradossale dare come rimedio ad una persona che non sopporta la frustrazione un rimedio che comporta sopportarla. Questi analisti sono talmente delle cime che non ci arrivano a cose del genere. |
Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Ultimamente si, meditando cerco di vedere i miei pensieri da lontano, cioè in terza persona come se guardassi un film, e risultano essere meno negativi anzi faccio un po' di chiarezza a volte...
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
lo faccio spesso, ma non traggo alcun beneficio.
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Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
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Ho scoperto (e capito) su cosa vale la pena lottare, con obiettivi e traguardi alla mia portata nonostante tutto... e cosa invece conviene proprio lasciar perdere, mettendoci serenamente una pietra sopra. |
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