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Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Se una persona arriva ai 30 anni senza aver MAI lavorato, con mai intendo che non ha fatto nemmeno uno stage retribuito o meno o lavoro in nero proprio mai mai, è finita per lei o può avere ancora un briciolo di chance e sperare di trovare qualcosa?
So che, nel mio caso, questa eventualità è ancora lontana ma sono abbastanza preoccupata di ciò e c'è da considerare, anche, che per colpa della fobia sociale non posso fare qualsiasi lavoro. So che in questo forum ci sono certi utenti che sono messi in questa situazione e vi domando: ma voi ne siete preoccupati? Questa è una preoccupazione quotidiana per me, non riesco a starmene tranquilla, forse peggio della manca di amicizie e relazione sentimentale. |
Un lavoro senza avere particolari abilità si riesce a trovare, tipo pulizia degli appartamenti o badante ecc.. Poi però se si vuole una continuità c'è da riuscire a tenerselo, questo è più difficile.
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Beh è difficile quando non si ha nessuna esperienza, dovresti chiedere nella tua zona a chi si occupa di sociale se possono aiutarti
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
anche per me la preoccupazione più grossa al momento è ricominciare a lavorare, ho messo un pò in secondo piano tutto il resto, sto mandando cv ma al momento nessuna risposta, ti capisco
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Invece di proiettarti a fra 10 anni, pensa a cosa puoi fare ora per evitare che accada, ad esempio un percorso di terapia mirato all'inserimento lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Anche per me è una preoccupazione quotidiana e ci sono molto vicino.
Anche i miei sono preoccupati per la cosa e ogni tanto me lo fanno pesare, peggiorando la mia condizione. Non ho alcuna esperienza, abilità, competenze o titoli di studio e i miei disturbi mi rendono impossibile svolgere un lavoro in condizioni normali dato che non riesco nemmeno ad uscire di casa. L'unica soluzione sarebbe provare con le categorie protette ma prima di arrivare a quelle bisogna ottenere l'invalidità, cosa che nella mia regione sembra impossibile dato che l'hanno data a fatica a mio nonno che ha avuto due ictus, non è autosufficiente e non è in grado di deambulare (3 tentativi falliti prima di ottenerla); viste le premesse, sperare di ottenere un aiuto è impossibile. Dovrò dipendere dai miei genitori in attesa di trovare il coraggio di lasciare questo mondo. Quote:
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Che stress quando ci penso
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
comunque mancava un topic sul lavoro era da un pò che nn se ne parlava pensavo che nessuno avesse più sti problemi e stavo cominciando a sentirmi solo :D
tralaltro, c'è nessuno a cui il lavoro è saltato causa virus? da quello che sento in certi settori c'è stata un ecatombe.. |
Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Io ho smesso di preoccuparmi troppo ,qualche breve esperienza lavorativa ce l ho ma del tutto insignificante . Se troverò lavoro bene ,se non lo trovo pazienza . Il mio non è menefreghismo ma è vivere alla giornata .
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Nella migliore delle ipotesi si lavora cinque mesi, nella peggiore tre. Quest'anno zero. E non so se riuscirò a trovare altro. *pessima, lo so. |
Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Puoi sperare di lavorare per il mercato americano o francese lavorando da casa, senza dover cambiare paese, ma ce la fa uno su mille. Ormai è un mese che non prendo in mano una matita; doveva rimanere un hobby ma senza di quello non mi rimane più niente. Quote:
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
fino a 30 anni non avevo mai lavorato, ma allora frequentavo l'università. Poi ho trovato cose molto temporanee e in ambiti diversi (e in alcuni casi anche non pagate). E adesso a 40 anni ho paura di essere costretto a poter sperare solo nelle supplenze, lavoro che non sono propriamente portato a fare e che sarebbe comunque a periodi. La pensione la vedrò dopo morto.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Può trovare lavoro da amazon o in genere quei lavori che non vuole fare nessuno perchè troppo usuranti.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Dopo i 30 anni se non hai mai lavorato e non hai una formazione specialistica non è facile trovare lavoro ma dovrai accontentarti di impieghi di basso livello. Poi ci sono persone che un lavoro se lo inventano e lavorano in proprio e vivono del loro mestiere anche non qualificato. Ricordo di un uomo che aveva un chiosco nella zona industriale dove lavoravo che vendeva vari tipi di panini, bibite, birra con tanto di tenda e tavolini e che ogni giorno aveva la fila di persone a mangiare. Ovviamente non aveva problemi di timidezza o fobia sociale dato il lavoro che faceva ma è un esempio di lavoro dove non serve un titolo di studio specifico anche se non sarà diventato milionario.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
bisogna dire la cruda verità
se a 30 anni non hai nemmeno fatto volantinaggio, ci sono davvero poche chances di trovare un lavoro buono, con cui mantenersi da solo e costruire una famiglia, quindi sì, è finita a 30 anni senza esperienza di nessun tipo, bisogna adattarsi a fare la qualunque cosa e sporcarsi le mani pur di arrivare ad almeno 300 euro al mese, serve massima flessibilità e accettare qualsiasi possibilità venga presentata è importantissimo non arrivare a quel traguardo impreparati, e bisogna puntare su titoli di studio davvero qualificanti...o davvero qualcuno pensa di costruirsi un futuro con una laurea in storia? |
Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Fra i titoli di studio qualificanti includerei non solo certe lauree (ingegneria in primis) ma anche diplomi tecnici e corsi professionali che ti permettono di fare lavori manuali che se saputi fare danno delle belle soddisfazioni economiche.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
L'esperienza è importante ma non è tutto.
Conosco persone che han lavorato una vita su una cosa poi han cambiato totalmente reinventandosi. A me han assunto per competenza su un software nonostante non ne avessi esperienza lavorativa, semplicemente ha fatto un periodo di prova e gli andava bene quello che sapevo fare. Un mio collega sta imparando un software che è appena uscito, in ufficio vogliono fare questo passo visto che il mercato del software si è evoluto di passare a questo software e intanto vogliono che lo impari lui ed eventualmente se è valido poi di insegnarlo agli altri. Quindi lui non ha esperienza e competenza al riguardo. |
Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Io ho iniziato a lavorare tardi, verso i 26 anni, non tutto è perduto. All'età di 30 anni avevo lavorato ufficialmente meno di due anni.
A giugno ne avrò 33 e sarò di nuovo disoccupato. |
Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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se sei uscito bene dalle superiori puoi provare ad entrare nelle varie mansioni del personale ATA la laurea in storia, opportunamente integrata con i crediti giusti, permette di insegnare lettere e storia, addirittura un mio amico ha rinunciato, perché gli avevano proposto un mese di supplenza prima ancora di laurearsi completamente, ovviamente da MAD. |
Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
Dai 30 sei ancora ben lontana, quindi non stare a fare masturbazione mentale vittimistica con queste idee su futuri desolanti e opprimenti.
A star immobili il tempo passa e quella che è fantasia poi diviene realtà. Concediti un periodo, fosse anche un anno intero, per rimetterti in sesto: costruirti una stabilità emotiva, una quotidianità fatta di ritmi cicardiani decenti e attività costruttive. Magari nel frattempo cerca anche di capire un po' cosa ti piacerebbe fare in futuro. Poi trovati un qualche corso, o università se te la senti, e ottieni una qualifica. Non cadere assolutamente nel giro dei lavori poco qualificati e da sfruttamento vario se hai 20 e poco più anni - a meno che davvero a te vada bene campare in quel modo per tutta la vita o tu abbia urgenza di denaro in saccoccia. Pensa a formarti bene e in qualcosa di spendibile. |
Re: Una domanda da porvi in ambito lavorativo.
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detto ciò è una preoccupazione che si può capire, ma che comunque è da scacciare, anche perchè la vita è talmente imprevedibile che queste cose non possono essere programmate, basti vedere quanti laureati sono a casa e viceversa quanti spiantati magari hanno avuto fortuna (non dico che va sempre a fortuna, ma la casualità ha una sua importanza, e quella non la possiamo controllare) |
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