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cancellato2369 04-10-2008 15:37

parlare parlare....ma di che diavolo parlate?
 
tutti stanno a blaterare...del + e del - ...di come 2+2 può fare 4, ma anche 5 con un po' di fantasia...
la gente parla di emerite cavolate e si sente realizzata,soddisfatta...allegra...
"ma che bei capelli?ti è passato sopra un elefante? no...Roberto me li ha leccati stamattina dopo il bacio del buongiorno".
Questi sono mediamente gli scambi di battuta che si scambiano la gente...
tra me e me mi dico "ma...la fantasia per dire certe cretinate ce l'ho pure io..."...per nel 90% dei casi preferisco tenerle per me e non esporle agli altri.

Ma per la restante parte del tempo?
Io quando ero estroversone di che diavolo parlavo? non ricordo...davvero...ricordo che parlavo parlavo...ma di cosa...pur sforzandomi non ricordo proprio...
Che domande si pongono? di che argomenti si parla tra conoscenze varie?

Boh...io più ascolto gli altri e più mi accorgo che si fanno discussioni anche di 3 ore basate sul nulla...ecco...è proprio per questo che me ne sto zitto.
Mi dici "giova che ne pensi di lui? e della concezione dell'amore? ti piace la montagna o la campagna". Ecco...lì posso parlare per ore senza problemi...
ma a tutti i battibecchi "stupidi" (tipo la frase che ho riportato poche righe fa) seppure abbia molte frasi che mi passano per la mente non mi viene spontaneo esporle agli altri...

EDIT: a pensarci bene non ricordo nemmeno di cosa parlo io quando estroverseggio...
parlerò proprio del nulla pure io?

Anonimo123 04-10-2008 15:40

Come ti capisco!!

Io mi sono sempre chiesto che cosa ha sempre da dire la gente! Da dove cavolo tirano fuori tutti quei discorsi!

Io non ho mai nessun argomento, non riesco nemmeno a parlare delle cose del tipo università, studi, etc...

Misteri della vita di merda! Sono troppo apatico :(

Per quanto riguarda le battute stupide, mi sfogo qui dentro! :lol: :lol:

cancellato2968 04-10-2008 16:13

Quote:

Originariamente inviata da FuocoAllaVita
Come ti capisco!!

Io mi sono sempre chiesto che cosa ha sempre da dire la gente! Da dove cavolo tirano fuori tutti quei discorsi!

Io non ho mai nessun argomento, non riesco nemmeno a parlare delle cose del tipo università, studi, etc...

Misteri della vita di merda! Sono troppo apatico :(

Per quanto riguarda le battute stupide, mi sfogo qui dentro! :lol: :lol:

ma il fatto è semplice...se mi dici "a costo di parlare in continuazione devi dire solo cavolate senza senso tra loro"...potrei farcela forse...
mi sentirei uno stupido...ma potrei farcela.
Se mi dici "tienimi compagnia per 2 ore facendomi parlare e parlando con me..."...sarei nel vuoto totale....cioè se va bene mi viene in mente di chiederti una cosa.
Esempio con un amico: "hai visto ieri la juve? ha giocato bene con Giovinco da trequartista anche se...."
O con un'amica: "si ma all'esame di guida c'era quell'istruttore che è proprio antipatico...ce l'hai presente?".
Poi? poi boh...a meno che nel discorso che si fa non salta fuori qualcosa che attira la mia attenzione d'importante non riesco più di tanto ad allungare la discussione.
La gente passa dalla patente ai bigodini, dal programma della serata alla vicina di casa, dal proprio cagnolino alla ragazza dell'aula opposta che t'ha guardato ecc...ecc....
io nun ce riesco...posso ascoltare per ore tutte ste idiozie, ma senza trovare nulla da dire (e sinceramente senza esserne interessato più di tanto)

Alucard 04-10-2008 16:16

Oh, allora forse non sono solo.

Me lo chiedo sempre anche io, ma di che cavolo parla la gente?

Tutti quelli che hanno a che fare con me mi dicono sempre che io non parlo, non dico niente, eccetera.

Ma di cosa parlano loro? Che devo raccontare io?

Ah, e a proposito del "che mi racconti?", che cosa si dovrebbe rispondere a questa domanda?

...Spero di scoprirlo, un giorno


Quote:

a meno che nel discorso che si fa non salta fuori qualcosa che attira la mia attenzione d'importante non riesco più di tanto ad allungare la discussione.
Idem!

BadDream 04-10-2008 16:23

Mah.

Da un lato penso: "e vabè, d'altronde di che vuoi parlare nella vita di tutti i giorni? non si può parlar sempre dei massimi sistemi..."

...ma dall'altro - effettivamente - anche io trovo noiosa e sterile la stragrande maggioranza delle conversazioni quotidiane. Sembra che la gente debba riempire a forza i propri vuoti esistenziali... ma d'altronde non può fare altrimenti, è "normale" che sia così... bah, sono confuso!

Quote:

Originariamente inviata da Alucard
Ah, e a proposito del "che mi racconti?", che cosa si dovrebbe rispondere a questa domanda?

...Spero di scoprirlo, un giorno

Quoto in pieno, domanda che mi manda sempre in crisi. :?

cancellato2968 04-10-2008 16:34

Quote:

Originariamente inviata da Alucard
Oh, allora forse non sono solo.

Me lo chiedo sempre anche io, ma di che cavolo parla la gente?

Tutti quelli che hanno a che fare con me mi dicono sempre che io non parlo, non dico niente, eccetera.

Ma di cosa parlano loro? Che devo raccontare io?

Ah, e a proposito del "che mi racconti?", che cosa si dovrebbe rispondere a questa domanda?

...Spero di scoprirlo, un giorno


Quote:

a meno che nel discorso che si fa non salta fuori qualcosa che attira la mia attenzione d'importante non riesco più di tanto ad allungare la discussione.
Idem!

infatti io lo dico sempre agli altri...alle mie amiche..."ragazze...non sono io che parlo poco...siete voi è la gente media che parla troppo..."...ecchediamine...

sisi infatti la domanda "novita?che mi dici di nuovo?"...la odio...
cavolo devo avere di nuovo da dire di così importante? ho conosciuto un alieno?

ma...e invece solitamente la persona media risponde "sai sono andata al supermercato e tu dovevi vedere la commessa...'na befana di quelle...poi tutta acida...".

Bah...e io non dico nulla perchè mi sembra sprecare fiato parlare di certe cose...
mi intrometto nei discorsi giusto quando si inizia a parlare di politica; dle ragazzin oche fa l'elemosina in piazza; di cosa significa epr noi "amore".

Tra ragazzi di tanto in tanto se si parla di sport...

e con le ragazze il più delle volte faccio battute altrimenti...più di tanto non faccio domande...rispondo e ne faccio qualcuna collegandola alla prima se proprio mi sento incuriosito (quelle rarissime volte).

Esempio? il discorso fatto con l'estroversona l'altro giorno.

io: "ma guarda chi c'è...la bambolotta..." (e un abbraccio da dietro la schiena)
lei: "giova vedi allora che non sei timido/introverso come dici?"
io: "che c'entra? magari dopo 19 anni ho imparato a fregare gli altri...e magari so nascondere più che bene le mie insicurezza facendole passare per altro..."
lei: "ma non mi pare proprio che tu sia timido...almeno da come ti sei presentato la sera in cui ci siamo conosciuti (effettivamente avevo fatto 'na mezzoretta da estroversone...sia nei gesti...sia nelle battute...sia a parole....)"
io: "t'assicuro che anche se ho la faccia di bronzo in sto momento ho il cuore che batte a 3mila..."
lei: "tutto questo per me?"
io: "no...la macchinetta del caffè...non sai l'eccitazione quando aspetto che esca il caffè...."
Io: beh...che hai fatto sabato sera?
lei: blablabla....
io: sono uscito con amici e blablabla
lei: ok giova devo andare e blablabla
io: "ti fai dare almeno un bacio prima di scapparmi nuovamente?"
smack smack sulla guancia

ora....ora il 99% della gente inizierebbe a parlare del + e del - se la discussione fosse continuata...
si sarebbero tirate fuori le proprie passioni..le amicizie in comune (qualora ci fossero); l'estate...le vacanze...il professore sgorbutico...i jeans nuovi....

io? io...sono quasi sicuro che se non avesse tirato lei fuori qualcosa da dire non avrei avuto molto da dire in più...
già solo a fare la domanda "cosa hai fatto sabato?" l'ho sentita come qualcosa di non naturale e non spontaneo...

EDIT: agli estroversoni che si incontrano nei raduni: ma di che parlate ai raduni? state sempre a ciarlare delle vostre vite? :o

piocca 04-10-2008 20:38

Che ragione che hai :(
...io alcuni discorsi non li posso soffrire sono troppo superficiali....ma al contempo sento come una nostalgia, come se un tempo avessi sperimentato anche io quelle situazioni e ora invece mi fossi svegliata da un sonno e fossi penetrata in una dimensione diversa.....

Le persone mi sembrano tanti sonnambuli mentre io sono l'unica con gli occhi aperti...che brutta sensazione :cry:

PS: non riesco nenache ad immaginarmi cosa le persone pensino tutto il tempo, sono lontana mille miglia dal loro modi di pensare...

cancellato3011 04-10-2008 20:42

Quote:

Originariamente inviata da piocca
Che ragione che hai :(
...io alcuni discorsi non li posso soffrire sono troppo superficiali....ma al contempo sento come una nostalgia, come se un tempo avessi sperimentato anche io quelle situazioni e ora invece mi fossi svegliata da un sonno e fossi penetrata in una dimensione diversa.....

Le persone mi sembrano tanti sonnambuli mentre io sono l'unica con gli occhi aperti...che brutta sensazione :cry:

PS: non riesco nenache ad immaginarmi cosa le persone pensino tutto il tempo, sono lontana mille miglia dal loro modi di pensare...

identica sensazione...identici pensieri riguardanti a com'ero e come sono...a com'è la gente...identica sensazione di superficialità, ma anche di nostalgia...

ignotus- 04-10-2008 21:28

...

bardamu 04-10-2008 21:34

D'accordissimo con ignotus, specialmente il finale.

cancellato3011 04-10-2008 21:56

Quote:

Originariamente inviata da ignotus-
Io credo che fondamentalmente il problema risieda nella funzione che noi attribuiamo alla comunicazione.
Per noi, intendo noi di questo forum, che normalmente non siamo molto loquaci... ma soprattutto per gli uomini (timidi o fobici), la comunicazione ha una funzione pratica: voglio questo, voglio quello, sto bene, sto male, ci vediamo alla tal ora nel tal posto, ecc.
La comunicazione, voglio dire, ha sempre una funzione concreta ed essenziale; è lo stesso motivo per cui, io ad esempio, non riesco a trattenermi a lungo al telefono, specie al cellulare. Per Bacco, penso, se dobbiamo dirci qualcosa facciamolo dal vivo. Più che di una comunicazione, si tratta di uno scambio di informazioni; poichè un tal genere di scambio deve avere una sua utilità, altrimenti non ha ragione di essere, è evidente che parlare del tempo, del più e del meno, di sport, di auto, di gossip e di tutto ciò di cui normalmente si può parlare anche con un perfetto estraneo, perchè è comune argomento di discussione, non ha per noi alcun senso.

Le persone "normali" parlano spesso per il solo fine di interagire con l'interlocutore, per entrare in rapporto con esso. Non ha molta importanza l'argomento di cui si discute, piuttosto ne hanno le reazioni, le posture, il linguaggio non verbale; questo tipo di comunicazione, come interazione, rinsalda e mantiene i vincoli fra le persone, oppure ne crea, in caso di nuove conoscenze.
Se fate caso a ciò che si dicono ad es. un ragazzo ed una ragazza che si incontrano la prima volta in una tavolata di amici, e che provano reciproco interesse, vedrete che alla fine non ne risulterà nulla di memorabile; eppure quelle stesse cose, dette da noi, sarebbero state ignorate, proprio perchè insulse, come noi sosteniamo. Noi infatti ne discuteremmo "seriamente", senza considerare la loro reale funzione, al di là del significato delle parole e del senso dei discorsi.
L'importante è interagire, il contenuto è secondario.

Non riuscendo ad accettare questa verità, noi ci lanciamo spesso in discussioni elevate, o magari anche solo interessanti da un punto di vista culturale, scientifico, psicologico, ecc., pensando che sia l'argomento in sè, per il suo intrinseco interesse, ad attirare l'attenzione dell'interlocutore/interlocutrice; non è così.
La riprova di ciò mi viene fornita quasi tutti i fine settimana, quando esco con gli amici e devo puntualmente assistere ai successi sociali ed amorosi di uno di loro, particolarmente estroverso ma totalmente privo di argomentazioni obiettivamente interessanti, che però, appunto, riscuote il maggior consenso. Accompagnando con gesti esasperati, posture plateali, ammiccamenti e quant'altro i pochi argomenti in cui si cimenta (donne, sport, auto, ecc.) riesce ad essere sempre al centro dell'interesse e dell'attenzione.

Immeritatamente, qualche volta in questo forum mi si è attribuita una qualche capacità espressiva ed argomentativa; vi assicuro che non sono mai riuscito a fare un discorso, del tipo ad es. di quello che sto facendo ora, con altre persone "all'esterno" (esclusi ovviamente i soliti 2 o 3 migliori amici... sfigati) senza destare torpore o disinteresse. Da un lato è vero che non sono particolrarmente loquace, ma dall'altro è anche vero che se trovo consenso e terreno fertile posso divenire l'opposto... cosa che mi è capitata rarissimamente nella mia "lunga" vita.

L'argomento di discussione non è quindi preminente, piuttosto lo è ciò che si vuole comunicare al di là delle parole, cioè vicinanza, affetto, interesse, condivisione...
La maggior parte delle persone non si rende ovviamente conto di questa duplice funzione del linguaggio; comunicano queste cose inconsciamente e a loro volta sono destinatarie delle comunicazioni altrui; noi ci ragioniamo sopra e cerchiamo motivazioni razionali al linguaggio, quando spesso, invece, non ve ne sono.
Questo produce una mancanza di sintonia con gli altri, che viene percepita a livello istintivo, a prescindere dalla validità ed interesse degli argomenti da noi esposti, che passano decisamente in secondo piano.

yes ignotus condivido il punto di vista...
quando ero estroversone parlavo per interagire con gli altri...e quindi aprlavo anche di idiozie.
Ora pure io mi intrattengo poco e trovo poco utile di parlare di sport, tempo, l'uscita perchè lo puoi fare con chiunque;

alla gente solitamente questo serve per entrare in cotnatto con l'altro e avere un rapporto più intimo.
Io una volta che ho capito la persona a parte uno sguardo e poco altro non ho bisogno di molto altro...

Non mi ritrovo daccordissimo sulla seconda parte (quella centrale)...come detto io parto da una base (quella da ragazzinO) estroversa, con una buona battuta pronta...
quindi non è + di tanto il timore di risultare banale/noiosi.
Se parlo anzi lo faccio puntando subito sull'ipnotizzare l'ascoltatore con una battuta per rendermelo "buono".
Solo che appunto non mi estroverso per il motivo spiegato nella prima parte: trovo inutile, scontato parlare di idiozie tanto per interagire...

concordo nuovamente sulla terza e ultima parte: difatti come mai avrò fatto ad attirare l'attenzione dell'estroversona? perchè insolitamente mi sono lasciato andare: ho ballato...scherzato....parlato del nulla (di come mi stava sulle balle quella persona xx; di come mi ero arrabbiato il giorno prima; di come mi ero "estroversato" quella stessa sera;) il tutto infarcito da battutine idiote spontanee, provocazioni e allusioni...

il fatto è uno solo: per me la parte migliore è la parte introversa....la gente invece preferisce quando faccio l'estroversone come quella sera...lì sembra quasi adorarti come un Dio e ti vede come superiore...

EDIT: detto questo cascasse il mondo da lunedì mi estroverso il più possibile...non sarò sicuramente quello di 4-5 anni fa, ma se una sera ogni mese riesco a fare l'estroversone, facendo colpo su ragazze e sono visto dagli amici come uno che ci sa fare (praticamente le amiche/i guardando alla mia persona di rendita---> faccio l'estroverso una sera? ottimo...posso stare zitto anche 8 giorni consecutivi...per loro sono quello spiritoso/folle/sicuro di sè che semplicemente ama stare da solo) lo posso fare anche per più tempo nell'arco della stessa giornata.
La gente gioca a parlare del nulla? ottimo...da lunedì mi sveglio e faccio solo discorsi dello stesso genere...
se è quello che vuole la gente così sia...

Per i discorsi: anch'io quando ci si ferma a parlare con gli amici stretti....ma anche conoscenze di temi interessanti posso rischiare di diventare prolisso e dire la mia con grinta e sicurezza.

Poison 05-10-2008 00:25

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cancellato3011 05-10-2008 13:04

mi accorgo di una cosa...

ci sono ragazzi/e che conosco ormai da una vita...con cui condivido ore e ore al giorno...che ridono ad una mia battuta...mi chiedono tante volte "eddai giova...dì qualche stupidata...parla di te stesso...dì qualcosa"...persone per cui sono quasi la prima persona da chiamare se al sabato sera organizzano una festicciola in campagna che di fatto non conoscono quasi nulla della mia vita e viceversa io conosco quasi nulla della loro.

La differenza sta lì....la gente normale si interroga...io è probabile che se una volta chiedo ad una persona "ma perchè hai un fratello di nome Aldo?", il giorno dopo me lo sono già dimenticato....ergo evito di chiederlo...
evito di chiedere quasi sempre anche il programma del giorno precedente o successivo....evito di chiedere le passioni di una persona...evito di richiedere quali sono i pensieri di una persona in un dato momento.

Il mio rapporto con le persone spesse volte (quando mantengo la superficie introversa) si sofferma solamente su ciò che percepisco con lo sguardo: quindi il loro broncio o un loro sorriso; la loro stanchezza o la loro gioia...

devo cambiare questo.
Semplicemente devo imparare a farmi i fatti degli altri e raccontare di me stesso anche quant ecaccole mi tolgo al giorno e quante puzze faccio.

captainmarvel 05-10-2008 14:23

è lo stesso problema che ho io, non sono molto ferrato nel parlare del più e del meno, del cosiddetto 'small talk', e le cose peggiorano quando mi ritrovo con gente che non conosco.

cancellato3011 05-10-2008 14:40

Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel
è lo stesso problema che ho io, non sono molto ferrato nel parlare del più e del meno, del cosiddetto 'small talk', e le cose peggiorano quando mi ritrovo con gente che non conosco.

io invece con la gente che non conosco i primi 5 minuti so di cosa parlare...

"che ci fai qui?", "da quanto?", "ma ti piace come posto più di altri?"

Poi però inizia il vuoto....

porca pupazzolina...

mi rode troppo...

io non sono nè sociofobico...nè timido...nel senso...magari mi sento dentro imbarazzato, ma sono disposto a fare anche una figura di M con non curanza...a fare cavolate....

l'unico mio problema vero è che non so mai di cosa parlare...

ed è per questo che in famiglia mi limito ad un "ciao/buon giorno e buona notte"....
ed è per questo che con molte amicizie sono pochi i momenti in cui estroverseggio.

EDIT: e non ho nemmeno timori ad ammetterlo...ad amiche/i lo dico senza problemi che sono introverso...non so di che parlare e quindi se non mi viene nulla non st oa rodermi e sforzarmi sopra...

però alla lunga è snervante...

io amo l'aspetto intimo della relazione umana...quando ci si guarda negli occhi, quando ci si dà una carezza...

il resto? il resto come abbiamo detto in questo thread è un intermezzo; una "scusa" della gente media per sentirsi in relazione con gli altri e relazinarsi.

Fosse per me andrei anche da una sconosciuta a dirle "bella giornata vero? guardami negli occhi 1 ora....ottimo ora ho capito molto di te...abbracciami...ti stimo e ti rispetto..."

cancellato3011 06-10-2008 07:54

da oggi si inizia ad estroversare il più possibile nell'arco delle 24h...devo parlare....raccontare...e chiedere...tutto....dalla mia cacca che una volta mi so' mangiato da piccolo alle idiozie che facevo a 14 anni fino ad arrivare a quello che ho fatto ieri e che farò domani.
E devo chiedere tutto...voglio sapere pure se alla persona che ho davanti piace più Briatore o la Gregoraci e da lì passare ai test idi Fibra...

Vedremo i risultati che otterrò e quanta forza di volontà ci metterò...

stella 06-10-2008 22:42

Quote:

Originariamente inviata da ignotus-
Questo produce una mancanza di sintonia con gli altri, che viene percepita a livello istintivo, a prescindere dalla validità ed interesse degli argomenti da noi esposti, che passano decisamente in secondo piano.

Sono d'accordo!!
Potrei anche dire che noto che lo scambio tra chi mi circonda sembra spontaneo pur nella sua superficialita'! Io posso dire le cose piu' interessanti del mondo, ma appaio poco spontanea e quindi poco credibile.
La causa di questa scarsa spontanieta' e che seppur io sia piu' o meno impegnata su un argomento una parte di me e' sempre concentrata sull'effetto che le mie argomentazione hanno sull'altro, sul suo giudizio positivo o negativo nei miei confronti!! :roll:

Penso anch'io spesso che i discorsi di chi mi circonda sono piatti e superficiali e non ho niente da dire o da aggiungere per questo motivo, ma poi mi sa tanto di meccanismo di difesa!!

gattasilvestra 07-10-2008 05:58

Quote:

Originariamente inviata da giova88-7messaggi
da oggi si inizia ad estroversare il più possibile nell'arco delle 24h...devo parlare....raccontare...e chiedere...tutto...

http://img528.imageshack.us/img528/6...cciamt6eh9.jpg

cancellato3011 07-10-2008 15:02

Quote:

Originariamente inviata da gattasilvestra
Quote:

Originariamente inviata da giova88-7messaggi
da oggi si inizia ad estroversare il più possibile nell'arco delle 24h...devo parlare....raccontare...e chiedere...tutto...

http://img528.imageshack.us/img528/6...cciamt6eh9.jpg

si...poco...ma l'ho fatto...

diciamo che non ho iniziato con il pied egiusto la settimana...un po' influenzato e così dicendo...
e quindi quando parto già con il presupposto di non essere in forma tendo a voler stare per conto mio maggiormente.

Però per il resto nell'arco della giornata mi sono interessato a delle persone in un modo che prima mai avevo palesato (appunto facendo domande e affermazioni "banali").
Insomma sì...anche se ovviamente non mi sono potuto snaturare tutto in una volta e diventare un estroversone per 24h devo dire che a sprazzi ho assunto un ruolo più attivo e simpatico :)

stella 07-10-2008 20:24

Io faccio cosi' e cosi' mi mimetizzo!! Ma non sono felice, non sono me stessa.
Faccio la parte di quella che non sono, mi sento un pagliaccio e quando rimango sola con me stessa, mi ripeto ....io non sono cosi!!!
A volte penso che le persone hanno il diritto di conoscermi per come sono, un po triste, solitaria e pensierosa!! Se un giorno incontrassi un amico vero avrebbe il diritto di conoscermi! In questo modo posso piacere a tutti ma allo stesso tempo a nessuno!!

cancellato3011 07-10-2008 21:49

Quote:

Originariamente inviata da stella
Io faccio cosi' e cosi' mi mimetizzo!! Ma non sono felice, non sono me stessa.
Faccio la parte di quella che non sono, mi sento un pagliaccio e quando rimango sola con me stessa, mi ripeto ....io non sono cosi!!!
A volte penso che le persone hanno il diritto di conoscermi per come sono, un po triste, solitaria e pensierosa!! Se un giorno incontrassi un amico vero avrebbe il diritto di conoscermi! In questo modo posso piacere a tutti ma allo stesso tempo a nessuno!!

sai stella anch'io spesse volte penso la stessa cosa...
ma spesse altre volte mi dico che se esce qualcosa sforzandomi è perchè quel qualcosa c'è.

Soprattutto io...c'è stato un periodo in cui pensavo molto meno e mi veniva tutto spontaneo.
La differenza è che oggi penso molto di più.
Quando dico che miro ad essere più espansivo non è che voglio cancellare il mio carattera da introverso.
Ormai negli ultimi 4-5 anni sono diventato quello più solitario, all'apparenza più freddo, più triste e tale voglio essere.
Credo solo che gli altri hanno il diritto di vedere una persona che ha anche voglia di interagire con gli altri.

Ho detto che stamattina ci ho provato...l'ho fatto...ho sentito i primissimi istanti che erano quasi uno sforzo e poi ....poi invece la curiosità l'ho sentita impossessarsi di me (proprio io che me ne starei 24h su 24 ore zitto a guardarti solo negli occhi in pace con me stesso) e allora ho iniziare a fare una domanda e poi la successiva...e se ne sono andati 10 minuti in modo diverso....poi qualche battuta (quelle di solito mi vengono di tanto in tanto spontanee).

stella 07-10-2008 23:37

Se sforzandoti riesci anche ad essere te stesso e riesci anche ad essere spontaneo sono contenta!! Continua cosi!! Non volevo scoraggiarti era solo una cosa mia personale!
Il pensare troppo e' un problema anche mio!! :roll: E come te, quando per sbaglio penso meno le cose mi vengono naturali! Ma succede raramente io sono una pensatrice nata, sono sempre stata molto riflessiva!
Il lato positivo della faccenda e' che vivo le emozioni a 360° e quando sono felice, lo sono veramente! So cos'e la felicita', ma so anche cos'e' la disperazione piu' assoluta pero'!

cancellato3011 08-10-2008 15:09

Quote:

Originariamente inviata da stella
Se sforzandoti riesci anche ad essere te stesso e riesci anche ad essere spontaneo sono contenta!! Continua cosi!! Non volevo scoraggiarti era solo una cosa mia personale!
Il pensare troppo e' un problema anche mio!! :roll: E come te, quando per sbaglio penso meno le cose mi vengono naturali! Ma succede raramente io sono una pensatrice nata, sono sempre stata molto riflessiva!
Il lato positivo della faccenda e' che vivo le emozioni a 360° e quando sono felice, lo sono veramente! So cos'e la felicita', ma so anche cos'e' la disperazione piu' assoluta pero'!

per il fatto della spontaneità ogni tanto mi viene naturale...(perchè come detto oggi sono molto introverso e rifletto motlo....troppo, ma ho ancora i "ricordi", si può dire, del mio passato da ragazzino estroverso che sovente possono aiutare).
Detto questo è proprio nei momenti in cui mi viene più naturale estroversarmi che rifletto di più.
Avevo detto che da lunedì avrei provato a sforzarmi di essere più aperto, di incuriosirmi della vita degli altri e raccontare la mia, di chiedere alla persona anche un semplice "sei stanca?".
Ho iniziato ieri ed oggi devo dire che ho fatto qualcosina ancora in più....ci sono stati i soliti momenti in cui proprio non ce la facevo e sentivo il bisogno di distaccarmi dagli altri, ma ci sono stati altri momenti in cui lo scambio di parole e battute non m'ha infastidito.

In tutto ciò però solo per un momento ho avuto una strana sensazione...la sensazione di non riuscirmi ad attaccare alla persona.
La sensazione che ridevo, scherzavo, facevo carezze e davo buffetti, ma non sentivo realmente quell'affetto dentro di me...
ecco mi sono reso conto che fatico a sentire un vero legame con qualcuno forte anche se mi estroverso

gattasilvestra 08-10-2008 15:24

Quote:

Originariamente inviata da giova88-7messaggi
ecco mi sono reso conto che fatico a sentire un vero legame con qualcuno forte anche se mi estroverso

a me servono degli anni per sentire un legame forte con qualcuno, per provare quell'affetto tipico dell'amicizia...
mentre in amore sono portata per gli innamoramenti fulminanti o quasi...

gattasilvestra 08-10-2008 15:44

Quote:

Originariamente inviata da stella
Il lato positivo della faccenda e' che vivo le emozioni a 360° e quando sono felice, lo sono veramente!

Anche io ho questa sensazione, tempo fa scrivevo:

Sono stata abitata dalla Felicità e ormai so che esiste, non potrà più abbandonarmi: quelli che prima immaginavo come addii, ora sono inevitabilmente degli arrivederci, teniamoci in contatto, a presto.

oppure

Ancora una volta gusto appieno la Felicità, riconoscendola come una vecchia amica preziosa, e cammino a braccetto con lei a un metro da terra.

Forse la disperazione assoluta è il prezzo da pagare per avere questa (sciocca?) sensazione di conoscere la Felicità... o viceversa.

cancellato3011 09-10-2008 14:52

oggi ho fatto qualcosina ancora in più....
ho iniziato la giornata con poca voglia di parlare, ma nel corso dellla giornata mi sono soffermato a parlare più di qualche minuto senza problemi e soprattutto senza sentirmi forzato...

cancellato3011 11-10-2008 12:44

anche oggi tutto sommato bene....non sono diventato un super estroversone, ma è tutta la settimana che mi sto mantenendo su una giusta linea e quando posso mi intrometto, faccio un'osservazione, una battuta ecc...ecc...
Stasera si prova ad andare anche in disco (solitament enon mi è mai piaciuta), ma dopo le ultime 3-4 esperienze mi sto quasi ricredendo.
E' un luogo in cui parlare serve poco (ergo...anche se in sti giorni mi è venuto più spontaneo parlare anche di banalità è un problema in meno), in cui ci si deve muovere (non so ballare, ma riesco tutto sommato a muovermi se svuoto la mente e mi butto...in più 3-4 vodka possono fare il resto).
Da qui ad 1 mese punto ad essere nuovamente estroverso con il mondo intero (magari tra un momento d'introversione e l'altro, ma più aperto ed interessato alle banalità della vita)

cancellato3011 11-10-2008 17:57

Quote:

Originariamente inviata da giova88-7messaggi
anche oggi tutto sommato bene....non sono diventato un super estroversone, ma è tutta la settimana che mi sto mantenendo su una giusta linea e quando posso mi intrometto, faccio un'osservazione, una battuta ecc...ecc...
Stasera si prova ad andare anche in disco (solitament enon mi è mai piaciuta), ma dopo le ultime 3-4 esperienze mi sto quasi ricredendo.
E' un luogo in cui parlare serve poco (ergo...anche se in sti giorni mi è venuto più spontaneo parlare anche di banalità è un problema in meno), in cui ci si deve muovere (non so ballare, ma riesco tutto sommato a muovermi se svuoto la mente e mi butto...in più 3-4 vodka possono fare il resto).
Da qui ad 1 mese punto ad essere nuovamente estroverso con il mondo intero (magari tra un momento d'introversione e l'altro, ma più aperto ed interessato alle banalità della vita)

a pensarci mi innervosisco...parto già con il presupposto che non avrò voglia di parlare e se ce l'avrò non avrò nulla da dire...
ma porca...
mo' mi presento lì e faccio 'na cosa a mo' d'interrogatorio....anzi intervista doppia delle iene:
Nome?
Età?
Facoltà universitaria o lavoro?
Motivazione?
quando la prima volta?
quando l'ultima?
sopra o sotto?
hobby/pasisoni?
azz....non saprei già più cosa dire (e considerando che la quinta , la sesta e la settima so' domande che non farei mai a meno che non fossi sbronzo o in confidenza siamo a cavallo).
Ma che vita di m...possibile che ci siano sempre i soliti argomenti di cui parlare...ma che noia che barba che barba che noia....buonanotte
:P

cancellato2968 20-10-2008 19:52

resoconto anche di questa giornata...allora avevo detto che negli ultimi giorni sentivo pur estroversandomi una sorta di tristezza interna...
da quel giorno ho passato 3-4 giorni non loquacizzando e tutto sommato non sono nè migliorato, nè peggiorato come stato d'animo...oggi mi sono riestroversizzato e quel senso di tristezza l'ho sentito molto meno tornando a casa...
chissà che non abbia fatto il passo giusto....ora vediamo se riesco a proseguire su questa astrada e far ritornare naturale l'estroversione ogni gior
no

cancellato2968 23-10-2008 19:15

lista argomenti che porto quando conosco una ragazza (magari estroversona):

- ciao che ci fai qui?
- ti chiami scusa?
- ma che bel nome sai che è 'na vita che vojo tatuarmelo su una gamba/ che nome orrendo...sai che me lo sono tatuato sulla gamba, ma non mi depilo mai così nessuno può vederlo?
- ma che hai addosso un pigiama?/ma che bel maglioncino pupazzoso/ ma quella è la borsetta di mary poppins?
- studi? lavori? 'naaa guarda io sarei tentato più di fare il barbone per strada
- ah ma perchè hai scelto quella facoltà? sai che a me piacerebbe questo?
sisi tra l'altro so' un romanticone come pochi....blablabla...

finito!
posso infarcire queste 2-3 frasi/domande con qualche battuta (a seconda dell'umore in cui mi sento), ma finite ste frasi non so come approfondire ancora la conoscenza...
mi sembra troppo prematuro per dire "bene...ora so che lavori...andiamo a letto? tanto ho finito le cose da dirti :lol: (anzi magari a volte mi è capitato pure di dirlo...ma il bello è che l'altra persona credeva lo dicessi per scherzare...io in realtà non avevo proprio nulla da dire.... :roll: ).

Persona che conosco?
familiare? beh lì proprio non ho nulla da dire....."Ciao....buongiorno...a domani...notte"
amico/a? ogni morte di Papa una domandina banale banale...qualche battutina se mi viene spontanea e stop...

arghhh.....al max se un'amica mi fissa più di qualche secondo (capita e non di rado...) faccio un commento del tipo "vuoi un poster da portarti a casa?" o "vado a prendere le fedi intanto?" o se capita una situazione in cui è "consono" scambiarsi 2 parole sono bravo a ironizzare, ma...poi stop...dopo la battuta nun me vie' altro...
non so un "ma guarda quel piccione attaccato al soffitto...fa lo stesso effetto del tuo neurone che disperato cerca gli altri nel tuo cervello"....boh mi accontenterei anche mi venisse in mente qualcosa da dire del genere.....ma è raro...non so...mi accontenterei di avere la curiosità per chiedere una qualsiasi cosa "che hai fatto ieri?", "ma quella pizza a te piace?"...e invece....e invece.....se non iniziano gli altri a chiedermelo a me non verrebbe mai in mente...
mi chiedi "giova non avevi scuola guida?" - "sìsì...ho fatto questo e questo...tu invece ti sei giocata il foglio rosa vero? E poi io sarei lo scemo..."

boh....
non so....è come se avessi il cervello scollegato...solitamente la mente umana funziona con: "guardi l'altra persona...associ una qualsiasi cosa a quella persona e incuriosito chiedi".
Esempio?
Giovanna + sguardo negli occhi = ma ieri non dovevi andare a Verona?

Ora...qualche volta capita che mi passa per la mente e lo dico...ma il più delle volte invece il processo che svolge il mio cervello è "guardo....non associo un azz se non la combinazione lei= giovanna= la stai guardando negli occhi =....tra 5 minuti vado a mangiarmi una pizza"
Insomma il più delle volte non riesco ad associare niente alla persona e quindi non mi viene da chiedere nulla...
E quindi l'esempio sarà:
Giovanna + ci guardiamo 20 secondi negli occhi = distoglieremo prima o poi gli occhi e ci si farà i 'zzi propri...

hmmmm....

estroversone = pensa mentre parla
introversone= prima deve avere pensato ciò che deve dire e quando ha l'intero concetto in testa lo espone.

L'estroversone lo preferisco....preferivo la mia estroversione

piciola 23-10-2008 21:33

a pensarci mi innervosisco...parto già con il presupposto che non avrò voglia di parlare e se ce l'avrò non avrò nulla da dire...
ma porca...
mo' mi presento lì e faccio 'na cosa a mo' d'interrogatorio....anzi intervista doppia delle iene:
Nome?
Età?
Facoltà universitaria o lavoro?
Motivazione?
quando la prima volta?
quando l'ultima?
sopra o sotto?
hobby/pasisoni?
azz....non saprei già più cosa dire (e considerando che la quinta , la sesta e la settima so' domande che non farei mai a meno che non fossi sbronzo o in confidenza siamo a cavallo).
Ma che vita di m...possibile che ci siano sempre i soliti argomenti di cui parlare...ma che noia che barba che barba che noia....buonanotte
:P[/quote]


oddio mi fai morir dal ridere!!! :D ma magari potessi incontrare tutti i giorni una persona così ironica!!! se poi quando mi kiedi il nome mi dici ke è brutto e ke te l'eri tatuato sulla gamba e mo non ti depili + x paura ke te lo vedano ti potrei sposare! buahauhaauahauhua!!!

nella tua ironia sei geniale, più leggo i tuoi post e + rido!

cmq tra le domande potresti kiedere anche che musica ascolta...
o se va spesso al cinema e quindi il discorso cadrebbe sui film visti e piaciuti o visti e disgustati...

spero ke tu non trova mai una timidona, sennò vi fissate tutto il tempo e te stai da una parte zitto che pensi "che silenzio imbarazzante devo dire qualcosa...ma cosa??" lei dall'altra che pensa "oddio sta zitto e mo che gli dico??"

:oops:

piciola 23-10-2008 21:38

Quote:

Originariamente inviata da 8giova88
ma finite ste frasi non so come approfondire ancora la conoscenza...

bè di solito se lei non è proprio una di quelle ultra timide si spera che anche lei faccia qualche domanda! cmq + sei disinvolto e + puoi ispirare il dialogo

cancellato2968 23-10-2008 21:54

Quote:

Originariamente inviata da piciola
a pensarci mi innervosisco...parto già con il presupposto che non avrò voglia di parlare e se ce l'avrò non avrò nulla da dire...
ma porca...
mo' mi presento lì e faccio 'na cosa a mo' d'interrogatorio....anzi intervista doppia delle iene:
Nome?
Età?
Facoltà universitaria o lavoro?
Motivazione?
quando la prima volta?
quando l'ultima?
sopra o sotto?
hobby/pasisoni?
azz....non saprei già più cosa dire (e considerando che la quinta , la sesta e la settima so' domande che non farei mai a meno che non fossi sbronzo o in confidenza siamo a cavallo).
Ma che vita di m...possibile che ci siano sempre i soliti argomenti di cui parlare...ma che noia che barba che barba che noia....buonanotte
:P


oddio mi fai morir dal ridere!!! :D ma magari potessi incontrare tutti i giorni una persona così ironica!!! se poi quando mi kiedi il nome mi dici ke è brutto e ke te l'eri tatuato sulla gamba e mo non ti depili + x paura ke te lo vedano ti potrei sposare! buahauhaauahauhua!!!

nella tua ironia sei geniale, più leggo i tuoi post e + rido!

cmq tra le domande potresti kiedere anche che musica ascolta...
o se va spesso al cinema e quindi il discorso cadrebbe sui film visti e piaciuti o visti e disgustati...

spero ke tu non trova mai una timidona, sennò vi fissate tutto il tempo e te stai da una parte zitto che pensi "che silenzio imbarazzante devo dire qualcosa...ma cosa??" lei dall'altra che pensa "oddio sta zitto e mo che gli dico??"

:oops:[/quote]

ma che ti ridi....io dò capocciate al muro per quanto rosico e lei ride :P

aghhh...e infatti il mio problema nun è l'ironia e la battuta (che è sempre pronta)...è il cervello pigro....ho sempre così poco da raccontare....anche avessi scalato l'everest farei passare la cosa con un semplice "oh stella...ieri non avevo nulla da fare e so' andato a funghi sull'everest...e pensa che ho trovato un fungo ibernato...e poi?"....
argh.....poi io m'aspetterei che dicesse qualcosa l'altra persona...ecco se dice qualcosa l'altra persona poi io riesco ad aggrapparmi...non so....mi basta anche un "ma te hai il cervello con i buchi" o "pensa che io sono andata in montagna quest'estate"---> ecco lì si che mi riesco ad agganciare e parlare ancora qualche minuto...

per il fatto della timidona: beh effettivamente con un'estroversona (che quindi tende più a parlare) mi trovo molto facilitato nel compito e nel fare battute, ma tutto sommato piuttosto di fare una scena muta con una timidona direi qualche cavolata.
Non so....non credo proprio rimarrei 3 minuti a fissarla come un pervertito negli occhi mentre lei diventa rossa, marrone e poi sviene (anche perchè la respirazione bocca a bocca non è carino farlo al primo appuntamento....soprattutto se timida)...piuttosto butterei la situazione potenzialmente imbarazzante sul ridere per sciogliere un po l'ambiente...(però fatto ciò qualcosa si deve smuovere).
Io posso dire una frase del tipo:
"ma abbiamo donato entrambi la lingua in beneficenza?"
o "beh solitamente un uomo si lamenta che le donne si lagnano sempre....un'occasione come questa non me la devo far sfuggire proprio",
ma se dall'altra parte una volta che ho rilassato l'ambiente non mi vengono dati argomenti non so quanto riuscirei a reagire.

Tutto sommato la mia ex ragazza era molto, ma molto timida (non sociofobica forse....o forse sì...non saprei etichettare, ma era timidona/sensibile all'ennesima potenza)

piciola 23-10-2008 22:16

Quote:

Originariamente inviata da 8giova88

ma se dall'altra parte una volta che ho rilassato l'ambiente non mi vengono dati argomenti non so quanto riuscirei a reagire.

bè più che reagire scappa, xkè non è aria! oddio per lo meno per quanto possa essere timida una risatina e un "dai scemo!" dovrebbe farlo, sennò è una mummia! o non le piaci quindi ti sta pisciando altamente... :D


Quote:

Originariamente inviata da 8giova88
"ma abbiamo donato entrambi la lingua in beneficenza?"
o "beh solitamente un uomo si lamenta che le donne si lagnano sempre....un'occasione come questa non me la devo far sfuggire proprio",


oddio oddio ma sai quanti uomini al primo appuntamento non spiccicano parola, e io pagherei oro purchè facciano anche solo una delle battute che hai scritto tu in tutti i tuoi messaggi di questo forum??

cancellato2369 23-10-2008 22:32

Quote:

Originariamente inviata da piciola
Quote:

Originariamente inviata da 8giova88

ma se dall'altra parte una volta che ho rilassato l'ambiente non mi vengono dati argomenti non so quanto riuscirei a reagire.

bè più che reagire scappa, xkè non è aria! oddio per lo meno per quanto possa essere timida una risatina e un "dai scemo!" dovrebbe farlo, sennò è una mummia! o non le piaci quindi ti sta pisciando altamente... :D


Quote:

Originariamente inviata da 8giova88
"ma abbiamo donato entrambi la lingua in beneficenza?"
o "beh solitamente un uomo si lamenta che le donne si lagnano sempre....un'occasione come questa non me la devo far sfuggire proprio",


oddio oddio ma sai quanti uomini al primo appuntamento non spiccicano parola, e io pagherei oro purchè facciano anche solo una delle battute che hai scritto tu in tutti i tuoi messaggi di questo forum??

sai quanti uomini al primo appuntamento sono esileranti e poi non spiaccicano una parola? uno....io :P

quello che conta è la durata...è come avere l'eiaculazione precoce.....ti bruci subito :P ...e poi a volte può essere 'na faticata a farlo ringalluzzire...

io invece farei cambio volentieri e baratterei una mia battuta per avere un'enciclopedia in testa....almeno potrei sempre parlare del "molluscum giovalius introversum ad loquacerentum" e sicuramente gli argomenti verrebbero fuori 8)

piciola 23-10-2008 22:38

:P buahahahaha

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

eppure da come scrivi non capisco xkè tu stia su questo forum di fobici...il tuo è solo una mancanza di argomenti??

sono nuova :oops: e non sono andata alla ricerca dei tuoi messaggi inviati perciò non conosco la tua storia...

piciola 23-10-2008 22:39

e poi magari hai il grande dono che molti uomini non hanno: IL SAPER ASCOLTARE!

cancellato2369 23-10-2008 23:02

Quote:

Originariamente inviata da piciola
:P buahahahaha

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

eppure da come scrivi non capisco xkè tu stia su questo forum di fobici...il tuo è solo una mancanza di argomenti??

sono nuova :oops: e non sono andata alla ricerca dei tuoi messaggi inviati perciò non conosco la tua storia...

'naggia le donne di oggi...tutte pigre sono...

tanto poi si dice che sono egocentrico e piocca dice che so' narcisista :P


allora riassumendo molto:

effettivamente fino a 15-16 anni ero estroversone, poi causa scelte fatte mi sono introversato: ho scelto di diventare amico con il ragazzo che era considerato un po' lo "sfigato" dal bulletto che a quell'età è facile trovare e sono andato a muso duro contro il bulletto...da lì ho preferito lasciare la compagnia per evitare inutili discussioni all'interno....ho mantenuto per qualche tempo pochissime amicizie - perchè con molti amici comunque intanto mi ero perso per percorsi di vita differenti - e rimanendo a contatto con poche persone non ho sentito in buona parte i lbisogno di tirare fuori l'estroversione e lo spirito che fino ad allora mi aveva contraddistinto;
I miei vecchi amici li avevo lasciati perchè comunque i primi mesi al liceo mi ero fatto subito ben volere da tutti (pure il ragazzino arrogante di allora), ergo quanto ho scelto di tagliare i rapporti con molti dei miei compagni di classe ho detto "stop" alla vita da estroversone che avevo vissuto fino ad allora--> mica potevo estroversarmi con l'altro ragazzino introverso il cui unico scopo era studiare e andare a nanna alle 8 di sera;
oltretutto la mia ex ragazza era davvero molto chiusa/timida (forse non definibile sociofobica...non saprei proprio) e visto che la vicinanza di una persona così aperta la metteva ancora più a disagio mi sono chiuso ulteriormente.
Mi sono ritrovato semplicemente a 16-17anni con un paio solo di vere amicizie, una ragazza con cui pian piano per varie ragioni mi sono diviso.
Oltretutto introversandomi molto avevo senza rendermente cont ogià tagliato da un pezzo i rapporti.
Questa situazione senza rendermene conto l'ho protratta nel tempo (perchè comunque dall'altra parte avevo la ragazza - per quanto potesse essere introversona - che non mi faceva sentire per nullla la mancanza della presenza di tante amicizie che avevo avuto in passato).
C'è stato oltre 1 anno e mezzo della mia vita in cui da una parte vivevo la mia felice storia d'amore da introversone, dall'altra il poco tempo libero a disposizione in eccesso lo dedicavo per qualche uscita con quei 2-3 amici altrettanto introversoni a cui mi ero avvicinato con la scelta fatta ad inizio del liceo.

Di lì è stata tutta una conseguenza: il mio cervello si è abituato a parlare sempre meno (da una parte i 2-3 amici introversoni, dall'altra la ragazza sin troppo sensibile per accettare soprattutto inizialmente troppa estroversione), la storia con la ragazza è finita ed io mi sono ritrovato a dirmi "e mo' ??? ho sacrificato tutta la mia vita per una ragazza e 1 amico (al max 2-3) ...ho sacrificato il mio carattere...la mia estroversione....".
La frittata ormai era fatta e giova visse single e deluso :P

Da lì ovviamente ho avuto una bizzeffa di occasioni di conoscere gente...nuovi compagni di classe, amicizie coltivate qua e là, ma quei 2 annetti mi hanno lasciato un bel segno dentro.
Quando ti abituti a non parlare molto per 2 anni poi fatichi a riprendere...
come se dopo 15 anni che fai box, vai per 2 anni su una sedia a rotelle: ricontrolla i tuoi muscoli 2 anni dopo :roll:

La capacità di ironizzare mi è rimasta, ma ho perso l'abilità che mi contraddistingueva nel discutere....e sai com'è....quando ti dimentichi cosa significa discutere ti passa la voglia pure di scherzare e ironizzare...

'nsomma....

EDIT: evidenziar ecome all'inizio abbia detto "riassumendo molto"

comunque sì in parole molto povere direi che il mio "problema" più grave siano gli argomenti...mi sono talmente abituato a parlare poco che sono diventato quasi incapace a reggere lunghe conversazioni.

2-3 battute le reggo senza problemi, poi....poi un po' mi infastidisco, un po' se i temi non mi interessano più di tanto (quasi sempre) non sento lo stimolo ad espormi.

L'ho detto più di una volta in passato:
un tempo ero quello che parlava per ore ore e ore del nulla....da una caccola sarei arrivato al buco dell'ozono;
oggi preferisco quasi rimanere semplicemente abbracciato con una persona, accarezzarla, guardarla negli occhi e scambiare al max una battuta ogni tanto.

Mi sono dimenticato semplicemente cosa significhi dialogare....
praticamente mi sono dimenticato cosa sia la vita....

cancellato2369 24-10-2008 13:52

Quote:

Originariamente inviata da Viridian
Quote:

Originariamente inviata da giova88
Ma per la restante parte del tempo?
Io quando ero estroversone di che diavolo parlavo? non ricordo...davvero...ricordo che parlavo parlavo...ma di cosa...pur sforzandomi non ricordo proprio...
Che domande si pongono? di che argomenti si parla tra conoscenze varie?

Allora non son l'unico. :roll:

Pensa... Dopo un periodo piuttosto grigio - circa verso i 17 anni - conobbi una ragazza, per giunta non della mia classe che è attualmente una delle mie più care amiche... In qualche modo avevo fatto colpo su di lei ._. Mi spiego, sono riuscito a far emergere una parte di me che con lei si armonizzava benissimo, restando così a parlare, parlare per ORE intere dopo la scuola... E non mi scocciava farlo!

Se adesso dovessi ripetere la stessa, medesima cosa con un'altra ragazza (o ragazzo, magari :?) non saprei da dove cominciare. Te lo giuro, a volte penso d'aver sbagliato nel non essermi segnato le frasi e le battutine stupide che tiravo fuori al momento ma... appunto, son espressioni dette tanto per parlare, tanto per stare un po' assieme. Naturali, insomma: ecco perché si son rivelate così efficaci. Preparsele servirebbe a ben poco, mi sa.

Son arrivato a pensare una cosa: con il tempo, alcune persone si stufano dei dialoghi privi di senso e a meno che non respirino un'aura particolarmente positiva entro qualche persona, preferiscono starsene seri e pensare alle 'cose importanti'.

A me, ad esempio, piace esser serio e freddo, lo ammetto, dopotutto l'avrei avuta anch'io una comitiva se non fossi stato tanto orgoglioso; però con alcune persone, che per l'appunto mi piacciono caratterialmente mi sembra quasi di cambiare personalità, è molto strano...

Possibile che anche tu, giova, abbia risentito di tutto questo? Ossia che tu, dopo aver realizzato che non tutti son buoni (il boss della tua gioventù, ossia quel bullo delle superiori) e spensierati (il ragazzino emarginato che avvicinasti) abbia in qualche modo inconsciamente limitato la tua natura gioviale (:lol:) alle sole poche persone che ti fan davvero stare bene?

hmmm....si molto simili...
solo che io ho perso quella loquacità nel parlare anche con persone che conosco da una vita....a parte i momenti in cui sono dello spirito giusto per estroversare un po'...magari spinto dalla situazione....negli altri momenti ho perso tutta quell'attività, quella loquacità.

La situazione è quella lì: ho sento una situazione particolare o in quel momento sento una particolare voglia di rivolgermi a quella persona o mi sento stufo di aprire la bocca per parlare di una qualsiasi banalità.

L'alternanza che tu manifesti differenziando trapersone "stimate" e meno a me più di una volta succede di averla anche con persone a cui tengo....
non so proprio...

io sto cercando di liberare la mente e così facendo ora un po' di quella freddezza/misteriosità (causata dalla non loquacità) si sta un po' dissipando.....ma è dura!....non sono davvero più abituato a mantenere le conversazioni lunghe per ore.

Fino a 16 anni passavo ogni santo pomeriggio e sera con più di un'amica e amico e ciarlavo...ciarlavo....scherzavo....senza finirla mai...

oggi pure io credo che non ne sarei in grado...anzi non credo....lo vedo giorno per giorno e lo vedono i miei amici/e.

Per me, nel mio caso, è più una questione di aver perso l'abitudine ad aprirmi ed interagire con gli altri...

esempio banalissimo?

fino a 16 anni pur di far sorridere una persona facevo commenti divertenti sul cerchietto dei capelli, sulla felpa, sullo smalto, sull'interrogazione, sul pomeriggio ecc...ecc...
negli ultimi anni mi sono abituato prima a pensarla e poi reprimere, successivamente a reprimere senza nemmeno pensarla--> cioè senza pensare...

prima era una questione di "pensare mentre parlavi", oggi è "prima pensi e poi esponi quello che hai pensato".

La non loquacità? ecco...io da allora in avanti non mi sono più scomodato per certi commenti, certe discussioni...ho fatto l'errore di iniziarle a considerare superflue (senza rendermente conto ho fatto una scelta errata).

Perchè per quanto banale una battuta, un commento, una frase fa sentire l'interesse dall'altra parte, fa distendere l'ambiente...

e infatti in questi giorni che mi sono forzato e ho riattivato il cervello gettando d'impulso fuori ciò che penso (cercando di non rimuginarci sopra, ma "sputando fuori" ancor prima di aver compreso costa sto pensando) la differenza in quei momenti inizio a notarla....

vetro 24-10-2008 13:59

Pensare prima di parlare non è affatto un male.Anche la troppa loquacita' puo' disturbare.Va dosata.
Tu sei passato da un'estremo ad un'altro.Dal grande "ciarlatore" al pensatore introverso.Trova l'equilibrio.


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