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Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Ciao a tutti. E' da un po' che non mi connetevo al questo forum e ora, in questo periodo di clausura, ho pensato di poterci trovare qualche spunto o confronto in merito alla situazione che tutti quanti stanno vivendo in questo momento o forse voglio solo cavarmi fuori tutta la negatività che mi sta crescendo dentro e che non so a chi esporre anche solo per essere ascoltata.
Ormai è praticamente un mese che è iniziata la quarantena nazionale e le mura di casa mia mi stanno soffocando, portandomi via la voglia di fare qualsiasi cosa. Di tempo per immergersi in qualche attività c'è n'è assai, ma non ciò voglia di fare niente...mi sento prosciugata di tutto, giù di tono come non mai in vita mia, annoiata a morte. Niente mi stimola, niente mi tira sù, vado avanti e sopravvivo a inerzia, qualsiasi cosa che inizio mi stufa subito e la mollo lì, senza aver voglia di continuarla e questo loop infinito di iniziare, mollare, iniziare, mollare sembra non avere fino come il mio pessimo umore, che trova in suoi picchi di "stimolazione" solo quando subentra una discussione con il mio compagno. Non c'è la faccio più...questa situazione mi sta come uccidendo dentro giorno dopo giorno. Sono come un animale allo zoo che va avanti e indietro per la propria gabbia, mangia, dorme, guarda assorto il vuoto davanti a sè... Non la vedo come una vacanza dalla quotidianità come qualcuno mi dice, dove posso dedicarmi finalmente a ciò in cui non riuscivo a dedicarmi prima, perchè non ho mai avuto nulla a cui fossi così tanto interessata da coltivare. Hobby? Palestra? Una lingua? Un libro? Qualcosa di creativo? Niente. Assolutamente niente. Non mi importa niente. Non trovo valore in niente. Non trovo energie in niente e l'amara consapevolezza che è tutto frutto della mia testa per lo più e della mia scarsa resilienza a questa situazione data anche da una mia precedente fragilità e predisposizione a cadere in stati depressivi o ansiogeni mi sconforta ancora di più, non facendomi vedere alcuna luce in fondo al tunnel, ma solo vuoto e nero senza fine. Alla vita o al destino o a chi per voi non è bastato castigarmi dandomi dei genitori inesistenti, futili, incapaci e ignoranti che hanno reso la mia vita un inferno, segnando per sempre la mia esistenza con ansia, depressione, umore instabile che ovunque mi inseguono per quanto io provi a riempire la mia vita di cose belle e mete da raggiungere. In questo periodo mi sono resa conto di quanto disperatamente abbia bisogno di input esterni a me per trovare una sorta di stabilità e innalzamento del mio umore: da sola forse potrei veramente morire di depressione. Ho bisogno di qualcuno o qualcosa che mi induca a fare, mi coinvolga, mi dia quel calcio quella spinta per buttarmi, altrimenti io resterei sempre arrenata nella mia staticità. Questo fa di me una persona fortemente dipendente dal contesto in cui si trova, dalle persone che la circondano e per una che ha sempre inseguito l'indipendenza come meta suprema da raggiungere è motivo di schifo e disprezzo per me stessa. Mi faccio pena da sola. |
Prigionia.
Tranquilla, non sei l'unica a sentirti così, anzi.. non ti nascondo che c'è già chi ha compiuto atti estremi. Andrebbero inseriti nella lista che Borrelli sciorina ogni sera alle 18. È normale sentirsi così,e per uno che soffre di disturbi dell'umore è assai peggio, com'era prevedibile. Non ho molti consigli pratici da darti purtroppo,se non quello di resistere in ogni modo,un giorno alla volta,distraiti come puo e,se riesci,medita. Sei più forte di quanto pensi probabilmente,e sono sicuro che ce la farai. Tutto ciò dovrà finire prima o poi, speriamo prima possibile. |
Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Io penso che quello che fa veramente la differenza nella vita ,e quindi ci motiva nella quotidianità, è la relazione interpersonale.
Non è tanto il fatto di essere chiusi in casa, è il non vedere nessuno il problema, o comunque una cerchia ristretta di persone. Che dire, speriamo che il virtuale ci salvi. |
Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Chissà quanti TSo e quanti suicidi e depressioni provocherà sta situazione
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Com'era la tua vita prima?
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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beh però questo post non è "niente" la quarantena finirà, ognuno la vive in maniera diversa, il fatto che sia una situazione temporanea e non irreversibile deve comunque tenerti su di morale |
Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Per me la quarantena non è una vacanza dalla realtà o una prigionia. Prima uscivo quasi solo per lavorare, poi ho perso il lavoro e uscivo solo per fare la spesa e per i colloqui di lavoro, adesso esco solo per fare la spesa. A malapena parlo con i miei genitori in casa quindi sinceramente non mi manca nulla del mondo esterno che fra l'altro non mi ha mai accettato, per un motivo o per un altro.
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Io non facevo vita tanto diversa prima della quarantena . La mia vera prigione non sono le mura di casa ma i miei pensieri .
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Poi ognuno ha le sue peculiarità: c'è chi non nota nessuna differenza, c'è chi è contento di vedere che anche gli altri ora stanno reclusi come lui, c'è chi è angosciato dalle notizie che i telegiornali sciorinano ogni 10 minuti e magari è pure germofobico. |
Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Per chi soffre di depressione è molto più difficile che per gli altri |
Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Piccole cose, sì, che davo per scontate, ma che ora mi mancano terribilmente. Niente...già prima non era il massimo come situazione, ora invece è diventata opprimente. |
Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Però hai un compagno, non sei totalmente sola. Hai provato a parlargli di come ti senti?
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Per me non è cambiato niente.
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Mi sto abituando fin troppo bene a questa situazione. Sinceramente avrei creduto di annoiarmi a morte e di sentire la mancanza delle uscite nei weekend. Ok che non vivo da solo ma a casa mia con mio padre ci parliamo poco e ognuno nella sua stanza. Ma é positivo perché comunque ci si rispetta anche parlandosi poco, é tutto il contrario del silenzio di due persone che non si sopportano a vicenda. Sembra proprio che la mia personalità schizoide sia di nuovo uscita fuori, visto che negli ultimi tempi il fatto di uscire maggiormente di prima, l'aveva un po' tenuta a bada. Anche sui social mi collego e scrivo poco. Mi sono riabituato alla vita in stile nerd che avevo prima. Non ho idea fino a quanto possa essere negativa o positiva questa situazione.
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
La vita già mi annoiava prima, ho preso una vacanza da questa noia, sono più sereno adesso che non devo vedere nessuno.
Io sono arrivato alla conclusione che sto meglio fuori dal mondo che dentro al mondo, certo non sono uscito del tutto, ma in parte sì. Sto vedendo in questi giorni a spezzoni "Todo Modo" che non avevo mai visto e ha in parte a che fare con una epidemia simile. Ecco, io nei luoghi di ritiro ci starei benissimo. Si immagina che la vita in una stanza sia vuota ma a me sembra che sia più vuota quella fuori dalla stanza, dentro c'è un vuoto silenzioso, fuori un vuoto rumoroso, e forse io preferisco il primo. Comunque con le persone io non riesco ad entrarci in relazione tanto vale tagliare i ponti se possibile visto che producono pure un bel po' di disagio. |
Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Non sono sola da un lato,è vero ma dall'altro mi sento un po' tale... Ho provato ad affrontare il discorso con lui, però appunto il mio stato d'animo non cambia, il suo manco, per cui abbiamo finito con non parlarne... |
Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Anche io mi sento così, ma questo stato emotivo era già iniziato un po' di tempo fa, non solo per colpa di questo periodo, che sicuramente ha dato una spinta a farmi peggiorare mentalmente.
Ma quello che prima era un luogo dove mi rifugiavo e mi scappavo dal mondo esterno, con gli anni è diventata una gabbia dove il mio malessere ogni giorno sta per diventare sempre più pesante e difficile da gestire. |
Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Io ho il rimorso di aver sprecato questo tempo a casa dal lavoro, visto che questo periodo avrei voluto dedicarlo ad imparare cose nuove. La cosa che mi manca sono le mie consuete passeggiate, ma per il resto non sto avvertendo un disagio eccessivo. Ciò che mi inquieta di più è il ritorno al lavoro. Beati coloro che possono mantenersi senza lavorare, perché passare ore e ore a lavoro, in tempi ordinari, è una cosa che mi schifa sempre di più. Se poi ci si aggiungono dei genitori insopportabili la frittata è fatta :miodio:
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Alla fine, mi sento anche tranquilla in questo periodo. Sarà perché sento che siamo tutti sulla stessa barca. Purtroppo penso che quando tornerà tutto alla normalità cadrò seriamente in depressione. Mi aspettano diverse visite mediche, il lavoro aumenterà, e sarà difficile tornare alle attività di prima. Tutto sommato, quasi preferisco questa situazione, se non fosse per un paio di cose che mi mancano.
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Se sopravviveró, questo periodo mi sta facendo capire come il contatto con la natura sia per me essenziale, per il mio benessere.Prima che chiudessero l’accesso ai parchi andavo in un angolino del parchetto dei cani con tante margherite e fiori gialli e un piccolo ruscello.Odori rumori e sensazioni naturali fanno nascere in me la gioia spesso e volentieri, anche e soprattutto se sto da sola.Mi sembra di tornare bambina, quando mio padre mi portava in giro perle cittá famose e io mi scordavo tutto, non apprezzavo, mi divertivo solo se si andava nei parchi.
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Giocare ai videogiochi e immedesimarmi nei miei alter ego virtuali che controllo, é l'unica attività che mi da soddisfazione. La vita esterna, lavorativa, sociale e quella riguardo agli interessi personali é sospesa. I familiari sono troppo presenti secondo i miei standard e li reputo eccessivamente catturati dall'emergenza sanitaria come se non esistesse altro. Amici e conoscenti sono lontani e non si possono vedere e poi cosa potrei dire loro oltre a chiedere come stanno visto che si deve stare a casa. Provo scarso e nullo interesse e soddisfazione a fare altre attività casalinghe come cucinare o fare sport. Quindi l'angolo del nerd rappresenta l'unica soddisfazione allo stato attuale.
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Re: Vacanza dalla quotidianità o prigionia?
Pure per me è così.. c è tutto il tempo libero ma mi passa la voglia di fare le cose..poi faccio sempre pensieri negativi e così sono arrabbiato tutto il giorno..però mi rendo conto che a un altro lato di me piace stare in casa e non avere contatti con le persone..boh :nonso:
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