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rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
chi come me ha sempre fallito in tutte le relazioni sociali sin da piccolo fino ad ora nonostante svariati tentativi negli anni a diverse età e con persone di diverso contesto sociale ed economico, chi come me non ha letteralmente amici da qualcosa come soli 20 anni (alias nemmeno un essere vivente con cui andare a pranzare o andare a un evento), chi come me non ha mai vissuto l'adolescenza mancando clamorosamente tutte quelle tappe che sono fondamentali per lo sviluppo di una persona normale, chi come me tanto qualsiasi contesto lo metti risulta essere lo sfigato della situazione, chi come me non ha mai visto una donna oltre a internet, ecco.... quelli come me perchè mai dovrebbero sforzarsi di instaurare relazioni sociali o ancora meglio trovare l'anima gemella e avere figli che è il vero scopo della vita? si per carità..mi piacerebbe esser normale ma tanto ovunque mi mettiate io fallirò, quindi perchè sforzarsi? e se non ho mai avuto una vita normale e mai l'avrò perchè mai dovrei continuare a vivere? esco di casa solo per lavorare e produrre per questa società malata che non mi ha mai accettato e che tanto è marcia, la gente la fuori si odia e si fotte a vicenda, solo grandi maschere... la società è sbagliata ma se mi guardo bene anche io sono sbagliato, sono solo un fastidioso errore
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Da situazioni di isolamento prluridecennali è molto difficile uscire, quasi impossibile. L'unica è avere una persona che ti vuole bene e ti porta con se in posti dove si può socializzare, ma se uno è appunto isolato generalmente non ha nessuno e da solo non può farcela. Più passa il tempo e più ti inselvatichisci, non sei in grado instaurare conversazioni, di comportardi un minimo a modo, di stare a tuo a agio con gente che non conosci, subentra sempre quel senso di inferiorità quando senti la gente che parla delle loro vite e inevitabilmente fai il paragone con il nulla della tua esistenza. Non hai niente di interessante da dire che possa portare su di te un minimo l'attenzione. Sei talmente abituato per anni alla sola compagnia di te stesso che hai disimparato se mai le avvessi avute qualsiasi abiltà sociale che ti permette non dico di essere apprezzato ma almeno accettato. Sono stato quasi completamente isolato per due anni. Ora sto provando rimettermi in giro grazie a qualche amicizia che mi è rimasta, ma faccio grande fatica e spesso certe situazioni sono mortificanti. Cmq voglio continuare a provare, non ho nulla da perdere.
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Inutile impegnarsi se sai di fallire. E' più conveniente rassegnarsi e cercare di "godersi" la vita in qualche modo. Anche con piccole cose. |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Io ormai sono diventato un inguaribile misantropo nichilista, non ho argomenti di cui parlare e tutte le volte che in passato ho provato ad attaccare bottone risultavo noioso, ormai il mondo è degli estroversi.
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Io sono praticamente solo da una decina d'anni. Ho perso la spontaneità. Stare con gli altri significa praticamente fingere di avere piacere a stare in compagnia. Ma sentirmi bugiardo mi fa sentire altrettanto male. Mi fa mancare l'aria allo stesso modo di stare da solo. La cosa più brutta è che mi sono abituato a stare da solo. Non ne uscirò mai, ma non mi sbatte più di tanto. Io sono fragile di mio. È proprio una mia caratteristica. Sono io. Per me c'è troppo cinismo, vanità, e non c'è niente di male in tutto ciò, ma io non sono quello, quindi preferisco stare da solo... Me ne fotte una sega |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Chi mi legge spesso nel forum sa come la penso, non voglio scoraggiare nessuno, ma non mi sembra nemmeno giusto illudere le persone.
Come avete già detto voi, è quasi impossibile uscire da situazioni simili, io le varie fasce di età le ho passate nel nulla, e ora ho 45 anni. A 20 pensavo che era presto e che qualcosa sarebbe cambiato in meglio, a 25 idem, a 30 anche... poi però gli anni passano e vedi i tuoi coetanei che hanno storie, relazioni, fidanzate, mogli, figli, i loro genitori diventano nonni e si godono i nipotini, e tu rimani fermo al palo. E quando sento o leggo di gente che viene a dire che da una non vita del genere se ne può uscire, onestamente mi viene da ridere (per non piangere). Purtroppo non piace a nessuno sentire dire che è impossibile, ma io preferisco essere sincero e non raccontare la favola di cappuccetto rosso e vi dico una cosa :se il vostro isolamento e fobia e depressione ed evitamento sono pesanti e radicati da molti anni, non se ne esce, non c'è niente da fare. C'è qualche piccola speranza se un bambino ha già dai 5 o 6 anni questi problemi e i genitori sono bravi ad accorgersi e fanno qualcosa per prendere il problema subito, altrimenti se arrivi ai 17/18 anni a essere emarginato da amicizie e compagnie e senza avere alcuna esperienza, le prime fidanzatine, i primi baci, sei inesorabilmente tagliato fuori per sempre perché poi quando vai avanti con gli anni il muro diventa assolutamente insormontabile. Il problema è che su un bambino di 5 o 6 anni è molto difficile che i genitori possano accorgersene perché potrebbero scambiare il tutto come semplice timidezza che si risolve con lo sviluppo. Purtroppo non se ne esce, inutile creare false illusioni. |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Come diceva Bruce Lee: " se pensi che una cosa sia impossibile, quella cosa diventerà impossibile" Credo che l'aforisma dovrebbe funzionare anche al contrario |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Questo genere di situazioni sono complicate, non serve a un emerito cazzo alzarsi al mattino e dire:"io vedo positivo", sai per quanti anni ho cercato di vedere in positivo per uscire da sta situazione? il problema è che se la fuori nessuno ti caga, nessuno ti considera, se sei sempre rimasto fuori da sempre da tutti i contesti, ha voglia di essere positivo se tanto poi negli ingranaggi della società non ce la fai assolutamente ad entrarci. Buon per te che conosci chi ce la fatta a uscire da una situazione simile, io non ho mai sentito ne conosciuto di persona ne visto scrivere qualcuno qui che ce l'ha fatta. Poi la frase essere pessimisti col culo degli altri è proprio fuori luogo perché sembra che io ho una vita normale e sociale rispetto agli altri, cosa che non ho, visto che ho una vita di merda isolato da sempre, quindi prima di scrivere certe frasi è meglio pensarci, io ho detto semplicemente che non mi va da far credere che si esce facilmente da sta situazione, e parlo per come soffro io per questa situazione, e posso dire che uscirne è ai limiti dell'impossibile, soprattutto se si vive così da sempre e da molti anni. Se a voi piace di più sentirvi dire che se ne esce facilmente e sicuramente è un problema vostro, a me non va, secondo la mia esperienza su questo problema, di dire a chi ne soffre che uscirne è uno schiocco di dita... E ripeto, gli atteggiamenti odiosi sono ben altro. |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Comunque non sono riuscito a leggere tutto il post perché non riesco a stare concentrato così a lungo. |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Riguardo alle amicizie: Forse qui c'è ancora qualche speranza di avere qualche soddisfazione.. però se paragono la mia vita a quella degli altri il confronto è distruttivo.. non ho grandi capacità finanziarie e non posso fare la vita che fanno loro. Ci sono quelli messi come me, e sono gli unici che ancora un po' riesco a vedere, ma molto poco e anche loro sono isolati e problematici/che.
Donne: Non penso che posso trovare l'anima gemella, perché sono imbruttito dagli anni, il fisico è sformato. (vedi sopra) i soldi sono quelli che sono.. il carattere è quello che è.. la vedo molto difficile, quasi impossibile. Il problema è come sopravvivere a queste mancanze enormi? Si, per me la mancanza di una donna e di una vita sessuale è enorme. |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
L'unica possibilità è avere una botta di culo e trovare una persona che ci accetti così. Non si risolve molto, perché il problema resta con tutto il resto del mondo, e si corre anche il rischio di dipendere da quella persona, però sinceramente alternative non ce ne sono, per chi ha passato la vita in solitudine e non ha mai imparato a socializzare.
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Non cambia nulla dire dai che ne esci. Se ce la fai a uscire è merito tuo, non di certo per merito di chi ti dice che devi essere positivo, e neanche per merito delle solite due o tre come questa qui che ha appena messo il ringraziamento, che saltano fuori solo con chi vogliono loro e quando vogliono loro. Se ne esci ne esci tu e te lo auguro, ma non è merito di chi ti viene a dire si dai che ne esci |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Ragazzi però un po' bisogna sperare sempre!
Io ho detto che per me è molto difficile, ma impossibile proprio voglio sperare di no.. bisogna sempre lasciarli uno spiraglio.. sennò come cazzo fate a campare senza speranza? Se ci riuscite vi ammiro molto, vuol dire che avete un gran coraggio, e spero che questa forza vi aiuti a migliorare e ad uscire dalla palude. |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Il fatto é che abituandosi alla solitudine poi si entra in una spirale dalla quale é quasi impossibile uscire..si viene trascinati nel vortice ed é difficilissimo uscirne
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Ma capisco chi non ce la fa più a leggere che non ce la si può fare e che è tutto inutile. Mi metto anche nei loro panni. Qui dentro, im questo forum, ci sono persone che vogliono vivere ma non hanno la forza di farlo. E tra questi c'è chi ha ancora della speranza e vuole darsi una possibilità... Non siamo nati tristi. Lo siamo diventati perché vogliamo vivere ma non ce la facciamo... E giusto coltivare delle speranze. Non dico di volare come Superman, ma almeno un briciolo di serenità è possibile. E deve esserlo |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Io sto male da sempre praticamente, quindi so come ci si sente, tanti come me hanno lo stesso problema. Secondo te chi ti può capire meglio e sinceramente? Io o chi come me ha una non vita, oppure chi viene su sto forum e poi nei post scopri che hanno una vita sociale, hanno il fidanzato, hanno gli amici ed escono spesso? Guarda che forse non te ne sei accorto ma alcune che mettono i ringraziamenti dove gli accomoda per screditare gli utenti a loro non graditi, sono proprio quelle e quelli che poi prendono per il culo. Io preferisco essere sincero almeno |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Io credo che gran parte delle nostre difficoltà nei contesti sociali sia dovuta a una certa rigidità, criticità di pensiero (magari dovuta a un'educazione genitoriale troppo severa).
Mi spiego meglio, le persone "comuni" non si fanno tutte queste seghe mentali, sono più semplici e vivono meglio. A noi manca quella "leggerezza" che ti porta a vivere così come viene, a non farsi tremila seghe mentali, a vivere un po' allo stato brado animale (hai mai visto un animale che si vergogna ad uscire? :mrgreen: ). Sono sicuro che molti inorridiranno a tale pensiero (meglio essere problematici e riflessivi che spensierati e bestie!, diranno), ma tant'è... In noi c'è un certo compiacimento a tormentarci con quesiti esistenziali più o meno complessi, magari perchè così possiamo additare gli atlri come persone superficiali e sentirci migliori. C'è tanto narcisismo nella depressione... |
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
§ Mi metto nei panni di tutti coloro che vedono nero e sono convinti che non ce la faranno mai e nessuno potrà mai farcela...
Vi capisco, ma non si può generalizzare, ognuno in fondo ha una storia, un vissuto diverso dagli altri e un modo unico di vedere e affrontare la vita... Non dico sia facile, so per esperienza personale che è molto dura, specie se non sei più adolescente e hai lunghi anni di isolamento/evitamento alle spalle per cui non sei abituato a relazionarti con scioltezza e a condividere certe esperienze con gli altri, per cui hai paura degli altri, di te stesso, del tuo passato, di ciò che non hai vissuto... Ma è un cane che si morde la coda: più si guarda il proprio passato, ci si sente depressi e falliti senza speranza e non si agisce, più la qualità della vita peggiorerà... Sono convinto che alla fine, sul letto di morte, se non avremo fatto nulla, avremo il rimpianto non solo di non aver vissuto come volevamo (secondo i nostri valori, le nostre passioni, i nostri desideri profondi), ma soprattutto di non averci almeno provato davvero con tutte le nostre forze... Io voglio provarci e ci sto provando a (ri)costruirmi una vita secondo i miei valori e le mie priorità: il percorso è lungo e impervio, non mancano le difficoltà e le cadute, situazioni dove l'inesperienza, l'imbarazzo e la paura arrivano, ma cerco di osservarle, accettarle come parte di me e andare avanti senza fuggire... Ormai in tanti nel mondo della psicoterapia, del coaching e della crescita personale affermano che le paure e il dolore (per quanto appunto facciano paura e creino sofferenza) vanno accettate, affrontate e non evitate (né subite passivamente) per poterle un giorno lasciar andare e far spazio alle qualità interiori... Gente che ci sta provando in questo forum ce n'è, e c'è anche chi ci è riuscito tramite un suo percorso: mi ricordo dell'utente Caostotale, di Serotonino, ma anche del famoso Clark Kent, la cui storia è esemplare e invito tutti a cercarla sul forum e a leggerla fino in fondo... Ognuno deve avere la forza e l'umiltà di guardarsi dentro, sentire nel profondo cosa vuole dalla vita, rendersi conto delle proprie qualità e difetti e decidere di ripartire dalla situazione in cui si è, un passo alla volta, con amore verso se stessi e perseveranza. Nei casi più gravi (psicofarmaci o gravi fobie) è senz'altro meglio farsi seguire da un bravo terapeuta (magari olistico) che sappia accompagnarti nel percorso... Coraggio, proviamoci assieme a creare la vita che vorremmo, almeno così non avremo rimpianti... :consolare: |
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Ci vorrebbe una persona che ha una buona igiene mentale, non dico estroversona (perchè ci sentiremmo inadeguati) ma nemmeno introversa/ansiosa/depressa. Poi, come si dice, l'allegria è contagiosa, quindi anche la tristezza... Due persone con grossi problemi psichici si infuenzerebbero a vicenda e la situazione peggiorerebbe per entrambi... |
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Quando la parte migliore della vita se n'è andata senza averla vissuta o averla vissuta col freno a mano tirato serve a poco dire "tutti ce la possono fare". Comunque il vuoto che ti lasci dietro niente e nessuno potrà colmarlo, poi darti da fare quanto vuoi ma quel che è perso è perso. A quel punto insorge lo scoraggiamento e ci si domanda se valga la pena fare sforzi enormi per risultati irrisori nella migliore delle ipotesi. Cioè una persona che ha superato i 40 alla fine non trova grande soddisfazione nel riuscire andare al ristorante con più di due persone, non lo vede come un traguardo chissà cosa allettante. Penso che punti ad esempio a trovare una donna e mettere famiglia, ma a quel punto diventa un'impresa visto che per arrivare a questo devi passare per tutta una serie di altre cose che non riesci a fare. Ad un certo punto diventa estenuante.
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Infatti quando tu per ottenere 10 devi fare 100 mentre per gli altri la fatica è nella norma..é chiaro che uno si scoraggia alla fine..e poi molla la presa e non ci prova nemmeno piú
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Ho sentito e letto anche qui di alcuni che proponevano come soluzione, quella di andare in palestra, iniziare a curare in maniera maniacale il proprio look, fare diete ferree, così piano piano qualcuno e qualcuna si accorge di te... Ma fare tutti sti sforzi, dopo 8 ore di fabbrica andare in palestra a sfacchinare e fare diete per cosa? Per sperare che qualcuno si accorge di me? Ma tanto poi ammesso che una si accorge di me, quando si tratta di parlare, di approcciare, di raccontare qualcosa di sé stessi, chiunque si accorgerebbe quasi subito di avere davanti una persona con poco da dire di sé, senza esperienze, senza niente di interessante. Sforzi enormi per sperare in un accorgimento da parte degli altri? No, se proprio voglio fare palestra e mi piace, lo faccio per la mia salute, così come le diete.... Ma fare mille sbattimenti per sperare in uno sguardo quando poi non so interagire ne stare in mezzo agli altri ne avere relazioni, ne avere nulla da dire, direi che il gioco non vale la candela, anche perché penso che una persona deve notare un altra per cose più profonde e importanti della palestra e delle diete e dei viaggi |
Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Con la differenza che una persona già depressa di suo avrà più difficoltà a gestire un'altra depressione (l'insofferenza è tipica della malattia), mentre una sana di mente magari può conviverci meglio. Sia chiaro, per un depresso la situazione è difficile in entrambi i casi ma, potendo scegliere, non vedo perchè aggravare la cosa stando insieme ad un altro/a depresso/a. Magari perchè può capirti meglio, essendo anch'esso nella stessa tua situazione? Illuso, nei depressi l'empatia è molto scarsa. |
Io parlo per me, solitamente le amicizie solide e vere si fanno dal periodo elementari alle medie. Se uno durante questo periodo non si crea nessuna amicizia rischia di restare fuori già da tutto. Solo che a 14 anni sei inconsapevole e speri che le cose si risolvano alle superiori. Io non sono riuscito a costruirmi nulla perché i contesti non lo permettevano. I tuoi coetanei avevano già la loro bella compagnia e magari alcuni non avevano nulla da spartire con te. Aggiungo che in età infantile il calcio era un buon momento di socialità, se nessuno ha mai spinto per farti giocare, già lì mancavi di un occasione.
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
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Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
Una persona depressa non vuole un'altra persona depressa,
Una persona non depressa schifa come la peste una persona depressa, Quindi? Conclusione? |
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