Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

A volte ti permette di vivacchiare, fare il minimo indispensabile con la morte nel cuore. Poi quando gli gira ti afferra ti sbatte contro il muro e ti strangola. La paralisi diventa sia mentale che fisica, le tue membra sono d'aria, non riesci a muovere un muscolo inchiodato al letto o alla poltrona. Persino muovere le palle degli occhi è un'impresa, trovi un punto fisso fra le mura e ti perdi dentro di esso come se fosse un buco nero che inghiotte stelle e galassie. Difficile stabilire cosa si pensa in quel momento, probabilmente è la stadio in cui la morte del pensiero e della coscienza si concretizza, rimangono solo le funzioni fisiche, è un coma della mente, non esagero nel dire che penso siano stati catatonici. A me sembra di prendere realisticamente contatto con la morte, è una presenza tangibile non aleatoria, ti chiama a se ed è una voce rassicurante, una dolce panace nella quale rifugiarsi. Se avessi a disposizione un'arma da fuoco o un'altezza considerevole da cui lanciarmi non esiterei un istante. La psicoterapia consiglia in quei momenti di distarsi facendo cose poco impegnative per occupare la mente, ma per me non funziona poiché sono totalmente alla mercè di un qualche spirito malvagio, posso solo aspettare che passi, ma non posso sapere quanto durerà o se resisterò fina alla fine della giornata quando tutto viene messo a tacere dallo stato di incoscienza del sonno. Se anche a voi capita di trovarvi in questo stato parlatene pure, se avete trovato strategie utili per uscirne in tempo reale, e tutto quello che volete dire al riguardo :nonso:

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Non ci riesco..sono completamente a terra

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A voglia, ma per me la cosa va a periodi (a volte anche a giornate), e ho sbalzi considerevoli che "sento".
Ormai ci ho fatto l'abitudine a riconoscerla,quando avverto quella sensazione l'unica cosa che mi da sollievo è isolarmi e ridurre i contatti con l'esterno, perché solo poche persone (che forse l'hanno vissuta a loro volta) riescono a comprenderla, nella maggior parte dei casi viene percepita e mette a disagio.

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Ma chi ve la fa fare di stare così male..

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Se fosse così facile non esisterebbe la psichiatria, i suicidi improvvisi, i farmaci etc.
Uno può anche accettarsi e fregarsene, ma poi l'intolleranza c'è anche all'esterno.
Esempio pratico: vai a dire in un posto di lavoro che soffri di depressione e potresti assentarti a volte a causa di questo, e vedi cosa succede.

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Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

Bah...

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A me prende un po' meno intensa ma più perdurante. Dura settimane.
Ho ripreso lo zoloft.. non volevo, ma tanto quand'è così c'è poca altra scelta.

Te se stai così bene cosa ci stai a fare qua? Sei venuto in cerca di figa su fobiasociale.com? Non è la prima volta che fai lo splendido, quindi davvero non capisco.

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Ci sono dentro proprio in questo momento, perché diavolo devono venirmi sti attacchi depressivi così intensi?

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Ragazzi, ma secondo voi non conto molto anche la stagione? Io in primavera estate sto parecchio meglio.. la mancanza di sole mi annichilisce.

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Per me conta eccome.

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i down in estate per me sono ancora più fastidiosi, perché c'è troppa luce

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L'unica è uscire di casa, altrimenti non mi passa più.

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Diciamo che c'è la costrizione ad uscire ogni giorno XD. Poi d'estate appena posso me ne vado al parco o al mare e lì mi ricarico di energia.. la depressione rimane sempre nel pensiero, ma almeno non c'è quella nel fisico, terrificante, che ti impedisce i movimenti.

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Confermo....

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La stagione conta, ma anche quanto siamo occupati. Uscire tutti i giorni per andare al lavoro per quanto sia un lavoro che non ci piaccia per me è di vitale importanza. Non lavorando più tutti i giorni da un anno e mezzo questi down si ripetono quasi sempre nei giorni di libertà forzata e soprattutto al mattino. In inverno poi causa freddo e buio la situazione diventa tragica perché a meno di non dover fare commissioni ci sono pochi motivi per uscire, in estate vivendo in una località balneare è tutto più facile, esco e trovo movimento più o meno sempre. L'inoccupazione anche solo per alcuni giorni mi distrugge, non ci sono abituato e mai mi ci abituerò, le giornate non finiscono mai e possono diventare un incubo a occhi aperti. Di solito l'umore migliora verso le ore serali, ma solo perché la giornata sta volgendo al termine e finalmente è tutto alle spalle. Magra consolazione perché mi sveglierò di nuovo il mattino dopo con il terrore di quello che mi aspetta.

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vedete le diverse sfaccettature, per me quando era così (ora le fasi basse ci sono ma non hanno la stessa intensità di qualche anno fa) lavorare era una tortura, uscire era una tortura, vedere gente era una tortura, l'istinto è quello di rimanere rintanato in casa e non vedere nessuno, perchè manca l'energia per fare tutto

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Esattamente ció che provo io in questo periodo

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sono in questa situazione da 30 anni....oscillante tra il down soft e quello hard...l antidepressivo che prendo però attenua moltissimo l uno e altro come intensità e durata...senza antidepressivo sono finito

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Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

non è il mio caso, non sono assolutamente in grado di mascherare, cioè finche si tratta di pagare al bar supermercato ce la faccio anche ma tutto il resto no

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Riquoto

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No neanche io più di tanto. Un po' si ma la maschera non regge sempre.

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il mio down dura esattamente da 15 anni...iniziato nel dicembre 2004

Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

Down mostruoso in questo momento, ogni volta sembra il peggiore. Un motivO ci sarebbe ma mi sono vergognato di dirlo anche alla psicoterapeta, quindi non lo dirò neanche qui perché ci sarebbe solo da sotterrarsi. La giornata è ancora lunga, troppo. Se arrivo alla sera senza togliermi di mezzo lo potrei postare su "piccoli traguardi quotidiani". In questo momento non posso garantire nulla, non so neanche dove ho trovato le forze per alzarmi dal divano e scrivere queste righe, spero non saranno le ultime. Sto praticamente con un piede nella fossa.

Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

A togliermi la vita darei un dolore insopportabile alla mia famiglia ,è l unico motivo per cui resisto. Ci sono giorni però che neanche questo motivo regge,aspetto che arrivi sera per potermi addormentare e non pensare anche se spesso faccio incubi o mi sveglio migliaia di volte . È un anno che sono in questa situazione di down ,non mi passa e non credo mi passerà .ho paura che potrà solo peggiorare .

Sono in uno stato di anedonia totale.
Ormai non riesco più a far nulla per svagarmi: non posso leggere un libro, ascoltare una canzone o guardare un film perché tutto mi ricorda quanto faccio schifo.
L'unica cosa di piacevole che mi é rimasta é farmi la doccia, quei 10 minuti di piacere quotidiano che la vita mi concede, per il resto penso solo che vorrei non essere mai nato e anche qualora potessi rinascere e avere una vita bellissima sceglierei di non nascere lo stessp perché lo schifo dell'esistenza non lo posso sopportare.

Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

In questo momento non so se il dolore insopportabile della mia famiglia per la mia perdita sia equiparabile a quello che sto passando ora. Spero solo che arrivi presto la sera prima che io faccia qualche stupidaggine, sto seriamente pensando di ricoverarmi.

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Mi spiace tanto..é depressione

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Ciao Black Hole, ho letto che sei seguito da una psicologa, lei ti conosce e se ci stai andando vuol dire che in qualche modo ti fidi, chiamala, sarà sicuramente disponibile ad ascoltarti in caso di urgenze.

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Io in estate e primavera sto peggio.

Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

I miei periodi down generalmente non durano più di una settimana, né ho avuti anche di più lunghi in passato. Negli ultimi due anni mi sta capitando molto spesso di avere invece dei fortissimi sbalzi umorali, del tipo che magari alla mattina sono di buon umore o comunque sereno e magari nel tardo pomeriggio ho un crollo totale, mi assale un senso pesantissimo di tristezza, solitudine e malessere e me lo porto fino al giorno dopo. Il problema è che questi crolli non hanno una causa scatenante vera e propria, nascono quasi dal nulla ma sono di una potenza enorme che mi azzera quasi totalmente.

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Almeno l'Abruzzo è un bel posto; mare o montagna possono aiutare e spero che riuscirai ad approfittarne.

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Non riesco..quando mi prende non riesco a controllarlo

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Vero, poi si rivela il solito figobullo alpha che in realtà sei :D

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magari fosse così.. e sai bene che non è così..

Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

E' vero una volta amavo la mia terra, il mare le montagne, la neve, il sole. Facevo escursioni nella natura anche in solitaria ed erano un toccasana. Ora non ce la faccio a fare niente, anzi quei paesaggi che ho sempre amato mi vengono a noia e vorrei andarmene. Brutta bestia la depressione, ti toglie tutti i piaceri della vita.

Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

Idem. Io funziono al contrario ,di solito è la mancava di luce e belle giornate a far star male ,invece in primavera ed estate sto peggio .

Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

Che botta depressiva, proprio ora. E' devastante!

Re: Down depressivo. Quel maledetto baratro oscuro. Come lo affrontate?
 

Oggi visita psichiatrica in ospedale, la psichiatra dopo il colloquio mi voleva ricoverare vista la gravita della situazione, sopratutto per il rischio elevato di azioni suicidarie. Ovviamente ho rifiutato più per la vergogna e il dispiacere che avrei dato ai miei anziani genitori. Mi ha preiscritto farmaci più forti, altro che traguardi e miglioramenti come si legge in altri post. Non ho più neanche la vitalità di scrivere sul forum, vado inesorabilmente a fondo in attesa della fine.