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Viewer 29-12-2019 02:13

La solitudine mi sta uccidendo
 
Non so voi, ma io quasi sorrido quando vedo persone che dicono di amare la solitudine. Ma a chi è che piace la solitudine veramente? Neanche il più introverso di questo mondo, secondo me, ama stare da solo completamente. Certo, si possono sicuramente prediligere momenti e giornate in solitudine piuttosto che stare in compagnia costantemente (perdonatemi, lo so che con tutti questi 'mente' sembro cetto la qualunque), da buon introverso quale sono, anche io, ma quando non si ha davvero nessuno, dico nessuno, con cui interloquire o condividere attimi della propria vita? In quanti si ritrovano, per davvero, ad essere in questa condizione? Sul serio la si può amare, la solitudine, in questo senso? Che poi, alla fine, si scopre che queste persone le quali indicono ciò, almeno qualcuno ce l'hanno. A me stare da solo piace pure, ma proprio non posso asserire di amarla in quanto il bisogno di avvicinarmi a qualcuno, interagire, condividere pezzi di me con altre persone, talvolta si fa sentire e, oramai, questa mia condizione di isolamento totale, incomprensione e alienazione perdura da un bel po'. Niente amici, niente ragazza, contatti virtuali nemmeno (i genitori non li metto in mezzo poiché parlare apertamente con loro non credo si possa, e tra l'altro si scannano già abbastanza da soli), niente di niente, da solo con i miei pensieri disfunzionali. Se non sono impazzito del tutto è già un miracolo. Questa solitudine mi sta uccidendo, e non capisco come possa piacere questa bestia opprimente.

Franz86 29-12-2019 02:52

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Io la accetto come un meno peggio: la famiglia è stata un' oppressione, le amicizie per vari motivi non sono mai riuscito a consolidarle ma non si sono comunque mai avvicinate alle mie vedute ( troppo ) idealistiche, i tentativi in ambito sentimentale sono risultati o disastrosi o in fin dei conti deludenti nell' unico caso andato a buon fine, e il relazionarsi con l' umanità mi ha quotidianamente e metodicamente mostrato ( e continua tuttora a farlo ) la mia distanza da tutto e tutti e i miei limiti, piuttosto pesanti.
Sono ancora abbastanza giovane da riuscire a rimettere in discussione tutto, perché non è che arrivare a schiattare di vecchiaia proseguendo per decenni in questa stessa situazione mi sembri un risultato di cui rallegrarsi, però io al momento la solitudine la trovo perfino rinfrancante. E' una forma di libertà, che come tutto ha un suo prezzo.

Solitudine relativa poi, perché il forum lo trovo uno spaccato di umanità davvero interessante, sarà che ho ridimensionato tantissimo le mie aspettative in ottica relazionale dall' adolescenza ad oggi, ma è una modalità interattiva che trovo particolarmente congeniale: sotto certi aspetti il mio meglio lo do qui.

Nightlights 29-12-2019 03:19

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Credo che c'è un equilibrio che per ognuno è diverso.
Ovviamente la solitudine totale assoluta e prolungata è pesante, ma anche l'eccessiva vita sociale mette a dura prova le mie energie.
Devo prendere la socialità col contagocce :D

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Masterplan92 29-12-2019 04:39

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Io sto meglio da solo

Idiota 29-12-2019 05:18

Della solitudine mi spaventa soprattutto il fatto che diminuisca le possibilità di sopravvivenza. In tempi difficili avere una rete sociale su cui poter fare affidamento è fondamentale, a maggior ragione in un Paese come l'Italia dove impera il familismo amorale.

Atraius 29-12-2019 10:49

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Sono d'accordo con te Viewer. Anche io per come sono fatto ho bisogno di ritagliarmi degli spazi in cui sto da solo, gli eventi "sociali" mi stancano e dopo ho bisogno di ricaricarmi stando tranquillo in santa pace. Ma questo non significa che voglia sempre e comunque stare da solo.

Viewer 29-12-2019 11:40

Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2391286)
Io sto meglio da solo

Insomma Master, te qualcuno con cui uscire, ogni tanto, ce l'hai, ma diresti lo stesso se non avessi un minimo di contatto sociale? Anche io sto bene prevalentemente da solo eh, il problema sorge quando la solitudine resta la tua unica amica e non sai più come avvicinarti al prossimo. L'esigenza di relazionarsi a qualcuno si fa sentire spesso, vivere come un eremita secondo me non piace a nessuno. Quantomeno servirebbe un giusto equilibrio.

Crepuscolo 29-12-2019 11:47

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Pure un mio amico diceva che lui stava bene da solo, però poi ogni fine settimana usciva e durante il giorno aveva gente con cui parlare. La solitudine vera è brutta, io mi ci sono abituato un po' (e non sto neanche sempre solo) ma non posso dire che mi piace.

almost_blind 29-12-2019 12:00

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Naturalmente, stare totalmente da soli, in isolamento assoluto non può piacere a nessuno.
E' una questione di equilibrio.
Io amo la solitudine, ne ho bisogno; la ricerco nella vita personale, nel lavoro. Spesso vengono criticato - a volte simpaticamente, a volte meno - proprio per i miei atteggiamenti da misantropo. Quando ero più giovane, durante il liceo, a volte accentuavo volontariamente questo mio modo di fare; cercare di apparire anche più "orso" di quanto non fossi in realtà per mascherare e nascondere le mie insicurezze.
Crescendo, però, mi sono reso conto che sono davvero fatto così. Ognuno ha bisogno, a diversi gradi di intensità, di solitudine e compagnia; ma questi valori non possono essere assoluti, zero o infinito.
Raggiungere un punto di equilibrio che ci faccia stare bene, selenzionando i soggetti e i tempi, e distinguendo fra amici, parenti e partner, non è semplice.

A me è capitato che, a volte, dopo essermi autoimposto, come un piacere e una scelta, la volontaria solitudine, questa mi si sia ritorta conto e sia diventata peso.
Secondo me è una conseguenza della nostra propensione; sarà capitato magari anche a chi, essendo un tipo molto "sociale", la compagnia degli altri, sempre ricercata, sia diventata sgradevole. Ancora una volta, è una questione di equilibrio.

Tornando a te: se, davvero, vivi una condizione di solitudine assoluta, ad eccezione che per i tuoi genitori, comprendo che tu possa stare male. Non è strano e non sei strano.
La soluzione: sarebbe facile dirti di "fare amicizia" o cose simili; ci avrai naturalmente già pensato. Purtroppo superato il periodo della scuola superiore o dell'università, se si sono perdute le amicizie fatte e non si è riuscito ad intessere nuovi rapporti, non è facile ricostruirsi un tessuto umano attorno a se. Però - a mio avviso - ce la puoi fare; troverai il tuoi spazio. In fin dei conti, fare amicizia è molto più semplice che trovare un\a compagno\a; proprio perché tutti, in misura diversa, sono "animali sociali" e hanno bisogno di amicizia, la domanda di amici è comunque elevata. Deve solo incontrarsi, in qualche modo, con la tua "offerta" di amicizia! :D

In conclusione, tieni duro; questo periodo di m*rda finirà, prima o poi. :)

Keith 29-12-2019 12:12

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
La solitudine totale, ma anche semi-totale.. perché anche se hai 1-2 amici e 2-3 conoscenti non è che cambia tanto, non è di certo una condizione facile. Si, sono persone che (quando si verifica una congiunzione astrale favorevole e quando sono comode loro) ci puoi uscire, ma alla fine sempre una persona sola rimani.
Quando sei solo da anziano anche una banale malattia ti può uccidere.

Rimane il fatto che frequentare la gente per me non è facile, c'è sempre il rischio di venire feriti. ma su questo sono anche disposto ad espormi ed a provare a desensibilizzarmi un po'. Dipende dalla forza nostra, perché tanto tutti vengono feriti e sempre.. può bastare anche solo una parola.

Io poi posso essere simpatico a livello di qualche battuta e posso essere un buon ascoltatore, ma per il resto non posso portare valore aggiunto alla vita delle persone e quindi non si sentono neanche molto stimolati a cercarmi.

Franz86 29-12-2019 12:21

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2391358)
La solitudine totale, ma anche semi-totale.. perché anche se hai 1-2 amici e 2-3 conoscenti non è che cambia tanto, non è di certo una condizione facile.

Beh, allora anche 2-3 amici e 3-4 conoscenti non è che cambi tanto dalla situazione da te descritta, ma il limite dov'è? Possiamo arrivare a 10-11 amici e 13-14 conoscenti? :sisi:

Scherzi a parte non sono d' accordo. Ma non perché sia una condizione più leggera, anzi penso possa essere peggio l' avere intorno qualcuno con cui ci si trova molto poco, perché la sua presenza continua ad alimentare una voglia di condivisione che però viene costantemente frustrata.
Su questa falsariga secondo me la convivenza con i genitori è emblematica, se il rapporto è problematico rappresenta il tipico esempio di compagnia che fa sentire ancora più soli della solitudine vera.

cancellato20641 29-12-2019 12:25

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Sono solo da sempre. Non ho amici da un decennio, ragazze mai avute. Parlo solo con i miei genitori... più precisamente con mia madre, e solo perché viene lei a parlarmi il più delle volte, altrimenti si parlerebbe anche meno. Fantastico ogni giorno su una vita completamente in solitaria, quindi senza i miei genitori. L'idea mi piace, ma in effetti non so se starei bene, stando a lungo completamente solo. Conoscendomi, dovrei farcela, perché il bisogno di interagire con gli altri è quasi completamente assente. In questo periodo sto lavorando, sono stagionale e dovrei lavorare fino al 31. Sul lavoro interagisco con i colleghi, più che altro sono loro che provano ad interagire con me, ma non riesco a non trasmettere disagio e senso di inadeguatezza, potendo scegliere IO, ne farei volentieri a meno. Per fortuna a volte sono solo. La presenza di altre persone intorno a me mi da fastidio, perché solitamente sono bloccato, non riesco a parlare, quindi sto sempre zitto e non sopporto i silenzi imbarazzanti, e non sopporto l'idea che l'altro mi veda come un peso. Sono sicuro che gli altri mi vedono come un peso. Cambiano completamente quando arrivano altri colleghi con cui possono parlare, e infatti parlano e parlano e parlano...quando attaccano non li fermi più. Quando azzardo io a dire qualcosa, sembrano più depressi di me, mi rispondono a fatica, con un tono basso che mi costringe a chiedere di ripetere quello che hanno detto. Vederli interagire con me con tutta questa "felicità", non fa altro che deprimermi, e distruggere ulteriormente la mia autostima, perché mi convinco che non sono nemmeno all'altezza di scambiare qualche parola. Quindi a volte lascio perdere, fingo anche di aver capito, e vado avanti. Se posso evitare di parlare, evito. Quindi, un po sono io bloccato, un po mi passa la voglia di sforzarmi di essere normale quando vedo il modo in cui mi rispondono. Mi sento quindi senza speranze di creare dei legami come il Signore comanda, e scelgo la solitudine. A te la solitudine, sta uccidendo, a me, non dico che mi sta salvando, ma mi impedisce il più delle volte di farmi altro cattivo sangue e deprimermi ulteriormente.

Keith 29-12-2019 12:35

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Quote:

Originariamente inviata da Franz86 (Messaggio 2391364)
Beh, allora anche 2-3 amici e 3-4 conoscenti non è che cambi tanto dalla situazione da te descritta, ma il limite dov'è? Possiamo arrivare a 10-11 amici e 13-14 conoscenti? :sisi:

può anche non esserci un limite numerico. però se questi sono amici/conoscenti realmente interessati a te, te ne accorgi a capodanno :sisi:

ho almeno 3 persone con cui posso avere delle conversazioni lunghe su whatsapp con piacere reciproco. con lunghe io intendo 30-45 minuti XD.. però se questi (mica è una colpa, anzi meglio per loro) hanno una loro vita strutturata in cui tu non sei compreso.. alla fine, si, dopocena puoi farti una chiacchierata e distrarti per un'attimo dai demoni della solitudine, ma poi per tutto il fine settimana, capodanno, estate intera, etc. loro si fanno la loro vita e io la mia (da solo).
Non nego che sia meglio di niente, ma in un grado di socialità da 0 a 10 questo credo sia il livello 1, forse 2.

Pablo's way 29-12-2019 12:59

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
La solitudine la so gestire ma a dosi controllate, per adesso per come è impostata la mia vita riesco a reggerla compensando con il lavoro che mi dà qualche occasione di socializzare e un poche altre relazioni per lo più con parenti.

Certo che quando mi capita di condividere momenti al di fuori dell'ordinario con altre persone mi sento come riscaldare il cuore, anche solo prendere un caffè al bar stando in mezzo alla gente o andare a mangiare fuori. Mi manca il condividere esperienze piacevoli con qualcuno, condividere l'entusiasmo, la passione, il divertimento per qualcosa, quello sì tanto, come quando andavo a pescare con due miei compagni di Liceo.

Il problema è trovare l'intesa, spesso le persone mi risultano noiose, un po' superficiali, non so non ci entro facilmente in connessione e mi stanco facilmente della loro compagnia ma pure io ultimamente sono un po' a corto di argomenti, non riesco a conversare tanto per farlo e se non si hanno interessi in comune è difficile.

Anche io come Franz86 ho trovato nel forum uno spaccato di umanità e di argomenti che fuori mi manca, per cui funge un po' da compensazione anche se mi piacerebbe poterlo portare anche nella vita di tutti i giorni, con alcuni utenti penso sarebbe stato possibile con reciproca soddisfazione ma la distanza non l'ha reso possibile.

Viewer 29-12-2019 13:02

L'ideale sarebbe stare con i simili, persone con una prospettiva di vita relativamente analoga alla tua; anche io preferisco la solitudine a gente con la quale non ho nulla da spartire, perché, appunto, non ho valide alternative e trovare qualcuno che si avvicini al mio temperamento e al mio modo di vedere le cose è di una complessità inaudita. A me neanche il forum è di aiuto, mi sento troppo diverso e distante anche qui. Se poi ci aggiungiamo anche una buona dose di fobia sociale ed evitamento, la frittata è fatta.

Masterplan92 29-12-2019 14:31

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Quote:

Originariamente inviata da Dr. Zoidberg (Messaggio 2391368)
Sono solo da sempre. Non ho amici da un decennio, ragazze mai avute. Parlo solo con i miei genitori... più precisamente con mia madre, e solo perché viene lei a parlarmi il più delle volte, altrimenti si parlerebbe anche meno. Fantastico ogni giorno su una vita completamente in solitaria, quindi senza i miei genitori. L'idea mi piace, ma in effetti non so se starei bene, stando a lungo completamente solo. Conoscendomi, dovrei farcela, perché il bisogno di interagire con gli altri è quasi completamente assente. In questo periodo sto lavorando, sono stagionale e dovrei lavorare fino al 31. Sul lavoro interagisco con i colleghi, più che altro sono loro che provano ad interagire con me, ma non riesco a non trasmettere disagio e senso di inadeguatezza, potendo scegliere IO, ne farei volentieri a meno. Per fortuna a volte sono solo. La presenza di altre persone intorno a me mi da fastidio, perché solitamente sono bloccato, non riesco a parlare, quindi sto sempre zitto e non sopporto i silenzi imbarazzanti, e non sopporto l'idea che l'altro mi veda come un peso. Sono sicuro che gli altri mi vedono come un peso. Cambiano completamente quando arrivano altri colleghi con cui possono parlare, e infatti parlano e parlano e parlano...quando attaccano non li fermi più. Quando azzardo io a dire qualcosa, sembrano più depressi di me, mi rispondono a fatica, con un tono basso che mi costringe a chiedere di ripetere quello che hanno detto. Vederli interagire con me con tutta questa "felicità", non fa altro che deprimermi, e distruggere ulteriormente la mia autostima, perché mi convinco che non sono nemmeno all'altezza di scambiare qualche parola. Quindi a volte lascio perdere, fingo anche di aver capito, e vado avanti. Se posso evitare di parlare, evito. Quindi, un po sono io bloccato, un po mi passa la voglia di sforzarmi di essere normale quando vedo il modo in cui mi rispondono. Mi sento quindi senza speranze di creare dei legami come il Signore comanda, e scelgo la solitudine. A te la solitudine, sta uccidendo, a me, non dico che mi sta salvando, ma mi impedisce il più delle volte di farmi altro cattivo sangue e deprimermi ulteriormente.

Quoto tutto

Stasüdedòs 29-12-2019 14:46

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Mi ritengo fortunato ad avere in prevalenza sintomi da DSP (schizoide): mi "bypassano" il naturale desiderio di socialità e contatto umano, quindi in solitudine ci sto bene, sempre, e non mi spaventa nemmeno in prospettiva futura (tutto il mio futuro è progettato e visualizzato dando per scontata la solitudine come condizione-base certa e immutabile, in un mare di dubbi e incognite che invece riguardano tutto il resto) ... ma mi rendo conto che è solo un trucco, un effetto (cmq utile a risparmiare sofferenza) derivato da un disturbo.

SamueleMitomane 29-12-2019 15:04

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
È un mito che all'introverso piaccia stare solo. Anzi, ne ha tanto bisogno quanto l'estroverso, solo che ha bisogno di una connessione maggiore con le persone, per cui è selettivo nelle amicizie e spesso si trova a disagio con altri, e a volte solo.

Sono d'accordo: non importa quanto uno dica di piacergli stare solo. Anche se lo dice con convinzione, sotto sotto, non gli piace. Magari la solitudine viene ritenuta l'opzione migliore comparandola al disagio, ma, oggettivamente, la migliore è proprio questa, perché da qui si parte per superare le proprie pare.

Credo di avere due prove di questo: chi dice di sopportare a malapena i contatti sociali, mette in mostra proprio la sua contraddizione, ovvero la presenza di quel disagio. Ovvero, la solitudine non lo elimina.
Due: se pensiamo a tutte le attività che possiamo fare, a cosa sono collegate quest'ultime? Al mondo esterno! Leggere, scrivere, disegnare, giocare ai videogiochi, guardare film, stare su internet a guardare ogni genere di cosa, sono tutte cose collegate al mondo esterno. L'uomo non può fare a meno di desiderare ciò che sta al di fuori di lui. Perfino gli hikikomori navigano su internet compulsivamente e giocano ai videogiochi, e sotto sotto queste sono attività che implicano per forza un collegamento alla socialità. Se non è sociale internet, non so cosa lo sia. I videogiochi ti portano in mondi virtuali, dove c'è interazione con l'esterno espressa dal tipo di gameplay e dalla storia.

In poche parole, è necessario affrontare qualcosa al di fuori di sé per sopravvivere, ed infatti la depressione va a toccarti proprio quello. E solo perché intraprendere quelle attività sono più semplici e si fanno da soli, non vuol dire che quelle non sono radicate ad un desiderio primitivo di socialità, di contatto con l'esterno.

Viewer 29-12-2019 17:02

Quote:

Originariamente inviata da SamueleMitomane (Messaggio 2391454)
È un mito che all'introverso piaccia stare solo. Anzi, ne ha tanto bisogno quanto l'estroverso, solo che ha bisogno di una connessione maggiore con le persone, per cui è selettivo nelle amicizie e spesso si trova a disagio con altri, e a volte solo.

Sono d'accordo: non importa quanto uno dica di piacergli stare solo. Anche se lo dice con convinzione, sotto sotto, non gli piace. Magari la solitudine viene ritenuta l'opzione migliore comparandola al disagio, ma, oggettivamente, la migliore è proprio questa, perché da qui si parte per superare le proprie pare.

Credo di avere due prove di questo: chi dice di sopportare a malapena i contatti sociali, mette in mostra proprio la sua contraddizione, ovvero la presenza di quel disagio. Ovvero, la solitudine non lo elimina.
Due: se pensiamo a tutte le attività che possiamo fare, a cosa sono collegate quest'ultime? Al mondo esterno! Leggere, scrivere, disegnare, giocare ai videogiochi, guardare film, stare su internet a guardare ogni genere di cosa, sono tutte cose collegate al mondo esterno. L'uomo non può fare a meno di desiderare ciò che sta al di fuori di lui. Perfino gli hikikomori navigano su internet compulsivamente e giocano ai videogiochi, e sotto sotto queste sono attività che implicano per forza un collegamento alla socialità. Se non è sociale internet, non so cosa lo sia. I videogiochi ti portano in mondi virtuali, dove c'è interazione con l'esterno espressa dal tipo di gameplay e dalla storia.

In poche parole, è necessario affrontare qualcosa al di fuori di sé per sopravvivere, ed infatti la depressione va a toccarti proprio quello. E solo perché intraprendere quelle attività sono più semplici e si fanno da soli, non vuol dire che quelle non sono radicate ad un desiderio primitivo di socialità, di contatto con l'esterno.

Alla fine la compagnia come la solitudine è un bisogno umano. Dopo un po' ti rompi di stare solo e necessiti di compagnia. Vale lo stesso a parti inverse, dopo un po' ti stanchi della compagnia e hai bisogno di stare solo, soprattutto per quanto riguarda una persona introversa, ma in fin dei conti non puoi fare a meno né dell'una né dell'altra. Siamo animali sociali, seppur a modo a nostro, seppur una minoranza, ma lo siamo. In questo momento balena nella mia testa la frase di Supertramp del film "Into the Wild": la felicità è reale solo se condivisa. Credo che avesse ragione.

incompresa88 29-12-2019 20:20

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Le amicizie non servono a niente. Magari vanno bene finché si è adolescenti, ma dopo un po' sono del tutto inutili. Sarebbe più utile avere una famiglia numerosa forse, qualcuno su cui poter fare affidamento. Gli amici di certo non ti aiutano in caso di problemi gravi. Alla solitudine ci si abitua a forza di delusioni. Io da sola non sto bene, ma ogni volta che provo a mettere il naso fuori ho solo voglia di rinchiudermi in casa. I contatti virtuali anche sono solo un'illusione. Io sono andata avanti così per anni, poi tanto all'improvviso la gente sparisce. Solo un altro modo per farsi del male.

Alakazam 29-12-2019 21:07

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Con questa cosa che le amicizie non servono a niente avete distrutto l'intero sistema politico italiano, il mondo del lavoro in Italia e anche tutto il giro dei concorsi pubblici e tutte le relative posizioni. :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Viewer 29-12-2019 21:39

Quote:

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2391666)
Le amicizie non servono a niente. Magari vanno bene finché si è adolescenti, ma dopo un po' sono del tutto inutili. Sarebbe più utile avere una famiglia numerosa forse, qualcuno su cui poter fare affidamento. Gli amici di certo non ti aiutano in caso di problemi gravi. Alla solitudine ci si abitua a forza di delusioni. Io da sola non sto bene, ma ogni volta che provo a mettere il naso fuori ho solo voglia di rinchiudermi in casa. I contatti virtuali anche sono solo un'illusione. Io sono andata avanti così per anni, poi tanto all'improvviso la gente sparisce. Solo un altro modo per farsi del male.

Non sono d'accordo su questo, ci sono molti casi di amicizia consolidati negli anni. Poi ovvio, anche per me uscire di casa è come infilarsi un bastone nel deretano (scusate la volgarità), semplicemente perché siamo circondati da stronzi o persone molto diverse da noi, però questo mondo pullula di stronzi e attorniarsi di persone giuste è un po' come procacciarsi un diamante in una montagna di letame. Il dilemma della mia vita è proprio questo: vorrei sfuggire alla solitudine ma alla fine è l'unica alternativa che mi ritrovo, perchè, come dice l'utente Franz86, è "il meno peggio" visto le circostanze. La fregatura però, è che, come te, da solo nemmeno ci sto bene, per cui ecco perché questa pappardella per dire che la solitudine, secondo me, non si può amarla ma al massimo accettarla giacché non si trova di meglio.

BbFenix 29-12-2019 21:50

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Ormai sono così abituato a stare da solo che reggo solo momenti limitati in compagnia, perché poi sto peggio.
La solitudine ti fa soffrire e ti uccide dentro prima che te ne rendi conto.

Masterplan92 29-12-2019 21:51

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2391717)
Le amicizie ad una certa età non servono a nulla perchè ognuno tende a guardare ai propri interessi, le persone invecchiando diventano materialiste, badano alla propria famiglia, al proprio lavoro e poi se c'è tempo agli amici, perchè comunque possono tornare utili. Certo ci sono anche casi di amicizie
che si mantengono sincere e genuine nel tempo ma sono quei casi in cui il rapporto si è stretto durante l'infanzia o l'adolescenza (massimo prima età adulta), le amicizie fatte da adulti sono sempre " inquinate", c'è sempre qualcos'altro dietro.

Verissimo..

limitless 30-12-2019 12:21

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Io pensavo di stare bene nella mia solitudine, poi piano piano ho iniziato a soffrire, sentivo il bisogno umano di un po' di compagnia, fortuna volle che per puro caso mi trovai in mezzo un gruppetto di ragazzi e le cose andarono... male.
Ho capito a mie spese che ho bisogno si di socialità,ma a piccole dosi, perché ho avuto la riprova che anche in compagnia di altri non mi trovassi per nulla bene,anzi, ci soffrivo pure a causa della totale incompatibilità che c'era tra di me e loro, non escludo però che in presenza di una compagnia più affine a me sarebbe potuta andare diversamente

Keith 30-12-2019 12:26

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
CI sta uccidendo. Moriremo tutti prima di domani.

limitless 30-12-2019 12:36

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Quote:

Originariamente inviata da Anonimo. (Messaggio 2391875)
Anche io mi sono stufato della solitudine, e non mi va bene che non si riesca a fare nulla per farmi stare un po' meglio, poi ci sono giorni come oggi che sto malissimo.

Io in solitudine non riesco a stare per molto, ma allo stesso tempo non sono in grado di stare in compagnia, sono un dannato cane che si morde la coda e non riesco a trovare uno straccio di equilibrio

Viewer 30-12-2019 14:35

Quote:

Originariamente inviata da limitless (Messaggio 2391876)
Io in solitudine non riesco a stare per molto, ma allo stesso tempo non sono in grado di stare in compagnia, sono un dannato cane che si morde la coda e non riesco a trovare uno straccio di equilibrio

Sì, succede proprio questo. Io sto solo e senza alcuna compagnia da un bel pezzo ormai, diciamo che ci ho fatto il callo ma ci sto male comunque. È angosciante stare al mondo e sentirsi fuoriluogo ovunque, senza nemmeno una persona che possa capirti.

Mik80 30-12-2019 14:49

Quote:

Originariamente inviata da Alakazam (Messaggio 2391688)
Con questa cosa che le amicizie non servono a niente avete distrutto l'intero sistema politico italiano, il mondo del lavoro in Italia e anche tutto il giro dei concorsi pubblici e tutte le relative posizioni. :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Qua si ironizza ma guardate che il mondo del lavoro si basa principalmente su quelle se non riesci ad emergere o ad avere un curriculum di tutto rispetto.

DeadSoul 30-12-2019 15:18

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
La solitudine non piace proprio a nessuno.

SamueleMitomane 30-12-2019 15:40

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Ho bisogno di calore umano.
Non sono nato così, e non sono nemmeno cresciuto così. La mia strada non era questa, eppure sono finito qui. La fobia e la depressione le ho sviluppate, in tutti questi anni di solitudine. La solitudine, quella vera, ti logora l'anima. E oggi la sento particolarmente.
Mi immagino vividamente gli abbracci, le risate, lo stare insieme, il parlare vivace, lo ammetto, anche il calore di una ragazza. Tutto questo è segno che la mia natura è molto diversa dalla vita che faccio. Immagino un me folle, spericolato, che sperimenta, pessimista ma gioioso di fare esperienze, di affrontare la vita in tutte le sue sfaccettature ed esserne suo testimone,per poi sparire dall'esistenza con pochi rimpianti. Vorrei muovere queste gambe, sempre ferme a letto ma in un certo senso ferme anche quando si muovono, e vorrei farle correre, per scappare da questa morte in vita.
Memento Mori: vorrei che non solo lo ricordassi, ma che questa frase diventasse parte di me. Purtroppo la ragione non può istantaneamente controllare l'emotività e la forza di volontà. Vorrei che lo facesse, vorrei che arrivasse, da chissà dove, un'energia vitale, uno SNAP che mi desse coraggio affrontare, senza quei pensieri ossessivi, senza demoni, senza remore oscure che mi agitano, la vita. Credo sia questa la differenza tra le persone di successo e le persone come me, la mancanza di queste remore emotive, di certe catene che in qualche modo mi si sono attaccate alle caviglie.

Idiota 30-12-2019 15:56

Quote:

Originariamente inviata da Mik80 (Messaggio 2391930)
Qua si ironizza ma guardate che il mondo del lavoro si basa principalmente su quelle se non riesci ad emergere o ad avere un curriculum di tutto rispetto.

Si vede che non hanno ancora preso pali in faccia. In Italia funziona così, lo Stato per quanto riguarda l'inserimento lavorativo lascia completamente allo sbaraglio e i risultati emergono dai dati sulla disoccupazione giovanile.

Alakazam 30-12-2019 16:02

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Quote:

Originariamente inviata da Mik80 (Messaggio 2391930)
Qua si ironizza ma guardate che il mondo del lavoro si basa principalmente su quelle se non riesci ad emergere o ad avere un curriculum di tutto rispetto.

Per emergere devi azzeccare tempi giusti e appunto avere un certo curriculum ed essere brillante e/o fortunato. Ma poi anche quando riesci ad "accedere", per "andare avanti" lo fai (anche) tramite conoscenze e amicizie che ti fai nell'ambiente lavorativo stesso.
Tutte le persone che ho conosciuto sono andati avanti (e hanno fatto carriera) in questo modo, in qualsiasi settore.
E in generale più amicizie e conoscenze hai, più opportunità hai, più aiuti in caso di bisogno, il mondo di oggi funziona così, almeno qui in occidente..

Ma è il solito discorso trito e ritrito dall'alba di questo forum...
L'importante è esserne consapevoli, mi stupisce che si dica che le amicizie non servano a nulla, molto pragmaticamente parlando.

Asocial87 30-12-2019 18:00

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Gli amici sono utili negli anni adolescenziali, in seguito, quando si mette su famiglia, questi passano in ultimo piano perchè la nuova priorità sono la famiglia e i figli. E' solo dopo i 50/60 anni, con i figli ormai grandi, che le coppie cercano nuovamente rapporti sociali al di fuori della famiglia con altre coppie per fare corsi di ballo, vacanze assieme, ecc,

Mik80 30-12-2019 18:41

Quote:

Originariamente inviata da Alakazam (Messaggio 2391961)
Per emergere devi azzeccare tempi giusti e appunto avere un certo curriculum ed essere brillante e/o fortunato. Ma poi anche quando riesci ad "accedere", per "andare avanti" lo fai (anche) tramite conoscenze e amicizie che ti fai nell'ambiente lavorativo stesso.
Tutte le persone che ho conosciuto sono andati avanti (e hanno fatto carriera) in questo modo, in qualsiasi settore.
E in generale più amicizie e conoscenze hai, più opportunità hai, più aiuti in caso di bisogno, il mondo di oggi funziona così, almeno qui in occidente..

Ma è il solito discorso trito e ritrito dall'alba di questo forum...
L'importante è esserne consapevoli, mi stupisce che si dica che le amicizie non servano a nulla, molto pragmaticamente parlando.

Esatto funziona così, io ammiro le persone che hanno delle qualità e che riescono a trovare qualcosa senza la mano di nessuno ma ripeto che le qualità devi proprio avercele nel DNA altrimenti non ci fai nulla(qualità = capacità intellettive) . Per questo a parer mio conviene tentare nel pubblico, almeno da quanto ho sentito Milo la situazione non è così drammatica e non devi rendere conto a nessuno se non a te stesso.

Alakazam 30-12-2019 18:51

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Quote:

Originariamente inviata da Mik80 (Messaggio 2392032)
Esatto funziona così, io ammiro le persone che hanno delle qualità e che riescono a trovare qualcosa senza la mano di nessuno ma ripeto che le qualità devi proprio avercele nel DNA altrimenti non ci fai nulla(qualità = capacità intellettive) . Per questo a parer mio conviene tentare nel pubblico, almeno da quanto ho sentito Milo la situazione non è così drammatica e non devi rendere conto a nessuno se non a te stesso.

Più che avere qualità, mi basterebbe non avere la fs! :mrgreen:
(Ovviamente perché la fs colpisce l'area relazionale dell'individuo).

Franz86 30-12-2019 19:51

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Quote:

Originariamente inviata da Mik80 (Messaggio 2392032)
le qualità devi proprio avercele nel DNA altrimenti non ci fai nulla(qualità = capacità intellettive)

Ma neanche, io leggendo sui social ( e a volte anche interagendo dal vivo ) rimango costantemente stupito dalle imbarazzanti capacità intellettuali di una parte consistente di popolazione: eppure sono persone che presumibilmente hanno partner, amici, lavoro, famiglia, cioè che in ambito sociale hanno ottenuto cento volte più risultati di me, quindi mi pare più che lecito teorizzare che per ottenere risultati nella vita generalmente ( tolta qualche nicchia ristretta molto specifica ) non serva chissà che particolare brillantezza, tutt' altro.

incompresa88 30-12-2019 20:53

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Quote:

Originariamente inviata da Viewer (Messaggio 2391709)
Non sono d'accordo su questo, ci sono molti casi di amicizia consolidati negli anni. Poi ovvio, anche per me uscire di casa è come infilarsi un bastone nel deretano (scusate la volgarità), semplicemente perché siamo circondati da stronzi o persone molto diverse da noi, però questo mondo pullula di stronzi e attorniarsi di persone giuste è un po' come procacciarsi un diamante in una montagna di letame. Il dilemma della mia vita è proprio questo: vorrei sfuggire alla solitudine ma alla fine è l'unica alternativa che mi ritrovo, perchè, come dice l'utente Franz86, è "il meno peggio" visto le circostanze. La fregatura però, è che, come te, da solo nemmeno ci sto bene, per cui ecco perché questa pappardella per dire che la solitudine, secondo me, non si può amarla ma al massimo accettarla giacché non si trova di meglio.

Sarà che ormai sono vecchia (ho superato i 30), e alla mia età è praticamente impossibile creare amicizie per come le intendo io. A 30 anni lo trovo pure un po' ridicolo sinceramente. Le amicizie, quelle vere, si formano crescendo insieme da piccoli, condividendo esperienze. E alla mia età la gente si sposa, fa figli, gli amici passano in secondo piano. Al massimo sarei una a cui dedicare cinque minuti di tempo. Una cosa del genere non mi interessa minimamente.

cancellato19574 30-12-2019 23:20

Re: La solitudine mi sta uccidendo
 
Ho un'indole estremamente introversa ed asociale da sempre, e l'unica cosa che desidero è avere dei soldi per poter coltivare le mie passioni e i miei interessi in solitaria o al massimo con la mia famiglia. Anche senza avere nessuno accanto a me, sarei felicissimo e non riesco proprio a capire le persone che si lamentano della solitudine, che spesso è addirittura un vantaggio per poter fare tutto ciò che ci piace senza dover dar conto agli altri.

cancellato20857 31-12-2019 02:50

Secondo me molti utenti hanno una visione troppo idealizzata e romantica dell'amicizia, che non corrisponde alla realtà.
Il 99% delle amicizie sono rapporti di convenienza fatti di falsità, tradimenti e pugnalate alle spalle.

Molti utenti soffrono perché sono soli, ma vi accontentereste di uscire con qualcuno con il quale non avete niente in comune, argomenti, esperienze di vita, nulla di cui parlare?
Vi accontentereste di chiunque, pur di avere qualcuno accanto?

Io, personalmente, al di là delle mie difficoltà nel socializzare, ho avuto sempre cattive esperienze, e nel caso di altre persone, ho notato che molte amicizie apparentemente fraterne non siano in realtà dei legami così stretti, soprattutto in età giovanile.
Inoltre molte delle "amicizie" sono solo semplici conoscenze, utili, perché puó far comodo conoscere qualcuno, ma non si va oltre i convenevoli e al massimo una bevuta al bar.
Se si parla di giovani, i compagni di scuola o di infanzia/gioventù sono quelli che ci capitano, le amicizie che nascono in età adulta possono essere migliori, perché saranno con persone che abbiamo scelto di frequentare per interessi comuni, ad esempio, e aspetti come invidie e competizione dovrebbero venir meno, dopo una certa età.


A me dispiace il non sentirmi a mio agio fra la gente, più che non avere amici, perché per vivere normalmente bisogna socializzare per forza.


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