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cancellato17231 14-12-2019 21:30

2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
.

Baby Lemonade 14-12-2019 21:58

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Accetterei, senza ombra di dubbio.

Wrong 14-12-2019 21:59

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Il mondo per il 2070 sarà già bello che distrutto, ci ammazzeremo tra di noi per mangiare una carcassa di un topo, altro che tecnologia!

Coso 14-12-2019 22:01

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Penso di sì. :pensando:

Crepuscolo 14-12-2019 22:09

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Nel 2070 se sarò ancora vivo (dubito) sarò un vecchio a cui importerà poco di diventare un intelligentone. Ma a parte questo, per quale motivo dovrebbero eliminare totalmente le emozioni? Potrei capire eiminare le emozioni negative, ma quelle positive perché dovrebbero essere eliminate?

thevenin 14-12-2019 22:16

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Direi di si. Se poi si eliminano solo le cose brutte degli umani tanto meglio.

Ma poi con l'introduzione di questi elementi l'uomo allungherebbe anche la vita? O addirittura diventerebbe immortale?

choppy 14-12-2019 22:24

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Io l'uso di esoscheletri intelligenti, per permettermi lo stile di vita e l'attività di quando avevo vent'anni e di dispositivi che permettono il monitoraggio avanzato del mio stato di salute. Accetterei però organi bionici, qualora servisse, al posto di un trapianto ad esempio di cuore o di polmoni. Nessuna alterazione a livello nervoso e cerebrale, tranne in caso di malattie degenerative, ma dipende ...

Crepuscolo 14-12-2019 22:53

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2384735)
Perchè non cè scelta se elimini quelle negative elimini anche quelle positive.

Non mi sembra realistico, ma se deve essere come hai detto tu (totale eliminazione delle emozioni) dico di no. Se non avrò più le emozioni per quale motivo dovrei fare le cose? Non sarei gratificato, sarei una macchina.

SamueleMitomane 14-12-2019 23:44

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Ma morire non sarebbe più semplice e veloce? Dopo 70 anni uno si stanca

Milo 14-12-2019 23:54

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Io sono a favore del transumanesimo penso sia un passo evolutivo necessario per la specie umana insieme all'esplorazione spaziale e la colonizzazione di nuovi mondi,l'unico dubbio che ho riguarda le patologie mentali come la mia avere un meraviglioso corpo meccanico con la testa buggata non sarebbe il massimo,cmq spero si arrivi anche all'eugenetica e che quindi scherzi della natura come me non nasceranno più e ci saranno solo persone sane sia a livello mentale che fisico.

alien boy 14-12-2019 23:54

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2384755)
Non mi sembra realistico, ma se deve essere come hai detto tu (totale eliminazione delle emozioni) dico di no. Se non avrò più le emozioni per quale motivo dovrei fare le cose? Non sarei gratificato, sarei una macchina.

infatti, non ci sarebbe più divertimento a vivere, per quanto la vita possa fare anche schifo

XL 14-12-2019 23:58

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Io mi modificherei.
La cosa che a me interesserebbe di più sono gli effetti che una cosa del genere può generare nella coscienza.
Che succede se si aggiungono gli apparati percettivi, che so, di un camaleonte ad un cervello umano?
E i circuiti del piacere? Si potrebbero modificare in maniera tale da provarlo in termini amplificati?
Una volta ho immaginato di poter avere dei circuiti cerebrali capaci di percepire in termini quadridimensionali.
Cosa si proverebbe ad avere un campo visivo tridimensionale invece che bidimensionale?
Comunque penso che 50 anni siano pochi, prima credevano che sarebbero riusciti a creare una forma di intelligenza artificiale paragonabile a quella di HAL entro il 2001, siamo nel 2019 e sono ancora in alto mare.

Una cosa che andrebbe verificata è capire se il cervello e quindi la mente rappresentano un sistema che funziona in modo identico (a livello percettivo) se si modificano certe parti con "scatole nere" che svolgono le stesse funzioni (magari in modo differente).

Se si prende un pezzo di cervello e si capisce come elabora le informazioni in entrata e uscita (che funzione calcola) e si sostituisce con un meccanismo che svolge la stessa funzione input-output, la persona continuerà a percepire a livello cosciente quel che percepiva prima? :nonso:

Può essere anche che son cose che non si possono fare, tutto dipende da come funzioniamo effettivamente, se c'è bisogno a monte di un certo tipo di materiale e se il come viene eseguito tutto il cosiddetto calcolo diventa importante per produrre certe percezioni e non altre, le possibilità di sostituire dei pezzi con parti artificiali andranno ridimensionate.
Se si prende un cervello di partenza e si sostituisce una parte con un sistema artificiale, poi un'altra, poi un'altra, finché del cervello di partenza non rimane nulla, praticamente s'è trasferita la mente di partenza (insieme alla coscienza) in un altro supporto?
Se funziona davvero così a me sembra una cosa pressappoco assurda.
Un cervello potrebbe in linea di principio avere associata una mente e riuscire a simularne altre in maniera tale da contenere altre coscienze separate?
Un personaggio di un videogame potrebbe essere costruito in maniera tanto articolata che quando si attiva il gioco inizierebbe a provare qualcosa in prima persona come nel film Nirvana di Salvatores?
Ogni volta che mi ci metto a pensare a come dovrebbe funzionare la cosa non ci capisco più quasi nulla.
Sembra alla fine più convincente l'idea che solo a certe strutture materiali biologiche sono associate delle menti e non è una questione soltanto funzionale, altri meccanismi magari poi riescono a simulare il comportamento a certi livelli funzionali di certi organismi dotati di mente, ma non riescono a riprodurre la coscienza, ossia quella cosa tanto strana in base al fatto che un cervello inizia a provare qualcosa in prima persona.
Se le cose stanno così addio transumanesimo, non si possono sostituire i circuiti cerebrali con altri artificiali senza andare a cancellare parti significative dell'apparato cosciente fino a far sparire del tutto la mente da un cervello riducendo quest'ultimo ad un sistema di calcolo che simula perfettamente il comportamento umano da farci credere che sta provando qualcosa, ma che in realtà non prova nulla.
Il funzionalismo potrebbe essere una teoria della mente sbagliata.
Però potrebbe essere anche corretta, bisognerebbe fare degli esperimenti cambiando piccole parti di un cervello che si sa cosa "calcolano" con parti artificiali ed intervistare poi la persona e chiederle cosa prova in prima persona.
Potrebbero verificarsi fatti strani, sostituiti i circuiti dell'apparato visivo la persona potrebbe comportarsi come se vedesse qualcosa ma se intervistata relativamente al fatto se provi qualcosa o meno nel vedere, risulterebbe incapace di rispondere, il processo potrebbe divenire opaco al resto della coscienza biologica. Sostituito un pezzo che svolge le stesse funzioni di input e output, l'intero potrebbe non funzionare più allo stesso modo perché il funzionamento globale dipendeva fortemente anche da cosa usava il pezzo per svolgere quella funzione e come il pezzo svolgeva quella funzione.
Infine potrebbe capitare la cosa più strana, la persona modificata se venisse intervistata risponderebbe proprio come una persona che prova qualcosa ma che in realtà non prova e vede nulla, ma questo non potrà comunicarcelo perché le sue risposte saranno indistinguibili da chi prova qualcosa.
Questa cosa comunque per me risulta incredibilmente misteriosa.

Crepuscolo 15-12-2019 06:02

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 2384813)
infatti, non ci sarebbe più divertimento a vivere, per quanto la vita possa fare anche schifo

È questo il punto, che mi importa di poter fare tutte quelle cose se non posso neanche apprezzarle. Non potrei apprezzare neanche cose semplici, come fare una passeggiata, guardare un film, non esisterebbe più l'amicizia, l'amore, niente di niente. Tra vivere così e morire non ci vedo tanta differenza, nel primo caso però verrei "usato" per la società, nel secondo potrei riposare in pace:D

alien boy 15-12-2019 10:44

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2384891)
È questo il punto, che mi importa di poter fare tutte quelle cose se non posso neanche apprezzarle. Non potrei apprezzare neanche cose semplici, come fare una passeggiata, guardare un film, non esisterebbe più l'amicizia, l'amore, niente di niente. Tra vivere così e morire non ci vedo tanta differenza, nel primo caso però verrei "usato" per la società, nel secondo potrei riposare in pace:D

l'unica è se nel partercipare al perfetto funzionamento del tutto se ne possa trarre soddisfazione e quindi un sentimento positivo, seppur lieve. Un molto sfumato e blando stato di benessere condiviso, rispetto all'alternarsi a sensazioni gradevoli di tante e sempre possibili negative. D'altra parte nel lungo periodo quella sottile serenità potrebbe diventare una noia senza senso.
Magari non sarebbe auspicabile arrivare a certi livelli ma forse a uno stato intermedio dove c'è un interesse, vero e in ogni persona, alle condizioni di tutti gli esseri e delle cose comuni, tanto da rinunciare a un incremento di un (presunto?) benessere individuale a favore di una distribuzione più equa, tipo un equilibrio vicino a quello dei vasi comunicanti.

Crepuscolo 15-12-2019 11:14

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 2384911)
l'unica è se nel partercipare al perfetto funzionamento del tutto se ne possa trarre soddisfazione e quindi un sentimento positivo, seppur lieve. Un molto sfumato e blando stato di benessere condiviso, rispetto all'alternarsi a sensazioni gradevoli di tante e sempre possibili negative. D'altra parte nel lungo periodo quella sottile serenità potrebbe diventare una noia senza senso.
Magari non sarebbe auspicabile arrivare a certi livelli ma forse a uno stato intermedio dove c'è un interesse, vero e in ogni persona, alle condizioni di tutti gli esseri e delle cose comuni, tanto da rinunciare a un incremento di un (presunto?) benessere individuale a favore di una distribuzione più equa, tipo un equilibrio vicino a quello dei vasi comunicanti.

Quindi dici sentimenti molto deboli? Io penso che se fossimo tutti così rallenterebbe il progresso, non ci sarebbero più persone con la voglia di fare. Ok, saremmo tutti intelligenti, ma avremmo un debolissimo spirito di iniziativa. Pure il computer può fare tante cose ma non le fa per sua volontà, dobbiamo essere noi a dargli i comandi. A noi chi ce li darebbe i comandi?

Idiota 15-12-2019 11:40

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2384817)
Io mi modificherei.
La cosa che a me interesserebbe di più sono gli effetti che una cosa del genere può generare nella coscienza.
Che succede se si aggiungono gli apparati percettivi, che so, di un camaleonte ad un cervello umano?
E i circuiti del piacere? Si potrebbero modificare in maniera tale da provarlo in termini amplificati?
Una volta ho immaginato di poter avere dei circuiti cerebrali capaci di percepire in termini quadridimensionali.
Cosa si proverebbe ad avere un campo visivo tridimensionale invece che bidimensionale?
Comunque penso che 50 anni siano pochi, prima credevano che sarebbero riusciti a creare una forma di intelligenza artificiale paragonabile a quella di HAL entro il 2001, siamo nel 2019 e sono ancora in alto mare.

Una cosa che andrebbe verificata è capire se il cervello e quindi la mente rappresentano un sistema che funziona in modo identico (a livello percettivo) se si modificano certe parti con "scatole nere" che svolgono le stesse funzioni (magari in modo differente).

Se si prende un pezzo di cervello e si capisce come elabora le informazioni in entrata e uscita (che funzione calcola) e si sostituisce con un meccanismo che svolge la stessa funzione input-output, la persona continuerà a percepire a livello cosciente quel che percepiva prima? :nonso:

Può essere anche che son cose che non si possono fare, tutto dipende da come funzioniamo effettivamente, se c'è bisogno a monte di un certo tipo di materiale e se il come viene eseguito tutto il cosiddetto calcolo diventa importante per produrre certe percezioni e non altre, le possibilità di sostituire dei pezzi con parti artificiali andranno ridimensionate.
Se si prende un cervello di partenza e si sostituisce una parte con un sistema artificiale, poi un'altra, poi un'altra, finché del cervello di partenza non rimane nulla, praticamente s'è trasferita la mente di partenza (insieme alla coscienza) in un altro supporto?
Se funziona davvero così a me sembra una cosa pressappoco assurda.
Un cervello potrebbe in linea di principio avere associata una mente e riuscire a simularne altre in maniera tale da contenere altre coscienze separate?
Un personaggio di un videogame potrebbe essere costruito in maniera tanto articolata che quando si attiva il gioco inizierebbe a provare qualcosa in prima persona come nel film Nirvana di Salvatores?
Ogni volta che mi ci metto a pensare a come dovrebbe funzionare la cosa non ci capisco più quasi nulla.
Sembra alla fine più convincente l'idea che solo a certe strutture materiali biologiche sono associate delle menti e non è una questione soltanto funzionale, altri meccanismi magari poi riescono a simulare il comportamento a certi livelli funzionali di certi organismi dotati di mente, ma non riescono a riprodurre la coscienza, ossia quella cosa tanto strana in base al fatto che un cervello inizia a provare qualcosa in prima persona.
Se le cose stanno così addio transumanesimo, non si possono sostituire i circuiti cerebrali con altri artificiali senza andare a cancellare parti significative dell'apparato cosciente fino a far sparire del tutto la mente da un cervello riducendo quest'ultimo ad un sistema di calcolo che simula perfettamente il comportamento umano da farci credere che sta provando qualcosa, ma che in realtà non prova nulla.
Il funzionalismo potrebbe essere una teoria della mente sbagliata.
Però potrebbe essere anche corretta, bisognerebbe fare degli esperimenti cambiando piccole parti di un cervello che si sa cosa "calcolano" con parti artificiali ed intervistare poi la persona e chiederle cosa prova in prima persona.
Potrebbero verificarsi fatti strani, sostituiti i circuiti dell'apparato visivo la persona potrebbe comportarsi come se vedesse qualcosa ma se intervistata relativamente al fatto se provi qualcosa o meno nel vedere, risulterebbe incapace di rispondere, il processo potrebbe divenire opaco al resto della coscienza biologica. Sostituito un pezzo che svolge le stesse funzioni di input e output, l'intero potrebbe non funzionare più allo stesso modo perché il funzionamento globale dipendeva fortemente anche da cosa usava il pezzo per svolgere quella funzione e come il pezzo svolgeva quella funzione.
Infine potrebbe capitare la cosa più strana, la persona modificata se venisse intervistata risponderebbe proprio come una persona che prova qualcosa ma che in realtà non prova e vede nulla, ma questo non potrà comunicarcelo perché le sue risposte saranno indistinguibili da chi prova qualcosa.
Questa cosa comunque per me risulta incredibilmente misteriosa.

La mente non è il cervello. Esiste solo una corrispondenza fra stati mentali e cerebrali.

Idiota 15-12-2019 11:46

Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2384913)
Quindi dici sentimenti molto deboli? Io penso che se fossimo tutti così rallenterebbe il progresso, non ci sarebbero più persone con la voglia di fare. Ok, saremmo tutti intelligenti, ma avremmo un debolissimo spirito di iniziativa. Pure il computer può fare tante cose ma non le fa per sua volontà, dobbiamo essere noi a dargli i comandi. A noi chi ce li darebbe i comandi?

Perché si deve progredire? Alla fine si pensa che il progresso migliori le nostre condizioni di vita, ma se dobbiamo soffrire per ottenerlo, non è un controsenso?

Crepuscolo 15-12-2019 11:58

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2384920)
Perché si deve progredire? Alla fine si pensa che il progresso migliori le nostre condizioni di vita, ma se dobbiamo soffrire per ottenerlo, non è un controsenso?

E se non dobbiamo progredire per quale motivo dovremmo diventare tutti più intelligenti? Penso sia questo lo scopo.

Idiota 15-12-2019 12:17

Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2384923)
E se non dobbiamo progredire per quale motivo dovremmo diventare tutti più intelligenti? Penso sia questo lo scopo.

Infatti hai ragione, non si capisce perché dovremmo per forza diventare più intelligenti. Alla fine riusciamo già a vivere con fin troppi comfort.

Crepuscolo 15-12-2019 12:34

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2384932)
Infatti hai ragione, non si capisce perché dovremmo per forza diventare più intelligenti. Alla fine riusciamo già a vivere con fin troppi comfort.

Che poi bisognerebbe distinguere il tipo di progresso, io credo che in futuro ci sarà un altro tipo di progresso, quello interiore, non più legato a cose materiali.

Crepuscolo 15-12-2019 12:37

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2384939)
Però se si potessero curare le malattie psicologiche, ad esempio non essere più fobici lo fareste? Io forse si. Anche se poi non potessi più provare emotività. O forse no?:pensando: Non lo so, vivere la vita senza più paure e disagi mentali sarebbe bellissimo, ma essere totalmente priva di emozioni, non poter più emozionarmi per un tramonto, per un regalino ricevuto, per un traguardo raggiunto o semplicemente non poter più provare piacere stando con la persona che mi piace o accarezzando un animale o trascorrendo del tempo piacevole con persone a cui voglio bene sarebbe orribile, perchè penso che tutte queste cose le si vivrebbe con "piattezza".

Siamo sicuri che senza emozioni si possa continuare ad avere una coscienza?

Idiota 15-12-2019 13:07

Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2384939)
Però se si potessero curare le malattie psicologiche, ad esempio non essere più fobici lo fareste? Io forse si. Anche se poi non potessi più provare emotività. O forse no?:pensando: Non lo so, vivere la vita senza più paure e disagi mentali sarebbe bellissimo, ma essere totalmente priva di emozioni, non poter più emozionarmi per un tramonto, per un regalino ricevuto, per un traguardo raggiunto o semplicemente non poter più provare piacere stando con la persona che mi piace o accarezzando un animale o trascorrendo del tempo piacevole con persone a cui voglio bene sarebbe orribile, perchè penso che tutte queste cose le si vivrebbe con "piattezza".

Se si volesse capire cosa significhi vivere senza emozioni sarebbe sufficiente chiedere a chi soffre di depressione o di intensa melanconia... Le emozioni sono l'essenza della vita stessa, generano i desideri che spingono l'individuo ad agire, a cercare in ogni modo di trovare un appagamento, seppur effimero, ai proprî bisogni (pensiamo alla ricerca spasmodica messa in atto dai cavalieri nell'Orlando furioso). Quando affermo che il cuore è più importante della razionalità, lo affermo per questo motivo; i fobici e i depressi non piacciono agli altri perché hanno una spontaneità e una vitalità inibite, ricordano la morte.

XL 15-12-2019 15:44

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2384918)
La mente non è il cervello. Esiste solo una corrispondenza fra stati mentali e cerebrali.

Ma nel momento in cui si riuscisse a costruire un cervello elettronico che sia capace di simulare performance molto simili a quelle umane in termini di elaborazione di sentimenti, linguaggio ecc. è sicuro che questo cervello elettronico abbia anche associate una coscienza e una mente? :nonso:
Il problema che sollevavo era questo.
Se si sostituiscono pezzi artificiali in un cervello biologico in maniera tale che nell'insieme questo organismo riesce a svolgere occhio e croce le stesse funzioni, potrebbe capitare lo stesso che poi il punto di vista interno sparisca perché la sua esistenza non dipendeva solo dalla capacità dell'organismo di svolgere certe funzioni in modo formale.

https://it.wikipedia.org/wiki/Stanza_cinese

Idiota 15-12-2019 16:22

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2385017)
Ma nel momento in cui si riuscisse a costruire un cervello elettronico che sia capace di simulare performance molto simili a quelle umane in termini di elaborazione di sentimenti, linguaggio ecc. è sicuro che questo cervello elettronico abbia anche associate una coscienza e una mente? :nonso:

L'assunto da cui si parte è ritenere che sia il cervello a produrre sentimenti, linguaggio e pensieri, il che non è dimostrabile in alcun modo. Questi processi semplicemente "appaiono" alla nostra consapevolezza. Se anche si volessero indagarne le cause con il metodo scientifico, per poterlo fare bisognerebbe presupporre a monte l'esistenza della propria coscienza e della propria mente

cancellato20641 15-12-2019 19:39

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Figo, tipo Cyberpunk 2077. 2077, vicino all'anno che hai detto tu, curiosa sta cosa :ridacchiare:. Comunque per quanto figo, infatti l'argomento mi affascina, mi interessa, non accetterei di diventare metà macchina e metà umano, perché una macchina è più facilmente manipolabile da chi sa "aggieggiare" con l'informatica e simili. Insomma ho paura che gli illuminati assumano un nerd, che dall'esterno mi manipoli i sistemi hardware e cazzi vari, e mi faccia fare cose che non voglio, e me lo mettono in quel posto a me come a tutta l'umanità. :D Anche se alla fine, il corpo umano, come la mente, si possono considerare già una macchina, secondo me.

choppy 15-12-2019 20:59

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2384917)
Non è un qualcosa di così impossibile, in realtà studi in tal senso sono già in atto in ambito medico, attualmente sono incentrati sul cercare di trovare una cura per alcune patologie, ad esempio le paralisi, è già stata sperimentata l'introduzione di parti hardware del corpo umano (anche con risultati positivi) e la cosa ovviamente si evolverà sempre di più con il tempo, ma finchè si limitano al cercare di curare patologie fisiche va bene, il problema sorgerebbe qualora appunto iniziassero a sperimentare aggeggi in grado di modificare la psiche umana e le funzioni cognitive di un individuo,il neurohacking, è così che si chiama quel processo volto a modificare le capacità cognitive di un individuo per incrementarle, è già una realtà, alcune persone si avvalgono di farmaci neurotropi per incrementare le proprie capacità mentali ed alternare le funzioni del proprio sistema nervoso è inevitabile che con il progredire della tecnologia si cercherà anche attraverso di essa di ottenere effetti di quel genere.

Un conto è usare farmaci, anche classificati come doping o droghe, un conto è farsi sostituire pezzi di cervello.

varykino 17-12-2019 19:47

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
sarò sicuramente morto quindi nn si pone il problema :D

Locharb 17-12-2019 20:10

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
arrivato a 74 anni sarò già morto a causa del monossido di carbonio e l'olio di palma

Integrale 17-12-2019 23:26

Altro che 2070,il futuro è già qui :

https://www.vocidallastrada.org/2019/12/correggendo-dio.html?fbclid=IwAR2v7OEqya5ph0n1TS9pjVQ3r-Cy296ha6iElE5CtNXsebJ7Mql3CCgWz_g&m=1

Eucalipto 18-12-2019 14:38

Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2384713)
Anno 2070 (ho stimato che ci vorrebbero almeno 50 anni affinchè la tecnologia e la scienza si evolvano in modo tale da rendere realizzabile una cosa di questo tipo), il sogno dei trasnumanisti diviene una realtà, la scienza e la tecnologia si sono evolute a tal punto da permettere a all'essere umano di integrare nel proprio organismo parti robotiche e addirittura di modificare il proprio sistema nervoso integrando componenti hardware che gli permettano di incrementare le proprie capacità cognitive, la capacità di calcolo, la memoria, ma anche di modificare alcuni tratti propri dell'essere umano come il provare emozioni, attraverso questo hardware integrato nel proprio sistema nervoso centrale infatti è possibile eliminare totalmente le emozioni, le paure, i problemi psichici. Voi che fareste? Accettereste di modificare il vostro organismo permanentemente, eliminando totalmente da voi le emozioni ma anche avendo la capacità di controllare totalmente voi stessi e la vostra mente o rinuncereste e rimarreste umani con tutte le rotture che l'essere umani comporta?

A che serve incrementare le proprie capacità cognitive se quelle poche che ha le usa male?

Nightlights 18-12-2019 15:13

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
https://thevision.com/cultura/fobia-sociale/
Leggete qua. A quanto pare l'isolamento sociale è un problema in aumento e si sta un pò sdoganando.
Quello che non sviscera bene l'articolo secondo me è perchè è in aumento, ci sarà un motivo se e persone si isolano, è un segnale che ci sono dei meccanismi nella società che non funzionano :pensando:

cancellato21340 18-12-2019 15:15

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2384920)
Perché si deve progredire? Alla fine si pensa che il progresso migliori le nostre condizioni di vita, ma se dobbiamo soffrire per ottenerlo, non è un controsenso?

Il progresso vien da sé, che lo vogliamo o meno.

XL 18-12-2019 15:35

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2385031)
L'assunto da cui si parte è ritenere che sia il cervello a produrre sentimenti, linguaggio e pensieri, il che non è dimostrabile in alcun modo. Questi processi semplicemente "appaiono" alla nostra consapevolezza. Se anche si volessero indagarne le cause con il metodo scientifico, per poterlo fare bisognerebbe presupporre a monte l'esistenza della propria coscienza e della propria mente

Che sia il cervello biologico a produrre cose del genere però è un assunto ben più debole di quello per cui un qualsiasi cervello, anche non biologico, che svolge funzioni simili abbia a sua volta associati una mente e un punto di vista. Potrebbe esser vero che noi abbiamo una mente e falso che ce l abbiano certi agenti artificiali.

Idiota 19-12-2019 02:55

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Quote:

Originariamente inviata da Queue (Messaggio 2386639)
Il progresso vien da sé, che lo vogliamo o meno.

Ahimè sì e ne rimaniamo schiacciati perché le sue dinamiche sono fuori dal nostro controllo.

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2386656)
Che sia il cervello biologico a produrre cose del genere però è un assunto ben più debole di quello per cui un qualsiasi cervello, anche non biologico, che svolge funzioni simili abbia a sua volta associati una mente e un punto di vista. Potrebbe esser vero che noi abbiamo una mente e falso che ce l abbiano certi agenti artificiali.

Alla fine non sappiamo nemmeno cosa siano queste cose in sé e per sé, noi negli altri vediamo solo dei comportamenti. In sostanza ha ragione Searle, ma possiamo constatarlo solo osservando all'interno di noi stessi, non dimostrarlo in modo intersoggettivo. Se la mente fosse solamente il sottoprodotto dell'attività cerebrale, come potrebbe una massa di neuroni inerti permettere il sorgere di fenomeni coscienti quali il pensiero e le emozioni della cui esistenza non possiamo dubitare? Dal simile non può che nascere il simile, non il suo contrario. Pensa al ciclo dell'acqua: in ogni cambiamento di stato l'acqua prende forme diverse, ma non si trasforma mai in oro, in quanto le due sostanze non hanno nulla in comune per quanto riguarda la composizione chimica. Analogamente da ciò che è materiale non può nascere qualcosa di immateriale.

Malachite 19-12-2019 10:09

Re: 2070, l'anno 0 del transumanesimo
 
Il progresso su larga scala lascia sempre una scia di sangue . Il fine etico di allungare tuttavia la vita media, vivendo da schiavi vendendo e comprando gioie effimere, quale sarebbe?

Viewer 19-12-2019 10:39

Forse accetterei. Non so se una vita in Equilibrium sia meglio ma se l'alternativa è rimanere come sono adesso preferirei, probabilmente, la non sofferenza. Certo, se potessi scegliere annullerei solo le emozioni negative.


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