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"Waifuisti", che ne pensate?
https://www.reddit.com/r/waifuism/
Premessa: non si tratta dell'ennesima sotto-categoria degli incel. Avevo già aperto due discussioni relativamente simili ma più vaghe nel 2014 a quanto pare, ma dato che ogni tanto vedo il termine "waifu" che salta fuori, penso sarebbe molto interessante una discussione dedicata e più specifica. Come spiegarlo in breve per chi non sa di cosa sto parlando...i waifuisti, nel non trovare nel nostro mondo/quotidiano qualcosa che rispecchi i loro ideali di amore e mascolinità/femminilità, si ritrovano innamorati di...persone che non vivono nel nostro mondo/quotidiano, e a voler condividere con esse il proprio mondo / la propria quotidianità. Sotto questo punto di vista, forse, potrebbero considerarsi una sotto-categoria dei...volcel? Non nascondo che, pur non avendo una waifu, mi sento molto vicino a questa gente. Si potrebbe semplicisticamente e superficialmente replicare "hanno dei grossi problemi", "sono degli illusi", "quegli amori immaginari sono solo un rimpiazzo per il non riuscire a trovare amore nella realtà", "ennesima dimostrazione di come l'umanità stia degenerando", eccetera. Date, se la volete dare, un'opinione che sia un minimo ragionata ed argomentata, grazie. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Non penso si possa definire amore perché non c'è nessuno scambio reciproco di tipo affettivo o erotico fra due soggetti reali. Per il resto ritengo sia un modo di vivere la propria emotività meno compromettente e più appagante rispetto alle dinamiche della vita di coppia tradizionale.
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Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Per il resto, rimangono certo più eleganti delle bambole gonfiabili. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Spesso si tratta anzi di rapporti più o meno temporanei in cui una parte ci guadagna, soprattutto in termini materiali, e l'altra oltre che illudersi ci perde non poco. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
Da cose come questa nasce il mio profondo e radicato odio verso etichette e categorie. Smettiamola di attaccare -isti a parole pescate a caso per favore.
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Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Siamo esseri umani, divisi per cultura e idioma, siamo già abbastanza categorizzati così senza la necessità di creare neologismi da neologismi. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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da cose come questa...eccetera corrispondente a quel che hai ripetuto più di una volta. Capisco dunque cosa "cose come questa" ti portano ad odiare ma, cose come questa...cosa in questa discussione rappresenta quel "questa"? |
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Comunque "waifu" e "waifuismo" sono termini ormai radicati ed esistenti da anni. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Re: "Waifuisti", che ne pensate?
Che è una difesa psicologica di una persona eccessivamente sensibile: promuovono l'irreale (o prodotto di una sub-realtà) a reale del loro livello per far sì che, attraverso un giro di percezione inversa a "U", colmino i loro vuoti da sé attraverso un'oggetto che gli "regga il gioco"; un po' come il farmaco troppo amaro per mandarlo giù e addolcito con un po' di zucchero.
Sono i consapevoli che se ne infischiano. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
Che rapporto si può avere con oggetti immaginari?
E' una cosa che mi sto chiedendo da tempo, io rovescerei la questione, nel senso che anche con gli oggetti cosiddetti reali il rapporto è mediato ed il contatto diretto assunto a monte come un principio inverificabile. Rendetevi conto che sono matti quasi allo stesso livello anche i matematici che cercano di studiare entità che non hanno alcuna estensione fisica e non si trovano da nessuna parte nel cosiddetto mondo reale. Ci sono molte entità sfumate con cui si può entrare in diversi rapporti? :interrogativo: Cos'è un personaggio di un romanzo? Noi non lo trattiamo come oggetto inesistente, se non esistesse semplicemente non ci sarebbe, mentre noi gli attribuiamo anche gesta, tratti, una personalità, non potremmo attribuire alcunché ad un ente che non c'è in assoluto. Non riusciremmo ad afferrare il senso di un romanzo se trattassimo i personaggi come semplicemente inesistenti. Già il fatto che siamo entrati a far parte di questo "gioco" letterario, cinematografico, fumettistico, dimostra che stiamo facendo qualcosa di analogo a queste persone. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Comunque modifico la domanda: è migliore per il singolo? |
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Avessero la fortuna di incontrare una persona, che ricambia, con quelle caratteristiche... non ci sarebbe, nel complesso, "bambola" che possa reggere il confronto. Il "meglio" lo decidono sempre loro, ma la Verità, di una realtà rispetto a un'altra, è un dato che esula dai giudizi personali. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Per esempio probabilmente esistono persone in carriera, con una buona vita sociale che sono waifuisti o per lo meno che tendono a idealizzare il proprio partner, quindi per cui come li chiameresti questi? I così detti Waifusti molto probabilmente prendono le cose a loro belle e le raffigurano in un'immagine, la loro difficoltà è che vogliono a tutti i costi questa loro raffigurazione, ma essenzialmente un po' tutti ci attacchiamo a certe raffigurazioni per cercare un partner, che poi non lo troviamo è un dato di fatto, ma per lo meno ci avviciniamo. Comunque questa è la vita, proviamo, vediamo che non si avvicina a noi e riproviamo. Ecco perché a volte vediamo delle persone aver trovato la loro anima gemella, hanno provato più volte. Ogni nostra immagine ha un motivo per cui esiste nella nostra mente,e molto probabilmente è qualcosa che è stato o non c'è più o qualcosa che ci appartiene. Quindi anche dire waifuisti è del tutto superfluo o stupido. Però ragazzi, queste sono anche le basi di una terapia, infatti mi sto meravigliando di dover spiegare tutto ciò, pensavo che era sottinteso. Scusatemi per il mio ego. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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In Matrix risolvono facilmente tutto, prendi la pillola e entri nella realtà di oggetti reali, sì, ma come fai a sapere poi che non ti trovi in una situazione analoga alla precedente? :nonso: Può essere che anche gli oggetti che chiamo reali siano fittizi in un modo analogo al mostriciattolo che sparo con la pistola nel giochino, magari nemmeno ci sono nel concreto, è una mia rappresentazione che funziona per manipolare qualcos'altro. Se si intende che gli oggetti reali siano più Veri per manipolare qualcosa, ci troviamo, se si intende che esistono in un qualche modo separato ed esteso, singolarmente, non possiamo saperlo, lo si assume a monte per fede, potrebbe essere tutto virtuale. Il metodo fenomenologico non lo trovo poi così scorretto. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Perché dunque considerarlo tanto importante da malconsiderare o quasi chi lo "interpreta"/vive diversamente? |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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A mio parere, l'amore, in pratica, non serve a praticamente nulla. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Si dovrebbero però riconoscere come soggettive anche le opinioni di chi dice che possa avere una qualsiasi utilità. |
Aspettate un attimo che mi serve un vocabolario per seguirvi
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Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Oppure le persone sono persone. Ci sono agnostici, i credenti, gli atei... ma comunque rimangono persone. Il punto è che certi appellativi possono essere presi in considerazione, ma anche no, cioè l' essere cristiano fa parte di una persona, ma in un altro contesto probabilmente non fa uscire la sua parte "cristiana" perché quella persona è cristiano ed altro. Noi abbiamo, ripeto, tanti modi di essere, alcuni che conosciamo ed altri che non conosciamo, quindi appellarci con una singola parola per definirci è del tutto riduttivo ed inutile, perché non puoi racchiudere una persona in un semplice insieme. I cliché sono i muri che abbiamo oggi, perciò e non diamo opportunità. A sto punto puoi già rassegnarti al tuo problema, perché ti stai già autodefinendo se ragioni così anche con te stesso. :D Quote:
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Cioè non tutti però una buona parte sì, perché un forum può essere un supporto, ma non aiuta granché. |
Re: "Waifuisti", che ne pensate?
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Bene quindi stai dicendo che il mio "errore" è stato decontestualizzare la frase, e che contestualizzandola al resto vien fuori che intendevi "qualcuno può esser più cose contemporaneamente quindi un unico aggettivo non descrive una persona completamente". Mi stai dicendo che avrei dovuto interpretare quel che hai scritto nel modo in cui non mi è passato per la mente di farlo perché, se non banale, comunque già ripetuto più volte come concetto in questa discussione. Intendo dire, vero, un aggettivo non identifica qualcuno completamente, ma quello stesso aggettivo può identificare qualcuno in un certo contesto. In un contesto musicale, "cantante" indicherà chi canta, "batterista" chi suona la batteria. Alla fine di un concerto non sentirai il leader del gruppo dire "e alla batteria, il nostro percussionista ragioniere padre di famiglia giocatore di tennis...", ma semplicemente "il nostro percussionista...". Un aggettivo può racchiudere una più lunga definizione, in questo caso scrivo "waifuista" per intendere "persona che ha una waifu" oppure come ho scritto nel post iniziale "persone che nel non trovare nel nostro mondo/quotidiano qualcosa che rispecchi i loro ideali di amore e mascolinità/femminilità, si ritrovano innamorati di...persone che non vivono nel nostro mondo/quotidiano, e a voler condividere con esse il proprio mondo / la propria quotidianità". Preferiresti o forse dovrei dire al plurale preferireste che ogni volta sostituissi quella massa di parole al semplice termine "waifuista" che, se non capace di definire una persona, indica almeno quel di cui stiam parlando, visto che qui stiam parlando non di una singola persona ma di una tendenza? |
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