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Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
(Spero di non aver creato una discussione già esistente in tal caso magari segnalatemela che scrivo lì)
Settimana prossima avrò una serie di colloqui con varie aziende e non so davvero come comportarmi. Non so davvero nulla di colloqui seri, tutte le mie assunzioni sono state anticipate da colloqui abbastanza informali e decisamente poco ansiogeni ed è la prima volta che mi ritrovo a dover sostenere un tipo di selezione in cui dovrò cercare di vendermi al meglio. Avete consigli da darmi? Che tipo di domande potrebbe pormi? Mi pare di capire dall'incontro che è stato organizzato che ci saranno domande motivazionali come il sempreverde "dove si vede tra cinque anni?" |
Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
Ti chiederanno le tue esperienze lavorative e poi andranno sulle domande motivazionali inutili come quella che hai scritto.
I consigli che sento di darti è: - Non avere mezze misure, rispondi convinta, improvvisa, dì mezze bugie, digli quello che vogliono sentirsi dire, entra nella loro testa. ES - Perché vuoi lavorare nel campo dell'editoria? Sin da piccola è sempre stato il mio sogno, passavo tante ore a leggere libri e articoli di giornale, ho da sempre sentito che quella sarebbe stata la mia strada, per me lavorare nel mondo dell'editoria sarebbe la realizzazione di un sogno. - Devi mostrarti sicura di te, sorridente, decisa, non un attimo di esitazione, non esitare. |
Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
Io pur di non fare più colloqui demenziali ho optato per il pubblico impiego..
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Grazie mille per i consigli. Altre domande che potrebbero farmi? All'incontro ci hanno anticipato che dovremmo presentarci focalizzandoci su una caratteristica unica di noi stessi e la cosa mi ha spiazzato. Cosa si dice in questi casi? |
Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
Informati sulle aziende in cui farai il colloquio, per vedere di cosa si occupano esattamente. Ti potrebbero chiedere, cosa sai della nostra azienda?
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
A me è capitato che chiedessero anche:
- dimmi 3 tuoi punti di forza e 3 di debolezza - se dovessimo chiamare il tuo responsabile dell'azienda in cui hai lavorato che cosa mi direbbe di te? Che voto ti darebbe? - quali sono i tuoi hobby? (In questo caso conviene dire che hai fatto per anni uno sport di squadra, perché secondo loro chi fa sport di squadra è in grado di lavorare in gruppo.... anzi no in "team"... come si dice adesso) Domande veramente cretine insomma, mi sale il nervoso solo a ripensare a certi colloqui che ho avuto Inviato dal mio SM-A405FN utilizzando Tapatalk |
A me non hanno mai fatto domande cretine e ho sempre detto la verità. Nessuna "mezza bugia", e non mi sono mai mostrato bisognoso. Ho sempre puntato sull'onestà diciamo
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
Dovete dichiare l'onestà,a quanto pare molti in parlamento ci son andati su di una dichiarazione di fede,e questo bastava per prendere stipendioni:bene:
P.S.mi scuso per la dichiarazione tranchant e polemica |
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Tu ti stai interfacciando con una persona che deve scegliere tra diversi candidati, se spari stronzate vuoi che non si accorga ? È una polemica proprio ridicola quella che stai cercando di alzare. |
Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Non sono superuomini che capiscono la verità dalla menzogna, seguono certi schemi, a domanda vogliono un certo numero di risposte, in base a queste e in base alla sicurezza con cui si danno decidono se prenderti. Ribadisco, non so quanti fobici avrebbero avuto il lavoro se non avessero mentito:interrogativo: |
Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
Bè che i selezionatori si facciano gabbare alla grande da chi la spara più grossa mi pare evidente sennò non si spiegano certe assunzioni che hanno dell'incredibile,la maggior parte delle volte sono persone che non hanno la minima idea di come si svolga il lavoro per cui svolgono le selezioni in particolare nelle agenzie o cmq per lavori normali non troppo qualificati..
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
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Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
Non tutti i colloqui sono uguali però: se in una piccola azienda può essere che si abbia a che fare direttamente con il principale e lì forse è il caso di essere più sinceri perché forse c'è un minimo di interesse umano in più, se si ha a che fare con uno che proprio ha come mansione il selezionatore di candidati allora invece è proprio meglio fornirgli le classiche risposte preconfezionate che si aspetta, tanto se avesse avuto rilevanti doti di investigazione psicologica avrebbe scelto altri percorsi lavorativi.
Un' idea può essere quella di cercare di raffigurarsi come potrebbe essere una persona "ideale" per la mansione ( posto che non lo si sia ) e rispondere come risponderebbe lei, se ci si riesce ( ovviamente il personaggio va preparato prima ): meglio capitare in un lavoro inadatto e abbandonarlo poi per scelta che farsi scartare da subito. |
Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
ho fatto tantissimi colloqui e mi hanno preso solo in qualche stage non retribuito o forma di collaborazione alle stesse condizioni. Non tutti i selezionatori fanno le stesse domande. Quelle personali, sui pregi, difetti, oppure quelle che comunque mettono in difficoltà tipo "che valore aggiunto pensi di portare all'azienda?"* capitano ma non sempre. A volte te le pongono in modo meno diretto, cercano di essere più "corretti", altre volte stanno abbastanza disinvolti e fanno domande evitabili ("sei fidanzato?", '"cosa fai la sera?", "vivi da solo?"), a cui bisognerebbe rispondere per le rime quando toccano cime come "se avessi la febbre verresti a lavorare lo stesso?", "quanti amici hai?", roba da prendere e lanciargli qualcosa addosso. Io ormai penso che in base alle domande che fanno capisco la serietà dell'azienda e della selezione e mi importa poco se non riesco a rispondere come vorrebbero che rispondesse il candidato ideale; se mi fanno una cattiva impressione, meglio non lavorare con loro. Sono io che faccio la selezione a loro ormai. Per cui il mio consiglio è: andare a colloqui per i quali si hanno i requisiti e si è abbastanza preparati, dire le cose che si sanno fare, dire che si è propensi a migliorare le competenze e colmare le lacune, cercare di mettere in luce qualche lato potenzialmente 'utilizzabile' di sè, ma senza esagerare perchè almeno per quanto mi riguarda non reggo il contrasto con quello che ho raccontato e quello che poi metto in mostra, omettere per quanto possibile i difetti e se non è possibile cercare di far vedere che in realtà non sarebbero dei grandi ostacoli sul lavoro, abbassare le richieste economiche (se le chiedono).
*questa nei selezionatori meno formali può diventare: 'perchè dovremmo scegliere proprio te?'. Il lavoro loro devo farglielo io candidato, in pratica. "A me deve prendermi perchè ho bisogno di lavorare, no?" ->risposta giusta |
Re: Colloqui di lavoro: consigli ed esperienze
comunque non è che si vivano spesso certe esperienze negative; la maggior parte dei colloqui che ho fatto erano seri e si mostrava rispetto nei confronti del candidato (che poi siano andati male è un altro discorso).
Secondo me, se si risponde bene sulle domande "tecniche", poi basta non essere impacciati, nervosi, reticenti a rispondere o al contrario logorroici. Una persona che ha normali capacità sociali, per esempio, non credo che abbia bisogno di molti consigli o trucchi da seguire. I sociofobici sono tali e non possono trasformarsi un attimo in altro ma se viene fuori una leggera timidezza non deve essere un problema in diversi tipi di lavoro; ci si cerca di controllarsi un po' di più senza bisogno di perdere la naturalezza; alla fine dipende anche dal selezionatore, essendo anche lui umano, è soggetto a simpatie ed antipatie, a come gli è iniziata la giornata, a una frase presa male o bene. Bisogna cambiare diversi selezionatori per trovare quello che si mette sulla stessa lunghezza d'onda, c'è un'interazione tra due o più persone e può prendere pieghe diverse anche in modo abbastanza casuale. Si può mentire ma il linguaggio del corpo e qualche parola qua e là non azzeccata possono lanciare dei messaggi; alla fine secondo me meglio trovare chi un po' ti capisce, capisce il tipo che ha davanti e valuti in base anche a questa conoscenza. |
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