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Imbarazzo in scena
Corso di teatro, improvvisazione.
Dobbiamo simulare di essere a un corso di seduzione. Siamo in tre, due uomini, che interpretano i clienti, e una donna, nel ruolo dell'istruttrice. Il mio partner mi frega il ruolo, quello dello sfigato che non ha mai avuto una donna e che non sa come approcciarsi. Allora scelgo il ruolo di un tizio che è lì solo per conquistare l'istruttrice. Queste scelte le facciamo all'insaputa l'uno degli altri, per rendere più veritiera l'improvvisazione. Fatto sta che, quando la ragazza che interpreta l'istruttrice mi chiede cosa farei per stupire una donna, io non so cosa rispondere, nemmeno nella finzione scenica!!! Ancora più imbarazzante è il momento in cui devo dare alla ragazza risposte coerenti col ruolo che mi sono scelto, cioè quello che ci vuole provare. Mi sento imbarazzato, a completo disagio. Mi viene il timore irrazionale di rendermi ridicolo, o addirittura offensivo. So che stiamo solo recitando, ma il mio imbarazzo è come se fossimo nella realtà. La cosa peggiore è che mi rendo conto che questo disagio lo proverei anche nella vita reale, e questo è l'aspetto peggiore. |
E' un corso di teatro vero e proprio una specie di terapia psicodrammatica? Sono curioso, perchè anche io l'anno scorso ho partecipato a un corso di teatro, ma un esercizio così non ce l'hanno mai fatto fare.
Comunque secondo me la cosa non dovrebbe spaventarti più di tanto. Hai messo a nudo una parte di te; in un corso di teatro è INEVITABILE farlo, perchè prima della tecnica recitativa bisogna imparare la psicotecnica e quindi liberarsi dalla maschera che si indossa giornalmente. Prendi la cosa come uno stimolo. Interrogati a fondo su cosa hai provato e su cosa proveresti nella realtà... e continua! Non fuggire mai davanti a un esercizio, non trovare scuse, buttati sempre! Ti assicuro che se lo prendi per il verso giusto, un corso di teatro può rivelarsi molto utile! |
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senza il forse... x una volta cerca d non essere un patetico sfigato :D senza offesa eh? siamo tt nella stessa barca tanto :cry: lo sei tu cm lo sn io. cmq in alternativa pensa a quelka film, di don giovanni nei film ce n'è un infinità |
Re: Imbarazzo sulla scena
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Immagino che con l'improvvisazione puoi dare il taglio che vuoi al tuo "seduttore". Puoi scegliere di essere un Casanova, oppure uno di quelli che si credono seduttori e collezionano solo figure di cacca e buttarla sul ridere (i classici pappagalli). Con quest'ultima soluzione, qualsiasi cosa "offensiva" dicessi sarebbe neutralizzata. Secondo me sarebbe meglio ispirarsi ai fillm se vuoi essere un "vero" seduttore. Personalmente non conosco nessuno che posso considerare seduttore: al limite piace, o ci sa fare (che è già qualcosa) ma Seduttore proprio no! Intanto non preoccuparti, alla fine è tutto un gioco! Comunque complimenti per la scelta del teatro, molto coraggiosa! :D |
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Ciao a tutti.
Dunque... quello che sto facendo è un vero corso di teatro, e le improvvisazioni riguardano diverse situazioni, quindi è possibile che qualche corso faccia fare alcune cose e altri corsi ne scelgano altre. Nel caso specifico, che si era già verificato quando ho aperto il topic, l'imbarazzo era dovuto soprattutto alla mia mancanza di esperienze nella vita reale, che temevo emergessero anche nella finzione. Sono sempre stato deriso quando ho tentato di approcciare donne, quindi, anche quando devo fingere sulla scena, si innesca un blocco psicologico del tutto involontario. La cosa peggiore è che questo sintomo si verifica anche nella vita reale. Prima delle ferie, per esempio, sono uscito con una ex collega e l'ho portata in una delle migliori gelaterie della mia provincia, dove voleva andare lei, che si trova nella mia città, proprio in una zona dove vive gente che mi ha sempre preso per il culo, soprattutto da ragazzino, determinando, o contribuendo a determinare, i miei problemi psicologici. Anche in quel caso provavo un certo imbarazzo, al punto da evitare di incrociare lo sguardo di gente che mi conosceva per non doverla salutare. Per fortuna il desiderio di stare con quella ragazza era tale che sono riuscito a controllare il problema e a rimanere del tutto spontaneo. Tornando al teatro, anche ieri, dovendo leggere un testo in diversi modi (come una macchina, come un prete che celebra la messa cantata, come un bambino che fa un tema, e infinte l'interiezione) mi trovavo in enorme imbarazzo, un imbarazzo dovuto alla mia parte irrazionale, a stento dominato dalla parte razionale. Quando i miei compagni ridevano, mi vergognavo come se stessi facendo qualcosa di inopportuno, pur sapendo che non era così, e mi veniva da ridere allo scopo di mostrare che anche io mi rendevo conto che stavo facendo una cosa buffa. Tutto questo dipendeva dalla parte irrazionale, difficilmente dominabile, anche se la parte razionale sapeva che era solo una rappresentazione teatrale e cercava di tenere un contegno opportuno. In fondo non è altro quel desiderio di fuga per paura del giudizio degli altri, la fobia sociale, insomma, e la cosa peggiore è che si presenta anche in situazioni di vita reale con tutte le conseguenze del caso. |
Domani ho la prima lezione...speriamo bene :D
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Preparati a prenderci na fregaccia di zampate (una gran quantità di calci nel sedere) :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Alle medie partecipavo alle recite di fine anno, forse l'avevo già scritto da qualche parte. Anzi era la prof a scegliermi e a darmi pure la parte da protagonista (a parte l'ultimo anno, che era da co-protagonista - non gliel'ho mai perdonato 8)).
Non mi ricordo di particolari stati d'ansia, eppure si recitava su di un palcoscenico in aula magna di fronte a tutta la scuola. Chissà se adesso ne sarei ancora capace. In seguito al liceo partecipai soltanto una volta ad un corso di "recitazione" tenuto da alcuni professori: alla prima lezione mi ritrovai a leggere San Martino di Carducci come fosse un necrologio, mi dissero (no, dico, esiste un altro modo per leggere quella poesia!? 8)). |
Ieri ho fatto la prima lezione. E' stato molto bello, ma anche faticoso. Era da tempo che non mi lanciavo in un'esperienza sociale del genere extra forum, con un gruppo di persone del tutto sconosciute. Ma poi ho visto che c'erano altri altrettanto impauriti, persone che arrossivano e timidi dichiarati. Alla fine ci siamo sciolti tutti e ritrovarsi al centro dell'attenzione a piroettare un po' a casaccio e a recitare frasi con tono impostato non è stato così impossibile. Un paio di persone più navigate mi hanno detto addirittura che credevano avessi già fatto corsi del genere in passato. Alcuni del gruppo, dopo il corso, mi hanno anche invitato a mangiare una pizza con loro.
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Ricordati di chi t'ha voluto bbbene quando Hollywood ti chiamerà!
(Voglio i ringriaziamenti alla consegna dell'Oscar, tipo In&Out 8)) |
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Ma cosa avete fatto, concretamente? |
All'inizio ognuno ha pronunciato qualche parola di presentazione. Poi esercizi di gruppo, tipo mantenere una camminata particolare, coordinarsi con gli altri nelle varie posizioni, formare coppie e accordarsi su un saluto comune ogni volta che ci si incontrava nella stanza. Esercizi con la voce, pronunciando frasi con un certo tono. Le parti più impegnative ovviamente sono state quelle in cui si era da soli al centro dell'attenzione di tutti, come per esempio lanciarsi al centro di un cerchio di persone, eseguendo i movimenti che prima si facevano in gruppo. Più che altro è stato un incontro introduttivo. Stasera ho la seconda lezione, poi magari ti/vi racconto :wink:
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Già, mi ricorda proprio quello che facevo io. Io, però, non iniziai alla prima lezione, ero piuttosto scettico. La prima sera dovevamo addirittura prenderci a calci in culo!
Poi dovrebbero arrivare le improvvisazioni, prima mute, come svegliarsi la mattina, poi parlate, prima da soli e poi in gruppo. Quanti siete? Ciao collega :mrgreen: |
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Un'altra cosa che "pensavo fosse semplice e invece no", è stata guardare negli occhi degli sconosciuti e sorridersi a vicenda...strano a primo impatto. |
Ieri sera c'era un tipo nuovo...era letteralmente il SOSIA DI TINO. Poi quando ad un certo punto ha ammesso davanti a tutti di essere molto timido, mi è venuto veramente il dubbio.
Il corso procede bene, ieri ci siamo prodotti in pose plastiche tratte da quadri, sculture e film famosi. Ho fatto la mia bella figura con uno Zampanò nell'atto di tirare un camioncino coi denti e con la tabaccaia e la volpina di Amarcord. |
se questo è il genere di cose che si fa in questi corsi, mi sa che un salto lo faccio volentieri pure io...
la mia più grossa preoccupazione è non riuscire a memorizzare battute e dialoghi troppo lunghi, ma se inizialmente fanno partire con improvvisazioni, tentativi di imitazione/atteggiamenti e camminate particolari ce la posso fare senza molte difficoltà. Anzi posso impegnarmi per far divenire ciò che mi viene a sprazzi spontaneo naturale in ogni momento. Sìsì ne sono convinto....un corso di teatro del genere e ciò che può servirmi. La follia in testa ce l'ho...la battuta...l'azione folle...quello che mi manca è solo la voglia di manifestarla agli altri in ogni momento. Se nel corso si fa in modo di "essere obbligati" a manifestare una situazione, siamo a cavallo. |
come m'ha detto red riporto qui il mio post dell'altro thread
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Giova, allora...
Io ho frequentato un corso di teatro l'anno scorso. Il prezzo era di 130 euro mensili (ogni mese 16 ore di lezione divisi in 2 incontri settimanali di 2 ore ciascuno), ma credo che puoi benissimo trovare qualcosa a prezzi più bassi. Se non addirittura qualcosa di gratuito... tipo corsi organizzati dalla regione, o da altri enti pubblici. Ma su questi non posso dirti nulla. In ogni caso non farti fermare dal prezzo! Anzitutto perchè credo che 100 euro al mese tu possa spenderle e, in seconda battuta, perchè saranno soldi ben spesi! Non arriverei ad affermare che la mia vita è cambiata con il teatro.. non si tratta di questo. Diciamo però che l'attività di laboratorio teatrale pone le basi per qualcosa.. In generale ti posso dire che sono molto più sicuro di me stesso davanti agli altri, in situazioni pubbliche eccetera. Per dire, una volta mi imbarazzavo persino a entrare in una sala piena di gente, adesso non me ne frega assolutamente nulla o quasi.. Inoltre diventi molto più bravo a gestire le tue doti comunicative e ad esprimerti. Riguardo al programma, credo che vari da luogo a luogo. Indicativamente ti fanno fare esercizi tecnici (respirazione, un po' di dizione..) e psicotecnici, questi ultimi molto interessanti perchè vanno a toccare le corde della nostra emotività e, in qualche modo, penso che sia questo a sbloccarti. In bocca al lupo! |
ma nel mio comune ho letto su internet che fanno 4-5 corsi di diverso tipo qui e lì tra associazioni e circoli vari....
lunedì o martedì provo ad andare a sentire sia i prezzi e soprattutto le fasce d'età delle persone presenti e come sono svolti nel perticolare. Staremo a vedere... EDIT: 130 euro mi pare tantino al mese...ma dalle mie parti mi è sembrato di vedere roba più semplice e più da principiante (non mi interessa certo diventare un talento da tv) che con un paio di ore di corso alla settimana e 30-50 euro te la cavi. |
Giova,nel precedente topic che avevi parto avevo linkato un sito dove parlavano di corsi gratuiti.Adesso non lo trovo piu' pero' se guardi li' lo puoi trovare.
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Scusa,pensavo ci fosse un motore di ricerca per selezionare la tua citta'.
E poi non hai risposto dopo il mio post quindi pensavo non l'avessi nemmeno notato quel link. |
mi chiedo perke fare teatro se sei timido?
:roll: |
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Ci sono parecchi attori famosi che nella vita reale sono molti timidi.
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Poison, il teatro è un ottimo modo per vincerla la timidezza. Parlo per esperienza diretta.. :wink:
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:D :) :( :o :lol: 8) :? 8O :x :oops: :cry: :wink: :roll: :twisted: :evil:
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tu mangi in pubblico? 8) |
Procedo col teatro. Stasera fra le altre cose ho cantato a cappella una canzone davanti a tutti e improvvisato un monologo con accento francese, ed è stata la parte più difficile.
Momento shock: uno dei partecipanti ha dato leggermente in escandescenze e ha cominciato dal nulla a straparlare con l'insegnante del fatto che si fosse "rotto i coglioni" e di una fantomatica persona con cui bisognava sistemare le cose. Ad un certo punto ha detto di essere stato in passato ricoverato in un istituto psichiatrico e di essere stufo. |
Pensa se al corso di teatro di Saint-Malo o di Albertville chiedessero di improvvisare un monologo con accento Romagnolo...
Momento shock:uno dei partecipanti dà leggermente in escandescenze e comincia dal nulla a straparlare con l'insegnante del fatto che i passatelli in brodo lo fanno vomitare e di un fantomatico regista cinematografico con cui bisogna sistemare le cose.Ad un certo punto dice di avere origini Italiane e di essere stufo. |
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