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La vita va avanti (per gli altri)
Mentre io sono chiuso nella mia cameretta pieno di paure e pressioni la gente li fuori avanza e vive..ieri ero a Venezia e ho visto un mio ex compagno di classe del liceo (che dopo la maturità ho perso di vista,non mi ha nemmeno più richiamato)..convive con una bella ragazza,lavora col pc,ha comprato casa e gli mancano pochi esami alla laurea in farmacia..oltretutto ha iniziato un nuovo percorso di design e adora suonare la chitarra..non posso fare a meno di sentirmi un lombrico visto che in questi anni ho subito rifiuti continui,ricoveri (almeno 5) in ospedale e anche li non ho fatto amicizia con nessuno..lavoro manco a parlarne..solo indifferenza a palate e quintali di apatia..io non ne posso piu..manco i ricoveri mi convincono perchè anche tra problematici mi sento fuori posto..sono in un vicolo cieco..stretto e buio..con le mie paturnie e paure..non ne posso più..
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
oggi sono tutti boostati che fanno 3mila cose contemporaneamente...ma che ha la gente? ma come caspita fanno ste persone ad avere tutte ste energie? io non sopporterei di avere amici così, è ovvio che mi metterebbero addosso un scazzo e un disagio infiniti
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Concordo, è allucinante, pieni di energie e che affrontano i problemi come non fosse nulla. Io che a volte se devo fare una telefonata o andare in un posto mi sale l'ansia e mi si chiude lo stomaco. Viviamo su dimensioni diverse, c'è poco da fare. |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
Magari i problemi ce li hanno pure avuti, forse hanno solo un altro spirito, più resiliente, no depressione.
Leonardo Del Vecchio per esempio è cresciuto in un orfanotrofio... |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
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nel mio caso in famiglia ho avuto diversi casi di persone depresse e con altri disturbi psicologici che hanno saputo ben mascherare nella vita, ma tra le mura di casa queste patologie emergevano nella loro sottile distruttività...quindi, in qualche modo ho ereditato questa predisposizione a vedere tutto nero nella vita o ne sono stato inevitabilmente condizionato |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
Non mi capacito di come facciano a star dietro a tante attività diverse, io non avrei mai le energie.
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Considera poi che potrebbe anche averle inizite ad intraprendere in periodi diversi, ad esempio quando ha cominciato a suonare la chitarra ancora non si occupava di design |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
Secondo me quando si è felici o almeno si sta bene è più facile fare cose e trovare le energie. Quando stai male ti pesa fare qualsiasi cosa e ti manca sempre la voglia. Quindi probababilmente questa è la differenza.
Ciò detto, non tutto è come sembra, perchè si tende a dipingere e mostrare (sui social ad esempio) la propria vita più attiva/bella/piena di quella che è... Nel tuo caso poi non vedevi questa persona da anni, quindi figuriamoci, se pure avesse avuto dei problemi il tuo amico di certo non sarebbe venuto a raccontarteli in tale occasione. Nessuno ha una vita perfetta, poco ma sicuro, ma questa è una banalità e si sa. Tutto dipende da come si affronta insomma. Ti abbraccio! |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
io conosco un ragazzo della mia età circa, questo si è laureato in informatica, ha trovato subito lavoro, nel contempo ha un gruppo musicale con cui fa più di cento concerti all'anno, è pieno di amici, super popolare, fidanzato...questo non finge...si vede che non ha mai avuto problemi in vita sua, sempre tutto pagato dalla famiglia che lo sostiene in tutto, si vede anche dalle foto che pubblica su social che la famiglia gli vuole bene....è solo questione di culo, dove nasci e con chi
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Quindi quel poco tempo che resta a disposizione va sfruttato a dovere per dedicarsi ad attività piacevoli: amici, partner, interessi personali. Che vita sarebbe dedicarsi soltanto agli impegni lavorativi e le faccende burocratiche? Tra l'altro dedicarsi a quello che piace...contrariamente a quello che si possa pensare...non toglie energia...anzi te ne da di più. Dopo esserti dedicato a quello che ti piace...hai indubbiamente soddisfazione e più carica per fare fronte agli impegni necessari per vivere. |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Per chi non sa cosa sia il pre, chiedete in pvt :D |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Allora a quel punto mi diverto a fargli notare come si può essere l'esatto contrario di loro. :D Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
Io, fortunatamente, non ho conosciuto gente così tanto ambiziosa dal punto di vista lavorativo: la maggior parte dei ragazzi che conosco si sono fermati al diploma, o, addirittura, alla terza media. Sono sereni lo stesso: lavorano, hanno amici, sono fidanzati, cioè vivono lo stesso, in poche parole.
La mia non è considerabile vita. |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Vogliamo parlare degli N orfani che invece hanno avuto la vita compromessa a fronte di un Del Vecchio che ce l'ha fatta? Siccome ce l'ha fatta lui, devono essere contenti anche gli altri orfani? Oppure chi cresce in un orfanotrofio non ha da lamentarsi, basta che faccia come Del Vecchio e sta apposto? :miodio: A che serve invocare circostanze e/o capacità eccezionali che non possono essere di utilità a tutti? Possiamo essere tutti un Del Vecchio? Non mi pare, altrimenti la società sarebbe piena di persone che farebbero fortuna come lui, sarebbero la grande maggioranza. E quindi? Per chi si trova in partenza una mano di carte "loffia" l'unica alternativa è sperare di avere/sviluppare capacità eccezionali (che di norma a tanti altri nati/cresciuti con maggiore culo di lui NON servono)? E se non ce le ha, come non ce le hanno quasi tutti gli altri, che deve fare? P.S.: Per la cronaca LDV non era orfano di entrambi i genitori, io mi ero già immaginato una roba alla Remì... Nato a Milano, è l'ultimo di quattro fratelli. Il padre Leonardo, commerciante di frutta proveniente da Barletta, muore prima della nascita dell'ultimo figlio, che viene chiamato come lui. I fratelli vivono con la madre Grazia Rocco. Il giovane Leonardo Del Vecchio viene affidato dalla madre al collegio dei Martinitt, e vi rimane fino al diploma di scuola media. All'età di 15 anni va a lavorare come garzone alla Johnson, una fabbrica produttrice a tutt'oggi di medaglie e coppe. I proprietari della fabbrica lo spingono a iscriversi ai corsi serali all'Accademia di Brera per studiare design e soprattutto incisione. https://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_Del_Vecchio |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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C'é poco da fare gli indignati, però quando si leggono cose da sindrome della piccola fiammiferaia (le sfighe le ho solo io, voi, loro, non potete capire) non posso non intervenire... |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Per il resto, IMO chi le sfighe le ha avute e le ha risolte... meno "superpoteri" aveva e meno enormi/inaffrontabili erano 'ste sfighe, evidentemente (altrimenti come ci sarebbe riuscito, se no?). Contando anche il fattore culo (pardon, circostanze favorevoli), ovviamente. Since I know my chickens, ricordo che meno enormi =/= inesistenti o irrilevanti. |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
Perché se avessi fatto l'esempio delle migliaia di diseredati che vengono in Europa e mettono su attività redditizie, non sarebbe piaciuto all'ala sovranista :D
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
riguardo all'esempio di Del Vecchio, c'è una cosa peggiore che essere cresciuti senza genitori, essere cresciuti con genitori disfunzionali e tossici che fa molto più danno alla psiche di un figlio
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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I miei sono stati normali fino ai miei 35 anni di età, quando mio fratello si è sposato sono usciti due o tre lati da animali nel senso che la continuazione della specie li ha portati a follie da psichiatra, a quel punto la famiglia si è sfasciata e i rapporti tra noi profondamente deteriorati.
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
Basta fare quel che c'è da fare quando c'è da farlo, pensare quel che c'è da pensare quando c'è da pensarlo e sentire quello che c'è da sentire quando c'è da sentirlo.
Cosa che, certo, può essere anche enormemente difficile. |
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
Complimenti a lui per cotanta energia, a me è venuto il mal di testa solo leggendo le sue gesta
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Li ho potuti osservare bene per via del mio lavoro stabile ma a tempo determinato. Quando torno al lavoro dopo qualche mese che sono a casa (in cui mi sono impigrito e sempre più immerso a spirale nella mia confort zone) faccio una fatica incredibile il primo mese, i primi giorni me li passo tra lavoro e letto e nn faccio altro, per far capire la sensazione, é come se stessi uscendo fuori da una dipendenza. Che poi quando vado al lavoro per me cambia tutto, cambia location, abitudini, gente che frequento, come mangio, davvero per me ogni volta e come ripartire da zero. Peró dopo un mese che sono lì e il lavoro mi ha imposto di sforzarmi per tutto quel tempo, qualcosa inizia a cambiare, incomincio a sentirmi energico, reattivo, proprio cambia lo stato mentale e quando entro in quello stato mentale sintomi di depressione nn ne sento per nulla, faccio 3000 cose e manco me ne accorgo. Poi torno a casa, sono tutto bello pimpante, ma inesorabilmente anche se cerco di trovarmi attività ritorno sul sentiero della vita comoda e comincio di nuovo a spaparanzarmi e piano piano ridivento un po' una larva. Questa cosa di me la conosco fin troppo bene, quindi prendo decisioni nel periodo up (lavoro) che poi mi dovrebbero vincolare nel periodo down (casa). Manco con sti stratagemmi non basta. Io individuo la causa a una mia mancanza di governo, di disciplina, di guidarmi da solo, bho forse, probabile. Oppure è perché la comodità mi piace troppo, tipo droga che so faccia male, molto male. Trovare un equilibrio e difficile, sono sempre più convinto che l unica soluzione sia l autodisciplina. Certo per far questo mi servirebbe pure un lavoro a tempo indeterminato qui sulla terra ferma :sisi: |
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Consiglio l articolo a chi vuole aumentare le proprie capacità epatiche e di giudizio:D |
Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Eh beh, se si parte con questo presupposto (chi ha detto che la critica debba essere per forza "minima" e "innocente"?), eggrazie al kaiser :sisi: Il punto della questione è proprio se la critica sia tale, o se sia un attacco più o meno malcelato. Non è assodato a priori. Quote:
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Re: La vita va avanti (per gli altri)
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Non è che se io percepisco un intento derisorio dietro una frase, quella frase e chi l'ha pronunciata siano nati per forza con quello scopo. Potrebbe pure darsi che le cose come le percepisce tizio siano filtrate dal suo vissuto, a meno che tizio non sia un robot dotato di facoltà di mind reading, nonché privo di esperienze/traumi e sentimenti/emozioni/stati d'animo. L'autoconsapevolezza prima di tutto. Anche perché poi, mi domando, perché quando si parla di segnali positivi, si pretende "esplicitezza" mentre quando si avverte il sentore di perculata si va subito sul sicuro senza bisogno di quella stessa "esplicitezza"? :) |
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