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Fabiofilosofo 21-09-2008 01:34

My life
 
Ho appena conosciuto questo forum e mi ci sono iscritto subito. E' bello ed importante sapere che ci sono molte persone come te e non sei l'unico "inadeguato" a questo Mondo. Vi racconto la mia storia, cercando di non essere enciclopedico.
Ho 24 anni e praticamente da sempre soffro di timidezza acuta, difficoltà relazionali e scarsa capacità di socializzare. Sono anche decisamente introverso.
In un altro topic qualcuno diceva "passo molto tempo in casa". Io credo di passarci l'85% del mio tempo. Andiamo al sodo,cioè al racconto di vita:
Sono figlio di genitori separati,non odio mio Padre, mi è indifferente (è un'indifferenza reciproca,visto che lui si ricorda di me poche volte l'anno)
Vivo con mia Madre verso la quale nutro un amore sin troppo grande.
In tal senso,ho sempre pensato che senza di lei sarei Perduto,assolutamente.
Da Piccolo ho avuto problemi di Iperattività, fino alla terza elementare sono stato un bambino irrequieto che invece di stare nel banco correva per i banchi, giocava si buttava per terra etc, suscitando ilarità e biasimo di compagni e Professori. Ho avuto anche un'insegnante di sostegno.
Non ero pazzo però, avevo dei disturbi comportamentali ora risolti (quelli, ne ho ancora altri)-
Mia madre proprio oggi mi diceva che le Maestre (dalla 4° elementare in poi) dicevano di me "E' intelligentissimo ma è troppo chiuso in se stesso,nei temi non si racconta mai". Ho sempre avuto pochi amici, vivendo un rapporto "esclusivo" con loro. Amicizie femminili ne ho avute, ma rare.
Venendo all'oggi i miei problemi sono eccessivi stati d'ansia, anche "preparatoria" (comincio a star male anche solo se bussa alla porta un amico o un'amica di mia sorella che non conosco), non saluto quasi nessuno con i "baci" sulle guance, per timidezza (escluse quelle persone con le quali c'è empatia). Spesso mi isolo e trovo scuse per non uscire nemmeno il sabato sera.
Tutto ciò però viene acuito dal fatto che sono laureato in Filosofia e frequento il 2° anno del corso di laurea specialistica nella stessa disciplina.
Che centra? direte voi.
Centra perchè, da premettere, non ho problemi di comunicazione, anzi comunico fin troppo bene. Parlo di religione politica filosofia storia dell'arte etc ma il problema è che i miei pensieri sono al 95% di questo tipo. Il tipo di studi mi porta ad "escludere" a priori tutti coloro che non hanno quella brillantezza intellettuale, che, senza modestia, mi contraddistingue (Laureato con 110, leggo moltissimo, media del 30 anche ora alla specialistica). Con i colleghi parlo,ma solo quando si tratta di argomenti "professionali", cioè culturali. Per il resto no.
Voglio dire, in altri termini,che la mia formazione culturale mi impedisce di stare con la maggior parte di coloro che parlano di futilità e non sanno neanche imbastire un discorso coerente. Molti infatti mi ritengono "snob", io invece semplicemente mi annoio quando non c'è un sostrato culturale forte.
Pensate che debba andare dallo Psicologo? quali credete siano i miei problemi?
Ah, dimenticavo. Non ho mai avuto una ragazza nè dato un bacio. Ho ricevuto solo "due di picche". Sono stato corteggiato,ma coloro che mi corteggiavano mi interessavano poco.

Reverendo_Pride 21-09-2008 01:44

Benvenutissimo nel FORVM.
Ci vogliono persone così.

Fabiofilosofo 21-09-2008 01:56

Infatti pensavo di farlo..presumo che non ti sia piaciuto il passaggio nel quale dico di "escludere" coloro che non hanno la mia brillantezza intellettuale,vero? Beh,considera che il mio ex migliore amico era un ragazzo "normalissimo" con un'intelligenza normale, non un intellettuale. Forse ho esagerato nel dire che li escludo,ma di certo alla lunga li abbandono.

Fabiofilosofo 21-09-2008 02:10

Io non sono costruito. Io sono così. Non li escludo per forme di razzismo,ma perchè sono lontani anni luce dalla mia visione del mondo e delle cose.
Non vorrei essere frainteso però: il fatto che io sia brillante intellettualmente (non me lo dico da solo,i risultati parlano chiaro) non vuol dire che mi ritenga superiore,ma sicuramente mi ritengo di una natura diversa. E' così.
Poi sul discorso dell'unica sponda ho già risposto: sai quante volte ho cercato di adattarmi? Non ci riesco. Quella è la mia natura, e se non hai quel substrato culturale-intellettuale è più forte di me, mi annoi e non mi vai a genio.

gattasilvestra 21-09-2008 05:15

Re: My life
 
benvenuto! :D
La tua presentazione spiazza. Il CV è ben delineato (a proposito, complimenti) mentre i problemi relazionali sono più che altro abbozzati... comunque, qui troverai di sicuro almeno un paio di interlocutori interessanti e al tuo "livello".

Prassi 21-09-2008 09:00

Per certi tipi di persone, il forum si rivela una scuola più che un posto per discutere. Ci si può rendere conto di quanto siamo chiusi, intolleranti, e in generale di quanto tendiamo a svalutare l'opinione degli altri esaltando la nostra. Ma non è che sia intrinsecamente un male, sempre se ci si propone di superare il mese di permanenza. :)

TristanII 21-09-2008 10:05

Benvenuto nel FORVM.
Qui, come avrai modo tu stesso di vedere, siamo molto accoglienti e tolleranti. C'è posto per tutti, anche per gli intellettualmente brillantissimi, con la media del 30, che leggono moltissimo, scrivono perchè al posto di perché, nè al posto di né, centra al posto di c'entra, e non lasciano spazi tra le parole e le virgole che le precedono. 8)

MrSteveZissou 21-09-2008 10:42

Anch'io odio i discorsi futili e le persone che li fanno. Nonostante ciò a volte ritengo sia necessario "degradarsi" ossia rassegnarsi almeno all'ascolto per esigenze di semplice socialità. Io ti esorto a continuare a pensare al 95 percento alla filosofia. E' tipico delle grandi menti concentrare tutte le proprie energie mentali per la propria ossessione. Ciò ti rende diverso dagli altri, a mio avviso migliore di coloro che invece ragionano tenendosi sulla superficie di ogni cosa. Il prezzo che paghi è quel briciolo di infelicità che deriva dal non sentirsi uguale a tutti gli altri. Ma non puoi essere quello che non sei. Se Dio ti ha dotato di una mente più analitica, perché iniziare a ragionare con la misura di chi è meno dotato?
Nulla toglie che tu possa a volte concederti pause a questa tua condizione di eletto. E inoltrarti, senza paura di perderti, nel limbo dei mediocri. Lì potresti avere anche la fortuna di trovare delle piacevoli sorprese. Le persone per così dire "semplici" a volte possono sorprendere per il loro acume, o per un lato caratteristico che non può che interessare lo scrittore, il filosofo, l'intellettuale in genere. Ora però che ci penso: che grande prova può essere per l'intelligente quella di resistere e magari controbattere in un discorso sul calcio o sull'ultima sfida di "Amici"!
Chissà che non ne tragga una originale idea filosofica o magari lo spunto per un racconto geniale.

JohnReds2 21-09-2008 10:52

Innanzitutto, Benvenuto!!! :)

Posso dare un consiglio alle "grandi menti"??

Detto, per inciso, da un'ex "grande mente" che ha imparato un pò d'umiltà.

Il parlare di cose futili non è essere di basso livello. scherzare, ridere di cazzate é cosa comune a tutti, anche ai più grandi intellettuali.

La vostra è tutta una scusa secondo me....che usate con voi stessi...non vi accuso di superbia, ci mancherebbe altro, anzi vi accuso di paura, paura di esporsi e lasciare scoperta la parte meno razionele e più "istintiva" di voi.

Adler 21-09-2008 11:31

Ciao Fabio, benvenuto. :)
Mi riconosco nella tua storia per due aspetti:

1) Iperattività nell'infanzia
2) Brillantezza negli studi

Quello che però mi contraddistingue da te è sicuramente la mia umiltà:
quando posso essere d'aiuto per spiegare qualcosa alla gente (circa argomenti del mio campo) lo faccio sempre volentieri cercando di farmi capire in tutti i modi possibili e se riesco ad aiutare qualcuno mi sento soddisfatto.
La cultura alimenta l'intelligenza dell'uomo.

Ci sono però delle esperienze che non possiamo vivere o trovare sui libri: amare una persona, sentirsi amato aiutare un nostro simile.
Non di rado si vedono persone che anche non avendo visibilmente una vasta cultura si sentono felici perchè hanno semplicemente qualche persona cara vicino e per la quale si danno da fare.
La felicità spesso si nasconde dietro queste cose semplici.
Vedersi come creature completamente razionali è, a mio avviso, non corretto. Siamo anche noi degli animali e come tali abbiamo una certà quantità di istinti da soddisfarre.

Ciao :wink:

Fabiofilosofo 21-09-2008 11:50

Non posso che essere grato a tutti voi per i suggerimenti e il Benvenuto.
Grazie a tutti, e nello specifico: al mio "consulente grammaticale-sintattico" TristanII,a gattasilvestra per i complimenti,e a tutti gli altri nessuno escluso.
Dei problemi relazionali parlerò magari più diffusamente in altro topic.
Ad animasola: Sì,hai ragione, è un problema mio, ma non posso né devo mortificare la mia natura. Attenta però, non vedermi come uno che vuole il CV sottoposto prima di poter cominciare una relazione d'amicizia e d'amore.
Per fare un esempio, è come se volessimo far diventare amici un pesce ed un uccello. Come sarebbe possibile? "Il simile conosce il simile", diceva qualcuno.
@Mrsteve: Grazie,trovo la tua una riflessione estremamente interessante. Per inciso, sono un grande appassionato di calcio e tifosissimo del Napoli
8)
@Johnreds: sì,è probabile che tu abbia ragione, non sono un "istintivo", ed ammetto di NON volerlo essere,di rifuggire dai sentimenti come "il Gallo sui carboni ardenti" (come Fichte disse di Kant).

La felicità? Beh,miei cari,quello è un argomento troppo complesso e delicato, anche per i non-fobici..ne riparleremo.

vetro 21-09-2008 12:11


Fabiofilosofo 21-09-2008 12:23

Non sono un genio,ma mi ritrovo perfettamente in quella scena. Quando robin williams dice al piccolo genio "Non mi interessa quello che tu potrai dirmi perchè lo troverei in un qualsiasi libro del cazzo. Mi interessa che tu mi parli di TE, ma non lo farai perchè saresti terrorizzato da ciò che diresti".
Quel passaggio mi fa star male perchè è come se parlasse con me...

Adler 21-09-2008 12:39

Quote:

Originariamente inviata da vetro
http://it.youtube.com/watch?v=cH-lfdkRbM0

Un po il messaggio che ho cercato di lanciare nel mio precedente post:
la vita non si può imparare sui libri. La cultura aiuta, stimola l'intelligenza ma certe esperienze vanno vissute in prima persona, sulla propria pelle e vanno aldilà del razionale.

Ciao :wink:

jackd 21-09-2008 12:46

scusate l'intervento..

Ma volevo solo dire al filosofo, che i tuoi voti, la tua brillantezza intellettuale e cagate simili sono si importanti, ma se sei solo come un cane, sono inutili.

TristanII 21-09-2008 12:47

Quote:

Originariamente inviata da Fabiofilosofo
Quel passaggio mi fa star male perchè è come se parlasse con me...

Ho appena versato una lacrima sulla mia tracolla di coccodrillo per te. 8)

JohnReds2 21-09-2008 13:03

Quoto pienamente adler.

A parer mio il problema non è essere intelletuali o meno, ma essere esseri umani o meno.

potrai anche essere il più grande genio del mondo, ma per essere umano veramente e vivere una vita completa devi vivere anche la tua parte non razionele.

Te hai come nick "fabiofilosofo", quindi ti definisci come "filosofo". niente di più sbagliato.

Chi siamo noi per dire chi siamo :) ?

le etichette servono solo a imporci dei limiti. questa cosa, bada bene, la dico a te ma mi serve anche a me stesso, perchè anch'io ho quetso dannato vizio di etichettarmi.

Cmq noto che hai scritto che sei un tifoso del napoli: bene vedo almeno la domenica la filosofia riesci a metterla da parte :wink: !

PS: Il forum si sta riempendo di filosofi :) , farai presto amicizia con l'utente ludwig :wink:

Tristan 21-09-2008 13:35

Ehm, volevo precisare che quello spiritosone di mio fratello non possiede nessuna tracolla di coccodrillo. E se ce l'ha, è tarocca.

@Fabio: non te la prendere troppo con lui, in fondo è buono. In fondo. Molto in fondo. Oh ma insomma, lo so per sentito dire, ecco. 8)

Fabiofilosofo 21-09-2008 19:05

Sarà certamente ANCHE un meccanismo di difesa. Ma io non sono solo "colto", sono ANCHE intelligente. Lo dicono tutti..un motivo ci sarà,o no?

meryoc 21-09-2008 19:27

maria
 
io penso .. che la propria cultura non va sbandierata ai quattro venti - mi sembra tu ti vanta di quello che 6 - e una persona brillante intellentualmente e' anche dotato di umilta' - l'essere umili e' una dote di pochi e la possiede solo chi e' nobile d'animo - ora se studiare tanto non ti e' servito a raccimolare questa dote - sai dv te la puoi mettere la brillantezza culturale :) .... io penso che la cultura ti serve ad aprire la mente per poi fronteggiare meglio .. con nobilta' le situazioni della vita -

una persona puo' sapere tutta la filosofia a memoria ed essere un caprone lo stesso

l'ignoranza non e' sempre segno di non cultura - a volte puo toccare anche gli acculturati - anche quelli laureati c 10 e lode !!!!

Gas 21-09-2008 21:41

Secondo me dovresti rileggere più volte quello che scrivi.

Quote:

Originariamente inviata da Fabiofilosofo
Attenta però, non vedermi come uno che vuole il CV sottoposto prima di poter cominciare una relazione d'amicizia e d'amore.
Per fare un esempio, è come se volessimo far diventare amici un pesce ed un uccello. Come sarebbe possibile? "Il simile conosce il simile", diceva qualcuno.

Con frasi come questa il tuo quoziente d'intelligenza a perso qualche punto.

Comunque benvenuto anche da parte mia.

JohnReds 21-09-2008 21:54

Dai non attaccate troppo un tentativo di sincerità. Io penso che nel sentirsi superiori non ci sia cattiveria, anzi è un atteggiamento spontaneo e pienamente giustificato in molte(anche se non tutte) situazioni.

E' comunque una trappola che fa solo male a se stessi, e alla fine si rivela "stupida" semplicemente perché così facendo quello che ci rimette è il "superiore".

gattasilvestra 21-09-2008 22:48

... io sono conscia della mia ignoranza... che purtroppo esiste e non può essere nascosta (per quanto sia indecente).
Se fossi più colta e mi sentissi intelligente lo ammetterei con la stessa franchezza... probabilmente

p.s. però ammiro chi riesce a parlare con tutti, di tutto... :D

Oblomov 22-09-2008 11:56

Caro fabio, mi sembra di leggere un resoconto di quello che ero io alla tua età...
anche io come te mi sono laureato in filosofia, con 110 e lode nel lontano 1993, anche io come te ero leggermente "snob" - scusami la schiettezza -, per cui ho rifiutato parecchie amicizie e amori per ragioni pseudointellettuali, ed è andata avanti così fino a quando ho compiuto 35 anni ed ho avuto una bella crisi depressiva che mi ha molto cambiato.
per cui, credo che o cambi adesso, o ci penserà l'ansia e la depressione a cambiarti.... scegli tu

inadatto 22-09-2008 12:07

Benvenuto

Wonderlust76 22-09-2008 13:00

Già pregusto le disquisizioni logico-filosofiche tra te è il ns hurryup....se solo si ricollegasse :roll:

TristanII 22-09-2008 13:37

Hurryno ci osserva e veglia in ogni momento su di noi. Ma Egli verrà ancora tra di noi, non temete. Il giorno del meta-giudizio è vicino.

Direi a questo punto di stabilire un punto di incontro. Vediamo... ecco ci sono, si potrebbe fare qui: http://www.fobiasociale.com/postt7194.html ;) 8)

Who_by_fire 22-09-2008 15:12

Re: My life
 
--

meryoc 22-09-2008 17:10

Quote:

Originariamente inviata da NightVision
innanzitutto benvenuto anche da parte mia :D

poi non capisco eventuali critiche a ciò che ha detto
non ci vedo nulla di strano, come ha detto anche lui il simile si trova bene con il simile
non è supponenza, ma se lui ritiene di avere una brillantezza intellettuale un pò più spiccata rispetto a tanti altri , sepmlicemente non li frequenterà perchè non avrà molti argomenti per intessere una conversazione

non ha mica detto che lui è intelligentissimo mentre gli altri sono una massa informe di insulto al concetto stesso di homo sapiens..

ognuno sceglie coloro che sono meglio per lui come amicizie, anche sotto il punto di vista intellettuale, culturale
mi sembra normale, con il rispetto per tutti in ogni caso...
e non credo sia un meccanismo di difesa per il mancato socializzare..

Lui è conscio dei propri mezzi, magari non ha solo trovato persona adatte a lui
nemmeno io saprei socializzare con chi è molto diverso da me( a meno che non si indossi una maschera, che prima o poi cadrà)...

basta avere paura di dire le cose per apparire sempre la brava personcina
modesta ...

ritengo di valere di piu?
bene, io lo dico :wink:

ma per favore e chi è .........einstein - da come si e' descritto sembrerebbe che ha una sfera intellettuale fuori dal comune e che sara' mai - io capisco che c una persona che non possiede nemmeno un diploma superiore nn potrebbe parlare di cultura - ma con una persona che ha un minimo di cultura da maturita' penso proprio che lui non sarebbe su un piedistallo - si riuscirebbe a seguire benissimo - poi se dialogando lui sa piu' argomentazioni meglio puo' dare del suo .. ma dire che ha una brillantezza intellettuale tale da cercare i propri simili e' mancanza di umilta' e puo' risultare antipatica cm personA .. E la gente a priori scappa

Tristan 22-09-2008 18:09

Re: My life
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire
3) Capirei il tuo discorso dell'isolamento intellettuale se tu ti trovassi in un contesto diverso. Ma nel tuo caso (ad una facoltà come filosofia) NON CI CREDO che tu non riesca a trovare altro che gente che ''parla di futilità e non sa neanche imbastire un discorso coerente''. Eddài, non ci credo, cazzo!
Fai uno sforzettino di conoscere più gente (fobie permettendo), e vedrai che troverai molte persone del tuo livello intellettuale.

Quoto gli altri punti. Riguardo a questo in parte non gli si può dare torto (anche se probabilmente dovrebbe essere lui a dirci qualcosa in più). Spesso, l'ho notato anch'io, si è abbastanza restii - nonostante l'ambiente sulla carta fertile - ad affrontare certi argomenti, vuoi perché non si padroneggiano abbastanza, vuoi perché non si vuole l'etichetta da "secchione" (sembrerebbero robe da prima media, invece no), oppure perché, molto più banalmente, si è magari appena usciti da una lezione pesante e si ha voglia di staccare, cambiare argomento, distrarsi parlando del più e del meno. Penso di poter dire che questo vale per qualsiasi facoltà.
Però chi è arroccato rigidamente sul suo piedistallo questo genere di considerazioni nemmeno le fa, ne farà di altro tipo.

Sì però voi siete i soliti cattivoni, l'avete fatto scappare. Ho come l'impressione che non tornerà.
Filosofo torni qui da noi, porti il suo contributo intellettual-fobico, e si ricordi che ha sempre a sua disposizione il suo consulente grammatical-sintattico, eh. 8) :D

bardamu 22-09-2008 18:17

Sono d'accordo con Who by fire, anche secondo me è un meccanismo di difesa. In passato ci sono caduto anch'io. Si trova una ragione oggettiva e razionale per estraniarsi dagli altri e poter continuare a tenersi fuori dal gioco, nascondendo la paura sotto al tappeto. Qui addirittura si fa combaciare la motivazione-illusione col proprio desiderio di perfezione.

La comunicazione non è una gara, il rapporto con gli altri non è una competizione. Se s'iniziano rapporti d'amicizia impostandoli su categorie quali superiore/inferiore, futile/importante ecc, essi sono destinati a fallire in partenza.

(Comunque, per precisare eventuali eccessi che potrebbero arrivare nelle risposte a venire: non è vero che la vita non s'impara sui libri, piuttosto non s'impara SOLO sui libri.)

Fabiofilosofo 22-09-2008 18:58

Carissimi amici,
Ho letto attentamente i vostri messaggi. Appaiono necessarie delle Premesse fondamentali:
1) Sono qui perchè ho un problema. Se sono in grado di riconoscerlo,forse così immaturo non sono.
2) Non siamo qui per parlare di scuola,cultura. Non mi sono mai sognato di fare una "classifica del merito", nè tantomeno di dire che "l'unica cosa che conta è l'erudizione". Sarei uno sciocco.
3) Non sono affatto presuntuoso,sono anzi fin troppo modesto. C'è però un problema oggettivo: la formazione intellettuale-culturale è divenuta Habitus, come si dice, cioè è ormai parte integrante della mia Personalità. Se è così, devo trarne delle conseguenze.
4) NON ho mai escluso a-priori nessuno. Non immaginate quante volte abbia provato a "lanciarmi nella mischia" dicendo a me stesso che dovevo fregarmene di tutto il resto. Voi potreste dirmi che i risultati insoddisfacenti dipendono da ME e dal mio atteggiamento iniziale ( e non da loro, gli "altri") : non lo escludo.
5) L'erudizione in sè serve a poco. La filosofia è essenzialmente capacità di inter-pretare il Mondo e l'Uomo. Studio mnemonico? Non è filosofia.

Venendo a noi..ma che sciocchezza è mai questa? Non si possono scrivere più di 10 messaggi al giorno? Mah..

Ragazzi,vi prego,il mio intervento non vuol essere uno scontro tra "spiriti eletti" e "volgo", io sono qui come tutti voi per Crescere. Ne ho bisogno.


Ps: conosco numerose persone non-laureate, eppure sono nettamente più intelligenti e interessanti di me. Non è un problema di titoli, ma di essenza.

Phobictower 22-09-2008 20:11

lessi la prima volta i messaggi del forum pensai : ma da dove arriva questa mandria di debosciati , sfigati , piagnoni e froci ? Poi mi accorsi che stavo parlando di me stesso . Siamo in molti , quando vedi qualcuno per strada che ti fissa negli occhi e vedi il dolore balenare dietro le sue pupille , forse è uno di noi che si domanda cosa ha fatto di così male per meritarsi tutta questa mancanza di vita

emilio-uahlim 22-09-2008 23:49

Quote:

Originariamente inviata da Fabiofilosofo
coloro che non hanno la mia brillantezza intellettuale

Domanda: ma in che consiste la tua brillantezza intellettuale? Usi il cervello anche per creare, o solo per ricordare? Giochi a scacchi? Giochi a carte? Fai uno sport? Un hobby creativo in cui devi mettere un gusto artistico? Scrivi poesie? Scrivi racconti? Inventi sistemi filosofici? Ti piace l'arte? E ti piacciono le donne? Come vestono? Come abbinano i colori? Come sono eleganti? Ti piacciono i graffiti? Ti sei mai messo nella mente di un writer? Hai mai avuto voglia di conoscere perchè fanno i graffiti così? Il senso di quel che fanno? Hai mai avuto interesse alla filosofia di vita di persone diverse da te? In fondo la filosofia non è affascinante perchè la fanno tutti e non solo i filosofi, perchè le domande fondamentali se le pongono tutti?

Non so, ho l'impressione che la tua brillantezza intellettuale emerga solo in assenza di contraintes e che consista solo in memoria.

Fabiofilosofo 23-09-2008 00:02

Scrivo poesie, scrivo di filosofia (non ho la pretesa di "inventare" alcun sistema). Mi piacciono donne ed arte, e ho un Profondo interesse per "la filosofia di vita" altrui. Come ho detto già altrove: La memoria, con la VERA filosofia,c'entra poco o nulla.

fuxxxia82 23-09-2008 00:39

"ah, la tauromachia!"
ops, citazione piuttosto bassa.
comunque si, andrei a parlarne con qualcuno.
credo tu abbia tanta "roba repressa" che hai cercato di seppellire con la cultura, magari all'inizio tanto per non pensare ad altro poi per abitudine.
ma l'università non insegna a lavorare, figuriamoci a vivere..
non serve interessarsi alla filosofia di vita degli altri se non se ne possiede una propria, e tu evidentemente ancora non la possiedi dato che ti sei reso conto di avere un problema (ad es. se tu avessi scelto consapevolmente di non volere dalla vita altro che studiare sarebbe una cosa, ma tu, a quanto pare, ti senti comunque incompleto).
beh, forse riuscendo a mettere insieme passato&presente potrai uscirne perchè ti assicuro che non serve isolarsi dal mondo per essere geni (ne ho conosciuti tanti nella mia lunga carriera scolastica, che rabbia mi facevano, questa facilità a comprendere e ad avere anche tempo per divertirsi, ma che dico? per loro anche studiare era un divertimento!)
e insomma, in bocca al lupo.
la perfezione è impossibile.

emilio-uahlim 23-09-2008 00:52

Nella mia esperienza trovo che un argomento culturale di cui parlano tutti sono i viaggi, le vacanze: tutti ne fanno. Può essere un argomento futile come un argomento non tanto futile, ma alla fine il bello lo riconoscono tutti, si può parlare di arte, di cucina, di bello, si possono rievocare ricordi e sensazioni, e sopratutto tutti possono raccontarti qualcosa.
Io in ufficio parlando di vacanze e viaggi riesco a comunicare anche con le donne delle pulizie imparando sempre qualcosa.

Tristan 23-09-2008 08:50

Quote:

Originariamente inviata da emilio-uahlim
Nella mia esperienza trovo che un argomento culturale di cui parlano tutti sono i viaggi, le vacanze: tutti ne fanno.

Ma anche no. 8)


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