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Quale è il senso di fare i figli?
Forse per avere qualcosa da fare nel tempo libero altrimenti ci si annoia?Oppure per avere qualcuno che ci accudisce da vecchi?Boh!
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
Se scrivo cosa penso del concepire mi bannano in modo permanente.
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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cos è un voler preservarla per dare la colpa al sole ? :D |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Boh io ho il desiderio perenne di circondarmi di animali, mi pare mi capiscano più delle persone. I bambini ti rovesciano troppo l'esistenza
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
Ah ok scusate: w la vita, w la positività.
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
C'è chi li fa proprio per darsi un senso.
Ad ogni modo, procreare è un istinto presente in tutte le forme di vita che trascende la pura ragione, egoismo utile alla Vita stessa. per dirla alla Ghost in the shell: potrei dire che anche il vostro DNA non è altro che un programma di autoconservazione. La vita è come un nodo creatosi nel flusso dell'informazione. La specie umana utilizza un sistema di memoria chiamato "geni", e acquisisce la propria individualità dai ricordi che racchiude. Anche ponendo che tali memorie possano essere paragonate a "illusioni", è comunque grazie ai ricordi che esiste l'umanità. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
più che altro qual'è il senso di non farli, o qual'è il senso di domandarsi se farli o meno.. si fanno e basta come unione fra due persone. è natura.
io se me ne avessero dato l'opportunità li avrei fatti. anche se crescerli oggi richiede troppo impegno, troppe attività. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
Io più che la domanda perche fare figli ..mi chiedo perché fare figli se poi non li calcoli , li maltratti e non li ami ? Mi riferisco a genitori Che hanno preso la cosa troppo alla leggera e hanno creato dei casini enormi
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
la nostra mente magari non vuole figli, ma il nostro corpo sì ogni volta che si prova attrazione sessuale
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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se qualcuno non li vuole, o non se la sente di allevarli o non trova un partner non si deve giustificare con motivazioni assurde, movimenti child-free.. robe patetiche. tanto anche se non li facciamo noi occidentali che siamo meno di 1 miliardo, ci sono altri 6 miliardi di persone che figliano senza freni.. sono loro che dovrebbero darsi una regolata. |
Forse il senso è creare qualcosa con la persona che ami, creare una cosa insieme che abbia qualcosa dell'uno e dell'altro, una specie di risultato di quell' amore
Ma non tutti purtroppo hanno l'istinto di procreare |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Il mio era un commento sarcastico per l’utente che aveva scritto “per mandare avanti la razza umana fino alla conquista dell’universo” |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
Penso che sia anche un desiderio di portare avanti i propri geni, oltre al fatto di avere qualcuno da crescere che sia "sangue del tuo sangue".
Però è una scelta che comporta grossa responsabilità, e siccome non mi ritengo in grado di dargli sicurezza e stabilità al momento, non penso che sarei in grado di farlo crescere in un ambiente per lui 'sano'. Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Difficile trovare la voglia di crescere figli quando sei oberato di impegni tra lavoro etc + non percepisci il tuo reddito come sufficiente a garantire le comodità minime, socialmente accettabili, alla tua prole. Il figlio viene vissuto come un peso economico ed un impegno che va pesato contro la propria realizzazione personale ed i propri desideri. Nelle società e famiglie estremamente povere non c'è nulla da perdere, nè economicamente nè come crescita personale, sei già in una condizione di dignità minima - nemmeno stai tanto a filosofeggiare su quale sia il minimo accettabile, sei vivo: è già abbastanza -, non hai già le possibilità di fare quello che vorresti della tua vita o poter sperare di guadagnare i big money. L'unica risorsa su cui puoi investire per garantirti un futuro migliore è sfornare tutti i figli che riesci a sostenere e pregare che uno ce la faccia a studiare (o diventare famoso, o che altro) e fare il grano per pagare il pane a tutti quanti. Che poi è il concetto stesso di proletariato: la popolazione che può solamente investire sulla prole, ha solo quella come risorsa disponibile, per migliorare le proprie condizioni di vita. Vedi la natalità del meridione italiano nel Dopoguerra; è la povertà, e non l'etnia, a far cacare fuori figli da ogni dove. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
bah secondo me ognuno dovrebbe fare quello che gli piace fare , se ti piace fare 100 figli li fai sennò no , le conseguenze tanto bene o male tutti le subiscono e nn finisce mai bene :D in ogni caso .... l importante è fare quello che si vuole fare , sti pensieri " per il bene del mondo" , per "preservare" lasciano il tempo che trovano , sembrano scuse per giustificare un qualcosa di irrisolto .... fai quello che vuoi , tanto c è poco da pianificare :D
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
Un figlio è l'unica ragione per cui vale la pena alzarsi dal divano
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
Ci tengo a dire la mia su questo argomento, sul quale ci aprii un thread secoli fa. Quoto i post della discussione appena fatta con claire e altri.
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Figliare è di per se un atto egoistico, senza eccezioni. Anzi, se proprio vogliamo, si è ancora una volta sottomessi dalla nostra condizione: non è altro che l'espressione e il mezzo con il quale il dna si riproduce. È quella la vera volontà che si segue ciecamente. La ragione, nonostante sia stata sviluppata dalla natura stessa tramite l'evoluzione, può osare di andare oltre quello che non può comprendere (e quindi trova insensato), e creare situazioni che contrastano il normale processo naturale. Questo però potrebbe essere un progresso solo per noi, nelle nostre singole vite, in questo poco tempo che abbiamo, ma non lo è per nostra Madre: è uno dei tanti incidenti di percorso, inevitabili e necessari, del lento processo evolutivo. Del resto le probabilità di provare un sentimento del genere e di tradurlo in ragionamento si abbassano drasticamente se non avessi mai provato sofferenza, o almeno esserne venuta a conoscenza (nonostante il ragionamento è sempre valido). Questo vuol dire che se ci sentiamo e la pensiamo così, in termini evolutivi sei, siamo, individui rotti, andati a male. Siamo abbastanza fortunati oggi che la cultura umana (occidentale) non "obbliga" di seguire questi paradigmi in maniera rigida ed esplicita. Prima se non volevi finire con dei pargoletti l'unica soluzione era farsi suore e preti/monaci. Tant'è, più tempo per noi... ammesso che lo si sappia sfruttare, altrimenti non cambia molto :sisi: Quote:
Nessuno sta dicendo che l'egoismo è il male, parliamo solo di ipocrisia, che può essere anche inevitabile agli occhi dei più, perché chiaramente sono in pochi a pensarla in questo modo. ------------------------------------------- Il succo del discorso sta proprio nel secondo paragrafo. Il Niente, i non-nati, non hanno nessuna necessità. Non possono gioire, ma nemmeno soffrire, e sappiamo bene che è soprattutto l'ultima a plasmarci. Io non vedo nessunissimo motivo per cui uno dovrebbe portare al mondo un nuovo essere. Siamo animali certo, ma abbiamo la facoltà di andare tanto oltre quello che ci compete, da animali non ci compete andare sulla luna, eppure... A noi ci hanno spinto nel campo, e va bene così, ma perché dovrei fare la stessa cosa ad un altro individuo? Io penso a quanto contrasto c'è tra il mondo materiale e l'atto di far nascere un figlio. Mi fa rabbrividire. Come ho già detto prima, e questo mi sa che non posso sottolinearlo abbastanza per far capire cosa provo, le persone (e in questo caso l'assolutismo ci sta, le eccezioni sono ovvie) non capiscono la gravità, la pesantezza, l'importanza di questo gesto: formare dal nulla una vita. Tutti lo trattano come fosse cosa da niente, lo chiamano "fare bambini". Io li adoro i bambini, e proprio per questo gli risparmio questo mondo. Non faccio del bene ma soprattutto non faccio del male. È un "altruismo" al negativo. Ed io non posso pensare altrimenti: è una cosa che non riesco a levarmi dalla testa ne sono troppo certo perché per me non fa una piega. E non è solo un ragionamento, è una cosa che sento esatta istintivamente, molto improbabile cambierò idea in futuro. Questo non significa che disprezzo l'umanità, ma la compatisco, come compatisco me stesso. I preservativi raga, i preservativi... L'invenzione più importante dell'umanità, e ce la abbiamo a portata di mano. E nonostante questo ho una specie di istinto paterno, mi ci vedo a prendere cura di una persona, forse in un futuro remotissimo se sarò migliorato e non mi sarò ammazzato, se avrò un lavoro e eventualmente una compagna (seh, non esagerare Sam :sisi:), potrei dare una casa ad un bambino che ne ha bisogno. Un individuo già esistente, già fregato da genitori inevitabilmente inconsapevoli. Chiaramente non posso certo impartirgli il "verbo" dell'antinatalismo, la sua psicologia ne risentirebbe gravemente, sarei un mostro. Quindi il figlio che ho cresciuto molto probabilmente farà figli, e questa specie di squallido attivismo al negativo che compio non varrà mai a niente. Ma, come detto prima, questa è una filosofia che non posso non seguire, non ci riesco, quindi per forza di cose non farò figli; inoltre, l'importante è fare la "propria parte", risparmiare le anime in potenza che si raccolgono nella loro forma materiale più primitiva in quella strana sacca, tal volte grinzosa, che ci ciondola fra le cosce. Non mi sento di fare un peccato mortale, non sono certo il primo che alza il dito medio al cielo. Ora che siamo qui però, non ha senso morire nell'apatia. Come tutti voglio anch'io provare il l'esperienza umana, a patto che questo vitalismo si limiti solo alla mia vita. *Mi scuso per eventuali errori grammaticali e di ogni sorta. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Ma di solito il ragionamento è che la propria libertà finisce dove inizia quella altrui, per questo al mondo si fanno le regole.Al fine di non recare danno agli altri e non farli soffrire. Fare tutto quello che ci pare non è consentito. Fare figli rientra nelle cose consentite. Adottarli, meno, e giá questa è abbastanza una cagata perchè per adottare,mille regole, mentre quelli naturali li può fare chiunque. Boh. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
Credo si facciano figli per far sopravvivere una parte di se alla morte.
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
Siamo animali con la parola,l'istinto riproduttivo è in noi che lo vogliamo o no,per quanto mi riguarda i bambini non mi fanno nessun effetto,sarà che mentalmente sono rimasta a 15 anni infatti i miei interessi sono quelli che avevo da adolescente è come se non mi fossi tramutata in una donna se penso che le mie coetanee magari tengono famiglia già da più di una decade....
Cmq la cosa che non sopporto il la gogna sociale che devi subire "ma come non hai figli?" ....... |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
Penso che la risposta corretta sia quella di SamueleM, probabilmente il corpo e le sue capacità sono l'espressione di una volontà cieca di esistere a qualsiasi costo. L'ho visto in famiglia. Finché mio fratello e io non abbiamo avuto figli ci hanno trattato quasi ugualmente (ovvero "investo su entrambi per diversificare").
Quando mio fratello ha iniziato a sfornarne in cospicuo numero, tutte le risorse di famiglia gli sono state regalate (e parliamo di bei soldi) mentre a me aiuto zero; 3/4 delle sue entrate economiche erano regali a fondo perduto di mio padre, casa comprata mentre a me zero, ho vissuto con loro fino a oltre 50 anni di età. Mi era diventato chiaro che ero diventato quasi solo un fastidio ma da tenere a casa per fare eventualmente da badante. Questa cosa ha assunto una dimensione così sfacciatamente assurda, così chiara nel suo progetto diabolico, che non riesco nemmeno più a vedere i miei come persone ma come macchine che obbediscono a un impulso cieco di esistere e far esistere. Tuttora mio padre non mi manca nemmeno un filo; vi posso assicurare che lo vedo come una macchina che aveva messo al mondo figli solo per perpetuare sé stessa. Ma non accontentandosi di una generazione voleva proiettarsi ancora oltre. Sono sicuro che se fosse vissuto abbastanza per avere pronipoti avrebbe messo i nipoti in un angolo esattamente come aveva fatto con me, per dedicarsi ai pronipoti perché "loro hanno bisogno, tu/voi no" (il mantra che usava sempre per giustificare le sue malefatte morali e materiali). Anzi, appena una delle nipoti è entrata nell'età giusta è iniziata la lagna "quando mi dai dei nipotini"? Una follia assoluta, non trovo altre parole per descrivere tutto questo e le dinamiche familiari. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Comunque tante donne hanno desideri del genere fortissimi, son sempre stati così forti da riuscire anche a far sopportare a queste l'idea che poi dovrà passare da un buchetto un bambino intero. Ma vi rendete conto di quanto la natura sia fatta davvero una merda? Instilla nell'animo umano desideri del genere e permette poi di soddisfarli in modi assurdi. Le condizioni di soddisfazione sono assurde e poco sopportabili, l insoddisfazione pone gli stessi problemi, ed ecco costruita la trappola in cui si è schiacciati dal sistema vita stesso. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
Fare dei figli dovrebbe essere un atto d'amore, per la creatura che si mette al mondo e per se stessi. Pensare che nella vita dell'umanità (come genere umano nel suo complesso), ci possa essere una progressione ed un'evoluzione, che avviene attraverso, la nascita di generazione e generazioni, è anche un modo per dare un senso alla propria esistenza. Purtroppo, molto spesso non è così, si pensi ad esempio a tutte le guerre, del passato o del presente, agli individualismi, alla propensione al male, che l'essere umano porta dentro di se.
Al contrario però ci sono eroi ed eroine (molti dei quali sconosciuti), che pur nelle loro fragilità e contraddizioni hanno saputo dare un esempio e un modello per vivere, tramandato ai loro figli, che dopo la loro morte li ricordano con affetto e amore. Forse è proprio questo il senso di fare figli, non essere passati in vano, ma aver dato qualcosa loro (e non parlo di bene materiali) per mantenere un ricordo positivo, anche quando non ci saremo più. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Perchè per dare quello che di buono hai dentro, devi crearti un altro essere affinchè lo riceva? Rita Levi Montalcini non aveva figli, eppure ha lasciato tanto al mondo. Non è necessario mettere al mondo qualcuno di nuovo per dare. Ci sono mille modi per lasciare traccia di sè. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
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Il senso della vita nessuno lo conosce, ma un senso ci deve essere per forza, la natura, non crea niente, senza un motivo e ogni volta che fa qualcosa, lo fa sempre con il minor sforzo possibile. Lo scopo della vita, forse, e dico forse, è quello di vivere, sapendo che da morti, almeno una persona ci ricordi con amore e affetto... sicuramente, uno dei tanti modi, è quello di essere dei bravi genitori. |
Re: Quale è il senso di fare i figli?
Atto di amore, bah...
Io vorrei sapere da dove si va a prendere tutto questo romanticismo, dove lo si vede nella realtà che ci circonda. Sembra non si abbia la minima idea dell'orrore che ci circonda. Non il "male", no no, proprio l'orrore. |
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Re: Quale è il senso di fare i figli?
Ci sono i sottotitoli in italiano se volete.
Spiega tutto, con precisione. Il mio pensiero è lo stesso |
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