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Il lavoro - Carmelo Bene
0:55 "...il lavoro come posto di lavoro (alle poste, al telefono, al catasto...), questa utilità non inutile, l'arte è inutile, disinutile, non è che se un impegato al catasto ti consegna un documento da te richiesto appena ti consegna il documento tu l'applauda... non v'è plauso" |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
un grande Carmelo :sisi:
a me fa schifo l'idea che una persona debba spendere la sua vita a fare un lavoro dal quale non trae nessuno piacere/beneficio/interesse/arricchimento interiore solo perché costretto a farlo per tanti motivi differenti è roba da ergastolano condannato ai lavori forzati, è un incubo terrificante il solo pensiero. Ma quali sono le aternative? La maggior parte delle persone non hanno scelta, è questa la tragedia. Non tutti hanno le qualità, la fortuna, le possibilità socio-economiche o fisiche-mentali, per ottenere quello che desiderano tipo diventare famoso dopo aver creato un capolavoro d'arte contemporanea, esprimere se stessi in maniera creativa, viva, piena, appagante. L'orrore di Carmelo lo comprendo e fa parte anche di me, ma poter nutrire un simile sdegno è una grande fortuna e un grande lusso che altri meno fortunati pagano salatamente. |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
Con lo sdegno, purtroppo, non ci mangi.
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Altre volte sono passivo aggressivi, sempre in maniera esoterica eh, mo vallo a capire perché tu non ti vuoi illuminare e cosa esattamente lui intende con quella parola. Ma magari non è aggressività, forse è un tentativo lucido, con il cuore e la volontà da precettore, di toccare le corde sensibili della tua anima, anche a costo di farti male. La verità fa male, e la verità è che te non ti illumini, scordatelo, al massimo ti attacchi una lampadina a risparmio energetico sulla testa. Spero che non sia anche io un libro aperto, sennò va a finire che non dormo per una settimana, altro che melatonina. |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
mai lavorato un giorno in vita mia, e sicuro non ho intenzione di farlo.. a me piace chiamarla resistenza, e di brave rotelline ben oliate al servizio della macchina, purtroppo, ne è pieno il mondo.. io, come dicevo in un' altra discussione, preferisco morire per strada, da uomo libero (e perché no, anche inutile, se il punto è quello di tornare utili alla società)
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
Si è tra l'incudine e il martello.
Uno dice "lavorare stanca, ma a me la pagnotta serve". Arriva un altro che è riuscito ad inserirsi in certi modi che poi la fa facile, visto che lui ci è riuscito... E suggerisce... - Ma è il solito suggerimento della minchia - "Renditi indipendente dal lavoro, fanne uno che ti piace, sei tu responsabile del fatto di non essere indipendente, scegli qualcosa per avere un plauso". (Questo non lo dice Carmelo Bene, che non fa alcuna analisi delle cause, né fornisce soluzioni, semplicemente manifesta una forma di disgusto per una certa situazione). Che non si capisce poi bene cosa significa, cioé si capisce, ma se uno sapeva fare altro in questi termini e aveva questa possibilità, mica se ne stava per ore in un call center a rompersi le palle e rompere le palle ad altre persone (perché rompono davvero le palle questi dei call center nel far le proposte commerciali) per quattro soldi... Quando poi la persona fa notare che se non prende più i quattro soldi magari finisce per strada e non magna nemmmeno (perché spesso non si tratta di metter su famiglia ma di camparsi da soli), l'altro risponde. "E tu renditi indipendente anche dal fatto di avere un tetto sulla testa, queste sono tutte doverizzazioni, tu non devi far nulla" e ci mettiamo pure un po' di queste altre cazzate. E si arriva all'ascetismo dove si libera lo spirito da bisogni e desideri materiali fino a farlo evaporare dal corpo se uno non c'ha già il culo coperto in qualche modo e riesce a procurarsi i beni di prima necessità senza dover lavorare, ma anche in questi casi poi si vive limitatamente, non si può sforare. Lavori così sono una merda per il singolo e addirittura anche per gli altri, Carmelo Bene ha ragione, ma le alternative più umane il singolo individuo non mi sembra che sia sempre capace di crearle. Poi viene a crearsi anche una sorta di lotta, dove chi è riuscito ad inserirsi in posti di merda dà addosso a chi non è riuscito a fare neanche questo. Bah, qua come la metti la metti, io soluzioni vere non ne vedo da applicare per far contenti tutti, il problema c'è, è chiaro, quel che manca è la soluzione. L'ideale sarebbe far contenti tutti, ma in concreto come lo si realizza? :nonso: Quando qualcuno mi suggerisce di accettare il mondo così com'è io comunque non riesco, anche se non possiedo alcuna soluzione per cambiarlo, condivido questo disgusto per certe cose che ho attorno. |
Ma sí ce ne sono che hanno sempre vissuto senza lavorare per svariate ragioni, non è poi cosí anticonformista.
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
non capisco esattamente cosa avrebbe detto randagi di non consentito dal regolamento.
E ovviamente cosa ci sia di giusto ad ammonire chi ha osato ringraziarlo, perchè d'accordo con la sua risposta. Non ci vedo insulti, attacchi. Leggo la parola bullismo:interrogativo: Se in un discorso tra due utenti si apprezza la risposta di uno dei due, si può mettere ringrazia ( sempre stato fatto, chi vuole alza le spalle, chi non vuole risponde, o ringrazia ). Se adesso questo diventa un problema, basta dirlo ed eliminare i ringrazia, e magari precisare in che cosa il dialogo sopra sia contro il regolamento tanto da ammonire la gente a non rifarlo:interrogativo: |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
Divino Carmelo
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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cmq quelli che parlano cosi vuol dire che hanno il culo parato , difatti gia che fa video questo o cmq divulga avrà qualche entrata , il suo lavoro è dire che nn lavora , quindi è un coglioncello come altri |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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pardon, ma in questo forum polemiche del genere se ne vedono giornalmente ( proprio l'utente dedalus nel topic il vostro pensiero in questo momento ha risposto oggi provocatoriamente a un post altrettanto provocatorio dell'utente silenzio, ed è stato ampiamente ringraziato. In quel caso nessun problema?). Sarebbe da aggiornare il regolamento, dato che la libertà di dare ammonimenti per i ringrazia è in mano ai moderatori, che in base ai post e agli utenti, decidono dove è il caso di ammonire, dove è il caso che la discussione rimanga tra due utenti e dove invece va bene ringraziare post provocatori. |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
Se vuoi mangiucchiare la sera e non ti procuri il cibo da solo devi andare a comprarlo, per comprarlo servono i soldi.
I soldi li ottieni lavorando. Qualcuno ha prodotto questo cibo che tu consumi, ci ha speso tempo e fatica e non ha senso che tu possa ottenerlo gratuitamente a meno che tu sia impossibilitato a qualsiasi forma di scambio per forze di causa maggiore come la disabilità. Lo stesso discorso sul cibo vale per la casa, internet, l'acqua, il gas, l'elettricità, la salute, i servizi, i beni materiali, ecc. Se non ti sta bene vivere in una società diventi completamente autosufficiente in tutto e per tutto quello che ti serve e vai a vivere nella foresta. Sul fatto che tutti vorremmo il lavoro che ci piace grazie che scoperta geniale, vorrei anche essere miliardario, l'uomo più in salute della terra e andare con una top model ma bisogna anche essere realisti darsi da fare e/o accontentarsi di quello che hai. Riguardo ad un discorso più ampio sui diritti dei lavoratori o l'ambiente, che io sappia non gliene frega niente a nessuno o quasi, l'importante è risparmiare e il mondo ha questo tipo di mentalità attualmente che si fa tantissima fatica a cambiare. Che altri modelli proponete? funzionerebbero? è la società a non funzionare bene o è l'uomo? -> https://youtu.be/xQO5YILDRSc?t=22 |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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mi ricordo di averti spesso ringraziato o aver manifestato opinioni favorevoli ad alcuni tuoi post. Ma forse l'atteggiamento persecutorio che ravvedi nei tuoi confronti ti ha fatto dimenticare ciò. Non pensavo fosse un atteggiamento sbagliato ringraziare durante una diatriba, se una opinione mi piace lo faccio presente. L'ho sempre fatto e non ci vedo nulla di male. Spiace che tu ci veda qualcosa contro di te nello specifico. |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Carmelo Bene era un artista, e al di lá che possa piacere o meno, non credo che la civiltá possa fare a meno di drammaturghi e attori solo perchè non si fanno il culo in fabbrica. |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
Non è vero che per mangiare bisogna lavorare:
Chi lavora è complice :D |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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La scrollata di spalle si fa, non vuol dire che uno non possa dire la propria. Sui ringrazia hai perfettamente ragione, infatti ci sarebbe una polemica ancora in corso tra chi è a favore e chi no proprio per questo motivo. Se noti bene però al primo post "contro di te" nessuno ha messo un ringrazia, solo dopo il tuo giudizio personale verso l'utente ci si schiera dalla sua parte, immagino perché nella sua situazione ci potrebbero essere tutti. Io non so, forse è un problema mio, ma come fai a non vedere in certe risposte il loro potenziale altezzoso e, conseguentemente, provocatorio? Magari non è il tuo intento ed è solo la tua personalità che esprime in un certo modo le tue opinioni, ma non ammetti almeno un pochino che forse qualcuno potrebbe mal interpretare il tono? Certo, la responsabilità è di entrambi. In ogni caso, sento il bisogno di scusarmi con te per averti accusato di una certa boriosità, (ironicamente anche in maniera piuttosto spocchiosa da parte mia con quelle fastidiose analogie) che essa sia presente o meno (non ti conosco:nonso:) è una offesa vera e propria, e ritiro il mio ringrazia, standomi attento a non usarlo più in maniera ostile e umiliante. Altro difetto è che non ci si mette la faccia ad esempio. E mi scuso pure con Minun che ha già richiamato tutti per finire sto mezzo linciaggio. Magari potreste pensare che queste scuse siano un modo per dissimulare la risposta di cui sopra, eh vabe... Si è posto un problema simile anche Kafka alla fine della sua lettera al padre, ma posso assicurarvi che non sono per niente un "superassennato" :sisi: |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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poi se lo dice a scopo filosofico e informativo o tanto per buttare giu idee "artistiche" allora vabbè puo dirlo , tipo ipoteticamente parlando si puo dire tutto se nessuno lavorasse per davvero ci sarebbe il caos totale , puoi crepare lottando per un pezzo di pane sti personaggi c hanno un senso della realtà alterato dal proprio stile di vita e parlano a nome di tutta l umanità bah |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Poi certo un conto è chiederselo in fabbrica, un conto da posizione privilegiata, cioè non dovendo chiedersi come mangiare. Di gente che non lavora in fondo ce n'è, fra neet, hikikomori, invalidi , mantenuti a vario titolo, palazzinari,pensionati anzitempo che potrebbero ancora dare, disoccupati, barboni, persone che hanno un lavoro sulla carta ma nel concreto non fanno, e poi c'è pure chi lavorando danneggia gli altri ,il che è peggio del non fare niente (industriali che sversano inquinanti o sotterrano l'eternit)... Il lavoro dá da mangiare, ma è piú libero un barbone allegro o un operaio frustrato? A me infastidisce comunque chi non riesce o non vuole lavorare e per tentare di dare un senso alla cosa deve buttare merda su chi lavora onestamente, chiamarli schiavi, ironizzarci sopra. Ci sono altri modi di giustificare le proprie scelte o accettare le proprie condizioni, che non siano per forza denigrare quelle altrui. Ma non è il caso di Carmelo Bene. |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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uno puo essere d'accordo con quello che dice ma allo stesso tempo t'accorgi che è inutile pensare quelle cose .... come lui dice che la vita nn ha scopo e l uomo cerca lo scopo nel lavoro .... potremmo dirlo di qualsiasi cosa ... religioni etc.... anche hobbies .... allora dovremmo non nascere del tutto se vogliamo metterla sul filosofico nichilista , ma son discorsi che ormai lasciano il tempo che trovano , so quelle robe che nn dicono piu manco i santoni stile manson o quelle sette dove s ammazzano tutti :sisi: |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Può essere anche che ti hanno domato e ora quelle cose non riesci nemmeno più ad articolarle, ti ripetono 100, 1000, 10000 volte che son sciocche e te ne convinci. Per me non è comunque sciocco pensarci, valutar male quel che è male, non vedo cosa ci sia di così sciocco. |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Le utopie le lascio ai giullari Lo so che su sto forum amate tanto il verbo condizionale XD Invece a te nn t hanno domato ... paghi internet come tutti .... e fai per forza parte della societa'... a meno che nn sei un barbone isolato con la fibra ottica pagata dallo stato XD E' da ipocriti fare certi discorsi quando invece fai parte della societa' , hai lavorato e fatto tutto quello che fanno tutti .... poi se uno si sente figo a fare certi discorsi davanti a una telecamera nulla di male , basta che lo dice |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Quando una persona non ha alternative e fa un lavoro brutto, per sopportarlo magari non ci pensa, però nel non pensarlo non è affatto vero poi che è a contatto con la realtà, anzi, ha dovuto distanziarsi da questa realtà qua per sopportarlo e tirare avanti. Tu dici, sono cose vere, ma è inutile pensarci. Non è inutile pensarci se le valuti davvero così secondo me, vale quel che ho detto prima soluzioni non ci sono, ma non è che poi la valutazione negativa sparisce nel nulla con l'assenza di soluzioni. Alla fine che si fa? Si accetta, ma è qua il punto, io dico che è comunque inaccettabile questa condizione, la si subisce per dei motivi, è chiaro, ma è comunque inaccettabile. Qua sta la differenza tra il mio modo di pensare e il tuo, tu hai accettato tutto, io no, comunque. Posso osservare che adesso stanno così certe cose e non ho la più pallida idea di come modificarle come vorrei (ammesso che si possa fare), ma lo stesso per me non dovrebbero stare così. Questo quasi quasi non lo si può dire o pensare quando non si hanno soluzioni, io dico invece che si può e come dire un "non mi piace per nulla" proprio come fa un bambino che è in contatto con quel che sente quando mette in bocca qualcosa, gli fa schifo e la sputa via. Tu la tua condizione l'accetti? Non è che il non accettarla si traduce poi nell'andare a fare il barbone se non hai altri mezzi di sostentamento, si tratta qua di giudicarla in base a quel che senti. Il mondo in cui viviamo non è il migliore dei mondi possibili, anche se nessuno sa costruirne uno migliore per me questa cosa continua ad esser vera e continuo ad avere un bel po' di sacche di non accettazione, non sono riuscito a rimuoverle e "maturare". Delle persone poi dicono che starei bene se solo accettassi, ma io il mio modo di valutare la merda per quel che è per me... Merda, non lo cambio, ma non mi riesce nemmeno comunque. Dire un "Sì" pieno alla vita, se poi nella vita ci sta pure tutta sta roba qua, non mi riesce, e davvero non capisco come ci riescano gli altri a dire questo "Sì". Una cosa è sopportare, altra accettare, sono due condizioni diverse per me. |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Poi se uno vuole filosofeggiare ok , ha ragione lui , ma son cose stradette e strasentite mille volte che nn hanno mai intaccato il meccanismo sociale .... quindi inutili |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
non hanno mai intaccato il meccanismo sociale perché noi siamo un branco di scimmie lobotomizzate, mica lui che ha lavorato davvero per diventare chi era e si chiede semplicemente perché anche altri non scelgano di lavorare per se stessi, su se stessi, invece che per altri..
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Tutti quelli che nn fanno niente , possono continuare a farlo solo grazie al fatto che dietro c e' tutta una societa' che gira e che nn solo produce ma che ha anche sprechi che possono essere usati da chi nn produce ... il che e' un bene , non un male altrimenti i neet e i nullafacenti erano gia morti senza una societa' del genere |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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certo, grazie al cielo la società è una merda e io posso permettermi di sprecare le mie giornate davanti al pc con un piatto caldo che mi aspetta ogni sera.. ma chissà come andrebbe se la società non fosse una merda.. mmh |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Secondo me comunque non sono nemmeno tutti d'accordo come sostieni tu, ci sono anche persone che pensano "Quel tizio vive così? Va tutto bene così. E' normale.". "Il lavoro nobilita l'uomo, e lo rende simile alla bestia" Le pensano davvero tutti 'ste cose? A me pare di no, se poi uno le esprime con la giusta violenza e tono, gli danno addosso. Una cosa è affermare che il lavoro è necessario al sostentamento, altra che nobilita in qualche senso la vita, che è una posizione di valore ben diversa dalla prima, non tutti pensano certe cose come dici. |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Basta che pensate che se va via la corrente crepa un terzo del pianeta .... ma si smantelliamo il mondo del lavoro e facciamo tutti quello che ci piace .... disegnamo i quadri e cantiamo in piazza ..... son robe ipotetiche che nella realta' sarebbero devastanti per tutti anche per chi le sceglie ste cose |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
Il lavoro non è il male, dovrebbe essere un mezzo per stare nel mondo, rendersi necessari agli altri, conquistare la propria autonomia e crescere come individuo,non un esclusivo mezzo di sopravvivenza. Se lo è diventato, è per la grande massa di disperati che cerca di arrivare a fine mese, che non ha altro orizzonte se non il tetto caldo della propria casa, e nessun'altra aspirazione individuale. Per cui è tutta un'asta al ribasso nella maggior parte dei casi.
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Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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Questo "bene" che aggiungi mi sembra fuori luogo, come fai ad essere d'accordo col video che hai visto, che pensi e pensavi già le stesse cose a 10 anni, e dire una cosa del genere? :nonso: |
Re: Il lavoro - Carmelo Bene
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