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La paura di essere un accollo per gli altri
Ho fatto tanti sbagli nella mia vita e spero di non peccare di indulgenza se dico che, comunque, non mi ritengo più cattiva di tanti altri.
Perché inizio questo topic così? Mi è capitato più di una volta e con più persone diverse d'essere tacciata come egoista anche se non mi ci vedo molto nella descrizione. Io mi vedo come un essere immondo di cui vergognarsi, la ragione di questo sentimento è molto radicata in me, deriva da un trauma subito più di dieci anni fa e che no, non sono mai riuscita a superare. Io mi vedo così e non posso fare altro che pensare che anche gli altri mi vedano così. È capitato che qualcuno volesse instaurare un rapporto più profondo con me ma io ho paura, ho il terrore dell'intimità e di tutto ciò che comporta. Ricerco la compagnia altrui ma va bene che sia superficiale perché tanto, io, non ho nulla di valido da offrire. È un comportamento che mi sta distruggendo più occasioni d'essere felice e non so come fare per smettere di sabotarmi. Quello che mi fa soffrire è aver fatto perdere tempo e (spero di no) aver fatto star male persone a cui, nonostante tutto, voglio molto bene. In sintesi, a loro avviso sono egoista perché nego a loro l'occasione di sentirsi apprezzati e valorizzati e sto togliendo a me una qualche forma di ricchezza che questo tipo di rapporti possono darmi. No, razionalizzare non mi è servito molto. Sent from my Redmi Note 5 using Tapatalk |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
Mi rivedo in tante tue parole ...quando vedo che gli altri si attaccano o vogliono più da me mi spavento a morte ...paura di soffrire ancora paura di non sapere cosa fare cosa dare... paura che poi ci si stufi e basta ... appena qualcuno si attacca troppo o sento che io mi attacco troppo faccio un passo indietro..anche perché per me i rapporti sono impegnativi
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Preciso che io mi sento vecchia (per fare determinate cose, per recuperare fasi della mia vita perse) non che chi ha la mia età o giù di lì lo sia di per sè Sent from my Redmi Note 5 using Tapatalk |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
Io vado quasi per i 40 ormai e nessuno ha mai voluto avere un rapporto profondo con me quindi figuratevi come sto messo. :miodio:
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Minimizzo gentilezze, non parlo mai dei miei problemi o faccio discorsi superficiali. Credo che all'inizio le persone non se ne accorgano pensano solo "ah vabbè, forse è solo timida" e io mi inganno credendo che con il tempo io possa acquisire fiducia ma poi loro, giustamente, si stancano. Se fossi una persona libera di questa vergogna avrei meno problemi ad esternare la stima e l'affetto che provo, perché non sono apatica, sentimenti ne provo ma mi sembra di "sporcare" la vita degli altri con la mia presenza. Così faccio da tappezzeria finché non mi scaricano. |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Conosco meno di cinque persone e io le allontano perché mi faccio schifo. Questa vuole essere un'ammissione di colpa. |
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Questa cosa ha condizionato quasi tutta la mia vita, vorrei che non fosse più così perché si è già mangiata dieci anni della mia esistenza ma è più forte di me. Comunque sia ho a che fare con persone che a loro volta hanno i loro traumi e non riusciamo proprio a incastrarci. Una in particolare ha paura del rifiuto e io, di fatto, sto rifiutando anche se con tutte le mie forze spero che qualcuno vada oltre alla mia coltre di indifferenza. Faccio proprio schifo come essere umano. |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
Ti dai troppe colpe
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A me la consapevolezza di non essere stata una brava persona per chi mi voleva bene mi uccide Sent from my Redmi Note 5 using Tapatalk |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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E cmq nn sono solo i sensi di colpa, ma anche una bassa autostima, il sentirsi inadeguati e una paura dell abbandono. Capisci che andare contro tutte queste cose fa una resistenza fortissima. Il malessere che proveresti sarebbe parecchio e per questo nn riesci ad aprirti ed è per questo che ti allontani anche se nn vorresti. Non hai intenzioni malevole, hai queste cose che ti limitano a essere ciò che vorresti. Queste cose nn sono te, ma qualcosa di estraneo di cui devi liberarti. |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
Mi piacerebbe non vedermi come cattiva.
Preferirei essere allontanata per colpe concrete, come uno sgarro o cose simili che essere tacciata d'essere come la menefreghista che non sono. Non so come rimediare. Sent from my Redmi Note 5 using Tapatalk |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
Non sei l'unica che a volte si sente uno schifo in confronto agli altri, magari x ragioni diverse (e non ininterrottamente) ma conosco il meccanismo di allontanamento (più che altro è x la percezione di sentirsi diversi e fuori posto)
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
Io nemmeno riesco a dire a parole quello che ho scritto qui.
Riesco solo a dire scusa, mi dispiace. Che fallimento che sono. Sent from my Redmi Note 5 using Tapatalk |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
Qualcuno ti è rimasto vicino?
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Per tutto il topic ho espresso l'intenzione di rimediare ma forse non è possibile. Meglio se le persone mi lascino perdere, tanto non c'era molto di bello in me Sent from my Redmi Note 5 using Tapatalk |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
La persona a cui sto pensando in questo momento non credo sia dello stesso avviso. Per paura di essere troppo pesante alla fine ho dato l'impressione fosse tutto molto scontato anche se non era così.
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
Ciao Helter, :)
mi hai sempre dato l'impressione di essere una persona gentile, simpatica e interessante. Spesso e volentieri hai il pensiero in più, un gesto carino persino nei confronti della gente che non conosci. Lo fai anche qui, quante volte ti ho vista mettere tanti "ringrazia" nella sezione delle foto. Tu mi dirai "eh ma non è nulla" e invece no perché queste piccole azioni possono migliorare la giornata degli altri. Non tutti le fanno, tu sì. Poi hai un senso dell'umorismo gradevolissimo e tanti, tanti, taaaanti interessi. Musica, lettura, lingue ecc ecc.. e sai, fa piacere poter parlare con una persona così "ricca". Poi hai sempre ottimo gusto per la cancelleria (ricordo matite e bustine meravigliose!) e niente, per me questi sono 100 punti in più :D . Battute a parte, il tuo problema è quel mix di sensi di colpa, paura e insicurezze. Ti tormenta e lo so, razionalizzare non serve a molto. Però osserva gli altri, tutti sbagliano. E' normale. Tu fai errori, io combino casini, Maria/Franco/Francesca pure. Funziona così, i passi falsi fanno parte della vita. Servono anche loro, sono esperienza e ci permettono di comprendere concretamente cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ora sei più consapevole e di sicuro non li ripeterai in futuro. E la paura? Beh, è molto diffusa anche lei. Ogni essere umano ha paura. I timori possono cambiare da soggetto a soggetto ma la sensazione è la stessa. Persino le reazioni si assomigliano, tendiamo a bloccarci oppure a scappare. Qualcuno - a onor di cronaca e con grande fatica - indossa l'armatura e prova ad affrontarle (in questo momento ho l'immagine mentale del torneo medioevale presente in SuperFantozzi.. aiuto!) Helter, ripensa al testo di "la fortuna che abbiamo" di Bersani (yeah :D ). Ti allego una piccola parte: Io sono timida Ma tu sei molto abile a stanarmi e a fare uscire sempre troppo di me E questo è. Lascia perdere la questione timidezza, concentrati sul resto. E' raro ma alcune persone sanno stanare gli altri. Sarà sensibilità, sarà il tasso di umidità dell'aria - vai a saperlo - ma riescono a comprendere il prossimo senza troppi giri di parole o chissà quante domande. E' una dote stupenda ma non siamo tutti così, la gente nella maggior parte ha bisogno di qualche informazione in più per comprendere. Metti perciò in conto il peso reale di quel "sei egoista". Non ti hanno stanata, Helter. Tu NON sei egoista, hai semplicemente un blocco. Forse - ed è un'opzione da considerare - quel "complimento" potrebbe anche essere un maldestro tentativo per incentivare un pizzico di apertura.. sbagliando. Hai bisogno di altre parole e non di insinuazioni capaci soltanto di metterti in crisi. Davvero, più ci penso e più arrivo alla stessa conclusione: non ti hanno stanata. Se posso, come ti ho scritto non tutti hanno quella particolare sensibilità per andare oltre. Proprio per questo ti consiglio di offrire agli altri (e per altri intendo "persone speciali e selezionatissime" ;) ) una parziale chiave di lettura. Sia chiaro, non ti sto dicendo di raccontare la tua storia, gli eventi. E' giusto mantenere un pochino di riservatezza, il tuo passato è solo tuo e lo devi proteggere, sempre. Però potresti spiegare che sì, a volte hai paura di sbagliare. Potresti dire che fai fatica in certi contesti perché ci tieni troppo. Volendo potresti aggiungere che in passato le cose non sono andate bene (senza dettagli) e per questo tutto ti è più difficile. Io aggiungerei anche "so di avere qualche spigolo, però vi/ti voglio bene". Provaci. Sei una persona in gamba, permetti alle altre persone di comprendere il tuo valore. |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Sono utile solo per fare favori agli altri, compiti, lavori ... e va benissimo così, è l'unico punto di aggancio che mi rimane con la società, ma la considerazione verso di me non può che essere paragonabile a quella di un elettrodomestico o un computer, utile solo quando serve e capace di fare certe cose anche meglio degli altri, e... stop, nessuno sano di mente si aspetta o si sogna altro, come amicizie o relazioni. Quelle te le aspetti da persone normali, e io come persona "non funziono", sono ormai irrecuperabile come un arto in cancrena che può solo essere amputato. |
Re: La paura di essere un accollo per gli altri
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Re: La paura di essere un accollo per gli altri
@Xché non ti quoto perché l'intervento è troppo lungo ma grazie per quello che mi hai scritto. L'ho letto stamattina mentre aspettavo il mio turno in biblioteca e avevo le lacrime agli occhi.
Non credo fosse un modo per suscitare una qualche reazione, credo che quel "sei egoista e stronza" sia uscito fuori dopo una lunga riflessione sui miei pro e contro. Stanno vincendo i contro ma va bene, non posso far cambiare idea alle persone e se ci metto troppo impegno c'è un problema di fondo che va oltre i miei suddetti limiti. Va un po' meglio rispetto a ieri, ho razionalizzato un po' e posso solo cercare di migliorare per il futuro (se mai avrò altre occasioni nella vita). @Equilibrium, grazie anche a te. Mi hai dato qualcosa su cui riflettere e un modo per provare a migliorarmi. Passo troppo tempo a colpevolizzarmi senza trovare una effettiva soluzione. @Jerico nemmeno io voglio figli, un po' perché temo di venir fuori come mia madre e poi sì, vorrei vivere la mia vita in pienezza e libertà e per me fare figli non sarebbe una realizzazione ma una prigione. Anche qui ho avuto modo di ricevere un bel "ma sei egoista!" |
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