![]() |
ci sto diventando matto
non è possibile che non si riesca ad uscire da sto cavolo di loop dell'arrossire, della paura di farlo, del sudare. Non riesco a parlare più con nessuno, nemmeno coi parenti.
Quando raramente parlo con qualcuno e mi sento la vampata (o di rossore o di sudorazione), noto un gesto di stupore nello sguardo di chi mi guarda. Forse questo mi fa stare peggio di chi me lo dice apertamente perchè mi sembra che si crei un momento imbarazzante come quello dei ''silenzi imbarazzanti''. Penso che nel mio caso l'unica soluzione siano i farmaci, ma capita quello che non sa quale darti (ora non ricordo più i nomi dei farmaci, ma uno volto me ne dettero uno che praticamente mi aveva mandato la libido a zero, un'altra volta un farmaco che ha funzionato per un paio di mesi e poi basta, quello dopo non ha funzionato per niente...) :testata: |
Re: ci sto diventando matto
That feel.
Solidarietà. |
Re: ci sto diventando matto
A me sudano soprattutto le mani quando sono agitato e mi vergogno al pensiero di dover dare la mano sudata per presentarmi oltre allo scorrere copioso del sudore sulla fronte.
|
Re: ci sto diventando matto
Questo genere di problemi è del tipo di quelli che può passare nel corso della vita. Ti direi di provare a sforzarti e creare situazioni che pensi di poter gestire. Con un po' di fortuna migliorerai.
Direi che un approccio con farmaci e altro dovrebbe essere davvero una soluzione temporanea, al massimo per farti ingranare ma non su cui contare per sempre. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Più ti sforzi di voler controllare la somatizzazione e peggio é.
Prova a controllare il pensiero, sforzati di focalizzare l attenzione sul tuo interlocutore e sulla risposta da dargli. Ste somatizzazioni se nn le caghi vanno via da sole. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Un forum sull timidezza, voglio dire. Sono basita dalla faciloneria delle risposte. Ansiolino, io ormai ho rinunciato a combattere la cosa, ci sto male quando capita in modo molto plateale, ma non la so fermare in nessun modo e come te ho provato farmaci+anni di terapia, varie strategie mie.. Niente, negli anni peggiora. A me i farmaci non ci fanno nulla proprio. Mi ripeto che arrossendo non ammazzo nessuno. È più il blocco e la confusione mentale. C'era un topic sull' intervento chirurgico. Poi lo linko |
https://fobiasociale.com/la-mia-storia-in-attesa-dellintervento-66186/
|
Re: ci sto diventando matto
E manda le frecciatine :sisi:
Ma per forza bisogna rispondere come piace a te? Se nn sei d'accordo con la risposta replica nel merito di quella risposta. |
Quote:
Ma ti rispondo nel merito:l'eritrofobia non passa sempre a tutti e con facilità, la tua risposta é stata superficiale e denota scarsa conoscenza di un problema che, a quanto espresso dall'op, é tutt'altro che semplice da risolvere, dati i tentativi fatti. Altrimenti avrebbe già risolto, non credi? |
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Però non penso sia una cagatina; è un problema ma resto convinto che possa essere affrontato. In parte l'ansia ce l'ho pure io, l'università per me è stata una cosa pesante, anche a me tuttora suderebbero le mani se dovessi suonare in pubblico. Però vorrei sapere quanti di quelli che hanno un problema simile hanno avuto la possibilità o la fortuna o la sfortuna a seconda dei punti di vista, di poterlo affrontare per gradi. Io in parte ho attenuato le mie reazioni di ansia ma perché ho provato a lavorarci sopra. Non sto parlando dei video di youtube in cui si promette la felicità in quattro parole con esercizietti. Sto parlando di tempi lunghi in cui qualcosina si sblocca, e credo siano aspettative realistiche alla portata di molti. Può essere che il mio punto di vista sia viziato perché mi riesce abbastanza facilmente mettere a loro agio le persone, ma credo sia inevitabile che ciascuno di noi e per ciascuna risposta porta dietro tutto il bagaglio del proprio vissuto. Si possono fare esperienze diverse e quindi avere idee diverse su un problema, mi pare normale. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Quando si parla di relazioni e ragazze, non mi pare tu sia così aperto verso coloro che lo cobsiderano un problema superabile per gradi perché a loro é successo. Ti auguro comunque di superare i tuoi problemi relazionali perché a me é successo, l'ho affrontato per gradi e superato e so che puó essere così, è così per molti.. voglio darti speranza :) Come avrai visto, esiste un intervento chirurgico, non poco invasivo e privo di rischi ed effetti collaterali, per superare l'eritro. Non credo che ci si sottopone non abbia prima provato a risolvere con esposizione per gradi, psicoterapia ecc. Puó essere sufficiente per alcuni, per altri no. |
Re: ci sto diventando matto
Una tua parte del tuo disagio deriva anche dal fatto che ti imbarazza l'idea che l altro ti veda arrossire giusto?
@ansiolino @claire |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Ho avuto mia madre che ERA eritrofobica. Quindi nn sminuisco il problema, però per mia esperienza ho capito una cosa banale e sciocca. Che queste somatizzazioni si nutrono dell importanza che le dai. Per questo gli consigliavo di non ossessionarsi che così è peggio. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Io dó scarsa importanza in realtà, non ci sono fissata perché sono mentalmente presa da un sacco di altre robe e sono convinta che arrossendo non ammazzo nessuno. Peró non mi é mai passata, né attenuata, anzi peggiora. Insomma, non pensarci non é sufficiente. Per tutti. Alcuni mi dicono di non pensare all'emicrania. Li fulminerei. Ma lasciamo stare. Pace e bene. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Provare a tamponare così? La rassicurazione razionale che non si potrebbe vedere dite non funziona, o non potrebbe funzionare almeno in parte? |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
La tecnica comportamentista del non prestargli attenzione può funzionare. Da un punto di vista cognitivo invece interrompere il loop non credo si possa fare se non partendo dal presupposto che si tratta comunque di un'espressione di sé, quindi una parte di sé, quindi intrensicamente preziosa. Allora uno può godersi quell'espressione di sé e quando uno si gode qualcosa lo lascia sempre scorrere liberamente.
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
:pensando: |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Che farmaci hai provato? Ho letto che il clonazepam potrebbe essere efficace, ma gli effetti collaterali? Vale la pena? Arrossendo non si ammazza nessuno è vero, ma se ad esempio si parla di violenza o altro, e arrossisci, gli altri ti hanno già inquadrato come un poco di buono, mentre invece sei il più mansueto del mondo... Ho seguito il link sull'intervento e qualche volta ho risposto. Penso che comunque questa sia una soluzione peggiore del problema visto i side che tutti hanno (possono negare quanto vogliono quelli che lo sponsorizzano) |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Prova ti a vere un attacco de emicrania che te salta via el serveo e godarte. No farme tanti discursi. Prova. Sa te ghe riessi, dopo ndemo mi e ti nei ospedai a dirghe ai morti de dolori che i ga da goderse l'espressione di sé. Quando ca te si pronto, ciamame.Butemo via tutte e pastiglie. Dai che lo femo. Me racomando. Te speto. Pensa ti la zente quanto ebete che la zé. La va dai dotori. Basta godarse. Noi capisse gnente. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Il più efficace é inderal. Ma io non sto molto dietro farmacologicamente all'eritro perché ho problemi medici più urgenti da curare. A me non fanno sto gran effetto. Il più efficace é inderal, ma prendendoli al bisogno é difficile, non é che sempre uno sa quando arrossirà. Effetti collaterali ne hanno tutti, la libido é il meno. Uno deve valutare se per lui vale la pena. Se il problema é invalidante e ti fa diventare matto vedi tu. Io mi drogo per svariate ragioni, prendo 3-4 psicofarmaci diversi al giorno e faccio terapia da anni, non faccio testo. Non fare niente non aiuta di sicuro, a provare magari si azzecca. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Nel secondo caso c'è un'attenzione spontanea, come può essere il gustarsi qualcosa di buono, oppure la rêverie di una madre con il bambino però fatta verso sé stessi. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Ci vorrebbe un farmaco che vada preso giornalmente ma così magari oltre ai side perde pure di efficacia col tempo. A questo punto dovrei tornare a fare terapia più con uno psichiatra che con uno psicologo, soprattutto per via del costo. Certo poi dovrei trovare il coraggio per andare in farmacia a comprare le medicine:miodio: |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Se andrai da uno psicologo e avrai miglioramenti nell'eritro, tienimi aggiornata per favore. Se migliori in qualsiasi modo, anche con strategie tue, di internet, qualsiasi cosa, insomma. Grazie :) |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Se non ci aiutiamo tra di noi qua non ne veniamo fuori. Grazie a te per l'appoggio |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Purtroppo i side effects Ci son sempre. Bisogna vedere se son minori o maggiori dei disagi dati dal disturbo. Il clonazepam se non erro è una benzo.... Non son state progettate per l ansia persistente ma per tamponare le emergenze perché purtroppo ci si abitua e bisognerebbe sempre aumentare.... Per il non al bisogno ci sta roba tipo gabapentin, Lyrica, alcuni anti depressivi. Anche se l effetto è sempre soggettivo. Spero ti vada bene in caso decidi di provare. Se l ansia di andare dal farmacista sta nel fatto che vedano che sono psicofarmaci e ti giudichino 1 alcuni di questi farmaci son usati anche per altre patologie e loro lo sanno 2 le benzo e gli ansiolitici son usati anche da alcuni normali in periodi di forte stress quindi si ritorna a sopra 3 penso pensino a ben altro etc ma immagino sia superfluo dirlo In ogni caso vivo una fobia diversa ma solidarietà. Aggiungo che presi al bisogno significa ogni tanto o max in teoria per un paio di mesi, se il tuo è un problema radicato che hai ogni santo Gg da anni una terapia farmacologica non potrebbe essere al bisogno perché il bisogno sarebbe ogni gg e purtroppo le benzo danno assuefazione. Dovresti stare sempread aumentare e riabbassare come faccio io col rivotril ma non è manco nelle linee guida dei farmaci. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Se posso essere sincero vedo la tua risposta come una specie di colpo basso - per il quasi-zero che mi fa soffrire beninteso :D - prendendomi su un lato che per me effettivamente conta ma non ai fini della discussione quanto per poter avere qualcosa da contrappormi. Questo lo affermo perché in questa discussione penso di aver tenuto toni abbastanza ragionevoli. Non sapevo che esiste l'intervento e che il problema possa avere una forte base organica, non ho nessun problema a pensare e dire che è infinitamente meglio così e ne sono felice dato che in parte questi problemi li ho avuti anche io. Se avessi tenuto un profilo "integralista" affermando che tutto si risolve con l'abitudine graduale e che chi non lo fa vuole soffrire forse ci poteva stare ricordarmi una situazione in cui non ho razzolato quanto ho predicato (anche se le fattispecie sono diverse, molto, ma lasciamo andare). Lascio la porta aperta alla possibilità di aver toccato un nervo scoperto della tua sensibilità, casi in cui si tende a sparare alzo zero e sono il primo a farlo quindi no problem. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
|
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Il presupposto di cui parla non l'ho trovato negli altri interventi, non così esplicito almeno (magari è un po' implicito nella repulsione verso l'operazione, perché è letteralmente come mutilare una parte di sé o quasi). Poi convincersi di quel presupposto è un altro paio di maniche. Ma pure se è difficile, potrebbe dare una direzione e un primo obiettivo. Penso io. Poi a me verrebbero altre domande sui risvolti e i confini del godere di parti preziose di sé ma si va off topic. |
Re: ci sto diventando matto
Quote:
Per farlo però serve un'attenzione attiva, per cui è ottimo l'esempio della rêverie, che non è lo stato passivo della ninna nanna o della mucca che guarda il treno passare, ma uno stato di attenzione attiva in cui si è però mollato un attimo il proprio personale manuale della vita e proprio perché lo si è un attimo mollato si può stare in contatto con qualcosa che non sia quello. Osservando in questo modo un'emozione uno già subito elimina tutto il problema del loop che ci costruisce sopra, poi via via ci entra in contatto, la comprende, metabolizza, reintegra, e risolve quello che rimane. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 11:55. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.