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Fiore Di Loto 01-03-2019 12:03

La permalosità.
 
https://www.mammaimperfetta.it/wp-co...-sensibile.jpg

Ciao, ho il grande piacere di aprire il mio primo thread qui :)

Ho deciso di incentrarlo su un tema che a "noi" fobici può risultare un po' antipatico, ma che trovo talvolta ci riguardi, ahimè, da molto vicino: la permalosità.

Mi ritengo permaloso? Sì, abbastanza. Al netto ovviamente degli attacchi alla mia persona mirati esclusivamente a farmi del male (cosa che per fortuna sento di aver subito poche - anche se dolorose - volte), ho sempre fatto un po' più fatica della media ad accogliere in maniera leggera e rilassata battute, prese in giro e scherzi rivoltimi in maniera bonaria da persone a me sufficientemente vicine.

Trovarmi improvvisamente nella posizione di dovermi "difendere" o in qualche modo controbattere senza risultare acido e antipatico, o semplicemente accettare di trovarmi nel ruolo dello "scemo", del "raggirato/ingannato", o comunque quello di cui ridere per una eventuale figura di merda, anche se solo per poco tempo, mi ha sempre messo in grande difficoltà. Difficoltà che aumenta esponenzialmente se sono presenti persone terze con cui non mi sento sufficientemente in confidenza e che per qualche motivo mi stanno antipatiche.

E voi? Cos'è per voi la permalosità? Vi ritenete permalosi, o vi hanno mai detto che lo siete? Come convivete con questo aspetto, e come avete gestito e gestite situazioni come quelle sopra? Siete invece mai voi nella posizione di prendere in giro o ordire scherzi verso altri? Come siete riusciti, se ci siete riusciti, a "limare" la vostra "permalosaggine" ? :)

Grazie!

utopia? 01-03-2019 20:18

Re: La permalosità.
 
Stiamo effettivamente parlando di permalosità o...si sta semplicisticamente definendo tali quelle eventuali reazioni ad un qualcosa che volontariamente o meno mina una autostima relativamente scarsa che si cerca strenuamente di tenere in piedi alla meglio?

Hazel Grace 01-03-2019 22:42

Re: La permalosità.
 
ho un brutto carattere, spesso basta un nulla per farmi sentire una nullità, tutto è un attacco alla mia persona e alla mia autostima, quindi appena qualcuno fa qualcosa che ritengo contro il mio essere esplodo, impazzisco, posso fare seri danni, rovinare rapporti ecc

Tamino 01-03-2019 23:01

É ovvio che che una persona con bassa autostima è anche molto più suscettibile a scherzi.
A volte vedo persone che pur essendo amiche si punzecchiano e si sfottono di continuo in un modo che risulta amichevole.
Funziona solo se l'altro ha stima di te e tu ne sei consapevole.
Ma di persone che so con certezza che mi stimano non ne conosco..

E. Scrooge 01-03-2019 23:06

Re: La permalosità.
 
Sono permaloso come un aspide. Molto spesso interpreto anche il più piccolo avvenimento come un attacco diretto alla mia persona, e mi offendo. Fin da piccolo sono stato incapace di incassare critiche o rimproveri; e anche gli scherzi o gli sfottò mi hanno sempre offeso moltissimo. Diciamo che in fatto di permalosità me la gioco alla pari con il Dio Re (min 0,50) :D:


incompresa88 01-03-2019 23:13

Re: La permalosità.
 
Sono estremamente permalosa, mi offendo per qualsiasi cosa, non accetto critiche, nemmeno le battutine apparentemente innocue. Comunque, nessuno mi ha mai fatto notare che sono permalosa, perché quando mi offendo non lo do a vedere, non faccio storie, né sembro arrabbiata. Semplicemente mi allontano.
Io non prendo mai in giro nessuno (beh, sono molto critica nei confronti degli altri, ma nessuno lo sa, non mi permetterei mai di offendere o criticare qualcuno), quindi non accetto che qualcuno lo faccia con me. Non so difendermi e se succede di essere criticata non dico niente, rimango imperturbabile, ma me lo lego al dito e mi regolo di conseguenza.

IO&EVELYN 01-03-2019 23:51

Re: La permalosità.
 
ero anche io fino a qualche mese fa molto permaloso, adesso non piu, ho capito che non si conclude niente a essere cosi, se non a allontanare e non avvicinare nessuno.


e in qualche caso persino a farsi odiare.


bisogna anche avere la giusta dose di menefreghismo, non ne vale quasi mai la pena prendersela troppo per certe persone o situazioni, tanto non esiste una sola persona e una sola situazione. (per fortuna direi).

Equilibrium 02-03-2019 02:57

Re: La permalosità.
 
I permalosi si sentono attaccati anche quando si fanno dei discorsi con riferimenti in generale, capita per esempio quando si vuole far capire ad una persona con degli esempi un concetto. Di solito la reazione è di rabbia repressa, il loro ego si sente ferito con conseguente perdita di buon senso e di uso della ragione:mrgreen:

Paolo Zam 02-03-2019 10:39

Re: La permalosità.
 
purtroppo la permalosità diviene ancor più accentuata e percepita dal sottoscritto proprio a causa dei miei disturbi.

a me basta che qualcuno nel presentarsi mi dia la mano senza guardarmi per considerarlo oltre che un maleducato anche una persona che mi ha mancato di rispetto ... vedi un pò

Blue Sky 02-03-2019 11:40

Re: La permalosità.
 
Il problema di molte persone insicure è che dipendono dal giudizio altrui.
Tutti gli esseri umani tengono in considerazione il giudizio altrui, è un'attitudine che deriva dal fatto che siamo una specie animale molto sociale, pertanto nei millenni di evoluzione la nostra sopravvivenza è dipesa dal riconoscimento e dall'inclusione nel piccolo gruppo sociale di riferimento.
Molti insicuri però hanno sviluppato in misura eccessiva questa dipendenza dal giudizio altrui, che pure è del tutto umana.

La permalosità è una reazione a ciò. Un individuo che ha terrore di essere abbandonato, non supportato, non voluto, aggredito, fa molta fatica a vivere serenamente le critiche.
Le critiche sono vissute come un campanello d'allarme, un segnale che non siamo perfettamente allineati al contesto in cui stiamo operando, e una persona che è terrorizzata da ciò, perché non riesce ad accettare il minimo scostamento rispetto alla piena approvazione degli altri (perfezionismo sociale), fa molta fatica a sopportarle.

Fiore Di Loto 02-03-2019 11:52

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da utopia? (Messaggio 2231378)
Stiamo effettivamente parlando di permalosità o...si sta semplicisticamente definendo tali quelle eventuali reazioni ad un qualcosa che volontariamente o meno mina una autostima relativamente scarsa che si cerca strenuamente di tenere in piedi alla meglio?

Penso effettivamente che in linea di massima si stia parlando di questo... ;) per questo mi interessava sapere le altrui definizioni della cosa.

Fiore Di Loto 02-03-2019 11:54

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2231455)
Sono permaloso come un aspide. Molto spesso interpreto anche il più piccolo avvenimento come un attacco diretto alla mia persona, e mi offendo. Fin da piccolo sono stato incapace di incassare critiche o rimproveri; e anche gli scherzi o gli sfottò mi hanno sempre offeso moltissimo. Diciamo che in fatto di permalosità me la gioco alla pari con il Dio Re (min 0,50) :D:

https://m.youtube.com/watch?v=aryJBni7xLA

Hahahahahaha, diciamo che hai reso l'idea :laugh:

Fiore Di Loto 02-03-2019 12:26

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2231461)
Sono estremamente permalosa, mi offendo per qualsiasi cosa, non accetto critiche, nemmeno le battutine apparentemente innocue. Comunque, nessuno mi ha mai fatto notare che sono permalosa, perché quando mi offendo non lo do a vedere, non faccio storie, né sembro arrabbiata. Semplicemente mi allontano.
Io non prendo mai in giro nessuno (beh, sono molto critica nei confronti degli altri, ma nessuno lo sa, non mi permetterei mai di offendere o criticare qualcuno), quindi non accetto che qualcuno lo faccia con me. Non so difendermi e se succede di essere criticata non dico niente, rimango imperturbabile, ma me lo lego al dito e mi regolo di conseguenza.

Eh, ti capisco, anche io tendo spesso a vivermela esattamente così. Hai mai ricercato ed attuato delle strategie per migliorare in questo senso? Che poi a volte diventa anche difficile, almeno per me, capire fino a che punto il mio "prendermela" sia legittimo oppure sia io ad esagerare, e la cosa arriva a confondermi molto e a farmi anche a provare sensi di colpa, facendomi sentire "sbagliato" e incapace di prendere certe cose con normale leggerezza.

Condivido un aneddoto come esempio. Recentemente avevo riallacciato un po' i contatti con un amico con cui avevo perso un po' il legame da alcuni anni. È una persona molto diversa da me: immediato, passionale, focoso, poco riflessivo e molto pratico (ed è una di quelle persone che a tavola mangia tanto, pure essendo relativamente magro). Ci univa la passione per la musica (suonavamo anche assieme una decina di anni fa - forse in mancanza di questo "gancio" manco ci saremmo frequentati data la diversità caratteriale). Provavamo in una sala a casa dei miei, e una volta è capitato fosse invitato a cena da me e da loro (io vivevo lì). Non ricordo se prima o dopo, ma una volta fu lui ad invitare me e gli altri membri del gruppo a mangiare a casa sua, dove cucinò una grossa grigliata. Fatto sta che, dal suo punto di vista, quando fui io a mangiare da lui fui rifocillato a dovere (cosa obiettivamente vera), mentre un giorno mi disse semi-scherzando che dalla cena a casa dei miei era andato via senza essersi saziato (insomma mi manifestò una sorta di critica e insofferenza rispetto ad una presunta tirchieria e scarsa ospitalità da parte della mia famiglia). Lì per lì mi dispiacque, ma non me la presi eccessivamente, anche perchè al menù ci avevano pensato i miei e quindi non mi sentivo responsabile direttamente della sua insoddisfazione.

Poi capita che quest'estate dopo molti anni lo inviti per un pranzo nella casa dove vivo attualmente da solo (avevamo già riallacciato i rapporti da alcuni mesi, ma non si era mai ripresentato uno scenario sufficientemente simile a quello di una decina di anni fa). Mi disse scherzando al telefono se doveva o meno venire con lo stomaco mezzo-pieno, riaccennando all'episodio del passato. Non me la presi e ci risi su, dicendogli che avevo cibo a sufficienza e che ci avrei pensato io a cucinare qualcosa, e di non disturbarsi a portare nulla. Poi però si presentò (con quasi un'ora di ritardo, cosa che aveva già fatto con me in diverse altre occasioni nei mesi precedenti), con del sugo ed altre cose da mangiare (non si trattava di una normale carineria da "ospite", perchè non ha semplicemente portato una bottiglia di vino o qualcosa di accessorio, ma il necessario per fare un intero pasto fatto e finito, senza prendere minimamente in considerazione cosa potevo aver pensato di cucinare io) . A quel punto me la presi molto, perchè l'ho vissuta come una totale mancanza di fiducia, e un non volermi assolutamente dare la possibilità di "rimediare" alla cosa per cui ancora mi punzecchiava. Siamo finiti a cucinare il pesto da lui portato, ma me la sono vissuta molto male.

Dulcis in fundo, dopo qualche settimana ospitai per due giorni due amici, e mi piacque ospitarle con tutti gli onori (siamo stati tutti molto bene e ho ricevuto costantemente feedback positivi). È capitato che un pomeriggio decidessi di coinvolgerli per andare a bere qualcosa con l'amico di cui ho parlato sopra (lui sapeva che avevo ospiti). Bene, una tra le prime cose che lui chiese loro dopo che si sono presentati, era se avessero da me ricevuto cibo a sufficienza. Domanda così inopportuna e uscita dal nulla che uno dei due amici mi ha guardato con una espressione del tipo "ma questo che cazzo sta dicendo?".

Risultato/morale: io da quel giorno ho tagliato completamente fuori quella persona dalla mia vita, in quanto sono arrivato a reputarla oltremodo irrispettosa e pesante. Avevamo avuto in passato delle discussioni per vie delle nostre differenze caratteriali (per via del suo essere troppo poco diplomatico e molto diretto e il mio essere più timido, sensibile e riflessivo), e pensavo che avesse afferrato alcuni aspetti di me e che riuscisse a tenere conto. Ma in quel momento le poche speranze di essere adeguatamente considerato da questa persona sono crollate disastrosamente.

Ho fatto bene? Ho fatto male? Spesso me lo chiedo, e fatico molto a rispondermi. Certo, confrontarmi con degli amici in comune e sentirmi dire che anche con loro fa tutt'ora dei ritardi abnormi agli appuntamenti, in un certo senso mi porta a propendere per la prima cosa....

Fiore Di Loto 02-03-2019 12:31

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da IO&EVELYN (Messaggio 2231477)
ero anche io fino a qualche mese fa molto permaloso, adesso non piu, ho capito che non si conclude niente a essere cosi, se non a allontanare e non avvicinare nessuno.


e in qualche caso persino a farsi odiare.


bisogna anche avere la giusta dose di menefreghismo, non ne vale quasi mai la pena prendersela troppo per certe persone o situazioni, tanto non esiste una sola persona e una sola situazione. (per fortuna direi).

Mi fa piacere di questo tuo risultato, ma non capisco se sei semplicemente diventato apatico e insofferente (come ulteriore forma di difesa), oppure se sei sinceramente arrivato a ridere un po' di te stesso, prendendoti meno sul serio. Perchè francamente io vedo come preferibile "punto di arrivo" la seconda cosa. È indicativo che persone come me e incompresa88 a nostra volta non siamo soliti fare scherzi o prendere in giro nessuno (e forse è pure il tuo caso)....pare ci sia un blocco di fondo che impedisce di godere con leggerezza di queste cose. Mi piacerebbe lavorare concretamente per riuscirci, ma a volte non so proprio da che parte cominciare!

Fiore Di Loto 02-03-2019 12:32

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 2231516)
I permalosi si sentono attaccati anche quando si fanno dei discorsi con riferimenti in generale, capita per esempio quando si vuole far capire ad una persona con degli esempi un concetto. Di solito la reazione è di rabbia repressa, il loro ego si sente ferito con conseguente perdita di buon senso e di uso della ragione:mrgreen:

Sì, direi che in linea di massima è così che funziona :)

Fiore Di Loto 02-03-2019 12:33

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da Paolo Zam (Messaggio 2231543)
purtroppo la permalosità diviene ancor più accentuata e percepita dal sottoscritto proprio a causa dei miei disturbi.

a me basta che qualcuno nel presentarsi mi dia la mano senza guardarmi per considerarlo oltre che un maleducato anche una persona che mi ha mancato di rispetto ... vedi un pò

Eh cazzo, ti capisco, per certe cose siamo davvero iper-sensibili...ci perdiamo un po' nei dettagli a volte... :(

Fiore Di Loto 02-03-2019 12:36

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2231573)
Il problema di molte persone insicure è che dipendono dal giudizio altrui.
Tutti gli esseri umani tengono in considerazione il giudizio altrui, è un'attitudine che deriva dal fatto che siamo una specie animale molto sociale, pertanto nei millenni di evoluzione la nostra sopravvivenza è dipesa dal riconoscimento e dall'inclusione nel piccolo gruppo sociale di riferimento.
Molti insicuri però hanno sviluppato in misura eccessiva questa dipendenza dal giudizio altrui, che pure è del tutto umana.

La permalosità è una reazione a ciò. Un individuo che ha terrore di essere abbandonato, non supportato, non voluto, aggredito, fa molta fatica a vivere serenamente le critiche.
Le critiche sono vissute come un campanello d'allarme, un segnale che non siamo perfettamente allineati al contesto in cui stiamo operando, e una persona che è terrorizzata da ciò, perché non riesce ad accettare il minimo scostamento rispetto alla piena approvazione degli altri (perfezionismo sociale), fa molta fatica a sopportarle.

Direi che è proprio così, caro Blue Sky. E personalmente sarei proprio alla ricerca di suggerimenti efficaci per riuscire a migliorare in questo senso. Ovvio che dicendo questo considero commenti sbrigativi come "massì, prenditi un po' meno sul serio!" o affini come assolutamente inutili, in quanto me li sono sentiti rivolgere diverse volte, ma oltre a non cambiare assolutamente nulla, capitava anche me la prendessi con chi si permetteva di liquidare così una questione che in persone come me è in grado di generare significativi livelli di sofferenza.

Hor 02-03-2019 12:37

Re: La permalosità.
 
Sto cercando di guarirne, ma tanto ora come ora non ho quasi rapporti umani quindi il problema non si pone.

Joseph 02-03-2019 12:55

Re: La permalosità.
 
Quella di Serse non è permalosità (che è una dimensione nevrotica), ma paranoia (che è una dimensione psicotica, espressione di un nucleo psicotico).

incompresa88 02-03-2019 13:00

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da Fiore Di Loto (Messaggio 2231590)
Eh, ti capisco, anche io tendo spesso a vivermela esattamente così. Hai mai ricercato ed attuato delle strategie per migliorare in questo senso? Che poi a volte diventa anche difficile, almeno per me, capire fino a che punto il mio "prendermela" sia legittimo oppure sia io ad esagerare, e la cosa arriva a confondermi molto e a farmi anche a provare sensi di colpa, facendomi sentire "sbagliato" e incapace di prendere certe cose con normale leggerezza.

L'unica strategia attuabile per me è stata allontanare tutti. La gente non capisce che sono ipersensibile e a me non va di star lì a spiegare che certi commenti mi offendono, anche perché quando mi sento criticata mi sale la rabbia e ho solo voglia di insultare, perdo la lucidità. Quindi, per non passare da pazza isterica, non dico niente, ma ne prendo atto e mi allontano. Di solito non mi sento nemmeno in colpa. Più che altro inizio a disprezzare la persona in questione. Poi subentra il senso di delusione e alla fine non ho più nemmeno voglia di frequentarla. Al momento comunque non ho amici e non parlo con nessuno da anni, quindi non è un problema.

Fiore Di Loto 02-03-2019 13:09

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2231608)
L'unica strategia attuabile per me è stata allontanare tutti. La gente non capisce che sono ipersensibile e a me non va di star lì a spiegare che certi commenti mi offendono, anche perché quando mi sento criticata mi sale la rabbia e ho solo voglia di insultare, perdo la lucidità. Quindi, per non passare da pazza isterica, non dico niente, ma ne prendo atto e mi allontano. Di solito non mi sento nemmeno in colpa. Più che altro inizio a disprezzare la persona in questione. Poi subentra il senso di delusione e alla fine non ho più nemmeno voglia di frequentarla. Al momento comunque non ho amici e non parlo con nessuno da anni, quindi non è un problema.

Ok. Scusa se mi permetto, ma dal mio punto di vista non mi sembra la migliore delle strategie, per lo meno a lungo termine. In qualche modo ho fatto così anche io negli ultimi mesi, e per certe cose mi ha aiutato, ma lo vivo come uno stato transitorio da cui intendo gradualmente uscire per stare bene e godere appieno della vita e di quello che ha da offrire sul piano relazionale. Non penso possano esserci vere relazioni quando qualcuno non si sente libero di comunicare cosa pensa e come si sente. Il risultato penso non possa che essere un legame scadente, superficiale, e inappagante per entrambe le parti.

incompresa88 02-03-2019 13:24

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da Fiore Di Loto (Messaggio 2231611)
Ok. Scusa se mi permetto, ma dal mio punto di vista non mi sembra la migliore delle strategie, per lo meno a lungo termine. In qualche modo ho fatto così anche io negli ultimi mesi, e per certe cose mi ha aiutato, ma lo vivo come uno stato transitorio da cui intendo gradualmente uscire per stare bene e godere appieno della vita e di quello che ha da offrire sul piano relazionale. Non penso possano esserci vere relazioni quando qualcuno non si sente libero di comunicare cosa pensa e come si sente. Il risultato penso non possa che essere un legame scadente, superficiale, e inappagante per entrambe le parti.

Lo so che non è la migliore, ma le altre non funzionano per me. Tanto non riesco ad avere rapporti sani con nessuno comunque, non è solo la permalosità il problema. Mi fa star male parlare con la gente e quindi sto sola.

alien boy 02-03-2019 13:44

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da Fiore Di Loto (Messaggio 2231590)
Eh, ti capisco, anche io tendo spesso a vivermela esattamente così. Hai mai ricercato ed attuato delle strategie per migliorare in questo senso? Che poi a volte diventa anche difficile, almeno per me, capire fino a che punto il mio "prendermela" sia legittimo oppure sia io ad esagerare, e la cosa arriva a confondermi molto e a farmi anche a provare sensi di colpa, facendomi sentire "sbagliato" e incapace di prendere certe cose con normale leggerezza.

Condivido un aneddoto come esempio. Recentemente avevo riallacciato un po' i contatti con un amico con cui avevo perso un po' il legame da alcuni anni. È una persona molto diversa da me: immediato, passionale, focoso, poco riflessivo e molto pratico (ed è una di quelle persone che a tavola mangia tanto, pure essendo relativamente magro). Ci univa la passione per la musica (suonavamo anche assieme una decina di anni fa - forse in mancanza di questo "gancio" manco ci saremmo frequentati data la diversità caratteriale). Provavamo in una sala a casa dei miei, e una volta è capitato fosse invitato a cena da me e da loro (io vivevo lì). Non ricordo se prima o dopo, ma una volta fu lui ad invitare me e gli altri membri del gruppo a mangiare a casa sua, dove cucinò una grossa grigliata. Fatto sta che, dal suo punto di vista, quando fui io a mangiare da lui fui rifocillato a dovere (cosa obiettivamente vera), mentre un giorno mi disse semi-scherzando che dalla cena a casa dei miei era andato via senza essersi saziato (insomma mi manifestò una sorta di critica e insofferenza rispetto ad una presunta tirchieria e scarsa ospitalità da parte della mia famiglia). Lì per lì mi dispiacque, ma non me la presi eccessivamente, anche perchè al menù ci avevano pensato i miei e quindi non mi sentivo responsabile direttamente della sua insoddisfazione.

Poi capita che quest'estate dopo molti anni lo inviti per un pranzo nella casa dove vivo attualmente da solo (avevamo già riallacciato i rapporti da alcuni mesi, ma non si era mai ripresentato uno scenario sufficientemente simile a quello di una decina di anni fa). Mi disse scherzando al telefono se doveva o meno venire con lo stomaco mezzo-pieno, riaccennando all'episodio del passato. Non me la presi e ci risi su, dicendogli che avevo cibo a sufficienza e che ci avrei pensato io a cucinare qualcosa, e di non disturbarsi a portare nulla. Poi però si presentò (con quasi un'ora di ritardo, cosa che aveva già fatto con me in diverse altre occasioni nei mesi precedenti), con del sugo ed altre cose da mangiare (non si trattava di una normale carineria da "ospite", perchè non ha semplicemente portato una bottiglia di vino o qualcosa di accessorio, ma il necessario per fare un intero pasto fatto e finito, senza prendere minimamente in considerazione cosa potevo aver pensato di cucinare io) . A quel punto me la presi molto, perchè l'ho vissuta come una totale mancanza di fiducia, e un non volermi assolutamente dare la possibilità di "rimediare" alla cosa per cui ancora mi punzecchiava. Siamo finiti a cucinare il pesto da lui portato, ma me la sono vissuta molto male.

Dulcis in fundo, dopo qualche settimana ospitai per due giorni due amici, e mi piacque ospitarle con tutti gli onori (siamo stati tutti molto bene e ho ricevuto costantemente feedback positivi). È capitato che un pomeriggio decidessi di coinvolgerli per andare a bere qualcosa con l'amico di cui ho parlato sopra (lui sapeva che avevo ospiti). Bene, una tra le prime cose che lui chiese loro dopo che si sono presentati, era se avessero da me ricevuto cibo a sufficienza. Domanda così inopportuna e uscita dal nulla che uno dei due amici mi ha guardato con una espressione del tipo "ma questo che cazzo sta dicendo?".

Risultato/morale: io da quel giorno ho tagliato completamente fuori quella persona dalla mia vita, in quanto sono arrivato a reputarla oltremodo irrispettosa e pesante. Avevamo avuto in passato delle discussioni per vie delle nostre differenze caratteriali (per via del suo essere troppo poco diplomatico e molto diretto e il mio essere più timido, sensibile e riflessivo), e pensavo che avesse afferrato alcuni aspetti di me e che riuscisse a tenere conto. Ma in quel momento le poche speranze di essere adeguatamente considerato da questa persona sono crollate disastrosamente.

Ho fatto bene? Ho fatto male? Spesso me lo chiedo, e fatico molto a rispondermi. Certo, confrontarmi con degli amici in comune e sentirmi dire che anche con loro fa tutt'ora dei ritardi abnormi agli appuntamenti, in un certo senso mi porta a propendere per la prima cosa....

Comunque nell'esempio che hai riportato il tuo (ex) amico effettivamente ha dimostrato che non stava semplicemente scherzando. La roba a casa tua, per paura di rimanere quasi a digiuno, se l'è portata veramente, non si è limitato alla battuta. In questi casi bisogna valutare se il comportamento è ritenuto corretto o meno, da parte di chi lo riceve, che dovrebbe quindi comunicare il suo pensiero in merito all'altro. Se ho capito bene, tu non l'hai fatto perchè già precedenti discussioni si erano rilevate inutili. Scelta comprensibile (quella di chiudere i rapporti senza dire niente - anch'io l'ho fatto) ma in generale non la migliore. Forse sarebbe giusto spiegarsi chiaramente e lasciar intendere che certi atteggiamenti non sono tollerati e che di conseguenza ce ne si deve poi prendere la responsabilità. Se una persona non si comporta bene con te e tu non l'accetti non significa necessariamente che sei permaloso, o meglio che questa reazione sia dovuta alla sola permalosità. Tutto sta nel capire le reali intenzioni e pensieri dell'altro e nel valutare la volontarietà / consapevolezza di ciò che possono comportare certe azioni, nel capire perchè si fanno, e il fregarsene o meno.

Detto questo, la permalosità, quella vera, è un problema ed è meglio limitarla.

IO&EVELYN 02-03-2019 14:32

Quote:

Originariamente inviata da Fiore Di Loto (Messaggio 2231594)
Mi fa piacere di questo tuo risultato, ma non capisco se sei semplicemente diventato apatico e insofferente (come ulteriore forma di difesa), oppure se sei sinceramente arrivato a ridere un po' di te stesso, prendendoti meno sul serio. Perchè francamente io vedo come preferibile "punto di arrivo" la seconda cosa. È indicativo che persone come me e incompresa88 a nostra volta non siamo soliti fare scherzi o prendere in giro nessuno (e forse è pure il tuo caso)....pare ci sia un blocco di fondo che impedisce di godere con leggerezza di queste cose. Mi piacerebbe lavorare concretamente per riuscirci, ma a volte non so proprio da che parte cominciare!

Sinceramente penso meta' e meta', anche se sto cercando di andare dalla parte buona totalmente. No non prendo in giro e non faccio scherzi, la cattiveria non e' nel mio Dna. Io parto sempre con buone intenzioni, anche se non finisce sempre bene. Ma andra' Bene un giorno, me lo sento.

Fiore Di Loto 02-03-2019 14:34

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 2231623)
Comunque nell'esempio che hai riportato il tuo (ex) amico effettivamente ha dimostrato che non stava semplicemente scherzando.(...)

Ti ringrazio alien boy per esserti preso il tempo di leggere e dirmi la tua. Effettivamente è come hai detto: certe discussioni passate dal mio punto di vista si erano rivelate estremamente faticose e deludenti. Sono arrivato a considerarlo una persona incapace di mettersi sufficientemente in discussione, per lo meno nel rapportarsi con un tipo come me. Quindi questi episodi sono stati per me l'occasione buona per gettare la spugna e defilarmi. Al momento non sento la voglia di provare a riallacciare, magari mi verrà più avanti.

Dici bene: meglio saper discernere tra permalosità e comportamenti effettivamente ingiusti e irrispettosi. Purtroppo mi è sempre piuttosto difficile, perchè riconosco di essere iper-sensibile alle critiche di default, quale evitante di lunga data. E ci sto spesso di merda, nel non riuscirci. Intanto comunque il tuo commento all'aneddoto da me scritto mi rincuora e mi fa piacere :)

Mik80 02-03-2019 20:16

Quote:

Originariamente inviata da Tamino (Messaggio 2231449)
É ovvio che che una persona con bassa autostima è anche molto più suscettibile a scherzi.
A volte vedo persone che pur essendo amiche si punzecchiano e si sfottono di continuo in un modo che risulta amichevole.
Funziona solo se l'altro ha stima di te e tu ne sei consapevole.
Ma di persone che so con certezza che mi stimano non ne conosco..

Era da tempo che non scrivevi ,spero tu stia meglio in questo periodo.

Tamino 02-03-2019 23:32

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da Mik80 (Messaggio 2231757)
Era da tempo che non scrivevi ,spero tu stia meglio in questo periodo.

Si, grazie :-), emotivamente sto molto meglio rispetto a qualche mese fa

Inviato dal mio SM-J415FN utilizzando Tapatalk

Fiore Di Loto 04-03-2019 02:38

Re: La permalosità.
 
Quote:

Originariamente inviata da stellina0391 (Messaggio 2232462)
La sola idea che una persona sia troppo permalosa oppure troppo sensibile è oltremodo ridicola: se una cosa ti ferisce, ti ferisce. Punto.
Sono gli altri che dovrebbero lavorare su come approcciare le persone in modo più delicato e riguardevole. Una persona attaccata in modo insensibile e nel profondo, può solo reagire e questa reazione non dovrebbe essere criticata.

Mmh, personalmente trovo questa posizione un po' estrema ed egocentrica. Ognuno ha la sua sensibilità e modo di esprimersi, quindi la relazione e la comunicazione richiede ad ognuno di fare la sua parte, per cercare di incontrarsi in un terreno che sia di mutua comprensione, ed è qualcosa che può risultare faticoso di default, sia per l'iper-sensibile che è chiamato, talvolta, ad esserlo un po' meno, sia per il grossolano a cui si chiede di notare dettagli ed adottare un registro che non gli appartiene. Con questo non intendo dire che ci si debba sforzare di andare d'accordo con tutti, ma trovo che anche nelle frequentazioni più selezionate sia necessario adeguarsi un minimo.

Ritengo inoltre che a volte prendersela molto per certe cose sia, invece, proprio un campanello d'allarme che dovrebbe interessare in primis chi lo fa, perchè è facile che riguardi aspetti di sè su cui è necessario diventare più sicuri, maturi e completi. Non trovo sia un caso che le persone più sagge siano anche tra le più inscalfibili da qualsivoglia critica e/o presa in giro, perchè sono sempre perfettamente consapevoli di chi sono e cosa valgono.

Infine, a volte riuscire a ridere dei propri limiti, errori o difetti trovo sia una importantissima conquista, oltre che divertente! Rende tutto più leggero :)

Peste Nera 04-03-2019 17:10

Re: La permalosità.
 
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Originariamente inviata da stellina0391 (Messaggio 2232730)
Avere rispetto verso gli altri è molto importante. Sta alla base di tutti i rapporti.
Credo che ragioniamo in modo diverso: Io non mi "adeguo" se qualcuno mi offende e mi ferisce (e la persona che lo fa perde la mia fiducia per sempre), non sono più una ragazzina. Quindi per te se una persona ti insulta, ti offende, ti ferisce...il problema sei tu che non sei abbastanza "sicuro, maturo e completo"? Accidenti, non sapevo di avere la soluzione della vita proprio qui su questo forum: basta lasciarsi calpestare e ingoiare tutto ciò che ti viene lanciato contro, così si diventa saggi. A quanto pare se difendo me stessa evitando persone che mi fanno del male sono troppo egocentrica e stupida. Bene. Perfetto.

90 minuti di applausi!!! :riverenza:

Paolo Zam 04-03-2019 17:27

Re: La permalosità.
 
siamo semplicemente e maledettamente + esposti rispetto agli altri ... cioè a chi vive normalmente le dinamiche della vita dando il giusto peso o non dandone affatto ...

Personalmente in tutto ciò che faccio o mi fanno è difficile x me mantenere il giusto distacco, sarebbe la chiave per guarire in parte, invece ritengo di avere continue reazioni emotive ANOMALE E IVALIDANTI che rovinano la mia vita !
C'è stato un momento della mia vita in cui ho pensato ... Cacchio se ne frega saranno gli altri ad avere problemi ... Da molti anni ho capito che ... a parte le merde che si trovano in giro il problema sono io !!!!

Peste Nera 04-03-2019 19:00

Re: La permalosità.
 
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Originariamente inviata da stellina0391 (Messaggio 2232763)
Ti ringrazio :) ma non credo di meritare degli applausi, penso semplicemente che trattare gli altri con rispetto e non recare offesa sia una cosa fondamentale in modo che si possa "creare" un ponte di comunicazione tra le persone senza ferirle.

Altri 90 minuti di applausi!!! :riverenza:
Io all'inizio sopportavo in silenzio ma poi ho capito che non serviva a nulla e gli altri se ne approfittavano. Così ho cominciato a rispondere a tono alle offese e alle stupidaggini che mi venivano dette anche se in questo modo mi sono fatto terra bruciata attorno. Meglio essere soli che con gente che non ti rispetta o ti sorride davanti e poi non gliene frega nulla di te.

Psico[a]patico 04-03-2019 19:14

Crescendo sono purtroppo rimasto molto permaloso.
Basta un’occhiata, una frase o un tono sbagliato, che entrò nella mia spirale di rabbia passivo aggressiva.

Peste Nera 05-03-2019 10:59

Re: La permalosità.
 
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Originariamente inviata da stellina0391 (Messaggio 2232872)
Grazie :)
Ti capisco. Pure a me è successa più o meno la stessa cosa. E alla fine pure io penso che sia meglio stare soli che male accompagnati. Vorrei solo che ci fosse un modo per essere tutti più rispettosi e gentili verso l'altro, così non ci sarebbe bisogno di allontanarsi o di innalzare sempre barriere per proteggersi dalle altre persone.

Il modo c'è eccome! Basterebbe non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te e non giudicarli solo dal loro aspetto esteriore. Ragiono così perché una vita (la mia) fatta quasi esclusivamente di solitudine, soprusi, derisioni e litigi mi ha notevolmente indurito il carattere e fatto di conseguenza diventare mooolto più permaloso. Comunque stellina0391 mi sembri una donna sensibile e intelligente, sfrutta queste tue qualità e non farti mai mettere i piedi in testa da nessuno, così vivrai meglio la tua vita e sarai più felice. Un saluto :ciao:

Fiore Di Loto 05-03-2019 12:12

Re: La permalosità.
 
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Originariamente inviata da stellina0391 (Messaggio 2232730)
Avere rispetto verso gli altri è molto importante. Sta alla base di tutti i rapporti.
Credo che ragioniamo in modo diverso: Io non mi "adeguo" se qualcuno mi offende e mi ferisce (e la persona che lo fa perde la mia fiducia per sempre), non sono più una ragazzina. Quindi per te se una persona ti insulta, ti offende, ti ferisce...il problema sei tu che non sei abbastanza "sicuro, maturo e completo"? Accidenti, non sapevo di avere la soluzione della vita proprio qui su questo forum: basta lasciarsi calpestare e ingoiare tutto ciò che ti viene lanciato contro, così si diventa saggi. A quanto pare se difendo me stessa evitando persone che mi fanno del male sono troppo egocentrica e stupida. Bene. Perfetto.

Ma no, penso che ci siamo un po' fraintesi. Anche io ritengo importante farsi rispettare, e rispettarsi, quando è necessario. Se qualcuno ad esempio fa qualcosa nei tuoi confronti col chiaro intento di ferirti, è ovvio che si sia chiamati a difendersi, e a non adeguarsi (per quanto anche questo a volte possa essere difficile). Il mio thread verte più su quei casi in cui può capitare che per degli eccessi di leggerezza o diversità caratteriale/valoriale ci si possa ferire tra persone che sono vicine e che comunque si vogliono mediamente bene. Quindi senza dolo, ma come mero "effetto collaterale" per via di tipologie di sensibilità che possono essere anche molto diverse. È anche raro se non impossibile che tra persone appena conosciute ci si "acchiappi al volo" e si riesca da subito ad evitare atteggiamenti o esternazioni che possano offendere l'altro/a. Trovo rientri nel naturale percorso di conoscenza (ma forse anche dopo) che possano esserci degli "intoppi" di questo tipo, con la speranza che col progredire della stessa possano accadere via via sempre meno (abbiamo sempre la fortuna, grazie a Dio, di cercare di spiegarci). La mia riflessione riguarda quindi principalmente i casi in cui le persone "come noi" è più facile si scottino e arrivino troppo precipitosamente a pensare che la persona che abbiamo davanti non faccia assolutamente al caso nostro, o che sia lei e SOLO lei a doversi adeguare a noi, e mai viceversa. Rendendo in questo modo, potrai convenirne, la nostra generale capacità di entrare in intimità con gli altri particolarmente ostica. Spero di essermi spiegato :)

Green Tea 08-03-2019 21:13

Re: La permalosità.
 
Essere permalosi per me non ha nulla a che fare con lo scherzo o la presa in giro. L'insulto e l'offesa non hanno giustificazioni e trascendono la permalosità. Sono situazioni in/evitabili, spesso da contestualizzare e che dipendono enormemente dal singolo.
Allontanarsi da chi ha un "carattere" o "modo di fare" incompatibile con il nostro è una scelta, ma la critica è INEVITABILE nei rapporti..
Spesso vorrei che il tempo scorresse in maniera disordinata, purtroppo non lo fa e capita di scontrarsi per cose su cui si è perfettamente d'accordo. Poi il giorno dopo ci si scusa.. o si ricevono scuse.. e quel litigio è passato.
Io non penso di essere permaloso, sicuramente lo sono stato, ma ho imparato ad accettare le critiche, a fermarmi a pensare, a prendermi sempre una parte della colpa.. perché se c'è stato un momento di incomprensione la colpa deve sempre essere spartita.. alle volte 90-10, altre 50-50.


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