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Ma se per curare la sessuofobia...
...da quel che si legge online userebbero la tecnica del "avvicinare gradualmente il soggetto allo stimolo ansiogeno sempre di più..."
Cosa si dovrebbe usare a un certo punto, le prostitute? No, no, non voglio aprire una discussione di quelle semiserie a casaccio, né sto chiedendo informazioni per me stesso, ma me lo chiedo davvero, come pensano praticamente di "avvicinare qualcuno allo stimolo sessuale"? Qualcuno ne sa qualcosa? |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
La fobia sessuale ha diverse forme, dipende da caso a caso.
Sessuofobia Non credo comprenda l'andare a prostitute come step finale, ma di avvicinarsi al sesso tramite stimoli minori, al fine di essere pronti e non evitare situazioni sessuali qualora si presentassero. |
Se una persona non ha l'occasione di avere rapporti sessuali forse nel suo caso la sessuofobia non si presenta neanche, perché una fobia si manifesta nel momento in cui c'è l'evento o la situazione di cui si ha paura, ma se quella situazione non c'è mai allora non c'è mai nemmeno la paura.
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Una fidanzata? Con cui iniziare baciandosi, abbracciandola, toccandosi? Presumo si intenda quello, non vedo differenza comunque fra una ragazza o una prostituta in questo senso
Però mi sa che intendono sessuofobia limitata all ambito sessuale, cioè qualcuno che comunque non ha problemi a trovarsi una compagna o compagno |
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Ma ci si avvicina tramite immagini statiche, video in movimento, studio dell'effettiva pericolosità di alcune specie, etc, insomma un modo di familiarizzare con l'oggetto della nostra paura. Ora non sono un'esperta in materia, ma le esposizioni sono sempre di questo tipo qui. Si sviscerano i pensieri disfunzionali a riguardo, smontandoli uno ad uno attraverso la razionalizzazione con l'aiuto del terapeuta e si fanno questi esercizi espositivi portando poi l'esperienza ed emozioni annesse in seduta. Poi dipende anche dal tipo di sessuofobia cosa può essere più o meno utile. L'andare a prostitute potrebbe anche essere un modo di sperimentarsi del paziente, qualora lo ritenesse necessario. Queste cose si decidono insieme caso per caso. |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Ma se non si hanno contatto con l’altro sesso, la sessuofobia quando si manifesta?
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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In ogni caso, solitamente la fobia sessuale o problemi relativi al sesso, si manifestano in persone che hanno relazioni e scoprono di avere determinate difficoltà. |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Si può anche pensare al sesso come qualcosa di sporco, sbagliato, disgustoso, si possono avere problemi nel vedere scene di nudo o sessuali nei film (non necessariamente porno), problemi con la masturbazione, etc. |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Edit: mi chiedo in effetti come possano medici e simili avere la libertà di consigliare con leggerezza alla gente di avere "una vita sessuale attiva" senza prima preoccuparsi di valutare la di quella gente sensibilità religiosa. |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Anche gli urologi, ad esempio. |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
in Giappone esistono cose come il fidanzato in affitto (senza rapporti sessuali però) e ragazze ''amiche'' con cui si può chiacchierare o abbracciare ecc (tutto ciò che non comprenda rapporti sessuali o toccare i genitali).
Per chi ha molte difficoltà col sesso opposto non penso siano male come idea, ma da noi non esistono |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
Ma poi se dici alla gente che non ti masturbi, la gente mica ti guarda male perché pensa "oddio, ma fa malissimo alla salute!". Al massimo ti guarda male perché pensa "oddio, non si masturba".
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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In definitiva, checché se ne dica, questi sono gli effetti principali, dal punto di vista di un qualsiasi religioso che si ritrova magari pure ad esser definito dalle masse "bigotto". |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Io non posso lamentarmi se il medico mi suggerisce di mangiare sano, fare movimento e smettere di fumare, poi sono libera di decidere se seguire il suo consiglio oppure no, non è che mi obbliga. |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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In effetti ci sono diversi significati che si possono attribuire alla parola. Io intendevo quello descritto da questa frase: 'ha significato di "aconfessionale", ossia dislegato da qualsiasi autorità confessionale, ecclesiastica (o non ecclesiastica), e quindi da qualsiasi confessione religiosa (o non religiosa)'; oppure più in basso nella stessa pagina: "il laico è chi propende per una netta separazione della vita delle istituzioni dall'influenza delle confessioni religiose, ossia per indicare chi si ispira ai valori della laicità. Per estensione laico è anche chi desidera una minore influenza delle confessioni religiose nella società". Riferendolo a Stato significa, secondo questa accezione, che non vincola gli ambiti della vita pubblica, come ad esempio quella della ricerca, o le scelte dei singoli ai precetti religiosi. E mi sembra la situazione anche dell'Italia, nonostante la forte componente cattolica, visto che, per esempio, c'è la libertà di abortire da diversi decenni. |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Ma ad esempio la situazione del menzionato aborto è non poco ostacolata dalla gran quantità di obiettori di coscienza a quanto pare. |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Non vedo come garantire l'assoluta assenza di affermazioni indelicate, una volta che si va a colloquiare con uno specialista di queste problematiche. Non vedo cosa dovrebbero consigliare sessuologi o urologi per evitare di incappare nell'accusa di "indelicatezza" o di "turbamento di una coscienza". |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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... Ah giusto, una cosa del genere sarebbe considerata quasi quasi razzismo, e scatenerebbe non poche polemiche. ... Che società assurda. |
Re: Ma se per curare la sessuofobia...
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Il fatto che sia una persona religiosa non impedisce mica di parlarle degli effetti dell'attività sessuale, se si è recata spontaneamente da un sessuologo non può mica aspettarsi che parli di gastronomia. Poi sta a lei/lui decidere. |
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