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Cellulari in classe: autorizzati
Link alla notizia:
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...ttica/3757400/ http://www.secoloditalia.it/2017/09/...-po-di-studio/ Quella bischera della ministra Fedeli sta studiando la possibilità di autorizzare l'uso dei cellulari in classe, per "motivi di ricerca". Secondo me, i cellulari sono la principale fonte di distrazione. Gli alunni in classe sono notoriamente poco attenti; se gli viene concesso anche l'uso dei cellulari, finisce che a scuola faranno solo presenza. È un provvedimento utile E dannoso: - utile per i governi che si troveranno a governare una massa sempre più ignorante e facile da manovrare; - dannoso per gli studenti e l'Italia in generale. Potrei brontolare per ore contro l'abuso dei telefoni e le comitive che, invece di parlarsi, stanno chinate sugli smartphone, ma risulterei noioso e scontato. Che ne dite? |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
Ah perchè ora gli studenti non li usano? Li usavamo noi quando ancora avevamo i telefoni non smartphone o, comunque, non come quelli di oggi, figuriamoci se non li usano già ora, ovviamente di nascosto
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Se non puoi sconfiggerli....
No, vabbhè, scherzi a parte; è già abbastanza paradossale che l'uso o non uso del cellulare debba venire normato. Idealmente, sarebbe l'interesse verso quanto spiegato e il coinvolgimento degli studenti ad evitare che questi stiano a trastullarsi con mezzi vari. Che è abbastanza utopico, ma di fatto, se non agisci su quello, il mezzo di distrazione se non è uno, è l'altro. |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
Sono d'accordo con TheCopacabana.
Non c'entra ma c'entra: proprio ieri la visione dello straordinario Austerlitz di Sergei Loznitsa mi ha lasciato a dir poco sgomento. E non si trattava mica solo di ragazzini... http://www.paperstreet.it/wp-content...l-1024x576.jpg |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
I danni citati da copacabana sono già presenti, non cambierebbe una virgola in peggio se li usano in classe, perchè è già peggio
Se invece parliamo solo di ricadute nell'attivita scolastica, mi pare una sciocchezza che porterebbe solo distrazioni Poi che ricerche si devono fare in classe? Gli approfondimenti li deve proporre e spiegare l'insegnante Questi ministri sono incapaci senza idee che sanno solo partorire stronzate per far vedere che fanno qualcosa, che innovano, che proiettano il paese nel futuro Ma vaffanculo |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
I neuroni completamente bruciati che produce instagram, insieme ai libri indottrinati che si usano a scuola, creeranno e stanno creando un vero esercito di zombie.
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Il mio cervello è rimasto in letargo per 13 anni su quei banchi; io penso che il riflettere sia un qualcosa di impossibile da trasmettere in ambienti simili, dove nessuno conta un c***o e tutti devono solo eseguire gli ordini dell'insegnante alla ricerca affannosa del voto. Suvvia, se si devono annoiare inutilmente gli studenti per 6 ore di fila trovo positivo il fatto che almeno venga concesso loro il giochino per lo svago.
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
Una rincoglionita con un diploma triennale fa il ministro, non c'è da stupirsi
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
Vabè comunque non si tratta di regolamentare il cazzeggiare con lo smartphone. Dovrebbe sempre essere ai fini didattici. Poi lascia stare che i ragazzi lo fanno, ma lo farebbero con o senza una circolare (che vieta o che consente), ed entrambe le volte sarebbe sbagliato prima di tutto nei loro stessi confronti.
Sinceramente, la cosa più fastidiosa in classe è il chiasso. Tolto quello, chi vuole seguire la lezione la segua, chi sceglie di non farlo e cazzeggiare col cell, dovrà prendersi per forza le proprie responsabilità quando sarà l'ora delle valutazioni. Infatti non sono contro l'uso del cellulare in classe se il tizio si sta zitto e buono e lascia alle altre persone il diritto di seguire la lezione in pace, fosse per me consentirei proprio di lasciare la classe a chi non fosse interessato, così si perde molto meno tempo e fatica. Certo è da comprendere anche lo studente che magari quel giorno non è per niente interessato, e allora che dovrebbe fare? Guardare il vuoto per ore? Perché è così che succede eh. Usare il telefono per scrollare cazzate su facebook non è il massimo, ma se uno è costretto a rimanere in classe non è che ci sia molto da fare (sempre ammesso che uno non abbia sbatti di seguire). Lo so magari pure pensarla in modo così liberale ha i suoi difetti, però che ci devo fa', per me è semplice : "vuoi seguire la lezione? No? Allora fai il cazzo che ti pare, basta che non interrompi la lezione e disturbi il resto della classe". |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
Adesso, ragazzi, prendete i vostri smartphone e aprite questo video che spiega bene come calcolare la radice quadrata, ché io c'ho da fare.
I bambini povery che non hanno uno smartphone sono pregati di uscire dalla classe. |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
Io sono d'accordo con la ministra, almeno in teoria.
Proprio perché gli smartphone sono la principale fonte di distrazione, in questo mondo assediato da continue minacce alla concentrazione, ha senso che fin dalla scuola si impari a gestire lo strumento, anziché farsi gestire da esso. Non venitemi a dire che gli smartphone, se usati correttamente, non siano strumenti utilissimi e potentissimi, specie in ambito didattico. Io capisco che chi non è un nativo digitale e ha un consistente numero di primavere sulle spalle faccia fatica a cogliere la portata rivoluzionaria di avere in tasca una vera e propria biblioteca mondiale multimediale accessibile in qualunque momento, ma cercate di usare un briciolo di fantasia. Ad esempio: mentre la prof di storia spiega un argomento secondo il punto di vista istituzionale, un ragazzo può cercare informazioni ulteriori, trovando punti di vista alternativi. Questo può essere il seme di una discussione, che stimola il senso critico e detronizza il modello classico di istruzione dall'alto al basso, senza possibilità di replica* in favore di un modello più circolare, dove la conoscenza si sviluppa da ogni direzione utile. Andando oltre, introdurrei ore dedicate all'educazione alle buone maniere nel mondo digitale, spiegando le buone norme di comportamento da tenere sia irl (tenere il cellulare in tasca quando si esce con gli amici ad esempio) sia online (es: la pericolosità di mandare scatti intimi ad altri, o le buone norme per non trovarsi vittime di malware, o anche come discutere sui forum e gruppi in maniera civile e come gestire gli troll) Capisco che i cambiamenti facciano sempre paura, ma che lo si voglia o no i cambiamenti avvengono. La scelta è se gestirli o viverli passivamente. *modello educativo che ha prodotto mostri della ragione come i complottisti, il gentismo becero, il revival razzista, la sfiducia acritica verso le istituzioni e la ricerca di nuovi guru, l'ignoranza in campo medico, ecc. ecc. |
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- il formarsi di individui incapaci di badare a sé stessi; d'altronde, se il mondo necessita di ingegneri e tu invece sei ignorante come una capra, dove pensi di andare?; - il formarsi di individui completamente antisociali (vedi le baby gang di Napoli). |
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Un minorenne è una persona che si sta formando, deve essere accompagnato nella crescita culturale ed anche in quella umana, frequenta la scuola perché obbligato e il più delle volte non ne capisce la necessità, non puoi lasciarlo a se stesso |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Non mi pare che tale proposta di legge voglia rendere telematiche le scuole... Quote:
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
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La nostra scuola pubblica non funziona, è rotta nei suoi aspetti più basilari, lo scenario di cui parli tu è come voler rifare la carrozzeria ad un auto col motore da sostituire e le ruote bucate Non si riesce ad avere una scuola che rispetti i parametri MINIMI di qualità necessari, e il ministro pensa a lavare la testa all'asino |
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
Il problema non è la tecnologia, il problema è che il normale processo cognitivo ha bisogno della manualità per essere elaborato dalla mente. Sono d'accordo ad esempio nel dare a dei ragazzi dei tablet dove poter scrivere, fare mappe, ecc. a mano libera, ma non sono d'accordo nella ricerca infinita di materiale scritto e già pronto - un copia/incolla di utilità vicina allo zero e che può benissimo anche far danni.
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Il complottista invece cerca conferme alla sua teoria, e le trova sempre. Se pubblica la sua teoria è solo per trovare altre conferme, e chi invece la falsifica viene considerato membro del complotto. Il "maggior relativismo" di cui tu parli promuove un approccio critico ma aperto. L'autoritarismo invece può condurre a due risultati: o la fede cieca o la sfiducia globale e la ricerca di autorità alternative; entrambi approcci chiusi. Quote:
Ad esempio ci sono stati casi di persone (o parenti di) affette da malattie incomprese e/o ritenute incurabili, dove la forte motivazione li ha condotti a produrre ricerche individuali che hanno poi avuto validazione dal mondo scientifico (es: olio di lorenzo). Comunque stiamo andando OT. |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Quel che voglio dire è che si fa presto a dire "ahh i giovani d'oggi". Quando ero giovane io odiavo gli adulti che lo facevano. Ma chissà perché la maggior parte dei miei coetanei, che all'epoca concordavano con me, ora fanno la medesima cosa. E se si va indietro nel tempo ci si ritrova mutatis mutandis con le stesse identiche dinamiche. Prima era il walkman. Prima ancora il rock&roll e i vinili. La tv, la radio. I romanzi proibiti. Il jazz. Forse che prima di interrogarci del declino della nostra gioventù sarebbe il caso di interrogarsi su che esempio stiano dando gli adulti? Perché prima o poi si esce dalla scuola, non c'è più il prof che controlla. E allora cosa succederà, con questi giovani che hanno imparato a non usare il cellulare in momenti inopportuni solo perché sotto lo schiaffo di un'autorità indiscutibile? Dai. Come se non aveste mai visto dei "grandi" che passavano serate con gli amici appiccicati tutto il tempo allo schermo di uno smartphone.... |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Chi pensa che i vaccini son giusti, cerca conferme di questo e le trova sempre e chi invece la falsica viene considerato solo un complottista, paranoico mezzo fuori di testa, ignorante che non capisce le giuste proporzioni e nozioni basilari di logica o e' in cattiva fede. Quote:
Lo stesso se sono l'azienda di cellulari (cellulari, cosi' rimaniamo in tema) che finanzia una ricerca se i cellulari fan bene, nulla o male per me fondamentale e' sicuramente l'amore per la verita', mica i miei sporchi interessi. |
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1) Mi metto a studiare medicina; 2) CREDO a Burioni (che mi sta sulle palle); 3) CREDO ai coniugi Montanari; 4) Rimango scettico. Ovvio che l'opzione più rispettosa nei confronti della scienza sarebbe la prima, ma, come ho detto prima, non si può sempre sapere tutto. Dunque prima o poi arriverà la questione (se non quella vaccini, quella che analizza i vantaggi dell'uscita dell'Italia dall'euro, ad esempio) che ci costringerà ad optare per la quarta opzione; ma ciò è ovviamente problematico. PS: chiedo scusa all'autore della discussione per l'OT, ma non sono riuscito a resistere, questo tema è troppo stimolante. |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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La differenza sta nel fatto che la seconda va costruita, e può anche esser facilmente persa. La prima invece è un atto totalmente irrazionale, trascende la logica. In altre parole la fiducia è un'euristica che ci permette di valutare la probabilità di veridicità di una data cosa. Per superare l'empasse sui vaccini che mi hai esemplificato: 1) è stato dimostrato che i vaccini prevengono l'insorgere di malattie infettive; 2) è stato dimostrato che le tesi sulla tossicità dei vaccini e sulla loro correlazione con l'autismo è infondata (in alcuni casi, come il più celebre caso wakefield, si tratta di manipolazione dolosa dei dati, per fini meramente speculativi.) 3) è abbastanza ovvio smontare la teoria della cospirazione di bigpharma, visto che senza vaccini ci sarebbero più malati e quindi maggiori spese mediche. 4) c'è stato un preoccupante aumento delle malattie esantematiche in italia, che è stato correlato al calo delle coperture vaccinali. Ora si tratta di decidere non tanto se stia più simpatico Burioni o i Montanari. Ma di prendere il rasoio di occam e decidere se ha più senso: Un complotto ordito da decine se non centinaia di migliaia di persone (solo in italia, in tutto il mondo milioni) per speculare sulla salute dei bambini, contrastato da eroici individui che hanno scoperto l'imbroglio collettivo nonostante la collusione di importanti istituzioni come il ministero della salute e l'OMS; Una decisione drastica per correggere la rotta verso un pericoloso calo di copertura vaccinale e relativo aumento di malattie connesse, contrastata per fini squisitamente politici ed economici da individui che speculano sulle paure altrui. Lascio a te le conclusioni; ma capisco come mai alcune tesi siano suggestive. La psicopatia di alcuni individui e il relativo clamore mediatico fa tanto paura da far creder possibile che esista un clan di psicopatici che pur di guadagnar soldi son disposti a usare e abusare della salute dei bambini. Capisco da dove nascano certe suggestioni; ma se la razza umana fosse infestata da una mole così importante di pazzi criminali, non credi che ci saremmo estinti da mo'? Quote:
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
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PS: ULTIMA RISPOSTA OT (promesso). |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Ma nessuno sta demonizzando lo strumento, il tuo concetto di buona scuola mi sta benissimo, quello che trovo irritante è che sembra una presa in giro quella del ministro, perché la sua missione dovrebbe essere quella di riparare le fondamenta, solo dopo costruirci sopra |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
Io invece trovo dannoso sia la perdita dell'uso della scrittura, sia del gusto della lettura , sia del contatto con la lingua italiana, queste sono le basi
Il risultato è un popolo adulto acritico, ignorante, isterico, umorale , incapace di pensieri articolati e riflessioni , sempre pronto a seguire slogan e personaggi alla grillo che ti distolgono dal fastidio di pensare, perché sono li a farlo per te e servirti le conclusioni Siamo un popolo che non legge, e un popolo che non legge porta ai risultati che vediamo ogi giorno, dalla politica corrotta alla mancanza di senso civico Se mancano queste basi puoi mettere tutti gli orpelli che vuoi, non farai altro che peggiorare la situazione |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
Abbiamo adolescenti che faticano a mettere in parole una frase corretta, articolo sostantivo verbo. . e pensano che sia importante far loro pratica di andare a trovare le informazioni su wikipedia ?
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
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"Riparare le fondamenta" sarebbe bello, in ogni ambito. Onore a chi ce la fa. Ma non si può considerare offensivo l'occuparsi del miglioramento in senso evolutivo anziché innovativo. I mezzi son quel che sono: chi potrebbe fare di meglio, tenuto conto dei numeri attuali in parlamento, delle diverse sensibilità, dei limiti di budget, ecc? La domanda da porsi è: questo provvedimento, all'atto pratico, può esser utile o no? La risposta che ho dato io è affermativa (con riserva sull'implementazione), e le argomentazioni penso di averle esposte esaustivamente. |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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E non e' solo questione di miglior diagnosi, anche il tasso di suicidio e' piu' alto. Il cellulare potrebbe avere il suo ruolo in cio' o comunque bisogna interrogarsi sulla loro vita e abitudini visto che non pare se la passino in generale cosi' bene. Poi be' io fortunatamente con la scuola ho finito. non ho figli o parenti piccoli quindi me ne frega relativamente (al di la' delle ripercussioni sulla societa' che mi becco anch'io). Quote:
Per fare una ricerca un giorno si puo' andare in aula computer, perché francamente e' molto dispersivo cercare notizie, te lo dico io che non usavamo ste cose multimediali, ma la scuola si vantava di farci usare il metodo sperimentale- induttivo invece che deduttivo insomma cercare le notizie da libri vari o ragionandoci noi (morale, ho imparato pochissimo nei tre anni li' , lacune vergognose, va bene che per motivi logistici poi ho cambiato scuola) E poi c.zo che ci va per saper che una ricerca , informazione si puo' considerarla valida se sotto c'e' una biografia che insomma se ne prende la responsabilita'? meglio se si tratta di libri scientifici e peer-reviewed? cioe' ok te lo devono dire, ma finisce li', io l'ho imparato senza aver mai usato il cellulare a scuola (ah, no, gia' io son complottista, i risultati su di me non son stati ottimali.. ma le cose le so anch' io, per fare una tesi non userei il sito tuttocomplotti.it , non voglio mica imbarazzamenti e rischiare che non sia accettata...poi per conoscenza mia posso anche credere al mio amico di cui mi fido ciecamente che mi dice che suo padre gli ha confessato prima di morire che ha lavorato per gl alieni (non e' questo il caso)... a dire il vero ora che faccio la tesi ho il problema opposto, devo tener nascosta la montagna del complotto, io lo vedo l'elefante nella stanza e mi ci imbatto senza volerlo, invece devo far finta che non ci sia e portar l'attenzione lontano da esso, credo abbia contribuito al mio blocco su questa cosa) |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
Io sono favorevole, così, pensandoci in modo immediato e superficiale. Sarebbe come legalizzare la cannabis, intanto chi la vuole usare la trova lo stesso. La chiave sta nel regolamentare la cosa, come fai a controllare il tutto? Magari ne autorizzi l'uso solo in determinati momenti , magari per studiare più a fondo dato argomento.
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
per i bambini elettrosensibili ( link 1 , , link 2 , link 3 ) sara' una gioia dopo il wifi e le lavagne multimediali anche dover digitare sui cellulari perche' lo dice il maestro (che poi i cellulari fan male a tutti, lo stesso articolo del topic starter parla di possibili ripercussioni per la salute e i bambini e ragazzini hanno anche il cranio che assorbe piu' radiazioni)
ah, gia', ma l'elettrosensibilita' (di cui io soffro, pare riguardi l' 1-3% della popolazione) non esiste, e' psicosomatico, suggestione e effetto nocebo ("quindi niente storie assurde, e fai anche tu la ricerca sul cellulare") ammetto che questo a cui raramente si pensa condiziona molto la mia opinione sul tema che altrimenti sarebbe piu' aperta |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Personalmente, data la mia esperienza scolastica, non credo siano i mezzi ( che siano libri, computer o telefoni ) a fare la differenza, quanto un buon docente, in grado di far comprendere ai ragazzi quanto abbiano ancora bisogno di formarsi e crescere: un modello di istruzione troppo interattivo ed indipendente da una figura adulta di riferimento credo invece sia proprio di incentivo alle tendenze "gentiste" ( "perché ascoltare qualcun altro? Cerco da solo, mi faccio le mie idee, trovo opinioni che le confortino, mi dò ragione da solo" ). |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Davvero il divieto totale vi sembra la strategia opportuna d'uso per questi strumenti? Quando lavoravo, durante le riunioni, l'utilizzo del cellulare (per cazzeggio, per svolgere attività lavorative anziché concentrarsi sulla riunione, o per fini legati alla riunione stessa) era diffuso. Secondo me il problema della critica è che contrappone al divieto la deregolamentazione totale, mentre quel che vado dicendo io è che ci vuole una regolamentazione che sia più elastica e che tenga conto del potenziale di questi strumenti. Quote:
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Re: Cellulari in classe: autorizzati
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L'uso lo regolamenti facendolo lasciare sulla cattedra all'ingresso in aula, e restituendolo all'uscita, come fanno gia in alcune scuole |
Re: Cellulari in classe: autorizzati
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Vedevo che come finiva la lezione all'universita' (che guardicchiavano anche durante comunque) tutti si buttavano sul cellulare, lo stesso piuomeno accade quando vedi uscire dagli uffici, tutti attaccati al cellulare... In effetti mi ricordo che anch'io quando avevo iniziato a lavorare ed ero in un posto sperduto e partivo la mattina presto e tornavo la sera tardi e coi colleghi non e' che mi sentissi chissà quanto a mio agio sognavo un internet point nelle vicinanze per la pausa pranzo (all'epoca non c' erano smartphone e tablet), ero fin andata a chiedere la password per il wifi nel parco per poter connettermi un minimo e dire che problemi di elettrosensibilita' li avevo gia' avuti, anche se all'epoca poi attenuatisi, va bene che non funzionava... Ci si puo' chiedere anche se questo bisogno di estraniarsi, scappare, anche solo per poco, ma insomma essere meno coinvolti in quel che si vive, sempre un po' altrove con la mente (dico anzitutto psicologicamente , non necessriamente intelletualmente) non sia una cosa negativa... e creata in parte dalla stessa abitudine a fare cosi'...ma e' un discorso probabilmente troppo filosofico che non ha a che fare con la questione concreta qui discussa. Pero' leggevo che internet e il telefonare rende meno presenti nello spazio-tempo (mindfulness), un po' dissociati dalla realta' presente che si vive, ed in effetti e' vero , uno e' a scuola, o al lavoro o con gli amici ed e' come se una parte di se' fosse invece sempre sul forum, su facebook e quant'altro. Mi ricordo un topic in cui qualcuno diceva che faceva passeggiate con la musica, ma voleva adesso provare applicazioni di realta' aumentata e simulazioni... ma guardare la realta' in faccia fa cosi' schifo? (qualcosa ancora si salva, il sole, i fiori ecc. per non parlare magari di andarci con un amico... ma anche vedere chesso' il cantiere fermo da tempo, o l'atteggiamento della vecchietta col nipote ecc. danno elementi sulla realta' , se no ha ragione TheCopacabana che siamo un popolo, anzi un pianeta di alienati a cui posson fare qualunque cosa, basta che non la dicano in tv o nei siti che i più guardano, tanto il mondo vero chi lo vede più ) Secondo me col cellulare a scuola si ribadisce che questo e' un' appendice praticamente inseparabile dalla persona, per cui anche al di la' di considerazioni di salute, sarebbe come nell' esempio di Marco Russo del rock and roll se capendo di non poterlo contrastare lo mettessero allora di sottofondo alle lezioni e ci facessero una ricca serie di lezioni snodate lungo tutto il percorso scolastico sulla musica in educazione musicale, sui testi chesso' in lezione di inglese, sui riferimenti magari in lezione di letteratura ecc. |
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