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E. Scrooge 16-01-2018 11:16

Ritiro sociale
 
Ho notato che, nonostante la sociofobia, molti qui riescono a lavorare e a vivere da soli. Volevo sapere invece quanti di voi si auto-definiscono (come me) "ritirati sociali", ossia quanti qui sono neet senza relazioni al di fuori della famiglia d'origine. Quanti anni avete? A che età vi siete isolati? Se vi va, potreste esporre le motivazioni che vi hanno spinto ad isolarvi?

S.Marco91 16-01-2018 11:34

Re: Ritiro sociale
 
Sono in ritiro sociale da diversi mesi:
sto tagliando tutti i ponti e esco sporadicamente
a 2 esami dalla laurea sono mesi che ho smesso di studiare
ormai 27enne
zero obiettivi o zero ambizioni lavorative

motivazione: da sempre solitario e incline alla depressione, 0 donne o relazioni, spirale discendente dell'ultimo triennio innescata dall'ansia per l'università e da vari insuccessi.

obiettivo: lento ma progressivo azzeramento sociale.

Hartigan 16-01-2018 11:59

Re: Ritiro sociale
 
29 anni senza lavoro e senza amici.
Vivo con i miei e più avanti vado e più scivolo nell'apatia. Come già dissi in un altro thread, me ne andrò quando non ci saranno più i miei.

Mi sono reso conto di essere un difetto di fabbrica e che ogni sforzo fatto per uscire dalla mia condizione è risultato goffo, inutile e mi ha irrimediabilmente fatto abbassare la cresta. A quanto pare la parola fallito l'ho scritta in faccia.
Ambizioni e obiettivi? Leggere tanto e guardare molti film, anche se col tempo che passa non riesco più a gustarmeli come una volta.

Mi rattrista tutto ciò. Molto spesso mi immagino in una "vita alternativa" dove sono felice e rendo felice gli altri, ma tutto si limita solo al sogno.

limitless 16-01-2018 12:00

Re: Ritiro sociale
 
Vivo una situazione di semi reclusione da un paio di anni ormai, precisamente dopo la fine del primo superiore , da li in poi mi sono isolato con relativi alti e bassi. Negli ultimi due anni sono riuscito a lavorare solo l'estate , poi di nuovo isolamento, anche se devo dire che negli ultimi sei mesi le cose si erano un po' smosse...

infinitesimale 16-01-2018 12:06

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 2056788)
Sono in ritiro sociale da diversi mesi:
sto tagliando tutti i ponti e esco sporadicamente
a 2 esami dalla laurea sono mesi che ho smesso di studiare
ormai 27enne
zero obiettivi o zero ambizioni lavorative

motivazione: da sempre solitario e incline alla depressione, 0 donne o relazioni, spirale discendente dell'ultimo triennio innescata dall'ansia per l'università e da vari insuccessi.

obiettivo: lento ma progressivo azzeramento sociale.

e le tasse dell'uni continui a pagarle?

S.Marco91 16-01-2018 12:09

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da infinitesimale (Messaggio 2056807)
e le tasse dell'uni continui a pagarle?

Si, ho soldi da buttare se è questo che ti preoccupa.

E. Scrooge 16-01-2018 12:14

Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 2056810)
Si, ho soldi da buttare se è questo che ti preoccupa.

Io dovrò pagarle per chiedere la rinuncia agli studi; rido per non piangere.

S.Marco91 16-01-2018 12:18

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2056813)
Io dovrò pagarle per chiedere la rinuncia agli studi; rido per non piangere.

io attualmente non posso abbandonare, spero che torni la voglia.

E. Scrooge 16-01-2018 12:20

Quote:

Originariamente inviata da limitless (Messaggio 2056801)
Negli ultimi due anni sono riuscito a lavorare solo l'estate

Se posso chiedere, tu vivi il lavoro come un'opportunità, una meta sintomo di "guarigione", oppure come un qualcosa che non piace ma va fatto e stop? Dico questo perché vedo che molti qui vorrebbero lavorare ma non riescono a causa della tristezza, io invece vivo questo aspetto in modo del tutto differente: vedo il lavoro come un qualcosa di indegno o disumano. Per chi non lo sapesse io fino ad ora mi sono categoricamente rifiutato di lavorare.

infinitesimale 16-01-2018 12:21

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 2056810)
Si, ho soldi da buttare se è questo che ti preoccupa.

sempre ste risposte acide del cavolo.
Ho chiesto perché anch'io le sto pagando e non so se fare rinuncia o meno.

E. Scrooge 16-01-2018 12:28

Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 2056816)
io attualmente non posso abbandonare, spero che torni la voglia.

A me la voglia non tornerà mai; trovo che le discipline umanistiche siano troppo bistrattate nelle università: nessun obiettivo in chi insegna, nessuno in chi impara, fatta eccezione per la smania opportunista di ottenere il 'pezzo di carta'. Inoltre, con una laurea simile potrei fare al limite l'insegnante, cosa che solo a pensarci mi fa venire la nausea.

S.Marco91 16-01-2018 12:30

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da infinitesimale (Messaggio 2056818)
sempre ste risposte acide del cavolo.
Ho chiesto perché anch'io le sto pagando e non so se fare rinuncia o meno.

no, non voleva essere una risposta acida. Ti dicevo semplicemente che sto buttando da anni denaro fuori dalla finestra con l'università.
Se vuoi fare la rinuncia ti consiglio di pagarle, per evitare problemi futuri, meglio non avere pendenze.

hermit94 16-01-2018 12:37

Re: Ritiro sociale
 
Sostanzialmente sono un ritirato. La casa è un grande rifugio ultimamente faccio molta molta fatica ad uscire

E. Scrooge 16-01-2018 12:42

Pubblico alcuni link di interviste o documentari sul ritiro sociale, sono diffusissimi quindi penso li conosciate già, nel caso contrario spero vi possano interessare:

"Psiche" di Luigi Zoja - 4/4 - L'individualismo estremo e il ritiro sociale --> https://m.youtube.com/watch?v=zoLLfq_ifNg

Hikikomori e ritiro sociale in Adolescenza - Antonio Piotti - Interviste#38 --> https://m.youtube.com/watch?v=Gv9qMWXVFUY

Mystery Of The Missing Million --> https://m.youtube.com/watch?v=HWY5hzcG_FY

Hikikomori: Japan's isolated and withdrawn shut-ins --> https://m.youtube.com/watch?v=Jyfnl8K8fJM

E. Scrooge 16-01-2018 12:46

Quote:

Originariamente inviata da lifeisnow (Messaggio 2056827)
Sostanzialmente sono un ritirato. La casa è un grande rifugio ultimamente faccio molta molta fatica ad uscire

Io esco solo per andare a correre (un paio di volte a settimana) e per fare qualche visita ai musei della zona. Per il resto passo le mie giornate fra i libri, i film e FS.com.

E. Scrooge 16-01-2018 13:15

Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 2056788)
obiettivo: lento ma progressivo azzeramento sociale.

Interessante. Mi stavo chiedendo, dato che i ritirati sociali come noi sono uomini per definizione non funzionali alla preservazione della società dei consumi in cui ci troviamo a vivere (infatti, fosse per me, fatta eccezione per ibs, sito su cui compro i libri, i negozi avrebbero già chiuso i battenti da tempo), mi stavo chiedendo, qualora diventassimo milioni, come in Giappone, le cui stime parlano di 2000000 di casi, secondo voi quale stigma potrebbe colpirci? Sappiamo tutti di che cosa è capace l'uomo avido di denaro. Cioè, fino a che punto la società potrebbe arrivare allo scopo di obbligarci a condurre una vita "normale" (cioè funzionale all'economia)? Io possiedo molta immaginazione, quindi stavo già pensando a campi di concentramento per fobici o cose simili, voi ci pensate mai a cose del genere?

S.Marco91 16-01-2018 13:29

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2056862)
Interessante. Mi stavo chiedendo, dato che i ritirati sociali come noi sono uomini per definizione non funzionali alla preservazione della società dei consumi in cui ci troviamo a vivere (infatti, fosse per me, fatta eccezione per ibs, sito su cui compro i libri, i negozi avrebbero già chiuso i battenti da tempo), mi stavo chiedendo, qualora diventassimo milioni, come in Giappone, le cui stime parlano di 2000000 di casi, secondo voi quale stigma potrebbe colpirci? Sappiamo tutti di che cosa è capace l'uomo avido di denaro. Cioè, fino a che punto la società potrebbe arrivare allo scopo di obbligarci a condurre una vita "normale" (cioè funzionale all'economia)? Io possiedo molta immaginazione, quindi stavo già pensando a campi di concentramento per fobici o cose simili, voi ci pensate mai a cose del genere?

Buona osservazione.
Secondo me verremo semplicemente espulsi come scorie della società o indotti a consumare senza uscire di casa, cosa già possibile eccezion fatta per i servizi alla persona.
"campi di rieducazione" sarebbero troppo costosi e non attuabili.
Da parte mia mi auguro un downshifting generale della società soprattutto per l'acquisto di beni di consumo durevoli. Si renderanno prima o poi conto che la domanda non può essere incrementabile all'infinito e prima o poi si incontra un livello di prezzo sotto al quale non si può andare.
Saranno guai per gli estroversi consumasti che si potrebbero ritrovare in breve col sedere per terra.

S.Marco91 16-01-2018 13:48

Re: Ritiro sociale
 
vai a vederti il thread "ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale

Hartigan 16-01-2018 13:55

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2056862)
(...) Sappiamo tutti di che cosa è capace l'uomo avido di denaro. Cioè, fino a che punto la società potrebbe arrivare allo scopo di obbligarci a condurre una vita "normale" (cioè funzionale all'economia)? (...)

https://it.wikipedia.org/wiki/Tassa_sul_celibato

In passato c'è già stato un piccolo tentativo.
Quindi non solo uno non riusciva a trovare l'amore della sua vita, ma doveva pure essere punito per questo! :piangere:

Hor 16-01-2018 13:55

Re: Ritiro sociale
 
Lavoro da casa e da casa non esco se non per andare al supermercato a procacciarmi il cibo.
Quindi a tutti gli effetti posso essere considerato un ritirato sociale.
La situazione va avanti da un bel po', direi almeno cinque anni, con isolamento progressivo (i.e. venire meno dei pochi contatti amicali che ho avuto).
Nonostante sia seguito da psichiatra e psicologa non riesco a venirne fuori (letteralmente).
La situazione non mi fa star bene.

S.Marco91 16-01-2018 14:00

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Hartigan (Messaggio 2056896)
https://it.wikipedia.org/wiki/Tassa_sul_celibato

In passato c'è già stato un piccolo tentativo.
Quindi non solo uno non riusciva a trovare l'amore della sua vita, ma doveva pure essere punito per questo! :piangere:

oppure due celibi si univano per frodare il fisco e trovavano la felicità uniti dal risparmio fiscale :sarcastico::sarcastico:

Hazel Grace 16-01-2018 14:15

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2056817)
io invece vivo questo aspetto in modo del tutto differente: vedo il lavoro come un qualcosa di indegno o disumano. Per chi non lo sapesse io fino ad ora mi sono categoricamente rifiutato di lavorare.

e come ti mantieni? no pensi sia anche un modo per renderti indipendente?

E. Scrooge 16-01-2018 15:03

Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 2056913)
e come ti mantieni? no pensi sia anche un modo per renderti indipendente?

Il fatto è che non riesco proprio a considerare come indipendente chi deve piegarsi alla volontà di un "capo"; in questo caso mia madre risulta molto più umana (*vedi ciò che scrive Ricky Farina). Poi, ovviamente, bisogna considerare che un ritirato sociale vive con un paio di piatti di pasta e un caffè latte al giorno.

*https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/23/mamma-non-temere-sono-felice-e-aspetto-un-bonifico-da-te/3798588/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/12/fanatici-del-lavoro-vi-amo-e-starei-delle-ore-guardarvi-faticare/4031555/

limitless 16-01-2018 15:33

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2056817)
Se posso chiedere, tu vivi il lavoro come un'opportunità, una meta sintomo di "guarigione", oppure come un qualcosa che non piace ma va fatto e stop? Dico questo perché vedo che molti qui vorrebbero lavorare ma non riescono a causa della tristezza, io invece vivo questo aspetto in modo del tutto differente: vedo il lavoro come un qualcosa di indegno o disumano. Per chi non lo sapesse io fino ad ora mi sono categoricamente rifiutato di lavorare.

;)

OtherWorld 16-01-2018 15:58

Re: Ritiro sociale
 
Mi sono ritirato socialmente all'età di 15 anni, ho abbandonato gli studi e tagliato quei pochi rapporti che avevo. Ho iniziato ad uscire di nuovo di casa a 18 anni, e sono sotto terapia farmaceutica e psicologica.

È passato quasi un anno ormai e quel poco che ho riconquistato l'ho perso in pochi giorni, mi sono arreso di nuovo, ho capito che non sono proprio fatto per vivere una vita normale. Ho conosciuto online reclusi che addirittura ora vivono da soli, hanno un lavoro full time ecc... ma secondo me sono persone che si sono isolate per altri tipi di problemi, quindi poi usciti erano più portati a rientrare nei meccanismi della società.

Vedo film ed anime, o sto su internet, questi sono i miei obbiettivi.
Ogni tanto incontro qualche persona conosciuta online, perché sono le uniche relazioni che non mi pressano.. non avendo obblighi di vederci settimanalmente ma giusto quelle 3-4 volte all'anno. Pure la mia psicologa ha capito che con me non c'è speranza, il serale non lo propone nemmeno.. non sa che dire. Probabilmente mollerò a breve.

Non ho appoggi, né nulla da dimostrare a nessuno, il minimo impegno sociale (andare dal dentista ad esempio) mi crea ansia a pacchi. Sinceramente se potessi mi richiuderei in una clinica dove ti permettano di usare Internet, tanto rispetto a casa cambierebbe poco (non sono viziato sul cibo, mia madre è stressata, mio padre è malato.. non esco, almeno vedrei gente a caso giusto per non farsi prevalicare da quest'apatia invalidante)

Ambivalente 16-01-2018 17:00

Re: Ritiro sociale
 
Eccomi. 22 anni, in reclusione dall'anno scorso, all'inizio del secondo anno di università. C'erano tutta una serie di problemi che mi portavo dietro dai tempi delle superiori, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il trovarmi di nuovo completamente solo, nonostante gli sforzi fatti nei 2 anni precedenti. A quel punto ho semplicemente perso interesse e ho iniziato a procrastinare più del solito, fino al punto di non voler fare più nulla. Un anno dopo mi ritrovo ad aver terra bruciata intorno e con nessuna idea su come ripartire.

E. Scrooge 16-01-2018 19:20

Quote:

Originariamente inviata da Ambivalente (Messaggio 2057001)
Eccomi. 22 anni, in reclusione dall'anno scorso, all'inizio del secondo anno di università. C'erano tutta una serie di problemi che mi portavo dietro dai tempi delle superiori, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il trovarmi di nuovo completamente solo, nonostante gli sforzi fatti nei 2 anni precedenti. A quel punto ho semplicemente perso interesse e ho iniziato a procrastinare più del solito, fino al punto di non voler fare più nulla. Un anno dopo mi ritrovo ad aver terra bruciata intorno e con nessuna idea su come ripartire.

Quindi l'uni l'hai mollata principalmente a causa dei problemi relazionali, giusto? Sarebbe interessante capire quanto nel percorso scolastico conti la capacità di inserirsi nel gruppo. Noto che parecchi qui rimangono indietro più per i problemi sociali che non per la mancanza di capacità.

Lacey 18-01-2018 16:30

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Hartigan (Messaggio 2056800)
29 anni senza lavoro e senza amici.
Vivo con i miei e più avanti vado e più scivolo nell'apatia. Come già dissi in un altro thread, me ne andrò quando non ci saranno più i miei.

Mi sono reso conto di essere un difetto di fabbrica e che ogni sforzo fatto per uscire dalla mia condizione è risultato goffo, inutile e mi ha irrimediabilmente fatto abbassare la cresta. A quanto pare la parola fallito l'ho scritta in faccia.
Ambizioni e obiettivi? Leggere tanto e guardare molti film, anche se col tempo che passa non riesco più a gustarmeli come una volta.

Mi rattrista tutto ciò. Molto spesso mi immagino in una "vita alternativa" dove sono felice e rendo felice gli altri, ma tutto si limita solo al sogno.

Stessa età, stessa situazione, praticamente.

Aggiungo solo: sono neet da circa 4 anni. Non per volontà mia, va detto. Semplicemente, dopo essermi laureata in una cosa che non mi piaceva, non ho saputo cosa farne della mia vita, e così sono rimasta bloccata.
Nel mentre, ho spedito tanti curriculum, avuto problemi familiari che hanno aggravato la mia situazione personale e ad oggi, alla soglia dei 30, questa reclusione mi pesa come non mai. Non desidero un fidanzato (sono sempre stata sola e non riesco ad immaginare di dover rinunciare alle mie abitudini, alla mia libertá per stare con qualcuno), ma sento disperatamente la mancanza di un gruppo di amici, con i quali condividere passioni e problemi, e -perché no - passare insieme momenti piacevoli.
Ho pure un paio di amiche, ma ci vediamo un paio di volte l'anno, (sono troppo prese dalla loro vita e dal loro lavoro) e a me ovviamente non basta.
Poi, ovviamente, vorrei un lavoro che mi permettesse di essere indipendente e lasciare casa, ma quella è pura utopia.

hermit94 18-01-2018 16:40

Re: Ritiro sociale
 
ritiro asociale.

Cmq io quasi 24 anni diplomato mai lavorato. Sempre stato solitario adesso da tre annetti ho di nuovo grossi probliemi ansioso-depressivi quindi sono abbastanza ritirato.

hermit_nightman 18-01-2018 17:33

Re: Ritiro sociale
 
Non ho praticamente più la famiglia d'origine.
Ne è rimasto uno scempio di infinita tristezza

Winston_Smith 19-01-2018 11:26

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2056817)
Se posso chiedere, tu vivi il lavoro come un'opportunità, una meta sintomo di "guarigione", oppure come un qualcosa che non piace ma va fatto e stop?

Non è che non mi piaccia per nulla il mio lavoro, sotto certi aspetti lo trovo interessante, ma per piacermi veramente andrebbe fatto con i miei tempi e i miei modi (a quel punto, non sarebbe più un lavoro). Quindi sì, la vedo comunque come una costrizione.

Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2056930)
Il fatto è che non riesco proprio a considerare come indipendente chi deve piegarsi alla volontà di un "capo"; in questo caso mia madre risulta molto più umana (*vedi ciò che scrive Ricky Farina). Poi, ovviamente, bisogna considerare che un ritirato sociale vive con un paio di piatti di pasta e un caffè latte al giorno.

Anche quelli costano, eh, a meno di non avere risparmi sufficienti a farti vivere in maniera spartana per tutto il tempo che ti resta, anche quando non ci sarà più tua madre.
E l'affitto o il mutuo della casa? O hai la fortuna di ereditare la casa di proprietà dei tuoi (senza neanche doverla dividere con eventuali fratelli/sorelle, magari)?

E. Scrooge 19-01-2018 12:59

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2058343)
E l'affitto o il mutuo della casa? O hai la fortuna di ereditare la casa di proprietà dei tuoi (senza neanche doverla dividere con eventuali fratelli/sorelle, magari)?

La casa è di proprietà. Dovrò dividerla con mia sorella solamente qualora mio nonno non mantenga la promessa che aveva fatto di lasciare la sua casa a lei. I risparmi ci sono, ma non so quanto potrei andare avanti. Ad ogni modo, quando penso al mio futuro mi immagino un qualcosa di molto improvvisato, un qualcosa alla Henri Murger.

Winston_Smith 19-01-2018 13:08

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2058381)
La casa è di proprietà. Dovrò dividerla con mia sorella solamente qualora mio nonno non mantenga la promessa che aveva fatto di lasciare la sua casa a lei. I risparmi ci sono, ma non so quanto potrei andare avanti. Ad ogni modo, quando penso al mio futuro mi immagino un qualcosa di molto improvvisato, un qualcosa alla Henri Murger.

In famiglia non ti fanno pressioni per trovarti un lavoro?

E. Scrooge 19-01-2018 13:49

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2058388)
In famiglia non ti fanno pressioni per trovarti un lavoro?

Mia madre mi fa le solite raccomandazioni, ma si sa come sono i rimproveri di una madre. Mio padre invece fa un lavoro devastante per pochi spiccioli, dunque odia il lavoro più di quanto lo odi io.

Winston_Smith 19-01-2018 13:51

Re: Ritiro sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2058400)
Mia madre mi fa le solite raccomandazioni, ma si sa come sono i rimproveri di una madre.

No, guarda, se mi fossi azzardato anche solo a parlare en passant di una prospettiva del genere, mia madre mi avrebbe portato all'esasperazione con torture psicologiche degne di Guantanamo.
Del resto, se la prospettiva era stare a casa con lei vita natural durante a sorbirsi queste "raccomandazioni" ventordicimila volte al giorno, forse il lavoro è una condanna più sopportabile.

E. Scrooge 19-01-2018 14:02

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2058402)
No, guarda, se mi fossi azzardato anche solo a parlare en passant di una prospettiva del genere, mia madre mi avrebbe portato all'esasperazione con torture psicologiche degne di Guantanamo.
Del resto, se la prospettiva era stare a casa con lei vita natural durante a sorbirsi queste "raccomandazioni" ventordicimila volte al giorno, forse il lavoro è una condanna più sopportabile.

Ahahaha.
Quanti anni hai? Vivi da solo?


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