Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 2055038)

Nel mio cado direi non guarire mai dai problemi di salute e rimanere prigioniero dell'ansia e della paura per ogni cosa, e vivere una vita nella frustrazione e nel rimpianto dal punto di vista lavorativo,credo sia una delle cose peggiori nella vita,fare qualcosa di cui non ti frega niente perchè avresti voluto fare altro..

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2055037)

Per me,attualmente,la paura piú grande è di perdere la testa e non avere piú controllo di me stessa,fare o dire cose irrecuperabili socialmente e al tempo stesso avere dei momenti di lucidità in cui mi rendo conto della gravità di ciò che ho detto è fatto.
Ho paura di questo perchè ultimamente mi sento sempre piú invalidata dalla fs,non capisco piú nulla e perdo il controllo del mio cervello, vado in tilt totale.In genere mi limito,per ora,a bloccarmi e ritirarmi,ma a volte invece straparlo e agisco a caso.
Mi sento come una bomba a orologeria...temo il tso,l'abbandono da parte delle persone vicine e l'essere socialmente ritenuta pazza,e non poter piú recuperare.

Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 2055048)

Ma perchè i problemi di salute cronici e l'ansia cronica non ti fanno impazzire lo stesso alla lunga?

Originariamente inviata da JericoRose (Messaggio 2055054)

Ognuno ha le sue paure, la mia è quella di non poter sopperire ai miei bisogni fisici e materiali, è il mio punto debole, non so se lavorerò mai, non mi sento in grado di affrontare la società quotidianamente come deve fare chi lavora, il mio temperamento non me lo consente, anche se sono una giovane donna di buona costituzione fisica, forte e robusta, mi sento una 90 enne, sempre stanca, priva di forze, debole, di questo mi vergogno molto perchè potrei fare qualcosa di utile, non solo per me ma anche per gli altri, e invece sono un rottame inutile che pesa sulla società.

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2055037)

Per me,attualmente,la paura piú grande è di perdere la testa e non avere piú controllo di me stessa,fare o dire cose irrecuperabili socialmente e al tempo stesso avere dei momenti di lucidità in cui mi rendo conto della gravità di ciò che ho detto è fatto.
Ho paura di questo perchè ultimamente mi sento sempre piú invalidata dalla fs,non capisco piú nulla e perdo il controllo del mio cervello, vado in tilt totale.In genere mi limito,per ora,a bloccarmi e ritirarmi,ma a volte invece straparlo e agisco a caso.
Mi sento come una bomba a orologeria...temo il tso,l'abbandono da parte delle persone vicine e l'essere socialmente ritenuta pazza,e non poter piú recuperare.

Originariamente inviata da mortovivente (Messaggio 2055144)

Eppure ricordo un tuo post di qualche tempo fa dove affermavi che la fs e far la vita da monaca di clausura ti sta bene e se ne avessi la possibilità (per modo di dire) di guarire e diventare normale rifiuteresti perché stai bene così. Forse a volte rispondi senza renderti conto di quello che dici per via degli effetti dei farmaci? E' solo una domanda eeh, forse ricordo male io

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 2055155)

so che non è facile ma forse a questo punto è meglio lasciar andare tutto, lasciare che tutto accada, staccarsi dall'appiglio fragile del nascondere il proprio disagio per permettersi di crollare, toccare un fondo (non necessariamente quello che temi) , e fare questo per poter tornare a stare in piedi su qualcosa, non importa su quale piano sociale poi venga considerato il luogo in cui si sta in piedi. Perché io ho l'impressione che se si è impediti di essere se stessi la situazione non può che peggiorare, in quanto l'energia necessaria a connettersi con i propri problemi per risolverli, e quella necessaria a nasconderli sono antitetiche; la portata complessiva di tutta l'energia sarà sempre oltre le proprie forze e mai sufficiente per nessuna delle due cose, con la conseguenza che si concretizzano queste paure (in quanto la via del tso è considerata l'unica socialmente per "rimettere a posto" qualcuno, ma io sono sicura che non sia affatto l'unica).
Poniti la condizione di allontanarti da tutto ciò che ti fa male.. perché penso che se uno ha questi problemi significa che non è fatto per la società, società non significa "giusto"... ti fa male sentirti sbagliata, pensa a cosa puoi fare per evitarlo, al di là di qualsiasi conseguenza, devi venire tu prima di tutto. Chiediti cosa vuoi veramente e profondamente

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2055178)

Insomma mi stai dando della pazza già.
Non credo di aver mai detto che rifiuterei di guarire,forse ho detto che non mi interessa la vita estroversona,perchè per me la fs non è evitare la discoteca e gli aperitivi,è ben altro.
E certo,preferirei rinchiudermi che fare le piazzate in strada ed essere indicata come la pazza del paese.
Ma linkami pure.

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 2055398)

se senti di riuscire a portare avanti la "baracca" senza esplodere allora non fare nulla e resisti.

ho detto quello perché mi sembra di capire che per non avere più paura del giudizio degli altri ci si deve prima accettare per come si è, ed in questo modo mi è anche andata via spontaneamente la differenziazione tra normale e anormale, un concetto a cui tutti siamo un po' ostili (non solo per moralismo ma proprio perché tutti vorremmo "essere" e basta) ma che portiamo come influenza sociale interiorizzata

mi dispiace..

Originariamente inviata da mortovivente (Messaggio 2055401)

no no, dicevi in modo esplicito che stai bene così e che non volevi essere una normalona, e per star bene così intendevi rimanere cn la fs. Quando avrò tempo e voglia troverò la discussione. Cmq te lo dicevo perché odio enormemente l'incoerenza. Ma è un discorso generale

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 2055428)

la cosa peggiore in assoluto per me è la solitudine, la solitudine è una cosa che io non sopporto, ma non è solo questione di uscire è proprio il non sentire di contare per qualcuno, non avere legami, essere come un isola sperduta nel mare.. è una cosa che mi distruggerebbe

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2055434)

Io ricerco persone care e contatti sociali,ma spesso vorrei essere lasciata in pace da tutti, mi sento stalkerata da inviti e cose sociali, dalle colleghe di lavoro mi sento invasa, vorrei che non mi conoscesse nessuno,per questo amo scappare dai posti di lavoro.

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 2055443)

stessa cosa anche io, ho bisogno degli altri in maniera spasmodica e per quello non posso ritenermi una vera misandrica, però quando esco sento sempre un che di disagio e insofferenza, come se tutto fosse uno sforzo, essere allegra, pimpante e socievole con tutti, mi rendo conto quando torno a casa che sono stremata e stanca, ho voglia solo di chiudermi per qualche giorno in casa a farmi i miei film mentali.. poi non parliamo del lavoro, non ho mai legato con colleghi ma che dico legato, mi è capitato di stare ore senza nemmeno fiatare, perchè solo l'idea di lavorare e contemporaneamente legare con i colleghi è uno sforzo che mi distrugge fisicamente e psicologicamente