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Il pessimismo dell'italiano medio
Continua la saga ad opera del terribile Muttley (cit.) contro gli italiani e la loro "medietà". Stavolta tocca al pessimismo, mentalità oggi tanto in voga presso i nostri compratrioti. Vi sarete senza dubbio accorti come la maggioranza dei discorsi profferiti oggidì abbia a che fare con lo sfacelo in cui verserebbe questa nazione. Non nego che la situazione nella sua globalità presenti molti aspetti negativi nonché un peggioramento complessivo. Ma il nocciolo del problema è il seguente: cosa ha provocato questo peggioramento? A mio avviso il succitato pessimismo è la causa principale del nostro lento scivolare.
Intendiamoci: siamo un popolo di conservatori, i cambiamenti non ci stanno bene, vorremo gli stranieri cacciati fuori a pedate dal suolo patrio, i cari vecchi posti fissi e gli impieghetti sicuri....ci dimentichiamo però che tutto sta mutando verso questa direzione, è in corso una fase di transizione storica che volenti o nolenti ci tocca affrontare. Se gli altri lo fanno, perché noi no? E allora basta dire che tutto va a rotoli, che l'insicurezza dilaga, che si stava meglio quando si stava peggio e che non sappiamo se vedremo il nostro domani....il nostro pessimismo è l'anticamera del fallimento, l'apripista per la debacle definitiva. Il futuro dipende da noi soli, la ripresa anche. Per cui non resta altro che abbandonare definitivamente questa stolida negatività e affacciarsi al futuro, un futuro incerto ma pur sempre futuro. E poi quando mai il futuro è stato certo? (classica domanda retorica di fine post) |
al macdonald ora ci sono 12 cinesi a servire
questo vuol dire che ci sono 12 italiani disoccupati? se si, lo straniero è il male cmq sia x quanto mi riguarda io seguo la mia strada e me ne fout di tasse e puttanat varie e cmq il pessimismo non crea fallimenti, perchè chi è pessimista fa lavori di poco conto sul rendimento globale il problema economico non è da ricercare nel nobile cittadino italiano, ma nella cattiva concorrenza straniera, favoreggiata da muttley il terribile che compra cinese per risparmiare e non fa girare bene l'economia al rogo muttley il traditore della patria!!! http://www.scienzagiovane.unibo.it/m...mucca-rogo.jpg |
In Italia ci sono 141 anziani ogni 100 giovani....come si fa a mantenere in piedi un sistema pensionistico/previdenziale se esiste una tale sproporzione tra le parti? Semplice: con gli stranieri, come avviene ed è sempre avvenuto in ogni parte del mondo. Gli italiani che emigravano per fare i muratori in belgio fregavano il lavoro ai minatori autoctoni così come i magrebini che fanno i magutt fregano il lavoro ai magutt nostrani. E' la legge del mercato, prendiamocela con lui piuttosto che con le singole persone.
E poi sarebbe come dire che io che sono laureato, avendo sempre fatto lavori da diplomato, ho fregato il posto a dei diplomati....devo cominciare a guardarmi attorno con diffidenza? Per cui, cari italiani che cercate lavoro all'estero pensateci bene: potreste rubarlo a coloro cui spetta di dovere! E allora saranno dolori! |
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poi questa tua teoria da economista/statista non mi convince e come hanno fatto a calare così i giovani se non ci sono state guerre negli ultimi anni? secondo me è una leggenda metropolitana se tu frequentassi il mondo del lavoro vedresti che marea di giovani che ci sono, italiani tra l'altro basta farti sti viaggi mentali, è ora che anche tu dia il tuo contributo all'economia, diventa protagonista! lavora! www.cercalavoro.it |
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Il problema non è la poca voglia di lavorare, ma tutta la cultura accessoria che il paese si porta dietro, figlia in gran parte dell'anzianità media della popolazione: gerontocrazia, immobilismo, meritocrazia inesistente, nessuna idea di futuro, conservatorismo, ingenuità mediatica. Sono cose talmente diffuse che prendersela solo con la classe politica è ampiamente riduttivo. Un paese vecchio è un paese che non investe nel proprio futuro, perchè sa che non lo vedrà, ma vive alla giornata. E' un paese che non pensa ai giovani e ad offrire loro delle opportunità concrete. Non si fanno più figli perchè l'ambiente in cui cresceranno è questo. In parte è un circolo vizioso. Poi che qualcuno cerchi di lottare comunque, anche con l'acqua alla gola, è ammirevole, ma in un clima del genere è comprensibilissimo scoraggiarsi. |
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queste statistiche di solito distolgono l'attenzione dai veri problemi
magari prendendo in considerazione solo i giovani e i vecchi, escludendo tutte le altre fasce d'età che magari producono de brec poi tutti sti paroloni, su come siamo, fatte da dietro il pc, senza mai esser scesi sul campo, lasciano un po' il tempo che trovano 8) bluti complottisti :lol: |
I dati che emergono dalle rilevazioni statistiche potranno anche non essere esattissimi ma hanno comunque un discreto margine di verità. Tutto il contrario dei discorsi delle sciure gelsomine al supermercato 8)
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valorizza la tua vita entrando nel mondo dell'economia, prova su te stesso a vedere se sti vecchi ti penalizzano davvero, o se è tutta la gente che facciamo entrare in italia a passarti davanti ai colloqui di lavoro :wink: |
Di fatto gli anziani pesano molto sul bilancio nazionale, perché sono una spesa non indifferente per il nostro sistema previdenziale....stiamo parlando di gente che non lavora e percepisce dei soldi. Ma non ne faccio un discorso in negativo, è giusto che a tutti sia garantito un salario minimo per sopravvivere. Il problema è che l'invecchiamento generale in una società diviene problematico, perché il sopravanzare degli anziani sui giovani crea uno squilibrio. Se non ci sono abbastanza giovani, chi pagherà le pensioni agli anziani? E' per questo che tante aziende scelgono gli immigrati, specialmente per quei lavori più umili che gli italiani non vogliono più fare. In nessun colloquio mi è mai capitato di essere scavalcato da uno straniero, almeno finché non mi cercherò lavoro come magutt o come bidello. E prova anche tu del resto a mettere un annuncio per la ricerca di una donna delle pulizie: vediamo se ti risponde qualche italiana :wink:
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no non è per questo che le aziende scelgono gli immigratis per i lavori umili
li scelgono perchè li pagano meno e gli danno meno diritti poi un giorno sarai anche tu vecchio, ok che non avrai la pensione perchè non hai mai lavorato, però magari ti darà fastidio che er primo regazzino che si è appena scroccato a connessione faccia discorsi del tipo "i vecchi sono il male", dopo che magari, proprio i vecchi di oggi son pure quelli che han fatto qualche guerra, senza la quale magari ci sarebbe ancora er duce e tu verresti esiliato perchè c'hai la voce bassa :D |
Secondo me ci sono più motivi per essere pessimisti che il contrario. Un paese di vecchi, e questo si riflette sulla mentalità ai livelli più alti degli apparati dirigenti ed educativi (università, aziende, governi). C'è poi un uso minore di tecnologie come internet rispetto agli altri paesi Europei, con la televisione monopolizzata da pochi soggetti peraltro in conflitto di interessi che è ancora mezzo informativo principale e manipolativo, delle leggi sul lavoro senza tutele sociali con precarietà dilagante e stipendi da fame che hanno distrutto i consumi, e nessun investimento nella ricerca e a lungo termine preferendo il massimo guadagno usando il lavoro precario. E dei governanti distaccati dai cittadini che invece di abbattere i monopoli e la corruzione nei suoi vari livelli si occupano di interessi di casta o di singole persone. Insomma, un paese anomalo in Europa che per politica/sociale/economia è sempre più la ruota del carro.
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C'è poi un pessimismo serio e ragionato, che non è affatto una scusa, ma una conclusione a cui giunge con amarezza e sofferenza chi questo paese lo vive davvero, e si scontra tutti i giorni con le cose summenzionate. E la differenza non è affatto sottile. |
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I vecchi che hanno fatto la guerra in questo paese l'hanno fatta per il duce, ti rammento che noi stavamo contro gli alleati 8) Poi c'erano i partigiani, ma qui il revisionismo storico li ha talmente penalizzati che sembra quasi fossero tutti dei manigoldi. Gianpaolo Pansa è il male! Inutile dire che i discorsi di Valmor e Caffeineaddicted sono inappuntabili e ci riportano sui binari della serietà dopo queste immancabili parentesi demenziali messe in atto dal guscio. 8) |
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Però un lavoro così, a non avere superiori e colleghi fastidiosi intorno, lo si potrebbe anche fare 8) |
vedo con piacere che chi si somiglia si piglia :lol:
la massima arroganza è quella di parlare di "italiano medio" ma guarda un po', questi sociofobici che non escono mai, dove lo avranno mai visto l'italiano medio? :wink: la vecchia storia che la tv è il male, che internet ce l'hanno in pochi (buona questa :lol: ), che i telegiornali sono tutti di parte, e che quindi l'informazione va presa solo su internet l'italiano medio di oggi lo fate voi, criticoni da dietro il monitor l'italiano vero lavora, anzi, il cittadino del mondo vero invece i quaqquaraqquà sanno solo criticare e parlare dei massimi sistemi, come meccanismo di difesa psicolgoico ai propri insuccessi, si vede subito, nè alzi la mano chi è criticone e sistemato ;) chi si lamenta è chi non sa adattarsi all'ambiente e la capacità di adattamento è una dote indispensabile per ogni fase del processo evolutivo (cit.) i very fobic sono tutti un po' spettatori della vita, ma almeno alcuni hanno la decenza di non criticare gli altri che qualcosa invece fanno 8) |
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criticate la massa xchè segue e voi fate lo stesso, seguite quel troll di grillo che si fa i soldi con le rosicate vostre naaa, avete di meglio da fare che star qui a rosicare (cit.) ripeto, elevate il vostro rango, solo allora potrete anche vivere tranqilli (da qualunquisti come dice qualcuno, io dico da realista un po' egoista che pensa alla praticità di risolvere i propri problemi in primis, magari con metodi alternativi) guadagna più di quanto ti possano tassare, sii padrone della tua vita, e non criticone di quella degli altri i saccenti alla fine nella vita fan poca strada, magari meno di quella delle persone che criticano a los disoccupatos che hanno gentilmente partecipato alla discussione: http://tinyurl.com/59jxtc |
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Quanto al resto, torno a ripetermi: la tv è il male, non tutta per lo meno, ma l'informazione televisiva generalista lo è; internet ce l'hanno in molti, ma pochissimi lo usano per informarsi come si deve. Così parlo il saggio! |
e sentiamo sentiamo, come fai tu ad avere la dote di capire quali sono le informazioni vere e quelle faziose?
su internet ci sono entrambe alla fine la verità è un concetto relativo te puoi anche credere che le nobili torri gemelle le abbia abbattute padre pio, però alla fine non ne avrai mai la certezza sei in un limbo muttley, e solo il sacro lavoro ti può salvare, distraendo i tuoi pensieri x 8 ore su qualcosa di produttivo e concreto, e non solo parole parole parole in puro stile logocliziano :D |
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La TV non è il male in sè, lo è se invece che informare disinforma in modo mirato. In Italia gli amministratori della RAI sono nominati dai partiti, sono uscite chiamate di politici ai vertici con raccomandazioni, inciuci su cosa trasmettere o no per non danneggiare un partito alle elezioni, discorsi su come "cucire" un programma addosso ad un politico dal conduttore più importante di talkshow, in rai è pieno di cuggini/sorelle/parenti ficcati per raccomandazione, solo per dirne qualcuna (http://tinyurl.com/227qwg). Se poi tu credi davvero che persone nominate e collegate col mondo politico abbiano interesse e possibilità di informare correttamente, fai pure. E a differenza di internet, dove puoi cercarti le notizie di tante fonti e confrontarle, sempre se ne hai la volontà, in TV hai pochissime voci, disinformazione mirata a parte poche lodevoli eccezioni e basso pluralismo, più persone sono state allontanate perchè davano fastidio. Quote:
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E qui ci sono molti che nonostante i loro problemi anche molto gravi studiano, lavorano o provano farlo, quindi ci andrei piano con certe uscite. |
ovviamente non do dei fan cazzisti a tutto il forum
però anche io ho le mie statistiche dopo mesi e mesi di frequentazione di forum e raduni, non saranno ufficiali come quelle dell'istat al mare, però quasi è statisticamente provato che più uno non ha nulla da fare e più rimurgina poi non userei il termine orticello, ma reggia, l'orticello te lo spazza via chiunque, mentre chi ha ambizioni nella vita può costruire anche fortezze a prova di berlusca però se preferite stare a lamentarvi al posto di rimboccarvi le maniche (x chi non fa nulla nella vita intendo) liberissimissimi, però tutti sti paroloni fanno un po' sorridere sulla bocca di alcuni di voi, tutto qui :D |
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Il fatto che io, in questo momento della mia vita, non stia lavorando, non è in nessun modo riconducibile alla visione che ho della società italiana, e nemmeno vedo come questo possa impedirmi di esprimere un giudizio di essa. Diciamo pure che è colpa del mio pessimismo esistenziale ( 8) ), non c'èntra niente il pessimismo sociale, politico o culturale...poi se vuoi capire capisci :wink: Il tuo discorso non ha né capo né coda, ammettilo, è solo un replicare ribadendo, questa volta a sproposito, una delle massime di vita che vai sbandierando su questo forum: nella vita bisogna lavorare (ma va?!?). Quindi ti sei attaccato al presunto fancazzismo di alcuni. Va bene. Ti faccio solo notare che lo fai in un forum in cui si da per scontato che la maggior parte delle persone vive grossi disagi….come dire…c’è fancazzismo e fancazzismo! Poi non so che lavoro tu faccia, ma mi chiedo quanto debba essere stancante un lavoro che ti tolga le energie mentali per continuare ad avere uno sguardo critico su tutto quello che ci circonda… :roll: http://www.kiwanis.it/2007/dai_club/...o/minatore.jpg |
ovviamente c'è fancazzismo e fancazzismo, e io conosco alcuni miei polli (cit.)
qualsiasi lavoro io faccia, che cmq non è il minatore, ma qualcosa di leggermente più impegnativo (mentalmente) non mi stanca, tantè che faccio altro, anzi, genericamente faccio il doppio della media, ma di più non voglio dire :p cmq non è questo il discorso, il discorso è, che in un forum di sociofobici, credo che i problemi appunto siano altri, che siano tanti (poi ovvio c'è anche gente che è qui perchè gli si è spezzata un'unghia mentre aspettava che il ragazzo la venisse a prendere (cit.)) quindi, perchè non pensare ai problemi personali e lasciare i problemi sociali a chi ha tempo da perdere? perchè di tempo perso si tratta, il mondo non lo cambiate, e non so che esperienza formativa possiate farvi andando a criticare qualsiasi governo sale al potere, il cittadino medio ed il prossimo in generale, che cmq è una cosa assai discutibile, dato che giudicare a massa gente che non si conosce vuol dire giudicare solo in base ad aria fritta, perchè non esistono statistiche così dettagliate su ogni singolo cittadino che giudicate come animalone sociale schiavo della tv |
Non capisco come si possa negare la situazione disastrosa in cui versa il paese ormai da anni...e non lo diciamo solo noi 4 disoccupati, lo dice il pianeta intero. Potrei citare centinaia di articoli di giornali stranieri, dati ufficiali dell'Unione europea, delle borse di mezzo mondo, dei canali d'informazione più disparati.
Come si fa a farsi un'idea senza far parte del mondo del lavoro? Posso valutare un film senza essere in grado di girarlo? Posso valutare una canzone senza essere in grado di suonarla? La capacità critica è totalmente slegata dalla partecipazione all'oggetto di tale critica. Per valutare serve la conoscenza, per partecipare la volontà. Chi partecipa può non possedere la conoscenza completa di ciò di cui fa parte, è la famosa metafora dell'essere ingranaggi del sistema. E' assolutamente falso che chi partecipa al sistema sia in una posizione di diritto o conoscenza superiore, in merito alla possibilità di criticare il sistema stesso. Tra l'altro, volenti o nolenti, anche i disoccupati fanno parte di tale sistema, il lavoro ne rappresenta solo una parte. Come si fa a valutare qual è l'informazione corretta? La si segue tutta. Si ascoltano tutte le fonti. L'informazione corretta è quella che ci si crea da soli, col proprio senso critico, ma sulla base di tutto ciò che è disponibile. Col tempo s'impara a capire quali sono i canali più autorevoli e che meritano fiducia, quali sono i fatti argomentati e quali sono le baggianate faziose (da una parte e dall'altra) senza fondamento. Si usa il proprio spirito critico (che è ben diverso dal principio di faziosità). Certo, se la merda ti arriva fino al collo puoi cercare di muoverti più velocemente per rimanere a galla, ma ti viene anche voglia di sapere chi è che ti ha ridotto in quella situazione. E se credi un minimo in un'idea di società più giusta, è difficile far finta di niente e pensare solo a sé stessi. Chi lavora non lo fa per far girare l'economia e per far del bene alla società, lo fa per sé stesso e per la sua famiglia. Il fatto che contribuisca a far girare l'economia è un effetto collaterale (e se lavora per un'azienda monopolista? La fa girare lo stesso l'economia?), di base rimane il proprio (sacrosanto) tornaconto, ma non ci si accolli meriti morali che non si hanno. Ho tutto il diritto di criticare il paese in cui vivo e di cui sono cittadino, anche se attualmente non lavoro. E quando lavorerò continuerò a fare altrettanto. |
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dopo questo assunto, abbiamo qui 4 disoccupatos che criticano e che non conoscendo il mondo del lavoro probabilmente non sanno portare soluzioni quindi a che serve questa critica? a farsi belli con gli amici? a farsi il sangue amaro? a passare la serata? legittimissimi questi motivi, per carità :D |
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Per di più può anche avere una sua utilità: io non credo che invece ce l'abbia essere costantemente con la testa china sui propri problemi personali. Non è da escludere che magari allargando di tanto in tanto i propri orizzonti (o provandoci) si riesca a prendere meglio le misure dei propri piccoli e grandi problemi, e, quando è il caso, di ridimensionarli o anche solo acquisire nuove informazioni, no? Ad ogni modo, in un forum di sociofobici i problemi saranno pure altri, però, voglio dire, la discussione è stata aperta in Off Topic, mica in Trattamenti e Terapie. 8) |
certo, ma la discussione è stata aperta da un utente che si diverte a sfottere i nobili italiani, quindi finchè lui continuerà a sfottere chi non può rispondere, facendosi anche aiutare da chi gioca al piccolo politico, io continuerò a rinfacciargli l'amara realtà... ovvero che i principali problemi siamo noi stessi
prima si risolvono questi, poi si può pensare a risolvere gli altri poi se uno vuole giocare può anche discutere su come si potrebbe risolvere il problema della fame del mondo... anche se, non so se con qualche letturina su internet si possa parlare con un minimo di credibilità, rispetto a chi magari ha fatto studi approfonditi di economia, di scienze politiche, ecc... insomma x me il discorso è sempre li, ci sono gli pseudo intellettuali so tutto io, che lottano contro i luoghi comuni usando i nuovi luoghi comuni :D credendosi chissà chi (traspare molto dai post di qualcuno) liberissimi, celto, ma magari anche buffissimi 8) |
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Dimentichi sempre il fatto che non si tratta di pareri personali, ma di giudizi argomentati, e un giudizio argomentato, fatto da chi conosce la materia, vale più di uno non argomentato. L'altro passaggio che ti sfugge è che non è necessario far parte di un meccanismo per conoscerlo. Non stiamo parlando di emozioni o sentimenti, ma di processi osservabili. Sono le correlazioni che danno valore alla critica, non l'esperienza diretta. E' la grandezza della base su cui si forma un'opinione che la rende solida. Tu fai esempi riferiti alla portinaia, a te stesso o magari al posto in cui lavori, ma ognuno di questi è un microcosmo che preso da solo non fa testo, rappresenta solo un caso che può o meno portare acqua al tuo mulino. C'è molta più verità in un rapporto statistico basato su un campione ragionato e su dati attendibili, che non in ciò che vedi coi tuoi occhi. |
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Peace&Love 8) |
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c'è contraddizione in voi (cit.) criticate chi si fida delle informazioni senza verificarle ma voi le verificate queste informazioni statistiche? non credo proprio, dato che non so valmor e altri 2, ma non mi pare che gli altri abbiano le competenze statistiche per valutare la validità e l'attendibilità di certe statistiche, che tra l'altro non offrono di solito i dati necessari per la verifica, vanno prese per buone... e se fossero anche questi enti controllati da un organismo superiore che vuole attirare l'attenzione su alcuni problemi per farne passare in secondo piano altri? (contro teoria del complotto) quindi alcuni di voi si burlano del povero italiano medio che si fa soggiogare dal potente perchè non ha i mezzi per capire, senza notare che volendo fare i pignoli certi mezzi x capire veramente la veridicità, ad esempio delle statistiche (ma potrebbe valere anche x qualsiasi altro studio, perchè in quanti di voi sanno come sono stati svolti tutti gli studi fatti? e quali sono le regole da seguire xchè un certo metodo d'analisi sia corretto?) non li avete magari manco voi è il solito concetto del "al mondo c'è sempre qualcuno più forte di te" quindi è stupidino fare i post muttleyosi x sfottere il povero italiano gnucco (ovviamente è riferito solo a chi si sente saccente, non dico che tutti facciate i superiori, ma qualcuno è lampante ;) ) |
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In Italia il problema è proprio che i canali principali d'informazione sono tutti in mano a poche figure (una in particolare) e ciò non permette di attingere a idee diverse e potersi creare le proprie in maniera ponderata. Poi è ovvio che imparando a conoscerle si da più credito e fiducia a certi organi d'informazione piuttosto che ad altri...vuoi perchè sono più trasparenti (si sa chi li comanda), vuoi perchè sono soliti argomentare in maniera solida, vuoi perchè chi dice il contrario non risulta altrettanto convincente e credibile. Anche nel mondo dell'informazione bisogna sempre considerare gli interessi che stanno dietro alle prese di posizione, per valutarle credibili e oneste oppure no. Cherchez la femme... In un paese dove le cose non si vengono mai a sapere, o si vengono a sapere quando è troppo tardi, è ovvio che poi c'è chi ne approfitta per farsi gli affari suoi a discapito di chi non sa e non è al corrente. Il cosiddetto italiano medio (però poi basta con quest'espressione che è solo fonte di fraintendimenti) è carnefice, ma anche vittima inconsapevole. |
vittima inconsapevole dici?
berluska si sta facendo la legge x diventare intoccabile, tutti lo sanno, perchè nessuno fa niente? i politici sono tutti corrotti? anche quelli de senetra? l'italiano medio non fa nulla, ok ma voi che fate invece? davvero è utile fare queste discussioni se poi NESSUNO e dico NESSUNO, fa niente? matrixamente parlando pillola rossa o blu? il mondo è marcio vuoi farti il fegato amaro per cose che nessuno vuole cambiare? o preferisci farti una tua vita? non so gli altri, ma te e mutt (e a sto punto anche la tipa con la crisi esistenziale) è probabile che abbiate altre priorità che spendere tempo e tempo nel raccogliere informazioni da fonti diverse, tanto per farvi un'idea (chissà poi quanto veritiera) di ciò che non potete cambiare poi ovviamente uno spende il tempo come si vuole ma sono poco carini i post muttleschi dove ci si burla dell'italiano medio (perchè lo scopo originario è palesemente quello, sfogarsi sfottendo gli altri per sentirsi superiori), dall'alto della propria connessione wireless scroccata al vicino che lavora :wink: colpito e affondato? :lol: |
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Quindi pillola rossa e pillola blu....le voglio tutte!!! :D |
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La distinzione da fare non è fra chi lavora e chi non lavora: è fra chi ha ancora voglia di pretendere di non essere ingannato e preso in giro, per chi c'è adesso e per chi verrà (anche per chi non ha avuto la possibilità di rendersi conto della situazione), e chi invece ha deciso di adeguarsi e badare solo al proprio orticello. Per il resto in discorsi qualunquisti e da centro sociale mi ci vuoi tirare tu. Dire che sono tutti corrotti o che non lo è nessuno non serve a nulla. Ciò di cui sto parlando io è maturare una visione critica della società in cui viviamo. E' sempre il solito invito a ragionare con la propria testa, ma le cose più semplici sono spesso le meno ovvie. Quote:
Se tutti cercassero di essere un po' più critici verso la società in cui vivono, in maniera costruttiva e verso valori che in altri paesi sono scontati, i risultati sarebbero notevoli. Quote:
Non è il discorso dell'intellettuale snob che denigra le masse di ignoranti, è inutile che tu voglia cercare di ridurre tutto a ciò. Quote:
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Io parlo per me e ribadisco che è un discorso molto diverso dal semplice lamentarsi dell'inconsapevolezza degli italiani riguardo certe questioni. Io parlo di spirito critico, non di conoscenza. La conoscenza è un effetto dello spirito critico, e lo spirito critico è alla portata di tutti, in qualunque momento. Quote:
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Tu e cali state cercando di intavolare una discussione del tipo "lavoratori vs fancazzisti", ma il punto e tutt'altro. Che io sia lavoratore o meno, le parole che dico non cambiano minimamente di significato, perchè ho già detto che la critica al sistema è indipendente dalla partecipazione diretta ad esso. Le mie idee saranno le stesse anche quando lavorerò e come le espongo adesso, così le esporrò in futuro. Cercare di delegittimarle facendo passare l'equazione "persona che lavora = persona il cui parere conta di più", come cerca di fare cali, è totalmente illogico. Come se l'opinione di un medico venisse delegittimata dal paziente perchè lui non soffre della malattia che cerca di curare. |
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il tuo mondo funziona bene (lavoro, famiglia, ecc...), perchè turbarsi andando a studiare il guscio che ci contiene? tanto quello è, non lo si può cambiare, o si si può cambiare stato, quello ci è dato fare... quindi spero che stiate facendo tutte queste analisi x scoprire qual è il paese con più giovani x andarci a vivere ;) |
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