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Mi presento
Ciao a tutti.
Dopo qualche giorno trascorso come assiduo visitatore del vostro sito, credo sia giunto il momento di fare un passo ulteriore e quindi... ....d'accordo, mi presento. Mi chiamo Marco, vivo in provincia di Pescara, ho 27 anni e sono un professore (o meglio, supplente) di Filosofia e Storia nelle scuole superiori. Ho scoperto il vostro portale un po' per caso, un po' intenzionalmente. Da qualche tempo a questa parte, sto vivendo un momento piuttosto difficile. Introverso, timido, riservato lo sono sempre stato ma...il mio rapporto con "gli altri" e la mia autostima, la mia fiducia in me stesso, si sono progressivamente incrinate. Volendo trovare una spiegazione, ho provato ad approfondire le mie conoscenze sui disturbi della personalità: così un giorno, leggendo da qualche parte le caratteristiche del DEP (disturbo evitante) non ho potuto fare a meno di esclamare...ma questo sono io! Forse molti di voi conoscono quel sentimento di continua inadeguatezza, la paura ad intrecciare relazioni sociali, la sensazione di non riuscire a costruire niente, di non crescere mai, di limitarsi ad "esistere" e guardare gli altri "vivere". Così, dopo questa presa di coscienza, mi sono imbattuto in questo portale ed ho cominciato a spulciare tra i vostri post...ed ho fatto un'altra scoperta meravigliosa! Sentivo parlare così tante persone che sembravano essere simili a me, dire le stesse cose che pensavo io, senza mai poterne parlare con nessuno. Perciò, continuando a leggere, mi sono accorto di essere finito in un "posto" davvero pieno di persone interessanti, sensibili ed intelligenti. Ecco perchè ho pensato di voler fare reciproca conoscenza. Dopotutto, chissà, forse un filosofo potrebbe anche essere utile, su un sito come questo...(ho anche notato che alcuni di voi sono interessati all'argomento...vero Lyra?). Non so se posso definirmi un "sociofobico", non sono mai stato da uno psicoterapeuta perciò non mi è stato mai diagnosticato nulla. Forse in qualche occasione mi beccherò persino il vostro timbro "ESTROVERSONE"!! Ma sicuramente credo di avere molte difficoltà nei rapporti sociali, e temo di non riuscire più a ritrovare il mio equilibrio e la mia serenità. Per questo sarei molto contento di conoscere persone come voi...leggendovi, mi sembrava di conoscervi da una vita! Mi scuso se mi sono dilungato, e spero di poterci aiutare reciprocamente da qui in avanti. Un abbraccio, fatemi coraggio. A presto |
Benvenuto nel forum. E complimenti per lo stile e il garbo nella scrittura della tua presentazione
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Benvenuto anche da parte mia.
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Benvenuto!
Sicuramente qui troverai persone con cui hai qualcosa in comune, anche se in circostanze poco felici ma per lo meno capirai di non essere l'unico nelle tue condizioni. Avrai modo di vedere però come anche qui ci sono persone molto diverse...c'è chi ha un lieve disagio, chi sta un pò peggio, chi sta ancora peggio ed è anche in cura da qualcuno (anche se il fatto di essere il cura potrebbe essere utile a chiunque, anche a chi ha un disturbo lieve). E' un posto abbastanza diversificato...credo che ti troverai bene! Un consiglio però, evita la dipendenza perchè all'inizio ti sembrerà bello condividere tante cose con queste persone, ti sentirai anche confortato, ma usa anche questo forum per migliorare la tua vita, prendendo spunto anche dalle esperienze degli altri o dai loro consigli! |
Benvenuto nel portale più pazzo pazzerello ke ci sia. A volte ci trovi anche in chat se volessi approfondire meglio. Au revoir :wink:
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Re: Mi presento
Ciao,benvenuto!
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Re: Mi presento
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io mi reputo una persona sensibile,almeno quello penso di esserlo...se poi non sono modesto avrei aggiunto altri aggettivi ma non mi sembra il caso perchè non ho grossa autostima di me.grazie per aver fatto la punta al chiodo visto che ti diverte scrivermi sempre della robaccia nei miei confronti :?
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vabbeh inutile che perdo altro tempo e porto off topic la discussione. scusa, colpa mia... ciao |
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Guarda che vi butto l'acqua addosso se non vi mollate :lol: 8)
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cmq a parte gli scherzi, per favore, bannami per un paio di giorni... |
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non sono modesto?allora sarai tu una delle persona sensibili e intelligenti del forum...leggendo i tuoi messaggi è proprio così 8) Comunque,come dice il moderatore,ora proprio basta.e per favore smettila di quotare i miei messaggi :!: |
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Grazie a tutti per il benvenuto!
Mi dispiace però per l'incidente diplomatico che si è creato...spero anch'io che possiate chiarirvi presto. Volevo anche fare un saluto particolare ad Aleydis (non me ne vogliano gli altri) perchè mi ritrovo molto in tutto quello che scrivi...probabilmente siamo molto simili! Più tardi vorrei scrivere qualcosa sul topic che hai "lanciato" qualche giorno fa, anch'io mi trovo in una situazione simile a quella che hai descritto e mi piacerebbe confrontarmi con te e con gli altri su quell'argomento. Comunque, le occasioni non mancheranno...a presto e grazie ancora! (Mi sento già un po' meglio - avete iniziato a colmare il mio desiderio di protezione credo!) |
ciao ludovico
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Grazie a tutti.
i poeti francesi...non in particolare, a parte quello ritratto sul mio avatar (bravo Nightvision!). Rimbaud rappresenta tutto ciò che non avrei mai potuto essere - e che in effetti non sono stato - né forse mi sarebbe piaciuto essere come lui. Proprio per questo, credo, mi piace. Ludwig invece è una sorta di omaggio ad un altro dei miei "miti" - se così posso definirlo. Uno di voi, qui sul forum (non ricordo chi), ha scelto una sua frase come firma... |
Re: Mi presento
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Eppure è strano, cioè un professore sociofobico o comunque che abbia difficoltà a socializzare mi sembra una cosa strana... di filosofia poi! Cioè, se già riesci a parlare davanti ad una classe formata anche da 18enni, non credo proprio tu sia sociofobico! Almeno credo... E poi il compito dei professori non dovrebbe essere oltre a quello di insegnare, anche di come comportarsi nella vita e di come comunicare con le persone? Come può un sociofobico insegnare a comunicare 8O |
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Invece, il rapporto con i coetanei è una situazione comunicativa simmetrica: lì non è possibile far valere il tuo ruolo o esigere rispetto incondizionato...perciò mi sento continuamente "in gioco" - e di conseguenza a rischio. Grazie comunque sfigazz per la giusta osservazione, è un argomento interessante! Per quanto riguarda la filosofia, non credo mi abbia aiutato a migliorare le mie doti comunicative, anzi penso che abbia finito per chiudere sempre di più il mio carattere introverso. Ma è stata anche una consolazione per me... |
Ciao Ludwig, avrei una domanda da farti: come ti trovi nel doverti rapportare con un gruppo di persone più giovani di te che ti vedono come il "guardiano" dell'ordine costituito? Ho pensato spesso di dedicarmi all'insegnamento, un mestiere che garantisce un buon guadagno in rapporto al numero di ore dedicate al lavoro (pare che la retribuzione media per un professore di scuola media/superiore appena abilitato alla professione sia intorno ai 1500 euro netti con 18 ore lavorative settimanali, in sostanza è come lavorare part-time e guadagnare più un classico impiegato di terzo livello) ma a frenarmi è proprio il rapporto con delle persone più giovani che in me vedrebbero la figura dell'educatore. Oltre a questo, la consapevolezza del loro essere più giovani, non farebbe che acuire il mio senso di frustrazione per aver sprecato molti anni di vita, in modo particolare l'adolescenza mai affrontata. Non so se riuscirei a reggere il confronto con tante persone alle prese con quelle prime esperienze che io, per paura e/o pigrizia, all'epoca ho erroneamente voluto posticipare.
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Però, non so...mi sembra che quando sto con loro, in classe, la mia autostima raggiunga livelli accettabili: sia perché loro spesso provano una certa stima ed ammirazione nei miei confronti (sono sempre contenti quando possono avere a che fare con un professore giovane, con cui instaurare un rapporto anche un po' "informale"), sia perché a scuola sono chiamato a fare la cosa che più mi riesce al mondo (forse l'unica), ovvero insegnare la filosofia. Certo a volte rifletto su quanta distanza ci sia tra l'immagine che loro hanno di me e l'opinione che ho di me stesso...se solo sapessero! Chissà se immaginano quello che ribolle dentro di me...chissà se se ne accorgono. Comunque, per i motivi che ti ho detto, i miei momenti più ricchi di soddisfazione sono proprio quelli vissuti in classe: mi danno l'illusione che la mia vita abbia basi solide, che abbia un senso ed una direzione di marcia, che sono riuscito a realizzare qualcosa di importante che sognavo fin da ragazzino. Inoltre, l'insegnamento svolge anche la funzione di tenermi concentrato ed impegnato in qualcosa, perciò in quei momentio finisco per dimenticare, almeno parzialmente, i miei problemi emotivi. P.S.: Quanto alla retribuzione, davvero non posso darti torto (anche se una cattedra da 18 ore non l'ho mai avuto finora...oscillavo fra le 4 e le 7!): 1500 euro non sono pochi per un lavoro che si svolge prevalentemente la mattina (anche se poi non si riduce solo a questo, come pensano in molti). C'è qualche mio collega che si lamenta perfino della paga...non so come facciano. Forse presto cambierò idea anch'io, quest'anno scolastico ho avuto solo un assaggio di cosa vuol dire fare l'insegnante...ma comunque. |
Benvenuto!
E' decisamente ora di forgiare un bollino "TIMIDO-ESTROVERSONE PRIDE" :lol: |
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(Sei una celebrità!) Però non sono sicuro di aver capito la tua battuta sul bollino... |
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Il timido-estroversone è colui che ad un raduno fa la figura dell'estroverso, ma sotto sotto è tutta apparenza. |
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ma dato che mi pari serioso è normale :D |
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Interessante che tu dica che il lavoro ti ha dato la possibilità di dimenticare per un momento i tuoi problemi emotivi, perché nel mio caso avviene l'esatto opposto: il lavoro mi schiaffa in faccia ogni singola problematica caratteriale che mi porto dietro da decenni. |
Toh, ce sta nandr abruzzese.
Benvenuto Montesilvanese. Anche io sono nuovo di queste parti, e ho avuto poche occasioni di postare. C'arsenteme. Te salute nu cutarole. Per Mezzelfo: ho ricevuto un tuo mp, ma l'ho cancellato per sbaglio. Non ci ho ancora capito molto :oops: |
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Oops, ma si potrà parlare in dialetto su questo forum? Non è che adesso interviene il signor Redman? :D :D |
Ah, dimenticavo...piacere di conoscerti calimero.
Tranquillo, a te non ti avrei definito una semplice "celebrità"...ma qualcosa tipo "leader indiscusso"!!! :D :D A presto P.S.: Non sono poi così serioso, un tipo serioso è più o meno così: :roll: Io invece ultimamente mi sento piuttosto così: :? (confused) |
Benvenuto Ludwig (tra qualche giorno verrò a trovarti nei tuoi castelli eh!),
finalmente un collega sociofobico, non ci posso credere! Credevo di essere l’unica mosca bianca qui dentro ad essersi lanciata follemente in un’attività come l’insegnamento, così diametralmente opposta a tutto ciò che ha a che fare con la riservatezza, il timore di stare al centro dell’attenzione, il senso di inadeguatezza, la paura degli altri ecc. Mi stupisce vedere come tu sia riuscito a calarti con tanta naturalezza nel ruolo del professore, perché per me non è stato altrettanto facile indossare i panni del tutore dell’ordine e della disciplina, nonché della persona adulta che, in quanto tale, dovrebbe farsi carico di 20 e più minorenni, della loro crescita umana ed intellettuale…. Non ti sto a raccontare nel dettaglio il tutto, ma per me questo primo anno di lavoro è stato a dir poco “devastante”: da una parte è prevalso un senso di smarrimento, sorto nel ritrovarmi, tutto ad un tratto, dall’altra parte della barricata, costretta ad assumere il ruolo dell’adulta, pur non sentendomici pronta, oltre che a ricoprire l’arduo ruolo della rappresentante ufficiale, dinanzi alle famiglie, dell’istituzione scolastica…questa aria trasognata di bambina che mi ritrovo stampata in faccia mi fa sentire ridicola e inadeguata; a volte mi chiedo come mi possano percepire gli alunni e gli altri adulti in questo ruolo…. Oltre a vivere questa conflittualità tra la parte adolescente - che ancora resiste in me - e l’adulta responsabile, ho vissuto con ansia anche il solo fatto di dover essere al centro dell’attenzione ogni giorno e di dover dimostrare, davanti a tutti, di essere capace di gestire non solo il sapere, ma anche le relazioni umane e l’intero gruppo-classe, cosa per nulla facile! Poi sarà che io non riesco mai a sentrimi all’altezza delle situazioni, mi percepisco come inadeguata di fronte alle richieste, e soprattutto incapace di fingere e di indossare la maschera della persona forte e sicura del fatto suo…penso che le mie insicurezze siano emerse tutte a galla, compromettendo anche la relazione adulto-adolescente….sono convinta che i ragazzi facessero alquanto fatica a percepire il distacco nei miei confronti, sia a causa del mio aspetto giovanile, sia per le mie palesi insicurezze…. Insomma, penso che per questo mestiere sia tanto importante “saper essere”, ma anche, soprattutto, quell’aura invisibile che ognuno si porta inconsapevolmente dietro: penso che la mia emani abbondantemente questo senso di incompletezza che sento di vivere, e che lasci trapelare la parte fanciullesca, timida e impaurita che giace al fondo di me; i ragazzi hanno poi un sesto senso per quanto riguarda la percezione dell’indole più intima, celata al fondo di ognuno….. Insomma, nonostante io possa affermare - rispetto alla timidezza e all’autostima di un tempo - di avere fatto enormi progressi, questa esperienza nelle vesti di insegnante mi ha comunque destabilizzato, catapultandomi indietro nel tempo, ai miei lontani 15 anni, quando l’insicurezza e l’autostima prendevano il totale sopravvento sulla mia personalità, incapace di gestire in maniera matura la mia emotività…. Io lavoro alle medie, ma non mi piace troppo come ordine di scuola, perché avrei desiderato un confronto con dei ragazzi più grandi, per parlare di letteratura con uno spirito più critico, senza limitarmi a fare il gendarme, come avviene spesso coi ragazzi più piccoli. Volevo tentare l’accesso alla ssis per abilitarmi nell’insegnamento nelle materie letterarie ai licei, ma la nuova odiosissima ministra ha bloccato tutto, gettandomi nella disperazione più totale. Questo significa che sarò condannata alle scuole medie per sempre? Spero di no! Volgio fuggire dalle medie!! Penso che le materie che insegni tu (storia e filosofia) siano molto stimolanti e incuriosiscano già di partenza i giovani, perchè affrontano in maniera organica e strutturata quelle che sono le domande fondamentali che ogni uomo, prima o poi, si pone, e spesso questo processo inizia proprio attorno ai 16 anni….a 12 i ragazzi sono ancora “materialisti”, cioè del tutto calati nell’aspetto più concreto e prosaico dell’esistenza, perchè non possiedono ancora gli strumenti intellettuali in grado di porli in maniera autonoma di fronte a certe domande…è come se la parte più “spirituale” giacesse confusa e ancora addormentata dentro di loro, per poi svegliarsi e prendere forma piano piano più tardi, con gli anni… Mi stupisce comunque quando affermi di avere verso te stesso una stima accettabile quando metti piede in classe. A me succede il contrario: è proprio quando metto piede in classe che mi sembra di perdere le coordinate della sicurezza in me stessa e dell’autostima….sarei curiosa di capire la differenza tra le nostre reazioni… sarò contenta se vorrai discuterne con me Per Muttley: veramente lo stipendio ad inzio carriera di un prof è di 1200 € e non di 1500! Credimi che il pomeriggio si lavora (soprattutto alle superiori) se vuoi fare bene il tuo mestiere. Non puoi tanto improvvisare…alle medie puoi anche farlo, ma alle superiori proprio no! |
Ciao Clizia!
Mi ha fatto davvero molto piacere leggere il tuo post, sia perchè sono contento anch'io di trovare una "collega" su questo forum, con cui confrontare le mie esperienze, sia perchè quello che hai scritto è veramente molto interessante e mi ha fatto riflettere. Sai, forse nella risposta che avevo dato a muttley ho fornito un resoconto un po' troppo idilliaco del mio primo impatto con il mondo della scuola. Anch'io ho sperimentato, soprattutto nei primi giorni, quelle sensazioni che tu hai descritto, e che del resto sono comprensibili anche considerando il nostro particolare carattere ed il modo in cui viviamo la nostra emotività. Certamente all'inizio mi sentivo spaesato anch'io, non pensavo di poter essere pronto (nonostante gli anni di tirocinio alla SSIS) per gettarmi nella fossa dei leoni...Considera che anch'io provo di continuo quel senso di inadeguatezza perenne, di insicurezza, di inquietudine: ma come ho già detto, mi capita più che altro nel rapporto con i miei coetanei, oppure con le ragazze, insomma nella vita quotidiana. In classe, invece, dopo un po' di tempo necessario a rompere il ghiaccio, credo di essermi sbloccato in maniera più efficace. Non so...credo che i motivi siano quelli che ho già spiegato a muttley. Quando mi muovo tra i miei simili, sento sempre che mi manchi qualcosa, sento di avere qualcosa in meno, di non riuscire ad adeguarmi a certi standards, che gli altri raggiungono con la massima naturalezza possibile. Mi sento sempre l'ultima ruota del carro...anche se non sono gli amici a considerarmi così, sono soltanto le mie solite paranoie e manie di perfezione. A scuola, invece, percepisco come di stare in una posizione di vantaggio, per tutta una serie di ragioni che ho già ricordato, ed ho l'impressione di essere visto in modo diverso da come credo di essere visto dagli altri normalmente. Sarà il rispetto che comunque i ragazzi sono costretti a tributarti (almeno in parte!), sarà che posso quasi presentarmi come "uno di loro ma con qualche anno ed un po' di esperienza in più di loro"...non lo so, purtroppo non riesco a spiegarmelo meglio di così. Forse, però, la ragione principale che mi fa sentire a mio agio è questa: se nella vita di tutti i giorni sento di non saper fare moltissime cose (relazionarmi con gli altri in maniera distesa, saper gestire certe situazioni, sapere come muovermi in determinate circostanze ecc. ecc.), in classe la mia immagine di "inetto a vivere" (Svevo!) tende a mettersi tra parentesi. Sì, perchè a scuola sono chiamato a fare una cosa - forse l'unica, dicevo - che mi riesce piuttosto bene, per la quale credo di essere portato, e che mi piace moltissimo.....parlare per ore della mia fidanzata, la filosofia (un po' triste questa metafora, lo ammetto!). Comunque, mi piacerebbe sicuramente tornare a parlare con te di queste cose. Nel forum, oppure anche con gli mp se preferisci. Mi auguro che ci sentiremo presto, professoressa! A presto P.S.: Mi dispiace deluderti, ma quando andrai in Germania a visitare quei castelli di cui parlavi, io purtroppo non ci sarò... ...perchè non sono quel Ludwig che forse pensavi (Ludwig II von Wittelsbach, re di Baviera)! Il mio nick è un omaggio ad un altro Ludwig che mi sta a cuore...un filosofo vissuto tra Ottocento e Novecento...austriaco...indovina prof! Ed è doppiamento un peccato che non sono Ludwig von Wittelsbach... perchè so che cercavi un principeeeee... :D :D (scherzo!) P.S. 2: Anche a me piace molto Montale! Ti riferisci a lui (cioè ad una delle sue donne) nel tuo nick, vero? Visti anche i versi a chiusura dei tuoi post! |
clizia, fatte trasferì al nord :D
muttley, ma sei il più materialone dei materialoni che ho mai conosciut :lol: ludovico, non farti traviare, usa anche tu il dono della sintesi, se non per noi, per i tuoi alunni :D |
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Benvenuto anche da parte mia :wink:
Io, al contrario di te, nn penso si essere portato per l'insegnamento....specialmente con le classi che ci sono oggi: spesso questi ragazzi, se capiscono che hai un carattere introverso o poca fiducia in te stesso, ti distruggono...ma forse tu hai avuto la fortuna di avere una classe di bravi ragazzi con un minimo di cervello....nel qual caso deve essere una bella esperienza senza dubbio!! |
Non mi dire che parli di Wittgestein!!
All'inizio dell'università, una persona a me molto cara cercò di avvicinarmi al Tractatus logico-philosophicus....ma non ci riuscì perchè mi sembrava quasi di trovarmi di fronte ad un libro di matematica ed io odiavo la matematica!! :wink: Ora, col senno di poi, credo che mi incuriosirebbe leggerlo, anche se a dirla tutta avrei proprio voglia di riprendere in mano la filosofia, visto che l'ho trascurata negli anni, pur trovandola molto affascinante...vorrei proprio ripartire quasi dai manuali di scuola per riprendere il filo del discorso, ma vorrei anche tanto leggere un libro che ho qui a casa da tanto (me lo regalarono qualche anno fa) e che mi affascina tantissimo: "la persuasione e la rettorica" di Michaelstaedter.... Sarei molto felice se potessimo confrontarci sulle problematiche legate alla scuola....ho frequantato anche un forum di insegnanti, ma lì mi sembravano tutti così convinti e sicuri di quello che facevano...a differenza di me!! Qui, invece, possiamo confrontarci su un piano di parità, perchè siamo entrambi persone introverse e nessuno ci giudicherà per questo.... Ora scappo, perchè domani parto e non voglio dilungarmi oltre....al mio ritorno chiacchiereremo un po'! Eh si, Clizia è proprio la Clizia di Montale e non ha nulla a che fare con sposerò Simon Le bon, con marchette di Chimabretti, con Machiavelli o con lo stilista di moda (che poi si chiama Krizia!).......me ne hanno dette di tutti i colori!!!! :D :D :D A presto, professor Ludwig!! |
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E poi io e Clizia siamo colleghi ed i colleghi, quando si incontrano, hanno sempre molte cose da dirsi. E poi. E poi mi spiace ma il dono della sintesi proprio non ce l'ho. Spero non sia una cosa da estroversoni. Comunque, tranquilli, quando parlo "dal vivo" con le persone, invece, vado avanti spesso a monosillabi. Fobic, isn't it? Dimenticavo: piacere di conoscerti wonderlust. Sui ragasssi di oggi hai ragione, ma in effetti i miei studenti finora hanno costitutio una piacevole eccezione. E buon viaggio Clizia, ci risentiamo tra un po'. (Ah: su Wittgenstein c'hai preso, complimenti!) |
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Come stavo però dicendo a qualcuno al raduno - non ricordo chi fosse - sono alla ricerca della città perfetta (secondo i miei parametri!) dove poter andare a vivere....la perfezione è la via di mezzo: il centro Italia, città nè troppo grandi, nè troppo piccole...a Siena sono stata benissimo (ci ho vissuto quasi due anni), anche se troppo "contradaiola" e borghese per i miei gusti!! :? Per Muttley: la mia busta paga e di tutte le mie amiche sissine è di 1260 €....parola (logorroica) di Clizia!! |
clizia ma non sei già al centro? :wink:
cmq vai tranqui ludovico, scrivi quello che ti senti :D clizia buon viaggio e non estroveggiare |
Cacchio,Ludwig...la tua città ha 47.000 abitanti!!!! Più di Vercelli! E non ne avevo mai sentito parlare!
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