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ansiolino 19-12-2017 01:28

timidezza e teatro
 
So che è un argomento trito e ritrito ma, il giorno che sono stato bannato, nel programma ''I soliti ignoti'' un concorrente, negli indizi, disse che era timidissimo e che ha sconfitto la timidezza grazie al teatro (avreste dovuto vedere la puntata per vedere come sembrava sicuro di se).

Ora ovviamente chiedo se c'è qualcuno, tra i timidi, che ha frequentato o frequenta teatro, e se lo ha aiutato ad essere meno timido.

dottorzivago 19-12-2017 02:03

Re: timidezza e teatro
 
Mah....certo che aiuta. Ma per me recitare a teatro é il massimo dell'estroversione quindi é un traguardo,non la vedo come cura.

Un corso di ballo (l'ho provato) si é meno esposti....e aiuta molto.

A ballare si é uno dei tanti che nessuno caga.....a teatro sei il centro dell'evento

ansiolino 19-12-2017 02:23

Re: timidezza e teatro
 
ok, ma ci vai per guarire, quindi probabile faccia parte della ''cura''.
Inoltre non è detto che se uno va a teatro debba sempre fare recite davanti ad un pubblco; può anche fare solo i corsi per migliorare se stesso.

barclay 19-12-2017 08:18

Re: timidezza e teatro
 
Forse non era poi così "timido" :malvagio:

fobicona 19-12-2017 12:20

Re: timidezza e teatro
 
Io la penso come Barclay: il teatro, così come molte altre attività artistiche o ricreative, possono aiutare a scemare la timidezza, ma solo se questa non è eccessiva o dovuta ad un semplice periodo no. Se è timidezza forte o, addirittura, sociofobia, un contesto così estroverso come il teatro e la recitazione rischiano di dare la mazzata finale.

Dahlilah 19-12-2017 14:43

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da fobicona (Messaggio 2038603)
Io la penso come Barclay: il teatro, così come molte altre attività artistiche o ricreative, possono aiutare a scemare la timidezza, ma solo se questa non è eccessiva o dovuta ad un semplice periodo no. Se è timidezza forte o, addirittura, sociofobia, un contesto così estroverso come il teatro e la recitazione rischiano di dare la mazzata finale.

Buongiorno fobicona :) Ma parli per esperienza diretta?

Ti prego di leggere le mie parole in tono affettuoso, oggettivo. Non intendo sminuire la tua opinione (che hai espresso secondo il tuo intendimento ed è di stimolo per questo topic).

Solo mettere in discussione una sorta di loop.

Dai consigli sulla base di qualche pre-giudizio (quindi un giudizio dato a priori senza conoscere nè l'esperienza in sè ne la tipologie di esperienze) riguardante i corsi amatoriali di recitazione ?
Oppure ne hai frequentati o conosci l'ambiente......

Da come scrivi sembri una ragazza sensibile e intelligente: ma pure in altri tuoi post noto molta attenzione a ribadire con una certa frequenza le inadeguatezze esterne (ambientali o delle persone con cui ti relazioni) piuttosto che una analisi lucida riguardante i tuoi personali vincoli e/o risorse.

Non ci conosciamo ne ci frequentiamo, quindi ciò che esprimo oggi riguarda la percezione di quanto scrivi, non un giudizio sulle tue idee ne tantomeno sulla tua persona :bene:

Depressione, fobie, disturbi di personalità incidono in modo significativo sul personale computo di "benessere".
Il mio, il tuo... quello della stragrande maggioranza dei partecipanti al Forum.

Ma il pedigree di "vero fobico" (a proposito sei diagnosticata e seguita per la tua fobia?) dovrebbe rendere maggiormente attenti e sensibili a non virare esperienze/risorse come inutili (e addirittura dannose!) fino al punto di dare "la mazzata finale".

Se non ho inteso male chi ha aperto il topic non parla di iscriversi all'Accademia d'arte Drammatica ne alla Scuola del Piccolo.
Imho ha chiesto un'opinione sull'esperienza legata alla frequenza di corsi di recitazione che lavorano sul corpo, sulla voce, sulla respirazione ecc.
L'Arte (Teatro, Danza, Pittura) è spesso inserita come attività "terapeutica" proprio per persone fobiche e/o introverse.
Esistono situazioni apposite (amatoriali) che permettono proprio a persone come noi di lavorare in piccoli gruppi, senza che ci sia un' interazione spinta.

Vi sono corsi di mimo, di tessuti aerei, di lettura drammatica.... di semplice dizione e una miriade di altre proposte riservate proprio a persone che (per loro caratteristiche) vogliano semplicemente sperimentarsi, aiutandosi a vivere una piccola esperienza, possibilmente positiva. Dico questo perchè ritengo che un'esperienza vada valutata ex post.

Fasciarsi la testa prima di rompersela, rischiare la mazzata finale presuppone a priori il non dare a quell'esperienza nemmeno una chance.
La fobia, le timidezze di ognuno di noi costruiscono "muri": aiutarsi a trovare delle modalità congeniali (per provare ad esprimere qualcosa di sè) mi sembra possa essere una risorsa.

Per te, per altri (probabilmente) questo tipo di attività potrebbe risultare sgradevole. Ma è una questione legata a te stessa, alle tue caratteristiche e scelte personali: non riguarda l'esperienza in sè.
Ciò che non va bene per te potrebbe andare bene per altri: dico solo che esprimersi così non aiuta a valutare delle opportunità in modo consapevole, obbiettivo.

Quindi non è il corso di teatroterapia ad essere sconsigliabile o da estroversi (sulla base di cosa poi...) ma l'oggettivo limite di ognuno verso quel tipo di esperienza.

Sto cercando di dire che la fobia, la timidezza, la depre tolgono molte opzioni.
Questo è oggettivo. Ma la difficoltà deriva in parte dalla nostra bassa resilienza, dalle nostre difficoltà..... non dall'esperienza in sè: l'esperienza, soprattutto quando di tipo formativo, generalmente ci lascia qualcosa, arricchisce.

Molti professionisti (psicologi/psichiatri) consigliano infatti la frequenza a corsi amatoriali, che non necessariamente sono di sbocco ad una esibizione sul palcoscenico, se non ad un saggio finale al quale si può tranquillamente non partecipare.

Molti corsi sono costruiti attorno proprio alle persone con disabilità o con tratti introversi davvero importanti. Qui poi trovarne un esempio.

http://www.amicidiluca.it/notizie/ul...a-valenti.html

Anche non partecipando direttamente vedere lo spettacolo mi ha trasmesso positività e mi ha fatto riflettere. Le persone in scena non erano estroverse e venivano da esperienze di isolamento e difficoltà anche più impegnative delle nostre.

Liberissima di esprimerti e di pensarla diversamente: ma attenta non attribuire alla risorsa una valenza negativa e/o impossibile da fruire.
Credo sia importante comprendere che siamo noi stessi e la nostra fobia a vivere "male" le risorse che abbiamo a disposizione.

Cosa assai diversa dall'affermare che le risorse non ci sono, non ci includono, non ci riguardano, ci danneggiano potenzialmente.

ansiolino 19-12-2017 15:00

Re: timidezza e teatro
 
chapeau Dahlilah

Winston_Smith 19-12-2017 15:06

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da Dahlilah (Messaggio 2038675)
Cosa assai diversa dall'affermare che le risorse non ci sono, non ci includono, non ci riguardano, ci danneggiano potenzialmente.

Senza parlare per altri, non credo esistano risorse di questo tipo che facciano al caso mio.

trademarko 19-12-2017 15:41

Re: timidezza e teatro
 
Ritengo che quello di fobicona sia un suo parere, sicuramente dettato dalla sua esperienza. Davvero complimenti a dalhilah per aver espresso il suo parere in maniera così dettagliata, spendendo diverse parole e mostrando anche dei fatti.
Indubbiamente le paure ci bloccano e ci fanno rinunciare a tantissime esperienze. Per quanto riguarda me.... qualche volta mi è venuta in mente l' idea di iscrivermi a teatro ma ho sempre rinunciato per le mie troppe paure. Ho anche pensato di riscrivermi ad una scuola di canto. Ho già frequentato una scuola di canto per un paio di mesi ma, quando si trattava di andare a lezione provavo timore ed avevo abbassamenti di voce (tutto un fattore psicologico).
A volte, credo, bisogna essere fortunati a trovare le persone giuste che ti sappiano anche prendere (parlo degli insegnanti) e, saper prendere me, è una cosa abbastanza difficile :D
Ci vorrebbe qualcuno che coinvolgesse e ti facesse sentire parte del gruppo.

Myway 19-12-2017 15:59

Re: timidezza e teatro
 
Purtroppo molte esperienze negative ci fanno venire preoccupazioni e ansie a mille solo al pensiero di imbarcarci in situazioni potenzialmente rischiose...
Credo anche io che a volte un corso di recitazione possa servire ad acquistare un minimo di sicurezza o a tirare fuori cose che abbiamo dentro(gassman era molto timido da giovane ad esempio, ramazzotti o de andrè idem ecc), quindi son tentativi che se si ha la possiblità si possono fare, il che non vuol dire essere trascinati per i capelli a forza perchè altrimenti non vuoi guarire ecc ecc, purtroppo la fobia e i disastri causati dalla forte timidezza causano situazioni molto delicate che non hanno una via di uscita sicura e facile...

fobicona 19-12-2017 18:33

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da Dahlilah (Messaggio 2038675)
Buongiorno fobicona :) Ma parli per esperienza diretta?

Ti prego di leggere le mie parole in tono affettuoso, oggettivo. Non intendo sminuire la tua opinione (che hai espresso secondo il tuo intendimento ed è di stimolo per questo topic).

Solo mettere in discussione una sorta di loop.

Dai consigli sulla base di qualche pre-giudizio (quindi un giudizio dato a priori senza conoscere nè l'esperienza in sè ne la tipologie di esperienze) riguardante i corsi amatoriali di recitazione ?
Oppure ne hai frequentati o conosci l'ambiente......

Da come scrivi sembri una ragazza sensibile e intelligente: ma pure in altri tuoi post noto molta attenzione a ribadire con una certa frequenza le inadeguatezze esterne (ambientali o delle persone con cui ti relazioni) piuttosto che una analisi lucida riguardante i tuoi personali vincoli e/o risorse.

Non ci conosciamo ne ci frequentiamo, quindi ciò che esprimo oggi riguarda la percezione di quanto scrivi, non un giudizio sulle tue idee ne tantomeno sulla tua persona :bene:

Depressione, fobie, disturbi di personalità incidono in modo significativo sul personale computo di "benessere".
Il mio, il tuo... quello della stragrande maggioranza dei partecipanti al Forum.

Ma il pedigree di "vero fobico" (a proposito sei diagnosticata e seguita per la tua fobia?) dovrebbe rendere maggiormente attenti e sensibili a non virare esperienze/risorse come inutili (e addirittura dannose!) fino al punto di dare "la mazzata finale".

Se non ho inteso male chi ha aperto il topic non parla di iscriversi all'Accademia d'arte Drammatica ne alla Scuola del Piccolo.
Imho ha chiesto un'opinione sull'esperienza legata alla frequenza di corsi di recitazione che lavorano sul corpo, sulla voce, sulla respirazione ecc.
L'Arte (Teatro, Danza, Pittura) è spesso inserita come attività "terapeutica" proprio per persone fobiche e/o introverse.
Esistono situazioni apposite (amatoriali) che permettono proprio a persone come noi di lavorare in piccoli gruppi, senza che ci sia un' interazione spinta.

Vi sono corsi di mimo, di tessuti aerei, di lettura drammatica.... di semplice dizione e una miriade di altre proposte riservate proprio a persone che (per loro caratteristiche) vogliano semplicemente sperimentarsi, aiutandosi a vivere una piccola esperienza, possibilmente positiva. Dico questo perchè ritengo che un'esperienza vada valutata ex post.

Fasciarsi la testa prima di rompersela, rischiare la mazzata finale presuppone a priori il non dare a quell'esperienza nemmeno una chance.
La fobia, le timidezze di ognuno di noi costruiscono "muri": aiutarsi a trovare delle modalità congeniali (per provare ad esprimere qualcosa di sè) mi sembra possa essere una risorsa.

Per te, per altri (probabilmente) questo tipo di attività potrebbe risultare sgradevole. Ma è una questione legata a te stessa, alle tue caratteristiche e scelte personali: non riguarda l'esperienza in sè.
Ciò che non va bene per te potrebbe andare bene per altri: dico solo che esprimersi così non aiuta a valutare delle opportunità in modo consapevole, obbiettivo.

Quindi non è il corso di teatroterapia ad essere sconsigliabile o da estroversi (sulla base di cosa poi...) ma l'oggettivo limite di ognuno verso quel tipo di esperienza.

Sto cercando di dire che la fobia, la timidezza, la depre tolgono molte opzioni.
Questo è oggettivo. Ma la difficoltà deriva in parte dalla nostra bassa resilienza, dalle nostre difficoltà..... non dall'esperienza in sè: l'esperienza, soprattutto quando di tipo formativo, generalmente ci lascia qualcosa, arricchisce.

Molti professionisti (psicologi/psichiatri) consigliano infatti la frequenza a corsi amatoriali, che non necessariamente sono di sbocco ad una esibizione sul palcoscenico, se non ad un saggio finale al quale si può tranquillamente non partecipare.

Molti corsi sono costruiti attorno proprio alle persone con disabilità o con tratti introversi davvero importanti. Qui poi trovarne un esempio.

http://www.amicidiluca.it/notizie/ul...a-valenti.html

Anche non partecipando direttamente vedere lo spettacolo mi ha trasmesso positività e mi ha fatto riflettere. Le persone in scena non erano estroverse e venivano da esperienze di isolamento e difficoltà anche più impegnative delle nostre.

Liberissima di esprimerti e di pensarla diversamente: ma attenta non attribuire alla risorsa una valenza negativa e/o impossibile da fruire.
Credo sia importante comprendere che siamo noi stessi e la nostra fobia a vivere "male" le risorse che abbiamo a disposizione.

Cosa assai diversa dall'affermare che le risorse non ci sono, non ci includono, non ci riguardano, ci danneggiano potenzialmente.


La mia espressione "mazzata finale" può sembrare un po' forte se estrapolata da un certo contesto, e mi scuso se può sembrare così, io parlavo per esperienza ed opinione personale, mi sono capitate in passato situazioni del genere, ma anche a miei familiari, quindi un po' parlo per cognizione di causa. Per quanto riguarda invece le persone a cui mi relaziono, so io di cosa parlo, quindi perdonami se posso sembrarti troppo "dura" ma non hai gli strumenti per criticare la situazione, io ahimè, ho i dati oggettivi. So io cosa ho sofferto e soffro. D'altronde, ricordiamoci di far parte di Fobia sociale.

Hazel Grace 19-12-2017 18:40

Re: timidezza e teatro
 
Mi piacerebbe tanto fare teatro, imparare a tenere un discorso davanti a un pubblico, utilizzare la voce in modo efficace in maniera da coinvolgere quando parlo e catturare l'attenzione, in ultimo non mi spiacerebbe imparare le tecniche di recitazione: è sempre stata una cosa affascinante per me, saper assumere altri ruoli, diventare un altro, mi piacerebbe diventare un'altra persona, cioè sembrare un'altra, tramutarmi in qualche altra cosa

lauretum 19-12-2017 19:13

Re: timidezza e teatro
 
Può essere, ma mi pare strano che qualunque attore senti, fossero tutti timidissimi

Mike Patton 19-12-2017 19:19

Re: timidezza e teatro
 
Io. Ma non è che ho inventato la ruota da uomo primitivo con la peluria in faccia, erano cose che sapevo di avere dentro. Inoltre sono rimasto timido e taciturno. È un'esperienza di sicuro valore, che come tutte le cose richiede anche lacrime.

ansiolino 19-12-2017 20:04

Re: timidezza e teatro
 
ringrazio tutti quelli che hanno a loro modo risposto e contribuito al topic.
Ovviamente, come in tutti i topic che parlano di trovare una soluzione, sono sempre pochi quelli che hanno almeno tentato, e sempre troppi quelli che rifiutano a priori. Questo non lo dico per criticare qualcuno, lo dico per fare notare a noi stessi che, spesso e volentieri, non facciamo nulla per cercare di guarire però ci lamentiamo che stiamo male.
Al momento sto cercando se fanno corsi di teatroterapia o anche teatro normale ma con allievi alle prime esperienze

trademarko 19-12-2017 20:23

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2038830)
ringrazio tutti quelli che hanno a loro modo risposto e contribuito al topic.
Ovviamente, come in tutti i topic che parlano di trovare una soluzione, sono sempre pochi quelli che hanno almeno tentato, e sempre troppi quelli che rifiutano a priori. Questo non lo dico per criticare qualcuno, lo dico per fare notare a noi stessi che, spesso e volentieri, non facciamo nulla per cercare di guarire però ci lamentiamo che stiamo male.
Al momento sto cercando se fanno corsi di teatroterapia o anche teatro normale ma con allievi alle prime esperienze

Ma perchè non cercare un corso per vincere la timidezza? Potrebbe essere anche teatro ma, se il titolo è "vincere la timidezza" almeno i partecipanti sono potenzialmente tutti timidi e, forse, ci si sente meno soli, soprattutto per il fatto che si sta ammettendo di essere timidi.

ansiolino 19-12-2017 20:41

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da trademarko (Messaggio 2038837)
Ma perchè non cercare un corso per vincere la timidezza? Potrebbe essere anche teatro ma, se il titolo è "vincere la timidezza" almeno i partecipanti sono potenzialmente tutti timidi e, forse, ci si sente meno soli, soprattutto per il fatto che si sta ammettendo di essere timidi.

hai ragione anche te, ma allora anche gli psicologi trattano la timidezza, questo vuol dire che bata andare da loro per guarire?
Secondo me il teatro, visto che appunto può insegnare a ''vestire i panni'' di altre personalità, può avere un effetto a 360° (quindi non solo sulla timidezza) sul modo di ''esporsi'' al prossimo.
Ad esempio quando si ha un primo incontro con gente che non si conosce e in base alle persone che sono, si può impersonare la persona che in quel momento vorresti essere (detta così è un pò come mentire, ma come spesso si dice la prima impressione è quella che conta, inoltre ci si può rendere conto se abbiamo piacere che la gente ci apprezzi anche per quello che fingiamo di essere)
Magari ho cannato l'esempio, ma per chi non ha mai avuto vita sociale il poter ''raccontare storie'' lo si acquisisce solo col teatro; secondo me ovviamete.

trademarko 19-12-2017 20:47

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2038857)
hai ragione anche te, ma allora anche gli psicologi trattano la timidezza, questo vuol dire che bata andare da loro per guarire?
Secondo me il teatro, visto che appunto può insegnare a ''vestire i panni'' di altre personalità, può avere un effetto a 360° (quindi non solo sulla timidezza) sul modo di ''esporsi'' al prossimo.
Ad esempio quando si ha un primo incontro con gente che non si conosce e in base alle persone che sono, si può impersonare la persona che in quel momento vorresti essere (detta così è un pò come mentire, ma come spesso si dice la prima impressione è quella che conta, inoltre ci si può rendere conto se abbiamo piacere che la gente ci apprezzi anche per quello che fingiamo di essere)
Magari ho cannato l'esempio, ma per chi non ha mai avuto vita sociale il poter ''raccontare storie'' lo si acquisisce solo col teatro; secondo me ovviamete.

E' come nel film "Le iene" la scena dell' infiltrato, quando studia una storia da raccontare per rendersi credibile agli occhi della banda.
Sono perfettamente d' accordo con te. Anche io vorrei recitare con le persone alle quali non voglio dare tanto di me, anche se è difficile. Comunque mi hai ricordato che un giorno mi ero detto di iniziare a mentire agli ipocriti. Me lo ricorderò. (y)

fobicona 19-12-2017 21:00

Re: timidezza e teatro
 
Ci tenevo a specificare una cosa. Io non ho detto che la teatroterapia sia il male assoluto, d'altronde non mi sembra di essere stata l'unica ad avere espresso reticenze a riguardo e, anche se fosse, è semplicemente una mia opinione, punto. Inoltre in altre discussioni sono stata la prima a proporre situazioni in cui poter migliorare la propria situazione. Come ho scritto stamattina, ho detto che il teatro può essere una terapia, ma in caso di forte passione per la recitazione teatrale e di timidezza, e quindi in presenza di una situazione non particolarmente invalidante come la fobia sociale. Siamo obiettivi: una persona che stenta ad uscire un po' di casa con tranquillità, va a fare la teatro-terapia? Obiettivamente la cosa mi puzza un po'; non dico che sia impossibile, ma di sicuro difficile, considerato che la fobia comprende spesso anche imbarazzo, ansia, ansia anticipatoria ecc.. Ripeto: per la fobia sociale ci possono essere dei miglioramenti, ma per me sono ben altri i metodi e ne ho parlato anche in altre discussioni.

Erikuccia83 19-12-2017 23:01

Re: timidezza e teatro
 
anche io sarei molto interessata all'argomento.

Crystal 21-12-2017 19:49

Re: timidezza e teatro
 
Ovviamente non'è uno step semplice per un fobico, perché questo tipo di situazione mette in rilievo proprio le emozioni che si vivono in quel momento, che per un fobico totalmente inesperto in quell'attività sono ricche di ansia e di disagi.
Solitamente il fobico fa di tutto fuorché esprimerle, tende a nasconderle a cercare di passare inosservato, li si deve esporre, deve prendere di petto le emozioni e buttarle fuori. Interpretare un ruolo teatrale significa essere trasparenti, ma anche proteggersi da un certo punto di vista nel ruolo del personaggio, significa mostrarsi per quello che si è in quel momento, ma nascondersi nella maschera del personaggio. Vuol dire identificarsi in un character, ma lasciar filtrare delle emozioni che la mente a lungo andare consapevolizza come proprie, come un "normale" funzionamento emotivo, ma che in aiuto di chi interpreta, il recitare un pò nasconde, proprio perché si "recita" una parte.

Come dice Dahlilah il contesto può e preferibilmente dev'essere protetto (alcuni csm/cps prevedono inserimenti in attività del genere, per favorire il percorso di ripresa in pazienti con difficoltà di socializzazione o altri problemi connessi)...lo step è difficoltoso, ma i guadagni possono essere molto vantaggiosi.

Poi ognuno è libero di sondare il terreno e valutare qualsiasi attività utile per il miglioramento personale con qualcosa di idoneo x se stesso, per i propri interessi e per i traguardi che man mano ci si vuole porre...può passare attraverso il teatro, come no, ma non deve essere la paura a guidarci, altrimenti il teatro è impossibile, ed uscire di casa quasi.

incompresa88 24-12-2017 12:15

Re: timidezza e teatro
 
Può funzionare per la timidezza, forse. Su di me non avrebbe alcun senso. Magari il problema fosse solo la timidezza...

Crystal 26-12-2017 00:19

Re: timidezza e teatro
 
Ciao fobicona, grazie del grazie, me lo puoi motivare please?

SamueleMitomane 26-12-2017 02:00

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da Crystal (Messaggio 2042754)
Ciao fobicona, grazie del grazie, me lo puoi motivare please?

Sei un BF, eccoti la motivazione :D (scherzo :mrgreen:)

troll 26-12-2017 02:11

Re: timidezza e teatro
 
so che paolo bonolis soffriva di una tremenda balbuzie da ragazzo e grazie al teatro è riuscito a superarla appieno.
Anch'io ho sentito dire che è utile per superare sia la timidezza che eventuali blocchi personali, probabilmente perchè ti aiutano nell'impostazione, nella dizione, nella respirazione e sicuramente c'è maggior pazienza nell'imparare.
Rispetto al cinema poi la squadra intorno a te è meno numerosa, non ci sono cameramen, montatori, trucco e parrucco presenti sulla scena, ma magari il regista e l'attore/attrice con cui devi interpretare (ancora meno ansiogeno reputo il monologo).
Che poi detto inter nos a me piace più l'improvvisazione, è capitato che in sede dovessimo creare delle scenette riguardanti dei soccorsi quanto più realistiche possibile e una volta ho dovuto fingermi un nipote che doveva ostacolare l'intervento dei soccorritori verso la nonna infartuata, facendomi prendere dal panico (tutto l'opposto di quello che sono in realtà) e una volontaria, vedendo come mi ero immedesimato nella parte, pensava che davvero fossi un attore teatrale.
Un'altra volta con un'attività dei giovani del comitato riguardante le dipendenze, mi sono finto padre di un ragazzo che assumeva pasticche e che lo mortificava per gli scarsi risultati scolastici e invece elogiava la figlia per la sua serietà.
Sono riuscito a creare un personaggio piuttosto cinico e dissacrante, cazziando in modo anche comico il finto figlio, suscitando le risate di chi assisteva a questa scenetta (ringraziando come spalla l'altro ragazzo che si è prestato)e dando corpo credibile al messaggio che volevamo lanciare.

Crystal 26-12-2017 08:35

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da SamueleMitomane (Messaggio 2042810)
Sei un BF, eccoti la motivazione (scherzo)

Ma perche' non provi ad essere cosi' lungimirante con le scommesse invece di scopiazzare le mie?:D magari usandola qlcs raccimoliamo :mrgreen: ;)

X la cronaca ho gia' un impegno con una ragazza...

Ma sono certo che il ringrazia era x altro..era cosi' giusto x capire...io consigliavo ad Ansiolino di non chiudere nessuna porta, tantomeno quella del teatro:bene:

Se in prospettiva lui se la sente e visualizza questo step, vuol dire che cosi' lontano da lui non'e' e quindi potenzialmente percorribile...nessuna mazzata.

PrincessGinevra 26-12-2017 15:45

Re: timidezza e teatro
 
io lo sto facendo, teatro base e dizione
in realtà ora ci stiamo concentrando sullo stare sul palco, sulle movenze.. poi dall'anno prossimo recitazione vera e propria.
credo possa funzionare, richiede impegno e costanza nel proprio lavoro comunque

Jacksparrow 26-12-2017 16:38

Re: timidezza e teatro
 
Secondo me non si è capito bene cos'è la timidezza.
Se la timidezza la esprimi con freddezza , limitata a non parlare o poco sei già su un livello superiore.
Così come tenere lo sguardo basso e mogio.
Se la timidezza ti blocca e si manifesta con ansia,tremori ,sudorazione e rossori sei fottuto.
In questo caso l'emotività viene scambiata per eccessiva timidezza.

Gilliant 26-12-2017 17:18

Re: timidezza e teatro
 
fin da piccolo ho fatto recite scolastiche, fatto parte di una compagnia teatrale...ero molto introverso, eppure recitare mi piaceva, riuscivo a vincere la 'fobia' di esprimermi in pubblico.
racconto questa mia esperienza per dire che il teatro può essere un buon viatico per superare alcuni ostacoli temperamentali...mal che vada non si peggiora affatto, si fà solo esperienza...

SamueleMitomane 26-12-2017 17:22

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da Crystal (Messaggio 2042876)
Ma perche' non provi ad essere cosi' lungimirante con le scommesse invece di scopiazzare le mie?:D magari usandola qlcs raccimoliamo :mrgreen:

X la cronaca ho gia' un impegno con una ragazza...

Ma sono certo che il ringrazia era x altro..era cosi' giusto x capire...io consigliavo ad Ansiolino di non chiudere nessuna porta, tantomeno quella del teatro:bene:

Se in prospettiva lui se la sente e visualizza questo step, vuol dire che cosi' lontano da lui non'e' e quindi potenzialmente percorribile...nessuna mazzata.

:D Giuro che dopo natale mi ci impegno, abbiamo abbandonato per troppo tempo quei bei thread di scommesse.

ansiolino 26-12-2017 17:38

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da PrincessGinevra (Messaggio 2043171)
io lo sto facendo, teatro base e dizione
in realtà ora ci stiamo concentrando sullo stare sul palco, sulle movenze.. poi dall'anno prossimo recitazione vera e propria.
credo possa funzionare, richiede impegno e costanza nel proprio lavoro comunque

grazie per la testimonianza! (ho finito i ringrazie se no lo mettevo)
posso chiederti se hai cercato un corso specifico per la timidezza (ho visto che ne esistono di specifici), o pura recitazione?

ansiolino 26-12-2017 17:40

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 2043273)
Secondo me non si è capito bene cos'è la timidezza.
Se la timidezza la esprimi con freddezza , limitata a non parlare o poco sei già su un livello superiore.
Così come tenere lo sguardo basso e mogio.
Se la timidezza ti blocca e si manifesta con ansia,tremori ,sudorazione e rossori sei fottuto.
In questo caso l'emotività viene scambiata per eccessiva timidezza.

forse è perchè sappiamo che cos'è che si consiglia il teatro come aiuto?

ansiolino 26-12-2017 17:41

Re: timidezza e teatro
 
Quote:

Originariamente inviata da Gilliant (Messaggio 2043320)
fin da piccolo ho fatto recite scolastiche, fatto parte di una compagnia teatrale...ero molto introverso, eppure recitare mi piaceva, riuscivo a vincere la 'fobia' di esprimermi in pubblico.
racconto questa mia esperienza per dire che il teatro può essere un buon viatico per superare alcuni ostacoli temperamentali...mal che vada non si peggiora affatto, si fà solo esperienza...

grazie anche a te per la testimonianza e per il coraggio di esserti messo in gioco anche qui.:bene:

FrizioNando 26-12-2017 18:12

Re: timidezza e teatro
 
Non ho mai fatto teatro.
Non so se possa servire come testimonianza, però io ho frequentato un corso di musica. Da quando ero piccolo fino a circa 18 anni, ho frequentato un corso per imparare uno strumento musicale, che comportava saggi a fine anno. Mi ricordo che le prime volte ero impanicato a livelli indescrivibili, tremavo, facevo schifo come performance musicale davanti al pubblico, ma dopo diversi anni sono riuscito a gestire l'ansia e fare saggi decenti.

Ora ogni tanto suono in pubblico con altri amici musicisti amatoriali, e non ho quasi nessun pudore (ovvio un po' di emozione c'è sempre, ce l'hanno quasi tutti!). Suonare in pubblico uno strumento penso sia una delle cose che mi hanno aiutato di più a contrastare la mia forte timidezza. Forse se non avessi mai frequentato un corso di musica, i miei problemi sarebbero sfociati nella "fobia sociale" nella sua forma più grave e drammatica di isolamento totale.

Come scrissi in altri post, tutto ciò che stimola la socialità e mette alla prova se stessi nel confronto con gli altri, fa sempre bene ai nostri problemi.
Noi timidi/fobici miglioriamo i nostri problemi, piano piano, negli anni, solamente con tanta forza di volontà impegnandosi in attività sociali. Sembra un controsenso, ma se non si vuole essere risucchiati nell''asocialità, si deve mirare ad avere un lavoro che richieda molti rapporti sociali, si deve frequentare corsi vari (come teatro, musica...), si deve fare volontariato, sport di squadra... sono anche tutte occasioni per fare amicizie.
Stara in casa a lamentarsi del proprio avverso destino non porta a niente, se non ad entrare in un vortice di negativismo, depressione e autocommiserazione.
Per chi non ce la fa ad uscire e frequentare suddetti corsi, probabilmente si trova in uno stadio di fobia sociale troppo elevato e pertanto ha bisogno di un aiuto di uno psicologo proprio per questo, per trovare quell'aiuto che sproni a sganciarsi dalla staticità per buttarsi nell'intraprendenza della socialità.

SamueleMitomane 26-12-2017 18:21

Re: timidezza e teatro
 
Quando si recita, tutto quello che devi pensare è interpretare al meglio il tuo personaggio, e la gente ti giudicherà per quello.
Mi piacerebbe ma purtroppo è solo un sogno :(


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