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Quanto siete falsi?
Ebbene si, sono una persona falzissima :D
Non è che abbia mai raccontato tante balle, nessuno mi ha mai chiesto il mio parere e quindi ormai da tanto tempo mi tengo un po' di cose per me. Io purtroppo vivendo in un ambiente molto bigotto,(famiglia,cugini, zii ecc.) mi sento un pesce fuor d'acqua, e oltretutto mi tocca recitare la parte del finto cristiano perché i miei genitori già ce l'hanno con me perché sono uno sfigato, figuratevi averci un ateo in casa!!:sarcastico::moltoarrabbiato: Vabbene tutto, l'importante è non essere atei type of family. Poi data la mia "timidezza" con i miei amici non riesco mai a discutere un argomento serio (non che me ne freghi così tanto ma alla lunga viene a noia di sorridire e annuire). Certe volte mi verrebbe voglia di confrontarmi su qualcosa di più interessante ma dato che sono particolarmente famoso per la mia banalità, nessuno mi prende sul serio. Sono curioso, più che altro sono solo un codardo de' merda, o a volte tocca semplicemente stare zitti e va bene così? Sono solo io quello che ormai non sa neanche più chi è perchè, e a seconda della situazione racconta solo ciò che più gli fa comodo? |
Re: Quanto siete falsi?
Secondo me da quello che scrivi nn sei falso , cerchi solo di accontentare il prossimo senza mai dire la tua , per cercare di nn dare fastidio , visto che ti trovi in un ambiente che non e' il tuo . Poi nn so e' la prima cosa che ho pensato leggendoti , magari sbaglio pero.
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Re: Quanto siete falsi?
purtroppo si vede subito se sono incazzata o non mi piace una persona, per quanto tenti di nascondere le cose mi si legge tutto in faccia, nei modi e nel modo di parlare. Non riesco a nascondere nulla, forse è meglio cosi, meglio far sapere subito quando non tira aria e quando non sono in vena. In questi anni ho preso semplicemente a dire tutto quello che mi passa per la testa, pur facendo anche casini e figure di merda, ma sinceramente non ho proprio voglia di farmi andare bene cose che non mi vanno bene per niente, accontentarmi e adeguarmi. Non mi voglio adeguare, le cose vanno per il verso che voglio io, quel che succeda succeda, non si può piacere a tutti
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Re: Quanto siete falsi?
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Fortunata te, mi piacerebbe un sacco a volte agire d'impulso e dire cosa penso, se poi non sapessi quanto avanti mi porto il peso dell'imbarazzo (mi imbarazzano tuttora certi episodi delle elementari). morale delle favola non mi scordo nulla. Ci riesci davvero a convivere con l'imbarazzo? |
Re: Quanto siete falsi?
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Come giocatore di poker farei pena :D Nell'ultimo periodo poi la cosa è abbastanza esplosa. Nel senso, un tempo riuscivo più facilmente a inventarmi una maschera di convenzionalità da usare almeno per le situazioni più nuove e critiche. Ora, dopo gli ultimi due episodi depressivi, non ce la faccio più. Il ché provoca stranimento nelle persone che mi conoscono, forse... Ad esempio, alla prima lezione del corso di fotografia, durante la presentazione dissi candidamente che mi piacerebbe fare fotografia erotica. Probabilmente pensavano di aver a che fare con un ragazzo esibizionista e impudente. Invece mi caco addosso, ora come non mai, adesso che ho imparato a riconoscere la paura senza fuggire, o senza cacciarla sotto il tappeto attraverso l'autoinduzione di uno stato di esaltazione. È che le persone non sono abituate alla trasparenza altrui. |
Re: Quanto siete falsi?
le persone non sono abituate alla trasparenza ma nemmeno vogliono che le si sparli dietro, la gente non sa quello che vuole, cambia come una banderuola, nel dubbio io mi comporto come meglio credo, tanto sbaglio comunque a seconda di chi ho davanti, non ho più voglia di uscire pazza per interpretare bisogni, esigenze e parole non dette.
semplicemente non mi imbarazzo, me ne frego di tutto ormai da un pò di tempo e devo dire che mi fa sentire bene fare così |
Re: Quanto siete falsi?
Ah, beh, per quello che non dico sono sicuramente falsissimo anch'io. :sisi:
Anche i sorrisi da timidezza probabilmente mi rendono falso agli occhi degli altri, o forse solo scemo. :pensando: |
Re: Quanto siete falsi?
ho risposto la prima, ci sono cose che celo intimamente anche a me stesso.
Ma in tal senso parlei di falsità. Il mio essere falso è mobile: indifferente verso gli sconosciuti, falso con gli ipocriti e col "nemico", da mediamente falso a sincero a seconda del grado di intensità della confidenza che ho con un amico, onesto al 100% con genitori e un paio di "grandi" amici. |
Re: Quanto siete falsi?
Io penso che alle altre persone non freghi poi tanto chi sono o non sono, talvolta provo a condividere qualcosa, ma spesso non riesco.
Ma non mi definirei falso, esser falsi significa fingere di esser qualcosa che non si è. Io non fingo nulla, comunico poco. |
Re: Quanto siete falsi?
Pulizia kontatti!1!1!
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Re: Quanto siete falsi?
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Re: Quanto siete falsi?
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non si molla un c*zzo :mrgreen::mrgreen: |
Re: Quanto siete falsi?
Non sono "falso", mi nascondo per sopravvivere, perché espormi significherebbe destabilizzare quel poco di integro che ancora c'è dentro di me, riducendolo in macerie, come tutto il resto.
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Re: Quanto siete falsi?
Piu che quanto con chi
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Re: Quanto siete falsi?
Per quanto mi riguarda ho risposto "Mi piace parlare onestamente di me anche se non mi spingo oltre la comfort-zone".
Non me ne faccio troppo un cruccio. Il mio è un tratto di personalità introverso: questo è un dato di fatto. Per natura tendo ad essere riservata anche se, nel tempo, mi sono un po' aperta ampliando il più possibile la mia comfort-zone, imparando a "canalizzare" l'ansia, a non farmi bloccare continuamente da doverizzazioni o dalle classiche emozioni destabilizzanti che scattano in automatico. Insomma: un po' meno manico di scopa :D Oltre il lavoro di autoscoperta/automonitoraggio fatto con il mio psicologo, credo di essere molto incentivata dal mio modo di essere schietto e diretto. Essere onesta, trasparente, è prima di tutto una mia personale esigenza. E' la base su cui costruisco il mio concetto di rispetto per gli altri. Se non si parte da se stessi... come si fa poi a richiedere agli altri di non essere strategici, manipolativi o "camuffati" da qualcosa di diverso? In certe situazioni, anche da adolescente, piuttosto di "fingere" preferivo non dire, non esprimere. A domande dirette poi, in situazioni sociali dove probabilmente sarei stata giudicata "assente" o stramba preferivo dire (nel modo più neutro possibile) che l'essere introversi non è una brutta malattia ;) Chiedendo a mia volta ai presenti se per loro stare a osservare e (per questo) parlare meno degli altri fosse criticabile o sbagliato. Questo mi aiutava a "sdoganare" la mia introversione. Dentro avvampavo, ma in generale (messa in questi termini) la questione veniva riportata su binari più oggettivi. Il riferimento alla mia esperienza personale ovviamente vale per me: non c'è pretesa che possa valere per gli altri. Ha solo un valore di testimonianza, di racconto. Nessun atteggiamento giudicante, ovvio che per alcune persone assumere una serie di comportamenti funziona da "salvavita". Naturale cercare di compensare "strategicamente" molti dei gap che l'essere timidi/fobici porta con sè. Per un timido/fobico il percorso di crescita personale è oggettivamente più pesante e sofferto. Ma perchè prendersela.... e soprattutto: con chi ce la dobbiamo prendere? :pensando: Col destino? Con noi stessi? Con gli altri? Io credo che "prendersela" non solo sia inutile e dannoso, ma comporti pure una notevole spendita di energia, distogliendola dall'individuare/realizzare comportamenti funzionali e concreti. Da un lato il desiderio di stare bene, con se stessi e con gli altri. Dall'altro l'individuazione delle risorse che implementino questo benessere: la loro effettiva ricaduta concreta. Con il massimo rispetto, dato che ogni persona ha la sua storia "complessa" alle spalle (non riducibile a qualche formuletta stigmatizzante) mi permetto di osservare che le proprie difficoltà non vadano vissute come uno "scudo" dietro cui riparare ogni cosa. Sarebbe auspicabile fare dei tentativi. Chiedere aiuto, lavorarci sopra.... (probabilmente) per un introverso/timido/fobico spesso non comporterà la risoluzione del 100% dei problemi. Questo va accettato: con sano realismo, anche con un pizzico di ironia o fatalismo, a seconda del carattere di ognuno. Imho (ma forse sono troppo idealista) tra lo star male (o l'essere artificiali) e il guadagno secco di un 10/20% di funzionalità io ci vedo una buona opportunità, che mi porta ad individuare un obbiettivo e a cercare (sola o con aiuto di altri) le risorse per realizzarlo. Confesso che ho vissuto spesso la "frustrazione" di desiderare obbiettivi impossibili :miodio: Come tanti che leggo qui sopra... il desiderio di essere sorridente, sciolta, serena, capace e solare mi caratterizza. Ho imparato che posso farcela (ma più lentamente) con micro-obbiettivi più alla mia portata. Non saranno il top, ma non sono neanche male. A 33 anni, invece di chiudermi a riccio, credo di aver comunque realizzato un maggior benessere per me stessa e le persone che mi stanno intorno. Discorso a parte per chi, in comorbidità con il proprio status, presenta anche sintomi depressivi o di rilievo clinico. Le situazioni sono davvero molteplici, non iscrivibili certo in queste mie quattro parole alla buona, di cui mi scuso, sperando di non aver urtato la sensibilità di alcuno. |
Re: Quanto siete falsi?
personalmente faccio come cazz me pare...:D
Dipende dall'interlocutore...se son persoen che cercano solo appigli per criticare e dare lezioncine, sto sulle mie...se sono persone che vogliono conoscermi realmente , avere un confronto mi apro di più |
Re: Quanto siete falsi?
comunque sia vi è un certa differenza tra l'essere falsi e l'essere indiretti. La seconda è una questione di impostazione del discorso e di orma mentis, di solito di persone leggermente più acculturate della media, che potrebbe essere scambiata per falsità.
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Re: Quanto siete falsi?
sono falsissima.
talmente falsa che neanche io so quel che penso davvero. |
Re: Quanto siete falsi?
Sono falza,ostento una sicurezza che non ho,a volte mi permetto pure di dare consigli....
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Re: Quanto siete falsi?
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Sintesi massima :) A dire il vero (dopo il mappazzone del mio intervento) mi veniva voglia di resettare e rispondere al quesito da un'altra angolazione. Con CHI sono stata "falsa"? Ma infatti... pensavo proprio che (con determinate persone) sono stata omissiva e ho pure tentato una performance attoriale, che mi è costata un baruffone spaziale. Una coppia di amici. Lui che fa lo scemo con un' altra.... Io che sono sul punto di dirlo alla mia amica ma desisto, per incapacità. Paura di immischiarmi nei fatti loro, paura che lei non mi credesse :o Brutta storia. Lei inizia a sfogarsi con me dei suoi sospetti: ed io che temo si accorga, che voglia mettere alla prova la mia lealtà. Infine... io che presa dal panico non son stata capace di dirle che avevo sgamato i due fedifraghi. Lei che si accorge del mio imbarazzo/nervosismo e diventa insistente: io che le confesso di aver beccato il suo tipo e mi vergogno di non avere avuto un minimo di palle da subito. Un ciocco da fogo......... tra noi due e poi anche tra me e il suo ragazzo, che mi ha telefonato incazzatissimo per non avergli retto il gioco :( Mai più.......... |
Re: Quanto siete falsi?
io vorrei essere sincero ma in questa società bisogna essere falsi per poter sopravvivere
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Re: Quanto siete falsi?
sono un gemelli ascendente gemelli ....
sono falso al quadrato nessuno dovrebbe fidarsi di me :/ |
Re: Quanto siete falsi?
ma siete falsi come le banconote da 10 o 20 euro, che pochi controllano perché di piccolo taglio
o come quelle da 100 e 500 di cui nessuno si fida e controllano tutti |
Re: Quanto siete falsi?
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Re: Quanto siete falsi?
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in effetti |
Re: Quanto siete falsi?
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Riesco comunque ad essere me stesso, non mi piacciono le maschere o comunque il fatto di "copiare" altri o assumere atteggiamenti non miei solo per farmi compiacere gli altri o per paura di sentirmi inferiore. Di certo, come dici tu, non si puo' piacere a tutti... |
Vengo giudicato falso perché non mi lascio andare e rimango rigido anche nel parlare, almeno dal vivo, qui cerco sempre di essere sincero sia per rispetto agli altri che a me stesso
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Re: Quanto siete falsi?
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Re: Quanto siete falsi?
Sono il tipico piemontese falso e cortese:ridacchiare:
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Re: Quanto siete falsi?
Uhm, topic interessante...
Allora, nella vita reale, con le persone che conoscevo finché andavo a scuola, sono sempre stata falsissima. La verità è che non sopportavo nessuno, quindi non perdevo nemmeno tempo a esprimere le mie idee (anche a causa dei blocchi). Quindi, mi limitavo sempre a dire: "Sì, infatti, hai ragione", anche se il più delle volte non la pensavo affatto come loro. Assecondavo tutti, e volevo solo essere lasciata in pace. Non ho mai rivelato nulla di me. A parte questo, devo dire che se sono triste (cioè praticamente sempre) mi si legge in faccia. Quindi, per quanto riguarda le emozioni, direi che non sono capace di fingere. Al massimo, posso sembrare fredda, ma sicuramente non sono in grado di fingere di essere serena o, peggio, allegra. L'atteggiamento cambia drasticamente con le persone conosciute su internet. Qui sembro un'altra persona. Fin dall'inizio, metto in chiaro cosa vorrei, come sono fatta, parlo dei disturbi, eccetera, senza farmi troppi problemi. Anzi, purtroppo ho sempre rovinato tutti i rapporti, perché sono troppo sincera. Dico anche cose che poi la gente usa contro di me. Ma se scelgo di parlare con determinate persone su internet, evidentemente è perché vorrei che si creasse un legame profondo, e per farlo credo sia necessario essere sinceri. E' inutile fingere o omettere alcune cose. |
Re: Quanto siete falsi?
Come un CD favz, filmi pezzuott' cit.
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