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Tutti bravi con le parole...
NON QUOTARE
In quarta o quinta superiore stavamo facendo una gara durante l'ora di ginnastica: dovevamo fare i cento metri. Nella mia classe eravamo, oltre a me, altri tre ragazzi, mentre le restante persone erano tutte femmine. Motivo per il quale arrivo primo. A un certo punto sento uno dei ragazzi dire all'altro: ma bluevelvet è arrivato primo?! E l'altro: eh, si, infatti adesso lo riprovo. Rifa i cento metri e mi batte. Ora, mi spiegate perchè erano rimasti sconvolti? Perchè dovrei essere una sega a priori nei cento metri? Non sono di certo un atleta ma neanche uno di quelli impediti forti. Per dire, anche a pallavolo (sport ufficiale della mia classe) in quanto a bravura non ero per niente male e non avevo nulla da invidiare a quei due:nonso: L'unica cosa in cui questi due mi battevano nettamente era la resistenza nella corsa. Ma che c'entrano i cento metri con la "maratona"? Niente. Insomma, io penso che questi due erano sconvolti perchè io sono un rifiuto umano, e quindi dovevano per forza essermi superiori. Uno dei due fra l'altro è un mio grande amico. Quindi niente, a parole siamo bravi tutti, nessuno vi dirà quanto fate schifo, soprattutto se vi vuole bene. Sono da queste piccole stronzate che capite certe cose. Altra cosa: mia madre e mio padre quando chiedono favori o altro si rivolgono quasi sempre a mio fratello. Ieri quell'uomo di merda di mio padre era reperibile e allora ha lasciato a mio fratello il suo cellulare per rispondere. Lui gli ha detto: ma no, che palle, lascialo a bluevelvet! E mio padre: dai... e glielo ha buttato comunque. Cioè quel coglione non si fida neanche di farmi rispondere con un pronto e vuole assolutamente mio fratello. Che poi se il mio amico sopra l'ho sgamato quando non pensava che lo sentissi, quel coglione di mio padre lo fa proprio alla luce del sole, è un uomo di merda (e non solo per questa cosa). Altra cosa: l'altro ieri sono uscito (miracolo!:ridacchiare:) con due miei amici tra i quali quello che mi ha battuto nei cento metri. A un certo punto mi trovo in mezzo ai due amici e decido di spostarmi a sinistra perchè se sto in mezzo poi magari a loro la cosa non va bene e si rispostano in maniera che non sia io in mezzo, dimostrando che sono quello meno amato dagli altri due. Potrei andare avanti citando altre robe come il fatto che io sia stranamente SEMPRE l'ultimo in certe liste di gruppo, dal già citato fatto che spesso sono la persona più all'esterno nel gruppo, quella che quando si è in cerchio è quais fuori e altro ancora. Ecco, va bene che gli episodi "forti" ed "espliciti" sono importantissimi, ma certe cose le si capiscono anche da queste cazzate, che per l'appunto tanto cazzate non sono. Anche perchè mica puoi lamentarti come se ti lamentassi per delle offese, visto che verresti visto come un pazzo. "Ma come, stai esplodendo perchè sei la persona più a destra e non al centro?!":o Rimango sempre l'ultimo degli ultimi, una schifezza umana. Poi possono anche dirti il contrario ma sono questi fattucci che te lo confermano. Comunque devo dire che un rimpianto che ho è quello di non aver rifatto io stesso i cento metri nel primo episodio che ho citato. Infatti gli ultimi metri li avevo fatti per inerzia con la prof. che mi diceva di non rallentare. Insomma, se li avessi rifatti molto probabilmente l'avrei messa in culo di nuovo al mio amico. Però sinceramente non è neanche chissà quale rimpianto, evidentemente quando uno sa che è superiore non gli servono prove tangibili. Ma questo è un altro discorso. Un'ultima riflessione: si può stare con persone che ti vogliono realmente bene, che non ti sfottono, che ti aiutano, ti sostengono ecc. ma che in fondo in fondo ti trovano un poveraccio? Secondo me sì, perchè se lo sei per tutti evidentemente è un dato di fatto e non un'opinione. Scusate forse ho scritto di merda, non ho voglia di ricontrollare, soprattutto perchè questo PC continua a incasinarsi di continuo e potrebbe spegnersi da un momento all'altro. |
Re: Tutti bravi con le parole...
quando si è considerati "sfigati" nella vita sociale si da per scontato che valga lo stesso anche nelle attività sportive, riguardo a tuo padre beh è triste vivere una situazione del genere.... spero almeno tu possa contare su tuo fratello.
Riguardo allo stare al centro o al lato del gruppo mentre si cammina conta poco e che non ci sia stato nulla di volontario nel farlo, in genere chi parla di più o sa già dove andare sta al centro, però appunto, nulla da prendersela secondo me Invece per quanto riguarda essere l'ultimo nel gruppo è successo anche a me con un gruppetto di colleghi, un mio collega mi ha aggiunto al gruppo whatshapp senza prima dirlo agli altri e sai come è andata? adesso ci sono due gruppi, quello dove ci sono io e l'altro a cui manco solo io così possono chattare senza avermi tra le palle, poi ogni tanto scrivono anche in quello che ci sono io ma io me la sono data in poco tempo, sai cosa? che si fottano |
Re: Tutti bravi con le parole...
Io son sempre stato scarsissimo in tutti gli sport, con i professori di educazione fisica che mi prendevano in giro e i compagni di classe che mi facevano i cori per prendermi in giro quando si correvano i 100 metri, si faceva il salto in alto ecc.:miodio:
Avete presente il soldato Palla di Lardo in Full Metal Jacket? ecco:bene: Tutti quelli che mi conoscono mi ritengono un poveraccio ma sono io il primo a pensarlo di me stesso, quindi mi accontento. E' già un miracolo che alcuni di loro mi sopportino e continuino a frequentarmi:pensando:. |
Sempre stato così, quello inaffidabile, cerca di fare qualcosa altrimenti a lavoro coi colleghi sarà ancora peggio
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In generale devi riacquistare la fiducia della gente, inizia prendendoti piccole responsabilità e portale a buon fine.
È un percorso abbastanza lungo |
Re: Tutti bravi con le parole...
È un mondo difficile... quando poi ti marchiano è la fine.
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Re: Tutti bravi con le parole...
non ci vedo nulla di male negli esempi che hai citato
nel primo: davvero non c'è la minima presa in giro nei tuoi confronti, è normale che la gente faccia domande nel secondo: tuo padre non ti ha criticato e per di più ti fa un favore evitandoti le sue scocciature nel terzo: evidentemente avranno più confidenza tra loro e quindi si sentiranno più a proprio agio stando vicini e questo non significa minimamente che hanno qualcosa contro di te cioè capirei che venissi criticato gratuitamente, sentissi toni acidi nei tuoi confronti ma cosi :o |
Re: Tutti bravi con le parole...
Bluevelvet, credo che il concetto di base sia uno...tu sei consapevole che vali qualcosa e te lo sei anche dimostrato (la corsa dei 100 m ad esempio, ma ce ne saranno un'infinità di altri) mi devi spiegare perché cakkio l'opinione altrui deve essere più importante della realtà che ti dimostri spesso e volentieri...in molte persone l'ignoranza e la pochezza morale ed introspettiva (i tuoi compagni esempio) valutano l'importanza e la valenza di una persona solo per come sei fisicamente, come ti muovi e soprattutto per l'atteggiamento che hai: Se sei strafottente, freddo, con poca sensibilità e tanta boria e' probabile che ti tengano in considerazione, diversamente ti considerano manchevole e quindi inferiore a loro. E' evidentemente sbagliato come ragionamento, perché ti devi porre dubbi logoranti e paure, preoccupandoti del perché non ti accettano? Inverti il ragionamento: Gli altri partono da un presupposto totalmente errato, solo tu con la tua sensibilità e razionalità puoi stabilire se fai cose buone o meno buone, ma questo modo di agire deve partire dalla convinzione che in te non c'è nulla di sbagliato. Quando instauri questo meccanismo non hai nulla da temere, e puoi anche far valere le tue ragioni ogni volta perché elimini la paura di nascondere qualcosa di sbagliato che non esiste e che te lo dicano in faccia. Tu sei ok, gli altri sbagliano, dimostratelo e dimostraglielo.
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Re: Tutti bravi con le parole...
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No, non c'è critica ma non cambia nulla visto che comunque non sono affidabile manco per dire "pronto?". No, sono stato io che mi sono fatto da parte :sisi: Non è tutto solo prese in giro, ci sono anche cose diverse dalle prese in giro che feriscono uguale e pure di più. Quote:
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Re: Tutti bravi con le parole...
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Se non vengono notate da noi, è evidente che sono sottigliezze e tali devono rimanere, non devono essere un motivo di impedimento ad una vita serena e felice. Se ci facciamo logorare dal dubbio, veniamo divorati. Non c'è nulla e quel qualcosa che c'è è insignificante, se lo continuiamo a notare diventa immenso. |
Re: Tutti bravi con le parole...
Mi verrà voglia di rispondere in modo più approfondito dopo.
Per ora dico solo che, sono perfettamente consapevole che tra i miei amici sono l'ultima ruota del carro (che non significa che mi vogliono meno bene), ho dei dubbi se loro sanno che io so, cioè se sanno che non sono stupido, ma ci campo uguale, più o meno. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
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Molte volte hanno torto, pure in tante situazioni sociali non bisogna prendere sempre per oro colato quello che emerge anche in tali situazioni, perché ci sono mille variabili che non fanno emergere la realtà delle cose. |
Re: Tutti bravi con le parole...
Mah, se per esempio tutti attaccano bottone con altri e con me lo fanno pochissime volte, forse ho proprio qualcosa che li fa allontanare. Cioè, io a prima vista sto sul cazzo a tutti, ho proprio l'"impostazione" di uno odioso/guardingo e che invoglia a non averci nulla a che fare. Fiutano subito che c'è qualcosa che non va, anche se io penso di non essere troppo stressato, in imbarazzo o sulla difensiva...
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Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
Comunque sia la risposta ai tuoi dubbi te la sei data tu in grossa parte...
Se hai un atteggiamento di questo tipo devi lavorare su quello, altrimenti la passività degli altri nei tuoi confronti sarà sempre presente. Probabilmente l'aspetto influisce negativamente sulla tua autostima, e parti già convinto del fatto che nessuno ti darà mai retta, ma non deve essere per forza così. Tu ti devi convincere di valere, e provare a metterti in una posizione più aperta che un pò ti scopre... se ti metti con l'atteggiamento odioso/guardingo sempre, anche chi è socievolmente bendisposto con tutti, lo stoppi con le tue chiusure. |
Re: Tutti bravi con le parole...
E chi l'ha mai fatta per davvero educazione fisica
quando andavo alle elementari era stata da poco istituita, ma nessuno ci ha mai fatto fare niente, alle medie avevamo un professore che ci faceva fare quello che volevamo e alle superiori...eh.. e chi le ha fatte le superiori... |
Re: Tutti bravi con le parole...
Io alle superiori, che era anche il periodo in cui giocavo a calcio, un giorno andai a scuola con tutto il completino della squadra (compreso borsone) perchè c'era una partita di recupero (che si giocano solitamente nel mezzo della settimana). Una ragazza disse: "cioè, tu sai rincorrere pure una palla?" Guardandomi più o meno con sta faccia :o
Fai tu.. :sisi: Il fatto che una persona diversa da loro faccia sport magari pure con una certa bravura li fa rodere un pò.... forse perchè si aspettano (o si aspettavano) qualcosa in più a livello "sociale". Sicuramente potevo fare di "meglio", se ci penso oggi... ma se il carattere è questo non è che si può pretendere molto. Se arrivai a chiudermi del tutto fu anche per l'ambiente troppo pesante che si era creato... non è stato facile per me interagire e "reggere" per 5 anni di fila. Vedevo la scuola più come un carcere ormai. Ho sempre cercato di avere una condotta ottimale, di non "sgarrare" mai... e questo mi si è "rivoltato" contro....poi anche i prof ci hanno messo del loro. Ci sarebbe insomma da dire... ma si andrebbe off-topic |
Re: Tutti bravi con le parole...
Quando ti considerano tutti uno sfigato , la voglia di isolarsi è forte.
Lo sport è alla fine solo una parentesi, mentre la vita sociale marchia a fuoco la tua esistenza e l'opinione che gli altri hanno di te. Puoi essere Einstein, ma per loro sempre l'ultimo della lista. La cosa peggiore è la poca considerazione dei familiari nei tuoi confronti: È devastante. Quando ti dicono che basta guardarti in faccia per capire i tuoi limiti è un insulto che andrebbe punito con un bel pugno in faccia. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
Capisco...
Sei seguito da uno psicologo? |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
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Dovresti capire perché ti senti sempre escluso, ma questo vale per tutte quelle forme di pensiero che vedono colui che le pensa proiettarsi sempre come la parte lesa, vittima di soprusi ed esclusioni. Forse hai bisogno di conferme da parte altrui, non sei mai stato abbastanza motivato, seguito e supportato e le manifestazioni (anche positive) di riconoscimento da parte degli altri non ti sembrano mai abbastanza. E' normale che chi non ha avuto "abbastanza" quando avrebbe dovuto, tenda poi a crescere con un senso di vuoto e di irrisolto. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Quello che devi fare è trovarne un altro...uno che ti soddisfi e ti faccia scoprire nuovi punti di vista e di appoggio per la tua vita e i tuoi problemi. Non darti delle spiegazioni tu su quello che succede, perché il più delle volte è colpa tua e invece tutte le volte dai una coltellata alla tua autostima, anche se non te ne rendi immediatamente conto. Devi vederla da un altro punto di vista al di fuori del tuo, e questo punto di vista solo lo psicologo può dartelo, ovviamente uno valido e complementare con te e il tuo problema. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
In pratica hai tutti i mezzi per cambiare e smettere di starci male? Però non mi quadrano due cose...il perché non riesci a metterli in pratica e perché hai deciso tu che non può insegnarti piu nulla..
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Re: Tutti bravi con le parole...
Voglio rispondere riguardo alla tua ultima riflessione, quella del "poveraccio". Ok, tu hai dei problemi a relazionarti, e basta. Non ti fare ulteriori seghe mentali. Certo capisco cosa provi, credo di riconoscermi nella situazione, sai o pensi che i tuoi amici ti percepiscano, nonostante l'affetto, come un soggetto/sfigato.
Già il fatto che siano dei buoni amici, non ti definisce un poveraccio, ulteriore prova lo è il fatto che sei perfettamente consapevole della tua "condizione", e vuoi migliorarla, perciò già per questo per me non sei un vero e proprio sfigato (e in realtà non mi piace nemmeno definire le persone con questo aggettivo, ma insomma, capisco di cosa parli). La tua condizione consiste nell'essere non solo insoddisfatto nei rapporti sociali, ma di sentirti anche inferiore rispetto al gruppo, è così? Ora questo è un problema, è un disagio che senti e che va risolto, quindi non sarebbe ammesso un "è così la mia vita" a meno che non vuoi vivere con questo disagio oppure cancellarlo abituandoti a questa situazione. Quest'ultima può anche essere una soluzione, dipende da te se sceglierla o meno. Se invece la vuoi risolvere, innanzitutto come ha detto Crystal, ti devi liberare delle paranoie e dai disagi, soprattutto quelli derivanti dalla presunta o reale opinione altrui... per loro sei uno sfigato/perdente/beta (anche se ti vogliono bene)? Sbattitene, perché sei tu a dover dare un giudizio su te stesso. Però se vuoi vedere un vero cambiamento oltre a prendere consapevolezza di ciò, questo ragionamento deve riflettersi anche nel tuo atteggiamento. Forse ti ritrovi in un'identità che non percepisci tua, desideri più considerazione ma gli altri danno per scontato che tu sia fatto in un certo modo e ti trattano come ti trattano. Ora che stai prendendo considerazione di ciò che vuoi essere (o non essere), devi farlo capire pure agli altri. Esempio, l'episodio di tuo padre, potevi prendere iniziativa e dire "no pa dammi quel telefono non ti preoccupare" ( giusto per fare un esempio eh non voglio dirti cosa potevi/dovevi fare). Fallo capire chiaramente e senza vergogna (ma di vergogna ne avrai tanta se sei un po' come me) che desideri più considerazione e rispetto. Non è per niente facile cambiare, anche agli occhi degli altri. Ora queste son parole... tutti bravi a parole appunto :sisi: Però usando la tua stessa espressione, dipende da te, soprattutto da te, anche se un aiuto psicologico fa sempre bene (cavolo forse pure al più sano del mondo ogni tanto farebbe bene), per avere qualcuno che ascolti i tuoi pensieri piuttosto che farli andare a male nella testa. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
E chi ti dice che è stata la volontà di cambiare a ridurti le amicizie e l'autostima? Non può essere una cosa negativa, diventa negativa solamente quando il processo si blocca e rimane bloccato, quando ti tieni dentro le cose, lasciando spazio alla frustrazione (che stai sfogando qui sopra).
Io per liberarmi da un certo complesso ho cominciato a mettere le cose in prospettiva, stabilendo (io, non altri) delle certezze su di me, e tollerando, almeno momentaneamente, la mia condizione con molta meno sofferenza e più leggerezza, con l'obbiettivo (non ancora raggiunto, cazzo se non lo è) che con il tempo e con le esperienze gli altri mi possano vedere come mi vedo io, per come sono, o quasi dai (che comunque non è tutto sto granché, però è lo stesso importantissimo). Considerarti "obbiettivamente" sfigato e scemenze del genere, non ti servirà proprio a niente, solo a farti stare male. Ragiona sempre secondo la prospettiva di AVERE un problema, non di esserlo. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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