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Unlovable81 08-07-2008 09:37

Colpa dell'adolescenza?
 
Riflettevo sul perhè io sia introverso (con gli sconosciuti), abbia poca personalità e carattere (o magari non lo mostro). Mio fratello gemello, che fisicamente è molto di vrso d me, invece è espansivo, introverso epiù maturo.
La differenza potrebbe essere il fatto che durante l'adolescenza lui abbia fatto un sacco di cazzate, disubbidito ai genitori, insomma si sia ribellato e si sia creato una sua personalità? Al contrario io mi sono chiuso in me stesso ed nella mia stanza, evitando di formare il mio carattere.

Potrebbe essere così? Se così fosse mi spegherei tante cose, ma sarei nella m***a, perchè vorrebbe dire che non c'è pi nulla da fare.....

icek 08-07-2008 09:46

l'adolescenza di merda è già la conseguenza di un infanzia brutta e poi è sempre tutto un rincorrere,mi spiace ma è così :roll:

cancellato2480 08-07-2008 10:23

No panic!!! Io mi ritrovo di più nella descrizione di tuo fratello: sono sempre stata considerata la "pecoranera" della famiglia, quella che ha sempre fatto di testa sua, andando spesso contro il volere dei miei genitori. Mia sorella invece ha sempre cercato l'approvazione dei miei dimostrando una personalità accondiscendente, seguendo tutte le regole. Il risultato è che lei si presenta come una ragazza molto socievole, mentre io appaio come una ragazza fredda e distaccata.
Non metto in dubbio che l'età adolescenziale sia fondamentale per l'affinamento del temperamento che con la moltitudine di esperienze forma un certo tipo di carattere, ma non credo sia esclusiva (nel senso che la vita ci mette continuamente di fronte a situazioni nuove, basta saperle cogliere). La genetica ci da una base, ma è l'interazione di questa con l'ambiente, e il nostro modo di leggere il mondo che ci plasma e ci fa diventare quello che siamo, con la consapevolezza che esiste un certo grado di plasticità. Credo che la cosa più importante sia il non vederci come persone statiche che non possono cambiare.
...quindi...non sei nella m***a!!!

riccio_toro 08-07-2008 10:24

è stata la mia rovina ma per fortuna sono riuscito a risorgere lottando duramente con me stesso ed il mondo esterno,facendo vedere che non sono la persona schifosa che tutti mi consideravano prima...e i risultati ci sono stati eccome! 8)

icek 08-07-2008 10:36

bisogna vedere QUANTO è stata di merda...nn tutti i casi sono gravi allo stesso modo

Unlovable81 08-07-2008 10:51

La mia adolescenza è stata all'insegna dell'isolament, avevo i soli contatti sociali a scuola e nella squadra di basket, ma mi davano più che altro frustrazione e insicurezza...
A me sembra di avere una personalità non sviluppata.. Mi spiego: quando sono in mezzo a persone che non conosco divento passivo, mi adtto al tono dell discussione.. Oppure mi capita facilmente di prendere a modello comportamenti di altri perchè non ho i miei....
E le poche volte in cui esco di sera sono costrtto bere, ma non so quanto del mio modo di comportarmi in quelle occasioni sia realmente mio....
Come faccio a farmi una personalità a 27 anni?

dottorzivago 08-07-2008 13:07

Anche a me manca il tassello dell'adolescenza.

La mia infanzia la definirei perfetta
Anche io avevo occasioni sociali a scuola e nella mia squadra ma erano frustranti, qualche amico che andava e veniva e alla fine spesso ero isolato.
Ora che ho 26 anni posso dire di essere abbastanza maturo, ma mancano le basi per legare con le persone quindi se il rapporto va un minimo oltre quello "professionale" io mi annullo.

PEr non parlare poi con il rapporto con le femmine...

Unlovable81 08-07-2008 13:49

allora mezzelfo e dottorzivago, ne siete usciti dalla cvostra situazione? pensate di uscirne? cosa siamo al mondo a fare?

infelice2 08-07-2008 14:27

colpa un po di tutto...genetica,famiglia,mancate esperienze,bastardi che ti umiliano,isolamento
di solito alla fine dell'adolescenza sui 18/19 anni il carattere dovrebbe essere gia forgiato...poi dopo e' tutto in salita

cancellato2369 08-07-2008 14:44

secondo me dipende da tanti fattori...famiglia, conoscenze,ambiente, episodi positivi e negativi...
io stesso ringrazio da una parte di aver vissuto quel che ho vissuto perchè altrimenti magari avrei sempre la testa che avevo 4-5 anni fa (non negativissima, ma mi mancava la giusta consapevolezza e sensibilità).
Però magari vivendo circostanze diverse sarei ancora al 100% l'estroversone 14-15enne di un tempo.

Poi cosa sarebbe stato meglio o peggio chi lo può dire.

Secondo me dipende da tanti fattori. Garantisco che io fino a 15 anni ero un estroversone pazzesco a cui cali avrebbe sparato già da 250km di distanza :lol:
Tutto sommato il mio passato m'aiuta oggi (mi aiuta x l'autostima, il carisma/carattere, x avere volendo la battuta sempre pronta (se mi vie' la voja di parlare :P)), ma comunque c'è stato anche altro che deve aver formato il mio carattere (altrimenti non si capirebbe il cambialmento successivo)

Unlovable81 08-07-2008 16:30

e allora di cosa stiamo parlando? chi ha "vissuto" l'adolescenza può lavorare su se stesso... gli altri fanno prima a spararsi... compreso me,,

cancellato2488 08-07-2008 16:43

Quote:

Originariamente inviata da Unlovable81
e allora di cosa stiamo parlando? chi ha "vissuto" l'adolescenza può lavorare su se stesso... gli altri fanno prima a spararsi... compreso me,,

condoglianze allora :twisted: :roll:

cancellato2480 08-07-2008 18:08

Quote:

Originariamente inviata da 1giova88
Quote:

Originariamente inviata da Unlovable81
e allora di cosa stiamo parlando? chi ha "vissuto" l'adolescenza può lavorare su se stesso... gli altri fanno prima a spararsi... compreso me,,

condoglianze allora :twisted: :roll:

assolutamente NO! La vita non si riduce solo all'adolescenza. Farai altre esperienze, mi auguro... Sta a te poi decidere come coglierle ed elaborarle.

Solo97 08-07-2008 19:57

Per certi versi la mia adolescenza la sto vivendo adesso, a 28 anni. Ovviamente mi sento un passo indietro, in tutto e per tutto, rispetto ai miei coetanei. Inoltre certe cazzate indispensabili per formarsi il carattere sono permesse e tollerate solo quando si è teen-ager. Ergo, fra qualche anno potrò forsi avvicinarmi alla normalità, ma sarà tutta una rincorsa, e certe "cicatrici" resteranno per sempre.

muttley 08-07-2008 20:01

La vita è un corso di formazione: se perdi delle lezioni rimani indietro e ti tocca recuperare, con tutte le difficoltà che una tale situazione può comportare.
Quando a scuola spiegavano l'adolescenza io ero assente, non so se per indisposizione o per mancanza di volontà, fatto sta che quel trimestre l'ho saltato a piè pari. Adesso mi rendo conto che per accedere alla selezione finale mancano certe prove, altrimenti non si passa.

Unlovable81 08-07-2008 20:28

E quindi cosa devo fare per recuperare quello che non ho fatto in adolescenza?

muttley 08-07-2008 21:55

Dobbiamo vivere quel che ci rimane senza pensare al passato perché il confronto con quello che è stato o avrebbe potuto essere genera sempre insoddisfazione.

Tripl 08-07-2008 21:59

Quote:

Originariamente inviata da infelice2
colpa un po di tutto...genetica,famiglia,mancate esperienze,bastardi che ti umiliano,isolamento
di solito alla fine dell'adolescenza sui 18/19 anni il carattere dovrebbe essere gia forgiato...poi dopo e' tutto in salita

è vero :evil:

caffeineaddicted 08-07-2008 22:32

Quote:

Originariamente inviata da Unlovable81
E quindi cosa devo fare per recuperare quello che non ho fatto in adolescenza?

Non devi fare assolutamente niente per "recuperare", piuttosto devi iniziare a fare i conti con quello che sei adesso. Vivere e affrontare le tue paure, piccole o grandi che siano, è l'unico modo per conoscerti e costruire quella personalità di cui ti senti carente.
Leggendo questo topic mi è venuto in mente che di persone che hanno saltato in pieno la fase adolescenziale così come qui viene intesa (esperienze di gruppo, "ribellione", primi approcci con l'altro sesso) ne conosco più di qualcuna...e la maggior parte di queste oggi, a 10/15 anni di distanza, vive perfettamente in pace con se stessa, e affronta i rischi e le paure dalla vita con un coraggio che a me, pur avendo vissuto quel tipo di adolescenza, manca.
Noi siamo il risultato di tutto quello che abbiamo o non abbiamo vissuto, e il pensiero ricorrente di voler recuperare o cancellare qualcosa che fa parte del passato, oltre ad essere controproducente, è la chiara espressione di quanto tu non sia in grado di accettarti nel presente. Ad un certo punto staccarsi dall’ossessione di quello che (non) è stato è un dovere verso noi stessi, per andare avanti.

edo324 08-07-2008 22:51

Quote:

Originariamente inviata da mezzelfo
infanzia triste, adolescenza tristissima... entrambe traumatiche... infatti il mio è anche un pò disturbo da stress-post traumatico, chi è stato sotto i bombardamenti del kosovo o della bosnia se l'è passata meglio di me in quanto a devastazione dell'anima... è come se la guerra per me fosse iniziata e mai finita...

8O 8O 8O !!!!!! Se devo essere sincero anch'io mi sento a volte come un reduce del Vietnam :wink:

scherzi a parte, va bene la fobia sociale, ma non esageriamo

edo324 08-07-2008 23:04

Quote:

Originariamente inviata da Solo97
Per certi versi la mia adolescenza la sto vivendo adesso, a 28 anni. Ovviamente mi sento un passo indietro, in tutto e per tutto, rispetto ai miei coetanei. Inoltre certe cazzate indispensabili per formarsi il carattere sono permesse e tollerate solo quando si è teen-ager. Ergo, fra qualche anno potrò forsi avvicinarmi alla normalità, ma sarà tutta una rincorsa, e certe "cicatrici" resteranno per sempre.

Io non capisco, ma queste presunte "cazzate" indispensabili per crescere quali sono nello specifico?

vetro 08-07-2008 23:07

Quote:

Noi siamo il risultato di tutto quello che abbiamo o non abbiamo vissuto, e il pensiero ricorrente di voler recuperare o cancellare qualcosa che fa parte del passato, oltre ad essere controproducente, è la chiara espressione di quanto tu non sia in grado di accettarti nel presente. Ad un certo punto staccarsi dall’ossessione di quello che (non) è stato è un dovere verso noi stessi, per andare avanti.

dottorzivago 09-07-2008 07:34

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Originariamente inviata da edo324
Io non capisco, ma queste presunte "cazzate" indispensabili per crescere quali sono nello specifico?

COme approcciarsi con gli altri, sia la prima volta che le volte successive questo è utile per fare amicizie ma anche nel lavoro, è importante anche fare cazzate con le ragazzine....cosi arrivi con una certa esperienza che matura negli anni nel corteggiamento

gullit 09-07-2008 09:02

Re: Colpa dell'adolescenza?
 
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Originariamente inviata da Unlovable81
Riflettevo sul perhè io sia introverso (con gli sconosciuti), abbia poca personalità e carattere (o magari non lo mostro). Mio fratello gemello, che fisicamente è molto di vrso d me, invece è espansivo, introverso epiù maturo.
La differenza potrebbe essere il fatto che durante l'adolescenza lui abbia fatto un sacco di cazzate, disubbidito ai genitori, insomma si sia ribellato e si sia creato una sua personalità? Al contrario io mi sono chiuso in me stesso ed nella mia stanza, evitando di formare il mio carattere.

Potrebbe essere così? Se così fosse mi spegherei tante cose, ma sarei nella m***a, perchè vorrebbe dire che non c'è pi nulla da fare.....

tranquillo, non c'entra niente quello che hai fatto da piccolo, dipende più che altro come interagisci con gli altri

Unlovable81 09-07-2008 10:40

come sarebbe a dire non c'entra nulla con quello che ho fatto da piccolo??

io sono in questa situazione di m***a proprio perchè l'adolescenza non l'ho vissuta, e questo è stato dovuto al modo opprimente in cui sono stato cresciuto e ai miei geni sfigati....

edo324 09-07-2008 19:41

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Originariamente inviata da mezzoelfo
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Originariamente inviata da edo324
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Originariamente inviata da mezzelfo
infanzia triste, adolescenza tristissima... entrambe traumatiche... infatti il mio è anche un pò disturbo da stress-post traumatico, chi è stato sotto i bombardamenti del kosovo o della bosnia se l'è passata meglio di me in quanto a devastazione dell'anima... è come se la guerra per me fosse iniziata e mai finita...

8O 8O 8O !!!!!! Se devo essere sincero anch'io mi sento a volte come un reduce del Vietnam :wink:

scherzi a parte, va bene la fobia sociale, ma non esageriamo

io non esagero, come ti permetti, conosci il mio passato? dire fobia sociale non è dire tutto, se diciamo entrambi di soffrire di f.s. potremmo sembrare uguali e invece non è così, ce ne sono di tanti tipi e gravità diverse, come la fobia sociale si può accompagnare ad altro.

Non essere così aggressivo, stavo solo incitandoti a non fare melodrammi

edo324 09-07-2008 19:48

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Originariamente inviata da dottorzivago
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Originariamente inviata da edo324
Io non capisco, ma queste presunte "cazzate" indispensabili per crescere quali sono nello specifico?

COme approcciarsi con gli altri, sia la prima volta che le volte successive questo è utile per fare amicizie ma anche nel lavoro, è importante anche fare cazzate con le ragazzine....cosi arrivi con una certa esperienza che matura negli anni nel corteggiamento

E be, oramai siamo grandicelli, certo non possiamo buttarci nel gabinetto solo perchè, per motivi diversi, non abbiamo fatto esperienza sufficiente.
Personalmente sono d'accordo con chi dice che è meglio guardare avanti senza pensare al passato.

Sassofonista93 10-07-2008 03:16

vedendo il futuro vedo anche il passato, per me ogni giorno è uguale

captainmarvel 29-07-2008 00:42

Re: Colpa dell'adolescenza?
 
Quote:

Originariamente inviata da Unlovable81
Riflettevo sul perhè io sia introverso (con gli sconosciuti), abbia poca personalità e carattere (o magari non lo mostro). Mio fratello gemello, che fisicamente è molto di vrso d me, invece è espansivo, introverso epiù maturo.
La differenza potrebbe essere il fatto che durante l'adolescenza lui abbia fatto un sacco di cazzate, disubbidito ai genitori, insomma si sia ribellato e si sia creato una sua personalità? Al contrario io mi sono chiuso in me stesso ed nella mia stanza, evitando di formare il mio carattere.

Potrebbe essere così? Se così fosse mi spegherei tante cose, ma sarei nella m***a, perchè vorrebbe dire che non c'è pi nulla da fare.....

è una situazione molto simile alla mia: anch'io ho un fratello gemello con cui sono andato a scuola fino al diploma, obbligo impostoci dai nostri genitori e che secondo me ha avuto forti ripercussioni sul mio carattere.
noi due vivevamo una situazione di disadattamento sociale, niente amici, niente uscite, snobbati o presi in giro dai nostri coetanei. in questa situazione il tuo senso di alienazione tende a raddoppiare: purtroppo io non sono riuscito a formarmi una personalità ed una coscienza di sè e questo mi ha portato ad un esaurimento nervoso verso i 19-20 le cui conseguenze sto scontando ancora adesso che sono disoccupato e perennemente alla ricerca di lavoro.
alle volte mi capita di pensare che se ci fossimo divisi al momento giusto, le cose sarebbero andate diversamente ed in particolare non mi sarei ritrovato nella condizione critica che ho attraversato subito dopo il diploma. non ne ho la certezza, ma è un'ipotesi che ho fatto spesso.


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