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Per i credenti: le divisione tra anime
Volevo chiedere a chi è religioso e crede nella punizione post-mortem di chi non ha vissuto come Dio voleva, nella forma di inferno o altre modalità di espiazione eterna, come si pongono di fronte al fatto che ci possono essere persone tra quelle a cui si vuole bene, con cui si ha o si è avuto un legame in passato, che possono rientrare tra le anime perse, condannate al destino di cui sopra.
Se uno sente che nonostante i propri peccati è perlomeno sulla strada per redimersi o ha la voltnà di farlo, ma vede invece un proprio caro che ad esempio nega o è ostile nei confronti del credo, o si capisce che vive contro le leggi morali di quella religione, segue una filosofia che contrasta con la possibilità di salvezza, ecc., insomma ha buone probabilità di prendere un treno di sola andata verso la condanna eterna. Di seguito banalizzo un po' con il linguaggio, l'importante è che si capisca il senso del discorso. Quando l'anima 'buona' trova il paradiso ma non ritrova tutti i suoi affetti, perchè qualcuno è stato sbattuto giù all'inferno; una madre, salita al cielo, che capisce che il figlio sta patendo, letteralmente, le pene dell'inferno; uno che viene a sapere che l'amico suicida non ha trovato pietà neanche dopo la morte. Ecc. ecc. Si può essere completamente beati pensando a ciò? P.S. scusate l'errore nel titolo |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
Per adesso lascio rispondere Lui, poi se mi verrà in mente qualcos'altro scriverò anch'io:
"Mostrata ho lui tutta la gente ria; e ora intendo mostrar quelli spirti che purgan sé sotto la tua balìa. Com’io l’ ho tratto, saria lungo a dirti; de l’alto scende virtù che m’aiuta conducerlo a vederti e a udirti. Or ti piaccia gradir la sua venuta: libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta. Non son li editti etterni per noi guasti, ché questi vive e Minòs me non lega; ma son del cerchio ove son li occhi casti di Marzia tua, che ’n vista ancor ti priega, o santo petto, che per tua la tegni: per lo suo amore adunque a noi ti piega. Lasciane andar per li tuoi sette regni; grazie riporterò di te a lei, se d’esser mentovato là giù degni". "Marzïa piacque tanto a li occhi miei mentre ch’i’ fu’ di là", diss’elli allora, "che quante grazie volse da me, fei. Or che di là dal mal fiume dimora, più muover non mi può, per quella legge che fatta fu quando me n’usci’ fora. Ma se donna del ciel ti move e regge, come tu di’, non c’è mestier lusinghe: bastisi ben che per lei mi richegge" (Purgatorio I, 64-93) |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
La mia reazione se vedessi alcuni che conosco andare all'inferno:
https://i.ytimg.com/vi/kdOPBP9vuZA/hqdefault.jpg |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
Infatti dio essendo buono non permetterebbe esistenza di un posto di tortura eterna. Scusate che mi sono intromettersa, era solo per chi crede nel inferno :timidezza:
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Inferno è invenzione dei preti. |
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http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=56434378 https://versettidellasacrabibbia.com...ades-e-geenna/ |
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Romani 6: 7 Genesi 3: 19 |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Quindi nella Bibbia e nel Vangelo si parla eccome dell'inferno, dei diavoli e della necessità di avere un percorso di un certo tipo, senza il quale non si finisce in paradiso o nel regno di dio ma si viene buttati nella geena, fuoco eterno ecc ecc, da nessuna parte c'è scritto fate un po come vi pare tanto alla fine Dio è buono e vi farà salire tutti in paradiso...lo stesso San paolo che hai citato usava frasi del genere:"non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi; né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti (omosessualità maschile), né i ladri, né gli avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci (avidi) erediteranno il regno di Dio" Poi che i preti ci abbiano marciato , giocando su qusta paura per motivi spesso ben diversi dalla salvezza dell'anima ma più per loro proprio tornaconto è un altro discorso... |
"E verranno gli angeli, e separeranno i cattivi dai buoni.."
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Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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http://www.libreriamedievale.com/sit...8800228565.jpg Detto questo, basta ricordare questo famoso passaggio (ma non è certo l'unico) per concludere che nella Bibbia di inferno si parla eccome: 31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna». (Vangelo secondo Matteo, 25) |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Altri passi ancora: http://linfernoesiste.lanuovavia.org/ https://sites.google.com/site/lesacr...acre-scritture La parabola del ricco epulone è fin troppo chiara: C'era un uomo ricco, che era vestito di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi. |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Fuoco eterno pure uno simbolo di distruzione appunto, distruzione dei diavoli, persone malvagge, peccato ecc. |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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La bibbia dice che dio è buono è amorevole, quindi non avrebbe creato un luogo così terribile, e non avrebbe mentito ad Adamo dicendo che polvere diventerà se pescherà, avrebbe minacciato con sto inferno se esistesse. |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Altro passaggio: 22 Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. 23 Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: 24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. 25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. 26 Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. 27 Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! 28 Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30 Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi». (Vangelo secondo Luca, 13) Anche sotto la veste della parabola, si parla di sofferenza, non di semplice "assenza". Quote:
La punizione per il peccato originale non è la dannazione (altrimenti tutta l'umianità sarebbe irrimediabilmente dannata), ma appunto l'esclusione dal Paradiso Terrestre, quindi la necessità di vivere nel mondo, esposti a pericoli e tentazioni e alla mortalità. |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Ma dimmi: voi che siete qui felici, disiderate voi più alto loco per più vedere e per più farvi amici?". Con quelle altr’ombre pria sorrise un poco; da indi mi rispuose tanto lieta, ch’arder parea d’amor nel primo foco: "Frate, la nostra volontà quïeta virtù di carità, che fa volerne sol quel ch’avemo, e d’altro non ci asseta. Se disïassimo esser più superne, foran discordi li nostri disiri dal voler di colui che qui ne cerne; che vedrai non capere in questi giri, s’essere in carità è qui necesse, e se la sua natura ben rimiri. Anzi è formale ad esto beato esse tenersi dentro a la divina voglia, per ch’una fansi nostre voglie stesse; sì che, come noi sem di soglia in soglia per questo regno, a tutto il regno piace com’a lo re che ’n suo voler ne ’nvoglia. E ’n la sua volontade è nostra pace: ell’è quel mare al qual tutto si move ciò ch’ella crïa o che natura face". (Paradiso III, 64-87) In ogni caso credo che chi segue la "retta via" in via si avvicini perlomeno a fare suo questo modo di pensare e di agire. Quote:
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Re: Per i credenti: le divisione tra anime
ad esempio il discorso della volontà condivisa con Dio già potrebbe far pensare più facilmente a una scelta, nel senso che si può partecipare alle sue decisioni, come se fosse un'unica mente.
All'interno del rapporto anima umana e Dio rimane il comportamento predeterminato della prima, che non può fare altrimenti, in relazione a quello che è la giustizia divina. E' vero che anche nel determinismo si può parlare di scelta, se è scritto che devo fare una certa azione invece che un'altra in un dato momento, anche se inevitabile si può dire che ho indirizzato il mio agire verso quell'opzione disponibile invece che verso altre. Solo che nell'aldilà anche teoricamente, ipoteticamente, sembra mancare l'altra opzione, già si sa che si andrà ad abbracciare la volontà divina, è un dato noto a priori e che è sempre ugualmente riconosciuto. Comunque è solo una questione di termini, personalmente mi viene più da pensare al significato comune che si dà al termine scelta, ma non era così importante questo fatto. Alla fine si concorda sul fatto che una volta giunti in Paradiso non ci può essere nessuna conflittualità o dubbio sull'essere giusto della volontà divina (e in effetti il dubbio che potesse essere diversamente, che avevo espresso inizialmente, veniva da una logica molto terrena). Il punto rimane come si viva quella possibilità di divisione e di condanna per chi è vicino, quando si è ancora in vita. Presumibilmente, per la maggior parte delle persone, non c'è questa totale capacità di accettazione di quei rischi (uno può sperare per sè perchè sa di avere almeno la volontà di salvarsi, per gli altri può sentirsi più o meno impotente). |
Re: Per i credenti: le divisione tra anime
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Re: Per i credenti: le divisione tra anime
Oppure ancora paradiso, purgatorio e inferno sono luoghi dell'anima
1) Paradiso, la tua anima è adatta all'incontro con Dio (luce) 2) Purgatorio, la tua anima non è attualmente adatta, ma con sofferenza ci si può adattare 3) Inferno, la tua anima non ha modo di adattarsi, la luce stessa ti causa sofferenza (un po' come quando nella realtà trovano delle persone recluse in cantine buie da anni e non possono tornare alla nostra vita immediatamente). |
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