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nofuture 27-06-2008 12:22

rassegnatevi, con dispiacere
 
Lasciate stare inutili sogni, utopie di guarigione. Non ne uscirete mai. Se anche qualcuno riesce (come me) a superare la fobia sociale, a trovarsi a "proprio agio" tra gli altri o comunque non in imbarazzo/tensione, non cambierà niente. Non troverete comunque una ragazza, avrete qualche occasione che butterete perchè comunque vi manca l'esperienza, vi scartano in 3 giorni. Uscirete con qualcuna una volta due, la idealizzerete, vi darete da fare con federica, e le volte dopo dovreste stuprarla. MA NON lo farete, e lei vi terrà buoni buoni, o vi manderà a cagare sparendo come bin laden, per mettersi o farsi trombare da qualcunod i normale, che alla seconda uscita le metta le mani addosso. NOn concluderete niente sul lavoro e forse negli studi, in quanto sognando di farcela non arriverete comunque alla meta. Rassegnatevi, autodistruggetevi pure tranquilli, ho le prove ho i dati ho l'esperienza: non abbiamo scampo, siamo stati fottuti. Purtroppo è così non c'è niente da fare ragazzi.
Gli unici ad avere possibilità tra i vari timidi-sociofobici-ansiosi sono coloro che ne escono entro i 17/18 anni, poi è I m p o s s i b i l e avere una vita appagante anche da "sani". Parola mia e non solo.

hermit_nightman 27-06-2008 12:26

Mi piacerebbe averti davanti per darti un bel cazzotto dritto sul naso,non da parte mia che non mi deprimo di fronte alle tue puttanate,ma per quelli piu' deboli e fragili a cui questo tuo primo post farà malissimo di sicuro.
MESSAGGIO MODIFICATO DALLA MODERAZIONE

nofuture 27-06-2008 12:28

lo dici a qualcun altro, non a uno che è passato su quello che sei passato te e altri dieci qui dentro assieme. Non offendere chi non ti offende, per piacere. Per il resto è pura verità.
Ah e ho scordato di dire che cercare ragazze fobiche è ancora peggio, in quanto si aspettano tutto da te e si comportano peggio che le altre. Parola mia e non solo.

Chioccioccolata 27-06-2008 12:33

Questi discorsi scioccamente pessimisti mi danno noia tanto quanto quelli scioccamente ottimisti,perchè non si basano su una visione lucida della realtà,essendo estremisti ed illogici.

Prince_Of_Persia 27-06-2008 12:41

nofuture, hai raccontato quasi esattamente l'esperienza che ho vissuto e sto vivendo tutt'ora... e ne ho vissuta un'altra simile anche prima e ancora prima.... e sono arrivato così a 26 anni..
Rassegnarmi? e perchè? per fare un piacere al resto del mondo?
Non ha senso lasciar perdere perchè non posso vedere la mia condizione come una condanna. Io non ho fatto nulla per meritarmi questa agonia.. Finché sono in piedi continuerò a lottare per uscire da questo labirinto... e anche se alla fine non ne uscirò mai... neanche a 80 anni magari... l'unica cosa che della quale sarò orgoglioso sarà la mia immagine riflessa ogni volta che mi guarderò allo specchio!
Almeno sarò sicuro di avere davanti qualcuno con le palle!

Nemedia 27-06-2008 12:54

Quote:

Originariamente inviata da nofuture
Stronzo lo dici a qualcun altro, non a uno che è passato su quello che sei passato te e altri dieci qui dentro assieme. Non offendere chi non ti offende, per piacere. Per il resto è pura verità.
Ah e ho scordato di dire che cercare ragazze fobiche è ancora peggio, in quanto si aspettano tutto da te e si comportano peggio che le altre. Parola mia e non solo.


Un vero sociofobico non si arrende mai.

nofuture 27-06-2008 13:01

Prince_of_Persia: quando ti guardi allo specchio non puoi vedere qualcuno con le palle, in quanto la condizione in cui ti trovi è dovuta proprio alla loro mancanza.
Nemedia: è inutile e alquanto patetico usare frasi come: "Un vero sociofobico non si arrende mai" ecc... quasi a volersi riconoscere come in una tifoseria calcistica o una fazione politica, siamo e siete tutte persone una diversa dall'altra che a parte aver sbagliato pianeta non hanno niente in comune. Il "vero sociofobico" si è arreso alla nascita, comunque.
Chioccioccolata: mi sembra logico il non dover considerare quel discorso come "totale" ed "assoluto", ma per rendere il concetto non è necessario dire che uno su mille ce la fa. Ok, è vero, io però sto parlando CON GLI ALTRI 900. Baci e abbracci.

-_- 27-06-2008 13:06

Re: rassegnatevi, con dispiacere
 
Quote:

Originariamente inviata da nofuture
Lasciate stare inutili sogni, utopie di guarigione. Non ne uscirete mai. Se anche qualcuno riesce (come me) a superare la fobia sociale, a trovarsi a "proprio agio" tra gli altri o comunque non in imbarazzo/tensione, non cambierà niente. Non troverete comunque una ragazza, avrete qualche occasione che butterete perchè comunque vi manca l'esperienza, vi scartano in 3 giorni. Uscirete con qualcuna una volta due, la idealizzerete, vi darete da fare con federica, e le volte dopo dovreste stuprarla. MA NON lo farete, e lei vi terrà buoni buoni, o vi manderà a cagare sparendo come bin laden, per mettersi o farsi trombare da qualcunod i normale, che alla seconda uscita le metta le mani addosso. NOn concluderete niente sul lavoro e forse negli studi, in quanto sognando di farcela non arriverete comunque alla meta. Rassegnatevi, autodistruggetevi pure tranquilli, ho le prove ho i dati ho l'esperienza: non abbiamo scampo, siamo stati fottuti. Purtroppo è così non c'è niente da fare ragazzi.
Gli unici ad avere possibilità tra i vari timidi-sociofobici-ansiosi sono coloro che ne escono entro i 17/18 anni, poi è I m p o s s i b i l e avere una vita appagante anche da "sani". Parola mia e non solo.

Cavolo ho 20 anni e le cose che hai detto le ritrovo in me al 100 %. Anche io sono molto pessimista, però non mi sono ancora arreso definitivamente. Cioè ci sono giorni in cui mi arrendo e altri in cui mi auto convinco di non arrendermi e tentare di risolvere le cose. Certo a parlare e facile. Io fino a poco tempo fa avevo molta difficoltà a stare tra la gente con la quale non avevo molta confidenza, ora invece sono riuscito a risolvere e a comportarmi naturalmente, il problema che non sto riuscendo a risolvere è quando è presente una ragazza che mi piace...in questo caso mi si attiva un blocco automatico (ansia), eppure mi sto forzando tantissimo pure per risolvere sta cosa, e anche se sto facendo piccolissimi passi è sempre meglio di niente. Quindi non puoi arrenderti, solo la morte puo' farti arrendere...

Nemedia 27-06-2008 13:08

Invece abbiamo molto in comune, una cosa chiamata sociofobia.
Se non riesci a trovarti a tuo agio fra gli altri non hai capito come avviene la comunicazione fra la gente normale che ha regole ben precise, e che un sociofobico non rispetta quasi mai.

nofuture 27-06-2008 13:15

Quando vi troverete a faccia a faccia con una ragazza di notte, soli, senza la minima ansia e paura perchè siete GUARITI da quella che prima pensavate essere la vostra più grande disgrazia, e passerete il tempo a parlare anche sorridendo e scherzando, fino all'ora di rincasare, senza averci fatto niente e magari tutti contenti pensate di essere "andati bene" e che le cose verranno da se, e lei dopo tre di queste uscite scomprarirà dalla vostra vita dicendo che è morto suo cugino armeno e lo raggiungerà per il funerale, capirete cosa intendo.
Alla gente normale questo capita una volta, agli altri capita sempre. Noi non impariamo dagli sbagli. E ripeto, questo accadrà quando sarete guariti, quando sarete quelli che mangiano tranquilli in mezzo alla gente e parlano ridono e scherzanoin comitiva. Certe cose non cambiano, perchè sono state PER TROPPO TEMPO ASTRATTE E IDEALIZZATE.

Nemedia 27-06-2008 13:19

Essere normali non significa che avrai successo automatico con tutte le ragazze.

nofuture 27-06-2008 13:22

Non arrampicarti sugli specchi, evidentemente non sei nella condizione in cui si trovano o si sono trovati molti qui, il successo implica l'averci provato, e non dico altro perchè mi sembra tutto troppo ovvio. Evita di replicare, i sogni sono finiti.

Nemedia 27-06-2008 13:24


animaSola 27-06-2008 13:25

...

-_- 27-06-2008 13:30

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
Quote:

Originariamente inviata da nofuture
Alla gente normale questo capita una volta, agli altri capita sempre..

Stai vaneggiando,scusa se mi permetto ..ma essendo che la vita da "normaloni"la conosco benissimo ti assicuro che non è assolutamente cosi..Le persone soffrono e ricevono delusioni a prescindere,perchè è nella natura umana...vivere determinate emozioni...Anzi ti dirò di più....,le persone "normali" si espongono maggiormente e quindi mettendosi più volte "in gioco" rischiano molto di più di chi rimane chiuso nel suo guscio...

E' vero che rischiano di più ma ciò non implica che soffrono di più...

nofuture_ 27-06-2008 13:34

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
Quote:

Originariamente inviata da nofuture
Alla gente normale questo capita una volta, agli altri capita sempre..

Stai vaneggiando,scusa se mi permetto ..ma essendo che la vita da "normaloni"la conosco benissimo ti assicuro che non è assolutamente cosi..Le persone soffrono e ricevono delusioni a prescindere,perchè è nella natura umana...vivere determinate emozioni...Anzi ti dirò di più....,le persone "normali" si espongono maggiormente e quindi mettendosi più volte "in gioco" rischiano molto di più di chi rimane chiuso nel suo guscio...

L'ho già detto nel post precedente e mi sembrava chiaro, con questo penso sia chiaro a tutti, normali anormali e futuri normali o anormali: soffrire perchè non ci si ha provato è una cosa, soffrire per un rifiuto è un'altra. Qui dentro le persone hanno una sensibilità e un cervello tale che, se fossero normali, una volta ottenuta l'uscita non riceverebbero al 90% un no. Anche perchè non siamo nei film, se una/o esce con te, ci sta. Peccato non provarci. Peccato non avere la minima idea di cosa voglia dire, peccato pensare di provarci domani per oggi parliamo e scherziamo che tanto va bene, ci siamo appena conosciuti. E' chiaro ora? qualcun altro per caso deve dire che anche i "normali" soffrono d'amore? per piacere, dai.

alone85 27-06-2008 13:38

comunque nofuture ha ragione se pensate al vostro futuro pensate cambierà qualcosa......io non credo si spera vada meglio ,ma pensare che questo accada è davvero una cosa miracolosa siamo condannati perché se poi capiterà qualcosa di non estremamente gradevole si ricadrà nel' abisso e ricomincerà tutta la storia siamo troppo fragili per questa vita e a volte anche troppo intelligenti altrimenti ce ne sbatteremmo di più ...........di tutto e di tutti .

-_- 27-06-2008 13:40

Quote:

Originariamente inviata da nofuture_
Quote:

Originariamente inviata da animaSola
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Originariamente inviata da nofuture
Alla gente normale questo capita una volta, agli altri capita sempre..

Stai vaneggiando,scusa se mi permetto ..ma essendo che la vita da "normaloni"la conosco benissimo ti assicuro che non è assolutamente cosi..Le persone soffrono e ricevono delusioni a prescindere,perchè è nella natura umana...vivere determinate emozioni...Anzi ti dirò di più....,le persone "normali" si espongono maggiormente e quindi mettendosi più volte "in gioco" rischiano molto di più di chi rimane chiuso nel suo guscio...

L'ho già detto nel post precedente e mi sembrava chiaro, con questo penso sia chiaro a tutti, normali anormali e futuri normali o anormali: soffrire perchè non ci si ha provato è una cosa, soffrire per un rifiuto è un'altra. Qui dentro le persone hanno una sensibilità e un cervello tale che, se fossero normali, una volta ottenuta l'uscita non riceverebbero al 90% un no. Anche perchè non siamo nei film, se una/o esce con te, ci sta. Peccato non provarci. Peccato non avere la minima idea di cosa voglia dire, peccato pensare di provarci domani per oggi parliamo e scherziamo che tanto va bene, ci siamo appena conosciuti. E' chiaro ora? qualcun altro per caso deve dire che anche i "normali" soffrono d'amore? per piacere, dai.

Mi sembra una generalizzazione sbagliata. Anche i normali soffrono seppur in maniera minore degli altri. Facendo un esempio, in un arco di tempo x uno normale ci prova con 5 ragazze e nel peggiore dei casi li va bene solo con l'ultima. All'inizio quando li andava male non si scoraggiava e non stava a piangersi addosso e quindi ci provava con un'altra fino a quando non va bene. Per gli anormali ci se ci provano e alla prima va male è finita, ci si autoconvince che andrà male per sempre che non possiamo essere accettati da nessuno o nessuna, poi se va bene saremo noi a "rovinare" tutto con le nostra pippe mentali...e successivamente se ritroveremo coraggio per rimetterci in gioco e andrà nuovamente male ci vorrà sempre più tempo per riprovare...

nofuture_ 27-06-2008 13:43

Quote:

Originariamente inviata da alone85
comunque nofuture ha ragione se pensate al vostro futuro pensate cambierà qualcosa......io non credo si spera vada meglio ,ma pensare che questo accada è davvero una cosa miracolosa siamo condannati perché se poi capiterà qualcosa di non estremamente gradevole si ricadrà nel' abisso e ricomincerà tutta la storia siamo troppo fragili per questa vita e a volte anche troppo intelligenti altrimenti ce ne sbatteremmo di più ...........di tutto e di tutti .

Sì ma ti dirò che non è neanche che un evento negativo ti fa ricadere nella fobia, questo te l'assicuro no tranquillo, più che altro si è sempre più demotivati e insensibili, spesso si continua a credere nel sogno e si resta sereni, questo permette di fare nuove conoscenze o comunque avere nuove possibilità (anche se poche, a seconda dell'ambiente), ma poi arrivati al dunque si assume sempre lo stesso comportamento e si rimane fregati.provare per credere.

bardamu 27-06-2008 13:57

Quote:

Originariamente inviata da nofuture
Quando vi troverete a faccia a faccia con una ragazza di notte, soli, senza la minima ansia e paura perchè siete GUARITI da quella che prima pensavate essere la vostra più grande disgrazia, e passerete il tempo a parlare anche sorridendo e scherzando, fino all'ora di rincasare, senza averci fatto niente e magari tutti contenti pensate di essere "andati bene" e che le cose verranno da se, e lei dopo tre di queste uscite scomprarirà dalla vostra vita dicendo che è morto suo cugino armeno e lo raggiungerà per il funerale, capirete cosa intendo.
Alla gente normale questo capita una volta, agli altri capita sempre. Noi non impariamo dagli sbagli. E ripeto, questo accadrà quando sarete guariti, quando sarete quelli che mangiano tranquilli in mezzo alla gente e parlano ridono e scherzanoin comitiva. Certe cose non cambiano, perchè sono state PER TROPPO TEMPO ASTRATTE E IDEALIZZATE.

Questo succede a te, perchè probabilmente al di là della sociofobia non c'è nulla. Forse non sei interessante, non hai qualità. Forse hai passato anni a lasciarti andare senza coltivare te stesso, con la scusa della fobia sociale e adesso che non c'è più la paura, ti ritrovi comunque vuoto e anonimo. Ci sono persone che risultano banali e prive di attrattiva, che siano state sociofobiche o meno, perchè semplicemente sono vuote.
Stai solo giustificando te stesso per il fatto di non essere una persona interessante, dando la colpa alle paure del passato.
Se uno è o è stato sociofobico, non è detto che non possa essere anche semplicemente una persona banale e noiosa. Così come è vero il contrario.

nofuture_ 27-06-2008 14:02

Non è come dici bardamu, in quanto io ho avuto delle esperienze (non mi piace dirlo in posti dove persone che soffrono per le loro mancate come questo) e aldilà di questo se fossi vuoto e insignificante non avrei nemmeno amici. Io sottolineo il fatto che manca l'Azione, e cio' non dipende dalla fobia, in quanto mancherà anche dopo. TU hai capito par per polenta proprio, interpretandolo come la descrizione di un rifiuto.

Redman 27-06-2008 14:18

Vi ricordo che da regolamento non è possibile insultarsi allegramente 8)

bardamu 27-06-2008 14:26

Quote:

Originariamente inviata da nofuture_
Non è come dici bardamu, in quanto io ho avuto delle esperienze (non mi piace dirlo in posti dove persone che soffrono per le loro mancate come questo) e aldilà di questo se fossi vuoto e insignificante non avrei nemmeno amici. Io sottolineo il fatto che manca l'Azione, e cio' non dipende dalla fobia, in quanto mancherà anche dopo. TU hai capito par per polenta proprio, interpretandolo come la descrizione di un rifiuto.

Mi sembra che sia tu che abbia un po' di confusione in testa. Se ne sei uscito davvero allora dovresti riuscire a fregartene di un rifiuto, o quantomeno a non dargli troppo peso. Se ne sei uscito davvero dovresti riuscire a capire che se una persona ti allontana perchè non ci provi subito la prima sera, è un problema suo, non tuo. Se ne sei uscito davvero, non dovresti essere ancora così tanto incentrato su te stesso.

Redman 27-06-2008 14:31

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
. Se ne sei uscito davvero dovresti riuscire a capire che se una persona ti allontana perchè non ci provi subito la prima sera, è un problema suo, non tuo. Se ne sei uscito davvero, non dovresti essere ancora così tanto incentrato su te stesso.

Ma sopratutto se ne fossi uscito davvero non dovresti stare qui ma al billionaire!! 8)
http://www.hotelnovecento.it/fotogallery/1TRENINO.jpg

LeopardiTheBest 27-06-2008 14:39

ahahahahahahahahha......geniale.
il succo del discorso è " nn c'è più niente da fare. game over"

clizia 27-06-2008 14:57

Io credo che gli esseri umani abbiamo la facoltà di apprendere sempre dalle proprie esperienze seppur negative o costellate di riufiuti e presunti errori...prima o poi l'impatto con quella realtà che si è sempre accuratamente evitata avverrà, perchè prima o poi ognuno (anche chi ora vive ancora protetto nel guscio familiare) sarà costretto a fare i conti con la necessità di vivere autonomamente e di mantenersi con il proprio lavoro, visto che di sole idee non si campa.
Quindi, tutti, chi prima, chi dopo, dovranno confrontarsi con quella stessa realtà che tanto spaventa, ma in fondo credo che ognuno lo stia già facendo, visto che non credo esista condizione di totale chiusura, emarginazione o incomunicabilità con l'esterno.

Se hai una visione così negativa significa che non riponi abbastanza fiducia nella possibilità dell'uomo di crescere e maturare attraverso le esperienze e le delusioni stesse. Certo, io penso che non sia solo l'esperienza a farci crescere, quanto più che altro la capacità di riflettere su quello che ci è accaduto. Senza un minimo di intelligenza si rimarrebbe sempre allo stesso punto e saremmo vittime sacrificali di eventi che ci piovono dal cielo. Forse tu non ha fiducia nelle capacità umane di imparare da ciò che ci accade? Io invece questa fiducia ce l'ho, soprattutto perchè posso dire che negli anni ho acquistato abilità che fino a qualche tempo fa credevo di non possedere, ho fatto esperienze che mai avrei creduto di intraprendere e soprattutto so che - pur sentendomi ancora limitata su tante cose - sto sempre di più imparando a gestire me stessa e le mie insicurezze.

Quest'anno l'impatto col lavoro è stata per me una vera e propria botta, però - seppur la mia sia stata un'esperienza a tratti fallimentare - posso dire di aver quadagnato in autostima ed esperienza e questo solo perchè non ho ceduto alle difficoltà, e sono giunta a completare l'esperienza di un anno di lavoro senza fuggire a gambe levate, come avrei invece voluto fare. Questa per me è la mia vittoria, anche se agli occhi di gente più "normale" (come li chiami tu) o spigliata non ci voleva chissà che a fare quello che ho fatto io. E invece si, e sono fiera di me stessa. E così qui ci sono tante altre persone che si sono messe alla prova, magari salendo per la prima volta su di un palcoscenico, esponendosi al giudizio altrui pur temendolo.

Io credo invece nella possibiilità di acquistare un rapporto di serenità con se stessi e il mondo, perchè ho fiducia nell'intelligenza e nella sensibilità che ognuno possiede, strumenti validi e preziosi per crescere sempre.
E poi se tanto ci tieni a dire che le cose non cambiano, parla per te e non per tutti. Ognuno è responsabile della sua vita....

infelice1 27-06-2008 15:02

non so sara' che e' estate e sono piu' pessimista in automatico ma non mi vedo molto in disaccordo con quanto detto da nofuture,l'unica cosa e'che hai generalizzato troppo e poi nella vita chissa'..l'unica cosa certa e' la morte, i sogni a volte si possono anche realizzare con molta fortuna e bravura,per quanto mi riguarda sono troppi gli anni vissuti cosi ne ho 28 appena fatti,ed e' come se un qualcosa si e' insinuato dentro me, ci ha fatto le radici e non morira' mai

KOBE 27-06-2008 15:17

Re: rassegnatevi, con dispiacere
 
Quote:

Originariamente inviata da nofuture
Lasciate stare inutili sogni, utopie di guarigione. Non ne uscirete mai. Se anche qualcuno riesce (come me) a superare la fobia sociale, a trovarsi a "proprio agio" tra gli altri o comunque non in imbarazzo/tensione, non cambierà niente. Non troverete comunque una ragazza, avrete qualche occasione che butterete perchè comunque vi manca l'esperienza, vi scartano in 3 giorni. Uscirete con qualcuna una volta due, la idealizzerete, vi darete da fare con federica, e le volte dopo dovreste stuprarla. MA NON lo farete, e lei vi terrà buoni buoni, o vi manderà a cagare sparendo come bin laden, per mettersi o farsi trombare da qualcunod i normale, che alla seconda uscita le metta le mani addosso. NOn concluderete niente sul lavoro e forse negli studi, in quanto sognando di farcela non arriverete comunque alla meta. Rassegnatevi, autodistruggetevi pure tranquilli, ho le prove ho i dati ho l'esperienza: non abbiamo scampo, siamo stati fottuti. Purtroppo è così non c'è niente da fare ragazzi.
Gli unici ad avere possibilità tra i vari timidi-sociofobici-ansiosi sono coloro che ne escono entro i 17/18 anni, poi è I m p o s s i b i l e avere una vita appagante anche da "sani". Parola mia e non solo.

purtroppo hai ragione credo. inutile sforzarsi e credere a tutte quella cazzate che tutti possono cambiare, oppure lo slogan idiota di obama.
I cambiamenti radicali in positivo avvengono solo nei film.
siamo dei malati cronici possiamo solo peggiorare. Prima o poi tutto questo ci ucciderà.

matematico 27-06-2008 15:19

Buongiorno nofuture. Avevo deciso di non scrivere più su questo forum, ma anche se non ti conosco sembri in gamba. Voglio dirti la mia, e mi farebbe piacere se vuoi rispondere.
Tu scrivi che il sociofobico non si realizza nel lavoro e nello studio: non scendo a raccontare i cazzi miei pubblicamente, ma ti assicuro che posso smentire assolutamente questa tua opinione.
Tu scrivi anche che il sociofobico ha difficoltà a mangiare, ridere e scherzare in pubblico...non ci vedo nulla di difficile onestamente.
Tu scrivi inoltre che la ragazza di turno dopo un paio di uscite si farà trombare da uno normale perché il sociofobico secondo te non ha le palle per farlo e lei lo licenzia con una scusa qualsiasi: se io conoscessi una ragazza e capirei che lei ci stesse, le farei la qualunque se non al primo appuntamento massimo al secondo. Delle 2 una: ho io non sono davvero un sociofobico e ho solo un bruttissimo carattere, intriso di superbia, deliri di onnipotenza, presunzione et similia per cui ho difficoltà a conoscere ragazze e a crearmi comunque una cerchia di amici, oppure tu non hai capito un cazzo.

Serotonino78 27-06-2008 15:21

Quote:

Originariamente inviata da hermit_nightman
Mi piacerebbe averti davanti per darti un bel cazzotto dritto sul naso,non da parte mia che non mi deprimo di fronte alle tue puttanate,ma per quelli piu' deboli e fragili a cui questo tuo primo post farà malissimo di sicuro.
MESSAGGIO MODIFICATO DALLA MODERAZIONE

quoto e straquoto alla grande, questo forum va usato per dare forza agli altri non per farli scoraggiare, come se la timidezza fosse una malattia allo stadio terminale senza rimedio...basta solo un po di coraggio poi tutto viene da se

KOBE 27-06-2008 15:26

ma secondo te se bastasse solo un pò di coraggio e di volontà, perchè tanta gente frequenta questo forum?
ragazzi dovete aprire gli occhi e prendere coscienza che salvo miracoli la situazione non migliorerà mai salvo miracoli.
quindi bisogna rassegnarsi ed accettare il proprio infelice destino.

serodopamino 27-06-2008 15:29

certo se continui ad autobiasimarti non cambierà mai niente e resterai un povero sfigato tutta la vita, fatti le ossa fuori in mezzo alla giungla e vedrai se poi farai di nuovo questi discorsi..io ero una merda fino a 5 mesi fa, non avevo neppure il coraggio di rispondere al citofono e mi nascondevo quando veniva gente in casa, ho trovato il coraggio finalmente

KOBE 27-06-2008 15:38

Quote:

Originariamente inviata da serodopamino
certo se continui ad autobiasimarti non cambierà mai niente e resterai un povero sfigato tutta la vita, fatti le ossa fuori in mezzo alla giungla e vedrai se poi farai di nuovo questi discorsi..io ero una merda fino a 5 mesi fa, non avevo neppure il coraggio di rispondere al citofono e mi nascondevo quando veniva gente in casa, ho trovato il coraggio finalmente

sono contento per te. ma che ci fai qua?

inadatto 27-06-2008 15:40

Re: rassegnatevi, con dispiacere
 
Quote:

Originariamente inviata da KOBE
purtroppo hai ragione credo. inutile sforzarsi e credere a tutte quella cazzate che tutti possono cambiare, oppure lo slogan idiota di obama.
I cambiamenti radicali in positivo avvengono solo nei film.
siamo dei malati cronici possiamo solo peggiorare. Prima o poi tutto questo ci ucciderà.

La vita uccide in effetti ..nessuno sopravvive in ultimo :D

al di la delle facezie , secondo me sono sbagliate le premesse. Se pensiamo di diventare in breve tempo degli sbruffoni , esuberanti ed estroversoni ( per dirla alla calimero) gente che se vuole cambia partner ogni sera etc. etc. etc. ci illudiamo ovviamente..

ma è davvero questo poi quello che vogliamo ?
Siamo sicuri che questi modelli, che sono quelli che la società ci dipinge come vincenti , e cui quasi ci impone di adeguarsi , siano quelli giusti o soddisfacenti?

Io non lo credo affatto; io non vorrei mai diventare una persona così; mi accontenterei che la timidezza e la fobia sociale si attenuino al punto da non causarmi ansie o impedimenti nel fare determinate cose , o limitino i miei comportamenti in certe situazioni..questo vorrei non altro, non cambiare la mia essenza , il mio carattere e le mie convinzioni !

E questo cambiamento credo sia possibile ; non facile ne rapido, tutt'altro, ma possibile questo si

serodopamino 27-06-2008 15:42

Quote:

Originariamente inviata da KOBE
Quote:

Originariamente inviata da serodopamino
certo se continui ad autobiasimarti non cambierà mai niente e resterai un povero sfigato tutta la vita, fatti le ossa fuori in mezzo alla giungla e vedrai se poi farai di nuovo questi discorsi..io ero una merda fino a 5 mesi fa, non avevo neppure il coraggio di rispondere al citofono e mi nascondevo quando veniva gente in casa, ho trovato il coraggio finalmente

sono contento per te. ma che ci fai qua?

per dare una mano e cazzeggiare un po quando non ho niente da fare, credimi io gente sfiduciata come te la farei uscire io di casa e gli direi che non c'è niente da temere, si può cambiare, bisogna però accettare il sacrificio e la sofferenza iniziale, se accetti queste condizioni puoi farcela, non scoraggiarti se cadi, poi ti rialzerai con le chiappe fortificate e sentirai meno dolore alle prossime cadute fino a non cadere più credimi

Wonderlust76 27-06-2008 17:01

Nofuture è una persona disillusa come poche ne ho conosciute in vita mia....e ha la rassegnazione di chi ha sbattuto il muso tantissime volte contro i suoi limiti.
Io li conosco bene questi limiti...e purtroppo son d'accordo con lui. Mi sa che lui ed io abbiamo avuto esperienze molto simili e siamo giunti alle medesime conclusioni.
Anzi io sto messo peggio di lui perche almeno, lui, ha avuto esperienze (con ragazze)...io manco quelle.

nofuture_ 27-06-2008 17:07

Quote:

Originariamente inviata da matematico
Buongiorno nofuture. Avevo deciso di non scrivere più su questo forum, ma anche se non ti conosco sembri in gamba. Voglio dirti la mia, e mi farebbe piacere se vuoi rispondere.
Tu scrivi che il sociofobico non si realizza nel lavoro e nello studio: non scendo a raccontare i cazzi miei pubblicamente, ma ti assicuro che posso smentire assolutamente questa tua opinione.
Tu scrivi anche che il sociofobico ha difficoltà a mangiare, ridere e scherzare in pubblico...non ci vedo nulla di difficile onestamente.
Tu scrivi inoltre che la ragazza di turno dopo un paio di uscite si farà trombare da uno normale perché il sociofobico secondo te non ha le palle per farlo e lei lo licenzia con una scusa qualsiasi: se io conoscessi una ragazza e capirei che lei ci stesse, le farei la qualunque se non al primo appuntamento massimo al secondo. Delle 2 una: ho io non sono davvero un sociofobico e ho solo un bruttissimo carattere, intriso di superbia, deliri di onnipotenza, presunzione et similia per cui ho difficoltà a conoscere ragazze e a crearmi comunque una cerchia di amici, oppure tu non hai capito un cazzo.

Mangiare e parlare in pubblico sono attività universalmente riconosciute come difficili da attuare per un sociofobico. La realizzazione nel lavoro e nello studio posso darti ragione, effettivamente se non subentra una grave depressione è fattibile. Per quanto riguarda la ragazza usi il condizionale, ti chiedo: sei mai uscito con una? se la risposta è no, è inutile che stiamo qui a parlare.
Chi è stato fobico o eccessivamente timido per un lungo arco temporale si è quasi sicuramente chiuso verso il mondo esterno, rimanendo spesso a casa o comunque trovando a casa un rifugio dal disagio esterno. Questo implica una grande quantità di tempo speso a deprimersi per la sua condizione da una parte, e a immaginare quanto bella potrebbe essere la sua vita dall'altra. Questo provoca un'alienazione e una distorsione della realtà tale che, una volta guariti dalla fobia (quindi in grado di socializzare e apparire come NORMALE), l'ex malato avrà comunque seri impedimenti nell'affrontare situazioni come un rapporto (ad esempio), che ha sicuramente idealizzato per lungo tempo (e continuerà a farlo), dal momento che vive come dire nel "suo mondo".

icek 27-06-2008 17:18

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Originariamente inviata da nofuture_
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Originariamente inviata da matematico
Buongiorno nofuture. Avevo deciso di non scrivere più su questo forum, ma anche se non ti conosco sembri in gamba. Voglio dirti la mia, e mi farebbe piacere se vuoi rispondere.
Tu scrivi che il sociofobico non si realizza nel lavoro e nello studio: non scendo a raccontare i cazzi miei pubblicamente, ma ti assicuro che posso smentire assolutamente questa tua opinione.
Tu scrivi anche che il sociofobico ha difficoltà a mangiare, ridere e scherzare in pubblico...non ci vedo nulla di difficile onestamente.
Tu scrivi inoltre che la ragazza di turno dopo un paio di uscite si farà trombare da uno normale perché il sociofobico secondo te non ha le palle per farlo e lei lo licenzia con una scusa qualsiasi: se io conoscessi una ragazza e capirei che lei ci stesse, le farei la qualunque se non al primo appuntamento massimo al secondo. Delle 2 una: ho io non sono davvero un sociofobico e ho solo un bruttissimo carattere, intriso di superbia, deliri di onnipotenza, presunzione et similia per cui ho difficoltà a conoscere ragazze e a crearmi comunque una cerchia di amici, oppure tu non hai capito un cazzo.

Mangiare e parlare in pubblico sono attività universalmente riconosciute come difficili da attuare per un sociofobico. La realizzazione nel lavoro e nello studio posso darti ragione, effettivamente se non subentra una grave depressione è fattibile. Per quanto riguarda la ragazza usi il condizionale, ti chiedo: sei mai uscito con una? se la risposta è no, è inutile che stiamo qui a parlare.
Chi è stato fobico o eccessivamente timido per un lungo arco temporale si è quasi sicuramente chiuso verso il mondo esterno, rimanendo spesso a casa o comunque trovando a casa un rifugio dal disagio esterno. Questo implica una grande quantità di tempo speso a deprimersi per la sua condizione da una parte, e a immaginare quanto bella potrebbe essere la sua vita dall'altra. Questo provoca un'alienazione e una distorsione della realtà tale che, una volta guariti dalla fobia (quindi in grado di socializzare e apparire come NORMALE), l'ex malato avrà comunque seri impedimenti nell'affrontare situazioni come un rapporto (ad esempio), che ha sicuramente idealizzato per lungo tempo (e continuerà a farlo), dal momento che vive come dire nel "suo mondo".

ciao nofuture,indipendentemente dall'essere d'accordo più o meno con te,devo dire ke "la sai",quindi ti kiedo,secondo te uno ke è stato sociofobico et similia da ragazzo,da giovane invece è stato x dirla all'americana "un vincente"(amici e ragazze),poi invece è tornato ad avere problemi,può tornare ad essere vincente? :?:

affetto 27-06-2008 17:21

hai raccontato la tua d esperienza...son d accordo con bardamu....ma t credi d essere?...la persona sociofobika con piu esperienza?...quanti anni hai x curiosita ?....dovresti avere 70 anni x parlar cosi....cmq grazie x il post mi dai ancora piu forza d combattere e d credere nella vita....e ribaltare i tabu....forse tu sei uno d quei mille che nn ce la fara mai....ragazzi combattate tutti e nn arrendetevi mai.....meglio ignorarle certe persone nn t insgnano nulla xche prendono come esempio la propria vita.....

nofuture_ 27-06-2008 17:27

Huahuah non ne ho idea icek, io ho esposto le mie idee in base alla mia esperienza e quella di altri che ho avuto modo di conoscere. Per quanto riguarda affetto, sono contento che dica così, effettivamente io non sono nessuno come lui e come tutti gli altri qui dentro, ho scritto un post di merda per esprimere ciò che penso (e ciò che realmente è...). Ho letto di topic sul suicidio o dove qualcuno raccontava minuziosamente le sue disavventure amorose o i suoi sogni in quel campo, penso di non essere ne piu ne meno in quanto a inutilità.


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