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rassegnatevi, con dispiacere
Lasciate stare inutili sogni, utopie di guarigione. Non ne uscirete mai. Se anche qualcuno riesce (come me) a superare la fobia sociale, a trovarsi a "proprio agio" tra gli altri o comunque non in imbarazzo/tensione, non cambierà niente. Non troverete comunque una ragazza, avrete qualche occasione che butterete perchè comunque vi manca l'esperienza, vi scartano in 3 giorni. Uscirete con qualcuna una volta due, la idealizzerete, vi darete da fare con federica, e le volte dopo dovreste stuprarla. MA NON lo farete, e lei vi terrà buoni buoni, o vi manderà a cagare sparendo come bin laden, per mettersi o farsi trombare da qualcunod i normale, che alla seconda uscita le metta le mani addosso. NOn concluderete niente sul lavoro e forse negli studi, in quanto sognando di farcela non arriverete comunque alla meta. Rassegnatevi, autodistruggetevi pure tranquilli, ho le prove ho i dati ho l'esperienza: non abbiamo scampo, siamo stati fottuti. Purtroppo è così non c'è niente da fare ragazzi.
Gli unici ad avere possibilità tra i vari timidi-sociofobici-ansiosi sono coloro che ne escono entro i 17/18 anni, poi è I m p o s s i b i l e avere una vita appagante anche da "sani". Parola mia e non solo. |
Mi piacerebbe averti davanti per darti un bel cazzotto dritto sul naso,non da parte mia che non mi deprimo di fronte alle tue puttanate,ma per quelli piu' deboli e fragili a cui questo tuo primo post farà malissimo di sicuro.
MESSAGGIO MODIFICATO DALLA MODERAZIONE |
lo dici a qualcun altro, non a uno che è passato su quello che sei passato te e altri dieci qui dentro assieme. Non offendere chi non ti offende, per piacere. Per il resto è pura verità.
Ah e ho scordato di dire che cercare ragazze fobiche è ancora peggio, in quanto si aspettano tutto da te e si comportano peggio che le altre. Parola mia e non solo. |
Questi discorsi scioccamente pessimisti mi danno noia tanto quanto quelli scioccamente ottimisti,perchè non si basano su una visione lucida della realtà,essendo estremisti ed illogici.
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nofuture, hai raccontato quasi esattamente l'esperienza che ho vissuto e sto vivendo tutt'ora... e ne ho vissuta un'altra simile anche prima e ancora prima.... e sono arrivato così a 26 anni..
Rassegnarmi? e perchè? per fare un piacere al resto del mondo? Non ha senso lasciar perdere perchè non posso vedere la mia condizione come una condanna. Io non ho fatto nulla per meritarmi questa agonia.. Finché sono in piedi continuerò a lottare per uscire da questo labirinto... e anche se alla fine non ne uscirò mai... neanche a 80 anni magari... l'unica cosa che della quale sarò orgoglioso sarà la mia immagine riflessa ogni volta che mi guarderò allo specchio! Almeno sarò sicuro di avere davanti qualcuno con le palle! |
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Un vero sociofobico non si arrende mai. |
Prince_of_Persia: quando ti guardi allo specchio non puoi vedere qualcuno con le palle, in quanto la condizione in cui ti trovi è dovuta proprio alla loro mancanza.
Nemedia: è inutile e alquanto patetico usare frasi come: "Un vero sociofobico non si arrende mai" ecc... quasi a volersi riconoscere come in una tifoseria calcistica o una fazione politica, siamo e siete tutte persone una diversa dall'altra che a parte aver sbagliato pianeta non hanno niente in comune. Il "vero sociofobico" si è arreso alla nascita, comunque. Chioccioccolata: mi sembra logico il non dover considerare quel discorso come "totale" ed "assoluto", ma per rendere il concetto non è necessario dire che uno su mille ce la fa. Ok, è vero, io però sto parlando CON GLI ALTRI 900. Baci e abbracci. |
Re: rassegnatevi, con dispiacere
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Invece abbiamo molto in comune, una cosa chiamata sociofobia.
Se non riesci a trovarti a tuo agio fra gli altri non hai capito come avviene la comunicazione fra la gente normale che ha regole ben precise, e che un sociofobico non rispetta quasi mai. |
Quando vi troverete a faccia a faccia con una ragazza di notte, soli, senza la minima ansia e paura perchè siete GUARITI da quella che prima pensavate essere la vostra più grande disgrazia, e passerete il tempo a parlare anche sorridendo e scherzando, fino all'ora di rincasare, senza averci fatto niente e magari tutti contenti pensate di essere "andati bene" e che le cose verranno da se, e lei dopo tre di queste uscite scomprarirà dalla vostra vita dicendo che è morto suo cugino armeno e lo raggiungerà per il funerale, capirete cosa intendo.
Alla gente normale questo capita una volta, agli altri capita sempre. Noi non impariamo dagli sbagli. E ripeto, questo accadrà quando sarete guariti, quando sarete quelli che mangiano tranquilli in mezzo alla gente e parlano ridono e scherzanoin comitiva. Certe cose non cambiano, perchè sono state PER TROPPO TEMPO ASTRATTE E IDEALIZZATE. |
Essere normali non significa che avrai successo automatico con tutte le ragazze.
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Non arrampicarti sugli specchi, evidentemente non sei nella condizione in cui si trovano o si sono trovati molti qui, il successo implica l'averci provato, e non dico altro perchè mi sembra tutto troppo ovvio. Evita di replicare, i sogni sono finiti.
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comunque nofuture ha ragione se pensate al vostro futuro pensate cambierà qualcosa......io non credo si spera vada meglio ,ma pensare che questo accada è davvero una cosa miracolosa siamo condannati perché se poi capiterà qualcosa di non estremamente gradevole si ricadrà nel' abisso e ricomincerà tutta la storia siamo troppo fragili per questa vita e a volte anche troppo intelligenti altrimenti ce ne sbatteremmo di più ...........di tutto e di tutti .
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Stai solo giustificando te stesso per il fatto di non essere una persona interessante, dando la colpa alle paure del passato. Se uno è o è stato sociofobico, non è detto che non possa essere anche semplicemente una persona banale e noiosa. Così come è vero il contrario. |
Non è come dici bardamu, in quanto io ho avuto delle esperienze (non mi piace dirlo in posti dove persone che soffrono per le loro mancate come questo) e aldilà di questo se fossi vuoto e insignificante non avrei nemmeno amici. Io sottolineo il fatto che manca l'Azione, e cio' non dipende dalla fobia, in quanto mancherà anche dopo. TU hai capito par per polenta proprio, interpretandolo come la descrizione di un rifiuto.
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Vi ricordo che da regolamento non è possibile insultarsi allegramente 8)
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http://www.hotelnovecento.it/fotogallery/1TRENINO.jpg |
ahahahahahahahahha......geniale.
il succo del discorso è " nn c'è più niente da fare. game over" |
Io credo che gli esseri umani abbiamo la facoltà di apprendere sempre dalle proprie esperienze seppur negative o costellate di riufiuti e presunti errori...prima o poi l'impatto con quella realtà che si è sempre accuratamente evitata avverrà, perchè prima o poi ognuno (anche chi ora vive ancora protetto nel guscio familiare) sarà costretto a fare i conti con la necessità di vivere autonomamente e di mantenersi con il proprio lavoro, visto che di sole idee non si campa.
Quindi, tutti, chi prima, chi dopo, dovranno confrontarsi con quella stessa realtà che tanto spaventa, ma in fondo credo che ognuno lo stia già facendo, visto che non credo esista condizione di totale chiusura, emarginazione o incomunicabilità con l'esterno. Se hai una visione così negativa significa che non riponi abbastanza fiducia nella possibilità dell'uomo di crescere e maturare attraverso le esperienze e le delusioni stesse. Certo, io penso che non sia solo l'esperienza a farci crescere, quanto più che altro la capacità di riflettere su quello che ci è accaduto. Senza un minimo di intelligenza si rimarrebbe sempre allo stesso punto e saremmo vittime sacrificali di eventi che ci piovono dal cielo. Forse tu non ha fiducia nelle capacità umane di imparare da ciò che ci accade? Io invece questa fiducia ce l'ho, soprattutto perchè posso dire che negli anni ho acquistato abilità che fino a qualche tempo fa credevo di non possedere, ho fatto esperienze che mai avrei creduto di intraprendere e soprattutto so che - pur sentendomi ancora limitata su tante cose - sto sempre di più imparando a gestire me stessa e le mie insicurezze. Quest'anno l'impatto col lavoro è stata per me una vera e propria botta, però - seppur la mia sia stata un'esperienza a tratti fallimentare - posso dire di aver quadagnato in autostima ed esperienza e questo solo perchè non ho ceduto alle difficoltà, e sono giunta a completare l'esperienza di un anno di lavoro senza fuggire a gambe levate, come avrei invece voluto fare. Questa per me è la mia vittoria, anche se agli occhi di gente più "normale" (come li chiami tu) o spigliata non ci voleva chissà che a fare quello che ho fatto io. E invece si, e sono fiera di me stessa. E così qui ci sono tante altre persone che si sono messe alla prova, magari salendo per la prima volta su di un palcoscenico, esponendosi al giudizio altrui pur temendolo. Io credo invece nella possibiilità di acquistare un rapporto di serenità con se stessi e il mondo, perchè ho fiducia nell'intelligenza e nella sensibilità che ognuno possiede, strumenti validi e preziosi per crescere sempre. E poi se tanto ci tieni a dire che le cose non cambiano, parla per te e non per tutti. Ognuno è responsabile della sua vita.... |
non so sara' che e' estate e sono piu' pessimista in automatico ma non mi vedo molto in disaccordo con quanto detto da nofuture,l'unica cosa e'che hai generalizzato troppo e poi nella vita chissa'..l'unica cosa certa e' la morte, i sogni a volte si possono anche realizzare con molta fortuna e bravura,per quanto mi riguarda sono troppi gli anni vissuti cosi ne ho 28 appena fatti,ed e' come se un qualcosa si e' insinuato dentro me, ci ha fatto le radici e non morira' mai
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Re: rassegnatevi, con dispiacere
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I cambiamenti radicali in positivo avvengono solo nei film. siamo dei malati cronici possiamo solo peggiorare. Prima o poi tutto questo ci ucciderà. |
Buongiorno nofuture. Avevo deciso di non scrivere più su questo forum, ma anche se non ti conosco sembri in gamba. Voglio dirti la mia, e mi farebbe piacere se vuoi rispondere.
Tu scrivi che il sociofobico non si realizza nel lavoro e nello studio: non scendo a raccontare i cazzi miei pubblicamente, ma ti assicuro che posso smentire assolutamente questa tua opinione. Tu scrivi anche che il sociofobico ha difficoltà a mangiare, ridere e scherzare in pubblico...non ci vedo nulla di difficile onestamente. Tu scrivi inoltre che la ragazza di turno dopo un paio di uscite si farà trombare da uno normale perché il sociofobico secondo te non ha le palle per farlo e lei lo licenzia con una scusa qualsiasi: se io conoscessi una ragazza e capirei che lei ci stesse, le farei la qualunque se non al primo appuntamento massimo al secondo. Delle 2 una: ho io non sono davvero un sociofobico e ho solo un bruttissimo carattere, intriso di superbia, deliri di onnipotenza, presunzione et similia per cui ho difficoltà a conoscere ragazze e a crearmi comunque una cerchia di amici, oppure tu non hai capito un cazzo. |
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ma secondo te se bastasse solo un pò di coraggio e di volontà, perchè tanta gente frequenta questo forum?
ragazzi dovete aprire gli occhi e prendere coscienza che salvo miracoli la situazione non migliorerà mai salvo miracoli. quindi bisogna rassegnarsi ed accettare il proprio infelice destino. |
certo se continui ad autobiasimarti non cambierà mai niente e resterai un povero sfigato tutta la vita, fatti le ossa fuori in mezzo alla giungla e vedrai se poi farai di nuovo questi discorsi..io ero una merda fino a 5 mesi fa, non avevo neppure il coraggio di rispondere al citofono e mi nascondevo quando veniva gente in casa, ho trovato il coraggio finalmente
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Re: rassegnatevi, con dispiacere
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al di la delle facezie , secondo me sono sbagliate le premesse. Se pensiamo di diventare in breve tempo degli sbruffoni , esuberanti ed estroversoni ( per dirla alla calimero) gente che se vuole cambia partner ogni sera etc. etc. etc. ci illudiamo ovviamente.. ma è davvero questo poi quello che vogliamo ? Siamo sicuri che questi modelli, che sono quelli che la società ci dipinge come vincenti , e cui quasi ci impone di adeguarsi , siano quelli giusti o soddisfacenti? Io non lo credo affatto; io non vorrei mai diventare una persona così; mi accontenterei che la timidezza e la fobia sociale si attenuino al punto da non causarmi ansie o impedimenti nel fare determinate cose , o limitino i miei comportamenti in certe situazioni..questo vorrei non altro, non cambiare la mia essenza , il mio carattere e le mie convinzioni ! E questo cambiamento credo sia possibile ; non facile ne rapido, tutt'altro, ma possibile questo si |
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Nofuture è una persona disillusa come poche ne ho conosciute in vita mia....e ha la rassegnazione di chi ha sbattuto il muso tantissime volte contro i suoi limiti.
Io li conosco bene questi limiti...e purtroppo son d'accordo con lui. Mi sa che lui ed io abbiamo avuto esperienze molto simili e siamo giunti alle medesime conclusioni. Anzi io sto messo peggio di lui perche almeno, lui, ha avuto esperienze (con ragazze)...io manco quelle. |
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Chi è stato fobico o eccessivamente timido per un lungo arco temporale si è quasi sicuramente chiuso verso il mondo esterno, rimanendo spesso a casa o comunque trovando a casa un rifugio dal disagio esterno. Questo implica una grande quantità di tempo speso a deprimersi per la sua condizione da una parte, e a immaginare quanto bella potrebbe essere la sua vita dall'altra. Questo provoca un'alienazione e una distorsione della realtà tale che, una volta guariti dalla fobia (quindi in grado di socializzare e apparire come NORMALE), l'ex malato avrà comunque seri impedimenti nell'affrontare situazioni come un rapporto (ad esempio), che ha sicuramente idealizzato per lungo tempo (e continuerà a farlo), dal momento che vive come dire nel "suo mondo". |
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hai raccontato la tua d esperienza...son d accordo con bardamu....ma t credi d essere?...la persona sociofobika con piu esperienza?...quanti anni hai x curiosita ?....dovresti avere 70 anni x parlar cosi....cmq grazie x il post mi dai ancora piu forza d combattere e d credere nella vita....e ribaltare i tabu....forse tu sei uno d quei mille che nn ce la fara mai....ragazzi combattate tutti e nn arrendetevi mai.....meglio ignorarle certe persone nn t insgnano nulla xche prendono come esempio la propria vita.....
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Huahuah non ne ho idea icek, io ho esposto le mie idee in base alla mia esperienza e quella di altri che ho avuto modo di conoscere. Per quanto riguarda affetto, sono contento che dica così, effettivamente io non sono nessuno come lui e come tutti gli altri qui dentro, ho scritto un post di merda per esprimere ciò che penso (e ciò che realmente è...). Ho letto di topic sul suicidio o dove qualcuno raccontava minuziosamente le sue disavventure amorose o i suoi sogni in quel campo, penso di non essere ne piu ne meno in quanto a inutilità.
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